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Barometro Fondazione Vinci 2023: under 35 spericolati al volante

Barometro Fondazione Vinci 2023: under 35 spericolati al volanteRoma, 16 mag. (askanews) – Alla vigilia della prossima stagione estiva, durante la quale molti italiani ed europei saranno sulle strade, la Fondazione VINCI Autoroutes pubblica i risultati del 13° Barometro della guida responsabile. Realizzata da Ipsos su 12.400 persone in 11 Paesi europei, questa vasta indagine annuale presenta una panoramica dei comportamenti degli europei al volante. Permette di seguire l’evoluzione dei comportamenti a rischio e le buone pratiche per contribuire in particolare a orientare al meglio i messaggi di prevenzione in Italia e negli altri paesi europei.

Quest’anno, i risultati del 13° Barometro Europeo della Guida Responsabile di Fondazione VINCI Autoroutes mostrano un eccesso di comportamenti a rischio in particolare da parte degli under 35; questi errati comportamenti sono legati soprattutto all’uso di smartphone (il 23% guarda film o video mentre guida), al consumo di alcool o droghe (il 17% degli uomini) mentre il 12% degli under 35 si mette al volante in stato di ebbrezza. Altra errata consuetudine, quella di mettersi al volante in uno stato di sonnolenza, soprattutto tra i giovani uomini. Un altro fenomeno preoccupante è che quasi 1 guidatore su 3 tra i 16 e i 24 anni non indossa la cintura di sicurezza, nonostante questa regola sia un requisito per superare l’esame di guida. Un altro dato significativo emerso è l’uso diffuso dei telefoni con Bluetooth: sebbene più di un automobilista su due (56%) utilizzi il telefono in questo modo durante la guida, il 71% non considera questa pratica pericolosa e il 18% ha già avuto o ha sfiorato un incidente a causa del suo utilizzo. Questa edizione 2023 mostra anche che gli automobilisti sono sempre più disinibiti nell’inosservanza delle regole della strada e degli altri utenti: il 76% degli automobilisti europei utilizza lo smartphone o programma il GPS durante la guida, il 78% degli italiani (di seguito, tra parentesi i risultati dei nostri connazionali). Il 66% telefona mentre guida (72%); il 42% di questi lo fa regolarmente (48%), con un aumento di 5 punti rispetto al 2018. Sono coinvolte tutte le fasce d’età: il 77% degli under 35 anni (76%) e il 55% degli over 55 (67%) telefona mentre guida. L’uso dello smartphone in auto è in grandissima parte privato: avviene per l’82% degli automobilisti in generale (88%) e per il 69% dei quadri (75%). Il 22% dei lavoratori che guidano partecipa addirittura a riunioni telefoniche di lavoro (24%) mentre è al volante. Di questi, il 40% non ritiene pericolosa questa pratica (32%), anche se il 44% (58%) ha avuto o sfiorato un incidente a causa dell’uso del telefono al volante.

Inoltre, più di 8 automobilisti su 10 (84%) superano il limite di velocità di pochi chilometri orari (81%) e il 18% ha già avuto o sfiorato un incidente a causa della velocità eccessiva o inadatta (20%). Gli effetti di questi errati comportamenti alla guida sono molto evidenti, poiché l’84% degli intervistati dichiara di aver avuto paura di comportamenti aggressivi da parte di altri automobilisti, un livello molto alto che non è diminuito dal 2019. “Sebbene gli automobilisti siano consapevoli dei pericoli legati all’uso dello smartphone durante la guida – spiega Bernadette Moreau, Delegata generale della Fondazione VINCI Autoroutes – alla mancanza di sonno o all’uso di alcool o droghe, hanno sempre più difficoltà ad accettare le limitazioni legate alla guida di un veicolo. I giovani, in particolare, cercano un compromesso tra le sollecitazioni della vita sociale e una guida sicura, anche se ciò significa correre dei rischi”.

