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Autore: Redazione StudioNews

Cantina Colterenzio vince sesto concorso del Sauvignon Blanc annata 2022

Cantina Colterenzio vince sesto concorso del Sauvignon Blanc annata 2022Milano, 8 nov. (askanews) – Il “Sauvignon Lafòa Alto Adige Doc” della Cantina Colterenzio ha vinto il sesto concorso nazionale del Sauvignon Blanc dedicato all’annata 2022. Secondo si è classificato il “Sauvignon Aristos Alto Adige Doc” della Cantina Valle Isarco, mentre il terzo posto a pari merito è stato conquistato dal “Sauvignon Ombrasenzombra Colli Piacentini Doc” di La Tosa e dal “De Silva Sauvignon Blanc Alto Adige Doc” della Cantina Peter Solva. La giuria era composta da 24 degustatori selezionati tra enologi, sommelier, accademici del vino e ricercatori che hanno assaggiato più di 80 campioni provenienti da diverse zone vitivinicole.


“L’immagine complessiva che emerge da questa edizione riflette l’abilità del Concorso di costituire una vetrina significativa e di alto profilo anche per le realtà vitivinicole meno conosciute, capaci in questa cornice di distinguersi e ottenere riconoscimenti di prestigio” ha dichiarato Peter Dipoli, vicepresidente dell’Associazione Sauvignon Alto Adige, aggiungendo che “questo dato conferma non solo l’eccellenza dei vini presentati ma testimonia anche la competenza della giuria coinvolta e l’importanza di iniziative che sappiano premiare i vini esclusivamente sulla base della qualità, liberi da pregiudizi spesso prestabiliti. I vincitori sono stati proclamati nell’ambito della tavola rotonda dedicata a “Le espressioni del Sauvignon Blanc: confronto e dialogo tra terroir e stilistiche” promossa dall’Associazione Sauvignon Alto Adige, che si è tenuto al Centro di sperimentazione Laimburg in Alto Adige. Sono intervenuti Barbara Raifer del Centro di Sperimentazione Laimburg, l’enologo Hans Terzer, l’enologo e agronomo friulano Gianni Menotti e Gianni Fabrizio, curatore della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. I relatori hanno evidenziato come terroir e gestione agronomica siano fondamentali per valorizzare l’autenticità di questo vitigno, oltre a fornire interessanti elementi in relazione alle sfide poste dai cambiamenti climatici e alle evoluzioni stilistiche che lo caratterizzano. La discussione ha messo in luce una volontà condivisa: fare del Sauvignon un’espressione autentica del territorio, puntando su sentori più maturi, come quelli tiolici e di frutta gialla, con un profilo complesso, piuttosto che privilegiare le note piraziniche, spesso richieste dal mercato ma prive di un’identità territoriale.

Trasporti, sindacati: adesione sciopero totale

Trasporti, sindacati: adesione sciopero totaleRoma, 8 nov. (askanews) – “Adesione pressoché totale allo sciopero in corso oggi per sollecitare il rinnovo del Ccnl Mobilità/Tpl scaduto il 31 dicembre 2023 e una numerosissima partecipazione di lavoratrici e lavoratori alla manifestazione odierna davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Lo comunicano unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro.


“Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori – proseguono le organizzazioni sindacali – che hanno fatto sentire ancora una volta la loro voce, uniti e compatti per il riconoscimento della propria dignità, sono loro che ogni giorno garantiscono la mobilità di cittadine e cittadini in ogni angolo del Paese”. “Muovendo dallo sciopero proclamato per il rinnovo del contratto, abbiamo ottenuto dal Mit la convocazione di un tavolo di confronto alla presenza del viceministro Rixi e anche dei rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero del Lavoro. Durante l’incontro di oggi al Mit abbiamo posto i temi della sicurezza, alla luce dell’escalation delle aggressioni degli ultimi mesi e della instabilità del sistema del Tpl”.


Quanto al tema delle aggressioni, riferiscono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro.”il viceministro ha dato disponibilità ad accelerare i tavoli in corso, mentre si aprirà contestualmente al percorso di rinnovo del Ccnl, anche una riflessione sull’opportunità di procedere una riforma del comparto, come stiamo chiedendo da anni”.

