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Estate con Fido, la dieta corretta per il benessere dei nostri cani

Estate con Fido, la dieta corretta per il benessere dei nostri caniRoma, 24 giu. (askanews) – Nel mondo si contano 471 milioni di cani da compagnia, secondo quanto riportato da Statista. L’Italia non fa eccezione. Con 13.863.734 cani microchippati, il nostro Paese vanta una media di un cane ogni quattro persone (Anagrafe degli Animali d’Affezione del Ministero della Salute). Numeri che vanno al di là della mera statistica, ma riflettono il legame profondo ed il ruolo di questi animali, diventati membri imprescindibili delle famiglie italiane.


E con l’arrivo della stagione estiva, la cura dei nostri amici a quattro zampe diventa ancora più cruciale. Le temperature calde possono infatti trasformarsi in un nemico silenzioso, mettendo a rischio la loro salute. Dunque è essenziale una maggiore cura ed attenzione al benessere generale dei nostri animali. “I cani, come le persone, risentono delle variazioni climatiche e stagionali. L’incremento del termometro durante i mesi estivi può avere effetti avversi sulla loro salute e sul desiderio di mangiare – spiega Luca Deriu, founder di CuorMio, realtà toscana pioniera del DogFoodness in Italia – di conseguenza, è cruciale che i padroni siano particolarmente attenti alla dieta dei loro fedeli compagni, considerando che durante i mesi caldi l’animale tende quasi naturalmente a perdere l’appetito con il rischio di disidratarsi”.


È quindi fondamentale incoraggiare il cane a mangiare e bere, offrendo alimenti rinfrescanti e leggeri ma ricchi di nutrienti essenziali per mantenere la sua energia e vitalità. Anche se l’attività fisica ridotta, tipica dei mesi estivi, richiede un apporto calorico inferiore, è importante che i pasti forniscano comunque i nutrienti necessari per il suo benessere. “Utilizzare qualche stratagemma per stimolare l’appetito e favorire l’idratazione può essere di grande aiuto, ad esempio aggiungere al cibo del nostro Fido il brodo nutriente per cani – afferma Luca Deriu – un insaporitore del tutto naturale, ricco di vitamine e nutrienti essenziali, è utile a favorire una migliore qualità della vita dell’animale. Grazie al collagene e a minerali come calcio e fosforo, il nostro brodo supporta la salute delle ossa e delle articolazioni, prevenendo problemi articolari e migliorando la mobilità. La presenza di Vitamine A e C potenzia il sistema immunitario, il sedano e l’aceto di mele riducono il rischio di problemi gastrointestinali favorendo una sana digestione e anche la salute del cuore, grazie alla presenza di grassi buoni”. Un’alimentazione equilibrata ed un supporto all’idratazione e ai nutrienti sono dunque necessari per garantire il benessere dei cani, soprattutto durante i mesi più caldi dell’anno, ma è bene tener presenti anche altri aspetti, specie in vista delle vacanze. Quindi, oltre a nutrirli adeguatamente, è fondamentale prepararsi in anticipo per qualsiasi evenienza. Verificare la presenza di una clinica veterinaria 24 ore su 24 vicino al luogo di villeggiatura e memorizzare il numero di emergenza è essenziale per rispondere prontamente a qualsiasi necessità medica, come sottolinea Luca Deriu, inoltre, dotare il cane di un collare con il numero di telefono è altrettanto importante, specialmente se viene lasciato da solo in un ambiente nuovo come un albergo. Durante i viaggi in auto, segue l’esperto, è bene mantenere i finestrini aperti e fare soste frequenti per assicurare il comfort dell’animale, inoltre abituarlo gradualmente ai viaggi è cruciale per mitigare possibili episodi di stress. Durante le passeggiate all’aperto, è essenziale evitare le ore più calde e proteggere le zampe dall’asfalto caldo, utilizzando apposite protezioni come burro per naso e polpastrelli. In spiaggia è essenziale evitare che il cane beva acqua di mare o mangi sabbia, e dopo il bagno è consigliato sciacquarlo con acqua dolce. Assicurare inoltre un riparo all’ombra e l’accesso costante ad acqua fresca per prevenire colpi di calore durante le ore più calde del giorno. “Conoscere i rischi potenziali che il cane può affrontare durante l’estate è fondamentale per prendersi cura in modo attento e consapevole della sua salute e del suo benessere. Questo approccio aiuta a proteggerlo dai pericoli e a garantirgli una stagione estiva sicura e piacevole”, conclude Deriu.

Estate, si conferma la tendenza di chi sceglie la meta in base al food

Estate, si conferma la tendenza di chi sceglie la meta in base al foodRoma, 24 giu. (askanews) – La scelta di una meta di viaggio basata sulla cucina del territorio è una tendenza sempre più diffusa tra i viaggiatori appassionati di gastronomia – circa il 61% dei vacanzieri – come riporta una ricerca recente di booking.com a seguito di un’indagine condotta su 50mila viaggiatori in tutto il mondo.


Un trend che si basa sull’idea di esplorare una cultura attraverso il cibo locale, considerando la cucina come parte integrante dell’esperienza di viaggio. La cucina riflette la storia, le tradizioni e le influenze di una cultura: provare piatti tipici locali consente ai viaggiatori di immergersi nelle radici e nelle tradizioni di un luogo. L’Italia è ovviamente uno dei territori più variegati dal punto di vista della gastronomia tanto che nella lista del portale gastronomico TasteAtlas tra le 100 regioni con il cibo migliore del mondo, 17 sono italiane. Anche per questo l’Italia si conferma meta prediletta per chi desidera fare un tour culinario alla scoperta dei piatti più tipici da nord a sud dello Stivale, ma anche di quelli più ricercati e segreti. E per tutti i viaggiatori buongustai che scelgono la propria meta in base alla food experience e hanno bisogno di una “bussola” per orientarsi tra i gusti unici della tipicità gastronomica italiana, Dr Podcast, Audio Factory internazionale con sede a Londra e studi di registrazione nelle principali capitali europee, ha realizzato “Italia come mangi”, serie original presentata da La Piadineria, dove il divulgatore e gastronomo Lorenzo Sandano, accompagna l’ascoltatore in un viaggio lungo 10 puntate per 10 storie culinarie: dalla frittura agli impasti, dalle frattaglie alla cucina circolare fino ad arrivare alla pasta ripiena. Da nord a sud, dall’adriatico al Tirreno, la cucina regionale italiana come non è mai stata raccontata.


