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Iceberg: l’arte e la musica raccontatida Numa Palmer e Gabriele Marquignaz

Iceberg: l’arte e la musica raccontatida Numa Palmer e Gabriele MarquignazRoma, 31 mag. (askanews) – L’arte, la musica sono gli argomenti al centro dell’odierna puntata di Iceberg, il contenitore di informazione realizzato in collaborazione con l’agenzia di stampa Askanews e in onda su Anita TV (canale 88 DTT), presentato da Patrizia Barsotti. Per parlarne sono intervenuti la cantante Numa Palmer, l’artista Gabriele Marquignaz e la giornalista Francesca Lovatelli Caetani (Direttrice di Vanity Class).


Numa Palmer ha detto: “La passione per la musica è nata con me. Si tratta di una vera e propria ragione di vita, quasi una missione per aiutare le persone a connettersi tra di loro. Se devo indicare un mentore, dico sicuramente Renato Zero. Un uomo che ha dato tutto sé stesso in ogni aspetto di arte e creatività, scavando a fondo e indagando dentro la sua anima”. Per Numa Palmer la musica e l’arte si rivedono nella bellezza che lei descrive come “vibrazione e armonia. Non stiamo parlando solo di una questione estetica soggettiva, ma di un qualcosa che ci arriva al cuore e ci fa unire agli altri. L’armonia – ha detto – è unione e vita, la separazione è morte come nelle guerre che attanagliano il mondo in questo periodo e che stanno uccidendo e distruggendo il nostro mondo. Ricordiamoci – ha concluso Numa – che non siamo padroni dell’universo, ma ne siamo figli. Per questo non dobbiamo essere arroganti, ma rispettarlo e rispettarci senza pensare che ci siano esseri viventi di serie a o di serie b”.


Gabriele Maquignaz ha parlato del suo stile artistico: sparare vernice sulle tele con un fucile. “Tutto nasce da ricerche durate anni. L’opera in sé è arte concettuale, filosofica e informale e, chiamandosi big bang, rappresenta la nascita dello spazio e del tempo nell’arte” ha detto Maquignaz, che ha aggiunto: “Ho immaginato di essere nel buio eterno e, schiacciando il grilletto, ho voluto dare forma ad una creazione primordiale. In tal senso – ha specificato – non ho maestri, ma ho approfondito un po’ tutte le correnti artistiche”. Sul concetto di “bellezza”, l’artista ha sottolineato: “La prima bellezza è quella che ci ha consegnato Dio: il pianeta terra. Dovremmo conservarla con amore, invece l’uomo la sta distruggendo. Nelle mie opere voglio spiegare il bene ed il male, facendo vincere sempre il primo. Ognuno di noi può portare bene, anche con piccoli gesti”.


Francesca Lovatelli Caetani, invece, ha fatto un quadro generale sul momento dell’arte, specificando come “lo scenario è cambiato e le nuove generazioni hanno una nuova attrazione verso la cultura performativa. Arte e musica – ha aggiunto – sono collettori e trasmettitori di messaggi, legati anche alla sostenibilità e alla bellezza. Per questo l’arte deve insegnare e trasmettere un messaggio sociale di sostenibilità”.

Futuro della mobilità tra investimenti, transizione energetica e sostenibilità

Futuro della mobilità tra investimenti, transizione energetica e sostenibilitàRoma, 31 mag. (askanews) – Alla Camera dei Deputati è andato in scena, il tavolo tecnico promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori sul tema “Innovazione, mobilità del futuro, trasporto, logistica e green deal europeo”. Obiettivo dell’iniziativa è stato mettere a confronto esperti, accademici, imprese e istituzioni sulle prospettive e opportunità del mondo della future mobility, della transizione energetica e delle smart city. Ad aprire i lavori, i delegati dell’ANGI rappresentati dal Presidente Gabriele Ferrieri, dal DG Francesco Paolo Russo e dal membro del comitato scientifico Alessandro del Frate. Saluti istituzionali da parte dell’On. Vigna Presidente della Commissione Affari Europei della Camera dei deputati.


A fare il punto sulla visione istituzionale e sullo stato di esecuzione dei progetti ministeriali e cittadini sono intervenuti: Carla Messina, Funzionario Ministero Infrastrutture e Trasporti; Gianpiero Ruggiero, Primo Tecnologo e Mobility Manager CNR; Giulia Monteleone, Direttore Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili Enea; William Nonnis, Analista tecnico operativo per la digitalizzazione e innovazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, struttura di Missione PNRR. Sulla visione del mondo imprese, diversi gli operatori intervenuti per illustrare punti di forza e di debolezza tra investimenti, fonti rinnovabili, sicurezza e future mobility, in particolare: Gabriele Ferrazzano, Head of Development Smart Mobility Enilive; Stefano Sordelli, Future Mobility Director at Volkswagen Group Italia; Rocco Mammoliti, Responsabile Cyber Security Readiness Unindustria, CISO Poste; Domenico De Rosa, Presidente SMET.


