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Vino, l’Oiv ha accettato la domanda di adesione presentata dalla Cina

Vino, l’Oiv ha accettato la domanda di adesione presentata dalla CinaMilano, 15 nov. (askanews) – Il 14 novembre l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) ha accettato la domanda di adesione presentata dal ministero dell’Agricoltura e degli Affari Rurali della Repubblica Popolare Cinese il 14 maggio scorso. Concluso il periodo di consultazione di sei mesi la richiesta è stata dunque accolta e ora deve essere ratificata dalle autorità cinesi entro un anno, durante il quale la Cina avrà diritto a partecipare pienamente ai lavori dell’Oiv.


L’Oiv, il cui atto costitutivo è stato firmato il 29 novembre 1924, accoglie così il primo membro del suo nuovo centenario. La Cina è il terzo Paese al mondo per superficie viticola piantata, l’ottavo consumatore di vino e il primo produttore di uva da tavola al mondo. L’ingresso della Cina porta il numero dei Paesi membri dell’OIV a 51 ed estende la rappresentatività dell’Organizzazione all’85% della superficie vitata mondiale.

Vino, a Simei 2024 33mila visitatori professionali: +10%

Vino, a Simei 2024 33mila visitatori professionali: +10%Milano, 15 nov. (askanews) – Chiude oggi con 33mila visitatori la 30esima edizione di Simei, il Salone internazionale leader mondiale per il settore delle macchine per enologia e imbottigliamento di Unione italiana vini che aveva preso il via il 12 novembre a Fiera Milano Rho. Il dato, che segna +10% di presenze sul 2022, si aggiunge al “tutto esaurito” lato espositori (a quota 578 aziende), in crescita del 20% sulla scorsa edizione.


“Simei si conferma il Salone dell’innovazione, il punto di incontro tra un’offerta e una domanda altamente specializzata, capace di soddisfare le esigenze e attrarre gli interessi di buyer nazionali ed esteri” ha commentato il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, aggiungendo che “puntiamo ad offrire nel 2026 un Simei ancora più completo grazie alla partnership con Ipack Ima e il loro marchio ‘Bevertech’ e al potenziamento di ‘Distillo’”. Oltre alle premiazioni dell’”Innovation Challenge Lucio Mastroberardino”, Simei 2024 ha infatti ospitato la terza edizione di “Distillo”, ma anche la prima edizione di ‘Beer Forum’, gli stati generali della birra in Italia, “L’Oleoteca di Olio Officina”, ed “Enovitis Business”, appuntamento indoor dedicato alle tecnologie per la coltivazione del vigneto.


In occasione della sua 30esima edizione, Simei ha inoltre premiato le otto aziende che hanno partecipato al Salone fin dalla sua prima edizione, nel 1963: Cavagnino & Gatti spa, Dal Cin Gildo spa, Enoplastic (Crealis), Garbellotto spa, Gruppo Bertolaso spa, Maselli Misure spa, TMCI Padovan spa e Zambelli Enotech srl. A Gai Macchine Spa è andato invece il “Prestige Award”. Missione conclusa con la degustazione curata dal MW Andrea Lonardi anche per una selezione di buyer e giornalisti americani e francesi, che ha visto al banco d’assaggio otto grandi vini tricolori. Complessivamente l’azione di incoming con Agenzia Ice ha portato a Simei 350 operatori specializzati esteri provenienti da 32 Paesi.

Vino, Sequino: su ingredienti in etichetta ancora nodi da sciogliere

Vino, Sequino: su ingredienti in etichetta ancora nodi da sciogliereMilano, 14 nov. (askanews) – “Su alcune questioni importanti ci sono ancora spazi di miglioramento rispetto al contesto europeo: tra i nodi importanti da sciogliere c’è sicuramente quello legato alla digitalizzazione, uno spazio di lavoro nel quale il settore vitivinicolo ha fatto certamente da apripista rispetto alle indicazioni d’etichettatura. Tuttavia, in questo ambito, occorre lavorare ancora per un’armonizzazione dei sistemi normativi, garantendo una maggiore flessibilità nell’impiego del QR-code, così come rispetto all’applicabilità delle deroghe previste dal Regolamento UE 2019/33 nel caso in cui la normativa dei Paesi terzi importatori sia incompatibile con quanto dettato a livello europeo o richieda informazioni differenti. Il tema dell’armonizzazione delle regole e dei sistemi di etichettatura rimane prioritario perché rappresenta la condizione necessaria per assicurare agli operatori del settore pari condizioni di competitività in termini di presenza e consolidamento di mercato”. Lo ha detto il direttore del Consorzio di Tutela vini Doc Delle Venezie, Stefano Sequino che, a circa un anno dall’entrata in vigore del regolamento europeo, ha moderato la tavola rotonda “Evoluzione e impatti dell’etichettatura obbligatoria degli ingredienti in ambito vitivinicolo” alla trentesima edizione di Simei, la più grande esposizione internazionale di attrezzature e macchinari per l’enologia che si chiude il 15 novembre a Fiera Milano.