Pasta, sughi e lievitati: il carboidrato regione per regione. Nelle puntate dedicate agli impasti e alla pasta, Lorenzo Sandano svela i segreti della panificazione regione per regione con tutte le ricette più tipiche di ogni territorio. La Liguria con la sua fragrante focaccia da inzuppare persino a colazione nel cappuccino, la Romagna con la classica piadina crudo e squacquerone da gustare in riva al mare, la Capitale con la sua pizza bianca con la “mortazza” irrinunciabile rifugio dalle interminabili camminate lungo il Tevere. E poi a Napoli sua maestà la pizza e in Sicilia lo sfincione palermitano e la focaccia messinese.


Come racconta Lorenzo Sandano nella serie podcast la panificazione italiana è qualcosa di unico: potrebbe sembrare solo acqua e farina, ma ogni ricetta regionale è unica e inimitabile e per i lovers del carboidrato ogni regione italiana ha qualcosa da svelare. Per non parlare dell’elemento gastronomico che tutto il mondo ci invidia: la pasta. La pasta è una cosa seria, non si sceglie il formato casualmente. Ogni design è studiato per combaciare con determinati sughi, ogni dimensione è calibrata per un minutaggio preciso di cottura. Forse è qualcosa che si dà per scontata, perché ormai non possiamo immaginare la vita senza pasta, ma dietro un rigatone o una tagliatella c’è arte, maestria, studio e sapienza.


E che dire della pasta ripiena? Essa non si riduce all’atto di farcire, in alcuni casi sfiora il misticismo e la religiosità. Dietro ad un semplice tortellino o un raviolo, che poi semplice è solo in apparenza, c’è la maestria delle mani che lavorano, c’è la memoria collettiva e la ricerca. La pasta ripiena non è solo una prelibata ricetta, è un racconto mitologico. E ovviamente non c’è pasta senza sugo, e il ragù è di sicuro una delle tradizioni culinarie più sublimi della cucina italiana, variegato e molteplice nelle sue mille sfumature e il suo profumo che va da Bologna a Napoli. Ragù vuol dire cura e pazienza, amore per la cucina e attenzione ai dettagli. Quando si cuoce un pentolone di Ragù lo si fa pensando intensamente a chi lo dovrà gustare, ecco qual è il segreto di questa antica ricetta, che è fatta per essere condivisa. Unti, bisunti e felici: da Nord a Sud la mappa dei fritti e dei grassi in cucina. Se in Piemonte si friggono le mele e gli Amaretti insieme alle frattaglie, a Napoli si celebra il mare e c’è addirittura chi frigge la crema, bisogna solo inchinarsi a questa varietà perché, se il fritto è un argomento che divide, non si può certo dire che non rivesta un ruolo importante quando si tratta di cucine regionali. Cacio fritto in Abruzzo, olive ascolane nelle Marche, pettole in Basilicata, crescentine in Emilia Romagna, frico in Friuli Venezia Giulia: ce n’è per tutti i gusti dei viaggiatori più affamati. E il ruolo fondamentale che hanno i “grassi” nella cucina italiana non è sicuramente un mistero. Le diverse tipologie di oli, burro e strutto utilizzate nelle preparazioni e nelle ricette hanno scandito i tempi e le mode, oltre che l’identità dei territori. Dimmi che grasso usi e ti dirò chi sei? Forse no, ma sicuramente si può capire da dove viene una ricetta. Dal prezioso burro delle Alpi fino all’olio d’oliva, allo strutto del casatiello napoletano, in Italia vige la regola “unto e gusto”. Latte e formaggi: l’Italia che fila. Il latte si trasforma in così tante cose che forse non le abbiamo ancora scoperte tutte, racconta Lorenzo Sandano nel podcast. Non ci sono solo la ricotta e i formaggi, il latte diventa anche mozzarella e burro, oppure yogurt e qualunque altra ricetta, in pasticceria e anche nelle preparazioni salate. Il latte è un elemento essenziale e magico, di origine animale o vegetale, che è capace di prendere tante forme quanti sono i cuochi. Dal Parmigiano Reggiano alla Burrata di Andria IGP, una delle puntate del podcast è un vero e proprio giro d’Italia, regione per regione, attraverso i suoi formaggi. L’Italia sostenibile: per chi ama la cucina degli avanzi. L’arte di trasformare gli avanzi in piatti sorprendenti e gustosi è tipica della cucina regionale italiana. Si riduce lo spreco alimentare, si risparmia, ma non solo, con idee creative e ricette innovative si può trasformare un avanzo in un autentico capolavoro culinario. Panzanella toscana e ribollita, cialledda della Basilicata, i Canederli del Trentino Alto Adige: tutte ricette che hanno alla base il pane raffermo, elemento primario grazie al quale sono state realizzate ricette intramontabili. E ancora la carne e i suoi scarti, che hanno dato vita a piatti fondamentali della nostra gastronomia come la coda alla vaccinara nel Lazio, l’insalata di nervetti in Lombardia, il lampredotto a Firenze. Per chi ama essere sostenibile senza rinunciare al gusto, di sicuro la cucina del recupero è un must da ritrovare in ogni regione. Dulcis in fundo: la pasticceria. Ogni regione ha il suo biscotto e ogni città ha inventato la sua torta. I dolci sono i monumenti culinari dei territori, sfogliati o al cucchiaio, ripieni o bagnati nel liquore, non c’è una regola nelle ricette dolci all’italiana. L’unica regola è la bontà. Il bonet in Piemonte, il pasticciotto in Puglia, il pan pepato in Umbria, i cannoli in Sicilia: sono soprattutto i dolci a farla da padrona in tavola e a contraddistinguere ogni regione in modo netto. Si può dire che sono proprio i dessert quelli che restano più impressi quando si viaggia per l’Italia e che, a fine pasto, riescono a concludere il menù in maniera inenarrabile.

