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In Franciacorta la vendemmia prende il via sotto i migliori auspici

In Franciacorta la vendemmia prende il via sotto i migliori auspiciMilano, 10 ago. (askanews) – Oggi la Franciacorta (Brescia) dà il via alla vendemmia in alcune sue aree, come ad esempio ai piedi del Parco della Santissima a Gussago con i primi grappoli di Pinot nero. La raccolta di Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed Erbamat entrerà a pieno regime a ridosso di Ferragosto nelle diverse zone della Denominazione. Il Consorzio Franciacorta spiega che l’annata 2023, dal punto di vista metereologico, si è differenziata notevolmente rispetto a quella del 2022: le piogge sono state abbondanti se confrontate con il clima caldo e secco dello scorso anno, i vigneti presentano un buon carico produttivo e la vendemmia inizia quindi sotto i migliori auspici.

“Dopo un inizio anno caratterizzato da piogge molto limitate e temperature superiori alla media che hanno determinato un anticipo dello sviluppo vegetativo della vite, con aprile si è assistito a un deciso cambio di rotta con un abbassamento delle temperature e un aumento delle piogge che è continuato anche nei mesi di maggio e giugno” afferma il presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini, precisando che “il volume complessivo delle precipitazioni non è stato eccezionale, ma è importante segnalare che maggio si è caratterizzato per l’elevato numero di giorni di pioggia, 19 contro una media storica di 9 giorni: insieme al 2013, il 2023 è stato l’anno con il maggior numero di giorni piovosi in maggio rispetto alla media degli ultimi 25 anni”. A causa di questa particolare situazione la pressione della peronospora è stata molto elevata. “Fortunatamente i danni sono stati contenuti e non si sono verificati eventi estremi che hanno compromesso la produzione – continua Brescianini – con i temporali di fine luglio le temperature, che nei giorni precedenti avevano raggiunto valori particolarmente elevati, si sono abbassate e anche la disponibilità idrica è stata più che buona”.

Da segnalare anche il fatto che la Regione Lombardia ha approvato la richiesta di attivazione della riserva vendemmiale per il 2023, come succede nelle annate climaticamente favorevoli. Ciò si traduce nella facoltà, laddove le condizioni lo consentiranno, di destinare il vino ottenuto in più rispetto al tetto rivendicabile di 65 hl per ettaro, adatto a divenire Franciacorta riserva vendemmiale fino ad un massimo di 13 hl per ettaro. Lo stesso disciplinare regola anche la gestione della riserva vendemmiale: in particolare, il vino riserva vendemmiale è bloccato sfuso e non può essere elaborato per un minimo di 12 mesi dalla presa in carico sui registri di Cantina, non ha diritto al millesimo e la commercializzazione può avvenire anche prima di essere sbloccato ma previa riclassificazione a Doc “Curtefranca” o Igt “Sebino”. Nel 2022 sono state vendute oltre 20 milioni di bottiglie di Franciacorta e, sebbene il mercato interno rappresenti ancora oltre l’88% del venduto, l’export segna un tasso di crescita dell’11,5%, con Svizzera, Giappone, Stati Uniti, Germania e Belgio tra i principali mercati di sbocco. Anche i primi sei mesi di quest’anno fanno registrare risultati lusinghieri: tenuto infatti conto che i dati di vendita del primo quadrimestre del 2022 risultavano fortemente in crescita rispetto al 2021, il periodo gennaio-giugno 2023 mostra tassi di crescita positivi se confrontato con il 2021, il 2020 e con il 2019, nel periodo pre-pandemico. In particolare, rispetto al 2019, il primo semestre 2023 segna un +17,6% in volumi.

