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Cybersecurity, Osservatorio Angi: cresce richiesta investimenti

Cybersecurity, Osservatorio Angi: cresce richiesta investimentiRoma, 12 apr. (askanews) – Presentati all’Innovation Cybersecurity Summit i dati dell’Osservatorio sullo stato della cybersicurezza in Italia condotto da ANGI Ricerche in collaborazione con LAB21.01.

“Generalmente gli italiani condividono dati riguardanti informazioni anagrafiche di base (58%); il 27% dati delle proprie carte di credito; il 12% documenti di identità personali e il 3% Pin e Password personali. Rispetto allo scorso anno – spiega il professor Roberto Baldassari Direttore Generale LAB21.01 e Direttore del Comitato Scientifico ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) – crescono coloro che ritengono che ci debba essere un investimento maggiore da parte del Governo per la protezione in ambito cybersecurity (72% – +3% rispetto al 2022) mentre di contro diminuiscono coloro che ritengono che la cybersecurity debba essere insegnata come materia scolastica già nei cicli di studio primario (-2% rispetto al 2022). Poco informati gli italiani su cosa sia realmente un attacco informatico e poca anche la dimestichezza con termini tecnici manifestando, in maniera sincronica, l’esigenza che ci siano degli attori preposti al tema della Cybersecurity ponendo al primo posto le “Agenzie governative dedicate” (34%; +2% rispetto al 2022) seguite dal “Ministero della Difesa” (25%; +2% rispetto ad un anno fa); in crescita anche “i Centri e gli Osservatori privati” (17%; + 1%); in calo la “Comunità Europea” (19%; -2%); “Le singole aziende” (3%; -2% rispetto al 2022) e “I privati cittadini” (2%; -1%). Infine 9 italiani su 10 non conoscono le “Polizze Cyber” e di conseguenza basso anche il livello di coloro che l’acquisterebbero preventivamente (7%) mentre molto interessati risultano i giovani professionisti che lavorano già in ambito sicurezza informatica e protezione dei dati personali (67% si dichiarano interessati all’acquisto di una polizza assicurativa RC professionale personalizzata).”

Cybersecurity, Minardo: priorità in ogni ambito vita paese

Cybersecurity, Minardo: priorità in ogni ambito vita paeseRoma, 12 apr. (askanews) – “L’Innovation Cybersecurity Summit è una iniziativa che non corrisponde solamente alla vocazione dell’Associazione di essere in prima fila nell’innovazione in tutte le sue declinazioni ma trova conforto nell’esigenza per le agenda nazionale ed internazionale di sviluppare in tempi brevi idonei e sempre più stringenti meccanismi di tutela cibernetica. La cybersicurezza deve essere una priorità in ogni ambito della vita del nostro Paese. Ci sono settori come la Difesa dove il cyberspazio insieme al dominio spaziale sono ormai considerati non solo una priorità ma un vero e proprio cambio di paradigma culturale. La sfida, come ha recentemente ricordato il direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale Bruno Frattasi, è di accrescere e sviluppare una cultura della sicurezza e della protezione dai rischi cyber. Un pericolo che riguarda ambiti nevralgici come la difesa e la sicurezza, ma anche la sanità, i trasporti e il mondo finanziario”.

Così il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, On. Antonino Minardo, in occasione della III edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit promosso da Angi.

Cybersecurity, Stefania Craxi: ripensare dinamiche sicurezza informatica

Cybersecurity, Stefania Craxi: ripensare dinamiche sicurezza informaticaRoma, 12 apr. (askanews) – “E’ importante ragionare sulle dinamiche stesse della sicurezza informatica, che vanno ripensate ponendo al centro le persone, l’infrastruttura umana con tutta la sua ricchezza in termini culturali e formativi. Serve però anche qualcos’altro, ovvero la capacità di innestare nel corpo dei nostri Stati, a partire dalle Istituzioni comunitarie, gli anticorpi necessari perché gli argini democratici resistano alla pressione dell’onda anomala e non ne vengano travolti. Tutto ciò significa quindi avere una buona politica, che è tale nelle scelte e nei modi del suo agire. E significa anche rivitalizzare il corredo democratico e le nostre Istituzioni, renderle partecipi, ancorarle alla società che cambia, alle aspettative, sempre più diversificate, dei cittadini”.