Banco Bpm, sindacati: in salita la strada verso l’accordo

Banco Bpm, sindacati: in salita la strada verso l’accordoRoma, 8 nov. (askanews) – “In salita il cammino verso l’accordo sindacale di Banco Bpm: ancora una volta al centro del dibattito il piano di uscite e assunzioni. Stavolta a far discutere una comunicazione aziendale ritenuta dai sindacati First – Cisl, Fisac – CGIL, Uilca – UIL inesatta’ e ‘non veritiera’. Il Gruppo ha infatti scritto ieri ai dipendenti facendo riferimento a ‘913 assunzioni a fronte delle 1.100 uscite previste’ e ‘omettendo’ i corretti riferimenti al Fondo di solidarietà e al piano di uscite indicate nel piano strategico del Gruppo bancario. Oggi i sindacati, in una nota inviata alla dirigenza del Banco Bpm, ricordano che le uscite, sulle quali computare le nuove assunzioni, sono 1600 e quindi chiedono una ‘rettifica’, auspicando tuttavia ‘che possa proseguire il confronto sul Fondo di solidarietà e su tutte le altre tematiche di trattativa”. E’ quanto si legge in una nota.


Scrivono i sindacati nel messaggio inviato a Banco Bpm: “Registriamo dalla comunicazione aziendale, apparsa sull’intranet ieri 7 novembre e diretta a tutti i dipendenti del Gruppo, un Vostro (dichiarato) ‘profondo rammarico’, per il fatto ‘che le sigle confederali (First – Cisl, Fisac – CGIL, Uilca – UIL) non hanno ritenuto sufficiente la proposta aziendale di 913 assunzioni a fronte delle 1.100 uscite previste dall’accordo per adesione al Fondo di Solidarietà’. Avete inoltre voluto chiosare, che la ‘proposta’ aziendale sarebbe addirittura ‘migliorativa rispetto agli accordi sottoscritti in altre aziende quali Intesa San Paolo e Unicredit’, quasi ad aggiungere sottintese note di sorpresa e incomprensibilità della posizione sindacale confederale. Non sappiamo chi sia il redattore materiale di tale nota, che tuttavia è indubbiamente impegnativa della piena responsabilità aziendale. E’ assolutamente inesatto, e contrario a verità, che la proposta aziendale fosse ‘migliorativa’. I rappresentanti aziendali delle Relazioni Industriali nel Banco BPM ben conoscono (è il loro mestiere!) la materia contrattuale e gli accordi che menzionano (cui possono, per completezza, aggiungere anche gli altri siglati nel settore, in BNL e BPER)”. “È pertanto ingiustificabile – scrivono ancora i sindacati – che essi omettano di riportare, nella comunicazione aziendale, che in tali accordi il perimetro delle uscite volontarie utilizzato per il computo delle assunzioni non è mai stato limitato alle sole uscite per adesione al Fondo di solidarietà, ma al contrario abbraccia le varie causali di uscita volontaria. L’Azienda, quindi, omette deliberatamente di rappresentare e riportare correttamente il criterio di calcolo previsto dagli accordi collettivi che cita. Se tale criterio fosse applicato in Banco BPM, evidenzierebbe un tasso di sostituzione reale di circa il 57%, ben al di sotto della media del settore, poiché le uscite in Banco BPM non sono 1.100, bensì 1.600. Ricordiamo che alcuni mesi fa, con la proposizione del ricorso giudiziale ex art. 28 della Legge 300/1970, menzionato nel comunicato aziendale, abbiamo avuto un unico obiettivo: ottenere dal Giudice la rimozione di un danno ingiusto che l’Azienda non aveva voluto riconoscere, salvo poi farlo solo in seguito, attraverso un verbale di conciliazione. L’ordine esatto delle azioni successive all’atto giudiziale, poi, vale precisarlo, è: conciliazione accettata da entrambe le parti, spese compensate (come è ovvio che sia) e conseguente, finale rinuncia al ricorso, con, rimozione del comunicato incriminato. È questa la successione, non il contrario, come in maniera inesatta viene riportato nel comunicato aziendale. Le scriventi hanno insomma rinunciato al ricorso perché avete accettato la proposta conciliativa e rimosso il danno, non per altro. Confidiamo che l’attenzione aziendale vorrà rivolgersi, oltre che ai mercati, anche alle scriventi quale stakeholder qualificato, e chiediamo una pronta rettifica delle dichiarazioni sopra richiamate. Confidiamo inoltre che possa (come annunciato nel comunicato) proseguire il confronto sul Fondo di solidarietà e su tutte le altre tematiche di trattativa. Rimaniamo in attesa di pronto riscontro, nell’interesse delle persone che rappresentiamo”, concludono i sindacati.

