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Salute, premio Healtcare Awards

Salute, premio Healtcare AwardsRoma, 8 lug. (askanews) – Sono Gksd, Merck, Novartis, Pfizer e Sanofi le aziende vincitrici degli Healthcare Awards, un evento organizzato dalle riviste Formiche e Healthcare Policy. “L’industria farmaceutica e della salute in Italia rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia nazionale, con rilevanti investimenti in ricerca e sviluppo e profonde ricadute positive per la società”, ha spiegato la direttrice di Formiche, Flavia Giacobbe.


Gksd Healthcare Management & Consulting ha ottenuto il premio Prevenzione del Futuro, riconoscendo il valore del progetto Smart Clinic che mira a sviluppare un network di circa cento strutture sanitarie entro il 2030, con l’obiettivo di rendere la prevenzione più accessibile ed equa per tutti. A Merck, che è presente in Italia da oltre un secolo con attività di R&S, produzione e distribuzione, va il premio Health in Italy. In Puglia ha sede uno dei principali siti manifatturieri del gruppo, responsabile della produzione dell’intero portfolio biotecnologico. L’impianto, fill & finish, garantisce l’intero processo produttivo a partire dalla preparazione del farmaco, fino alla sua distribuzione in oltre 150 Paesi.


Benessere dei cittadini e sostenibilità del sistema sanitario sono al centro dei progetti strategici di Novartis, a cui è stato attribuito il premio Innovazione digitale. Con il progetto Hermes, l’azienda si è distinta per aver sviluppato e implementato modelli operativi per la gestione digitale dei pazienti cronici complessi, migliorando l’iter assistenziale e la prossimità delle cure attraverso la telemedicina. Premio “Sfide globali” è stato invece assegnato a Pfizer. A questa multinazionale presente anche in Italia viene riconosciuta la costante dedizione nel contrastare l’antimicrobico resistenza e individuare nuove soluzioni terapeutiche per le malattie rare. Pfizer, ad oggi, rappresenta una delle poche aziende farmaceutiche ad avere in pipeline antibiotici di nuova generazione e da oltre due decenni si distingue nel campo delle malattie rare, con un ampio portfolio globale di farmaci dedicati a una vasta gamma di patologie, dall’ematologia alle neuroscienze e ai disturbi metabolici ereditari.


Il premio Sostenibilità sociale è stato conferito a Sanofi. Sono molteplici, infatti, le iniziative del gruppo che testimoniano la dedizione nella missione di comprendere al meglio i bisogni ancora insoddisfatti di pazienti e caregiver. Fra i tanti progetti, la “Sanofi patient community charter”, il primo patient council, che ha riunito i rappresentanti delle associazioni di pazienti di ben 19 aree terapetuiche e il contest “Make to Care”, che nasce nel 2016 con l’obiettivo di aprire una riflessione e un dibattito sulla Patient-driven-innovation. Un riconoscimento speciale è stato infine assegnato alla direttrice generale di Farmindustria, Enrica Giorgetti. “Si tratta di un esemplare modello di leadership femminile. Con il suo supporto – ha spiegato Alessandra Micelli, direttrice di Healthcare policy – l’organizzazione confindustriale di settore ha saputo imporsi come un insostituibile interlocutore istituzionale ed allo stesso tempo come punto di riferimento per gli investimenti industriali nel Paese”.

La “Mecca” dei golosi è il Bar Fiasconaro a Castelbuono, nel Palermitano

La “Mecca” dei golosi è il Bar Fiasconaro a Castelbuono, nel PalermitanoRoma, 5 lug. (askanews) – Cannoli di ricotta, teste di turco, cubaite e torroncini, ma anche granite agli agrumi – da abbinare rigorosamente alle brioche e ai gelati artigianali, sfilano invitanti fra le vetrine e i tavolini all’aperto del Bar Fiasconaro, nel cuore del borgo medioevale di Castelbuono (PA), nella centralissima Piazza Margherita. Una vera mecca che richiama golosi da tutto il mondo, tanto che nel 2023 sono stati più di 55 mila i viaggiatori italiani e stranieri che hanno dedicato almeno una tappa del loro viaggio in Sicilia e alla degustazione delle creazioni dolciarie della Pasticceria Fiasconaro.


