Cultura, ad Ercolano apertura straordinaria a Natale e CapodannoRoma, 23 dic. (askanews) – Il parco archeologico di Ercolano partecipa all’iniziativa del ministero della cultura e offre l’opportunità di visitare il sito nei giorni di Natale e Capodanno. Turisti e appassionati del parco potranno approfittare di questa straordinaria possibilità e trascorrere delle ore all’interno dell’antica Ercolano respirando l’aria di festa tra le strade e le case della città romana. Il parco sarà accessibile nei soliti orari di visita: dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 15.30). I biglietti di ingresso sono acquistabili presso la biglietteria e online al sito www.coopculture.it.
A Pompei “spunta” un presepe: scoperte 13 statuine in uno scavoMilano, 22 dic. (askanews) – La tradizione dei presepi risale alla storia più recente, eppure tracce di allestimenti rituali nelle case si ritrovano già in antico: tredici statuine in terracotta, tracce di un antico rito, emergono a Pompei da un ambiente di una domus confinante con la casa di Leda e il cigno, dove è in corso un cantiere di scavo, restauro e valorizzazione.
Le piccole sculture di circa 15 cm di altezza – tra cui si riconoscono figure umane, ma anche una noce, una mandorla, la testa di un gallo in argilla e una pigna in vetro – sono state rinvenute in posizione eretta su un piano orizzontale all’interno di un vano dove probabilmente si trovava uno scaffale. Le sculture sono emerse dal lapillo ad un’altezza superiore ai 2 metri rispetto al piano pavimentale. L’ambiente che le conservava, probabilmente l’atrio della casa, presentava anche delle decorazioni affiorate per ora nella parte superiore delle pareti. Dai primi studi, alcuni soggetti sembrano rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra e dunque all’equinozio di primavera. Il cantiere in corso sta interessando ambienti già noti della Casa di Leda (messi in luce tra il 2018 e il 2019 nell’ambito dei lavori previsti dal Grande Progetto Pompei) e quelli di due domus, non meglio identificate, che si sviluppano a nord e a sud della casa di Leda. Durante la fase di rimozione delle terre ancora presenti in alcuni ambienti della casa di Leda, al fine di raggiungere il livello del piano pavimentale, è inoltre emersa una stanza finemente affrescata dove spiccano 4 tondi con volti femminili di raffinata eleganza. Lo scavo è finalizzato alla messa in sicurezza dei fronti di scavo (perimetro tra strutture già in luce e aree non scavate) e alla salvaguardia e alla conservazione degli apparati decorativi, in vista anche della pubblica fruizione del complesso.
Sogin, al via operazioni smantellamento vessel centrale GariglianoRoma, 21 dic. (askanews) – Nella centrale del Garigliano (comune di Sessa Aurunca, Caserta), ieri è stata aperta la parte superiore del vessel, denominata “testa”, il contenitore d’acciaio nel quale durante l’esercizio dell’impianto avveniva la reazione nucleare. Lo comunica una nota di Sogin.
Con questa operazione per la prima volta in Italia Sogin insieme alla controllata Nucleco iniziano l’”attacco al vessel”, l’attività di smantellamento più complessa dal punto di vista ingegneristico e operativo nella dismissione di una centrale nucleare. Si tratta di un risultato significativo che è motivo di orgoglio per tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo e delle ditte appaltatrici che consente di entrare nella fase conclusiva del decommissioning nucleare del sito campano. In particolare, l’apertura del vessel consentirà la fuoriuscita dell’acqua che riempirà il canale reattore, fino a sommergere completamente lo stesso vessel posizionato al suo interno. Ciò permetterà di svolgere le successive operazioni di smantellamento sotto battente d’acqua, che è un elemento naturale che scherma le radiazioni e consente ai tecnici di procedere in sicurezza.
Prima di “attaccare il vessel”, è stato necessario svolgere una serie di attività propedeutiche, fra cui il ripristino di tutti i sistemi ausiliari dell’edificio reattore (impianto elettrico, di ventilazione, di automazione e controllo) e del circuito di allagamento del canale reattore. L’intervento di ieri, per la sua rilevanza e complessità è stato svolto sotto la supervisione dell’Isin, Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.