In rappresentanza delle associazioni di categorie e degli esperti del mondo accademico, di notevole rilevanza sono stati gli interventi di: Domenico Borello, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, Sapienza Università di Roma nel settore Sistemi per l’Energia e l’Ambiente; Tommaso Saso, Professore presso l’Università degli Studi G.Marconi e Presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria; Luca Tatarelli, Direttore Report Difesa; Gianmaria Castori, Vicepresidente di Associazione Fermerci con delega ai rotabili e ai manutentori, Commercial Manager Alpha Trains; Federico Fiaschi, Segretario Generale Aicai; Andrea Boraschi, Direttore Ufficio Italiano Transport & Environment. “Siamo lieti dell’importante adesione ricevuta dal nostro tavolo di confronto per porre in evidenza le prospettive del mondo innovazione legato alle smart city e alla smart mobility. Nel corso del confronto sono emersi spunti di grande interesse che, come giovani innovatori, porteremo a conoscenza dei rispettivi organi istituzionali e tecnici al fine di dare il nostro sostegno alla realizzazione della transizione ecologica e digitale. Un grazie particolare per il supporto alle istituzioni parlamentari della Camera e a tutti gli attori che sono stati con noi al tavolo di lavoro”. Così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI.

Formazioni e certificazioni cybersicurezza

Formazioni e certificazioni cybersicurezzaRoma, 31 mag. (askanews) – L’importanza delle certificazioni per la cybersecurity. Nell’era digitale odierna, la cybersecurity è diventata una componente essenziale per la protezione dei dati e dei sistemi a servizio di aziende e istituzioni. Il panorama attuale vede da un lato un aumento del numero di gruppi legati al cybercrime come conseguenza del numero di attacchi, dall’ altro una progressiva sofisticazione degli attacchi stessi, facenti leva su tecnologie innovative come artificial intelligence e deep fake; proprio per questo, chi decide di intraprendere una carriera in questo settore deve prepararsi a studiare costantemente, mantenendo aggiornate le proprie competenze attraverso attività di ricerca e l’acquisizione di certificazioni di settore che costituiscono una garanzia di competenza sia per il professionista sia per l’azienda. A fronte dei vantaggi che derivano dal possedere certificazioni di cybersicurezza, come una maggiore qualità dei propri servizi ed un accesso facilitato a nuove opportunità di business e partnership strategiche, è necessario sottolineare la presenza di alcune criticità in termini di costi, impegno da parte del personale e oneri amministrativi. Ad oggi, questi fattori rappresentano un grande limite per aziende e professionisti che intendono certificare le proprie competenze in ambito di sicurezza cyber. Riscontro di questo si ha anche nel recente Rapporto annuale sulla cybersicurezza dell’Istituto per la Competitività (I-Com), il quale sottolinea da una parte che l’ottenimento delle certificazioni migliora la competitività sul mercato e aumenta le possibilità di partecipare a bandi di gara pubblici e privati; dall’altra che i tempi sono spesso eccessivamente lunghi e che l’impegno richiesto per risorse specializzate rappresenta un ostacolo notevole. Perché HWG Sababa si impegna ad investire nella formazione e nelle certificazioni di cybersecurity Attualmente l’impegno concreto di HWG Sababa, provider di cybersecurity a livello internazionale, è dimostrato da un totale di 325 certificazioni che attestano l’elevata professionalità delle proprie risorse.


Nello specifico, l’azienda detiene alcune tra le certificazioni più importanti e complesse da ottenere in termini di costi, tempi di accesso e percorso formativo di certificazione. Alcuni esempi sono: • Certified Information Systems Security Professional (CISSP) • EC-Certified Ethical Hacker (CEH) • CompTIA Security+


HWG Sababa investe attivamente nella formazione e nella crescita professionale, prevedendo un ampio budget dedicato alla formazione persino superiore alla media di mercato, e questo vale non solo per le risorse tecniche, ma anche per quelle operanti nelle diverse aree di business e riguarda sia le hard skills dello specifico ruolo sia le soft skills come, ad esempio, lavoro in team, competenze comunicative e di presentazione. Inoltre, per migliorare l’inserimento delle nuove risorse in azienda, HWG Sababa prevede attività di affiancamento per i nuovi arrivati che possono contare su un programma di onboarding strutturato. In questo modo è possibile migliorare sensibilmente l’inserimento delle nuove risorse e così accorciare i tempi con cui queste potranno lavorare in completa autonomia. Sicuramente, l’attenzione che HWG Sababa rivolge alla formazione, consente all’azienda di mantenere un alto livello delle prestazioni e favorire un elevato grado di mobilità interna. A questo si aggiunge una ricerca costante in termini di innovazione aziendale e di aggiornamento delle politiche e delle strategie. HWG Sababa, oltre che fare leva su prestigiose certificazioni internazionali ha sviluppato un rapporto continuativo con diversi atenei universitari in Italia, Lituania e Uzbekistan partecipando con expertise e finanziamenti a dottorati e progetti di innovazione e ricerca. Come dichiarato da Alessio Aceti, CEO del Gruppo: “Viviamo in un epoca in cui la combinazione tra innovazione tecnologica, situazione geopolitica e proliferazione del cybercrime hanno creato un esplosione della necessità di servizi di cybersecurity e di un conseguente gravissimo talent shortage globale. È compito delle aziende del settore supportare istituzioni e università nella riduzione di questo gap di esperti, in HWGSababa crediamo fortemente in questo e continuiamo a aumentare gli investimenti in formazione, ricerca e innovazione . Questo è per noi un must, non solo per il successo della nostra organizzazione, ma anche per fare la nostra parte nella resilienza del sistema paese” In conclusione, una maggiore consapevolezza e una formazione costante rappresentano ad oggi requisiti essenziali per garantire un’adeguata preparazione alle sfide più attuali. In un mondo digitale in continua evoluzione, investire nelle certificazioni di cybersicurezza è una decisione strategica e in grado di apportare effettivi vantaggi in termini di specializzazione, competenze e affidabilità.