“Il Bar Fiasconaro racconta la nostra storia ed i valori che ispirano da sempre la tradizione della nostra famiglia, cresciuta sin dai primi anni ’50 nell’Alta Pasticceria”, spiega Fausto Fiasconaro, Responsabile dello Show Room e del Bar Fiasconaro. “Una visione che io ed i miei fratelli Nicola e Martino abbiamo ereditato da nostro padre Mario e che ci ha portato al successo in oltre 70 Paesi. Oggi il passaggio dei turisti italiani e internazionali scandisce le stagioni e le festività, consacrando di anno in anno lo spirito e l’arte dell’accoglienza dei castelbuonesi e, in particolare, di tutto il nostro Team”. Francesi, tedeschi e americani i più numerosi. In crescita canadesi e sud americani.


A guidare la “classifica”, ovviamente solo metaforica, dei viaggiatori stranieri che lo scorso anno hanno visitato il Bar Fiasconaro, sono i francesi, seguiti da tedeschi e americani. In crescita canadesi e turisti dell’Est Europa. Il minimo comun denominatore per tutti è la curiosità per il laboratorio e l’artigianalità dell’Alta Pasticceria Fiasconaro. Ma non solo: la degustazione del panettone in abbinamento alle deliziose creme – da quella al pistacchio fino alla crema di manna – conquista davvero tutti, persino i palati più esigenti.


Torroncini, Manna e cannoli in cima alle preferenze. I torroncini morbidi della pasticceria siciliana, proposti da Fiasconaro nelle varianti al cioccolato fondente, bianco, latte, limone, arancia e caffè, sono in cima alle preferenze dei viaggiatori, seguiti dai dolci alla manna, la resina dolce che fuoriesce naturalmente dai tronchi degli alberi di frassino nella valle della Madonie. Apprezzata sia come crema spalmabile che come ingrediente principe di lievitati e dolci, la manna rientra nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali del Ministero delle Politiche Agricole e costituisce un importante Presidio Slow Food. Infine, non potevano mancare i cannoli siciliani, protagonisti immancabili di colazioni e merende al Bar Fiasconaro, impreziositi da una selezione delle migliori granelle di pistacchi e dall’incontro della ricotta di pecora locale con inebrianti note di marsala.


Castelbuono: una gemma nascosta, tutta da scoprire. Il borgo medioevale di Castelbuono (PA), è adagiato nel cuore della vallata delle Madonie, fra i rilievi di Pollina, San Mauro, Geraci, Gibilmanna, ed Isnello. A due passi da Cefalù, dalla quale la cittadina eredita gran parte dell’affluenza turistica, Castelbuono sorge fra numerosi boschi di querce, castagno, ciliegio, e frassino ed il suo centro storico è ancora percorso dagli asini – usati un tempo per il trasporto delle merci e utilizzati ancora oggi per la raccolta dei rifiuti. Non lasciate il borgo senza aver visitato il Castello dei Ventimiglia, che racchiude al suo interno sia la Cappella Palatina nella quale si conserva l’urna del 1521 con la reliquia di Sant’Anna che il Museo Civico, con collezioni di opere sia storiche che contemporanee.

Operation smile in Madagascar per garantire l’accesso alle cure mediche

Operation smile in Madagascar per garantire l’accesso alle cure medicheMilano, 2 lug. (askanews) – Si è appena concluso il programma chirurgico di Operation Smile – specializzata nella cura delle labiopalatoschisi – in Madagascar: questa volta supporter d’eccezione è stata Clio Zammatteo. La make-up artist e co-founder di ClioMakeUp ha ribadito in questo modo la sua vicinanza all’organizzazione che, ogni anno, organizza più di 100 programmi chirurgici nei Paesi a basso e medio reddito, dove 9 persone su 10 non hanno accesso a cure chirurgiche di base.


Zammatteo ha scelto di essere presente sul campo e assistere alle diverse fasi di cura di tanti pazienti e alla formazione del personale medico locale, toccando con mano il lavoro dei medici volontari provenienti da diversi Paesi. Si stima che in Madagascar un bambino ogni 2mila nasca con una malformazione del volto. Circa il 60% delle persone che necessitano di interventi chirurgici è costretto ad affrontare spese altissime; l’alto tasso di povertà rappresenta un grande ostacolo all’accesso alle cure. È per questo che dal 2007 Operation Smile fornisce nell’isola assistenza medica ed ha eseguito, nell’arco di circa 17 anni, interventi chirurgici su circa 4mila pazienti con ben 28 programmi medici.