La prima fase del programma di smantellamento prevede la rimozione delle attrezzature presenti nella parte superiore del vessel entro il primo trimestre 2024. A seguire Sogin avvierà i lavori di smantellamento del vessel e dei sistemi e componenti dell’edificio reattore, denominati internals.
A Napoli solidarietà commercianti cinesi alla mensa di suor ClaraRoma, 21 dic. (askanews) – Un ponte di solidarietà. Da un lato i negozi di “Cinamercato 2003”, dall’altro la mensa delle Missionarie della Divina Redenzione. In mezzo scorre via Gianturco con il suo valore aggiunto di integrazione e solidarietà. Ed accade che i commercianti cinesi, in collaborazione con la società Immobiliare Neapolis SPA, abbiano voluto anche quest’anno rinunciare a luminarie ed addobbi natalizi, destinando gli incassi all’acquisto di indumenti e prodotti alimentari di ogni genere per la mensa di padre Arturo D’Onofrio gestita da suor Clara, col preciso intento di sostenere le iniziative delle Missionarie della Divina Redenzione di Gianturco.
Suor Clara, indiana di nascita, in giro per il mondo ha visto tante povertà ma l’uomo è sempre al centro della sua attenzione. “Quotidianamente – racconta la religiosa – serviamo pasti a settanta persone, la maggior parte delle quali straniere, ma siamo anche vicini alle famiglie indigenti della zona. Adulti e bambini potranno trascorrere un Natale migliore grazie alla raccolta organizzata da questi benefattori dal cuore grande, la cui generosità ci sorregge tutto l’anno. Serviamo pasti dal lunedì al sabato dando anche la possibilità di fare una doccia. Spesso sono pasti recapitati nelle case di ammalati o anziani per quelli che una casa ce l’hanno. Ogni persona qui ha una storia fatta di sofferenza, pensiamo ai bambini ed alle famiglie. Ma la solidarietà non ci abbandona mai, specialmente quella degli amici che arrivano da lontano ma che sono vicinissimi a noi”. Vittoria Du è una delle ragazze che operano a “Cinamercato 2003”. Nata a Sarno, proveniente da Wenzhou, una città di 9 milioni di abitanti, racconta: “L’integrazione è una cosa importante perché fa crescere le menti, sia la nostra che di chi ci accoglie. Per noi è un grande piacere metterci a disposizione. La raccolta fondi e la consegna dei pacchi sono momenti importantissimi anche per la nostra comunità”
Campania, De Luca: Collana lo gestiamo noi, in altri impianti pic nicNapoli, 19 dic. (askanews) – Lo stadio Collana di Napoli, per il quale sono stati stanziati oltre 40 milioni di euro dalla Regione Campania, una volta completato sarà gestito direttamente da Palazzo Santa Lucia. Ad annunciarlo lo stesso presidente, Vincenzo De Luca, a conclusione del sopralluogo effettuato nell’impianto sportivo del Vomero.
“Ce lo gestiamo noi, così stiamo tranquilli. Con il presidente del Coni Campania abbiamo deciso di avere una gestione da parte dell’Aru, l’Agenzia regionale per lo sport, ma d’intesa sempre con il Coni per avere tutto a regola. Questa storia che investiamo decine di milioni di euro, consegniamo gli impianti e poi – ha evidenziato – nessuno fa neanche la vigilanza è una cosa veramente insopportabile”. Il governatore ha poi aggiunto: “Mi è capitato di vedere qualche piscina importante che abbiamo consegnato e gli impianti erano quasi devastati, soprattutto quello idraulico. In qualche impianto abbiamo trovato alcuni dipendenti che a Pasqua facevamo il picnic. Non va bene, allora tanto vale che il Collana ce lo gestiamo noi e ci facciamo pure la manutenzione, sennò poi tra 3-4 anni dovremmo rifare di nuovo l’intervento. Parliamo di un investimento importante, 40 milioni di euro, e immaginare di vedere devastato o trascurato l’impianto dopo uno o due anni è veramente una cosa che grida vendetta. Quindi, per evitare equivoci ce lo gestiamo noi come Regione, e chi s’è visto s’è visto”.
