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Vino, Federvini: bene collegamento schedario viticolo-registro cantina

Vino, Federvini: bene collegamento schedario viticolo-registro cantinaMilano, 5 lug. (askanews) – Un passo in avanti sostanziale in grado di ottimizzare i profili di tracciabilità e trasparenza dei vini in Italia. Federvini, la Federazione confindustriale del settore dei vini, spiriti e aceti, accoglie positivamente l’approvazione dell’aula del Senato al Dl Agricoltura che contiene l’emendamento già approvato in IX Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato (primo firmatario il Sen. Gian Marco Centinaio), in cui si prevede di collegare lo schedario viticolo e i nuovi registri dematerializzati dei prodotti vitivinicoli.


Il Decreto sarà ora trasmesso alla Camera per la sua approvazione definitiva. Il termine per la sua conversione in legge è fissato al 14 luglio. “L’emendamento approvato in Senato, con il favore del governo, segna un primo importante passo” ha dichiarato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, parlando di “un bellissimo segnale che ci consente di guardare con rinnovato entusiasmo verso l’obiettivo di introdurre una semplificazione degli oneri di gestione per le aziende, assicurando nel contempo una ancora più efficace tracciabilità dei vini, dalla vigna, grazie ai dati presenti nello schedario viticolo, alla bottiglia, grazie ai dati presenti nei registri di cantina”.


La novità emersa nei lavori di conversione in Legge del DL Agricoltura in Senato, fa seguito ai decreti del Masaf, di qualche anno fa, sui registri di cantina e sul nuovo schedario viticolo, prefigurando nello stesso ambiente digitale, le informazioni del potenziale viticolo aziendale e quelle legate alle operazioni di cantina. Sempre secondo Federvini, il collegamento tra il nuovo schedario e il registro dematerializzato, infatti, consentirà, fra le altre cose, la compilazione della dichiarazione di vendemmia con i dati già presenti nello schedario (le informazioni relative al vigneto) e con quelli già presenti nel Registro (le uve e i mosti che entrano in cantina), contribuendo allo snellimento degli oneri delle imprese produttrici. “Digitalizzare per semplificare” queste le parole con cui Albiera Antinori, presidente del Gruppo Vini di Federvini, ha accolto la notizia. “Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per il provvedimento promosso dal vicepresidente Centinaio – ha evidenziato Albiera Antinori – ora tutti al lavoro per la seconda fase, quella operativa, per rendere il nostro settore più moderno, con sistemi di tracciabilità e controllo al passo con i tempi e, quindi, in grado di liberare risorse utili da dedicare alla spinta competitiva, di cui abbiamo grande bisogno per rafforzare il posizionamento sui mercati internazionali”.

Vino, Sartori rinnova la partnership con Fondazione Arena di Verona

Vino, Sartori rinnova la partnership con Fondazione Arena di VeronaMilano, 4 lug. (askanews) – Collis Heritage ha annunciato il rinnovo della partnership triennale tra il suo brand Sartori di Verona e Fondazione Arena di Verona. La Cantina continuerà ad essere “official supplier” con l’esclusiva per i vini, “consolidando ulteriormente un legame che affonda le sue radici in una ventennale collaborazione con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza culturale e vitivinicola veronese in Italia e nel mondo”.


“Il nostro desiderio di restituzione al territorio si intensifica ancor di più con questo accordo triennale siglato con Fondazione Arena di Verona di cui siamo estremamente orgogliosi” ha dichiarato Andrea Sartori, brand ambassador dell’azienda di Negrar di Valpolicella, aggiungendo che “siamo profondamente legati alla nostra terra e crediamo che questa collaborazione rappresenti un’opportunità unica per promuovere non solo i nostri vini, ma anche il patrimonio culturale e artistico di Verona condividendo con un pubblico internazionale la bellezza e l’eccellenza della Valpolicella”. I vini che accompagneranno le cene al termine della Prima rappresentazione e di tutte le altre occasioni ufficiali create dalla Fondazione saranno dunque i rossi e i bianchi di punta della Cantina, a partire dal “Regolo Valpolicella Ripasso Classico Superiore” e dall’”Arnea Soave Spumante Brut”.