Filippo De Cecco: vogliamo correre, forse un’acquisizione per fare prima

Filippo De Cecco: vogliamo correre, forse un’acquisizione per fare primaMilano, 8 nov. (askanews) – “Un piano per i prossimi cinque anni. Un nuovo molino e un sistema di stoccaggio di nuovi silos, 12 milioni di euro. Una nuova fabbrica e il potenziamento di quella esistente. In tutto spenderemmo 100 milioni e, con nuove produzioni, arriveremo al fatturato di un miliardo”. Lo annuncia Filippo De Cecco, presidente del Gruppo De Cecco, in un’intervista rilasciata a Luca Telese, direttore de Il Centro.


“Nella fabbrica di Ortona – spiega – si produrranno gnocchi e pasta ripiena. Una fabbrica avveniristica, progetto dall’architetto Cucinella di Bologna. É lui che ha disegnato la fabbrica Ferrari, è appassionato alla sostenibilità e ha creato una struttura che abbatte le emissioni, con zone di relax per i dipendenti. Faremo sughi, salse e derivati del pomodoro. Voglio correre, forse con un’acquisizione per far prima”.

L’11 novembre in Campidoglio cerimonia consegna Premio Anima 2024

L’11 novembre in Campidoglio cerimonia consegna Premio Anima 2024Milano, 8 nov. (askanews) – Il prossimo 11 novembre a Roma alle ore 18, presso la Terrazza Caffarelli in Campidoglio, si terrà la XXIII edizione del Premio Anima, organizzato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria. Il Premio è ideato per sensibilizzare imprese e opinione pubblica alla crescita di una coscienza etica, dando voce, attraverso l’arte e la cultura, ai valori della responsabilità e della sostenibilità.


Nel complesso e turbolento scenario geo-politico internazionale, caratterizzato da conflitti e crisi umanitarie, il Premio Anima vuole evidenziare l’importanza di valori universali e prioritari come la solidarietà, l’inclusione sociale e la sostenibilità, puntando l’attenzione su tematiche sempre più stringenti e attuali: dai conflitti in corso in molte parti del mondo all’immigrazione, dalla violenza domestica e di genere alla crisi climatica e alla valorizzazione delle diversità. Sette le categorie premiate: Cinema, Fotografia, Giornalismo, Letteratura, Musica, Teatro e Premio Speciale. La giuria,che assegnerà i riconoscimenti ad artisti e intellettuali che attraverso le loro opere promuovono un’attenzione alle tematiche sociali, è presieduta da Luigi Abete e composta da: Giovanni Anversa, Simona Baldassarre, Camilla Baresani, Giuseppe Biazzo, Anna Boccaccio, Maite Carpio Bulgari, Antonio Calabrò, Antonio Calbi, Claudia Cattani, Gianluca Comin, Innocenzo Cipolletta, Paolo Conti, Laura Delli Colli, Anselma Dell’Olio, Silvia Fellegara, Isabella Ferretti, Sabrina Florio, Pepi Marchetti Franchi, Angela Gargani, Miguel Gotor, Giampaolo Letta, Annamaria Malato, Giovanna Melandri, Myrta Merlino, Michele Mirabella, Oscar Pizzo, Maria Teresa Rosito, Mirella Serri, Luisa Todini, Marina Valensise.


La valutazione e la scelta delle candidature è frutto del lavoro di selezione portato avanti nel corso dell’anno dal Comitato Tecnico, presieduto da Sabrina Florio e composto da Anna Boccaccio, Antonio Calbi, Laura Delli Colli, Isabella Ferretti, Annamaria Malato, Maria Teresa Rosito, Mirella Serri. Alla cerimonia interverranno il Presidente del Premio Anima e della Fondazione Bnl Luigi Abete, il Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, la Presidente di Anima Sabrina Florio, l’Assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile della Regione Lazio Simona Baldassarre, l’Assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli, l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio, la Presidente di Bnl Bnp Paribas Claudia Cattani.