De Luca ha poi spiegato di non sapere se lo stadio del quartiere collinare sarà pronto per il 2026 quando Napoli sarà Capitale dello Sport. “L’importante è che noi realizziamo gli impianti, quindi, si farà la Capitale dello Sport con gli impianti della Regione. Questo ci inorgoglisce”. “Sinceramente non so, faremo la gara quanto prima possibile per realizzare l’impianto, di solito quando faccio un appalto conto i minuti, ma sono lavori importanti, strutturali, vedremo di accelerare i tempi per essere pronti quanto prima possibile”, ha concluso De Luca.
A Casale di Principe si presenta il libro ‘Io e Sandokan’ di NataleRoma, 16 dic. (askanews) – Un potente racconto di coraggio e denuncia, scritto da una cronista di strada, costretta a vivere sotto scorta dal 2017, per aver combattuto una delle più sanguinarie famiglie camorristiche, attraverso le sue inchieste. ‘Io e Sandokan. Storia di una cronista di strada che ha sfidato la tigre’, il primo libro di Marilena Natale, in uscita, giovedì 14 dicembre, in tutte le librerie e on line per nella nuova collana ‘Al Limite’ per Marlin Editore, ricostruisce, con uno spaccato inedito, le vicende dello spietato boss di Casal di Principe, Francesco Schiavone, della sua famiglia di camorristi e del suo lavoro di cronista nella ‘Terra dei Fuochi’; ma anche delle nuove leve criminali, che hanno imparato la ‘lezione’: meno si spara, più gli affari vanno a gonfie vele, grazie anche a delle crepe nel sistema giudiziario.
I proventi dei diritti d’autore del saggio saranno devoluti dalla scrittrice a favore dell’associazione ‘La Terra dei Cuori Onlus’, che si occupa di assistenza socio-sanitaria in campo oncologico infantile. La prima presentazione del libro, si svolgerà, oggi alle 10.30, a Casal di Principe (Ce) nella sala conferenze di Villa Liberazione – Centro Diurno Psichiatrico (via Angiolieri): luogo simbolico, perché un bene confiscato e conosciuto un tempo come “Villa Scarface”. Dopo i saluti del sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, interverranno con l’autrice, i giornalisti Désirée Klain e Nicola Baldieri, l’ex commissario della DIA Raffaele Gragnaniello e l’onorevole Federico Cafiero De Raho, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e Chiara Colosimo, presidente della commissione parlamentare antimafia.
Benevento, l’11 dicembre celebrazioni 150mo Museo del SannioRoma, 9 dic. (askanews) – “E’ una Celebrazione del 150° della fondazione del Museo del Sannio ed, insieme, una celebrazione di alcune delle eccellenze del territorio sannita”. E’ quanto dichiarato dal presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, presentando il programma predisposto per ricordare la decisione adottata nella seconda metà del sec. XIX dal Consiglio Provinciale di istituire il Museo del Sannio, polo culturale della rete museale della Provincia,
Per la serata dell’11 dicembre prossimi, ha dichiarato Lombardi, è stato fissato l’evento che, a partire dalle 18.30, presso il Teatro Comunale “Vittorio Emanuele” avvia le celebrazioni della nascita del Museo con un Concerto del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento e la susseguente Serata d’onore a partire dalle 20.30 presso lo stesso Museo del Sannio con l’intervento degli Allievi del Liceo Musicale “Guacci” e dell’Istituto Alberghiero di Benevento. Lombardi ha inteso celebrare con queste iniziative ed altre ancora in corso di definizione la nascita del Museo del Sannio, primo polo culturale successivamente arricchitasi con altri (la Biblioteca Provinciale, il Museo Arcos, la Chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea etc.), con le sue testimonianze artistiche, archeologiche, culturali di tremila anni; ma anche pagine di storia locale, realizzate grazie agli insigni Direttori che si sono alternati presso lo stesso Istituto, compreso il prof. Marcello Rotili che è il responsabile delle Celebrazioni. Infine Lombardi ha voluto anche pensare al futuro stesso del territorio portando sul proscenio delle Celebrazioni gli Allievi di tre importanti Istituzioni che formano al meglio le energie del futuro del territorio.
