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Longevità lusso accessibile, segreto è stile di vita e giusto mindset

Longevità lusso accessibile, segreto è stile di vita e giusto mindsetRoma, 5 set. (askanews) – Dal punto di vista scientifico, l’elisir di lunga vita è molto più accessibile di quanto pensiamo e ha come unici “costi” la nostra attenzione, costanza e dedizione. Ecco perché giocare d’anticipo per prolungare la giovinezza di corpo e mente è sempre più cruciale. Ma occorre un approccio scientifico personalizzato, che sposi nutraceutica di precisione ed epigenetica, ma anche protocolli di allenamento mirati e gestione della sfera emotiva e relazionale.


“Le abitudini quotidiane di un individuo possono addirittura avere un peso maggiore della stessa genetica nel migliorare l’aspettativa di vita. Si tratta di uno stile di vita accessibile a tutti, che porta al benessere psicofisico e aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie croniche o degenerative”, spiega il Dr. Filippo Ongaro, Longevity & Lifestyle Coach ed ex medico degli astronauti presso l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). “Il vero obiettivo di un percorso pro-longevity, infatti, non è solo aggiungere anni alla vita, ma arrivare a 100 anni mantenendo il miglior livello possibile di fitness e felicità”. Ma quali sono le abitudini da adottare per mettere in pratica la longevità ogni giorno? Il Dr. Ongaro ne ha individuate alcune, non prima però di essersi affidati alla consulenza personalizzata di un esperto. Ora anche i farmacisti, stanno diventando veri esperti di prossimità in tema longevity.


Da Farmacia a Longevity Hub. Il 70% del nostro invecchiamento dipende dallo stile di vita e dalla combinazione, più o meno virtuosa, di sana nutrizione, movimento, buona qualità del sonno e cura olistica del benessere. Ma anche se la genetica incide solo in una percentuale del 30%, diventa cruciale avere un approccio scientifico personalizzato. In questo scenario, la Comunità Scientifica dei Farmacisti Preparatori presenti sul territorio assume un ruolo di primissimo piano. I farmacisti, tramite specifici percorsi di alta formazione, diventano, infatti, dei veri esperti di prossimità in grado, attraverso una consulenza personalizzata che si fonda anche su test genetici e epigenetici, di guidare scelte consapevoli per contrastare la senescenza cellulare. Un esempio di farmacia di “nuova generazione” è la Comunità Scientifica dei Farmacisti Preparatori legata ai laboratori Unifarco, che da sempre promuove la diffusione della cultura del benessere attraverso la formulazione innovativa di prodotti nutraceutici distribuiti in oltre 6.300 farmacie in sei Paesi europei – 1.800 delle quali in Italia. In questa prospettiva, all’interno della Comunità Scientifica dei Farmacisti Preparatori, in collaborazione con Metodo Ongaro Switzerland SA, è stata formulata la linea GenAge®, che racchiude i migliori principi attivi per favorire l’autofagia e la mitofagia, contrastare la sarcopenia e la glicazione e prolungare il benessere cerebrale e cognitivo.


La longevità in pratica. – Nuove abitudini: dai ritmi circadiani alla meditazione.


Il controllo dei processi epigenetici e neuroplastici che permettono di sviluppare una longevità sana si fonda sulla ripetitività dei giusti stimoli nel tempo. La sfida è quindi quella di creare nuove abitudini salutari che vadano a sostituirsi a quelle vecchie. In pratica… Seguire i ritmi circadiani – la naturale alternanza sonno-veglia, l’esposizione alla luce naturale, l’assunzione dei pasti a orari regolari e della cena prima del tramonto; muoversi ogni giorno e coltivare relazioni socialmente appaganti; meditare per ridurre lo stress e la tensione e ringraziare ogni giorno per almeno tre cose belle presenti nella nostra vita. – Lotta ai radicali liberi e all’infiammazione (anche a tavola): Una dieta bilanciata e ricca di nutrienti e anti-ossidanti – frutta e verdure di stagione, ad esempio – è fondamentale per contrastare l’azione dei ROS (Radicali Liberi), i materiali di scarto del metabolismo che danneggiano le membrane cellulari determinando l’invecchiamento di DNA, proteine e strutture lipidiche. Proprio grazie alla funzione “bersaglio” svolta dagli anti-ossidanti – i bersagli sui quali i Ros concentrano la loro azione, risparmiando le membrane cellulari – è possibile rallentare l’invecchiamento di tessuti come la pelle e le arterie, contribuendo alla prevenzione di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e perfino oncologiche. In pratica… La lotta ai radicali liberi parte anche dalla tavola. In primis occorre ridurre i prodotti industriali che favoriscono l’infiammazione, tanto quanto i prodotti da forno con olio di girasole, eventuali prodotti con grassi idrogenati, quantità eccessive di zuccheri raffinati. Bisogna invece prediligere pesce azzurro, ricco di omega 3, cereali integrali, olio extravergine d’oliva, avocado, frutta a guscio, legumi e molte verdure di stagione. Inoltre, nel carrello della spesa non dovrebbero mai mancare mele, frutti di bosco, uva, tutti ricchi, tra l’altro, di quercetina. E ancora: integrare la dieta con molecole con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, come: la quercetina e l’astaxantina, ma anche il coenzima Q10, l’acido alfa lipoico, le vitamine C ed E. Evitare l’esposizione eccessiva ai raggi UV, il fumo di sigaretta, la sedentarietà, troppo stress psicoemotivo. – Protocolli di allenamento mirati Il mantenimento della massa muscolare e ossea, e la loro sollecitazione tramite specifici allenamenti, è essenziale per la regolazione neuroendocrina e la secrezione di specifici ormoni, come il testosterone e l’ormone della crescita, che contribuiscono al mantenimento della qualità della vita, anche nell’anziano. Basti pensare che la perdita di consistenti quantità di muscolo inizia già attorno ai 30 anni e aumenta dopo i 60: in media si perde il 3-8 per cento della massa muscolare per decade. In pratica… Attività fisica quotidiana (camminare, salire le scale) Allenamento mirato 2 o 3 volte a settimana, sia di tipo aerobico che per la forza. Eseguire un programma progressivo con i pesi, ossia un programma che nel tempo preveda di lavorare su incrementi dei pesi utilizzati, delle ripetizioni, delle serie – Gestione positiva dello stress: attenzione alla solitudine La capacità di reagire in modo positivo allo stress della vita quotidiana è fondamentale per rallentare l’invecchiamento e tenere sotto controllo i livelli di cortisolo nel sangue. Questo ci consente, infatti, di mandare segnali protettivi ai nostri telomeri, regolando l’attività delle telomerasi in modo naturale e rispettando l’equilibrio dell’organismo. Da non sottovalutare, infine, anche i danni clinici causati dalla solitudine, emersi di recente anche dallo Study of Adult Development di Harvard, che sottolinea il ruolo chiave delle relazioni sociali per una longevità più felice. In pratica… nelle relazioni sociali è importante prendere atto delle proprie emozioni con un sano distacco, anche nei casi di rabbia o tristezza. E ancora: imparare l’arte della gentilezza e dell’ascolto potrà essere il segreto per sentirsi meno soli.