Nato nel 2002, il Premio Anima è unico nel panorama nazionale e nelle passate edizioni è stato già assegnato ad artisti quali Gianni Morandi, Mimmo Calopresti, Gianni Amelio, Fabio Concato, Antonio Albanese, Silvio Soldini, Kim Rossi Stuart, Paola Cortellesi, Ron, Lella Costa, Alessandro Gassman, Claudio Baglioni, Paolo e Vittorio Taviani, Niccolò Fabi, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Pippo Delbono, Monica Maggioni, Neri Marcorè e Luca Barbarossa, Paolo Virzì, Ezio Bosso, Ludovico Einaudi, Melania Mazzucco, Daniele Silvestri, Stefano Boeri, Diego Bianchi, Giovanna Botteri, Alessandro Preziosi, Andrea Vianello, Pierfrancesco Favino, Mario Martone e Matteo Garrone. La cerimonia sarà presentata dal giornalista RAI Giovanni Anversa. Ai vincitori verrà consegnata un’opera il cui progetto è stato donato dall’Arch. Augusta Fabbri Galletti. L’idea del disegno si ispira alla simbologia legata al concetto di anima sedimentato nella memoria collettiva. Un’ala di farfalla stilizzata si delimita su una superficie verticale tramite la sua assenza, il vuoto proietta la luce su un corrispettivo sagomato e con un gioco di segni ed ombre ricompone l’immagine di una farfalla immateriale che al variare della luce cambia la sua posizione, è in movimento ma è solo un’illusione. La crisalide rappresenta l’uomo con le sue infinite potenzialità, il premio Anima ne è la dimostrazione e valorizza tutto questo.


La cerimonia si svolge con il patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale, Rai per la Sostenibilità ESG e con il contributo di Unindustria. Sono sponsor: Bnl Bnp Paribas, D-Hub Studios, Enel, FiberCop. Media Partner: Askanews.

Snam Innovation Day, in scena il futuro dell’energia

Snam Innovation Day, in scena il futuro dell’energiaMilano, 8 nov. (askanews) – Si è svolta presso il Superstudiopiù di via Tortona a Milano la seconda edizione dell’Innovation Day di Snam, Evolving Horizons, l’evento concepito per mettere in luce i progressi dell’innovazione tecnologica e le tendenze che stanno trasformando il settore dell’energia. Un momento in cui dipendenti di Snam, leader di settore e ricercatori si incontrano per scambiare conoscenze, collaborare ed esplorare opportunità legate alla transizione energetica. Nel piano Snam sono previsti entro il 2027 400 milioni di euro di investimenti in innovazione.


“La sostenibilità e l’innovazione sono due leve fondamentali per noi per la realizzazione di quella che è la nostra ambizione, il nostro piano strategico, ossia quello di diventare un operatore multi molecola su base paneuropea”, ha detto l’Ad di Snam, Stefano Venier. “Oggi in questo Innovation, il secondo che facciamo, ci confrontiamo su quelle che sono esperienze e nuove tecnologie che stiamo sperimentando in una logica che noi chiamiamo dual track, ossia di applicazione di tecnologie già esistenti e commercialmente disponibili, piuttosto che il supporto allo sviluppo di nuove idee. E, in questo senso, ovviamente, la collaborazione con startup e istituti di ricerca è un tassello fondamentale”. Al centro della giornata, due iniziative principali. La Centrale delle Idee una challenge riservata ai dipendenti Snam nell’ambito del programma Snaminnova che punta a raccogliere progetti e idee per dar vita a start-up interne o brevetti. Ad aggiudicarsi il premio fra 4 finalisti, è stata Energy Mill con una soluzione per rendere autosufficienti gli impianti Snam di riduzione della pressione del gas.


“L’innovazione si basa sostanzialmente sul network, sulla conoscenza tra le persone e sul fiorire di nuove idee che possono nascere anche da brevi discussioni. Quindi un evento come questo, aperto a tutti, anche stakeholder esterni, può essere veramente utile per far fiorire nuove idee e innovazione in senso puro”, ha spiegato Matteo Lusignani, PMO Industrial Open Innovation Snam. L’altra iniziativa rivolta all’esterno è HyAccelerator, l’acceleratore corporate di Snam focalizzato sull’idrogeno, che ha premiato 5 startup internazionali. Durante l’Innovation Day è stata annunciata la nuova Call4Startup dell’HyAccelerator che partirà all’inizio del 2025 e sarà aperta anche alla filiera della cattura e stoccaggio del carbonio e allo stoccaggio di energia.

Italia-Cina, Mattarella accolto da Xi Jinping: ribadita amicizia e nuova stagione collaborazione

Italia-Cina, Mattarella accolto da Xi Jinping: ribadita amicizia e nuova stagione collaborazionePechino, 8 nov. (askanews) – La parola più ricorrente è stata amicizia, insieme a dialogo e collaborazione. Nell’incontro oggi nella sala del popolo di Pechino Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, hanno usato un linguaggio univoco per ribadire che i rapporti tra i due paesi sono positivi e si rafforzano. Nonostante l’uscita dal memorandum sulla via della Seta, insomma, le relazioni ripartono con nuovo slancio. A partire dal settore culturale, su cui è stata centrata la visita di Stato del Presidente della Repubblica, con la chiusura del forum culturale Italia-Cina e la firma di dieci accordi e memorandum che spaziano dalla cooperazione cinematografica alla concorrenza.