Torna con la III edizione lo Young Innovators Business Forum

Torna con la III edizione lo Young Innovators Business ForumRoma, 30 mag. (askanews) – Le sfide dell’economia digitale, il ruolo dell’intelligenza artificiale e un manifesto per un’Italia competitiva che guarda ai giovani e al mondo delle imprese. Questi i temi per la terza edizione dello Young Innovators Business Forum che torna a Milano anche quest’anno il 4 giugno p.v. nella prestigiosa cornice dell’Auditorium Testori dalle 9,00 alle 17,00 a Piazza Città di Lombardia, 1.


Milano diventa così capitale dell’innovazione in questa importante manifestazione promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Regione Lombardia, dell’AGID, dell’agenzia ENEA, Assintel – Confcommercio, Anitec – Assinform, AIDP, Andaf e Confimprese. “Questa terza edizione evidenza ancor di più l’impegno dell’ANGI e dei giovani innovatori a sostegno dell’ecosistema dell’innovazione e delle imprese. Siamo di fronte all’alba di una nuova rivoluzione tecnologica con l’avvento della IA generativa e le implicazioni dello sviluppo delle nuove tecnologie abilitanti possono condurre ad un nuovo boom economico. Occorre tuttavia sostenere maggiormente gli investimenti nella ricerca e aumentare gli incentivi alle imprese per non perdere questa opportunità. Un processo di democratizzazione della tecnologia al servizio della cittadinanza con un appello che presenteremo al Governo e all’Europa con il nostro Manifesto per un’Italia Competitiva”. Così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI (già ForbesU30). Un’edizione ricca di ospiti in cui sarà presentato anche il III rapporto dell’Osservatorio su innovazione e digitale con focus su investimenti e nuove tendenze, smart city e mobilità del futuro, cybersicurezza e intelligenza artificiale. Il rapporto è promosso da ANGI Ricerche in collaborazione con Lab21.01 e a cura di Roberto Baldassari, direttore del comitato scientifico Angi. Un programma ricco di testimonianze e contenuti di primo piano. Interventi istituzionali con la voce del Governo e delle autorità del territorio con: Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Alessandro Morelli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy; Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia; Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare Comune Milano; Layla Pavone, Coordinatrice Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale Comune Milano.


A seguire la parola ai grandi rappresentanti delle corporate italiane e internazionali attraverso la voce di alcuni dei maggiori manager e leader d’impresa: Patrick Oungre, Group Head of Innovation, CVC and Digital Hub A2A; Patrick Gerlich, Amministratore Delegato Bayer Crop Science Italia; Giovanni Lionetti, CEO di Swag; Giusi Fiorentino, CEO Artificial Intelligence Monitoring; Federica Pasini, Ceo e co-Founder di Hacking Talents; Manila Di Giovanni, Ceo e Founder di D-World; Flavio Arzarello, Public Policy Manager, Economic and Regulatory policy Italy presso Meta; Claudio Lubatti, Head of Relations with Innovation Ecosystem Intesa San Paolo Innovation Center; Oscar Farinetti, Founder Eataly; Ottavia Parravicini, Innovation Manager di DoubleYou; Giovanna Dossena, Principal AVM Gestioni. All’appuntamento non mancheranno i rappresentanti del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria, tra cui Riccardo Di Stefano, Presidente Nazionale Giovani Confindustria; Eleonora Faina, Direttore Generale Anitec Assinform; Dante Laudisa, Vicepresidente Assintel Confcommercio; Marco Vigini, Vicepresidente Nazionale AIDP; Fabrizio Ceriotti, Presidente di ANDAF Lombardia e Mario Peserico, Presidente di INDICAM. Infine, a fare il punto su sfide e opportunità tra scenari economici e sociali, esperti e accademici tra cui: Giorgio Gobbi, Direttore Banca d’Italia sede Milano; Cesare Pozzi, Docente di Economia Applicata Luiss; Carlo Stagnaro, Research and Studies Director Istituto Bruno Leoni; Domenico Lombardi, Professor of Practice in Public Policy e Direttore del Policy; Observatory presso la School of Government della Luiss; Vittoria Brambilla, Professore Associato Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia dell’Università degli Studi di Milano e Federico Ferrazza Direttore di WIRED.

