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Vino, Montobbio confermato alla guida del Consorzio Tutela del Gavi

Vino, Montobbio confermato alla guida del Consorzio Tutela del GaviMilano, 30 apr. (askanews) – Dopo l’elezione del nuovo Cda, arriva la riconferma di Maurizio Montobbio nel ruolo di presidente del Consorzio Tutela del Gavi. Montobbio sarà affiancato dai vicepresidenti Dario Bergaglio (La Chiara) e Massimo Marasso (Fratelli Martini), mentre gli altri membri che sono stati eletti sono Giancarlo Cazzulo, Cantina Produttori del Gavi, Roberto Ghio, Vigneti Piemontemare, Stefano Moccagatta, Villa Sparina, Alessandro Cazzulo, Cantina Produttori del Gavi, Fabio Scotto, Vite Colte, Claudio Manera Araldica Castelvero, Gianlorenzo Picollo Picollo Ernesto, Gianni Martini, Fratelli Martini. Due le produttrici che entrano a far parte del Consiglio: Francesca Rosina dell’azienda agricola La Mesma e Silvia Scagliotti di Castellari Bergaglio.


“Prima di tutto, sono orgoglioso che ci sia nuovamente una rappresentanza femminile all’interno del Cda, sostenuta con forza dai soci elettori” ha commentato il neopresidente al suo secondo mandato consecutivo (il terzo se si conta anche il triennio dal 2015 al 2018), aggiungendo che “vorremmo un futuro del Consorzio collettivo, inclusivo e partecipato, aperto alle opinioni e alle indicazioni dei consiglieri, delle singole produttrici e dei produttori. Bisogna intendere la nuova casa del Gavi e i 50 anni raggiunti dalla nostra Doc non come traguardi di forma” ha proseguito, sottolineando che “il Consorzio è un luogo dove ciascuno può mettersi a disposizione per governare i cambiamenti che la denominazione deve affrontare per guardare con serenità al futuro e tutelare l’eredità storica del Gavi e il suo successo a livello internazionale”. Nel corso del primo Consiglio del nuovo mandato è stata disposta la creazione del Comitato alle sostenibilità, sociale e ambientale, che si aggiunge al Comitato tecnico e a quello di Promozione. “Non saranno costituiti dai soli candidati eletti nel Cda – ha precisato il presidente – ma anche da figure esterne che per competenza ed esperienza, potranno collaborare alle scelte di strategia per la governance della denominazione, in Italia e all’estero”.


Nelle attività del Consorzio è coinvolto anche il neoeletto presidente dell’Associazione Gavi, Giovanni Lorenzo Bisio. “E’ lodevole la determinazione dei giovani produttori a impegnarsi per la promozione del Gavi Docg” ha commentato Montobbio, evidenziando che “attraverso il ruolo istituzionale possono così sperimentare dall’interno i complessi meccanismi che sottendono la governance di una Denominazione”. Il rieletto presidente si infine detto pronto a rafforzare la comunicazione interna, attivando nuovi strumenti di informazione ai soci, per consolidare la rete di intesa e di accordo con i produttori. “Siamo pronti per i nuovi obiettivi che ci siamo prefissati – ha concluso – fra tutti le modifiche del Disciplinare e il rafforzamento del mercato interno”. Il Gavi Docg conta oltre 180 soci, 14 milioni di bottiglie prodotte vendute in Italia e in oltre cento Paesi nel mondo e una filiera locale che impiega oltre cinquemila persone e il cui valore supera i 67 milioni di euro.

Vino, esce per la prima volta sul mercato la tipologia Custoza Riserva

Vino, esce per la prima volta sul mercato la tipologia Custoza RiservaMilano, 30 apr. (askanews) – Esce sul mercato, per la prima volta dall’approvazione della menzione nel 2019, il Custoza Riserva, voluto dai produttori per dimostrare il potenziale evolutivo del vino simbolo di Verona. La menzione Riserva è prevista solo per i vini Custoza sottoposti ad un affinamento minimo di 12 mesi, tempo che esalta la sua complessità e il suo potenziale gastronomico.