Summer Fancy Food, riproduzione Toro di Wall Street in cioccolato Fiasconaro

Summer Fancy Food, riproduzione Toro di Wall Street in cioccolato FiasconaroRoma, 24 giu. (askanews) – È stata un successo la sorpresa realizzata dai Maestri Pasticcieri Fiasconaro, eccellenza del Made in Sicily dolciario, che al Padiglione Italia del Summer Fancy Food di New York – la Fiera di riferimento per il settore alimentare del Nord America – hanno esposto la riproduzione in cioccolato di Sicilia e di Modica del Toro di Wall Street in formato ridotto in omaggio del noto scultore siciliano Arturo Di Modica. Un omaggio alla stessa città, per la quale il “Charging Bull rappresenta un importante simbolo di forza e ripartenza, ma soprattutto, una vera consacrazione per l’azienda di Castelbuono (PA), che si è riconfermata ambasciatrice della pasticceria italiana di alta gamma nel mondo.


“Questo progetto rappresenta il coronamento di una folle idea nata dalla mia amicizia con il Maestro Di Modica, col quale avevamo deciso di celebrare il trentesimo anniversario della scultura di fama internazionale proprio con una rivisitazione in cioccolato”, spiega con soddisfazione il Maestro Nicola Fiasconaro. “Quest’opera rende omaggio ad un genio indiscusso, ma soprattutto, ad un grande imperatore della Sicilia che è riuscito a creare un ponte simbolico fra Italia e Stati Uniti. Oggi la nostra ambizione è proprio quella di trasformare questo ponte in un reale catalizzatore di business per far decollare il nostro Made in Italy agro-alimentare anche oltre Oceano”. Il Toro in cioccolato è stato presentato in presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.


Un’opera fortemente voluta. L’opera è stata fortemente voluta anche dall’Associazione “Amici di Arturo Di Modica”. Durante la manifestazione, infatti, è stata annunciata ufficialmente la costituzione a New York della “Friends of Arturo di Modica”, Associazione senza scopo di lucro attraverso la quale gli amici del Maestro vogliono continuare a tenere viva l’eredità culturale dell’artista attraverso mostre, eventi e attività insieme ad enti privati e pubblici, contribuendo così a preservare anche le opere del maestro che sono attualmente nella città di New York e nel mondo. L’Associazione offrirà, inoltre, anche borse di studio a giovani scultori. Già lo scorso anno, inoltre, é stata donata ad Eric Leroy Adams, sindaco di New York, una targa in marmo realizzata a Castelbuono – che certifica la paternità del Charging Bull, e che recita: “La statua è una creazione dello scultore Arturo Di Modica, arrivato a New York nel 1971 per vivere e lavorare. Quest’opera è un regalo di Arturo per la città di New York, portata a Bowling Green il 20 ottobre 1989 come simbolo della forza dell’America e dei suoi valori”.


Anteprima di Natale allo Stand Fiasconaro. L’azienda madonita è presente al Summer Fancy Food con uno stand dedicato. Un’occasione unica per un’anteprima di Natale, con la Collezione 1953 – la nuova linea che racchiude in tre cappelliere di pregio i suoi panettoni storici e iconici – il Panettone Classico al “Malvasia delle Lipari passito D.O.C.”, con freschi canditi d’arancia di Sicilia, farina di grano Siciliano e pregiata uva sultanina aromatizzata con “Malvasia delle Lipari Passito D.O.C.”; il Panettone alle Nocciole (Madonie), ricoperto di glassa e nocciole; il Panettone Ananas, Albicocca e Pistacchi (Mediterraneo), con canditi d’ananas e albicocca e ricoperto di glassa e pistacchi. In primo piano anche la nuova Capsule Collection da 100 G. che racchiude il panettoncino tradizionale con freschi canditi di arancia e uvetta aromatizzata al “Marsala DOP” e Terre Siciliane “Zibibbo Liquoroso IGP” ed il Montenero, l’evoluzione contemporanea del Mannetto – il primissimo Panettone Fiasconaro – delizioso lievitato dall’impasto scuro che il prossimo Natale verrà presentato in due esclusive confezioni: una scatola Premium in latta con spolverino e bustina di zucchero a velo ed una versione prét-à-porter in astuccio shopper di carta.

Autentica cucina campana all’Osteria “La Segreta” in via Margutta

Autentica cucina campana all’Osteria “La Segreta” in via MarguttaRoma, 20 giu. (askanews) – Osteria “La Segreta” nasce nella Capitale nella storica Via Margutta, teatro della vita artistica, culturale e sociale romana, per opera dell’Architetto Antonio Girardi. Lo spazio è quello dell’ex Osteria Margutta in cui però ora prendono vita riferimenti alla tradizione campana e alla Costiera con una proposta verace, della buona cucina casalinga campana dove la qualità delle materie prime è garantita all’interno di un contesto ricercato e di design.


Osteria La Segreta vive appieno lo spirito di Via Margutta che, conosciuta in Italia e nel mondo per via dei suoi artisti che l’hanno animata negli anni, mantiene sempre nel tempo quell’aura di mistero che la inserisce di diritto tra le vie di nicchia del centro romano, seppur avvolta dal tumulto di turisti e non. L’insegna vuole quindi essere un’oasi di pace e relax dove avventurarsi in un viaggio culinario degli autentici sapori campani. L’ingresso è suggestivo, con il suo imponente portone blu che lascia intravedere poco e niente, preservando così il suo micro mondo. Al suo interno lo stile e il design rispecchiano l’estro creativo del titolare capace di coniugare al meglio ospitalità di lusso e atmosfera accogliente. “La Segreta” richiama però anche Villa La Segreta, futuro albergo baratto di Amalfi in procinto di nascere a fine 2024 sempre da un’idea di Antonio Girardi. A strapiombo sul mare, sarà una struttura eccelsa dell’ospitalità in cui suggestione e ricercatezza consentiranno agli ospiti internazionali di soggiornare in una location elegante ma con una calda atmosfera di casa, in cambio però della propria arte e professione”.