Aumenta occupazione ma produttività bassa: convegno su innovazione mPMI

Aumenta occupazione ma produttività bassa: convegno su innovazione mPMIRoma, 28 mag. (askanews) – In Italia continuiamo ad assistere a un fenomeno paradossale: consideriamo positivi eventi che, in realtà, celano varie problematiche. Come l’enfasi posta sul record storico di occupati che sembra ignorare il fatto che la produttività cresce a un ritmo molto più lento rispetto ai paesi avanzati, e questo da oltre venticinque anni. Questo scenario suggerisce che la maggior parte delle nuove posizioni di lavoro si concentra nei settori con bassa produttività, scarsa intensità di capitale e basso valore aggiunto.


Da uno studio dell’OCSE emerge che sono soprattutto le aziende sotto a 10 dipendenti le più “carenti” in termini di produttività, ovvero quelle che rappresentano circa il 65% di occupati e quindi il cuore pulsante del lavoro in Italia. Bisogna seriamente iniziare a chiedersi se questa criticità sia davvero un problema di produzione e di processo industriale (come molti sostengono o lasciano intendere) oppure una questione legata a “cambiamento” e “progetto” che, in tal caso, va assolutamente affrontata con un approccio all’innovazione diverso. Come indicato infatti dal Rapporto Cerved PMI 2023, lo stato dell’innovazione e della produttività delle PMI incrementa i rischi sull’economia generale del paese e sono le caratteristiche interne di queste realtà che dovranno giocare un ruolo cruciale: aspetti come la governance aziendale, le pratiche gestionali, il livello di innovazione e la capacità di capitalizzare opportunità di supporto pubblico o di ottenere contratti pubblici, diventano decisivi nel processo di adeguamento competitivo e di gestione delle crisi.


Tuttavia, come rilevato dall’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI (giugno 2023), la crescita della cultura digitale, intesa come la capacità di elaborare nuove visioni, investire nelle competenze del personale, usare le tecnologie per agire sui modelli organizzativi, di business e relazionali, è ancora una debolezza molto diffusa. Sul piccolo imprenditore “grava” una cultura di prodotto a discapito di una cultura di processo e di pianificazione che, come tale, necessita di supporti specialistici, quelli che, per dimensione, queste imprese non possono permettersi. Ed è qui che entra in gioco l’ecosistema e la necessità di un’evoluzione dei suoi modelli in cui ognuno (dentro l’ecosistema) deve fare la sua parte. Troppo spesso agli imprenditori viene attribuita la responsabilità dell’arretratezza della loro organizzazione, trascurando il fatto che chi ruota intorno all’impresa ha altrettante responsabilità nel non farla evolvere in modo adeguato rispetto alle effettive necessità aziendali.


Per questo, Consulente Paziente, progetto di Ricerca & Sviluppo della società romana Mama Industry in partnership con l’Università di Verona e il Gran Sasso Institute, sta attivando una serie di azioni volte a rimettere al centro l’importanza di un lavoro culturale per avvicinare il mondo delle piccole imprese con l’ambiente accademico e con le realtà più avanzate del settore terziario. Tutti, dai sindacati alle associazioni di categoria, dagli amministratori locali alle agenzie di sviluppo regionale, devono promuovere e facilitare la diffusione di una cultura imprenditoriale incentrata sulla creazione di valore aggiunto, sull’indipendenza e sulla differenziazione, incoraggiando modelli innovativi di lavoro e organizzazione aziendale che guardino al futuro. “Le piccole imprese non possono essere considerate alla stregua delle grandi o delle aziende innovative del mercato “online”. Non possiamo più pensare che questi imprenditori si affidino a modelli di business obsoleti o assistenziali per affrontare un mercato altamente volatile. Allo stesso tempo, non possiamo limitare l’offerta di servizi e conoscenze specializzate solo al mercato online, spesso caratterizzato da dinamiche di esclusività e privilegio che non favoriscono la condivisione della conoscenza se non a pagamento o solo con pochi interessati”, sostiene Marco Travaglini, Ideatore del progetto Consulente Paziente, CEO e Fondatore di Mama Industry.