“La prosecuzione della partnership – ha sottolineato l’Ad di Collis Heritage, Pierluigi Guarise – rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’impegno del nostro brand Sartori di Verona nella promozione delle eccellenze locali, rafforzando il legame tra il mondo del vino e quello dell’arte e dimostrando come tradizione e innovazione possano andare di pari passo nella valorizzazione del territorio”.

Vino, il Consorzio delle Venezie al fianco del Fai per gli eventi

Vino, il Consorzio delle Venezie al fianco del Fai per gli eventiMilano, 4 lug. (askanews) – Dal prossimo settembre il Consorzio Doc Delle Venezie sarà al fianco del Fondo per l’ambiente italiano (Fai) in occasione degli eventi della Fondazione.


Anteprima della collaborazione, la “Festa d’Estate” organizzata la sera del 5 luglio dal gruppo dei volontari “Fai Giovani Milano” nei giardini di Villa Necchi Campiglio del capoluogo lombardo, che per l’occasione saranno allestiti nello stile dei Giardini Majorelle di Marrakech. Qui gli ospiti avranno a disposizione i calici di Pinot Grigio Doc Delle Venezie insieme con altre eccellenze del Made in Italy. Ad unire le strade del Fai e del bianco fermo italiano a Denominazione d’origine più consumato a livello internazionale è l’impegno nella salvaguardia e nella promozione del territorio, delle sue eccellenze e di un’eredità culturale unica.

Abbazia di Novacella lancia suo primo vino parzialmente dealcolato

Abbazia di Novacella lancia suo primo vino parzialmente dealcolatoMilano, 4 lug. (askanews) – Abbazia di Novacella (Kloster Neustift) lancia il primo vino parzialmente dealcolato e il primo rosé ottenuto da uve Lagrein. Si tratta del “Vino Parzialmente Dealcolato Minus 2023” e del “Lagrein Rosé Alto Adige Doc 2023”, prodotti in sole 2.600 bottiglie che escono per la linea “Insolitus” e che saranno distribuite esclusivamente nel canale Horeca.


“Sono due assolute novità che si posizionano agli estremi opposti dell’innovazione e della tradizione, ma sempre nel solco della sperimentazione” ha affermato Werner Waldboth, direttore vendite di Abbazia di Novacella, spiegando che il “‘Minus’ una nuova tipologia con la quale volevamo confrontarci perché interpreta perfettamente lo spirito innovativo rappresentato dalla Linea Insolitus. Pensiamo possa andare incontro alle esigenze di coloro che cercano vini leggeri, con un ridotto contenuto di alcol, ma che non vogliono rinunciare a qualità e tipicità”. Per quanto riguarda invece il primo Lagrein Kretzer, Waldboth ha precisato che “il Lagrein è un vitigno storico presente nei terreni dell’Abbazia nella Conca di Bolzano sin dal 17esimo secolo. Era giunto il momento di confrontarci anche con questa versione che fa intimamente parte della tradizione altoatesina: è un vino gastronomico – ha evidenziato – particolarmente versatile a tavola che pensiamo, anche in questo caso, andare incontro ai consumatori che ricercano sia leggerezza, ma anche finezza ed eleganza”. “Minus 2023 è ottenuto da uve Kerner allevate tra i 650 e gli 800 metri nella Conca di Bressanone. Dopo la fermentazione in acciaio, il contenuto alcolico del vino viene portato dall’iniziale 13,5% a 10,5% attraverso la pratica di cantina dell’osmosi inversa. Successivamente riposa ancora sei mesi in contenitori di acciaio prima dell’imbottigliamento. Il “Lagrein Rosé” invece fa una delicata macerazione sulle bucce di 12 ore e poi affina per otto mesi in vasche di acciaio prima dell’imbottigliamento, ed è una variante dei Lagrein della linea Classica e della Riserva della linea Praepositus.