”Back to school”, a settembre è tempo di prevenzione

”Back to school”, a settembre è tempo di prevenzioneRoma, 4 set. (askanews) – Al ritorno dalle vacanze, ricominciano anche i compiti per i genitori, non solo per le incombenze da rientro a scuola. L’estate è una pausa di leggerezza in cui talvolta si trascura la salute orale, ma è anche un particolare momento di crescita. Per questo, è fondamentale pianificare una visita di controllo preventiva dal dentista per i bambini e i ragazzi in settembre: un mese che il gruppo Denti e Salute, con 25 centri in tutta Italia, dedica alla prevenzione per i più piccoli.


Tra le patologie dentali più comuni nei bambini, la carie, derivante dall’accumulo di placca e dall’abitudine di bere bibite zuccherate, la malocclusione (quando denti superiori e inferiori non si allineano), difetto che con il tempo può tradursi in problemi estetici e in masticazione incongrua, l’accumulo di placca e le gengiviti, ma anche l’erosione dello smalto, spesso associata all’eccessivo consumo di bibite gassate. L’estate è un momento critico. “Durante l’estate, il maggiore consumo di cibi dolci, l’assunzione di bibite gassate e magari la riduzione dell’igiene orale, dovuti alle lunghe giornate trascorse fuori casa o alle molte distrazioni delle vacanze, possono portare a un incremento delle carie dei denti da latte e dei denti permanenti. Lo sviluppo di questa patologia è irreversibile e continua nel tempo, conducendo alla progressiva distruzione del dente. Solo una visita dentistica potrà intercettare le carie quando sono ancora molto piccole. Intervenendo precocemente, si può porre rimedio in breve tempo, restaurando il dente interessato”, spiega il Prof. Roberto Weinstein, Direttore Scientifico del Gruppo Denti e Salute. Ma non parliamo soltanto di carie.


“Durante l’estate continuano i processi di crescita corporea, che riguardano anche le ossa mascellari. Talvolta, il loro sviluppo non è armonioso, di conseguenza il sorriso e la masticazione non sono ottimali. Nel caso di questi problemi dello sviluppo, bisogna intervenire il più precocemente possibile per correggere i difetti ed indirizzare correttamente la crescita”. Tra le novità proposte nei centri Denti e Salute, un allineatore trasparente progettato con funzionalità appositamente studiate per i più giovani, che riesce a trattare un’ampia gamma di malocclusioni durante l’espansione delle arcate dentali o disallineamenti ed è l’unico dispositivo medico che cresce insieme al paziente, cambiando il loro sorriso attraverso un processo preciso e comodo. Inoltre, proprio dall’autunno 2024 i centri Denti e Salute lanceranno gli allineatori trasparenti caratterizzati da faccine o simboli dedicati ai più piccoli per rendere più simpatico il loro utilizzo.


L’importanza della prevenzione. L’OMS ha dichiarato il 2024 anno della prevenzione, con un invito a riflettere sull’importanza del passaggio di paradigma dalla cura al prendersi cura, “from Cure to Care”. Perseguire l’obiettivo della salute non significa solo trattare la malattia, ma anche adottare uno stile di vita proattivo orientato a mantenere le condizioni di benessere: un investimento che ripaga anche dal punto di vista economico, promuovendo un miglioramento della salute a lungo termine. Negli ultimi anni, purtroppo, abbiamo assistito a un calo del numero di bambini e adolescenti tra 3 e 14 anni sottoposti a visite odontoiatriche. Questo trend negativo ha comportato lo sviluppo di diverse patologie. Secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità sulla base dell’ultimo rapporto ISTAT, il 76% dei bambini fino ai 5 anni non è mai stato sottoposto a una visita odontoiatrica. Una ricerca pubblicata su Scientific Report sull’incidenza della carie nei ragazzi di 12 anni, inoltre, ha rivelato come su questo fronte l’Italia retroceda rispetto ad altri Paesi europei, migliorati negli ultimi anni grazie a politiche di prevenzione efficaci. In assenza di visite o di una diagnosi precoce, i ragazzi si recano dal dentista per la prima volta da adolescenti o da giovani adulti – quando vogliono aumentare la fiducia in sé stessi – ma in questa fase si ritrovano a dover gestire patologie che avrebbero potuto essere prevenute e trattate in precedenza in modo meno invasivo.


L’iniziativa dei centri Denti e Salute. In questo scenario, il gruppo Denti e Salute, presente in Italia dal 2015 con 25 strutture dedicate alla cura odontoiatrica, con collaborazioni attive con i più importanti Ospedali e Poliambulatori italiani nei settori Salute e Sanità, propone un mese rivolto alla prevenzione per i più giovani, con giornate dedicate ai ragazzi presso i propri ambulatori. In ogni centro Denti e Salute operano professionisti specializzati nella cura dei più piccoli e nell’approccio con i pazienti in questa fascia d’età. Una fase della vita particolarmente importante poiché fondamentale per l’acquisizione delle buone abitudini di igiene orale e di buona alimentazione che si conserveranno per tutta la vita. È possibile effettuare la prenotazione al numero di telefono del centro Denti e Salute desiderato. La lista completa dei centri della rete sul sito: https://www.dentisalute.it/it.

Innovazione e sicurezza in campo, soluzione ibrida per calcio senza infortuni

Innovazione e sicurezza in campo, soluzione ibrida per calcio senza infortuniRoma, 3 set. (askanews) – Con l’avvio del nuovo campionato di calcio italiano, l’attenzione non è rivolta solo ai protagonisti in campo, ma anche alla qualità dei terreni di gioco che possono influenzare in modo decisivo le performance e la salute degli atleti. La stagione calcistica porta con sé una riflessione cruciale: l’importanza della superficie di gioco nel prevenire infortuni e garantire prestazioni ottimali. Recenti dichiarazioni di alcuni allenatori hanno evidenziato il problema dei campi inadeguati, un tema che non riguarda solo l’estetica, ma che si lega profondamente alla salute degli atleti.