“Abbiamo quindi immaginato un tavolo di discussione con vari rappresentanti del mondo aziendale, del terziario e della consulenza alle imprese, per avviare un dibattito costruttivo sul ruolo che tutti possiamo rivestire per supportare le mPMI nell’innovazione e nel miglioramento della produttività”, conclude Marco Travaglini. Tutti gli imprenditori che parteciperanno all’evento “Speciale Innovazione e Produttività mPMI – Barriere e soluzioni per l’ingresso nel mondo dell’innovazione” potranno usufruire gratuitamente di un pacchetto di consulenza, un primo passo verso l’innovazione attraverso l’affiancamento di un Raccomandato, ovvero un “consulente paziente” selezionato per affinità diretta all’impresa che necessita di cambiamento e trasformazione. Al termine dell’attività consulenziale, definita “Percorso di Consapevolezza”, composto da tre incontri di un’ora ciascuno con un consulente dedicato, sarà rilasciata una relazione tecnica relativa alla visione futura dell’impresa, un piano di marketing e di comunicazione, un piano di investimenti tecnico e le modalità per poter beneficiare di contributi economici e altre risorse (umane o tecnologiche) per procedere nel cambiamento verso l’innovazione ottimizzando gli investimenti. L’appuntamento è online il 5 giugno alle ore 18:00.

Iceberg, focus sul 91° CSIO Roma Piazza di Siena

Iceberg, focus sul 91° CSIO Roma Piazza di Siena

Roma, 25 mag. (askanews) – “Piazza di Siena è un evento unico al mondo” lo ha dichiarato Marco di Paola (Presidente FISE) nell’odierna puntata di Iceberg, il contenitore di informazione realizzato in collaborazione con l’agenzia di stampa Askanews e in onda su Anita TV (canale 88 DTT), presentato da Patrizia Barsotti.

Una puntata speciale, realizzata dall’ovale di Piazza di Siena, dove è in corso il 91° CSIO Roma Piazza di Siena. “Qui – ha detto il Presidente Di Paola – gli atleti diventano un tutt’uno con il cavallo, sviluppando quella relazione fatta di fiducia e altruismo l’uno con l’altro. Ricordiamo anche che l’Italia è l’unica nazione al mondo a riconoscere il cavallo come un atleta, da ordinamento giuridico””. Poi ha spostato l’attenzione sulle prossime elezioni federali: “Lo sport insegna che i grandi successi si costruiscono nel tempo. Noi veniamo da otto anni di soddisfazione, speriamo di averne altri quattro, seguendo il nostro motto: rinnovare per innovare”.

Oltre al Presidente Di Paola, sono intervenuti anche Simone Perillo (Segretario Generale FISE), Alessandro Giachetti (Responsabile Dipartimento Polo FISE), Gianluigi Giovagnoli (Responsabile dipartimento veterinaria FISE), Uliano Vezzani (Chef de piste Piazza di Siena) e gli atleti in gara Marina Simoni e Giacomo Casadei. Nel corso della puntata, sono stati presentati i contributi realizzati in esclusiva con Andrea Abodi (Ministro per lo sport e i giovani) e Giovanni Malagò (Presidente CONI).

Perillo ha dichiarato: “Piazza di Siena è sicuramente il concorso più prestigioso al mondo, che riesce a coniugare sport agonistico, sguardo ai giovani, alle istituzioni e alla tutela ambientale. L’obiettivo è quello di realizzare uno show gratuito per il pubblico, facendo del cavallo l’atleta protagonista”.

Giachetti ha invece spostato l’attenzione sulla parte riguardante il polo: “L’emozione più grande per i giocatori è scendere in campo davanti a moltissimi novizi e non ad appassionati storici della disciplina. Questi eventi che promuoviamo da cinque anni con “Arena polo”, ci permettono infatti di giocare nelle grandi città con campi di sabbia, erba o neve, avvicinando la gente alla disciplina del polo”.

Tornado al concorso internazionale, lo Chef de Piste Vezzani ha spiegato: “Il percorso è costruito in maniera uniforme per tutti i cavalli, poi sta al singolo cavaliere capire come affrontarlo. Ovviamente noi siamo sempre al servizio del cavallo e lavoriamo per far sì che lui possa esibirsi nel modo migliore, mettendo in mostra tutto il suo valore”.

Per Giovagnoli “il cavallo affronta questi percorsi con piacere. Ovviamente dietro un minuto e mezzo di competizione, c’è il lavoro di una vita di cavallo e cavaliere che vivono in simbiosi. Parliamo di un animale delicatissimo, che ha bisogno di un’alimentazione curata e personalizzata, proprio come avviene per l’uomo. Oltre a ciò, c’è la cura dello zoccolo, dei denti, degli occhi con grande riguardo alla salute psicologica del cavallo, rispettando i suoi giusti momenti di riposo”.

Direttamente dal campo di gara, l’amazzone Martina Simone ci ha raccontato “la grandissima emozione che ha vissuto per la sua prima Piazza di Siena”, mentre il cavaliere Giacomo Casadei ha spiegato: “La cosa più importante è trovare il giusto feeling con il cavallo, che poi riesce a darti il suo

Semplificazione e PA digitale: la ricetta dei giovani innovatori

Semplificazione e PA digitale: la ricetta dei giovani innovatoriRoma, 25 mag. (askanews) – In un contesto economico sempre più orientato al digitale, l’innovazione riveste un ruolo fondamentale all’interno della Pubblica Amministrazione (PA), promuovendo cambiamenti significativi nel mondo del lavoro e negli investimenti. Le nuove tendenze delineano un cambiamento di paradigma per gli impiegati della PA, mentre gli investimenti nel digitale aprono nuove e interessanti opportunità per imprese emergenti e startup. Questo e molto altro all’interno del talk promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori tra i partner promotori della nuova edizione 2024 di Forum PA durante l’ultima giornata della tre giorni dell’importante kermesse dedicata al mondo della PA digitale.