“Il Consorzio è una realtà dinamica e compatta e, con il consenso di tutti i produttori, si è scelto di uscire sul mercato ora, nonostante la modifica del Disciplinare risalga al 2019” ha spiegato la presidente dell’ente consortile, Roberta Bricolo, aggiungendo che “il Custoza Riserva esalta il fattore umano e la visione imprenditoriale dell’azienda”, e sottolineando che “con questa menzione si passa dal focus sul prodotto a quello sul produttore che lo firma, che mette il suo lavoro e le sue emozioni. Un valore – ha concluso Bricolo – che è espresso da chi segue tutta la filiera produttiva, dal vigneto alla bottiglia: le Riserve, assieme ai Superiore, sono le più alte espressioni del Custoza, frutto di ricerca, conoscenza del terroir e consapevolezza”. Alla tipologia “Riserva” si è giunti, ha evidenziato il Consorzio, dopo un lungo lavoro di ricerca tecnica e di studio del terroir, iniziato con il “Superiore”, vino di cui negli ultimi cinque anni è più che triplicata la produzione. Il “Custoza Riserva” sarà presentato al mercato con una serie di eventi rivolti al trade e alla stampa, il primo dei quali si è svolto a Vinitaly grazie alla masterclass condotta da Marco Sabellico, curatore della Guida Vini d’Italia de Gambero Rosso.


Il Custoza, Denominazione approvata nel 1971, viene prodotto da uve Garganega, Tocai Friulano e Bianca Fernanda, grazie a circa 1.400 ettari vitati tra i Comuni di Sommacampagna, Villafranca di Verona, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Lazise, Castelnuovo del Garda, Pastrengo, Bussolengo e Sona. Il sistema Custoza è composto da 72 Cantine vinificatrici, 110 aziende imbottigliatrici e 480 viticoltori, con una produzione media annuale che si aggira intorno alle 11 milioni di bottiglie.

PizzAut cresce: con PizzAutoBus porta lavoro inclusivo in giro per l’Italia

PizzAut cresce: con PizzAutoBus porta lavoro inclusivo in giro per l’ItaliaMilano, 30 apr. (askanews) – Due nuove assunzioni e un progetto, PizzAutoBus, che punta nel lungo periodo a portare un food truck in ogni provincia italiana per dare nuove occasioni di lavoro ai giovani affetti da autismo. PizzAut, l’associazione fondata da Nico Acampora che oggi dà lavoro a una quarantina di ragazzi e ragazze autistici nelle sue due pizzerie della Lombardia, festeggia così il Primo Maggio. Durante la giornata dei lavoratori, infatti, organizza un evento nel suo ristorante di Monza, durante il quale annuncerà le nuove assunzioni proprio nel ristorante di Monza e l’avvio del progetto PizzAutoBus.


PizzAutoBus parte con una flotta di 12 food truck targati PizzAut che gireranno per la Lombardia e per l’Italia per moltiplicare le occasioni di inclusione, spiegano dall’associazione. Il piano d’impresa del progetto PizzAutoBus è stato curato, e donato, da PwC Italia e da PwC Strategy&. Il lavoro procede anche grazie al contributo di alcune aziende che supportano l’associazione PizzAut. Autogrill, Banca Progetto, Coop Lombardia, Danone Italia, Lombarda Motori, Rovagnati e Quantum Retail, Alviero Martini, L’Erbolario, Pandora, Piquadro e NAU!, stanno contribuendo a formare la flotta di PizzAutoBus che gireranno l’Italia. Inoltre, la filiale italiana di Murata Electronics Europe BV assume una nuova persona che lavorerà presso il ristorante di Monza, come ha fatto Autogrill, che ha un suo dipendente già operativo proprio a Monza. “Il coinvolgimento di queste aziende così importanti a livello nazionale e internazionale è veramente emozionante per noi – spiega Nico Acampora, fondatore di PizzAut – Il loro è un contributo per un mondo più inclusivo. Infatti, il progetto PizzAutoBus consiste nel comporre una flotta di Food Truck, al momento partiremo con 12 ma l’obiettivo è averne uno per ogni provincia d’Italia, e dare in gestione il food truck a realtà associative, onlus, che si occupano di autismo così da proporre posti di lavoro ‘Aut’ in tutta Italia. Ogni mezzo potrà impiegare fino a cinque persone autistiche. Stiamo organizzando corsi mirati proprio per formare una cinquantina di giovani autistici che poi lavoreranno sui PizzAutoBus”. “Il lavoro – ricorda Acampora – è un veicolo fondamentale di inclusione sociale, il progetto PizzAut nasce esattamente con questo presupposto e con l’obiettivo di trasformare i nostri ragazzi e le nostre ragazze in cittadini attivi, in contribuenti”.