La cucina. La filosofia culinaria, come già detto, si ispira alla tradizione campana. Il menù propone l’assaggio di diversi antipasti seguendo il principio di “spicciolata napoletana” ovvero la tradizionale condivisione a centro tavola di vari piatti, tra cui anche i freschissimi crudi di mare, per iniziare il pasto in nome della convivialità. Le ricette sono semplici, figlie della tradizione casalinga partenopea ma realizzate tutte con ingredienti di prima scelta. Nel menu spiccano piatti come le zucchine alla scapece o i peperoni ripassati con olive ed acciughe, gli immancabili fritti di mare, la parmigiana di melanzane, la mozzarella di bufala ed il prosciutto crudo tagliato a velo. Il tutto accompagnato dall’eccezionale “pane cafone”, che arriva direttamente da Napoli. A seguire ci sono i piatti della cucina campana, marinara ma anche di terra: spaghetti alle vongole, paccheri ai pomodori vesuviani o le tradizionali polpette napoletane. Un menu senza alcun dubbio identitario che racconta con veridicità i sapori autentici del passato, portando in tavola il meglio degli ingredienti: pasta di 28 Pastai del Pastificio di Gragnano; acciughe e tonno sott’olio dell’Azienda Cetarii di Cetara; mozzarella di bufa biologica di Paestum fino ai dolci, rigorosamente della Costiera.


È d’obbligo poi un buon abbinamento al menu con cocktail e soprattutto vini ricercati e di qualità, con un occhio al territorio come quelli di Abbazia di Crapolla (prodotti da una società agricola di Vico Equense, posta a 300 metri sul mare). Il design. Naturalmente a farla da padrone è il design firmato dallo Studio Antonio Girardi Architect che ne ha curato la ristrutturazione. Si scorgono realizzazioni artigianali in stile coloniale, arricchite da elementi eclettici e oggetti ricercati. Le pareti del locale, ricoperte in rafia, espongono opere d’arte che omaggiano la storia artistica e commerciale di Via Margutta, trasformando così Osteria La Segreta in una piccola galleria d’arte con cucina.


Il progetto, dello studio AG Architect, propone dunque un’atmosfera elegante e di grande ispirazione per gli amanti dell’arte e del design di interni. Ma non solo. Osteria La Segreta ambisce infatti a divenire un vero e proprio spazio espositivo in cui le diverse opere d’arte vengono esposte ciclicamente, a seconda delle collaborazioni con le gallerie della via e non solo. L’insegna, con le sue cornici, il marmo e le colonne della zona bar, è già oggi portavoce della grande abilità del Corniciaio di Via Margutta, dello storico Marmoraro e dello scultore Patrick Alò, con il suo studio adiacente all’Osteria La Segreta. Un modo per dare ancora più lustro agli artigiani di Via Margutta e contribuire così al prosieguo della sua storia senza tempo.

Ichnusa e la lotta alle bottiglie abbandonate in Sardegna

Ichnusa e la lotta alle bottiglie abbandonate in SardegnaRoma, 17 giu. (askanews) – Fare squadra contro il degrado perché la Sardegna resti un paradiso. Un concetto, quello del “gioco di squadra”, che Ichnusa – storico marchio sardo nato nel 1912 – porta avanti oramai da anni per contribuire alla tutela dell’isola. E lo fa anche quest’anno con una squadra d’eccezione: le persone del Birrificio, partner fortemente radicati nel territorio, come Legambiente Sardegna e Urban Center, e i cittadini e i turisti, chiamati a essere parte di un movimento virtuoso del quale tutti possono beneficiare.


Nel 2024, la partita di Ichnusa è stata giocata contro l’abbandono del vetro nell’ambiente, grazie all’iniziativa “Il Nostro Impegno”. Dopo una ricerca commissionata ad Astraricerche per indagare sul fenomeno, seguita da una campagna di comunicazione integrata per parlare a chi arriva sull’isola (ma anche a tutti gli italiani nelle principali zone di ritrovo del Continente) e a pochi giorni dal lancio del Decalogo del Rispetto, una raccolta di piccoli gesti per rispettare la Sardegna e i sardi, arrivano oggi i bidoni speciali per la raccolta del vetro che lanciano un messaggio di responsabilità e rispetto per la Sardegna. Un messaggio di rispetto necessario in quanto, secondo un’indagine realizzata da Astraricerche – la prima del suo genere – circa 1 italiano su 4 (meno di 1 su 5 in Sardegna) ha gettato via il vetro nell’ambiente. 1 su 10 confessa di aver commesso il fatto una o più volte nell’ultimo anno. Proprio per sensibilizzare le persone circa l’importanza di non abbandonare i rifiuti, Ichnusa ha deciso di fare un passo in più, attraverso la realizzazione dei bidoni speciali per la raccolta del vetro che saranno distribuiti nei luoghi della socialità e nei principali punti di ritrovo nelle zone costiere dell’isola. Ciascun bidone sarà decorato da giovani muralisti e illustratori sardi con messaggi di sensibilizzazione per difendere la bellezza della Sardegna, nella tradizione del muralismo sardo, che da sempre rende l’arte portatrice di un messaggio sociale


“L’impegno di Ichnusa nel tutelare le bellezze della Sardegna ha radici profonde”, ha ricordato Matteo Borocci, direttore del Birrificio. “Da anni siamo attivi sul territorio e facciamo squadra con le comunità locali per promuovere e difendere la bellezza della nostra Sardegna. Oggi, con la realizzazione dei bidoni personalizzati da artisti sardi, aggiungiamo un nuovo tassello a questo mosaico di rispetto per l’isola. I bidoni, che saranno distribuiti in alcuni dei principali punti di ritrovo della movida sarda, gli stessi dove, in questi mesi, le persone del Birrificio e i volontari di Legambiente Sardegna hanno intrapreso le azioni di pulizia, non sono solo uno strumento per raccogliere il vetro in modo corretto, ma anche un’opera d’arte che celebra la bellezza della Sardegna e la creatività dei suoi abitanti. Tutto questo portando un messaggio sociale estremamente importante e in cui crediamo molto. Infatti, siamo stati chiari fin da subito: se la bottiglia deve finire per terra, allora preferiamo che la nostra birra non sia bevuta affatto”.

RAEE, tra falsi miti e poca consapevolezza: ne smaltiamo ancora pochi

RAEE, tra falsi miti e poca consapevolezza: ne smaltiamo ancora pochiRoma, 13 giu. (askanews) – Nel 2023 sono state raccolte oltre 349 mila tonnellate di RAEE, un peso pari a più di 990 aerei passeggeri (Boeing 777) a pieno carico. Un numero apparentemente enorme ma che, se guardato bene, appare minimo visto che si tratta di solo il 36% del totale che viene gettato. I RAEE sono Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che, se gettati in aree di raccolta gestite dai Comuni o in specifici punti di smaltimento, possono diventare una risorsa preziosa, eppure gli italiani non li conoscono ancora bene. Solo 4 su 10 ne sanno dare una corretta definizione e il 10% li confonde con una tassa. E anche chi li conosce è convinto perlopiù che si tratti di grandi elettrodomestici come televisori, frigoriferi, computer. Appena 1 italiano su 3 sa che i RAEE sono anche oggetti più piccoli di uso comune come, ad esempio, le sigarette elettroniche, tanto che 1 su 5 crede che i piccoli RAEE possono essere gettati nell’indifferenziata e che non rilascino sostanze tossiche . Sono questi i dati del rapporto SWG tra Italiani e RAEE da cui Marevivo è partito per lanciare, in collaborazione con BAT Italia e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la quinta edizione della campagna ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’, con l’obiettivo di informare correttamente sui piccoli RAEE e sul loro smaltimento.