Il ruolo cruciale della superficie di gioco. Studi recenti confermano che il tipo di superficie su cui si gioca ha un impatto significativo sul rischio di infortuni. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Bari, il rischio di infortuni varia sensibilmente a seconda che si giochi su terra battuta, erba naturale o erba sintetica, con quest’ultima che presenta un’incidenza leggermente superiore di traumi, in particolare a ginocchia e caviglie.


L’esperto Niko Sarris, fondatore di POWERgrass®, spiega che i campi in erba naturale, se ben mantenuti, sono ancora oggi preferiti dai giocatori per via della loro capacità di offrire un’interazione ottimale con i tacchetti. Tuttavia, i cambiamenti climatici e le crescenti esigenze delle stagioni calcistiche mettono a dura prova la manutenzione di tali superfici. Ad esempio, negli ultimi anni abbiamo sempre notato un aumento sensibile delle temperature nei mesi di luglio ed agosto che mettono a dura prova la crescita delle radici. In passato i periodi molto caldi (sopra i 32°) duravano poco più di una settimana quindi l’erba aveva la possibilità di riprendersi. Oggi, non è più così e questo mette a dura prova le abilità dei groundsmen che sono spesso i presunti colpevoli ma in realtà dopo 3 settimane di caldo, l’erba ha esaurito le sue riserve ed ha perso buona parte delle sue radici. Se non si è ammalata è molto debole per sostenere il gioco perché non trova protezione ed un punto dove ancorarsi. Ecco perché le zolle saltano all’inizio del campionato (e anche dopo un inverno umido). Da qui nasce la necessità di soluzioni innovative come i campi ibridi, che combinano i vantaggi dell’erba naturale offrendo protezione ed ancoraggio alle radici.


“Nell’innovativo manto erboso ibrido, le radici una volta che penetrano la rete tridimensionale, uniforme ed elastica sopportano meglio gli stress di gioco e quelli dovuti ai cambiamenti climatici. La superficie deve rimanere morbida anche dopo numerose partite ed allo stesso tempo deve fornire trazione e stabilità perché sono tre caratteristiche richieste sempre più dai giocatori, professionisti, per migliorare le proprie performance, il loro benessere e, soprattutto, la prevenzione degli infortuni. Un ulteriore elemento cruciale per la comunità e per l’accesso dei giovani al mondo degli sport in erba è quello di realizzare campi sicuri e sostenibili per tutti, che possano fungere da collegamento tra dilettanti e professionisti, perché sono i “primi calci” a segnare l’inizio del percorso dei futuri calciatori”, afferma Sarris il cui primo lavoro, nel 2012, ha riguardato il campo dello Stadio San Siro di Milano, dove hanno progettato un sistema ibrido – 97% di erba naturale e di una piccola percentuale residua (3%) di erba sintetica – grazie al quale sono stati ridotti drasticamente gli interventi sul manto erboso. Fino a quel momento veniva rizollato dalle sei alle otto volte all’anno, soprattutto nel periodo autunnale e invernale, nel quale a causa della carenza di sole e delle temperature le zolle non radicavano adeguatamente. Infortuni: come e perch? Ci si fa male in campo.


Nel 2020 alcuni ricercatori dell’Università di Bari hanno portato avanti uno studio prendendo in considerazione 267 giocatori equamente suddivisi in tre tipologie: 90 che si allenano abitualmente su terreni in terra battuta, 88 su erba naturale e 89 su erba sintetica. L’incidenza di traumi è stata rispettivamente del 47, del 38 e del 37 per mille giocatori all’anno. L’area anatomica con la più alta prevalenza di lesioni è stato il ginocchio con il 27%, seguito dalla caviglia (22%), ma sono piuttosto comuni anche le lesioni muscolari (15%). Dunque, il tipo di terreno su cui si gioca e ci si allena è un aspetto importantissimo da tenere in considerazione. “Quando uno sportivo scende in campo, considera diversi fattori poiché, nel corso della partita, deve continuamente accelerare, rallentare e cambiare direzione, mantenendo al contempo il controllo del pallone. Il rimbalzo e il rotolamento del pallone influenzano le sue prestazioni, ma anche la stabilità, la trazione e la morbidezza della superficie di gioco sono cruciali per minimizzare il rischio di infortuni e permettere azioni di gioco spettacolari. Sebbene i campi in erba sintetica abbiano registrato significativi miglioramenti qualitativi, i calciatori professionisti restano scettici, riscontrando un’incidenza maggiore di problemi muscolari rispetto ai campi in erba naturale. Numerosi studi indicano che le distorsioni di caviglia e ginocchio sono più comuni su campi con erba sintetica rispetto a quelli con erba naturale. L’erba artificiale può diventare particolarmente scivolosa quando è bagnata o quando le fibre perdono resilienza o si usurano, compromettendo l’aderenza dei tacchetti: dove le fibre sono appiattite, i tacchetti penetrano meno e perdono aderenza, mentre dove le fibre sono usurate, la presa dei tacchetti diventa eccessiva, aumentando il rischio di infortuni. Invece, l’erba naturale tende a offrire una presa migliore, consentendo una rotazione più naturale del piede sotto sforzo, riducendo il rischio di danni ai legamenti. Tuttavia, se le radici dell’erba naturale non sono saldamente ancorate, il terreno può cedere, portando a un aumento degli infortuni a causa dell’incapacità del campo di sostenere il peso del giocatore”, continua Niko Sarris. Perfetta giocabilità per tutta la stagione agonistica. Il sistema ibrido annulla le problematiche dei tappeti sintetici tradizionali offrendo allo stesso tempo il fondo migliore per coltivare l’erba naturale. Il terreno è più stabile per merito del tappeto ibrido che funge da armatura per il prato; il rischio di distorsioni è ridotto, perché l’erba naturale copre il 97% della superficie e permette allo scarpino di ruotare con il giocatore. I rischi di scivolamenti e di cadute sono ridotti perché le radici penetrano e si ancorano al supporto ibrido, offrendo una resistenza maggiore alla trazione. La sensazione è quella di giocare su campo naturale facile da mantenere in perfette condizioni durante la stagione agonistica. Un campo sportivo ibrido risolve tre problemi fondamentali: il primo la scivolosità della superficie del campo in erba sintetica, su cui il tacchetto non fa presa e i legamenti lavorano di più per compensare l’instabilità del terreno, col giocatore che perde aderenza, velocità e trazione. Il secondo: la sicurezza di gioco in tutte le stagioni del campo in erba naturale, che altrimenti si rovina facilmente ed è sempre più difficile da mantenere in ottime condizioni a causa dei repentini cambiamenti climatici. Il terzo: una maggiore fruibilità della stessa tipologia di campo per partite ed allenamenti che riduce ulteriormente il rischio di infortuni e migliora le prestazioni di gioco. Il supporto innovativo del sistema in erba ibrida incorpora fino al 3% di fibre sintetiche per contrastare l’usura del prato naturale con un solo obiettivo: offrire una superficie sempre giocabile in sicurezza alla portata di tutti, che possa diventare un ponte tra dilettanti e professionisti.