Foto di Georg Buhler

Un podcast dell’Onav racconta caratteristiche e tipologie del vino

Un podcast dell’Onav racconta caratteristiche e tipologie del vinoMilano, 4 lug. (askanews) – Divulgare nella maniera più discorsiva e comprensibile le conoscenze di base di un prodotto che fa parte della nostra storia e delle nostre eccellenze. Questo il senso del progetto “Ascolta il vino”, podcast realizzato dall’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) che racconta il vino, le sue diverse caratteristiche, le sue tipologie, la sua produzione ma anche i giusti abbinamenti e molte curiosità.


Dopo la presentazione a Vinitaly 2024 dei primi due episodi, ora l’intera prima stagione è disponibile su Spotify e su tutte le principali piattaforme audio. Sette puntate, ognuna delle quali dedicate ad un aspetto specifico dell’enologia, così da poter fornire una panoramica il più possibile completa di questo mondo. La prima puntata, dal titolo “Cos’è il Vino?” introduce il Podcast con un excursus che approfondisce la storia del vino e la sua origine, accompagnato dalle voci di due Esperti assaggiatori dell’Onav. Segue un approfondimento speciale sui processi che portano l’uva a trasformarsi in vino, per poi passare alle differenze tra vini rossi, bianchi e rosati, vini spumanti passiti e liquorosi. Ampio spazio è dedicato al tema della degustazione del vino, con consigli e spunti sugli abbinamenti gastronomici, fino alla conclusione con una puntata speciale che tratta il servizio del vino a tavola.

Vino, ad Alghero ha preso il via prima edizione di “Alguer Wine Week”

Vino, ad Alghero ha preso il via prima edizione di “Alguer Wine Week”Milano, 3 lug. (askanews) – Ha preso il via il 2 luglio la prima edizione di “Alguer Wine Week”, manifestazione organizzata dal Consorzio Alghero Doc che si pone l’obiettivo di diventare ambasciatrice dell’enologia sarda. Fino a sabato 6 luglio il centro storico di Alghero (Sassari) sarà animato dalle degustazioni di circa 150 etichette di una cinquantina di Cantine e di sette Consorzi in rappresentanza dei territori del vino più apprezzati dell’isola: Protagonisti delle degustazioni circa 150 etichette del Consorzio Alghero Doc, Consorzio del Vermentino Doc, Consorzio del Cannonau Doc, Consorzio del Vermentino di Gallura Docg, Cantine del Coros, Cantine della Romangia, Consorzio della Malvasia e Terralba Doc.


Un viaggio nella Sardegna del vino ma anche nelle tradizioni, nelle produzioni artigianali e nei costumi che fanno di quest’isola un importante scrigno di cultura e di bellezze naturali. L’itinerante Concours Mondial de Bruxelles quest’anno fa tappa proprio in questa cittadina sardo-catalana dal 3 al 5 luglio con una sezione dedicata ai vini effervescenti, con più di mille campioni provenienti dalle realtà spumantistiche più prestigiose al mondo, degustati da un panel di 50 tra giornalisti, buyer ed esperti del settore enologico provenienti da mezzo mondo.

Compagnia dei Caraibi pubblica il suo terzo Report di sostenibilità

Compagnia dei Caraibi pubblica il suo terzo Report di sostenibilitàMilano, 2 lug. (askanews) – Compagnia dei Caraibi, azienda piemontese attiva nell’importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini, soft drink e birre craft italiane, pubblica per il terzo anno “su base volontaria” il Report di Sostenibilità con riferimento all’anno 2023.


Per la prima volta il documento amplia la rendicontazione a tutte le società del Gruppo che rappresentano le diverse anime e linee di business, “unendo così le voci in un report corale, confermando una condivisione di intenti e valori”. L’obiettivo del documento è quello di illustrare “in che modo le aziende del Gruppo si impegnano a creare valore, in senso diversificato e ampio, nel breve, medio e lungo periodo per tutti gli stakeholder”. Il Report illustra le attività realizzate e condivide gli obiettivi strategici per il futuro, basati su criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). “Come ogni anno, anche nel 2023 i calcoli effettuati dal Global Footprint Network relativi all’Earth Overshoot Day ci hanno ricordato che consumiamo molte più risorse di quelle che il pianeta è in grado di rigenerare: per vivere in equilibrio avremmo bisogno di 1,7 Pianeti Terra. Questo dato allarmante ci spinge a riflettere e agire con urgenza” ha dichiarato il general manager, Fabio Torretta, sottolineando che “è impensabile garantire un futuro al nostro Pianeta e alla nostra specie se non agiamo rapidamente per ridurre il debito costante che abbiamo con la Terra. Come Gruppo – ha concluso – guardiamo al futuro con senso di responsabilità, impegnati sempre più a plasmare e promuovere un modello di business responsabile che possa determinare impatti estremamente contenuti per l’ambiente e, al tempo stesso, incidere positivamente sulle persone, con la ferma convinzione che ogni nostra azione possa fare la differenza”.