‘Il riciclo dei piccoli RAEE è indispensabile per ridurre i danni ambientali causati dall’impatto del loro scorretto smaltimento. Occorre attuare una transizione ecologica per arginare la crisi climatica, abbandonando il modello di economia lineare, insostenibile, che depreda risorse naturali, produce beni dal ciclo di vita brevissimo che generano montagne di rifiuti – dichiara Raffaella Giugni, Segretario Generale Marevivo – e passare con urgenza a un’economia circolare, che imita la natura dove tutto si trasforma senza creare rifiuti se non quelli che alimentano nuovi cicli di vita. I piccoli RAEE sono una risorsa importante. Da essi è possibile estrarre risorse utili al ciclo produttivo, metalli e materiali preziosi che diventano materie prime seconde, rientrando in un ciclo economico e ambientale virtuoso. L’ecologia è parte integrante dell’economia e della politica. Solo un modello di società sostenibile può far invertire la rotta, salvare il Pianeta e noi stessi’. Nata nel 2020, l’iniziativa ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’ mira a sensibilizzare le persone sui danni causati dal littering, ovvero l’atto di gettare rifiuti di piccole dimensioni nell’ambiente, con un focus particolare sull’abbandono dei mozziconi di sigaretta. Un percorso virtuoso che – in questi anni di campagna – ha permesso di risparmiare al Pianeta un totale di 3.164.676 mozziconi, tanti quanti ne servirebbero a coprire uno spazio di 326 ettari pari a circa 466 campi da calcio. Quest’anno ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’ torna con un focus rinnovato e ben preciso: aumentare la consapevolezza sull’impatto ambientale che hanno tutti i piccoli dispositivi elettrici ed elettronici se non correttamente smaltiti e fornire una formazione adeguata su un tema che interessa tutti. Per raggiungere un pubblico più ampio e diffondere in modo capillare le informazioni necessarie per una corretta gestione dei RAEE, il progetto sfrutterà le potenzialità della rete e vivrà online permettendo di inserire ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’ nel panorama delle iniziative di comunicazione digitale che mirano a incentivare comportamenti responsabili verso l’ambiente e la società.


‘Siamo fieri e onorati di essere, ancora una volta, partner della campagna di Marevivo ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’, che ci permette di essere parte di un sistema virtuoso che coinvolge cittadini, tabaccai e amministrazioni locali per raggiungere un obiettivo comune: la tutela dell’ambiente’, afferma Fabio de Petris, AD di BAT Italia. ‘Oggi ci troviamo davanti a un mercato che continua a evolversi e che abbraccia nuove categorie di prodotti. Prodotti di nuova generazione che, una volta esausti, diventeranno un rifiuto da smaltire. Questo vuol dire che tutti dovremo avere contezza del fatto che, seppure di piccole dimensioni, anche questi prodotti vanno differenziati correttamente. Siamo entusiasti di collaborare con Logista per l’edizione di quest’anno: BAT, da sempre attenta alle tematiche di sostenibilità, è stata la prima azienda del settore a sentire l’esigenza di adottare un programma di corretto smaltimento, dotando già nel 2022 i propri punti vendita temporanei di contenitori per la raccolta dei dispositivi esausti e realizzando nel 2023 un progetto pilota nella città di Torino in partnership con Interzero Italia. Siamo felici quindi di partecipare attivamente al progetto di Logista e in quest’ottica, vogliamo essere in prima linea nella promozione di una maggiore consapevolezza circa il corretto smaltimento dei dispositivi elettronici da fumo esausti e nell’incoraggiare i consumatori a fare la propria parte’. Da ‘Piccoli gesti, grandi crimini’ a ‘Micro raee, maxi rifiuti’: ecco l’evoluzione della campagna 2024.


‘Sono piccoli quindi meno dannosi’, ‘non contengono materiali riciclabili’, ‘smaltirli è complicato’. Questi sono solo 3 dei falsi miti da sfatare sui micro RAEE, ma che mostrano quanto ancora ci sia da fare sul tema. Per questo l’edizione 2024 di ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’ avrà un titolo eloquente: ‘Micro RAEE, Maxi Rifiuti’. Un passo in più verso il futuro, che trasformerà la ‘scena del crimine’ degli anni passati in una vera e propria piattaforma di sensibilizzazione, un contenitore di più format in grado di intercettare un pubblico quanto più ampio ed eterogeneo. Gli ‘ingredienti’ di questa attività varieranno dai quiz interattivi ai video non convenzionali, fino a una serie di materiali informativi sull’importanza di smaltire correttamente questi prodotti conferendoli nei centri di raccolta dedicati (visita il sito https://piccoligesti.eu/ per ulteriori informazioni) e anche una vera e propria mappa delle tabaccherie che raccolgono i piccoli RAEE aggiornata in tempo reale. Quest’ultima iniziativa, in particolare, è resa possibile grazie a RECYCLE-CIG, il circuito organizzato di raccolta per le sigarette elettroniche esauste attivato da Logista, principale operatore di distribuzione integrata ai punti vendita d’Europa. Il progetto RECYCLE-CIG, a cui BAT Italia ha aderito sin dal suo annuncio, prevede la possibilità per i consumatori di conferire le sigarette elettroniche e i dispositivi da fumo esausti – indipendentemente dall’acquisto di un nuovo prodotto – in una delle circa 30.000 tabaccherie aderenti. ‘Grazie all’accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Centro di Coordinamento RAEE’ – afferma María Pilar Colás, Amministratore Delegato di Logista Italia – ‘Abbiamo lanciato RECYCLE-CIG, il primo circuito organizzato di raccolta per le sigarette elettroniche esauste in Italia: un supporto concreto all’intera filiera e di tutti i nostri clienti e stakeholder. Abbiamo posizionato nelle circa 30.000 tabaccherie aderenti, facilmente individuabili attraverso l’App ‘Logista per te’, apposite box dove il consumatore può conferire le sigarette elettroniche o device senza obbligo di acquistarne di nuovi. A breve lanceremo anche un’importante campagna di sensibilizzazione sul tema’. Conclude María Pilar Colás: ‘Come Logista mettiamo a disposizione di Micro RAEE, Maxi Rifiuti la nostra capillarità distributiva, punto di forza del progetto RECYCLE-CIG. Siamo felici inoltre di condividere le expertise in termini di innovazione e di comunicazione che abbiamo sviluppato sul tema della sostenibilità.’