Consorzio Barbera Asti e Vini Monferrato: vendemmia di ottima qualità

Consorzio Barbera Asti e Vini Monferrato: vendemmia di ottima qualitàMilano, 10 ago. (askanews) – “A livello quantitativo, visti gli eventi siccitosi e i temporali grandiniferi, si stima una minima riduzione della quantità di uva. Le prospettive per la vendemmia rimangono buone, con uno stato dell’uva ottimo anche grazie alle piogge dei mesi di maggio e giugno, che hanno tutelato le vigne dal seguente caldo estivo. Ad oggi possiamo dire che con queste temperature, inizieremo durante l’ultima settimana di agosto con la vendemmia di uve a bacca bianca per poi passare alla raccolta di uve rosse verso la metà del mese di settembre. Un ottimo risultato che possiamo confermare arrivi anche dall’oculato e corretto approccio delle nostre aziende dal punto di vista dei trattamenti fitosanitari. Un grande lavoro che ha permesso di bloccare l’instaurarsi delle malattie fungine”. Lo afferma il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Vitaliano Maccario, che fa il punto sulla prossima raccolta delle uve che prenderà il via con Brachetto, Moscato e poi con i grappoli rossi iniziando dai bricchi più esposti. Visti i livelli di siccità il Consorzio stima una riduzione del 10% rispetto alla vendemmia del 2022.

Come in altre parte di Italia, anche in questo territorio del Piemonte l’andamento stagionale è stato imprevedibile: la primavera, infatti, è stata caratterizzato da pochissime piogge, e il mese di giugno, invece, è stato definito da un clima fresco intervallato da qualche evento piovoso che ha portato ad un iniziale rischio di sviluppo della malattia. “Le aziende però, attraverso una corretta gestione dei trattamenti fitoiatrici, sono riuscite a bloccare l’instaurarsi della malattia” precisa Maccario, spiegando che “nei mesi di luglio e agosto le temperature si sono alzate notevolmente e purtroppo, abbiamo risentito notevolmente della scarsità delle precipitazioni. Ad oggi il clima continua ad essere eccezionalmente caldo”. Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato è stato fondato nel 1946 e oggi conta più di 400 aziende associate e 13 Denominazione tutelate.

A Pioppi il “Premio Vigna Bio” per i migliori vini bio campani

A Pioppi il “Premio Vigna Bio” per i migliori vini bio campaniMilano, 10 ago. (askanews) – Sono stati assegnati i riconoscimenti del Premio Vigna Bio della manifestazione “Terroir – Il Mare color del vino – VII Rassegna degustazione dei vini biologici e biodinamici campani”, ospitato all’interno del “Festival della Dieta Mediterranea” a Pioppi, nel Comune di Pollica, nel Salernitano. La commissione costituita da enologi, esperti del settore, sommelier e consumatori ha decretato che il “miglior vino campano Bio dell’anno” è per i bianchi “Sheep 2022” dell’azienda Il Verro (Lautoni, Caserta), per i rosati “Lacryma Christi 2022” di Sorrentino (Boscotrecase, Napoli), per i rossi giovani “Corleto 2022” dell’azienda San Salvatore 1988 (Paestum, Salerno) e per i vini rossi affinati “Gramigna 2019” di Casula Vinaria (Campagna, Salerno).

Il “Vino della Dieta mediterranea 2023”, premio speciale che si assegna al vino e alla Cantina “che più di altre ha saputo portare in bottiglia l’essenza dello stile di vita patrimonio Unesco” è andato al “Ragis” de Le Vigne di Raito (Vietri, Salerno). Durante le due sere della manifestazione, realizzata in collaborazione con Legambiente, la Scuola Europea Sommelier, il Luciano Pignataro WineBlog, la Direzione Generale per le Politiche Agricole e Forestali della Regione Campania e il Comune di Pollica, sono stati degustati nei banchi d’assaggio disposti nella piazzetta sul mare di Palazzo Vinciprova i 40 vini in concorso prodotti da 20 Cantine. Sono stati ammessi alla selezione solo i vini biologici e biodinamici certificati da un organismo di controllo autorizzato, prodotti da aziende con vigneti, produzione e sede legale in Campania.