Lo scrive la Presidente della Commissione Esteri e Difesa del Senato della Repubblica, la Sen. Stefania Craxi, in un messaggio agli organizzatori della III edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit tenutasi oggi a Roma promossa da Angi. Nel corso dei lavori sono intervenuti poi in rappresentanza delle istituzioni, della pubblica sicurezza e delle forze armate le seguenti autorità: Ettore Rosato – Segretario COPASIR, Massimo Pronio – Resp. Comunicazione Rappresentanza Commissione Europea in Italia, Francesco Tufarelli – Segretario Generale del CNEL, Tenente Col. Giovanni Bottazzi – Capo Centro Sicurezza Telematica Arma dei Carabinieri, Gen. di Brigata Aerea Vincenzo Falzarano – Capo della 3a Divisione per il Comando Logistico Aeronautica Militare e Agostino Ghiglia – Membro del Collegio Autorità Garante per la protezione dei dati personali

Innovation Cybersecurity Summit, la Difesa con Dis, Acn e Polizia postale

Innovation Cybersecurity Summit, la Difesa con Dis, Acn e Polizia postaleRoma, 12 apr. (askanews) – Terza edizione dell’evento “Innovation Cybersecurity Summit”, kermesse promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia, oggi a Roma a Palazzo Wedekind. Appuntamento svolto in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e nato per evidenziare il ruolo dell’innovazione e della cybersicurezza come elementi fondamentali per il sostegno e la salvaguardia delle imprese, delle infrastrutture e dei siti critici dello stato all’insegna del digitale.

A fare il punto sulla visione degli operatori della pubblica sicurezza e delle agenzie preposte, di grande rilevanza gli interventi del Dis, dell’ACN e della Polizia Postale. “La condizione della crisi pandemica ha imposto una velocissima digitalizzazione e quindi in qualche modo anche l’esigenza di tutelare uno spazio in cui si sono trovati ad essere ingaggiati soggetti che fino a poco tempo prima consideravano quello spazio un territorio di nicchia e oggi invece è paragonabile a tutti gli altri domini in cui si esercitano diritti fondamentali. Con questa consapevolezza dobbiamo approcciarci alla tutela di questo spazio, che appartiene ora a tutti”. Così Alessandra Guidi, Vicedirettore Generale DIS – Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. “La rivoluzione tecnologica non è veloce, è impetuosa. È molto complesso, anche a livello individuale, metabolizzare cambiamenti che normalmente, nella storia dell’umanità, sono avvenuti in periodi piuttosto lunghi; è stata per questo, a mio avviso, anche una rivoluzione antropologica cambiando il nostro rapporto con la realtà. Sintonizzarci con questo ecosistema non è cosa da poco e richiede un impegno trasversale, non solo istituzionale ma anche individuale”, ha poi evidenziato Nunzia Ciardi – Vicedirettore ACN – Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

“Ormai non si può parlare di economia senza parlare di digitalizzazione dell’economia stessa, o di transazione economico-finanziaria, ma la nostra proiezione sociale nella rete ci implica in qualche modo il dover prendere coscienza del fatto che la dimensione umana si è arricchita di un’ulteriore dimensione. Questo comporta quindi anche la difesa di questo dominio che si aggiunge a quelli che già conoscevamo. La criminalità cibernetica riesce ad oggi a muovere circa 10.5 Trilioni di dollari, e in questo scenario, quindi, è calata un’altra componente, quale una struttura di law enforcement che è chiamata a fare prevenzione e contrasto”, ha concluso Ivano Gabrielli – Direttore Polizia Postale. Nel corso dei lavori sono intervenuti ulteriormente in rappresentanza delle istituzioni, della pubblica sicurezza e delle forze armate anche Ettore Rosato – Segretario COPASIR, Massimo Pronio – Resp. Comunicazione Rappresentanza Commissione Europea in Italia, Francesco Tufarelli – Segretario Generale del CNEL, Tenente Col. Giovanni Bottazzi – Capo Centro Sicurezza Telematica Arma dei Carabinieri, Gen. di Brigata Aerea Vincenzo Falzarano – Capo della 3a Divisione per il Comando Logistico Aeronautica Militare e Agostino Ghiglia – Membro del Collegio Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Cybersecurity, Corazza: per Ue ora consapevolezza e assunzione responsabilità