“Ringrazio PizzAut per il progetto che da anni porta avanti per l’inclusione meritevole delle persone disabili, e in particolare dei ragazzi autistici – commenta l’assessora lombarda Simona Tironi – Raccolgono la stessa sensibilità e impegno che, come Regione Lombardia, stiamo promuovendo per un significativo cambiamento culturale, in cui le persone disabili sono sempre considerate come un valore aggiunto per tutti e non solo come conformità alle norme di legge.

Vino, Mastroberardino: in 2024 già acquisite 5 aziende in areali Docg

Vino, Mastroberardino: in 2024 già acquisite 5 aziende in areali DocgMilano, 29 apr. (askanews) – Il programma di investimento della famiglia Mastroberardino nella viticoltura irpina di pregio prosegue a ritmo serrato: nel primo quadrimestre di quest’anno la famiglia Mastroberardino ha già perfezionato cinque nuove acquisizioni negli areali a Docg in Irpinia, tra Montemarano, Paternopoli, Castelfranci e Montefusco. Una decina di nuovi ettari vitati che porta il patrimonio agricolo aziendale a circa 260 ettari in 14 Comuni.


In particolare, a Paternopoli è stata acquisita un’azienda sul poggio Pescocupo (460 metri slm), in un’area viticola “di particolare potenzialità qualitativa” in cui Mastroberardino già dispone di alcuni vigneti in produzione. A Castelfranci, l’acquisizione riguarda la parte più elevata, località Baiano (580 metri slm), caratterizzata da terreni argilloso-calcarei ricchi di scheletro, da dove provenivano le uve che negli anni Sessanta Antonio Mastroberardino dedicò a uno dei tre grandi cru di Taurasi dell’epoca. Il piano di acquisizioni conferma l’interesse della Cantina anche per un altro dei grandi cru classici del Taurasi, nel Comune di Montemarano dove è già presente con diverse, importanti, tenute: in questi ultimi mesi ha infatti perfezionato un piano di ampliamento e accorpamento di due ulteriori appezzamenti a circa 680 metri slm. Infine è stata assorbita un’ulteriore azienda agricola in località Serra di Montefusco, a oltre 500 metri di altitudine in esposizione Sud, ai confini con i vigneti già di proprietà dedicati alla produzione del cru “Novaserra Greco di Tufo”, prodotto iconico della realtà di Atripalda. “Questa strategia ci permette di raccogliere, in una prospettiva di viticoltura di precisione, una quantità sempre crescente di informazioni tecniche utili a potenziare il patrimonio di conoscenze dei caratteri specifici dei diversi areali produttivi, in relazione al potenziale espressivo di ciascuno dei grandi vitigni autoctoni irpini” ha spiegato il presidente, Piero Mastroberardino, parlando di “una strategia figlia di una chiara visione: far sì che i terroir accolgano i vitigni più adatti, che raccontino al meglio la magia della terra d’Irpinia a chi abita questi luoghi e a chi vive lontano”.