Un confronto che ha coinvolto importanti esponenti della società civile e della classe dirigente, con l’obiettivo di esplorare il ruolo dell’innovazione nel contesto della PA e stimolare un confronto tra diversi stakeholder sulle sfide e le opportunità offerte dal digitale. Tra gli interventi sul palco di Forum Pa nel talk condotto dall’ANGI e dai giovani innovatori: Leonardo Ambrosini Co-Fondatore e General Partner – RIGEL Ventures; Andrea Billi Professore – Sapienza Università di Roma; Guglielmo De Gennaro Public procurement and innovation purchases Manager, Area “Innovation of the Public Administration” – Agenzia per l’Italia Digitale; Gian Piero De Martino Business Units Manager – PANDUIT; Silvia Di Cesare Presidente del C.d.A. – S.I.E.TEL S.p.A.; Valentina Gentile Responsabile Servizio Innovazione per la Pubblica Amministrazione, Direzione Trasferimento Tecnologico – ENEA; Fabio Luciani R&D Practice Leader – S3K S.p.A; Sorrenti Serafino Chief Innovation Officer, Dipartimento per la Trasformazione Digitale – Presidenza del Consiglio dei Ministri; Elmiro Tavolaro CEO – VT Solution & Consulting; Stefano Tomasini Direttore Generale – Ministero dell’Economia e delle Finanze. A coordinare il talk Gabriele Ferrieri Presidente ANGI e Francesco Paolo Russo Direttore Generale ANGI. Moderazione affidata a Roberto Rubini Event Coordinator di ANGI. “Siamo lieti della grande adesione da parte delle imprese e delle istituzioni in questo importante momento di confronto sulla pubblica amministrazione all’interno del nostro talk con gli amici di Forum PA che ringraziamo per l’invito e questa preziosa collaborazione che si rinnova anno dopo anno con successo. Le implicazioni della PA digitale sono alla base di una macchina burocratica agile e veloce, che guarda ai bisogni dei cittadini e delle imprese, armonizzando quel processo sulla corretta democratizzazione degli strumenti digitali a favore della cittadinanza e della crescita del nostro ecosistema paese”. Così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI. “In un contesto economico sempre più orientato al digitale, è fondamentale semplificare e sburocratizzare il settore della Pubblica Amministrazione (PA) per creare strumenti agili che facilitino la collaborazione tra PA e startup. Attualmente, ‘comprare innovazione’ è ancora troppo difficile per questo settore. Durante il convegno ‘Innovazione e Pubblica Amministrazione: Nuove Frontiere e Opportunità a cura di ANGI’, abbiamo sottolineato l’importanza di adottare un approccio più snello e dinamico. Solo attraverso un dialogo costante e una cooperazione efficace tra tutti gli stakeholder potremo veramente sfruttare le potenzialità del digitale e promuovere un cambiamento significativo nel mondo del lavoro e degli investimenti”. Così Francesco Paolo Russo, Direttore Generale ANGI

Per un italiano su cinque cambio stagione segnato da ritorno allergie

Per un italiano su cinque cambio stagione segnato da ritorno allergieMilano, 20 mag. (askanews) – Per un italiano su cinque il passaggio dall’inverno alla primavera non segue il calendario ma la ricomparsa dei sintomi delle allergie e dei pollini. Secondo le stime diffuse dall’Ispra e dalla Società italiana allergologia e immunologia pediatrica, sono oltre 12 milioni i connazionali – in particolare circa un terzo dei bambini sotto i 14 anni – che soffrono di allergopatie da pollini. Sempre secondo gli esperti, le persone affette da allergie ai pollini sarebbero raddoppiate negli ultimi 30 anni. Ad aggravare la situazione concorrono gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento, che stanno causando fioriture anticipate di graminacee, parietaria, ambrosia, betulla, cipresso e olivo, prolungando sino all’autunno inoltrato la dispersione nell’aria di grandi quantità di granuli pollinici. Il problema, quindi, non è più limitato al solo periodo primaverile: la “stagione degli starnuti” si è estesa a tutto l’anno.