“La forte carenza di infrastrutture, la povertà ed i fattori ambientali, ci pongono davanti a una sfida molto grande in Madagascar, dove si stima che i medici riescano a effettuare soltanto 163 interventi chirurgici ogni 100mila abitanti – afferma Marcella Bianco, direttore generale della Fondazione Operation Smile Italia Ets – È per questo che concentriamo i nostri sforzi per assicurarci che sempre più persone possano accedere a cure mediche sicure e di qualità. Date le gravi condizioni di malnutrizione che presenta il Paese, il nostro impegno è anche quello di accogliere i pazienti e le loro famiglie in programmi nutrizionali, per consentire loro di raggiungere le condizioni di salute che gli permettano di affrontare l’intervento chirurgico, mentre con i medici ed il personale sanitario locale collaboriamo attraverso consulenze, workshop e cure di follow-up”. Clio Zammatteo, da anni vicina all’Organizzazione con ClioMakeUp, dopo aver fatto visita, in più di un’occasione, al centro di cura di Milano presso l’Asst Santi Paolo e Carlo, ha scelto di vivere in prima persona l’esperienza sul campo ad Antananarivo, la capitale del Madagascar, accanto al personale medico locale e al team internazionale di medici e volontari di Operation Smile.

”Donazione colazione”, Latte Sano sostiene i donatori di sangue

”Donazione colazione”, Latte Sano sostiene i donatori di sangueRoma, 25 giu. (askanews) – Non solo impegno per la valorizzazione produttiva della filiera lattiero casearia con la realizzazione di prodotti di qualità e la promozione del latte fresco locale, ma anche impegno e continue azioni per una giusta alimentazione, per l’adozione di diete idonee e salutari e soprattutto per il sostegno alla ricerca nel segno del sociale e della solidarietà: è questa l’altra faccia imprenditoriale di Fattoria Latte Sano che è scesa in campo, con l’iniziativa “Donazione Colazione”, per aiutare e sostenere Ad Spem.


Associazione donatori sangue problemi ematologici, attraverso forniture di latte e prodotti freschi omaggio utili a preparare e a offrire la prima colazione a tutti i donatori di sangue che si recheranno nelle strutture dove Ad Spem garantisce il servizio per la donazione di sangue. La possibilità di donare il sangue a Roma – racconta il presidente Ermanno Serrecchia di AD SPEM – è possibile nella struttura ospedaliera del Policlinico Umberto I, del San Camillo Forlanini, del Sant’Andrea e del Campus Bio-Medico tutti i giorni, il servizio è presente anche all’Università Sapienza e con postazioni mobili presso amministrazioni pubbliche e private o in eventi in cui ci muoviamo con le nostre autoemoteche. E’ davvero un piacere aver stretto una collaborazione con una azienda come Fattoria Latte Sano, ci unisce di certo l’attenzione ad un corretto di stile di vita, ma quello che è più importante è avere un sostegno nelle diverse attività in cui siamo presenti con la possibilità di offrire le colazioni a marchio dell’azienda capitolina.


Fattoria Latte Sano, che quest’anno celebra i suoi 75 anni di vita con vari appuntamenti a sostegno dello sport e della cucina di qualità, dove il latte fresco sarà sempre protagonista, nel 2023 ha lavorato oltre 68 milioni di litri di latte (di cui il 70% di latte fresco), provenienti da una filiera corta e controllata. Il prodotto arriva da 130 conferitori rigorosamente locali. Sono due gli stabilimenti di produzione (Roma e Rieti) dell’azienda, quattro le piattaforme logistiche, 8000 i punti vendita serviti ogni giorno nella regione da oltre 200 mezzi isotermici refrigerati. Fattoria Latte Sano è oggi il primo operatore di latte fresco nel Lazio (storicamente tra le regioni più vocate al suo consumo) e il terzo in Italia, dopo Centrale del Latte Italia e Parmalat, considerando la sua presenza sia nella grande distribuzione organizzata (Gdo) sia quella nel canale del normal trade. La capacità produttiva è di 75mila litri di latte fresco confezionati ogni ora, che insieme ai 12mila litri di Uht e Esl in bottiglia, si arriva a un totale di 87mila litri l’ora).