La Cantina ha sottolineato infine che questi investimenti si inseriscono anche “nel continuo potenziamento dell’offerta culturale e nel creare nuove opportunità per coloro che desiderano immergersi nella bellezza paesaggistica e nei sapori autentici dell’Irpinia, attraverso il Museo d’Impresa Mastroberardino Atripalda (MIMA) e il complesso ricettivo del Radici Resort”.

Vino, “Nizza è Barbera” raddoppia e va in scena dal 10 al 13 maggio

Vino, “Nizza è Barbera” raddoppia e va in scena dal 10 al 13 maggioMilano, 29 apr. (askanews) – L’edizione 2024 di “Nizza è Barbera” raddoppia: la manifestazione dedicata alla Barbera d’Asti Docg e al Nizza Docg conterà su quattro giorni di incontri, degustazioni e festa da venerdì 10 a lunedì 13 maggio. A Nizza Monferrato (Asti) arriveranno oltre 60 produttori con 400 etichette in assaggio, che ospiteranno i prodotti gastronomici della filiera corta “T’Amo”. Anche quest’anno il “Barbera Forum”, al Foro Boario, aprirà già al sabato mattina con ingresso rigorosamente per fasce orarie con tre turni giornalieri (10-13; 14-17; 17,30-20,30), mentre la giornata di lunedì l’ingresso sarà riservato ai professionisti del settore dalle 15 alle 18,30.


Domenica alle 17 nell’ex chiesa Santissima Trinità saranno protagoniste le Donne del Nizza con una masterclass sulla visione presente e futura della Denominazione Nizza Docg. A Palazzo Crova, sede dell’Enoteca Regionale del Nizza, sono previste degustazioni esperienziali e olfattive sulla Barbera, mentre pranzo e cena con banco d’assaggio dei vini dei produttori si terranno all’osteria vineria “La Signora in Rosso”. Per la notte bianca, assieme ai negozi aperti e alle proposte gastronomiche nel centro cittadino, saranno allestiti anche dei “Wine Point” con una selezione di etichette in degustazione. Inoltre, in piazza Garibaldi, in piazza XX Settembre e nel centro storico, l’Associazione commercianti nicesi “Nizza col Cuore”, organizza uno street food locale in collaborazione con le Pro loco, e infine domenica sono attesi i giri in bici nelle vigne del Nizza, il raduno automobilistico di Ferrari e SuperCar, e il mercatino del gusto nel centro storico. “Lo avevamo promesso nell’ultima edizione e quest’anno ‘Nizza è Barbera’ raddoppia” – ha dichiarato il presidente dell’Enoteca regionale del Nizza, Mauro Damerio, spiegando che “iniziamo venerdì con la proiezione di un docufilm culturale sulla moto Guzzi, una storia che ricorda molto la scommessa di chiamare il nostro vino Nizza Docg: rischiare su un’idea in cui nessuno credeva. Da sempre questa è una manifestazione pop, pensata anche per i giovani consumatori: il vino è cultura e divertimento insieme – ha aggiunto -usciamo un po’ dagli schemi classici di presentazione del vino e questo negli anni ci ha permesso di parlare in modo più smart ai più giovani”.


“A Nizza l’entusiasmo si percepisce, qui si guarda il mondo con il bicchiere mezzo pieno” ha aggiunto Vitaliano Maccario, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, sottolineando che “il nostro Consorzio crede in queste iniziative per la crescita del territorio e appoggia questa Amministrazione giovane e dinamica. Dobbiamo arrivare in cinque anni a fare 3 milioni di bottiglie di Nizza Docg – ha concluso – e il mio impegno per il prossimo anno sarà di sostenere la manifestazione con un tocco di internazionalizzazione”.

UniCredit-Nomisma: Sicilia si conferma strategica nel settore del vino

UniCredit-Nomisma: Sicilia si conferma strategica nel settore del vinoMilano, 29 apr. (askanews) – Con 95.760 ettari coltivati, la Sicilia è il secondo vigneto d’Italia per estensione e la prima regione per superfice vitata bio. L’Osservatorio sulla competitività delle Regioni del Vino-Sicilia, realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con UniCredit e presentato il 29 aprile a Palermo, ha confermato l’isola come regione strategica nel settore del vino.