In merito all’uso di alcool, droghe, farmaci, si evidenziano comportamenti meno isolati di quanto sembri, e che riguardano in particolare uomini giovani: Il 7% degli automobilisti europei (8%) – e addirittura il 17% degli uomini sotto i 35 anni (21%) – ammette di aver guidato in stato di ebbrezza. L’11% degli automobilisti europei ha già avuto o sfiorato un incidente a causa di un consumo eccessivo di alcool (12%). Questa percentuale sale al 25% per gli uomini sotto i 35 anni (32%). Il 10% (10%) – il 20% (26%) degli uomini sotto i 35 anni – guida dopo aver consumato droghe che possono alterarne la vigilanza. Il 5% (6%) – e il 17% (21%) degli uomini al di sotto dei 35 anni – guida dopo aver fumato cannabis o fatto uso di droghe. Infine, manca ancora una consapevolezza del rischio riferito alla sonnolenza alla guida: solo il 7% (5%) degli automobilisti europei identifica la sonnolenza come una delle principali cause di incidenti stradali mortali in generale, e il 20% (22%) in autostrada.Il 26 % (30%) ha già avuto l’impressione di essersi assopito per qualche secondo al volante Più di un automobilista su 6 (15%, 16%) ha già avuto o sfiorato un incidente a causa della sonnolenza. 3 ore e 12 minuti (3 ore e 15 min.) è il tempo medio prima della sosta in un lungo tragitto, ovvero un tempo di guida ben superiore alle 2 ore raccomandate.

Ma dal 13° Barometro della Guida Respnsabile di Fondazione VINCI Autoroutes emerge anche un dato positivo ed interessante relativo all’uso dei veicoli elettrici che, oltre a consentire significativi risparmi energetici, presenta molti vantaggi in termini di sicurezza. Nel 2023,infatti risulta che il 21% degli automobilisti europei dichiara di aver già guidato un veicolo elettrico (20%) e il 6% ne possiede già uno (5%). Per molti automobilisti, soprattutto per i proprietari di questi veicoli, il passaggio dai veicoli a combustione interna a quelli elettrici si è tradotto in una guida più sicura e rilassata. Per il 38% (47%) il veicolo elettrico rappresenta uno stile di guida più economico e rilassato (54% dei proprietari, 63%). Il 37% (44%) afferma di essere più attento agli utenti della strada, soprattutto pedoni e ciclisti (54% dei proprietari, 65%); il 28% (26%) fa più pause – il tempo di ricaricare l’auto (41% dei proprietari, 44%) ed, infine, il 23% (23%) fa pause più lunghe (36% dei proprietari, 36%).

E’ nato Niccolò, il figlio di Elisa D’Ospina e Stefano Macchi

E’ nato Niccolò, il figlio di Elisa D’Ospina e Stefano MacchiRoma, 15 mag. (askanews) – Ancora una nascita vip nella storica clinica romana Casa di Cura Santa Famiglia, Centro Nascite di eccellenza nazionale e unica struttura mono specialistica in ostetricia e ginecologia in Italia. Fiocco azzurro per la coppia di neo genitori, la modella curvy Elisa D’Ospina e Stefano Macchi.

Il piccolo Niccolò – con la mamma Elisa e il papà Stefano – sta bene e pesa 4,630 Kg. “Eccoci, è arrivato il momento. Da adesso si naviga e si vola” il loro annuncio sui loro profili social. Soddisfazione e felicità non solo della coppia ma anche dell’equipe medica coordinata dal dottor Luca Cipriano e dal dottor Paolo Franceschini, e di tutta la sua equipe. “Benarrivato piccolo Niccolò, a lui e alla coppia di neo genitori che abbiamo accompagnato durante tutto il percorso nascita, i nostri più affettuosi auguri! In diverse occasioni pubbliche con Elisa abbiamo affrontato i temi della denatalità e dei Disturbi del Comportamento Alimentare, oggi è una grande gioia vederla, neo mamma, stringere Niccolò tra le sue braccia. Ogni nuovo nato è un segno di speranza per tutti” afferma Donatella Possemato, direttrice della Santa Famiglia.

Università, a “Smart&Hack” vince l’app ‘Contapassi’ per EuroRoma2024

Università, a “Smart&Hack” vince l’app ‘Contapassi’ per EuroRoma2024

Roma, 11 mag. (askanews) – Un’app per promuovere la sostenibilità degli Europei di atletica leggera di Roma del 2024 e con un gioco ‘contapassi’ per coinvolgere i visitatori che arriveranno da tutta Europa a una competizione virtuale. E’ questo il progetto che ha vinto la quinta edizione di ‘Smart&Hack’, la competizione universitaria nazionale lanciata dall’agenzia per il lavoro Risorse che si è svolta a Roma.

L’applicazione ideata da tre studentesse dell’Università Statale di Milano per la Fondazione EuroRoma 2024, il comitato organizzatore della manifestazione sportiva, ha conquistato la giuria di esperti che ha esaminato i progetti elaborati nel corso dell’hackathon svolto in 24 ore online da 52 studenti universitari di tutta Italia. Le vincitrici Anais Dovjak, Francesca Badalà e Alessia Miceli avranno la possibilità di lavorare con il team tecnico della Fondazione EuroRoma 2024 e riceveranno un buono Amazon del valore di 1.500 euro. “Il fatto che ben otto team abbiano risposto alla nostra challenge – commenta il direttore generale della Fondazione EuroRoma 2024, Paolo Carito – conferma l’entusiasmo attorno ai prossimi campionati europei di atletica”.

