Alpitour verso l’estate: Egitto, lungo raggio e Capo VerdeMilano, 16 feb. (askanews) – “Ci sono tre situazioni che possiamo prendere in considerazione: la prima è la continuità dell’Egitto e del Mar Rosso come destinazione di punta per gli italiani dell’outgoing per noi tour operator”. Lo ha detto ad askanews, dalla Bit in Fiera Milano, il direttore commerciale della divisione Tour Operating di Alpitour World, Alessandro Seghi, delineando la situazione che si ta prospettando in vista dell’estate. “C’è poi un tema di allargamento della proposta sul corto raggio, quindi mare Italia, Baleari, Grecia, Tunisia e la parte settentrionale dell’Egitto – ha aggiunto Seghi – che vedranno una stagione più lunga rispetto q quella che abbiamo avuto negli ultimi due anni, da metà maggio e non più da giugno o luglio come è accaduto negli anni della pandemia. Infine c’è la ripresa del lungo raggio: East Africa, Kenya, Zanzibar, Madagascar su tutte. Abbiamo un buon prendi di vendita di Maldive e anche della parte caraibica, soprattutto per quanto riguarda la Repubblica Dominicana. E poi, grandissima novità per noi, il rilancio totale nel corso dell’estate di Capo Verde, dove alle già buone soluzioni che avevamo sull’isola di San aggiungiamo anche Boavista. Quindi pensiamo di avere un portafoglio di offerta molto ampio”.
Renault: ricavi 2022 a 46,4 mld (+11,4%), dividendo di 0,25 euroMilano, 16 feb. (askanews) – Renault chiude il 2022 con un fatturato di gruppo di 46,4 miliardi di euro (+11,4%) e del ramo auto di 43,12 miliardi di euro (+11,4%). Il Margine operativo del gruppo è pari a 2,6 miliardi di euro (5,6% del fatturato), in aumento di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2021 (+2,8 punti). Il Margine operativo del Ramo Auto è pari a 1,4 miliardi di euro (3,3% del fatturato): in aumento di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2021 (+3,3 punti). Il Risultato netto delle attività portate avanti è pari a 1,6 miliardi di euro, in aumento di 1,1 miliardi di euro rispetto al 2021, quello delle attività cessate a -2,3 miliardi di euro a causa dell’onere di rettifica non cash connesso alle cessioni delle attività industriali russe annunciate il 16 maggio 2022 Il Free cash-flow operativo del Ramo Auto tocca “livelli record” a 2,1 miliardi di euro (+1,2 miliardi di euro rispetto al 2021) con una posizione finanziaria netta positiva a 549 milioni di euro al (+1,6 mld). Il Portafoglio ordini del Gruppo in Europa a livelli record: 3,5 mesi di vendite a fine anno. Per il 2022 Renault propone un dividendo di 0,25 euro per azione. La politica dei dividendi prevede un aumento del payout ratio fino al 35%, a medio termine. A tale scopo, Renault punta a tornare un rating finanziario di tipo “investment grade”. In un contesto sempre difficile, per il 2023 Renault stima un Margine operativo di gruppo superiore o pari al 6% e un free cash-flow operativo del Ramo Auto superiore o pari a 2 miliardi di euro. “Il 2022 ha più che mantenuto le sue promesse: con risultati che hanno superato gli obiettivi iniziali e le aspettative del mercato, concludiamo la fase “Resurrection” con tre anni di anticipo. Questa performance rispecchia tutta l’energia e l’impegno dei team del gruppo Renault, sebbene abbiamo dovuto far fronte ai forti venti contrari della cessione dell’attività in Russia, della crisi dei semiconduttori e dell’inflazione dei costi. I principi fondamentali del Gruppo sono stati risanati a fondo e non torneremo indietro. Lo dimostrano le prospettive finanziarie del 2023 e il ripristino dei dividendi. Inoltre, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di ridurre del 25% la carbon footprint nel mondo dal 2010″, ha dichiarato il Ceo, Luca de Meo.