Sul fronte delle esportazioni, nel 2023 i vini rossi Dop hanno registrato una flessione (-4%), mentre i fermi bianchi Dop sono cresciuti (+ 7%), in particolar modo negli Stati Uniti (+29%), Canada (+13,9%) e Germania (+6,8%). Per i rossi Dop siciliani la maggiore crescita dell’export si è avuta con la Francia (+7,5%), seguita dal Regno Unito (+6,8%). Dati positivi sono arrivati anche dalla Gdo, dove le vendite di vini Dop regionali sono cresciute del 5,3% a valore (contro una media nazionale del +3,4%) e del +0,3% a volume (rispetto al -1,9%). L’edizione 2024 dell’Osservatorio si è arricchita dei risultati di una survey condotta su un campione di mille consumatori per valutare la notorietà dei vini e identificare le regioni enologicamente più apprezzate: le etichette siciliane si sono piazzate al quinto posto, dietro quelle di Piemonte, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Fra i vini rossi, l’isola scende al sesto posto ma risale al terzo per i vini bianchi, trainati dal Grillo.

Vino, nel nuovo catalogo di Elemento Indigeno oltre 550 referenze

Vino, nel nuovo catalogo di Elemento Indigeno oltre 550 referenzeMilano, 29 apr. (askanews) – Otto macrocategorie, sei rubriche tematiche di approfondimento e 75 produttori di 29 Paesi per un totale di più di 550 referenze. Si presenta così “Wine is”, il nuovo catalogo di Elemento Indigeno, progetto di Compagnia dei Caraibi che importa e distribuisce in Italia “vini liberi, selvaggi, non convenzionali, innovatori, audaci”.


Non la classica divisione per vitigno o Denominazione dunque, ma “attenzione alle storie e ai sogni dei vignaioli, per vini dal forte senso del radicamento al territorio, fedeli custodi delle tradizioni, figli di viaggi avventurosi e buoni per essere condivisi”. Attraverso le macrocategorie (“Wine is a … rockstar, roots, contaminations, a rematch, a guardian, a backpacker, conviviality, finished”), Elemento Indigeno “sposta il focus dalle convenzioni associate a produttori e zone vinicole alle singole referenze, ognuna celebrata per i suoi tratti identitari”. Inframmezzano le macrocategorie, le sei rubriche tematiche che esplorano momenti, luoghi e situazioni di consumo per orientare al meglio la scelta: dai “Pizza Wines” ai “Wines for breakfast”, dai vini da stappare durante un film a quelli perfetti per un “pool party”, da quelli da conservare per i tete-a-tete fino a quelli da bere da soli.


“‘Wine is’ – spiega Elemento Indigeno – conferma la nostra anima: etichette pensate per coinvolgere e farsi coinvolgere da nuovi orizzonti, sapori e dalla volontà di considerare il vino nella sua dimensione più umana e artigianale”.

Vino, Vinventions lancia il nuovo tappo a vite “Vintop Infinite”

Vino, Vinventions lancia il nuovo tappo a vite “Vintop Infinite”Milano, 29 apr. (askanews) – Vinventions, leader globale nelle soluzioni di chiusura, lancia “Vintop Infinite”, un tappo a vite per vino (standard Bvs) “dotato di una esclusiva tecnologia di stampa digitale con opzioni di personalizzazione senza pari e un servizio di campionature rapide, tempi di consegna ultra-veloci e dimensioni di ordini flessibili per produttori di vino, imbottigliatori e rivenditori”.