Cybersecurity, Corazza: per Ue ora consapevolezza e assunzione responsabilitàRoma, 12 apr. (askanews) – Punto sulla visione europea del tema dell’innovazione e della cybersicurezza da parte del direttore degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia Carlo Corazza in occasione della III edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit promosso da Angi. “Con l’invasione russa dell’Ucraina è finita in qualche modo l’età dell’innocenza dell’Unione Europea, e dovrebbe iniziare al più presto un’età di presa di consapevolezza e di assunzione di responsabilità – ha detto Corazza -. In questo contesto si inserisce perfettamente la cyber-sicurezza, quale uno dei termini fondamentali per l’assunzione di questa responsabilità. Il parlamento come è noto, ha approvato diversi provvedimenti legislativi, a cominciare dal regolamento sul cyber-security act”.

Cybersecurity, Ferrieri (Angi): con innovazione asse sviluppo e salvaguardia imprese

Cybersecurity, Ferrieri (Angi): con innovazione asse sviluppo e salvaguardia impreseRoma, 12 apr. (askanews) – Successo annunciato di pubblico e di contenuti in occasione della terza edizione dell’evento “Innovation Cybersecurity Summit”, kermesse promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia e andata in scena oggi a Roma nella splendida cornice di Palazzo Wedekind. Appuntamento svolto in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e nato per evidenziare il ruolo dell’innovazione e della cybersicurezza come elementi fondamentali per il sostegno e la salvaguardia delle imprese, delle infrastrutture e dei siti critici dello stato all’insegna del digitale.

Gabriele Ferrieri, Presidente di ANGI, ha evidenziato l’importanza di un settore così strategico, in cui l’associazione è ben presente da 3 anni: “L’innovazione e la sicurezza cibernetica sono due assi portanti per lo sviluppo e la salvaguardia delle imprese, delle infrastrutture e dei siti critici dello stato. Siamo lieti oggi di aver potuto evidenziare, attraverso le testimonianze di alcune delle più importanti ed autorevoli voci delle istituzioni e delle imprese, la visione in termini di crescita e di investimenti che si stanno portando avanti nei cluster strategici del nostro ecosistema paese, sottolineando i punti e i temi chiave per quelli che saranno i pilastri del nostro manifesto per la cybersicurezza in Italia. Un ringraziamento particolare alle istituzioni europee, al Parlamento italiano, al Dis, all’ACN, alle Forze Armate e alla Polizia di Stato con i quali porteremo avanti il nostro percorso mettendo al centro l’innovazione e le future generazioni a sostegno dell’Italia”.

Cybersecurity, Mantovano: governare investimenti in ricerca e innovazione

Cybersecurity, Mantovano: governare investimenti in ricerca e innovazioneRoma, 12 apr. (askanews) – “Il cyber spazio, a fronte di grandi opportunità, pone anche crescenti rischi per la sicurezza nazionale. Occorre quindi governare gli investimenti in ricerca e innovazione in cybersecurity nella direzione di costruire quelle capacità necessarie a proteggere il nostro Paese, rafforzando al contempo l’autonomia strategica e digitale italiana”.

Lo scrive Alfredo Mantovano – Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Autorità Delegata per la Sicurezza della Repubblica – in un messaggio agli organizzatori della terza edizione dell’evento “Innovation Cybersecurity Summit”, kermesse promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia, andata in scena oggi a Roma nella splendida cornice di Palazzo Wedekind. Appuntamento svolto in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e nato per evidenziare il ruolo dell’innovazione e della cybersicurezza come elementi fondamentali per il sostegno e la salvaguardia delle imprese, delle infrastrutture e dei siti critici dello stato all’insegna del digitale.