R. Liguria: 230mila euro per promozione vino ligure su mercati extra Ue

R. Liguria: 230mila euro per promozione vino ligure su mercati extra UeMilano, 9 ago. (askanews) – C’è tempo fino al 6 settembre per presentare domanda di contributo sulle spese di promozione dei vini liguri nei mercati extra europei. Lo ha deliberato la Giunta regionale della Liguria, su proposta del vicepresidente con delega all’Agricoltura e al Marketing territoriale, Alessandro Piana, nell’ambito degli interventi campagna OCM vino 2023/2024.

“Sono disponibili oltre 230mila euro ripartiti in 115.745 euro per i progetti regionali e 115.745 per quelli multiregionali con capofila o partecipanti della Regione Liguria” ha spiegato Piana, parlando di “una misura particolarmente importante per il comparto, capace di creare o rinsaldare opportunità su mercati dinamici e in crescita”.

Tenuta Biserno: 2023 ostico ma annate difficili danno spesso ottimi vini

Tenuta Biserno: 2023 ostico ma annate difficili danno spesso ottimi viniMilano, 9 ago. (askanews) – “L’annata 2023 potrebbe per certi aspetti ricordare la 2018 per quanto riguarda la presenza di peronospora, e quell’annata ha prodotto vini fini ed eleganti nonostante le difficoltà. Ricordiamo l’annata 2010 per la vendemmia complicata ma a volte da annate difficili nascono vini buonissimi”. E’ quanto ha affermato Niccoló Marzichi Lenzi, amministratore delegato di Tenuta di Biserno, la boutique winery dei fratelli Antinori dislocata a Bibbona, a due passi da Bolgheri (Livorno).

“La stagione nell’Alta Maremma Toscana è stata caratterizzata dalle forti piogge di maggio e dal caldo umido, che hanno portato a ingenti pressioni di peronospora. Quella di Biserno, con le sue tre tenute (Tenuta di Biserno, Tenuta Campo di Sasso e Tenuta di Collemezzano), è un’annata che andrà interpretata bene, con una produzione leggermente inferiore ma senza cali significativi” ha spiegato Marzichi Lenzi, aggiungendo “adesso speriamo che la stagione estiva continui con caldo e sole per raggiungere buoni livelli qualitativi”. La raccolta sarà comunque stabile in funzione delle analisi chimiche e gustative che verranno effettuate sulle uve al fine di raccogliere sempre al meglio delle condizioni che si presenteranno. La situazione delle uve è costantemente monitorata e Biserno “è riuscito a contenere gli attacchi di funghi e insetti come la tignola: la situazione sanitaria oggi è buona e l’ambiente è sano”.

Le prime varietà a essere vendemmiate a settembre saranno il Merlot, “che necessita di più freschezza ed è anche il più precoce”, a seguire Syrah, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e per ultimo il Petit Verdot.

Vendemmia, Cantina Valle Isarco: attesa raccolta maggiore del 2022

Vendemmia, Cantina Valle Isarco: attesa raccolta maggiore del 2022Milano, 9 ago. (askanews) – A differenze di quanto avvenuto nel 2022 quando la vendemmia era stata anticipata per il gran caldo, e nonostate le forti precipitazioni registrate nel maggio scorso, quest’anno la raccolta nei vigneti in Alto Adige della Cantina Valle Isarco prenderà il via regolarmente a metà settembre. “Le pendenze molto forti e filari stretti – spiega il direttore della Cantina, Armin Gratl – ci costringono ad una raccolta dei grappoli esclusivamente a mano”.

Nei 150 ettari in montagna dei 135 soci della Cantina sociale più giovane del Sudtirol la prima varietà a essere vendemmiata sarà il Müller Thurgau, per poi proseguire dalle zone più basse, che partono dai 500 metri di Chiusa, dove le temperature sono più calde, per arrivare fino a quota mille. “Siamo abituati ad interventi tempestivi per combattere la peronospora e, seppur sia stata una primavera complicata, dove anche l’oidio si è fatto spazio con la forte umidità, per quest’anno è prevista addirittura una maggiore quantità di uva” continua Gratl, concludendo che “la speranza per le prossime settimane è che le piogge si regolino ma il particolare microclima dell’area, caratterizzato da calde giornate estive e rigide notti nel periodo della vendemmia, assicura ogni anno vini freschi, fruttati e ricchi di minerale contenuto”.