Swiffer si tinge di rosa con edizione limitata e sostiene Komen Italia

Swiffer si tinge di rosa con edizione limitata e sostiene Komen ItaliaRoma, 3 set. (askanews) – Un’importante donazione per contribuire a tutelare la salute delle donne, a partire da quelle più fragili, e un’edizione limitata tutta rosa per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione: Swiffer, il marchio P&G numero 1 per la rimozione della polvere e la pulizia veloce delle superfici1, torna a sostenere Komen Italia, l’organizzazione che dal 2000 è in prima linea nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale, per assicurare alle donne l’accesso ad opportunità efficaci ed eque di protezione della propria salute.


Swiffer con Komen Italia per donare visite gratuite di prevenzione. Con oltre 1,6 milioni di casi ogni anno nel mondo, di cui 464.000 in Europa e oltre 56.000 solo in Italia, il tumore del seno è la neoplasia più diagnosticata tra le donne nonché la principale causa di morte per cancro della popolazione femminile mondiale: si stima che entro il 2025, nel mondo, quasi 6 milioni di donne moriranno per questa malattia. In questo contesto, la prevenzione è chiave: i tassi di guarigione, infatti, superano il 90% quando la malattia viene scoperta in fase iniziale. Per questo, Swiffer ha scelto di sostenere Komen Italia con un’importante donazione per realizzare nel 2025 cinque tappe della “Carovana della Prevenzione”, il Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute Femminile ideato da Komen Italia e Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS, che, con le sue 7 unità mobili ad alta tecnologia, gira l’Italia per offrire gratuitamente prestazioni cliniche e diagnostiche di prevenzione, soprattutto alle donne più svantaggiate, e promuovere attività gratuite di sensibilizzazione e prevenzione delle principali patologie oncologiche di genere. La Carovana della Prevenzione ha svolto ad oggi 1.200 giornate di promozione della salute femminile in 17 regioni italiane, raggiungendo luoghi e realtà dove la prevenzione arriva con molta difficoltà e dove si ha poco tempo per preoccuparsi di un bene così prezioso come la salute.


Con questa nuova iniziativa, Swiffer conferma così il suo impegno a supporto della Carovana della Prevenzione, iniziato già a fine 2023 con una donazione che ha permesso di erogare oltre 200 visite gratuite nelle due tappe in Basilicata e Abruzzo. Un impegno per la salute femminile che rientra e va a rafforzare quello più ampio di Procter & Gamble al fianco di Komen Italia: dal 2021, infatti, P&G sostiene la Carovana della Prevenzione con “Insieme siamo più forti”, iniziativa parte di “P&G per l’Italia” – il programma di cittadinanza d’impresa con cui l’azienda sta realizzando progetti di responsabilità sociale e ambientale in tutto il Paese -, che ad oggi ha contribuito a donare oltre 5.000 esami diagnostici gratuiti alle donne in difficoltà o non incluse, per età, nei programmi di screening regionali, in 30 diverse città di 8 regioni italiane. Swiffer sosterrà inoltre Komen Italia nella tappa a Bologna (20-22 settembre) della Race for the Cure, la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo, e nella campagna di informazione e sensibilizzazione che Komen Italia promuove con il Ministero della Cultura nel corso di ottobre, mese internazionale della prevenzione del tumore al seno. “Swiffer pink”: un piano per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione.


Swiffer ha inoltre deciso di lanciare “Swiffer Pink”, un’edizione limitata che colora di rosa l’iconica Scopa catturapolvere e il pratico Swiffer Duster, nonché le confezioni delle ricariche di panni e di piumini catturapolvere, che, per questa limited edition, sono anche profumati. E, con l’iniziativa “Swiffer con Komen Italia per la prevenzione dei tumori del seno e ginecologici”, Swiffer coinvolge direttamente tutti gli italiani nel suo impegno a tutela della salute femminile: infatti, acquistando entro il 31 gennaio 2025 un prodotto Swiffer Pink nei punti vendita fisici in tutta Italia e caricando lo scontrino sul sito www.swifferkomenrosa.pgperte.it, sarà possibile aiutare a scegliere in quali città, tra quelle più bisognose già individuate da Komen Italia, portare la Carovana della Prevenzione nelle cinque tappe del 2025 sostenute da Swiffer. Non solo: grazie ad un investimento dedicato, Swiffer sta portando la prevenzione anche sui social, attivando una serie di influencer in 5 diverse regioni italiane da Nord a Sud che, già dalle scorse settimane, stanno coinvolgendo i propri followers nella “Swiffer Pink challenge” e che, a ottobre, contribuiranno a diffondere contenuti per informare e sensibilizzare sul tema della prevenzione dei tumori al seno.


“La solidarietà di Swiffer è un supporto davvero prezioso per il progetto della Carovana della Prevenzione e per la promozione della tutela della salute femminile – dichiara la prof.ssa Daniela Terribile, Presidente di Komen Italia. Questa virtuosa collaborazione consentirà a Komen Italia di implementare l’offerta medico-diagnostica e rinnovare l’invito a occuparsi della propria salute anche in assenza di sintomi, per conoscere le migliori strategie di prevenzione. Con oltre 56.000 nuovi casi l’anno solo in Italia, i tumori del seno rappresentano infatti le neoplasie più frequenti nelle donne, la cui incidenza è in continuo aumento e, sebbene si tratti di tumori altamente curabili, resta comunque la principale causa di morte per cancro della popolazione femminile mondiale. Per questo motivo, la priorità di Komen Italia è quella di promuovere la Prevenzione come il principale strumento di tutela della salute femminile e far comprendere quanto questa sia un mezzo fondamentale per rendere il tumore del seno una malattia sempre più curabile: oltre un terzo dei tumori del seno, infatti, potrebbe essere evitato adottando uno stile di vita salutare ed eseguendo esami diagnostici precoci”. “Dopo aver sostenuto due tappe della Carovana della Prevenzione lo scorso anno, abbiamo scelto di rafforzare il nostro impegno con un’ulteriore donazione che permetterà di offrire esami gratuiti alle donne più fragili e svantaggiate di cinque città italiane. Per ricordare a tutti gli italiani l’importanza della prevenzione, Swiffer si è fatto non solo rosa ma anche profumato con la speciale edizione limitata “Swiffer Pink” e ha sviluppato una meccanica che permette a chi lo acquista di esprimere la propria preferenza nella selezione delle cinque tappe della Carovana che andremo a sostenere il prossimo anno. Inoltre, abbiamo deciso di partecipare a Race for the Cure di Bologna a fine settembre, di supportare la campagna di informazione di Komen Italia con il Ministero della Cultura a ottobre, nonché di coinvolgere diversi influencer nella “Swiffer Pink challenge”, proprio con l’obiettivo raggiungere direttamente il maggior numero di persone possibile per sensibilizzare e portare sempre più attenzione sul tema della prevenzione, l’unica vera opzione per avere maggiori probabilità di guarigione e cure meno invasive”, commenta Marco Mendicino, Brand Director Home Care di Procter & Gamble Italia. “Uno di pilastri del nostro programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia” è ormai da quattro anni proprio il supporto alla Carovana della Prevenzione di Komen Italia: grazie al nostro sostegno, oltre 5.000 donne svantaggiate hanno potuto tutelare la loro salute, ma la strada è ancora lunga. Per questo è importante che anche Swiffer, uno dei nostri marchi più noti ed amati, si sia attivato in queste modalità così distintive nel sostegno a Komen Italia, perché nessuna donna resti indietro” spiega Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di Procter & Gamble Italia.