Le tre studentesse hanno progettato un’app per offrire servizi e informazioni utili legate all’organizzazione e alla gestione sostenibile degli europei di atletica che si svolgeranno a giugno 2024. Punto di forza dell’applicazione ‘contapassi’ è il coinvolgimento dei visitatori di tutte le nazionalità europee: l’app conterà i passi fatti con l’obiettivo di vincere un biglietto per le giornate finali degli Europei e ottenere sconti per visitare Roma. “Abbiamo pensato a un’app interattiva – spiegano le studentesse vincitrici – che partendo dalla promozione dell’evento, all’insegna della sostenibilità, coniughi lo sport praticato dagli atleti e il movimento dei visitatori e degli appassionati. Da qui l’idea di realizzare una competizione virtuale che unisca il benessere fisico a una grande manifestazione agonistica”.

“L’app ‘contapassi’ per gli Europei di atletica di Roma coglie nel pieno l’obiettivo di ‘Smart&Hack’, che consiste nel mettere al centro le persone”, dichiara Marco Pagano, ceo di Risorse. L’iniziativa, ospitata presso la sede della Città metropolitana di Roma Capitale e in collaborazione con la Casa delle Tecnologie Emergenti e l’Università Sapienza, ha visto la partecipazione degli studenti di undici università italiane tra cui la stessa Sapienza di Roma, Tor Vergata e il Politecnico di Milano. Ad aderire sono stati anche gli allievi della Scuola Holden di Torino, dell’Apple Developer Academy di Napoli e della Luiss Business School di Roma. Sono stati loro, riuniti in 18 team, ad accettare le quattro sfide dedicate all’innovazone e all’inclusività lanciate dalle quattro aziende Avio, DeA Capital, Fondazione EuroRoma 2024 e Zucchetti a Smart&Hack.

“Abbiamo voluto realizzare la quinta edizione di Smart&Hack a Roma – spiega Pagano – per attrarre ulteriori talenti che possano accompagnare lo sviluppo del Paese. Per questa ragione abbiamo coinvolto Avio, DeA Capital, Fondazione EuroRoma 2024 e Zucchetti, così da mettere un faro sui giovani e sulle nuove competenze digitali necessarie per lo sviluppo dei progetti d’innovazione che vedranno protagoniste le aziende private e la pubblica amministrazione anche grazie al Pnrr. “Siamo molto contenti che l’iniziativa abbia visto la partecipazione di tante presenze femminili – aggiunge Alessia Scarpa, innovation & sales director di Risorse – con ottimi progetti e presentazioni. Ancora una volta Smart&Hack è un format che permette di progettare idee innovative e, allo stesso tempo, fattibili”.

Nel corso della manifestazione sono stati assegnati anche due premi speciali per l’innovazione: il primo è andato al progetto dedicato all’uso della realtà aumentata per gli europei di atletica di Roma, il secondo per un progetto incentrato a equilibrare il rapporto tra l’intelligenza artificiale e gli esseri umani. Ai premiati sarà data la possibilità di partecipare, con un discorso di presentazione, all’Innovation Manager Hub Summit 2023, che si terrà il prossimo novembre a Roma e che vedrà protagonisti oltre 70 manager di grandi aziende italiane. La prossima tappa di Smart&Hack avrà luogo all’Università di Pavia dal 15 al 16 novembre 2023.

Accordo tra ELT e Sport e Salute per contrasto ai virus respiratori

Accordo tra ELT e Sport e Salute per contrasto ai virus respiratoriRoma, 10 mag. (askanews) – ELT, società leader nel campo della difesa elettronica e Sport e Salute S.p.A., azienda pubblica italiana che si occupa dello sviluppo dello sport in Italia, annunciano una collaborazione all’insegna del comune impegno per la sostenibilità e l’innovazione orientata a migliorare la qualità della vita.

L’accordo – si legge in una nota – prenderà vita nel periodo degli Internazionali di Tennis in programma a Roma fino al 21 maggio, nei luoghi pubblici del Foro Italico saranno infatti installati 150 dispositivi E4Shield. E4Shield è una tecnologia rivoluzionaria, completamente made in Italy, che agisce all’interno degli ambienti chiusi ed è in grado di inattivare i virus presenti in aria per i quali è programmata, contribuendo a mitigarne la minaccia. La tecnologia, certificata CE e SAR, è stata presentata ufficialmente nella sua prima versione Anti-Covid lo scorso giugno nell’ambito del MIND di Milano insieme al partner del progetto Lendlease, quando sono stati illustrati i risultati di inattivazione al 90% in aria del virus Covid e delle sue varianti. Seguendo la roadmap evolutiva oggi la tecnologia presenta un livello di maturità superiore con efficacia dimostrata su un ceppo rappresentativo dei virus dell’influenza stagionale, dando anche in questo caso risultati positivi in aria al 90%.