Vino, si è spenta Ottavia Scagliotti Bortolomiol, signora del Prosecco

Vino, si è spenta Ottavia Scagliotti Bortolomiol, signora del ProseccoMilano, 9 ago. (askanews) – Si è spenta a 95 anni, Ottavia Scagliotti, vedova di Giuliano Bortolomiol, fondatore insieme con i suoi due fratelli, dell’omonima azienda vitivinicola di Valdobbiadene (Treviso). Lo hanno annunciato le figlie, Maria Elena, Elvira, Luisa, Giuliana, spiegando che “ci ha lasciato in silenzio, con l’eleganza di sempre e che, per 95 anni, ha contraddistinto la sua vita”.

Arrivata a Valdobbiadene negli anni Cinquanta, Ottavia Scagliotti Bortolomiol ha saputo, accanto a Giuliano, ricostruire nel Dopoguerra “un pezzetto, fondamentale, di un intero territorio e con costanza e dedizione ha creduto in un piccolo progetto, diventato oggi un brand affermato”. “Con tenacia e grinta ha saputo fare da collante nei momenti di difficoltà e godere dei successi raggiunti prima assieme a Giuliano e poi alle loro figlie, gestendo con mano ferma il cruciale, delicato ed improvviso passaggio generazionale e contribuendo alla nuova storia delle colline di Conegliano Valdobbiadene” ricorda la famiglia, sottolineando che “la ricorderemo sempre così, una donna d’altri tempi, con la sua collana di perle, la sua grinta, il suo sorriso e i suoi occhi profondi”.

”Naturale Festival”: a Milano tre giorni di enogastronomia e cultura

”Naturale Festival”: a Milano tre giorni di enogastronomia e culturaMilano, 9 ago. (askanews) – Da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre a Mare Culturale Urbano a Milano si terrà la seconda edizione di “Naturale Festival”, momento di confronto sul significato che diamo oggi alla parola naturale. Vignaioli, chef, fotografi, paesaggisti, architetti, designer, artisti, antropologi e agronomi, saranno chiamati a ragionare e discutere del concetto di natura “che, secondo l’etimologia della parola, riunisce in sé il passato e il futuro delle cose”. La manifestazione è promossa dal ristorante milanese “28 Posti”, insieme con Burro Studio e a Perimetro, il “community magazine indipendente” nato per raccontare Milano.

Durante le tre giornate momenti di festa si alterneranno aperitivi musicali, mostre, cene, dj set e occasioni di confronto con degustazioni, talk e workshop. Numerosi i produttori di vini naturali che prenderanno parte al festival, tra questi, le cantine italiane Auriel, Podere Magia, Josef, Marinferno Vini, Cascina Tavijn, Fabio Ferracane, Valli Unite, Maria Pia Castelli e Tenuta Ca’ Sciampagne. Non manca una rappresentanza di aziende francesi, tra cui Domaine La Providence e Clos des Vignes du Maynes. A partecipare all’evento saranno inoltre Wilden Herbals, con i suoi infusi a base di erbe naturali e biologiche, e Atelier Selvatico, con la sua gamma di mieli, composte e succhi. Protagonisti delle cene a quattro mani, saranno gli chef Andrea Zazzara e Franco Salvatore del “28 Posti”, Samuel Carugati, il giovane cuoco a capo della brigata del Krone di St. Moritz (1 stella Michelin) e di Piazzetta Lake Como, lo chef Taka di Formica Osteria di Favignana (Trapani), e Sara Capellini e Simone Casaretto del Balin di Sestri Levante (Genova), che insieme, nelle serate di sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, daranno vita a due menu volti a valorizzare il sapore naturale degli ingredienti. A completare l’offerta enogastronomica, l’ampia proposta di street food del giorno (tra cui la cucina di Fermento) e il “Naturale Bar”, dove sarà possibile degustare le numerose referenze delle diverse enoteche milanesi che si avvicenderanno nel corso dell’evento. A latere, infine, sarà allestito anche “Naturale Market” con una serie di espositori legati sempre al concetto di natura.