Dal digitale al reale: in 5 comuni italiani giornate di sensibilizzazione e ‘scene del crimine’. Sebbene il tema di quest’anno sia interamente dedicato ai RAEE, resta vivo l’impegno di Marevivo e BAT Italia nel portare avanti anche la lotta al littering, l’abbandono di mozziconi e piccoli rifiuti nell’ambiente attraverso il supporto ai comuni che vogliono sensibilizzare i propri cittadini sul tema. I dati, infatti, indicano che ogni anno in Italia il 64% delle sigarette fumate in luoghi pubblici, tra cui parchi, giardini, piazze e strade, viene smaltito in modo improprio, abbandonando il mozzicone a terra. Ecco perché, in linea con quanto fatto negli anni precedenti, anche quest’anno i comuni che vorranno aderire all’iniziativa riceveranno il ‘kit’ per dare vita a un’installazione che rappresenta una vera e propria ‘scena del crimine’, in cui, accanto alle sagome delle ‘vittime’ raffiguranti tartarughe, pesci e stelle marine, è posta la riproduzione di un mozzicone gigante, come simbolica ‘arma del delitto’. Per il 2024 sono disponibili cinque kit per altrettanti comuni, con Procida e Sciacca già confermati.

Fondazione Istituto Danone presenta “Proteine nella dieta mediterranea”

Fondazione Istituto Danone presenta “Proteine nella dieta mediterranea”Roma, 13 giu. (askanews) – La dieta mediterranea è scientificamente avvalorata tra i migliori regimi alimentari perché costituisce una dieta varia, bilanciata, salutare, economica e vicina ai costumi degli italiani e alle tipicità regionali. Tutte caratteristiche che la rendono preziosa e fondamentale, nonché un modello per la prevenzione di varie patologie. ‘Oggi dovremmo mangiare per virtù e per scelta di salute quello che i nostri nonni mangiavano per necessità’: questa è la citazione del Professor Andrea Ghiselli, recentemente scomparso, grande esperto in scienza della nutrizione, che ha coordinato e contribuito con la sua opera alla stesura questo libro.


Eppure, in Italia, solo una percentuale minoritaria della popolazione, il 13% (poco più di 1 italiano su 10), segue la dieta mediterranea, con forti spaccature a livello territoriale1. Questo allontanamento dai principi della dieta mediterranea predispone all’aumento di problematiche come obesità, diabete e malattie cardiovascolari, sempre più presenti nei Paesi ad alto reddito, con evidenti rischi di aumento dei costi sui sistemi sanitari. È per questo motivo che promuovere e preservare la Dieta Mediterranea diventa oggi necessario, e Fondazione Istituto Danone, si pone in prima linea per favorirne la conoscenza e l’adesione fra la popolazione.


Da oltre 30 anni, Fondazione Istituto Danone è, infatti, impegnata sul fronte scientifico nella costruzione di una cultura dell’alimentazione legata alla salute e della corretta informazione, in Italia e nel mondo. Si inserisce nell’ambito di questo importante percorso la pubblicazione del volume ‘Proteine nella dieta mediterranea’, a cura del giornalista scientifico Federico Mereta, edito da Gribaudo e supervisionato da un team scientifico di esperti, quali il Professor Lorenzo Morelli, la Dottoressa Elisabetta Bernardi, il Professor Andrea Ghiselli, il Professor Maurizio Muscaritoli, il Dottor Michele Sculati e l’Ingegnere Assunta Filareto. Grazie a un linguaggio facilmente fruibile, il libro traduce in modo semplice e assimilabile il volume ‘Transizione Proteica’ pubblicato da Fondazione Istituto Danone nella collana ITEMS dedicata agli specialisti presentato a marzo 2023. La dieta mediterranea è varia, bilanciata e flessibile.


Si tratta di un modello alimentare in cui tutte le fonti di nutrienti trovano spazio. Il volume si concentra sul ruolo delle proteine che giocano un ruolo cruciale per l’organismo: hanno una funzione plastica; intervengono in numerosi e diversi processi, dal trasporto di molecole attraverso il circolo ematico alla trasmissione di segnali nervosi, sono enzimi e ci aiutano a difenderci dalle infezioni (gli anticorpi sono proteine). Solo in casi di necessità hanno funzione energetica. Quando si parla di proteine si pensa soprattutto a carne, pesce, uova, legumi e prodotti lattiero-caseari. Eppure, questi preziosi macronutrienti sono anche nel grano e persino nelle verdure seppur in quota marginale. Poco meno del 30% di proteine che assumiamo deriva da cereali e derivati, circa il 27% da carne o pesce, il 21% da prodotti lattiero-caseari.