“Il 2023 è stato un anno impegnativo e sfidante, caratterizzato da una profonda e continua trasformazione tecnologica, ambientale e sociale, e in questo scenario, che ha richiesto un significativo effort in termini di risorse ed energie, Compagnia dei Caraibi non ha mai perso di vista i suoi valori e il conseguente impegno verso temi di sostenibilità sociale ed ambientale” si legge in una nota diffusa dalla società, in cui si ricorda che “l’attenzione per le persone è sempre stata un tassello fondamentale che ha guidato l’azienda verso la promozione di una cultura sempre più inclusiva e rispettosa, un equilibrio crescente in termini di parità di genere e con un grande impegno nella formazione per lo sviluppo delle competenze. Anche in termini di sostenibilità ambientale – ha messo in luce il comunicato – la visione è sempre stata chiara: continuare a lavorare per ridurre i consumi e le emissioni, mappando le emissioni di gas serra per poter mettere in campo interventi mirati ed efficaci”.

Vino, “Vigna del Parrocco” compie 60 anni: segnò rinascita del Ruchè

Vino, “Vigna del Parrocco” compie 60 anni: segnò rinascita del RuchèMilano, 2 lug. (askanews) – “Che Dio mi perdoni per aver a volte trascurato il mio ministero per dedicarmi anima e corpo alla vigna: finivo la Messa, mi cambiavo in fretta e salivo sul trattore. Ma so che Dio mi ha perdonato perché con i soldi guadagnati dal vino ho creato l’oratorio e ristrutturato la canonica”. Parole di un non più giovane Don Giacomo Cauda, che sessant’anni or sono, nel 1964 giunse a Castagnole Monferrato (Asti) per fare il parroco. Qui trovò alcuni filari abbandonati di un vitigno autoctono a bacca rossa, il Ruché, e diede vita quella che diventerà la “La vigna del parroco”, poco più di un ettaro che oggi rappresenta l’unico Cru della Denominazione.


Di origine contadina, cisternese classe 1927, questo prete vignaiolo scomparso nel 2008 rimise a posto la vigna esistente e ne piantò altra fino ad averne circa 4,5 ettari, la maggior parte coltivati proprio a Ruchè, che arrivò ad imbottigliare con l’etichetta “Ruchè del Parroco”. Fu l’inizio della rinascita di un territorio attraverso un vino per il quale, nel 1987, il visionario curato, con la complicità dell’allora sindaca di Castagnole, Lidia Bianco, riuscì persino ad ottenere la Doc. Denominazione che nel 2010 divenne Docg e che oggi conta una produzione che supera il milione di bottiglie. Oggi il primo a festeggiare la bottiglia di “Vigna del Parroco Ruchè di Castagnole Monferrato Docg” (con la forma e l’etichetta con l’angelo volute a suo tempo dal prete vignaiolo) è Luca Ferraris, 45enne titolare di Ferraris Agricola, che nel 2016 acquistò questa piccola vigna da Francesco Borgognone (che l’aveva comprata negli anni Novanta dall’Istituto diocesano per il sostentamento del clero), con la promessa di portare avanti e continuare a valorizzare questo vigneto. “Se non ci fosse stato Don Giacomo Cauda, oggi non esisterebbe il Ruchè” afferma Ferraris, aggiungendo che “questo vino ha un crescente successo e non conosce crisi, nonostante il momento di riflessione per il comparto enologico: si vende in tutto il mondo a un prezzo sempre crescente, anche grazie all’introduzione della tipologia Riserva, che noi produttori abbiamo fortemente voluto”. Per celebrare il sessantesimo compleanno, Ferraris ha realizzato un cofanetto speciale con la verticale di quattro annate (2017, 2018, 2019, 2020), e il libro dedicato alla storia di questo vino.