Tra le attività collaterali è prevista la presentazione della Guida “Naturale a Milano” e del numero speciale “Perimetro Naturale”, e sarà aperta la mostra fotografica dedicata alla “Campagna Naturale a Milano” a cura di Marzio Emilio Villa.

Vino, Confagricoltura Puglia: -50% di prodotto, Regione intervenga

Vino, Confagricoltura Puglia: -50% di prodotto, Regione intervengaMilano, 8 ago. (askanews) – “La regione ha subito un calo del 50% nelle produzioni di uve da vino, con picchi ancora più alti, dell’80% – 90%, per i produttori che seguono metodi biologici. Tale situazione ha avuto un impatto negativo sul bilancio della vendemmia 2023, con un ammanco stimato in decine di milioni di euro nelle tasche dei produttori pugliesi. La Regione Puglia deve affrontare subito l’emergenza, considerato che non ha ancora richiesto lo stato di calamità per le uve da vino e non ha attivato le misure a superficie (biologico e integrato)”. E’ quanto affermano il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro, e il presidente della Federazione regionale vitivinicola, Alessandro Candido.

Lazzàro e Candido sottolineano inoltre come malgrado le difficoltà, i produttori pugliesi “stanno dimostrando grande impegno e professionalità nel cercare di salvare l’annata 2023: le aziende vinicole della Puglia hanno dimostrato negli anni una grande capacità di adattamento e innovazione, investendo in tecnologie avanzate e migliorando i processi di produzione per mantenere alti standard qualitativi dei propri vini”. La Puglia è stata una delle regioni italiane con una produzione costante negli ultimi cinque anni, producendo in media 13 milioni di quintali di uve da vino (l’11% del valore nazionale) e posizionandosi come la seconda regione produttrice d’Italia, dopo il Veneto. La produzione ha un valore complessivo di 395 milioni di euro e nel 2022 le aziende pugliesi hanno esportato vino in tutto il mondo per circa 210 milioni di euro.

Vino, Cia Sicilia: per emergenza peronospora non basta 1 mln di Dl Asset

Vino, Cia Sicilia: per emergenza peronospora non basta 1 mln di Dl AssetMilano, 8 ago. (askanews) – “E’ di vitale importanza un rifinanziamento corposo del Fondo di solidarietà nazionale, finalizzato a mettere in sicurezza il reddito delle imprese viticole. Pertanto, occorre una ricognizione dell’assessorato regionale dell’Agricoltura dei danni subiti a causa della peronospora. Il dl Asset che stanzia un milione di euro per il settore viticolo, uva da vino e uva da tavola, colpito dalla peronospora va nella giusta direzione ma non mette a disposizione risorse economiche sufficienti per gli operatori del settore agricolo”. Così il presidente regionale di Cia Sicilia, Graziano Scardino, commenta la misura urgente per le produzioni viticole varata ieri sera dal Consiglio dei ministri con il pacchetto Omnibus.

Cia Sicilia spiega che il milione di euro stanziato “andrà, esclusivamente ad Ismea per supportare le imprese agricole danneggiate con un contributo ‘in conto interessi’, a fronte di finanziamenti bancari fino a sessanta mesi, sostenuti delle stesse per condurre l’attività”. “Condivido le richieste fatte dal presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, che dopo la pausa estiva bisognerà essere subito operativi nella ricerca delle risorse necessarie a risarcire le aziende – conclude Scardino – ma al contempo bisognerà imprimere una spinta al processo di ricerca, innovazione e sperimentazione in campo, per coadiuvare il settore nelle lotta alle calamità naturali che sono rappresentate anche dagli attacchi di parassiti vegetali e animali”.