La Dieta mediterranea ha inoltre la peculiarità di favorire un corretto equilibrio tra quantità degli alimenti, densità energetica e sazietà, ed è quindi un valido aiuto in strategia dietetiche per prevenire l’obesità. ‘Proteine nella Dieta Mediterranea’ approfondisce sia le maggiori evidenze scientifiche sull’impatto di salute della proteina sia le categorie di popolazione per le quali l’assunzione di questo nutriente merita particolare attenzione (ad esempio nell’anziano e in chi fa sport). ‘Proviamo a pensare quanto sia importante ‘mangiare informati’. Il volume Proteine nella Dieta Mediterranea si propone proprio questo: offrire, con un linguaggio accessibile a tutti, ma sulla scorta di una ferrea aderenza alle ricerche scientifiche più recenti, le basi della conoscenza per scelte alimentari che siano rispettose del mondo attorno a noi e soprattutto siano utili per mantenerci in salute, riducendo il rischio di carenze e di errori che, se ripetuti, potrebbero influenzare negativamente il metabolismo’, ha commentato Lorenzo Morelli, Presidente Scientifico Fondazione Istituto Danone, Professore Ordinario di Microbiologia. Direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una Filiera agro-alimentare Sostenibile, che aggiunge: ‘L’intento di questa importante iniziativa è provare a far riscoprire uno stile alimentare, quello mediterraneo, che ha valori chiari sia per il benessere e la prevenzione di malattie per il singolo che per il pianeta. Dobbiamo, e dovremo sempre di più in futuro, ragionare in termini di varietà delle scelte come messaggio centrale per conciliare le esigenze della nostra salute con quelle dell’ambiente in cui viviamo’. Riflessioni che ispirano da sempre l’azione di Fondazione Istituto Danone che, in occasione dell’evento odierno, moderato dal giornalista e curatore Federico Mereta per il panel scientifico e dal giornalista e gastronomo Paolo Massobrio, per il panel istituzionale intende promuovere un’alleanza concreta tra il mondo scientifico e istituzionale a beneficio della collettività, assicurando la giusta conoscenza e valorizzazione della dieta mediterranea, intesa come strumento di slancio per il Paese dal punto di vista economico, sociale e della salute. Come conferma Fabrizio Gavelli, Presidente Fondazione Istituto Danone: ‘Come Fondazione Istituto Danone abbiamo la missione di diffondere la cultura dell’alimentazione legata alla salute e per questo siamo convinti dell’importanza di rilanciare un modello alimentare virtuoso come quello della dieta mediterranea, attraverso un’alleanza tra il mondo scientifico e le nostre Istituzioni’. E aggiunge: ‘Con Fondazione Istituto Danone siamo partiti da solide basi scientifiche e le abbiamo rese semplici e fruibili per raggiungere tutte le persone. In questo senso, la moderna visione della dieta mediterranea rappresenta la via maestra da seguire per prenderci cura di noi stessi, e allo stesso tempo fare la differenza per la salute collettiva’. All’evento istituzionale, che si è svolto presso la Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati, sono intervenuti gli esponenti del Board scientifico: Daniela Martini, Professoressa Associata di Nutrizione Umana, Dipartimento di Scienza per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente, Università degli Studi di Milano; Maurizio Muscaritoli, Professore Ordinario di Medicina Interna Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione. Direttore, UOC Medicina Interna e Nutrizione Clinica Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I Sapienza, Università di Roma. Presidente della Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo (SINuC); Michele Sculati Medico, Specialista in Scienza dell’Alimentazione. Dottore di Ricerca in Sanità Pubblica. Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Pavia e Milano Bicocca Master di II livello in Dietetica e Nutrizione Applicata – Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche. Membro del consiglio direttivo della Società Italiana Specialisti in Scienza dell’Alimentazione (ANSiSA); Assunta Filareto Ingegnere ambientale. Socio e membro del Consiglio di amministrazione della società Life CycleEngineering SpA. Presidente Diligea Srl Benefit; Elisabetta Bernardi, Biologo Nutrizionista, Specialista in Scienza dell’Alimentazione. Docente Corso di Perfezionamento in Nutrizione Umana, Università di Bari. All’iniziativa, sono inoltre intervenuti, esponenti dell’arco parlamentare: Sen. Licia Ronzulli, Vicepresidente del Senato della Repubblica; On. Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito; Andrea Costa, Ministero della Salute, Consigliere del Ministro Schillaci; Giacomo Vigna Dirigente, Direzione generale per la politica industriale – Agroindustria; Avv. Sergio Marchi, Capo Segreteria presso Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Investimenti, finanza e strumenti per la crescita, conferenza a Roma

Investimenti, finanza e strumenti per la crescita, conferenza a RomaRoma, 5 giu. (askanews) – Investimenti, finanza, credito agevolato e strumenti per la crescita. Questo e molto altro nella conferenza promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia che andrà in scena domani giovedì 6 giugno a partire dalle 9,00 presso la prestigiosa cornice dello Europe Experience a Roma a Piazza Venezia 6. Un momento anche di grande valore formativo sugli strumenti legati alla raccolta fondi per accompagnare le imprese, le startup e i progetti innovativi dei giovani e dei professionisti del settore. A esporre dati, numeri dell’ecosistema e opportunità sugli investimenti i principali attori del mercato tra cui: CDP -Cassa Depositi e Presti, Simest, InfoCamere, MCC – Mediocredito Centrale, Banca Europea degli Investimenti, Lazio Innova, Invitalia, Enea e la struttura PNRR della Presidenza del Consiglio. In apertura sono previsti gli interventi di: Carlo Corazza, Direttore degli Uffici del PE in Italia; Francesco Marcolini, Presidente Lazio Innova; Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI. A seguire il panel strumenti per la crescita e ecosistema innovazione con gli interventi di: Antonio Pascarella, Direzione Servizi e Imprese InfoCamere; Laura Micciché, Responsabile Programmi Europei presso CDP Cassa Depositi e Prestiti; Ilaria Rubbini, Investment Officer – Cleantech Equity and Growth Capital Banca Europea Investimenti; Marco Cantalamessa, Chief Marketing & CEO Staff Officer presso SIMEST Spa; William Nonnis, Responsabile tecnico operativo per la digitalizzazione e innovazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, struttura di Missione PNRR. A seguire il panel su accesso al credito e tecnologie a supporto della ricerca con: Gaetano Coletta, capo della Gestione Operativa del Trasferimento Tecnologico (GOTT) Agenzia ENEA; Marcello Ferraguzzi, Presidente Commissione Finanza Agevolata Odcec; Pierpaolo Proietti, Direzione Finanza per lo Sviluppo – Mediocredito Centrale S.p.A.; Massimo Calzoni, Responsabile Promozione Servizi e Accompagnamento INVITALIA. Infine, voci sul mondo investimenti, operatori dal mondo incubatori e acceleratori, competenze e internazionalizzazione con: Giuseppe Incarnato, Amministratore Delegato IGI Investimenti Group; Marco Travaglini, Fondatore di Mama Industry; Federico Belli Peekaboo Startup Community; Massimiliano Albanese, Presidente Apices, Segretario Federale UCI e Resp. Relazioni Internazionali Accademia Mauriziana; Serena Torquati, Startup Mentor e Science Communicator; Antonio Guadagnino, Presidente e Co Founder Paradigma Exponential Hub ; Domenico Giudici, Business Development Europe e Relazioni Istituzionali Next Srl; Luigi Capizzi, CFO e Founder Southside. “Siamo lieti di essere promotori come ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia per questa nuova importante iniziativa che per voce delle principali organizzazioni italiane ed europee illustrerà tutti gli strumenti volti alla crescita e al supporto delle imprese e delle startup. E’ fondamentale avere una adeguata conoscenza di tali strumenti e soprattutto avere consapevolezza che le istituzioni sono al fianco dei professionisti e delle imprese per accompagnare il loro percorso di crescita”. Così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI.