I legami tra i due popoli sono antichi e solidi dice Mattarella e Xi Jinping gli risponde definendolo “un vecchio amico del popolo cinese e un mio buon amico” con cui “lavorare insieme per costruire un mondo migliore di armonia e convivenza, superando i conflitti e attraverso la cooperazione”. Dialogare, “porsi gli uni di fronte agli altri è un metodo fecondo – ha detto Mattarella -, porta alla costruzione di un patrimonio comune. E’ un atteggiamento, che spinge a evadere tentazioni di anacronistici ritorni a un mondo di blocchi contrapposti”. “Gli italiani, membri fondatori dell’Unione Europea, sono sostenitori dell’importanza dei fenomeni aggregativi tra Paesi che condividono interessi o sensibilità – ha aggiunto il capo dello Stato -. Ma non contrapposti ad altri”. Nel tete a tete Mattarella ha invitato il presidente cinese è a fare in modo che “lo spazio continui a rimanere luogo di collaborazione tra le nazioni e non luogo di scontro”. L’auspicio del capo dello Stato è per un mercato mondiale più libero senza barriere in cui aumenti la collaborazione commerciale. Il tema posto dall’Italia al colosso cinese infatti è anche di tipo commerciale, anche se i due capi di Stato non hanno fatto un riferimento esplicito. A livello di governo il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha esplicitato le preoccupazioni per il nostro export e per il settore dell’auto. “Io ho detto al ministro degli Esteri cinese che noi siamo per trovare un accordo con l’organizzazione mondiale del commercio per dialogo e reciprocità. Si deve discutere. La posizione dell’Ue è stata oggettiva – ha spiegato Tajani a proposito della decisione dell’Ue di aumentare i dazi alle auto elettriche cinesi – ma mi auguro che si possa trovate un accordo. Noi siamo in spirito di amicizia ma siamo un Paese industriale dove il settore auto è fondamentale e prezzi troppo bassi di auto prodotte all’estero rischiano di non rendere competitiva la qualità italiana. La nostra idea è che si debba dialogare e che si trovi un accordo basato sul principio della reciprocità”.


Per ora si riparte dunque dal dialogo “sui settori tradizionali e al contempo – ha detto ancora il capo dello Stato – ci si propone di ampliare la collaborazione in nuovi ambiti. Penso, ad esempio, all’impatto della dimensione digitale sulla fruizione del patrimonio artistico. Nuove frontiere del bello diventano accessibili anche da remoto o con modalità immersive. Nuove opportunità e orizzonti, quindi, ma anche nuove sfide, come quelle della verifica e certificazione delle fonti. Il nostro rapporto bilaterale si articola in una vastissima gamma di temi e settori di comune interesse”. I due presidenti condividono anche la preoccupazione per lo scenario globale e Pechino può giocare un ruolo di primo piano sul versante russo-ucraino. “Attualmente il nostro mondo vive cambiamenti mai visti da un secolo a questa parte – ha ammesso Xi Jinping -. La Cina e l’Italia, essendo due grandi civiltà, con la loro tradizione di apertura, tolleranza, tenacia e inclusività possono incentivare la comunità internazionale per superare le divergenze con il dialogo, e i conflitti con la convivenza armoniosa”.


“Conoscete, vivendolo quotidianamente, il ruolo fondamentale del dialogo interculturale – ha reso atto Mattarella al suo interlocutore – per la creazione di solidi e duraturi rapporti non soltanto tra gli Stati, ma anche, e soprattutto, tra i popoli. La cultura accresce la dignità delle persone. Non è una aspirazione ingenua – osserva -. Non è uno scambio che ignori le differenze ma queste non devono ostacolare al confronto. Solo così si può costruire un patrimonio comune”. Occorre sempre preservare un’interlocuzione costruttiva con gli altri, per quanto lontani o diversi, senza alzare ingiustificati steccati. E’ il senso del multilateralismo, fondato su regole certe, condivise e per tutti vincolanti. Occorrono buona fede e buona volontà e l’adesione convinta a norme fondamentali di convivenza. Ad esempio, la norma che vieta l’uso – e anche la sola minaccia – della forza nei rapporti tra gli Stati”. “L’amicizia si nutre di conoscenza reciproca, di ascolto, di dialogo e di comprensione. Il mio auspicio è quindi che il continuo, operoso, lavoro di costruzione di ponti culturali tra i nostri popoli contribuisca a far crescere l’amicizia tra di noi, fondamento della convivenza costruttiva e impulso a un comune lavoro di conciliazione di fronte alle sfide globali”, ha concluso Mattarella.