All’aria aperta, la strategia migliore per “dare respiro” ai soggetti allergici si concentra principalmente nel limitare le occasioni di esposizione agli allergeni (come le attività sportive outdoor, le passeggiate e i picnic in campagna o nelle aree verdi urbane) preferendo le località di mare o di alta montagna. Per gli ambienti indoor invece, per controllare in modo ottimale gli effetti più fastidiosi delle allergie, le persone che ne soffrono potranno adottare alcuni accorgimenti utili a garantire un buon livello di qualità dell’aria indoor. Un contributo al sollievo di chi soffre di allergia ai pollini arriva dalla tecnologia, grazie a soluzioni per la climatizzazione domestica e per la purificazione dell’aria.


Panasonic heating and ventilation air conditioning, azienda del settore della climatizzazione, ha sviluppato soluzioni all’avanguardia nell’ambito dell’Iaq (qualità dell’aria indoor) come la tecnologia nanoe X. Questa tecnologia, basata sui benefici dei radicali ossidrilici, nasce dall’osservazione della natura, in cui gli ioni presenti nelle nanoparticelle di acqua sono in grado di inibire in modo efficace e in tempi rapidi diversi allergeni come pollini e muffe domestiche, ma anche certi virus e batteri e i cattivi odori. I radicali ossidrilici sono molecole instabili e quindi, per sopravvivere, hanno bisogno di legarsi a molecole di idrogeno. Proprio questo processo è alla base della tecnologia nanoe X: i radicali OH scompongono le particelle degli allergeni e degli inquinanti con cui vengono a contatto per sottrarre loro l’idrogeno e, di conseguenza, li inibiscono, neutralizzandone gli effetti sgradevoli. A oggi, la tecnologia ha dimostrato la sua efficacia relativamente a 13 specie vegetali, tra cui cedro, cipresso, ambrosia, miscanto, artemisia, ulivo, ginepro, casuarina, betulla bianca giapponese e timo. Pertanto, dopo rigorosi test nelle condizioni più severe, nanoe X ha ottenuto la certificazione VDI6022, che garantisce il massimo livello di efficacia contro l’esposizione agli allergeni più comuni, come pollini, muffe e molti allergeni provenienti da animali domestici presenti negli ambienti interni.

Sociale, prosegue l’impegno di Danone accanto a Pizzaut

Sociale, prosegue l’impegno di Danone accanto a PizzautRoma, 14 mag. (askanews) – A poco più di un anno di distanza dall’inaugurazione del ristorante di Monza di PizzAut, Danone Italia rinnova il suo impegno al fianco dell’associazione supportando, insieme ad altre aziende, il nuovo progetto PizzAutoBus: una flotta di 12 Food Truck che gireranno per la Lombardia e per l’Italia per moltiplicare le occasioni di inclusione.


Un impegno tangibile, in cui l’innovativo modello del Megafono Sociale promosso da Danone Italia, ha potuto manifestare la sua concreta potenzialità attraverso il brand Danette, contribuendo nel 2023, insieme ad altre aziende, all’apertura del ristorante di Monza di PizzAut. Danone Italia ha inoltre offerto una opportunità lavorativa e assunto all’interno della propria realtà uno dei ragazzi autistici di PizzAut. Per consolidare questa partnership di successo che guarda al futuro dei ragazzi autistici grazie al nuovo progetto di PizzAut, Danone ha promosso la visita dell’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso presso il ristorante di Monza dell’associazione, con l’obiettivo di portare all’attenzione delle Istituzioni l’impatto positivo che la sinergia tra settore privato e Terzo Settore può generare sulla società.


“Ieri a Monza, in compagnia del presidente e fondatore Nico Acampora, ho avuto il piacere di visitare PizzAut, un’incredibile realtà di ristorazione inclusiva – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso – Un luogo dove la normalità è una preziosa diversità e in cui ragazzi straordinari hanno l’opportunità di esprimersi e realizzarsi appieno. Nico, padre di un ragazzo autistico, ha trasformato un sogno in realtà, portando il proprio impegno oltre i confini nazionali e ottenendo riconoscimenti a livello mondiale. È un posto in cui il mutismo selettivo viene superato grazie all’interazione con i clienti, dove ogni giorno i ragazzi possono affrontare e superare i propri limiti mettendosi alla prova con le ordinazioni, dimostrando che ogni persona, se supportata nel giusto modo, ha il potenziale per brillare e dare il meglio di sé”. “L’attività di PizzAut è un importante progetto di inclusione sociale che abbiamo scelto di sostenere perché crediamo in un modello di business inteso come motore di cambiamento volto a creare un impatto positivo nelle società in cui operiamo – ha commentato Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Italia e Grecia – Attraverso il nostro brand Danette abbracciamo la causa di Nico Acampora e dei suoi ragazzi, nella ferma convinzione che le aziende come la nostra possano e debbano avere un ruolo concreto volto a fare del bene alle persone, a partire da quello che sanno fare meglio, cioè il business. Lo scorso anno abbiamo contribuito all’apertura del nuovo ristorante di Monza ed abbiamo assunto uno dei ragazzi che ci lavorano, ma il nostro impegno non si ferma qui e quest’anno stiamo contribuendo al progetto per la flotta dei PizzAutoBus con l’obiettivo di promuovere l’inclusione lavorativa dei ragazzi autistici in tutta Italia”.