Cyber intelligence: Movia ottiene certificazione CLIR, prima in Italia

Cyber intelligence: Movia ottiene certificazione CLIR, prima in Italia




Cyber intelligence: Movia ottiene certificazione CLIR, prima in Italia




















Roma, 11 apr. (askanews) – Movia S.p.A., tra le maggiori aziende tecnologiche italiane fornitrici delle Forze dell’Ordine, ha ottenuto la prima Certificazione CLIR, rilasciata dalla LIA, dedicata ai prodotti di cyber intelligence.

Per ottenerla, il sistema “Spyder” ha superato ben 98 controlli, anche tramite simulazione e verifica diretta, suddivisi nei tre ambiti relativi a Sicurezza, Privacy e Norme Nazionali specifiche del settore. Grazie a questa Certificazione, Movia riafferma la propria capacità di fornire un servizio altamente affidabile, sicuro e conforme alla normativa vigente. Luca Spina, CEO di Movia, ha commentato: “Siamo orgogliosi di essere la prima azienda in Italia a riuscire a ottenere questa certificazione che conferma il nostro impegno costante nel garantire la massima qualità e sicurezza nei servizi che offriamo”.

Spyder è stato sviluppato con tecnologie all’avanguardia per garantire i massimi standard di efficienza sicurezza e riservatezza delle informazioni raccolte, grazie a rigorosi protocolli di crittografia e sicurezza informatica. La LIA ha definito una metodologia di verifica di conformità dei prodotti utilizzati nel campo dei sistemi di monitoring e delle attività ad esse affini sulla base dell’esperienza maturata da oltre 20 anni di studio ed applicazione degli standards internazionali ITU ed ETSI, a cui sono state integrate le conoscenze specifiche del settore in Italia ed i comportamenti attesi dall’industria e dai suoi clienti.

La LIA è il primo Organismo di Ispezione dei prodotti che trattano le intercettazioni ed opera secondo lo standard ISO 17020:2012. Fornisce una valutazione di “terza parte” rispettando criteri oggettivi di “indipendenza” e di “imparzialità” sia tecnica che economica. In particolare, la LIA ed il suo personale non sono coinvolti nelle fasi di progetto, fabbricazione, fornitura, installazione, manutenzione e, soprattutto, utilizzo dei prodotti sottoposti ad ispezione.

Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale

Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale




Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale




















Roma, 6 apr. (askanews) – Si è svolta presso la Sala Caduti di Nassirya, al Senato, la conferenza a supporto dell’occupazione giovanile”. La conferenza, nata su iniziativa della Sen. Elena Murelli, ha avuto l’obiettivo di analizzare le attuali sfide del mercato del lavoro per i giovani, presentando le nuove opportunità che la formazione professionale può offrire per supportare l’occupazione. Molti gli interventi dei relatori che si sono alternati sul tavolo del Senato e che hanno portato la propria esperienza cercando di suggerire le best practices per agevolare i giovani a trovare la propria identità professionale e a collocarsi più velocemente in un mercato che ha bisogno di risorse sempre più preparate.

Il tavolo di lavoro si è aperto con l’intervento della Sen. Elena Murelli Capogruppo Lega in Commissione Lavoro, Sanità, Affari Sociali e Previdenza nonchè membro della Commissione Politiche Europee, che ha rilanciato l’importanza dell’innovazione della formazione a partire dalla scuola primaria con insegnamento non solo delle materie di base ma anche delle soft skills, per poi avvicinarsi sempre di più alle superiori alle professioni con la formula del learning by doing. Questa l’evoluzione del concetto di formazione emerso oggi durante la conferenza e sottolineato dalla Senatrice Elena Murelli. “Le università dovrebbero essere sempre più create per una formazione interdisciplinare propedeutica al lavoro – continua la Sen. Murelli – dove la collaborazione con le aziende per creare profili professionali adeguati è all’ordine del giorno. Tuttavia serve anche un approccio innovativo e open mind verso i giovani e l’innovazione da parte degli imprenditori specialmente le PMI per renderle più competitive nel mercato concorrenziale anche in contesti sempre più Internazionali”.