“Una delle sfide di questo secolo è la salvaguardia della qualità dell’aria – ha affermato Enzo Benigni Presidente e CEO di ELT -. Un nuovo coronavirus viene a trovarci ogni 10 anni, un nuovo virus influenzale ogni anno, un nuovo virus del raffreddore anche ogni mese. Noi abbiamo un programma di ricerca avanzato per massimizzare il funzionamento di E4Shield contro altri virus respiratori, mettendo a disposizione a questo fine la tecnologia più sofisticata di Elettronica. Siamo onorati di poter collaborare al miglioramento della vita con un ente come Sport e Salute che si occupa proprio del benessere delle persone”. Vito Cozzoli, Presidente Sport e Salute Spa “Siamo felici che il Foro Italico diventi sempre più tecnologico. Abbiamo già predisposto un nuovo servizio di connessione Wi-fi di ultima generazione, stabile, sicura e fruibile da parte di tutti i partecipanti agli Internazionali Bnl di tennis. Questa iniziativa è parte di un progetto più ampio di riqualificazione e digitalizzazione dell’intero Parco Foro Italico che ha come obiettivo ultimo la creazione di una Smart District di Sport e Salute dove sicurezza, e attività saranno i protagonisti. Abbiamo inoltre creato anche un acceleratore di start up sportive che prende il nome di WeSportUp. La presenza in alcuni spazi del site di questo nuovo dispositivo ideato dall’azienda ELT, che si pone come obiettivo quello della prevenzione dei virus aerei, è un ulteriore passo avanti verso quell’innovazione che è orientata a migliorare la qualità della vita e il benessere delle persone”.

Approvato odg in Senato per semimaschere protettive da agenti biologici

Approvato odg in Senato per semimaschere protettive da agenti biologiciRoma, 8 mag. (askanews) – Durante la pandemia da Coronavirus, le “mascherine” ci hanno accompagnato per oltre un anno di vita quasi tutti i giorni, diventando talvolta un’ossessione personale. Le mascherine sono state per lungo tempo al centro de dibattito pubblico. Siamo passati dall’acquisto a qualsiasi prezzo nei primi mesi della pandemia, all’insofferenza, alla nascita dei movimenti no mask con chi non le voleva proprio indossare, fino alle indagini delle Procure di mezza Italia. Tuttavia, esistono ambienti in cui risultano strumenti di protezione individuale di vitale importanza e talvolta, sia prima che dopo la pandemia, sono state sottovalutate non soltanto dagli utilizzatori, ma soprattutto dai responsabili per la sicurezza e dalle istituzioni pubbliche. Ora, grazie a un Ordine del giorno presentato dalla Senatrice Michaela Biancofiore, Capogruppo dei centristi di maggioranza a Palazzo Madama, il Governo si è impegnato affinché lo Stato ed i suoi Enti si adoperino a dotare i reparti ad alto rischio degli ospedali ed altri ambienti lavorativi “pericolosi”, di semimaschere protettive da agenti biologici, a tutela degli operatori e dei lavoratori esposti a tali rischi.

Queste nuove dotazioni utilizzano tessuti altamente performanti e leggeri, i quali garantiscono una protezione in caso di esposizione o potenziale esposizione ad agenti biologici. Inoltre, il minor spessore della semimaschera significa minore resistenza respiratoria e minor sforzo per l’operatore. Garantisce un’ottima tenuta al viso anche durante i movimenti e facilita l’indossamento. Infine, la pressione esercitata dagli elastici garantisce il massimo confort su collo, viso e testa per una maggiore sensazione di sicurezza. “Abbiamo la necessità di proteggere al meglio gli operatori che si muovono in ambienti ad alto rischio, quali reparti di malattie infettive, sanitari e militari che si occupano del trasporto di persone contagiate da virus spesso sconosciuti e provenienti da Paesi lontani, lavoratori dei settori chimici industriali che hanno la necessità di essere protetti con il prodotto più avanzato disponibile sul mercato. Sono proprio queste persone le prime ed entrare in contatto con quei virus che devono essere protette, riudendo i rischi di una nuova pandemia”. È quanto sostiene in termini più formali l’Odg della Senatrice Biancofiore approvato poco più di due settimane fa in Commissione al Senato.