Venezia 81, assegnato Women for Women against Violence – Camomilla Cinema Award

Venezia 81, assegnato Women for Women against Violence – Camomilla Cinema AwardRoma, 1 set. (askanews) – Durante l’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nello spazio Tropicana 2 dell’Italian Pavilion presso l’Hotel Excelsior del Lido, si è tenuta la prima edizione di “Women for Women against Violence – Camomilla Cinema Award”, un premio ideato e organizzato dall’Associazione Consorzio Umanitas, presieduta da Donatella Gimigliano, e da Bix Promotion. Il riconoscimento, dedicato al mondo cinematografico, nasce dalla kermesse televisiva unica al mondo per l’originalità dell’accostamento di due temi cruciali: la violenza sulle donne e il tumore al seno (l’ultima edizione è stata trasmessa il 23 novembre 2023 su Rai Tre). I dati sono impressionanti: ogni anno in Italia, oltre 100 donne vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle, mentre il tumore al seno è il big killer più letale e frequente nel genere femminile, essendo la principale causa di mortalità oncologica con 12 mila decessi annui. Patrocinato dal Ministero della Cultura, Regione del Veneto, Comune di Venezia, RAI, Venice International University, Unicef, Croce Rossa Italiana e LILT, il riconoscimento ha l’obiettivo di valorizzare coloro che utilizzano il linguaggio cinematografico, da sempre veicolo universale, come strumento per favorire il cambiamento e lanciare messaggi sociali al grande pubblico. Il premio è stato assegnato a personalità che si sono distinte per il loro impegno su entrambe le tematiche. Il mondo artistico, infatti, da sempre racconta queste realtà con l’intento di creare una coscienza civile più salda, far sentire meno sole le vittime e dare voce a chi si trova in condizioni di sofferenza e malattia. Il cinema è capace di trasmettere messaggi potenti e svolge un ruolo fondamentale anche nella sensibilizzazione dicendo alle donne, soprattutto le più giovani, che è possibile rialzarsi anche nelle situazioni più difficili. Dopo un light dinner presso “La Terrazza” dell’Hotel Excelsior, si è tenuta la cerimonia di assegnazione dei premi, che ha avuto come partner culturale RAI CINEMA, alla presenza delle autorità: Martina Semenzato (Presidente della Commissione Parlamentare sul Femminicidio), Federico Mollicone (Presidente della Commissione Cultura della Camera), Ermelinda Damiano (Presidente del Consiglio Comunale di Venezia), Emilio Guberti e Antonietta Busetto (rispettivamente Presidente e delegata alle Pari Opportunità della Municipalità Lido Pellestrina) e di Carlo Pianon (Presidente LILT Venezia). Conduttore dell’evento il volto noto di Rai Uno, Beppe Convertini, regia di Antonio Centomani.


Le personalità selezionate dal direttivo dell’associazione che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento – una scultura realizzata dal Maestro orafo Michele Affidato – sono state: Maria Pia Ammirati, Direttore Rai Fiction, che ha prodotto diversi film e serie TV di sensibilizzazione, in particolare sulla violenza di genere, come “Per Elisa – Il caso Claps” e “Circeo” (sul massacro avvenuto nel 1975). Temi trattati anche in molte altre produzioni seriali come “Mina Settembre”, “Le indagini di Lolita Lobosco”, “Che Dio ci aiuti” e “Un posto al sole”. Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini, per le pellicole note per il loro approccio profondo e toccante su temi complessi come la violenza domestica e le difficoltà nel superare traumi emotivi. Tra i più rilevanti: “Non ti muovere”, basato sull’omonimo romanzo della Mazzantini, che racconta la storia di un chirurgo che vive una relazione tormentata con una donna (interpretata da Penélope Cruz) e “Fortunata”, una storia su una giovane madre che cerca di trovare la propria strada dopo un matrimonio violento, Sveva Alviti, madrina di questa edizione della Mostra del cinema, attrice apprezzata per il suo grande talento che è stata interprete di numerose pellicole, per ultima e tra le più importanti “Nudes” serie tv sulla tematica del revenge porn e del sextortion, prodotta da Rai Fiction. E ancora Riccardo Tozzi, fondatore e Presidente di Cattleya, che con Think Cattleya è stata tra le prime case di produzione in Italia a ottenere la certificazione “gender equality” e che si è distinta nel panorama cinematografico italiano con opere che affrontano temi di violenza e abuso come “Circeo”, “La bestia nel cuore” e “Bella da morire”; Cristina Donadio, scelta e premiata da Elisa Grando di Elle Daily, media patner della kermesse, e amata dal pubblico per il ruolo di Scianel in “Gomorra. Nel luglio 2015, Donadio ha ricevuto una diagnosi di tumore al seno e ne ha parlato due anni dopo nel corto “La scelta”, per poi scendere in campo al fianco dell’AIRC nella campagna Nastro Rosa del 2020. Il produttore Mario Gianani, fondatore di Wildside – uno dei coproduttori del pluripremiato “C’è ancora domani” che ha visto l’esordio alla regia di Paola Cortellesi che lo ha magistralmente interpretato con Valerio Mastrandrea – e che ha appena fondato con Lorenzo Mieli la nuova casa di produzione Ours Film,. Il prof. Andrea Chimento, giornalista del Sole 24 Ore e docente di Cinema dell’Università Cattolica di Milano, in rappresentanza di Medicinema e Paolo Orlando, Direttore della Distribuzione di Medusa Film, sono stati premiati per il docufilm “Il tempo dell’attesa” (regia di Orlando Ravello), un progetto di ricerca che ha coinvolto pazienti in un percorso di cineterapia a complemento delle cure oncologiche. E ancora, per il corto “Ànemos”, ispirato alla storia dell’addestratrice di cavalli Alice Casarotti, interpretato da Matilde Gioli, Francesco Montanari e Thomas Trabacchi, sono stati premiati Caterina Salvadori (coregista con Vera Munzi) e il Direttore della fotografia, Davide Manca. Ogni premiato ha ricevuto in omaggio, inoltre, una camomilla a crochet realizzata dalla stilista Antonietta Tuccillo, mascotte di WfW ed energica guerriera alle prese con una dura battaglia contro un tumore molto aggressivo. Alcuni dei nomi delle personalità che hanno già ricevuto il Camomilla Award includono: Malika Ayane, Carolina Crescentini, Carolyn Smith, Valeria Solarino, Giorgio Pasotti, Alessio Boni, Marco Bocci, Antonia Liskova, Maria Grazia Cucinotta, Leyla Hussein (attivista mondiale contro le mutilazioni genitali), Chiara Francini, Paola Minaccioni, Barbara De Rossi, Eleonora Daniele, Nicoletta Romanoff, Gessica Notaro. Tra le tante personalità presenti nel parterre: Nicola Timpone, Direttore Artistico di Matareale, l’ambasciatore Umberto Vattani, Presidente della Venice International University, Jacopo Chessa, Presidente della Veneto Film Commission.