“La collaborazione con aziende come Danone rappresenta per noi un motivo di grande entusiasmo e il loro impegno concreto contribuisce alla realizzazione di un mondo più inclusivo, di cui abbiamo tutti bisogno – afferma Nico Acampora, fondatore di PizzAut – Il nuovo progetto PizzAutoBus prevede la creazione di una flotta di Food Truck, si partirà con 12 unità, ma abbiamo l’ambizioso obiettivo di estenderne la presenza a tutte le province italiane per offrire opportunità di lavoro ‘Aut’ in tutto il Paese. Perché il lavoro è un elemento chiave per favorire l’inclusione sociale dei ragazzi autistici ed il progetto PizzAut si fonda proprio su questo principio, rappresentando un vero e proprio laboratorio di inclusione sociale, che punta a concretizzare la nostra visione di un futuro migliore. Le aziende sono i partner naturali a cui ci rivolgiamo per trasformare il risultato di questo laboratorio in una realtà tangibile”.

World Cocktail Day, nuovi trend: tutti pazzi per drink a base champagne

World Cocktail Day, nuovi trend: tutti pazzi per drink a base champagneRoma, 13 mag. (askanews) – Per i maghi della mixology e per i Cocktail Lovers di tutto il Pianeta oggi scatta il World Cocktail Day. Una giornata speciale, nata negli Stati Uniti per celebrare uno dei riti più amati al mondo. La leggenda narra che proprio in questo giorno del 1806 Harry Croswell, editor del noto tabloid newyorkese “The Balance and Columbian Repository”, descrisse il cocktail come “un liquore stimolante, composto da aromi di qualsiasi tipo, zucchero, acqua e amari” e che proprio queste sue parole inaugurassero la giornata mondiale del Cocktail, che vede oggi nei drink a base Champagne uno dei suoi trend emergenti. Ed ecco allora tre esclusive ricette di Cocktail suggerite da Comte de Montaigne, Maison di Champagne de Prestige dell’Aube:


1) Bubbles & Fruit con Blanc de Blancs Gli ingredienti: un cucchiaio di crema alla Banana, due terzi di purea di Frutto Della Passione, un terzo di Liquore al frutto della passione, un cucchiaio di succo di pesca, un pizzico di Fleur de Sel, zucchero di canna q.b., Champagne Blanc de Blancs. Come prepararlo in poche mosse… In uno shaker, riducete in purea la frutta e mescolatela con la crema alla banana e lo zucchero di canna. Versate quindi il liquore al Passion fruit, aggiungete il ghiaccio e agitate bene, per 8-10 secondi. Versate, quindi, il composto, attraverso l’apposito colino da Cocktail, in una coppa da Champagne nella quale avrete già versato lo Champagne Blanc de Blancs, che vi conquisterà sin dal primo sorso con i suoi profumi burrosi, svelando in bocca una sensazione di grande finezza, confermando l’impressione olfattiva insieme a freschezza e mineralità. Il consiglio in più: aggiungete un pizzico di Fleur de Sel


2) Bubble Berries con Brut Grand Réserve Gli ingredienti: Vodka, St. Germain Edelflower, Succo di limone o lime, Zucchero, Champagne Brut Grande Réserve Come prepararlo in poche mosse… Cominciate versando in uno shaker i cubetti di ghiaccio e poi aggiungete la Vodka, il St. Germain Edelflower, due o tre gocce di succo di limone o lime. Agitate per 8-10 secondi, completate con un Topping di Champagne Brut Grand Réserve. I profumi di frutta bianca di questo Champagne riveleranno sentori di mela, pera e pesca, regalando al palato una bella lunghezza e grande mineralità. Il consiglio in più: completate con un pizzico di zucchero. 3) Cavalieri del Comte: il Cocktail signature della Maison con Cuvée Spéciale Brut Gli ingredienti: 2 cl St. Germain, 1,5 cl Farmily Mediterraneo, due o tre gocce liquore alla camomilla, 3 gocce Angostura, top Champagne Rosé. Non fatevi mancare qualche scorza di arancia essiccata per impreziosire il Drink.


Come prepararlo in poche mosse… Il segreto de “Il Cavaliere del Comte”, il signature Cocktail della Maison, sta nella semplicità della sua preparazione e nel mix di liquori che ne esalta la composizione. Dopo aver versato, in sequenza, il liquore St. Germain e il Farmily, aggiungete l’Angostura e due o tre gocce di liquore alla camomilla. Infine, dopo aver inserito qualche cubetto di ghiaccio, completate il cocktail versando lo Champagne Cuvée Spéciale Brut. Le sue finissime bollicine esalteranno profumi di frutta nera, spezie e crosta di pane, sorprendendovi alla degustazione con note di pane tostato, frutta matura e secca, stemperati solo in parte dalla camomilla. Il consiglio in più: per una decorazione elegante utilizzate frutti di bosco essiccati in forno.