Ambiente, Consulcesi: da Napoli 80 mila richieste per “Aria Pulita”Roma, 21 nov. (askanews) – Sono oltre 80mila le dimostrazioni di interesse pervenute dall’area metropolitana di Napoli al team di legali di Consulcesi per partecipare all’azione collettiva “Aria Pulita”.
“È ormai ampiamente dimostrato che l’inquinamento incide con gravi ripercussioni sul benessere delle persone. Una consapevolezza che si sta diffondendo rapidamente anche tra gli abitanti di Napoli che ogni giorno si vedono costretti a respirare aria malsana – commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group -. Sempre più cittadini stanno passando all’azione, per chiedere non solo un risarcimento per l’aria avvelenata respirata, ma per vedere attuate finalmente politiche ambientali più incisive e tutelanti. Napoli fa parte dei 3.384 comuni e città italiane candidabili all’azione collettiva “Aria Pulita gli stessi – si legge in una nota – per i quali la Corte di Giustizia Europea ha accertato le violazioni da parte dell’Italia della normativa europea sulla qualità dell’aria in relazione al superamento dei valori limite applicabili alle polveri sottili (PM10) e al biossido di azoto(NO2). In totale, sono più di 40 milioni le persone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato involontariamente aria nociva.
Secondo il report “Ecosistema Urbano” di Legambiente Napoli, per il secondo anno consecutivo, è tra quelle con “situazioni critiche”, ossia “in cui almeno una centralina ha rilevato concentrazioni medie annue superiori ai 40 µg/mc” in relazione al biossido di azoto (NO2). Con una concentrazione media annua di NO2 pari ad oltre 32 ug/mc, Napoli si posiziona 96esima su 105 città italiane analizzate. La Corte Europea dei diritti dell’Uomo lo scorso 19 ottobre ha accolto il ricorso presentato dai residenti di alcune città campane interessate a partire dal 1994 da una grave emergenza rifiuti, condannando l’Italia per non aver preso provvedimenti efficaci e tempestivi per risolvere la problematica. “Aderendo ad Aria Pulita – conclude Tortorella – oltre a chiedere un risarcimento fino a 36mila euro per ogni anno di violazione, si può contribuire a vivere in un pianeta più salubre, stimolando scelte più eco-sostenibili da parte dei decisori istituzionali e politici”.
Ogni anno 37 mila uomini con tumore prostata, pesa familiaritàRoma, 15 nov. (askanews) – Il carcinoma prostatico è diventato nell’ultimo decennio il tumore più frequente nella popolazione maschile dei paesi occidentali. Ogni anno colpisce 37.000 uomini, circa un uomo su otto. Attualmente sono 564.000 gli uomini viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore alla prostata. Sono solo alcuni dei numeri emersi durante il convegno Androday, organizzato annualmente dalla Fondazione PRO ETS, che si è svolto oggi a Nola.
“Ci sono stati 7400 morti per tumore alla prostata nel solo 2021. Questo dato è destinato ad aumentare perché 3 pazienti su 10 colpiti da questo carcinoma non hanno fatto controlli negli scorsi anni per paura del covid. Eppure il tumore alla prostata se lo si intercetta in tempo, ha una possibilità di guarigione del 91%”, ha spiegato il professore Vincenzo Mirone, presidente della Fondazione Pro Ets. Tre sono le parole chiave per combattere il tumore alla prostata: familiarità, alimentazione e maleducazione sentimentale. Come ha evidenziato il professore Mirone Il cancro alla prostata ha un’ereditabilità stimata del 58%, uno dei più alti tra i tumori più incidenti. Diversi studi hanno dimostrato che chi ha un fratello che ha sviluppato il tumore alla prostata, ha un rischio del 30% di ammalarsi prima dei 75 anni, mentre per chi non ha questa familiarità il rischio di contrarre il tumore alla prostata è del 13%. Mentre gli uomini che hanno sia il padre che un fratello malati hanno un rischio che è circa triplo rispetto a chi non ha parenti di primo grado con la stessa patologia.