L’evento è stato realizzato grazie al contributo di Adamantis, presieduta da Francesca Ceccarelli, executive partner Valter Casini di Morris Consulting, e con il supporto dell’Hotel Excelsior, Joydis – The Experience Factory e Inprinting. Media partner: Rai, Askanews, Informazione Italiana e Giornalistitalia.

Mezzogiorno, Ferrieri (Angi): Il sud diventi hub centrale

Mezzogiorno, Ferrieri (Angi): Il sud diventi hub centraleRoma, 31 ago. (askanews) – Esponenti della società civile e della classe dirigente si sono dati appuntamento come di consueto all’edizione 2024 della Piazza di Affaritaliani nella suggestiva Ceglie Messapica in Puglia.


Tanti i protagonisti: da Matteo Salvini al Generale Vannacci, dal Ministro Urso al Ministro Musumeci fino ad Antonio Tajani e molti altri. Tra gli ospiti presenti anche i giovani innovatori dell’Angi – Associazione Nazionale Giovani Innovatori.


Rappresentati in particolare dal direttore del comitato scientifico Angi, Prof Roberto Baldassari e dal Presidente Angi, Gabriele Ferrieri (già ForbesU30). “Il mezzogiorno può diventare centrale nella crescita dell’economia italiana. Parole chiave: infrastrutture, transizione digitale e istruzione. Come Angi – Associazione Nazionale Giovani Innovatori lanciamo il nostro appello al Governo Meloni e all’Europa per un maggiore impegno in termini di investimenti e incentivi per il comparto imprese, startup e supporto alle giovani generazioni”. Così Gabriele Ferrieri Presidente Angi.

”Craifutura”, Crai guarda al futuro come un’unica grande azienda

”Craifutura”, Crai guarda al futuro come un’unica grande aziendaRoma, 30 lug. (askanews) – CraiFutura, il piano avviato a fine 2022 con l’obiettivo di trasformare il Gruppo in un’unica grande azienda sta progredendo e inizia a raccogliere i primi risultati. Un piano industriale ambizioso attraverso cui il Gruppo CRAI evolve da Centrale di servizi ad azienda della Distribuzione organizzata, rafforzando la capacità operativa della sede centrale di Milano “Crai Secom Spa” che sta diventando un vero e proprio Hubquarter: punto di incontro e coordinamento strategico dell’intero sistema CRAI, in grado di centralizzare le attività chiave, produrre valore e generare fatturato.


A fine 2023 la sede CRAI Secom ha raggiunto per la prima volta un fatturato di 106 milioni di euro attraverso la nuova gestione centralizzata delle categorie “cura casa” e “cura persona” e al consolidamento delle piattaforme “surgelati” e “secco”. Numeri che riflettono la validità del percorso intrapreso, come testimoniato anche dal fatturato del Gruppo CRAI, che ha concluso positivamente il 2023 con vendite complessive della rete di circa 3 miliardi di euro. Questa trasformazione ha consentito anche di capitalizzare e concentrare parte dei risultati dei Centri Distributivi nell’Hubquarter milanese facendole registrare un EBITDA pari a 4 milioni di euro, rispetto ai 2,8 milioni dell’anno precedente, e un utile netto superiore a 1 milione di euro. A ulteriore conferma dell’efficacia del piano di sviluppo, anche i risultati aggregati di Crai Secom insieme alle società Food 5.0 (sviluppo dei prodotti a marchio) e Sinergia 5.0 (sviluppo “cura casa” e “cura persona”) mostrano un risultato positivo raggiungendo un EBITDA di circa 8 milioni di euro. L’immagine di oggi è quella di un’azienda solida, che crede nell’evoluzione di un modello non più legato al concetto di Centrale operativa, ma proiettato verso una nuova organizzazione, che vede Sede e Cedi uniti in un’unica azienda con al centro la rete dei negozi. Il piano quinquennale CraiFutura ha, infatti, come priorità il rafforzamento del modello economico e commerciale, con un focus particolare sulla valorizzazione del territorio e del suo posizionamento. L’Hubquarter è impegnato su diversi fronti, tra cui il rafforzamento di un’identità distintiva e riconoscibile, la definizione di una politica commerciale differenziante e attraente per i clienti, e lo sviluppo di modelli di business e format innovativi per migliorare la redditività degli oltre 1500 negozi presenti in tutta Italia. Al centro della strategia e dello sviluppo rimane sempre il grande valore di CRAI, ovvero quello di essere vicino alle persone, clienti, imprenditori e fornitori.