Infine per la Sen. Murelli il saper fare del Made in Italy sarà la svolta del nostro sistema industriale se tradotto in un’adeguata formazione professionale. Subito dopo è intervenuto il dott. Massimiliano Maini, Amministratore Delegato del gruppo Sixt Italia e fondatore della Sixt University, che ha raccontato il progetto formativo del gruppo che porterà all’assunzione di circa 500 risorse entro la fine del 2023. Sixt University è un qualcosa che non c’era e che potrà essere molto utile per colmare vuoti in alcuni percorsi di sviluppo, nel lavoro ma soprattutto come persone. Il dott. Maini ha sottolineato come Sixt University offra formazione di livello molto alto, andando a rafforzare competenze e skills di vario genere, ma soprattutto preparando le persone per una professione e tutto questo viene fatto gratuitamente. Ma soprattutto alla fine del percorso, offre anche la possibilità di mettere in pratica subito quello che hai imparato: in sostanza, ti offre un lavoro, una professione peraltro ancora poco conosciuta, ma di grandissimo valore. A seguire l’intervento del Prof. Antonello Garzoni, Magnifico Rettore dell’Università LUM che ha sottolineato l’importanza del ritorno a competenze certi-ficate e soprattutto ad un cambio di paradigma: Università non come sistema chiuso, ma aperto alla comprensione dei bisogni del mercato del lavoro, per offrire una formazione che sia immediatamente spendibile, sottolineando l’importanza di offrire percorsi in cui le competenze siano trasversali, oggi un laureato in giurisprudenza necessita di skills informatiche come anche un medico e un ingegnere deve essere in grado di sviluppare capacità umanistiche, magari per progettare linguaggi naturali per intelligenza artificiale. Il Cav. Rosario Rasizza Amministratore Delegato di Openjobmetis spa e presidente Assosomm ha raccontato come i dati della dispersione scolastica raccontino di un mondo in cui i NEET, “che potremmo anche definire come i giovani che stiamo per-dendo”, rappresentino in Italia il 25,1% della popolazione tra i 15 e i 34 anni (circa 3 milioni di giovani). La prima forma di politica attiva per Rasizza dovrebbe essere quella dell’orientamento al mondo del lavoro e sicuramente il mondo delle Agenzie per il Lavoro stanno facendo la loro parte, con centinaia di incontri che ogni anno realizzano gratuitamente nelle scuole per dare ai giovani una overview reale di quali competenze ricerchi oggi il mercato del lavoro. Relazionarsi con le scuole diventa strategico affinché la formazione sia al passo con i tempi e funzionale ad un inserimento lavorativo.

A seguire è intervenuto il dott. Alessandro Cianciaruso Amministratore Delegato del gruppo SEAS (South East Aviation Services) oltre che fondatore di AEA Aircraft Engineering Academy che ha sottolineato come la cultura della formazione nei contesti aziendali, da basilare si è trasformata in un programma di azione indispensabile per garantire la crescita della conoscenza a carattere professionale e il continuo aggiornamento delle competenze acquisite. Nel settore aeronautico soprattutto contraddistinto da avanzamento tecnologico continuo, è necessario rispondere al fabbisogno di tecnici specializzati, ai quali è demandato il compito di operare con la massima precisione ai fini della funzionalità e della sicurezza del mezzo aereo. Proprio per questo si è deciso di creare un’accademia che fornisse il percorso formativo propedeutico all’ingresso formativo in azienda. La conferenza si è conclusa con un ulteriore intervento della Sen. Murelli, ed è stata un’occasione unica per esplorare le nuove tendenze del mercato del lavoro, analizzare le nuove opportunità offerte dalla formazione professionale messe a disposizione dei giovani da aziende e università, tutte opportunità che serviranno per superare un momento storico molto complicato in cui il mercato del lavoro è alla ricerca di molte figure altamente specializzate ma parallelamente con una grande difficoltà nel reperirle.