L’Unifil: Israele ha distrutto una nostra struttura in Libano

L’Unifil: Israele ha distrutto una nostra struttura in LibanoRoma, 8 nov. (askanews) – La missione Onu in Libano (Unifil) ha riferito oggi che “ieri due escavatori e un bulldozer delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno distrutto parte di una recinzione e una struttura in cemento in una posizione Unifil a Ras Naqoura”, nel sud del Libano, denunciando “una flagrante violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701”.


“In risposta alla nostra protesta urgente, l’Idf ha negato che si stesse svolgendo alcuna attività all’interno della posizione Unifil”, fa sapere la missione Onu in un comunicato pubblicato sui propri account social, corredato da fotografie e da un video. “Dal 30 settembre, l’Idf ha ripetutamente chiesto alle forze di peacekeeping di lasciare le loro posizioni vicino alla Blue Line ‘per la loro sicurezza’ – ricorda l’Unifil – l’incidente di ieri, come altri sette incidenti simili, non è una questione di forze di peacekeeping intrappolate nel fuoco incrociato, ma di azioni deliberate e dirette d’Idf”.

Derby, Vanoli: “Servirà un grande Torino”

Derby, Vanoli: “Servirà un grande Torino”Roma, 8 nov. (askanews) – “Servirà un grande Torino”. Paolo Vanoli sintetizza così quello che sarà necessario mettere in campo nel derby di domani sera contro la Juventus. “Abbiamo vissuto una bella settimana -ha spiegato in un’intervista a Sky Sport l’allenatore granata – perché c’era una bellissima partita da giocare. È un derby, sappiamo quanto vale. Siamo concentrati su una partita speciale. Non c’è bisogno di parlare, si sente l’atmosfera della partita che affrontiamo. Trovare le motivazioni è abbastanza semplice per quello che questa partita può darci e per quello che possiamo dare ai nostri tifosi. L’ho considerata la partita: non c’è il passato o il futuro, c’è solo il presente. Non dobbiamo cercare alibi, questa partita arriva al momento giusto. Possiamo fare una partita speciale e ci può dare qualcosa di speciale. Dobbiamo essere concentrati su questo. La partita della svolta? C’è di fronte a noi la storia. Puoi scrivere la storia”.

Juve-Torino, Thiago Motta: “Il derby è sempre speciale”

Juve-Torino, Thiago Motta: “Il derby è sempre speciale”Roma, 8 nov. (askanews) – Vigilia di campionato per la Juve, che domani alle 20:45 ospiterà allo Stadium il Torino. “Sarà una partita con un’atmosfera speciale sia per noi che per i tifosi – ha dichiarato su Sky Thiago Motta -. Non ci saranno diversi cambi rispetto alla squadra vista a Lille. Non recupereremo i soliti indisponibili e Douglas Luiz: ieri in allenamento non si è sentito al 100% e preferisco non rischiarlo”. Il Torino ha vinto solo una delle ultime sei partite: “Conta poco ciò che si è fatto nel passato. Sarà una partita con un’atmosfera speciale sia per noi che per i tifosi. Dovremo affrontarla al massimo, sapendo e avendo la certezza su ciò che possiamo fare in campo e ciò che dobbiamo evitare per portare la partita dalla nostra parte”. Uscire da Lille arrabbiati fa parte della mentalità: “Questa è la nostra mentalità. Nonostante siamo una squadra giovane, entriamo in campo per vincere le partite. Contro il Lille avremmo meritato di vincere, non siamo riusciti e l’arrabbiatura è normale. Ora la dobbiamo lasciare indietro e focalizzarci sul derby”. Che gara si aspetta: “Tutti i derby, sono sensazioni diverse e speciali. Lo vive la città, lo vivi tu in prima persona. Sono partite che vuoi sempre vincere, bisogna entrare in campo con la giusta testa ed essere equilibrati per poter superare le avversità e festeggiare al 90′. Stiamo bene a livello fisico, in una partita così il passato conta pochissimo. Dovremo essere pronti a competere al massimo contro il Toro”.