L’evoluzione in corso, infatti, ha l’obiettivo di efficientare le attività tra la Sede, i Centri di distribuzione e gli imprenditori, razionalizzare i costi e concentrare gli sforzi su ciò che crea vero valore per il territorio, garantendo ai clienti un’esperienza di acquisto sempre più completa e soddisfacente. “Con CraiFutura stiamo ridisegnando il futuro di CRAI, consolidando la sua evoluzione ad azienda distributiva, con la massima attenzione alla profittabilità dei nostri punti vendita e alla soddisfazione dei clienti” spiega l’Amministratore Delegato di CRAI, Giangiacomo Ibba. “I nostri obiettivi sono ambiziosi, ma il traguardo conseguito già al termine del primo anno rappresenta una prima importante conferma sulla validità del percorso intrapreso. Per continuare a crescere vogliamo puntare su ciò che ci rende unici: la nostra rete di imprenditori, la loro profonda conoscenza del territorio, della comunità e delle persone che ne fanno parte.”

Dalie e art nouveau al centro del “Tapis de Fleurs” di Bruxelles

Dalie e art nouveau al centro del “Tapis de Fleurs” di BruxellesRoma, 22 lug. (askanews) – La Grand Place di Bruxelles è pronta a tornare in fiore: da giovedì 15 a domenica 18 agosto la Capitale delle Capitali ospiterà la XXIII edizione del Tapis de Fleurs, installazione biennale che trasforma in un vibrante arazzo di fiori i 1.600 m2 della celebre piazza, patrimonio UNESCO e unanimemente considerata tra le più belle al mondo. Due le novità principali, pronte a segnare la storia della manifestazione, la cui prima edizione risale al 1971: l’introduzione delle dalie, che con le loro colorate corolle sostituiranno le begonie nell’80% dell’opera, per un totale di oltre 500.000 fiori, e la scelta di un tema innovativo, progettato dalla street artist belga Océane Cornille, in arte Whoups, per rendere omaggio alla città di Bruxelles, capitale internazionale dell’Art Nouveau e patria del Surrealismo.


Celebrazione iconica dell’arte botanica, il Tapis de Fleurs attira visitatori da tutto il mondo: per godere di una vista privilegiata e completa dell’opera, per tutta la durata dell’evento si potrà salire sulla Torre e sul Balcone del Municipio. L’inaugurazione ufficiale è prevista per il 15 agosto alle 22, con uno straordinario spettacolo di son et lumière che avvolgerà di magia tutta la piazza, ma già dalle 9 del mattino si potrà assistere alle ultime fasi della realizzazione e ammirare una suggestiva anteprima. Il Tapis sarà visibile fino a domenica 18 agosto e gli spettacoli di son et lumière continueranno tutte le sere, con più repliche tra le 21 e le 23. Dominata dai toni del rosa e dell’amaranto, la composizione di quest’anno, intitolata Rhizome, rappresenterà un insieme corolle e rizomi secondo gli stilemi tipici dell’Art Nouveau: secondo l’artista, il soggetto selezionato è il simbolo della complessità e dell’interconnessione dei quartieri di Bruxelles. Ogni linea sul “Tapis” rappresenterà una strada che si interseca con le altre, creando una rete che esprime la diversità culturale e la vitalità urbana della città.


La realizzazione del Tapis de Fleurs è un compito monumentale: richiede mesi di progettazione e centinaia di volontari. Designer e orticoltori lavorano insieme per finalizzare il disegno, assicurando che ogni dettaglio sia pianificato con cura. Nei giorni precedenti l’evento, posizionano instancabilmente milioni di pezzi: fiori, ma anche erba, cortecce e altri materiali naturali, dando vita ad una straordinaria prova di creatività e abilità. Ursula Jone Gandini, Direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles, dichiara: “Siamo entusiasti di riportare il Tapis de Fleurs nella Grand Place. Questa edizione sarà un inno alla vivacità culturale di Bruxelles e come sempre un tributo alla tradizione botanica che anima la città e tutto il Belgio. Un’occasione da non perdere per visitare Bruxelles. Quest’anno, in occasione del 100esimo anniversario del Manifesto di André Breton, la città ospita anche interessanti appuntamenti dedicati al Surrealismo, movimento che ebbe il suo epicentro proprio in Belgio, con artisti del calibro di Magritte e Graverol, connotandone l’anima in modo indelebile”.


Photo credit: Eric Danhier

Comte de Montaigne: Jeroboam in edizione speciale dedicata ad Andrea Bocelli

Comte de Montaigne: Jeroboam in edizione speciale dedicata ad Andrea BocelliRoma, 22 lug. (askanews) – In occasione dei trent’anni di carriera di Andrea Bocelli, Stéphane Revol, Owner e Ceo della Maison de Champagne de Prestige dell’Aube Comte de Montaigne – una delle regioni di eccellenza nella produzione delle bollicine più amate al mondo – ha consegnato al Maestro italiano più celebre e amato al mondo una bottiglia speciale, appositamente realizzata per il trentennale: una Jeroboam di Brut Grande Réserve da tre litri con etichetta personalizzata in alfabeto braille.


Legato da sempre all’artista da un rapporto di profonda amicizia e stima, basato sulla condivisione dei valori identitari di Cuore, Autenticità, Bon Vivre che sono espressione dell’anima imprenditoriale dell’azienda, Stéphane Revol, Owner e Ceo di Comte de Montaigne, ha così commentato: “La nostra Maison non poteva mancare alla celebrazione dei 30 anni della carriera costellata di successi di Andrea, con cui abbiamo consolidato nel corso degli anni un’amicizia speciale, basata sui valori di Autenticità e Bon vivre”. La consegna dell’esclusivo cadeau si è svolta in una serata esclusiva di festeggiamenti dedicata agli amici del Maestro, in cui le bollicine Comte de Montaigne hanno allietato i brindisi degli ospiti, e segue alla tre-giorni di celebrazioni – “Andrea Bocelli – 30Th Anniversary” – organizzate dal tenore nella sua città natale, a Lajatico (PI). Sullo sfondo della suggestiva coreografia del Teatro del Silenzio, un piccolo gioiello paesaggistico nel cuore della Toscana, una straordinaria line-up di artisti internazionali, nazionali e ospiti a sorpresa ha animato l’evento, ripreso da emittenti televisive internazionali. Da Placido Domingo a Josè Carreras, da Ed Sheeran a Shania Twain e all’attore hollywoodiano Russell Crowe, sono davvero tanti i nomi celebri che hanno calcato il palco. E ancora: Zucchero, Giorgia, Tiziano Ferro, Laura Pausini, il premio Oscar Jon Batiste ed il cantante messicano Christian Nodal.