L’incontro, che ha chiuso l’evento di presentazione dell’opera “Gli Ingredienti del Vino” a cui Sequino stesso ha contribuito scrivendo l’appendice normativa a chiusura del libro, è stato promosso dall’Accademia di Agricoltura di Torino, dall’Organizzazione interprofessionale per la comunicazione in enologia (Oicce) e dall’Unione dei giuristi della vite e del vino (Ugivi), e patrocinato da Assoenologi, Federvini e Unione Italiana Vini. A confrontarsi sull’impatto di questa significativa novità sulla filiera sono stati, tra gli altri, Elisabetta Romeo Vareille (Senior Policy Officer Unione Italiana Vini), Alberto Cugnetto (enologo) e Paolo Brogioni (Direttore Assoenologi).

Enogastronomia, Lunelli presenta primo Report sostenibilità del Gruppo

Enogastronomia, Lunelli presenta primo Report sostenibilità del GruppoMilano, 14 nov. (askanews) – Il Gruppo Lunelli presenta per la prima volta il suo Report di sostenibilità che raccoglie le iniziative messe in atto dalle aziende che lo compongono, con l’obiettivo di conciliare crescita economica e responsabilità sociale e ambientale. Il documento, redatto secondo gli standard internazionali GRI, fa tesoro dell’esperienza acquisita da Ferrari Trento in tre edizioni del proprio Report ed è stato coadiuvato dal Comitato di sostenibilità che dal 2020 ha iniziato ad operare con regolarità proponendo ai Cda di tutte le società del Gruppo l’adozione di strategie e obiettivi di lungo periodo, in linea con quelli per lo Sviluppo sostenibile definiti dall’Onu. Sette sono gli obiettivi individuati come prioritari dal Gruppo: produzione e consumo responsabile, lotta al cambiamento climatico, promozione e tutela della biodiversità, gestione sostenibile dell’acqua, salute e benessere, lavoro dignitoso e crescita economica, uguaglianza di genere.


Per quanto riguarda l’ambiente, l’attenzione “è stata rivolta in primis all’attività agricola, con un approccio incentrato sulla naturale fertilità della terra”, che ha condotto alla certificazione biologica e “Biodiversity Friend” dei vigneti di proprietà in Trentino, Toscana e Umbria, all’implementazione del protocollo “Il Vigneto Ferrari per una viticoltura di montagna salubre e sostenibile” rivolto ai conferenti di uva, nonché alla valorizzazione di cloni antichi di Glera da parte di Bisol1542. L’attenzione all’impronta carbonica delle aziende ha portato all’installazione di parchi fotovoltaici in Surgiva, Ferrari e Tenute Lunelli, attualmente in corso di ampliamento, e all’utilizzo di energie esclusivamente da fonti rinnovabili in Segnana, Surgiva, Ferrari e Tenute Lunelli in Trentino. Tale impegno è culminato nella certificazione di “Carbon Neutrality” di Surgiva e Ferrari, che hanno ridotto e compensato, con l’acquisto di crediti carbonici certificati, tutte le emissioni dirette delle aziende secondo gli standard di Climate Partner. La “nuova era” di Tassoni, lanciata nel 2023, è stata l’occasione per rivedere il packaging dell’iconica cedrata “non solo in termini più contemporanei, ma anche in direzione di una maggiore attenzione all’ambiente, grazie all’eliminazione della plastica”. Un riguardo particolare è inoltre “dedicato al benessere dei dipendenti e allo sviluppo di programmi di welfare, nonché all’aspetto della sicurezza, che ha portato nel 2023 a raggiungere l’obiettivo ‘zero infortuni’ in sei delle nove sedi produttive del Gruppo”.