Il Ruchè di Castagnole Monferrato nasce sul territorio di sette comuni dell’astigiano (Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi) ed è una delle Denominazioni gestite dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.

Il 9 giugno a Roma la 78esima assemblea annuale di Assodistil

Il 9 giugno a Roma la 78esima assemblea annuale di AssodistilMilano, 2 lug. (askanews) – Martedì 9 giugno, a partire dalle 10.30 all’Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel in piazza della Repubblica, l’Associazione nazionale industriale distillatori di alcoli e acquaviti (AssoDistil) terrà la sua 78esima assemblea annuale dal titolo “Abbracciare il cambiamento”.


I lavori saranno aperti dall’intervento del presidente Antonio Emaldi. Nel corso dell’assemblea verranno presentati gli studi curati da Nomisma e Format Research sul mercato delle bevande spiritose in Italia e all’estero, oltre che le prospettive che i produttori aderenti ad Associazione immaginano nell’immediato futuro. Gli interventi previsti sono quelli di Felice Assenza (capo Dipartimento, Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), Marco Lupo (capo Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica del Masaf), Livia Carratù (membro comitato biocarburanti del Mattm), Alessandro Proposito (dirigente Direzione Antifrode di Adm), Carlo Alberto Miani (Technical Policy & Sustainability Manager di E-pure), Cesare Mazzetti (presidente Comitato Nazionale Acquaviti e Liquori di AssoDistil), Fabio Benassi, (Project Manager di Nomisma) e Barbara Esposito (ricercatrice di Format Research).

Vino, Consorzio Garda Doc: da 6 a 8 luglio c’è “Street Wine Garda”

Vino, Consorzio Garda Doc: da 6 a 8 luglio c’è “Street Wine Garda”Milano, 2 lug. (askanews) – Pianoforte, violini e dj set accompagnano le eccellenze enoiche gardesane in un percorso sul lungolago Regina Adelaide di Garda (Verona): è “Street Wine Garda”, manifestazione che va in scena dal 6 all’8 luglio, con uno stand istituzionale del Consorzio Garda Doc che sarà l’avamposto per i vini varietali e le bollicine della Denominazione. Una grande cantina a cielo aperto per un festival estivo patrocinato da Regione Veneto e Comune di Garda, realizzato da Associazione Hostaria Verona in collaborazione con il Consorzio e Consorzio Vini Mantovani.


“Siamo lieti di prendere parte a Street Wine Garda, al contempo uno speciale walk around tasting nelle diverse aree di produzione vinicole e luogo di racconto dove i wine lovers possono conoscere meglio le tipicità della Denominazione” ha commentato il presidente del Consorzio Garda Doc, Paolo Fiorini, ricordando che “i vini della Doc Garda nascono in un’area geografica senza uguali, un luogo unico avvolto dalle Alpi e illuminato da uno specchio d’acqua, dove grazie a un clima speciale costantemente temperato, si respira aria di Mediterraneo, circondati da una vegetazione che ne ricorda la tipicità. I vini della Denominazione sono emblematici di queste caratteristiche uniche”. Nata per dare rappresentanza ai vini varietali delle storiche zone di produzione dell’area gardesana, tra le province di Verona, Mantova e Brescia, e valorizzare, quindi, tutti quei vini privi di qualsiasi indicazione o riconoscimento territoriale, la Doc Garda ha visto la sua produzione ampliarsi nel corso degli anni, per comprendere nel tempo anche la produzione spumantistica e le tipologie Bianco e Rosso. Uno degli ambiti di intervento in cui si è mosso maggiormente e con grande successo il Consorzio negli ultimi anni, è senz’altro il consolidamento dell’immagine dei vini del Garda, inteso come valorizzazione dell’esistenza di queste eccellenze vitivinicole, con l’obiettivo di far sì che il loro valore venga, anzitutto, percepito e recepito sia dal consumatore sia dallo stesso produttore”.