L’Odg G/564/17/5 a firma Sen. Biancofiore approvato dal Senato, ha prestato particolare attenzione alle indicazioni tecniche atte a tutelare qualsiasi soggetto anche solo dall’esposizione potenziale ad un agente biologico in grado di infettare e indurre danno, consapevole che solo in questo modo si potrà sempre arginare un incremento nella diffusione di patologie infettive evitando magari la manifestazione di una vera e propria epidemia. Ad oggi si può rilevare che l’ARES, sia l’azienda italiana a produrre il più innovativo prodotto protettivo da agenti biologici rispondendo alle suddette caratteristiche tecniche. ARES BBM è l’unico Biofiltrante oronasale in questo momento CERTIFICATO per la protezione da agenti biologici con capacità di ritenzione da agenti infettivi. Una evoluzione rispetto ai dispositivi antipolvere utilizzati fino ad ora.

Giornata Mondiale Biodiversità, all’ONU mostra su attività Carabinieri

Giornata Mondiale Biodiversità, all’ONU mostra su attività CarabinieriRoma, 26 apr. (askanews) – Nell’ambito delle iniziative di diplomazia ambientale finalizzate a promuovere l’impegno dell’Italia per la tutela dell’Ambiente, l’Arma dei Carabinieri, sotto l’egida del Ministero della Difesa e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il coordinamento della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, la partecipazione dell’Aeronautica Militare ed in collaborazione con Leonardo e Telespazio, promuove una mostra sulle attività di questo Comando che si terrà a New York dall’8 al 18 maggio presso il Palazzo dell’ONU, in preparazione della Giornata Mondiale della Biodiversità.

La mostra racconterà l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella protezione e nella conservazione della Natura e metterà in evidenza l’impegno dell’Istituzione, attraverso il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA) nella tutela e nella conservazione della biodiversità, attraverso le attività di sorveglianza del territorio agro-forestale del Paese, contrasto dei reati in materia di incendi boschivi, danno ambientale, inquinamento e gestione illegale di rifiuti, di commercio illegale di specie protette di flora e fauna, di maltrattamento animale nonché alla gestione di 150 riserve naturali statali e aree demaniali e alla sorveglianza dei Parchi nazionali Italiani. Nell’ambito dell’esposizione – curata nei contenuti da Micromegas Comunicazione – sarà presente anche una sezione dedicata all’Aeronautica Militare che con il Servizio Meteorologico fornisce un contributo essenziale al Paese ed alla collettività nazionale per il monitoraggio e la previsione delle condizioni meteo-climatiche.

L’idea di base dell’installazione è quella di portare il visitatore all’interno di una foresta ideale. Un bosco concettuale e simbolico, che rappresenta idealmente il patrimonio naturale che deve essere custodito e preservato, dove immagini e suoni di ambienti naturali scorrono su schermi distribuiti lungo il percorso, dando vita ad un suggestivo paesaggio immersivo. Attraverso l’ausilio di alcune postazioni multimediali e interattive, il visitatore può esplorare una offerta di contenuti di approfondimento su più temi legati al patrimonio naturale e alle attività dell’Arma dei Carabinieri nel settore ambientale, a partire dalla mappatura delle più belle riserve naturali italiane. Un patrimonio naturale di 130 mila ettari, con la maggiore concentrazione di biodiversità in Europa. Complessi ecosistemi, veri e propri “scrigni” naturali che custodiscono una molteplicità di specie animali e vegetali in singolari habitat e paesaggi straordinari in continua evoluzione da scoprire.

Questa popolazione di fauna e flora costituisce a sua volta il tema di un exhibit interattivo dedicato. I visitatori possono navigare fra decine di schede descrittive delle specie più diffuse e tutelate, conoscendone la distribuzione sul territorio e le caratteristiche fisiche e ambientali, oltre all’indice di valutazione sullo stato di conservazione e rischio di estinzione secondo i criteri della IUCN (The International Union for Conservation of Nature’s Red List of Threatened Species), svolgendo così un ulteriore opera di sensibilizzazione e informazione sui temi della conservazione della biodiversità e della protezione delle risorse naturali di cui abbiamo bisogno per sopravvivere. Questo impegno quotidiano per la Tutela del patrimonio Forestale e dei Parchi, della Biodiversità, Ambientale e Agroalimentare, costituisce il capitolo centrale della narrazione. Attraverso l’interattività infatti, si è potuto costruire un sistema di rappresentazione navigabile della vasta e complessa struttura di tutte le attività in cui l’Arma dei Carabinieri, mediante le proprie articolazioni dedicate distribuite su tutto il territorio nazionale, esercita puntualmente e con passione il proprio ruolo di “polizia ambientale”, distinguendosi come un’eccellenza in ambito Europeo.