La nuova chiusura è disponibile in duemila colori e offre la possibilità di stampare in un unico passaggio sulla parte superiore e laterale del tappo, “creando immagini più coinvolgenti e uniformi”. “Siamo molto orgogliosi di essere i primi produttori di tappi a vite a proporre questo tipo di stampa, è un importante punto di differenziazione” ha dichiarato il chief technology officer di Vinventions, Frederic Gregoire, aggiungendo che “questo ci permette di elevare notevolmente la qualità del nostro servizio”. “Questa innovativa proposta segna il punto d’incontro tra innovazione nel marketing ed efficienza del servizio” ha invece evidenziato il Ceo di Vinventions, Denis Van Roey, mentre Antonino La Placa, direttore commerciale Italia e Sud Est Europa, ha sottolineato come “questa chiusura “made in Italy” rappresenta l’impegno di Vinventions verso l’innovazione continua, con il superamento dei limiti delle tecnologie di chiusura, e contribuisce a soddisfare le molteplici esigenze del settore vinicolo e degli spirits”.

Vino, Pernod Ricard punta sul rosé e raddopia in Cotes-de-Provence

Vino, Pernod Ricard punta sul rosé e raddopia in Cotes-de-ProvenceMilano, 28 apr. (askanews) – Il colosso degli alcolici Pernod Ricard acquisirà Terres de Ravel, tenuta vitivinicola di 280 ettari in fase di conversione a biologico, che si trova a circa 15 km a Nord di Chateau Sainte Marguerite, Cantina comperata nel 2022 e di cui la famiglia Fayard è rimasta con una quota di minoranza. Lo ha annunciato Chateau Sainte Marguerite, come riportato da diverse testate francesi, spiegando che l’accordo dovrebbe essere completato quest’estate.


Con i nuovi quattro chateaux (Pierrefeu-du-Var, Montaud, L’Oasis, Guiranne e Garamache) di Terres de Ravel che ha sede nel piccolo comune di Pierrefeu-du-Var, Chateau Sainte Marguerite potrà contare su una superficie complessiva di quasi 550 ettari, diventando una delle principali realtà della Aoc Cotes-de-Provence, Denominazione in grande crescita, nota principalmente per i rosé e dove già opera il gruppo LVMH che ha acquisito, tra gli altri, Chateau Galoupet.

Donne del Vino: il 9 maggio a Monza evento per Unione Italiana Ciechi

Donne del Vino: il 9 maggio a Monza evento per Unione Italiana CiechiMilano, 28 apr. (askanews) – L’Associazione Le Donne del Vino di Lombardia, con il contributo di Regione Lombardia, lancia la terza edizione della “Degustazione a occhi chiusi”, con la collaborazione dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) e Reggia di Monza. Il 9 maggio alle 18 alla Villa Reale di Monza, il sommelier Luca Boccoli degusterà con i partecipanti sei vini selezionati insieme con la delegata Camilla Guiggi, e offerti dalle socie produttrici lombarde.


Durante la degustazione gli ospiti bendati saranno guidati e accompagnati dalla voce di Luca Boccoli e da un sottofondo musicale suonato dal vivo da Giusy Ammendola al pianoforte, Mariangela Franco al violino e alla viola, e dal tenore Pierfranco Manzi. I vini saranno accompagnati da stuzzichini preparati per ciascun vino dalla socia Silvia Cannizzaro di “Pan Caffè da Ponto” di Cogliate (Monza). Chiuderà la giornata un brindisi finale nell’Atrio degli Staffieri della Reggia. Per dirla con le parole di Pia Donata Berlucchi, promotrice e organizzatrice dell’evento, oltre che sponsor con la sua azienda Freccianera dei Fratelli Berlucchi, “chi non vede con i soliti occhi… vede con la mente, che usa come una carezza verso le cose e le persone, con l’anima, che assapora i profumi teneri e dolci di ciò che lo circonda, con il cuore, che si apre al mondo intero, ai fiori, alle stelle, agli uomini con la speranza di essere capito. Questa è la grande, dolcissima superiorità dei nostri amici non vedenti”.


Come per le altre edizioni, la partecipazione è aperta a tutti gli amanti del vino al costo di 60 euro a persona. Il ricavato sarà devoluto a Unione Italiana Ciechi Onlus che si prende cura di centinaia di allievi non vedenti e ipovedenti nelle scuole della Lombardia e del Piemonte.