Jacopo Ascari e Emf firmano la nuova Capsule Zodiac Collection

Jacopo Ascari e Emf firmano la nuova Capsule Zodiac CollectionRoma, 3 giu. (askanews) – Jacopo Ascari, noto disegnatore e illustratore modenese, insieme al giovane designer Enrico Maria Forlani firmano la nuova Capsule Zodiac Collection, 12 t-shirt esclusive, ciascuna rappresentante uno dei 12 segni zodiacali che saranno presentate il 6 giugno presso Soldout a Milano. Il progetto è promosso dal giovane studente di design della moda al Politecnico di Milano, Enrico Maria Forlani. “Lavorare alla Capsule Zodiac Collection è stata un’esperienza straordinaria – ha detto Ascari – ho voluto creare delle t-shirt che non fossero solo indumenti, ma vere e proprie opere d’arte da indossare. Ogni segno zodiacale è stato interpretato con il mio stile personale, dando vita a capi unici e irripetibili. Non vedo l’ora di condividere queste creazioni con il pubblico e di vedere come verranno accolte.” Le magliette, realizzate al 100% in cotone italiano e impreziosite da una stampa digitale di alta qualità, sono resistenti ai lavaggi e allo sbiadimento nel tempo, assicurando una lunga durata e mantenendo inalterati i colori vivaci e intensi delle creazioni. Ascari, da sempre innamorato di forme massimaliste e barocche, ha reso ogni t-shirt unica e riconoscibile rendendo ogni capo un pezzo da collezione, in edizione limitata con soli 20 pezzi disponibili per ciascun segno zodiacale, per un totale di 240 maglie. “Ho scelto la t-shirt – ha aggiunto il creatore del progetto Forlani – perché è l’indumento più facile da indossare ed è anche quello più versatile e di cui non si può fare a meno. L’iniziativa rappresenta una perfetta fusione tra la mia passione per il design della moda e l’incredibile talento artistico di Jacopo. Siamo convinti che queste magliette, con il loro stile unico e la qualità superiore, conquisteranno il cuore degli appassionati di moda e degli amanti dell’arte.” La prima vendita della Capsule Collection si terrà giovedì 6 giugno dalle ore 18 alle 21 presso Soldout a Milano, in Corso Buenos Aires 56 in contemporanea con il lancio del sito. Un evento imperdibile che offrirà agli appassionati di moda e ai collezionisti l’occasione di incontrare Jacopo Ascari e scoprire in anteprima queste opere d’arte da indossare.

Iceberg: l’arte e la musica raccontatida Numa Palmer e Gabriele Marquignaz

Iceberg: l’arte e la musica raccontatida Numa Palmer e Gabriele MarquignazRoma, 31 mag. (askanews) – L’arte, la musica sono gli argomenti al centro dell’odierna puntata di Iceberg, il contenitore di informazione realizzato in collaborazione con l’agenzia di stampa Askanews e in onda su Anita TV (canale 88 DTT), presentato da Patrizia Barsotti. Per parlarne sono intervenuti la cantante Numa Palmer, l’artista Gabriele Marquignaz e la giornalista Francesca Lovatelli Caetani (Direttrice di Vanity Class).


Numa Palmer ha detto: “La passione per la musica è nata con me. Si tratta di una vera e propria ragione di vita, quasi una missione per aiutare le persone a connettersi tra di loro. Se devo indicare un mentore, dico sicuramente Renato Zero. Un uomo che ha dato tutto sé stesso in ogni aspetto di arte e creatività, scavando a fondo e indagando dentro la sua anima”. Per Numa Palmer la musica e l’arte si rivedono nella bellezza che lei descrive come “vibrazione e armonia. Non stiamo parlando solo di una questione estetica soggettiva, ma di un qualcosa che ci arriva al cuore e ci fa unire agli altri. L’armonia – ha detto – è unione e vita, la separazione è morte come nelle guerre che attanagliano il mondo in questo periodo e che stanno uccidendo e distruggendo il nostro mondo. Ricordiamoci – ha concluso Numa – che non siamo padroni dell’universo, ma ne siamo figli. Per questo non dobbiamo essere arroganti, ma rispettarlo e rispettarci senza pensare che ci siano esseri viventi di serie a o di serie b”.


Gabriele Maquignaz ha parlato del suo stile artistico: sparare vernice sulle tele con un fucile. “Tutto nasce da ricerche durate anni. L’opera in sé è arte concettuale, filosofica e informale e, chiamandosi big bang, rappresenta la nascita dello spazio e del tempo nell’arte” ha detto Maquignaz, che ha aggiunto: “Ho immaginato di essere nel buio eterno e, schiacciando il grilletto, ho voluto dare forma ad una creazione primordiale. In tal senso – ha specificato – non ho maestri, ma ho approfondito un po’ tutte le correnti artistiche”. Sul concetto di “bellezza”, l’artista ha sottolineato: “La prima bellezza è quella che ci ha consegnato Dio: il pianeta terra. Dovremmo conservarla con amore, invece l’uomo la sta distruggendo. Nelle mie opere voglio spiegare il bene ed il male, facendo vincere sempre il primo. Ognuno di noi può portare bene, anche con piccoli gesti”.


Francesca Lovatelli Caetani, invece, ha fatto un quadro generale sul momento dell’arte, specificando come “lo scenario è cambiato e le nuove generazioni hanno una nuova attrazione verso la cultura performativa. Arte e musica – ha aggiunto – sono collettori e trasmettitori di messaggi, legati anche alla sostenibilità e alla bellezza. Per questo l’arte deve insegnare e trasmettere un messaggio sociale di sostenibilità”.