Il legame con i territori delle varie aziende “si esplica sia in termini di promozione e arricchimento della proposta enoturistica e culturale – come nel caso del Carapace di Tenute Lunelli in Umbria e di Villa Margon in Trentino – sia con il sostegno ad attività di tipo sociale, nella cui definizione vengono coinvolti anche i collaboratori del Gruppo”. Fra le iniziative rivolte ai giovani si segnalano i progetti “Io non me la bevo”, nato nell’ambito dell’impegno del Gruppo per la promozione di un consumo moderato e responsabile di alcol, e “Adotta una scuola”, promosso da Fondazione Altagamma, che lega il Gruppo Lunelli all’Istituto Alberghiero Trentino di Levico Terme. “Il nostro obiettivo è creare un valore condiviso, generando benessere, sicurezza e bellezza per tutti gli stakeholder” ha commentato Camilla Lunelli, Direttrice Comunicazione e Sostenibilità del Gruppo, spiegando che “con questo report, vogliamo trasmettere la nostra visione a lungo termine e condividere il nostro impegno nel costruire un futuro più sostenibile”.

Vino, Fivi: a Marco Belinelli il premio “Vignaiolo come noi”

Vino, Fivi: a Marco Belinelli il premio “Vignaiolo come noi”Milano, 14 nov. (askanews) – Dopo il musicista Elio, il campione di basket Marco Belinelli. Va al capitano della Virtus Bologna la seconda edizione del Premio “Vignaiolo come noi”, istituito dalla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), per valorizzare ogni anno un o una protagonista del mondo della cultura, del giornalismo, dello sport, dell’economia e dello spettacolo che, “pur non esercitando il mestiere di vignaiolo, mette al centro del proprio lavoro i valori della qualità, dell’originalità, della professionalità e l’amore per le cose fatte bene, eseguite con passione e cura artigiana”.


“Di lui si è detto che invecchiando migliora, come il buon vino e a 38 anni lo dimostra ogni giorno, in allenamento e in partita, rispondendo con i fatti a tutti quelli che si domandano quando finirà una carriera che, invece, non finisce mai di stupire”, si legge nella motivazione del Premio assegnato al cestista bolognese, che ha giocato diversi anni anche nell’Nba. “Una stagione sportiva, per un atleta, è come una vendemmia per noi vignaioli: ogni anno diversa, piena di paure e rischi, ma con la voglia di portare a casa il risultato, per sé e per il pubblico, per la gioia propria e degli altri” ha commentatoil presidente della Fivi, Lorenzo Cesconi, augurando a Belinelli, “grandissimo campione di basket e personaggio di grande carisma e umanità, altre cento stagioni”.


Il riconoscimento introduce l’imminente Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che sabato 23 novembre apre il sipario sulla 13esima edizione, in programma a BolognaFiere fino a lunedì 25, con oltre 1.000 vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane, due delegazioni di vignaioli stranieri in rappresentanza di alcune associazioni nazionali appartenenti a Cevi e 32 olivicoltori soci della Federazione italiana olivicoltori indipendenti (Fioi).

Ue, Federvini: nomina Fitto è opportunità per dialogo costruttivo

Ue, Federvini: nomina Fitto è opportunità per dialogo costruttivoMilano, 14 nov. (askanews) – Federvini si appella “alle forze responsabili” per esprimere sostegno alla nomina del ministro Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea, considerandola “un’opportunità per favorire un dialogo costruttivo sulle tematiche strategiche per i settori dei vini, aperitivi, amari, liquori, distillati e aceti rappresentati dalla Federazione”.


“La nomina rappresenterebbe un passo importante per promuovere un approccio bilanciato e pragmatico in Europa, capace di considerare con attenzione le specificità dei vari Paesi membri” ha dichiarato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, aggiungendo che “crediamo che la sua esperienza e competenza possano contribuire a valorizzare le eccellenze europee, favorendo politiche di sviluppo sostenibile e di tutela del settore agroalimentare”. Pallini ha sottolineato quindi “l’importanza di un’Europa che sappia conciliare esigenze specifiche e visione d’insieme, sostenendo la competitività dei settori strategici come quello dei vini, degli spiriti e degli aceti”. “Riteniamo che il ministro Fitto – ha affermato – possa portare avanti un dialogo aperto, capace di tenere conto delle sfide e delle opportunità del comparto, anche a sostegno del tessuto delle piccole e medie imprese del settore”.


In un contesto europeo che sta ridefinendo le proprie priorità politiche, Federvini ritiene che la figura di Fitto “possa contribuire a garantire scelte equilibrate e non ideologiche in grado di riflettere le diverse realtà produttive europee”. “A livello europeo occorre rafforzare il dialogo tra istituzioni e imprese, promuovendo un ambiente favorevole allo sviluppo e alla competitività del settore nel solco di quanto indicato nel rapporto Letta sul mercato interno e della relazione Draghi sulla competitività dell’Ue in uno scenario geopolitico fortemente complesso” ha rimarcato Pallini, concludendo che “Federvini continuerà a lavorare in questa direzione, auspicando che le politiche europee sappiano rispondere alle esigenze di crescita sostenibile e innovazione”.