Bologna, una mostra per raccontare il golpe in Cile ai bambiniMilano, 16 feb. (askanews) – Sono trascorsi cinquant’anni dal colpo di Stato che, nel 1973, rovesciò il governo socialista di Salvador Allende e instaurò un regime di terrore in Cile. Durante quel periodo, molte persone furono perseguitate, esiliate, fatte scomparire o assassinate. Naturalmente la cultura subì una fortissima censura. Non è stato semplice, dopo, raccontare quegli anni. Ancor più difficile spiegarli ai più piccoli. Come ha agito la letteratura per l’infanzia di fronte a questo tema? Come ha rappresentato questo periodo così complesso e traumatico? In occasione della Bologna Children’s Book Fair, dal 6 al 9 marzo, la delegazione degli autori e illustratori cileni, presente alla fiera, metterà in mostra opere che uniscono letteratura e memoria con la volontà di ripercorrere quella ferita, profonda e dolorosa e, al tempo stesso, rendere testimonianza e omaggiare le brevi vite interrotte dalla violenza di Stato. Attraverso la mostra Panorama Latino, che si terrà presso la Galleria Millenium di Bologna dal 6 al 9 marzo 2023, e la collaborazione con CHEAP – progetto di street poster art -, alcuni tra i più influenti disegnatori cileni verranno dunque a interfacciarsi con il mondo culturale italiano, per instaurare un dialogo e un’alleanza tra paesi e generazioni che possa portare a un’internazionalizzazione della produzione letteraria e del dibattito sul tema della memoria. Un grosso e cupo stivale militare sovrasta i colorati personaggi nell’opera di Karina Letelier: ma dal basso questi riescono a ribaltarlo facendo sentire la loro forza e fermando il grande mare di devastazione e morte che si sta portando dietro. Immagini come questa – contenute nell’esposizione Panorama Latino – a opera delle matite più note del Cile, come Fita Frattini, Tomás Olivos, Gabriela Lyon, Karina Letelier, Pato Mena, Alejandra Acosta e Alfonso Ruano – autore delle illustrazioni del libro “La composición” di Antonio Skarmeta – vogliono aprire la discussione sul tema in occasione della notissima fiera bolognese – giunta alla sua 60° edizione – che rappresenta un punto di riferimento internazionale per il settore editoriale dedicato ai più piccoli. Il recupero degli archivi storici ha contribuito alla produzione di opere che hanno sviluppato un’estetica particolare, mettono in campo una proposta a metà strada tra fiction e approfondimento storico: attraverso fotografie, ritagli e interventi grafici, queste si muovono tra spirito documentale e astrazione, proponendo un genere molto ricco dal punto di vista visuale e testuale. “A cinquant’anni dal colpo di Stato in Cile, il lavoro degli artisti che dedicano le loro opere all’infanzia con attenzione aiuta a capire e ripercorrere il complesso cammino di questo recente passato. Rappresentano una strada verso la riconciliazione e sono al tempo stesso una delle forme della memoria per continuare a esistere. Avanzare lungo questa traiettoria apre possibilità di dialogo con le future generazioni” ha detto Pablo Álvarez Fuentes, ricercatore cileno che opera presso la International Youth Library di Monaco, Germania. La mostra Panorama Latino, in programma alla Galleria Millennium, dialogherà con un’installazione urbana a opera del progetto di street poster art CHEAP – da sempre impegnato sui temi sociali – che porterà per le strade della città di Bologna la memoria del Cile.
Cina, Wang Yi: pronti a lavorare per pace in UcrainaRoma, 16 feb. (askanews) – La Cina è pronta a lavorare con la comunità internazionale per trovare una soluzione politica e porre fine al conflitto in Ucraina il prima possibile, ha dichiarato il direttore dell’Ufficio centrale per gli Affari esteri cinese Wang Yi in un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron. Wang è in tour europeo dal 14 febbraio: dopo la Francia, visiterà Italia, Ungheria, Russia e parteciperà anche alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Le parti si sono scambiate opinioni sulla questione ucraina”, ha affermato il ministero degli Esteri cinese in un comunicato dopo l’incontro in Francia. Wang ha sottolineato che la Cina aderisce fermamente a una posizione obiettiva ed equa sulla questione ucraina e si sforza sempre di contribuire alla riconciliazione e ai colloqui di pace. “La Cina attribuisce grande importanza al ruolo della Francia come grande paese indipendente ed è pronta a lavorare con la comunità internazionale, compresa la Francia, per cercare un modo per una soluzione politica e per il cessate il fuoco il prima possibile, per porre fine alla guerra il prima possibile”, ha detto Wang.
