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Insegnare il cambiamento climatico a scuola: sì dall’83% dei genitori

Insegnare il cambiamento climatico a scuola: sì dall’83% dei genitori


Insegnare il cambiamento climatico a scuola: sì dall’83% dei genitori – askanews.it



Insegnare il cambiamento climatico a scuola: sì dall’83% dei genitori – askanews.it


















Milano, 28 mar. (askanews) – Se i ragazzi si sentono preoccupati per le sorti legate all’ambiente, i loro genitori sono d’accordo ad introdurre il cambiamento climatico tra le materie nei programmi scolastici. Secondo quanto rivela il “GoStudent Future of Education Report 2023”, il lavoro realizzato da GoStudent, piattaforma leader al mondo di ripetizioni e formazione, l’83% degli adulti è favorevole affinché i propri figli possano avere maggiori informazioni su un tema tanto importante quanto attuale. Questo perché la società si trova ad affrontare delle sfide cruciali per il destino del pianeta e i giovani possono fare la differenza.

Tra di loro, però, aleggia una paura concreta riguardo al futuro della Terra: il 77% degli studenti tra i 14 e i 16 anni conferma questa sensazione. Anche il rapporto delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici evidenzia l’urgenza di agire tempestivamente se si vuole garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni poiché, per via del riscaldamento globale, i bambini nati in questo decennio trascorreranno la loro vita sottoposti a eventi meteorologici estremi. Gli stessi ragazzi sono d’accordo all’introduzione di tematiche green, da parte del proprio sistema scolastico, entro i prossimi cinque anni (72%). Inoltre il 76% degli intervistati vorrebbe che le strutture stesse diventassero maggiormente eco-friendly, adottando politiche virtuose e, possibilmente, sostenibili. In generale gli studenti in Italia partono già da una base importante di conoscenza sul tema del cambiamento climatico, e tocca l’81%. Nonostante ciò, anche loro, vogliono saperne sempre di più (74%).

“Quello che abbiamo notato nel report è che l’81% dei giovani in Italia vuole sentirsi protagonista di un cambiamento che possa portare ad una società più inclusiva e sostenibile. Gli studenti mostrano un profondo interesse verso la questione climatica e, nei prossimi cinque anni, possiamo immaginare che le scuole del Paese possano fornire loro i giusti strumenti per essere sempre aggiornati sulle questioni che gli stanno più a cuore”, ha affermato Ricardo Reinoso, Vice Presidente Global Sales di GoStudent.

Acqua, Pecoraro Scanio: dall’Onu un bicchiere mezzo vuoto

Acqua, Pecoraro Scanio: dall’Onu un bicchiere mezzo vuoto


Acqua, Pecoraro Scanio: dall’Onu un bicchiere mezzo vuoto – askanews.it



Acqua, Pecoraro Scanio: dall’Onu un bicchiere mezzo vuoto – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e della rete Ecodigital era presente al Palazzo dell’Onu per Assemblea generale sull’Acqua e non nasconde una certa delusione per l’esito senza un documento impegnativo: “Se non è proprio un buco nell’acqua come ha voluto sottolineare il segretario generale dell’Onu è quanto meno un bicchiere mezzo vuoto o meno. Lanciare 700 impegni e parlare di grandi cifre è importante ma abbiamo visto come nella lotta al Climate Change queste dichiarazioni volontarie ci stiano portando al fallimento. L’acqua è emergenza mondiale per siccità, inquinamenti e alluvioni. Occorre più coraggio e l’assemblea generale di settembre deve avviare azione per trattato vincolante”.

Pecoraro Scanio poi aggiunge: “Il diritto all’acqua e all’igiene è ancora un sogno per oltre un miliardo di persone eppure disponiamo di risorse e tecnologie per ridurre lo spreco e gli inquinanti, per garantire distribuzione equa e efficiente, per misure di prevenzione da rischi idrogeologici” e sull’emergenza in Italia l’ex ministro dell’ambiente aggiunge: “La siccità è ormai una realtà da affrontare in modo stabile. Servono misure immediate e programmazione di interventi sostenibili rispettosi delle esigenze dei territori. Occorre evitare che nuove strutture commissariali si trasformino in poltronifici e in affarismo come per esempio mega-piani di dissalatori inquinanti, costosissimi e energivori”.