In linea con lo spirito della mostra, è stata dedicata una particolare attenzione in fase di progetto e di produzione dell’installazione, ai materiali con i quali è stata realizzata. Il legname per la struttura infatti, appartenente a quattro specie diverse (faggio, abete, frassino e rovere), proviene da piante morte per cause naturali all’interno delle riserve naturali gestite dai Carabinieri della biodiversità. Tale legname continua a rappresentare un importante serbatoio di carbonio. Tutta la struttura infatti pesa circa 3.200 kg e rappresenta un serbatoio di quasi 6500 kg di CO2. Aeronautica Militare

Difendere l’Italia, il suo territorio, la sua sovranità e i suoi interessi vitali, garantendo l’approntamento, l’efficacia operativa e l’impiego delle Forze Aeree nel quadro del sistema di sicurezza nazionale ed internazionale. Accanto a questi compiti, l’Aeronautica Militare opera come Servizio meteorologico nazionale. In questa veste, oltre a divulgare quotidianamente le previsioni meteorologiche alla collettività nazionale attraverso le piattaforme radiotelevisive nazionali e regionali, fornisce prodotti e servizi meteo-climatici specialistici alle Istituzioni interessate, tra le quali la Protezione Civile, le Regioni, i Centri di ricerca e le Università, ed assicura l’assistenza meteorologica per l’aviazione civile e militare. A livello internazionale, l’Aeronautica Militare rappresenta il Paese nelle Istituzioni di settore, dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, al Centro Europeo per la Previsione a Medio termine, all’Organizzazione europea per l’utilizzo dei satelliti meteorologici. Nel settore dei cambiamenti climatici, l’Aeronautica Militare, in collaborazione con il CNR-ISAC, concorre al monitoraggio globale dei gas serra grazie al proprio Centro Aeronautica Militare di Montagna di Monte Cimone (provincia di Modena) che è una delle 30 Stazioni mondiali del Global Atmosphere Watch e detiene la serie storica di monitoraggio di CO2 più antica d’Europa e la 2^ più antica del mondo. Infine l’Aeronautica Militare, che opera sempre più nel dominio dello Spazio quale naturale estensione delle sue missioni operative, ha sviluppato una capacità operativa nell’ambito dello Space Weather, diramando quotidianamente 4 bollettini di “meteorologia spaziale”, per monitorare, conoscere e prevedere gli effetti delle attività solari che possono condizionare l’efficienza dei sistemi satellitari di navigazione, osservazione della Terra, comunicazione e pilotaggio.

Leonardo

Leonardo sviluppa capacità multidominio nel settore dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza. L’azienda svolge un ruolo di primo piano nei principali programmi strategici internazionali ed è un partner tecnologico di fiducia di governi, agenzie di difesa, istituzioni e imprese. L’innovazione, la ricerca continua, la digitalizzazione sono le pietre miliari dell’attività di Leonardo in tutto il mondo, insieme ad una strategia di sostenibilità necessaria per un progresso duraturo per le persone e il pianeta. Telespazio, con la sua controllata e-GEOS, offre un portafoglio unico di servizi e soluzioni nel campo della geo-informazione, contribuendo grazie all’ausilio della tecnologia satellitare alla tutela della biodiversità e al monitoraggio dei fenomeni climatici e del territorio per un uso consapevole delle risorse naturali.

Micromegas

Micromegas Comunicazione è un operatore indipendente privato, leader in Europa nell’area dell’Event Management e della comunicazione integrata. Il suo core-business è la progettazione, realizzazione e gestione di grandi eventi istituzionali, corporate, finanziari e di marketing. Produce, inoltre, progetti, servizi e piattaforme ad alto valore aggiunto, offrendo ai propri clienti nazionali ed internazionali lo sviluppo di contenuti e tecnologie innovative, in tutti gli ambiti della comunicazione multicanale. La società, detentrice di numerose certificazioni di qualità secondo lo standard ISO, con sedi a Roma e a Milano, è curatrice e produttrice della mostra Italian Biodiversity Keepers dietro mandato dell’Arma dei Carabinieri.