Un ruolo fondamentale lo gioca anche la maleducazione sentimentale. È necessario proporre soprattutto ai ragazzi un’idea di prevenzione che passi per la conoscenza dei corretti stili di vita alimentare, lavorativo-familiare, sportivo e sessuale. La Fondazione PRO ETS (www.fondazionepro.it) ha realizzato in collaborazione con Fondazione Banco Napoli un sondaggio su 1000 ragazzi tra i 16 e i 19 anni di sette Istituti Secondari di II grado del Centro storico di Napoli, dai quali sono emersi dati preoccupanti sotto molti aspetti: solo un ragazzo su cinque si è sottoposto a una visita dall’urologo, il 65% dei giovani non ha mai parlato di sessualità con il proprio padre, 8 su 10 visitano siti pornografici e uno su quattro ha rapporti sessuali non protetti. Quindi più educazione su queste tematiche per una maggiore prevenzione.
A Nola giornata nazionale prevenzione tumore prostataRoma, 13 nov. (askanews) – Più prevenzione e maggiore consapevolezza contro il tumore alla prostata, che ogni anno colpisce circa 37000 uomini. Novembre è ogni anno quello dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata, con tre parole chiavi: familiarità, alimentazione e maleducazione sentimentale. Diversi studi hanno dimostrato che chi ha un fratello che ha sviluppato il tumore alla prostata, ha un rischio del 30% di ammalarsi prima dei 75 anni, mentre per chi non ha questa familiarità il rischio di contrarre il tumore alla prostata è del 13%. Mentre gli uomini che hanno sia il padre che un fratello malati hanno un rischio che è circa triplo rispetto a chi non ha parenti di primo grado con la stessa patologia.
Un ruolo fondamentale lo gioca anche la “maleducazione sentimentale”. È necessario proporre soprattutto ai ragazzi un’idea di prevenzione che passi per la conoscenza dei corretti stili di vita alimentare, lavorativo-familiare, sportivo e sessuale. La Fondazione PRO ETS (www.fondazionepro.it) ha realizzato in collaborazione con Fondazione Banco Napoli un sondaggio su 1000 ragazzi tra i 16 e i 19 anni di sette Istituti Secondari di II grado del Centro storico di Napoli, dai quali sono emersi dati preoccupanti sotto molti aspetti: solo un ragazzo su cinque si è sottoposto a una visita dall’urologo, il 65% dei giovani non ha mai parlato di sessualità con il proprio padre, 8 su 10 visitano siti pornografici e uno su quattro ha rapporti sessuali non protetti. Quindi più educazione su queste tematiche per una maggiore prevenzione. “Circa un uomo su otto in Italia ha probabilità di ammalarsi di tumore della prostata nel corso della sua vita. Al momento ci sono quasi 50 mila persone – per la precisione 46 mila- che vivono con il cancro alla prostata. E parliamo di una mortalità di circa 7 mila uomini ogni anno. La mission di Fondazione PRO ETS è diffondere la cultura della prevenzione nella popolazione maschile e promuovere il benessere dell’uomo in ogni fase della vita, dalla pubertà fino all’invecchiamento”, spiega il professore Vincenzo Mirone presidente di Fondazione PRO ETS.
L’annuale evento che ogni anno cerca di fare fare il punto su queste tematiche, denominato Androday, organizzato dalla Fondazione PRO ETS, si svolgerà a Nola il 15 novembre. Parteciperanno oltre al professore Mirone, la professoressa Maria Luisa Iavarone Presidente Associazione Artur, il professor Corrado Franzese Urologo Asl NA3 Sud e il professor Luigi Schiavo dell’Università degli Studi di Salerno. Modererà l’incontro il professore Paolo Verze. Il convegno comincerà alle 15 presso il meeting room Hyria – Hotel Holiday Inn.