Vino, Camillo Pugliesi nominato Dg del Consorzio vini Doc Sicilia

Vino, Camillo Pugliesi nominato Dg del Consorzio vini Doc SiciliaMilano, 14 nov. (askanews) – Camillo Pugliesi è stato nominato direttore generale del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia. Avvocato siciliano classe 1984, Pugliesi è socio fondatore di ImpresaItalia Consulting, società specializzata in consulenza e finanza agevolata per le imprese vitivinicole e gli enti di promozione e tutela dei prodotti regionali. Lo ha annunciato il presidente del Consorzio, Antonio Rallo, spiegando che il suo ingresso “porta un nuovo slancio al nostro gruppo, che già oggi può contare su un’eccellente squadra di professionisti: insieme, con questo contributo in più, ci apriamo a nuove prospettive di crescita per il settore vitivinicolo siciliano”.


L’ente consortile ha spiegato che “dal prossimo primo dicembre, il suo arrivo al Consorzio sarà segnato da obiettivi chiari e ambiziosi: intensificare i rapporti con i soci, ampliare le opportunità di promozione territoriale, rafforzare le relazioni con le istituzioni”. “Sono felice di entrare a far parte di una squadra già forte e coesa, con la quale mi prefiggo di lavorare con passione per contribuire allo sviluppo del territorio, del settore vitivinicolo e del futuro del comparto siciliano, puntando su strategie di crescita condivise e innovazione” ha dichiarato Pugliesi, sottolineando che tra le sue priorità rientra il rilancio del Piano vitivinicolo regionale, “documento programmatico di fondamentale importanza che non riceve un aggiornamento dagli anni ’90 e che nei prossimi mesi sarà al centro delle discussioni, con l’obiettivo di tracciare una visione lungimirante per il futuro del comparto vitivinicolo siciliano”.

Vino, Consorzio: il Brunello domina la fascia luxury negli Usa

Vino, Consorzio: il Brunello domina la fascia luxury negli UsaMilano, 14 nov. (askanews) – Permane la luce verde sulle vendite statunitensi di Brunello di Montalcino. Pur nel contesto generale di un mercato del vino in fase depressiva (le performance globali a volume e valore mostrano segni negativi rispettivamente a -8% e -7%) il Brunello chiude i primi nove mesi del 2024 con un tendenziale in crescita del 5% a volume e dell’1% a valore. Una sovraperformance, rileva l’Osservatorio Uiv su base SipSource nell’analisi di mercato realizzata per il Consorzio in occasione della prima giornata di Benvenuto Brunello (in corso a Montalcino fino al 18 novembre), ancora più evidente se misurata con la macrocategoria di appartenenza, i vini rossi fermi: a valore, gli italiani segnano -6%, ma ancora peggio fanno i francesi (-8%) e i padroni di casa, a -9%. Bene anche il posizionamento luxury: il principe dei vini toscani è primo nei consumi di rossi italiani con prezzo alla distribuzione di oltre 50 dollari a bottiglia, con uno share del 32% sul totale.


A trainare una crescita dei consumi di Brunello che prosegue da circa un biennio è (secondo le elaborazioni Uiv sul database SipSource-WSWA che misura le depletion dei distributori verso il mercato) l’off-trade, con un +10% a valore che copre con gli interessi il calo nell’on-trade (-6%). Tra i canali, alla fine del terzo trimestre dell’anno si distinguono in particolare il segmento dei liquor store (negozi specializzati), che si conferma primo sbocco del retail con il 63% di share e un +5% di variazione annua, e il secondo canale di sbocco, i club/wholesale (+76%), dove vengono annoverate importanti catene come CostCo presso cui si riforniscono anche i ristoranti. Lato horeca, al gap della ristorazione (-10%) risponde la performance degli alberghi (+20%, con share dell’8% sul totale valore) e delle recreation, +14%, trainate soprattutto da vendite presso casinò (in particolare in Nevada) e club sportivi. “Il 2024 è stato probabilmente l’anno più difficile a causa di un contesto internazionale di grande incertezza” ha commentato il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, aggiungendo che “la speranza è che dopo le elezioni americane si possa avviare un processo di normalizzazione, sia in chiave economica che geopolitica. Il Brunello si è difeso sostanzialmente bene – ha proseguito – e le imprese di Montalcino confidano di poter riprendere quota anche sul canale core della ristorazione: l’horeca è da sempre lo sbocco primario del nostro vino di punta e prova ne sia il fatto che rappresenti il 54% del valore delle vendite, a fronte di una quota italiana al 31% che scende al 29% per i rossi francesi”.