Diagnostica tumori, TA Associates investe in Diatech Pharmacogenomics

Diagnostica tumori, TA Associates investe in Diatech PharmacogenomicsRoma, 26 apr. (askanews) – Diatech Pharmacogenetics, leader nella farmacogenetica e diagnostica della medicina di precisione per il cancro, ha annunciato oggi che TA Associates (“TA”), una delle principali società di private equity a livello globale, ha firmato un accordo finanziario volto ad effettuare un investimento strategico per la crescita dell’azienda. Come parte della trattativa, l’investitore di minoranza Alto Partners, cesserà completamente la sua partecipazione al business. Il fondatore e la direzione di Diatech manterranno la proprietà di maggioranza dell’azienda, collaborando a stretto contatto con TA. Diatech produce e distribuisce soluzioni diagnostiche per l’identificazione delle mutazioni geniche, che costituiscono i principali target della terapia personalizzata contro il cancro e che sono determinanti nelle risposte dei pazienti a specifici trattamenti. Con questi test, Diatech mira ad aumentare l’efficacia delle terapie contro il cancro attraverso diagnosi e trattamenti personalizzati.

“Siamo entusiasti di accogliere con noi TA in questo viaggio, in un periodo di grande avanzamento della medicina di precisione – ha detto Fabio Biondi, fondatore e presidente di Diatech -. TA offre un’ampia esperienza operativa e un’amplia rete globale che saranno fondamentali per accelerare la nostra crescita internazionale e l’innovazione dei prodotti. Ringraziamo anche Alto Partners per averci aiutato a raggiungere questo traguardo nel nostro percorso di crescita”. Fondata nel 1996, Diatech ha avuto una forte crescita negli ultimi anni e oggi è uno dei primi players nel mercato dell’UE per la diagnostica oncologica. L’investimento di TA sosterrà il continuo sviluppo di Diatech di soluzioni diagnostiche e reagenti, nel settore della farmacogenetica, nonché le iniziative di crescita globale dell’Azienda, rafforzando la sua posizione di leader nel mercato in rapida espansione della diagnostica molecolare.

“Con il miglioramento della tecnologia e un maggiore passaggio alla medicina di precisione, i continui progressi nel panorama dei test genomici sono essenziali – ha dichiarato Oliva Alberti, CEO di Diatech -. Questa partnership strategica con TA ci consentirà di ampliare la portata dei nostri prodotti e servizi esistenti e di espanderci in modo significativo nei mercati internazionali”.

La7, torna il sabato mattina L’Ingrediente Perfetto

La7, torna il sabato mattina L’Ingrediente PerfettoRoma, 21 apr. (askanews) – Se la domenica Maria Grazia Cucinotta ci allieta con le sue ricette del cuore realizzate con i migliori “ingredienti perfetti” italiani, il sabato il “buon cibo” preparato dai grandi Chef della nostra Penisola diventa elemento narrante della vita, la storia, i successi e l’intimità dei grandi personaggi del mondo del cinema, dell’arte, della moda, dello spettacolo… Nasce così “L’ingrediente Perfetto, a Tu per Tu”. Ogni sabato alle 12.00 su La7 Maria Grazia inviterà a pranzo un”amico celebre” e tra un antipasto gourmet ed un piatto di spaghetti si lasceranno andare ad una bella e rilassante chiacchierata. Il cibo sarà anche il pretesto per raccontare la regione di provenienza dell’ospite, delineando una piccola guida enogastronomica regionale.

L’ospite della prima puntata in onda sabato 22 aprile è un’icona del cinema italiano, una donna forte e solare Sandra Milo. Davanti ai piatti preparati dallo Chef William Anzidei della terrazza Les Etoiles di Roma, avvolta dalla bellezza della Città Eterna, Sandra Milo ha raccontato la sua passione per il cibo, che per alcuni anni, durante la sua parentesi a Buenos Aires, è stata anche una “professione” e poi ancora ha parlato dei suoi piatti del cuore: quelli che cucina per gli altri e quelli che ama farsi preparare. Durante questa piacevole chiacchierata tra amiche, la signora Milo si è svelata a Maria Grazia ed ha parlato delle sue tante vite: mamma, attrice, donna di spettacolo ma anche delle sue fragilità e dei suoi punti di forza con ancora tanti sogni da realizzare nel cassetto.? “L’ingrediente Perfetto – A Tu per Tu” è un programma ideato e prodotto dalla Me Production di Elio Bonsignore, scritto da Luca Balsamo e Veronica Moccia per la regia di Jonathan Paladini.