Nordcorea, riaperto cruciale collegamento traporto merci con CinaRoma, 16 feb. (askanews) – La circolazione di camion lungo un collegamento cruciale tra Cina e Corea cel Nord ha ripreso a fluire dopo due anni di stop. Lo scrive il Nikkei. “Le autorità dei due paesi hanno concordato di riprendere alcuni trasporti”, ha detto una fonte cinese al Nikkei. Ha anche riaperto la dogana cinese nella città di Hunchun, consentendo così a camion carichi di grano di altri beni di attraversare il confine verso Rason. La Corea del Nord si è sigillata a gennaio 2020 per fermare l’arrivo nel paese del Covid-19. Il blocco è stato sostanzialmente totale. Ma questo ha creato problemi di approvvigionamento: la Cina rappresenta il 90 per cento dei traffici internazionali nordcoreani. Pyongyang ha anche riaperto i traffici marini e i treni merci che vanno da Dandong, in Cina, alla città coreana di Sinuju da settembre scorso.
Alto diplomatico cinese Wang Yi ha incontrato a Parigi MacronRoma, 15 feb. (askanews) – Wang Yi, il diplomatico cinese di più alto rango, ha iniziato da Parigi il suo lungo viaggio in Europa, che lo porterà anche in Italia e a partecipare alla Conferenza sulla sicurezza di Monaca. Oggi ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron e la ministra degli Esteri Catherine Colonna. Nell’incontro si è parlato anche del viaggio di Macron in Cina previsto per aprile. E’ il primo viaggio di Wang da quando ha lasciato l’incarico di ministro degli Esteri per assumere quello di rango più elevato di direttore della Commissione centrale per gli Affari esteri del Partito comunista cinese, oltre essere membro del Politburo, il sancta sanctorum del Pcc. Secondo un’informativa fornita dal governo cinese, ripresa dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, Wang e Macron hanno scambiato “approfondite opinioni sulla questione ucraina” e l’alto diplomatico cinese ha detto a Macron che la Cina “aderisce a una posizione obiettiva e imparziale sulla questione ed è impegnata a promuovere colloqui di pace”. Il governo francese, nel dare notizia, ha scritto che entrambe le parti hanno espresso la determinazione nel “contribuire alla pace in accordo con la legge internazionale”. Wang Yi, dopo l’Italia, la Germania e l’Ungheria, si recherà anche in Russia.
Berlusconi si gode assoluzione Ruby ter. E prova a oscurare caso Ucraina
Fi rilancia: serve commissione d’inchiesta. Ma Fdi frena, Meloni non vuole scontro con giudici
Roma, 15 feb. (askanews) – Un po se l’aspettava, ma questo non ha certo rovinato la festa. Anche perchè il tempismo non poteva essere migliore. Silvio Berlusconi festeggia l’assoluzione dal Ruby ter, uno dei filoni del famoso processo che parte dalla vicenda che coinvolse la giovane Karima El Mahroug, proprio nel momento in cui è sotto attacco per le frasi pronunciate domenica scorsa contro il leader ucraino Volodomyr Zelensky, da lui ribattezzato ‘questo signore’. Frasi sprezzanti che dopo aver messo in imbarazzo il governo di Giorgia Meloni, che del sostegno a Kiev ha fatto uno dei punti chiave della sua credibilità internazionale, ha provocato la presa di distanza anche del Partito popolare europeo, la famiglia politica alla quale l’ex premier si fa vanto in continuazione di appartenere. La legittima soddisfazione del Cavaliere e di Forza Italia diventa così provvidenziale per portare in primo piano un altro tema su cui gli azzurri si muovo certamente con più disinvoltura: la storica battaglia contro l’uso politico della giustizia. Non passa nemmeno un’ora dalla sentenza, che arriva la richiesta di varare una commissione parlamentare d’inchiesta proprio su questo. La chiedono un po tutti i suoi fedelissimi, mentre Silvio Berlusconi affida a poche righe sui social la sua soddisfazione, non senza togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte”. Sottotesto: ‘non come quelli che mi hanno condannato per frode fiscale portando alla mia decadenza politica’. Il primo tra gli alleati a mostrare la sua solidarietà all’ex premier è Matteo Salvini, che ci mette appena 10 minuti per dichiarare di essere “felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche”. Ci pensa un po di più Giorgia Meloni che dopo un’ora circa afferma che “l’assoluzione di Silvio Berlusconi