Un festeggiamento all’insegna della musica, ma anche della passione e dell’autenticità, i valori che la Maison Comte de Montaigne coltiva nel cuore della Francia, nel territorio della Côte des Bar nell’Aube, dove nascono le sue cuvée de Prestige. Oltre 40 ettari di vigneti di Pinot Noir e Chardonnay situati in territorio speciale che beneficia di un microclima unico e favorisce la creazione di Champagne freschi, eleganti e di carattere, proprio come il Brut Grand Réserve (70% Pinot Noir e 30% Chardonnay). Da sempre simbolo della Maison ed espressione della freschezza di Comte de Montaigne, il Brut Grand Réserve, regala aromi di grande intensità, ricchi e fruttati. A caratterizzare la Cuvée è, però, l’invecchiamento sui lieviti di 48 mesi, che determina la finezza del perlage. Photo credit: Lorenzo Montanelli

”Coniugi Tutelati”, startup per gestire separazioni e divorzi online

”Coniugi Tutelati”, startup per gestire separazioni e divorzi onlineRoma, 17 lug. (askanews) – Coniugi Tutelati è la prima startup italiana che offre un servizio digitale in grado di gestire ogni fase del processo di divorzio e separazione interamente online e da remoto, eliminando la necessità di coniugi e avvocati di recarsi in tribunale o incontrarsi di persona. La piattaforma riduce drasticamente costi, tempi e distanze, associati alle procedure tradizionali, offrendo un vantaggio competitivo: i clienti possono ottimizzare i loro sforzi, usufruendo di un servizio a basso costo e dai tempi rapidi, diminuendo le discussioni che potrebbero compromettere la negoziazione.


Nata nel 2020, in pieno lockdown, come risposta alle restrizioni di movimento e alla chiusura temporanea dei tribunali, quando divenne cruciale poter accedere ai servizi legali online per continuare a gestire separazioni e divorzi senza ritardi, la startup ha avuto nel tempo un impatto significativo nel campo del diritto di famiglia, contribuendo a semplificare il complesso iter burocratico e legale che le coppie devono affrontare durante una separazione o un divorzio. La piattaforma sviluppata da un team interdisciplinare di esperti legali e tecnologici, rappresenta un passo avanti significativo nella digitalizzazione dei servizi legali, rendendo il sistema più accessibile, efficiente e adatto alle esigenze della società contemporanea. Tra le caratteristiche chiave vi sono: ” Documentazione automatizzata: il servizio offre la possibilità di compilare, attraverso l’accesso ad un link, i documenti necessari per la separazione o il divorzio, risparmiando tempo e riducendo la possibilità di errori; ” Assistenza legale remota: gli utenti possono ottenere consulenza legale da avvocati qualificati attraverso la piattaforma stessa; ” Videoconferenza registrata: l’uso di strumenti digitali in sostituzione dell’udienza elimina la necessità di incontri fisici e riduce i tempi e i costi associati. Nel corso di questi anni la startup ha riscosso un grande successo in Italia, con oltre 6.000 utenti che hanno utilizzato la piattaforma. Oggi, Coniugi Tutelati è al primo posto nelle ricerche su Google e ha oltre 350 recensioni positive su Trustpilot, con un punteggio di 5.0 – Eccellente.


“Gli italiani solo dopo il Covid hanno iniziato a fidarsi dei servizi telematici. Il nostro paese è ancora indietro rispetto al panorama europeo nel processo di digitalizzazione, ma nel diritto di famiglia ci siamo distinti con una formula che permette ai coniugi di ottenere in modo semplice e immediato tutte le informazioni necessarie per affrontare una separazione o un divorzio, garantendo un servizio conveniente che consente di separarsi o divorziare a distanza anche se presenti figli minori o maggiorenni non economicamente autosufficienti” – spiega Luca Rallo, Responsabile della Comunicazione di Coniugi Tutelati. Un dato curioso ma indicativo degli innegabili vantaggi della piattaforma è che circa il 10% degli utenti sono italiani residenti all’estero che per mancanza di tempo e, specialmente, per evitare i costi elevati degli spostamenti aerei, si affidano al servizio di Coniugi Tutelati riuscendo a separarsi o divorziare in poche settimane senza dover comparire in Tribunale.


“Un esempio che ricordo con piacere è quello di una coppia che aveva avviato la separazione in Italia, nel frattempo la moglie si era trasferita in Australia con due figli minori, mentre il marito si era spostato in Brasile. Per cinque anni hanno cercato di avviare la procedura di divorzio senza successo a causa delle distanze. Ci hanno contattato a maggio del 2023 e alla fine dello stesso mese hanno ottenuto il divorzio con la relativa trascrizione presso il comune dove si erano sposati. Dopo il primo momento di incredulità, ci hanno lasciato una delle più belle recensioni che abbiamo mai ricevuto”, continua Luca Rallo. Il progetto Coniugi Tutelati intende evolversi e sta sviluppando una nuova piattaforma che permetterà ai coniugi di usufruire di altri servizi “post separazione o divorzio”, come lo psicologo specializzato in terapia di coppia, la mediazione online, che permetterà ai coniugi di dirimere eventuali liti post separazione o divorzio con un professionista, e l’app Piano Genitoriale che aiuterà i coniugi a gestire i giorni di spettanza dei figli minori, accordandosi anche sulle spese anticipate. La nuova piattaforma, grazie all’Intelligenza Artificiale, offrirà un servizio ancora più completo, automatizzando la gestione delle pratiche e riducendo ulteriormente i tempi di preparazione degli atti. Tale implementazione sarà comunque supportata da esperti, garantendo quel “fattore umano”, componente essenziale per gestire le pratiche di diritto di famiglia.


“La nostra esperienza in questi anni ci ha permesso di approfondire e conoscere le esigenze dei coniugi intenti a separarsi o a divorziare. Stiamo quindi sviluppando una serie di servizi aggiuntivi che, sempre a distanza, seguiranno i coniugi in tutte le fasi successive. Partendo dal supporto terapeutico mediante uno psicologo specializzato in terapia di coppia che aiuterà i coniugi a riappacificarsi o a gestire cambiamenti delicati nelle proprie vite, specialmente in presenza di figli minori. Un altro servizio sarà il Piano Genitoriale, una piattaforma che permetterà ai coniugi di gestire volta per volta gli impegni con i propri figli, come i giorni di spettanza e le attività sportive. In questo modo gli accordi saranno chiaramente registrati all’interno della piattaforma. Infine, la mediazione familiare online aiuterà i coniugi che intendono avviare una procedura consensuale, ma non hanno ancora trovato un accordo, supportandoli con una figura terza che li aiuterà a raggiungere un’intesa basata sui documenti presentati. La mediazione online potrà essere utilizzata anche dai genitori che, usufruendo della piattaforma Piano Genitoriale, necessitano di una figura imparziale per risolvere eventuali controversie”, conclude Luca Rallo.