Fabio Romani (IPS): sovranità tecnologica con sviluppo competenze cyber

Fabio Romani (IPS): sovranità tecnologica con sviluppo competenze cyberRoma, 17 apr. (askanews) – Sviluppare competenze nazionali verticali per rispondere alla sfida di accrescere la sovranità tecnologica del Paese. Il CEO di IPS Fabio Romani ha affrontato questi temi all’evento Innovation Cyber Security Summit, organizzato da ANGI, Associazione Nazionale Giovani Innovatori, nella splendida cornice di Palazzo Wedekind. Sono intervenuti nella stessa sessione anche Selene Giupponi, Managing Director EU Resecurity Inc. & Segretario Generale Women4Cyber Italia, Umberto Saccone, EY Leader Employee & Physical Assets (EPA) – Security Risk Management Adjunct Professor LUISS Business School, Gianni Amato, Senior Cybersecurity Consultant CERT-AgID e Pierluigi Paganini, Prof. Luiss & Member ENISA Working Group Cyber Threat Landscapes. In un contesto geopolitico caratterizzato da uno scenario internazionale estremamente complesso e mutevole, l’autonomia strategica è ormai riconosciuto essere un elemento fondamentale delle politiche di molti governi. Grazie alle competenze verticali e al continuo dialogo con le istituzioni, IPS ha avviato nell’ultimo anno un percorso di ampliamento delle proprie capacità di Cyber Security, costituendo una Business Unit dedicata. La Divisione avrà a disposizione anche dei Laboratori, accreditati presso l’ACN, per offrire servizi di controllo, verifica e valutazione di sistemi, secondo gli standard internazionali Common Criteria, rivolti a Istituzioni ed Infrastrutture Critiche nazionali. Un percorso concreto per contribuire alla sovranità tecnologica del Paese.

Salute, focus su ‘Rischio clinico globale: cause e strategie di intervento’

Salute, focus su ‘Rischio clinico globale: cause e strategie di intervento’Roma, 17 apr. (askanews) – La salute è il nostro bene più prezioso e a noi tutti spetta il compito di tutelarla al meglio, prendendo coscienza dell’impatto negativo che le scelte, le abitudini e gli stili di vita scorretti esercitano su di essa. L’identificazione dei fattori di rischio e l’intervento mirato per la loro eliminazione dovrebbe essere il primo obiettivo in un contesto sociosanitario di best practice per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini. È pertanto opportuno rivolgere adeguata attenzione sia agli aspetti clinico-diagnostici, sia a quelli connessi alla ricerca scientifica, agli studi sociologici, alle scienze ambientali, alla gestione sostenibile delle risorse naturali e all’utilizzo opportuno delle risorse strutturali e tecnologiche.

Su questi temi si è sviluppato un dibattito tra rappresentanti istituzionali ed esperti del settore, nel corso del convegno dal titolo “Rischio clinico globale: cause e strategie di intervento”, svoltosi lo scorso week-end a Roma, organizzato da DreamCom presso l’Hotel Sina Bernini Bristol. Obiettivo del meeting è stato quello di porre l’attenzione sull’importanza della prevenzione e del trattamento precoce, della rimozione o almeno riduzione dei rischi di salute tramite la trasmissione di raccomandazioni e cure appropriate che rispondano a criteri di evidenza clinica e, contestualmente, di sostenibilità ambientale e sociale. L’evento, moderato dalla Prof.ssa Carla Bruschelli, ha avuto tra i suoi relatori anche il Prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo, e docente di Medicina Interna presso l’Università di Catania. Tema dell’intervento, il paziente con BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) con dipendenza dal fumo, che ha definito “difficile, perché ha uno storico prolungato che ha creato una forte alleanza con la sigaretta. Dunque, smettere di fumare lo porta a una grande forma di infelicità, perché rappresenta una perdita”.

Per questo motivo, l’approccio standard alla riduzione del tabagismo, basato sulla terapia farmacologica, risulta inefficace: “Il brupopione – ha aggiunto il Prof. Polosa – ha un effetto significativo a 6 mesi in termini di CAR (Continous Astinence Rate), che tuttavia scompare a distanza di anni. Anche con le terapie farmacologiche piu efficaci, l’80% dei pazienti continua a fumare a distanza di un anno”. Il Prof. Polosa ha sottolineato che “occorre studiare anche i benefici delle nuove tecnologie che erogano nicotina, come le sigarette elettroniche e i sistemi a tabacco riscaldato. La storia di queste tecnologie è infatti una storia di grande successo, perché hanno un forte impatto in termini di riduzione del fumo. Le alternative combustion-free possono aiutare notevolmente i pazienti con BPCO dal fumo di sigaretta, come dimostrato dai risultati di due studi clinici che evidenziano come questi soggetti possono astenersi dal fumare se viene loro fornita una valida alternativa. Ovvero, la sigaretta elettronica e i sistemi a tabacco riscaldato, strumenti che mimano l’esperienza del fumo, ma garantendo al contempo miglioramenti significativi dello stato di salute generale”.