è un’ottima notizia che mette fine a una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto importanti riflessi anche nella vita politica e istituzionale italiana. Rivolgo al presidente Berlusconi a nome mio e del governo un saluto affettuoso”. Parole che a molti in Fi sono sembrate il minimo sindacale, ma dall’entourage del Cavaliere in queste ore si lavora per dimostrare che tra lui e la premier non c’è nessuno strappo e dunque si fa notare l’importanza di aver deciso di vergare la nota non semplicemente da leader di un partito ma proprio da capo dell’esecutivo. Al di là delle cortesie istituzionali, però, dentro Fdi sostanzialmente si prendono le distanze dalla richiesta di dare vita a una commissione d’inchiesta. D’altra parte, la presidente del Consiglio non vuole aprire nuovi fronti di scontro e, come aveva già dimostrato sulla questione dell’uso delle intercettazioni, men che meno vuole farlo con la magistratura. Terreno da sempre delicato, su cui sono costantemente accesi anche i fari del Colle.
Meloni incontra Metsola e vola a Monaco, chiudere caso Berlusconi
Ma è ancora in attesa del viaggio a Kiev , l’imbarazzo per le parole dell’ex premier pesa
Roma, 15 feb. (askanews) – Venerdì l’incontro con Roberta Metsola, sabato a Monaco per la Conferenza internazionale sulla sicurezza. Giorgia Meloni si riaffaccia nella dimensione europea dopo il ‘litigio’ con Emmanuel Macron a Bruxelles e, soprattutto, le polemiche innescate dalle dichiarazioni di domenica scorsa di Silvio Berlusconi su Volodymyr Zelensky. Dichiarazioni che, ammettono a microfoni spenti esponenti di governo, “creano imbarazzo” e che hanno costretto Palazzo Chigi a prendere le distanze e il ministro degli Esteri Antonio Tajani (numero due di Forza Italia) a rassicurare le cancellerie e i partner del Ppe. “Berlusconi non ha mai difeso Putin, Berlusconi che è un uomo di pace ha presentato una sua idea per seguire un percorso diplomatico, ma la posizione dell’Italia e quella di Forza Italia non è mai cambiata”, ha ribadito anche oggi il titolare della Farnesina. Adesso la linea è quella di mantenere un profilo basso, far decantare la vicenda e nel frattempo mantenere vivi i rapporti con i partner. In questo quadro, dunque, venerdì a Palazzo Chigi arriva la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che a Roma vedrà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Meloni e Metsola hanno un buon rapporto, una sintonia istituzionale che però può avere interessanti riflessi sulla politica, puntando alle elezioni europee del 2024. La presidente del Consiglio italiana è infatti anche presidente di Ecr, la formazione europea dei conservatori, e avrebbe l’obiettivo di favorire l’avvicinamento con il Ppe per dar vita a una coalizione di centrodestra. In questo disegno, proprio Metsola, esponente popolare, potrebbe essere la front-woman dell’operazione. Un progetto, comunque, tutto da sviluppare e che, in Italia, deve fare i conti con le divisioni tra i partiti di maggioranza sul posizionamento in Europa. Oltre ad appartenere a tre “famiglie” diverse (Fi nel Ppe, Fdi in Ecr, Lega in Id) le sensibilità su molti temi sono diverse. E si vedranno tutte quando il governo dovrà portare in Parlamento la ratifica del Mes, a cui solo l’Italia ormai non ha dato via libera. Finora la questione era stata messa in stand-by per il voto regionale, ma adesso il nodo dovrà essere sciolto e l’esecutivo dovrà varare il ddl di ratifica, che in Aula troverà vita assai difficile data l’opposizione di almeno parte della Lega. Nell’immediato c’è da stabilizzare i rapporti a livello europeo. Sabato Meloni sarà a Monaco di Baviera, alla conferenza internazionale sulla sicurezza a cui prenderà parte anche Tajani, che ha in agenda diversi incontri. Meloni dovrebbe intervenire in un panel moderato dalla giornalista della Cnn Christiane Amanpour, trattenendosi solo per l’appuntamento. Ma non si può escludere che, a margine dei lavori, ci sia l’occasione di qualche contatto. Il tutto in attesa della (possibile) missione a Kiev la prossima settimana, a ridosso del 24 febbraio, data dell’invasione. Un appuntamento che sarebbe ancora più fondamentale dopo il caso Berlusconi. Ma che al momento non è stato ancora ufficialmente sbloccato.