Buone notizie, nonostante la congiuntura, anche sul fronte della struttura dei prezzi, che rimane inalterata. Sia nell’off-premise che nell’on-premise il valore maggiore viene infatti generato dalle fasce di prezzo più importanti (sopra i 50 dollari la bottiglia alla distribuzione), con un peso del 71% a volume che sale fino all’84% sul fronte del valore. Messo infine a paragone con i competitor diretti, il Brunello in questo scorcio d’anno risulta meglio performante al confronto con i diretti competitor esteri. Rispetto ai francesi, tolte performance positive per Bordeaux Superieur (+4%) e il Saint-Emilion (+6%), il +1% del Brunello acquista maggior valore se comparato ai -30% e oltre di Beaune, Chateauneuf du Pape, il -23% di Margaux o il -15/18% di Bourgogne e Pomerol. Male anche i grandi vini americani, con perdite di valore comprese tra -6/8% di Oregon e Sonoma e i -20-27% di Oakville e Howell Mountain, fino al 40% di perdita registrato dal campione dei vini californiani, l’Atlas Peak.

Grassini: in vendemmia ’24 maturazione fenolica prima della tecnologica

Grassini: in vendemmia ’24 maturazione fenolica prima della tecnologicaMilano, 14 nov. (askanews) – “In tutta la mia esperienza, è il primo anno che si verifica una situazione perfetta, ovvero la maturazione fenolica (il picco di concentrazione di polifenoli e antociani, ndr), è arrivata prima di quella tecnologica (il rapporto tra il grado di zuccheri nell’acino e quello dell’acidità fissa totale, ndr) e questo si è tradotto in uve equilibrate, con profumi intensi, tannini dolci e gradazioni di zuccheri non troppo elevate”. E’ il bilancio della difficile vendemmia 2024 tracciato dall’enologa Graziana Grassini, che parla di “un andamento che contrasta con quanto riscontrato negli ultimi anni, quando la sfida maggiore per i viticoltori è stata vendemmiare prima della riduzione repentina dell’acidità, a causa di una maturazione tecnologica spesso accelerata dalle alte temperature”.


Secondo Grassini le caratteristiche del 2024 presentano così “un ottimo presupposto per ottenere vini freschi ed eleganti, con una buona complessità olfattiva. Dopo i picchi di caldo a luglio, che avevano destato qualche preoccupazione, le temperature si sono abbassate – continua – e la maturazione è avvenuta in modo lento e graduale”. Per l’enologa, in generale, questa annata si prospetta particolarmente interessante per i rossi, che, avranno più eleganza che opulenza, in linea con le richieste del mercato moderno. L’andamento così diverso a seconda delle regioni, secondo Grassini, conferma “ancora una volta come a fare la differenza sia la capacità dell’uomo di interpretare la situazione, avvalendosi anche della tecnologica: è l’era dell”Umanesimo Digitale’”.

Vino, Nuti: felici per premio ad Ass. Vignaioli Colline di Riparbella

Vino, Nuti: felici per premio ad Ass. Vignaioli Colline di RiparbellaMilano, 13 nov. (askanews) – “A pochi mesi dalla sua nascita l’Associazione già fa parlare di Riparbella nei contesti più adatti alla promozione del vino in Italia e nel mondo. Siamo stati molto onorati di ricevere questo riconoscimento che è uno stimolo ad andare avanti in questa direzione per valorizzare ancora di più il lavoro delle Cantine di questa zona vitivinicola della Toscana”. Lo ha detto Flavio Nuti, il presidente e fondatore dell’Associazione Vignaioli Colline di Riparbella (Pisa) commentando il premio per il miglior territorio vitivinicolo del 2024 del “The Wine Hunter Award” ricevuto al Merano Wine Festival.


Alla manifestazione nella cittadina sudtirolese, si è svolta anche una masterclass dal titolo “Dna Etrusco dei vini della Maremma Settentrionale”, che ha messo in evidenza alcune delle etichette delle otto aziende che compongono l’Associazione. “Tra i vignaioli di Riparbella c’è una grande voglia di crescere e per questo vedono interessante la partecipazione ad iniziative non soltanto locali, in Toscana, ma anche ad eventi in consessi nazionali come Vinitaly o Merano e internazionali tra cui Londra o Parigi” ha aggiunto Nuti, sottolineando “oltre a degustazioni dedicate ad operatori del settore e giornalisti da unire all’incoming in azienda”.