Libri, “Ho scritto un libro professionale in 8 ore con ChatGPT”

Libri, “Ho scritto un libro professionale in 8 ore con ChatGPT”




Libri, “Ho scritto un libro professionale in 8 ore con ChatGPT” – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Giacomo Bruno, l’editore noto come “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori, ha scritto il suo 31° libro “Numero1 con ChatGPT”. Questa volta l’editore di origini romane, che ha superato le 1.000 pubblicazioni di libri di imprenditori e professionisti, ha scritto il suo nuovo libro di 192 pagine in sole 8 ore grazie all’utilizzo della piattaforma ChatGPT.

L’esperienza acquisita in 21 anni nel campo dell’editoria e della scrittura ha permesso a Bruno di sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale di ChatGPT per creare un testo profondo, coinvolgente e ricco di storie personali. Non si tratta di un’operazione di copia&incolla, ma di un dialogo articolato e fruttuoso con l’intelligenza artificiale, che ha permesso di raggiungere un risultato di grande qualità. Secondo Bruno, l’utilizzo di ChatGPT per scrivere un libro è come parlare con un amico. La piattaforma infatti, grazie alla sua capacità di apprendimento e di adattamento, permette di ottenere risposte adeguate e di supportare la creatività dell’autore, senza limitarla.

“Il testo è originale al 100%, ma ChatGPT mi ha aiutato nella progettazione di tutti i capitoli e dei sottocapitoli. Io ho dato l’argomento, ChatGPT mi ha prodotto decine di proposte di argomenti da affrontare.” ha affermato Giacomo Bruno “Dopo un’attenta selezione, ho definito il Sommario e abbiamo iniziato un dialogo sui contenuti. Io davo direttive molto specifiche, ChatGPT mi dava i testi. Ma invece di fare copia&incolla, ho riscritto a parole mie, aggiungendo anche storie e aneddoti della mia vita, che per forza di cose ChatGPT non avrebbe mai potuto creare. È stato un dialogo così veloce e avvincente, che dopo 8 ore di lavoro consecutivo ero arrivato a 192 pagine.” Ma ci vuole cautela, aggiunge Bruno “Il rischio è che troppe persone si improvvisino scrittori senza avere idea di come si scriva un libro professionale. Utilizzare ChatGPT come strumento di supporto e di ispirazione può essere molto utile, ma affidarsi completamente a essa potrebbe portare a testi privi di originalità e personalità. Un bravo scrittore deve avere una visione propria, una voce autentica e un’esperienza personale che nessuna intelligenza artificiale può sostituire”.

La chicca finale? La Prefazione di ChatGPT. “Man mano che componevo i miei paragrafi, li restituivo in chat per farli rileggere a ChatGPT sia per correggere eventuali errori di battitura, sia per renderla consapevole degli effettivi contenuti del libro.” ha aggiunto Bruno “E quando alla fine le ho chiesto la Prefazione mi ha inviato un testo perfetto, molto coerente con i contenuti e persino con la mia filosofia di scrittura.” Anche per curare lo stile del libro, Giacomo Bruno ci fornisce un segreto: “Prima di iniziare, ho preso parti del mio ultimo libro e le ho date da leggere a ChatGPT per impararne lo stile. Mi ha detto che ho uno stile diretto, informale, molto coinvolgente. Ha notato che do del Tu al lettore. Quindi le ho chiesto di usare il medesimo stile anche per la composizione del nuovo libro. Così è stato. Io stesso non so distinguere le parti create da zero da me e le parti create con lo spunto di ChatGPT.”

Il libro di Bruno è un esempio concreto di come l’intelligenza artificiale possa supportare la scrittura e la creatività umana, permettendo di ottenere risultati di grande qualità in tempi ridotti. Il libro “Numero1 con ChatGPT” è disponibile sul sito www.brunoeditore.ai/libro Giacomo Bruno, classe 1977, ingegnere elettronico, è stato nominato dalla stampa “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002 con la Bruno Editore, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori. È Autore di 31 bestseller sulla crescita personale e Editore di oltre 1.000 libri sui temi dello sviluppo personale e professionale. È considerato un esperto di “book funnel” e di ChatGPT, nonché il più noto “book influencer” italiano perché ogni libro da lui promosso o pubblicato diventa in poche ore Bestseller n.1 su Amazon. È seguito dalle TV, dai TG e dalla stampa nazionale. Per info: https://www.brunoeditore.it