Ist.Cattaneo: affluenza cala per disallineamento tornate regionaliMilano, 15 feb. (askanews) – Il drastico calo della partecipazione al voto alle elezioni regionali in Lombardia e Lazio è “riconducibile a fattori ricorrenti e strutturali” come “il disallineamento delle tornate elettorali regionali” che “le rende meno percepibili e meno salienti per l’opinione pubblica, anche per la limitata attenzione dedicata loro dai media”. È una delle conclusioni a cui giunge l’Istituto Cattaneo, che negli ultimi 40 anni ha curato oltre cento rapporti per istituzioni pubbliche e private sulla società italiana, sulla partecipazione e l’opinione pubblica e sulle istituzioni di governo. “La rapida sequenza di elezioni di diverso genere – ha osservato inoltre l’Istituto Cattaneo – non solo respinge gli elettori, ma rende il risultato molto più prevedibile, a maggior ragione in presenza di una struttura asimmetrica della competizione che, come nelle elezioni politiche del 2022, vedeva il polo di centrodestra unito (ricomposto sia nella sua base elettorale che come alleanza tra partiti) così come lo era stato, con poche eccezioni, dal 2001 al 2008, e i suoi avversari divisi”. Il drastico calo dell’affluenza registrato nell’ultima tornata regionale, ha sottolineato poi l’Istituto, è riconducibile a “fattori ricorrenti e strutturali” che si erano “già visti all’opera nelle elezioni regionali del novembre 2014 (Emilia-Romagna e Calabria). Una circostanza che fu allora da molti erroneamente ricondotta a fattori contingenti e strettamente legati alle ragioni per cui si era arrivati allo scioglimento anticipato della legislatura regionale o alla limitata attrattiva dei candidati a presidente”.
Autonomia, Calderoli: prevedo richieste delle Regioni a inizio 2024Roma, 15 feb. (askanews) – “Un anno di tempo, che è partito dal primo gennaio 2023 per la proposta al Parlamento per quali materie siano suscettibili dei Livelli essenziali delle prestazioni e a seguire la definizione di quali siano i livelli essenziali e la relativa costi e fabbisogni standard”: così Roberto Calderoli, intervistato per la puntata di Porta a Porta che andrà in onda domani su Rai1, ha descritto i tempi di conclusione dell’iter del suo disegno di legge per l’autonomia regionale differenziata. “Io – ha spiegato il ministro leghista per gli Affari regionali e le autonomie – ho previsto un anno per l’approvazione della legge in Parlamento e in parallelo un anno per la definizione dei Lep costi e fabbisogni standard. Quindi: inizio 2024 la possibilità che ciascuna regione richieda una materia o una parte di queste e non vuol dire che questa materia verrà garantita a quella regione. Cio sarà un negoziato fra regione e governo, il governo che dovrà dire sì, dopo di che già sulla proposta deve esserci un atto di indirizzo del Parlamento e poi è il Parlamento che deve decidere a maggioranza assoluta. Non è come viene proposto che una regione chiede e poi automaticamente viene: c’è un passaggio del Governo, due passaggi parlamentari, dopo di che questa ulteriore funzione o una parte di essa – ha concluso Calderoli – potrà essere attribuita alla regione”.