Napoli, 30 mar. (askanews) – A Napoli, si sa, la scaramanzia è quasi un dovere e, in ambito sportivo, le credenze valgono ancora di più. Per questo guai a nominare, in questi mesi appena trascorsi, le parole “scudetto”, “vittoria del campionato”, “campioni” o cose simili. Adesso, però, sembra che i tempi siano maturi, o quasi, e la città inizia a organizzarsi per festeggiare il tanto sognato terzo scudetto della squadra del Napoli calcio. Timidamente hanno fatto capolino prima le numerose bancarelle con striscioni, gagliardetti e bandiere, poi hanno iniziato a vedersi i vessilli azzurri appesi ai balconi, e man mano, stanno comparendo festoni azzurri e bianchi un po’ ovunque. C’è anche chi si è fatto confezionare le tende da sole personalizzate con i loghi del terzo scudetto e chi ha abbellito lo stabile in cui vive con le foto degli “eroi” del Maradona. In ogni piazza, in molte strade e in tanti vicoli sono iniziati gli allestimenti di decorazioni di ogni tipo, compreso paletti stradali e scalinate dipinte di azzurro o con le tinte del Tricolore. Un’attesa che sta crescendo ora dopo ora e che vede anche il quasi completo sold out per gli hotel e i bed and breakfast. Non mancano, poi, le pasticcerie che hanno inventato e stanno preparando dolci soprattutto a tema Osimhen e Kvaratskhelia, i due protagonisti principali di questa tanto agognata vittoria. Ma se da un lato sale la febbre dei tifosi, l’altro le istituzioni e le forze dell’ordine stanno cercando di organizzarsi per arginare e prevenire possibili problemi di sicurezza. In città sono attese migliaia di persone, non solo dalla provincia di Napoli e dalla Campania, ma anche da fuori regione e persino supporter dall’estero. Una folla immensa che si riverserà nelle strade per festeggiare e per gioire insieme un traguardo atteso 33 anni. Un evento che, soprattutto per esposizione mediatica, sarà sicuramente più virale e mediatico grazie ai social rispetto ai festeggiamenti che seguirono gli scudetti del 1987 e del 1990. Calendario alla mano, il Napoli ha un vantaggio di 19 punti sulla seconda in classifica a 11 giornate dalla fine e la vittoria certa del prestigioso titolo calcistico potrebbe arrivare già tra fine aprile e le prime settimane di maggio. In città, però, si sta pensando a una sorta di festa “ufficiale” da svolgersi domenica 4 giugno, ultima giornata del campionato di Serie A. L’idea di Comune e Prefettura è di organizzare i festeggiamenti in più punti della città partenopea per evitare un’eccessiva affluenza in piazza del Plebiscito dove si ipotizza una manifestazione a numero chiuso o comunque ad accessi limitati. “Da un lato ci sarà una festa spontanea, dall’altro c’è questa festa, che probabilmente sarà il 4 giugno, che per scelta fatta anche da parte mia, coinvolgerà tutta la città – ha detto il sindaco Gaetano Manfredi – Sarà una festa policentrica, avrà un palco in ogni Municipalità, oltre al palco centrale” che quasi certamente sarà nella piazza simbolo della città, da anni chiusa al traffico veicolare. “C’è un problema di gestione degli spazi e degli accessi che – ha evidenziato il primo cittadino – è sotto l’egida della Prefettura e della Questura. Noi stiamo lavorando con loro per garantire la massima partecipazione in sicurezza. Questo è il nostro obiettivo e cercheremo di farlo nel miglior modo possibile per tutelare in primo luogo la sicurezza dei cittadini e garantire un’espressione di gioia che è quella che tutti quanti noi vogliamo”. Intanto, si sta anche pensando alla possibile concomitanza tra la festa per la matematica conquista dello scudetto e lo svolgimento del Comicon, il festival internazionale del fumetto che si terrà a fine aprile alla Mostra d’Oltremare, a Fuorigrotta, nello stesso quartiere in cui sorge lo stadio. Una manifestazione, quella del Comicon, che ogni anno attira in città centinaia di giovani. “Ci dobbiamo abituare ad avere una città dove ormai ci sono tanti eventi in contemporanea – ha detto Manfredi – Napoli è tornata a essere centrale in tanti settori e questo dev’essere un motivo di soddisfazione. E’ chiaro che questo richiede da un lato una maggiore organizzazione da parte nostra, e ce la stiamo mettendo tutta, dall’altro anche la responsabilità dei cittadini di gestire meglio i loro movimenti, i loro spazi e i loro tempi per fare in modo che le tante cose si possano combinare. Su questo aspetto specifico abbiamo un tavolo in Prefettura proprio per fare in modo che le due cose possano coesistere con il minimo del disagio”, ha concluso il primo cittadino. Nel frattempo, in attesa di capire se alla squadra di Spalletti toccherà alzare la coppa dei Campioni d’Italia, i tifosi sono impegnati anche a sperare che il Napoli possa continuare la sua cavalcata in Champions League. Nel pomeriggio centinaia di tifosi hanno atteso la messa in vendita dei biglietti per la partita Napoli-Milan che si disputerà il 18 aprile. L’entusiasmo è alle stelle e l’attesa è febbrile. La scaramanzia resta, però, d’obbligo. Sono molti, ad esempio, i personaggi del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura che hanno promesso di compiere gesti più o meno plateali qualora gli azzurri riuscissero a cucire sulle proprie maglie il famoso gagliardetto. Chi più o chi meno ha promesso di celebrare questa data storica in modo originale. Chi vivrà, vedrà.
#Calcio, Napoli si prepara allo scudetto tra scaramanzia e sicurezza
#Calcio, Napoli si prepara allo scudetto tra scaramanzia e sicurezza