Estate con Fido, la dieta corretta per il benessere dei nostri cani

Estate con Fido, la dieta corretta per il benessere dei nostri caniRoma, 24 giu. (askanews) – Nel mondo si contano 471 milioni di cani da compagnia, secondo quanto riportato da Statista. L’Italia non fa eccezione. Con 13.863.734 cani microchippati, il nostro Paese vanta una media di un cane ogni quattro persone (Anagrafe degli Animali d’Affezione del Ministero della Salute). Numeri che vanno al di là della mera statistica, ma riflettono il legame profondo ed il ruolo di questi animali, diventati membri imprescindibili delle famiglie italiane.


E con l’arrivo della stagione estiva, la cura dei nostri amici a quattro zampe diventa ancora più cruciale. Le temperature calde possono infatti trasformarsi in un nemico silenzioso, mettendo a rischio la loro salute. Dunque è essenziale una maggiore cura ed attenzione al benessere generale dei nostri animali. “I cani, come le persone, risentono delle variazioni climatiche e stagionali. L’incremento del termometro durante i mesi estivi può avere effetti avversi sulla loro salute e sul desiderio di mangiare – spiega Luca Deriu, founder di CuorMio, realtà toscana pioniera del DogFoodness in Italia – di conseguenza, è cruciale che i padroni siano particolarmente attenti alla dieta dei loro fedeli compagni, considerando che durante i mesi caldi l’animale tende quasi naturalmente a perdere l’appetito con il rischio di disidratarsi”.


È quindi fondamentale incoraggiare il cane a mangiare e bere, offrendo alimenti rinfrescanti e leggeri ma ricchi di nutrienti essenziali per mantenere la sua energia e vitalità. Anche se l’attività fisica ridotta, tipica dei mesi estivi, richiede un apporto calorico inferiore, è importante che i pasti forniscano comunque i nutrienti necessari per il suo benessere. “Utilizzare qualche stratagemma per stimolare l’appetito e favorire l’idratazione può essere di grande aiuto, ad esempio aggiungere al cibo del nostro Fido il brodo nutriente per cani – afferma Luca Deriu – un insaporitore del tutto naturale, ricco di vitamine e nutrienti essenziali, è utile a favorire una migliore qualità della vita dell’animale. Grazie al collagene e a minerali come calcio e fosforo, il nostro brodo supporta la salute delle ossa e delle articolazioni, prevenendo problemi articolari e migliorando la mobilità. La presenza di Vitamine A e C potenzia il sistema immunitario, il sedano e l’aceto di mele riducono il rischio di problemi gastrointestinali favorendo una sana digestione e anche la salute del cuore, grazie alla presenza di grassi buoni”. Un’alimentazione equilibrata ed un supporto all’idratazione e ai nutrienti sono dunque necessari per garantire il benessere dei cani, soprattutto durante i mesi più caldi dell’anno, ma è bene tener presenti anche altri aspetti, specie in vista delle vacanze. Quindi, oltre a nutrirli adeguatamente, è fondamentale prepararsi in anticipo per qualsiasi evenienza. Verificare la presenza di una clinica veterinaria 24 ore su 24 vicino al luogo di villeggiatura e memorizzare il numero di emergenza è essenziale per rispondere prontamente a qualsiasi necessità medica, come sottolinea Luca Deriu, inoltre, dotare il cane di un collare con il numero di telefono è altrettanto importante, specialmente se viene lasciato da solo in un ambiente nuovo come un albergo. Durante i viaggi in auto, segue l’esperto, è bene mantenere i finestrini aperti e fare soste frequenti per assicurare il comfort dell’animale, inoltre abituarlo gradualmente ai viaggi è cruciale per mitigare possibili episodi di stress. Durante le passeggiate all’aperto, è essenziale evitare le ore più calde e proteggere le zampe dall’asfalto caldo, utilizzando apposite protezioni come burro per naso e polpastrelli. In spiaggia è essenziale evitare che il cane beva acqua di mare o mangi sabbia, e dopo il bagno è consigliato sciacquarlo con acqua dolce. Assicurare inoltre un riparo all’ombra e l’accesso costante ad acqua fresca per prevenire colpi di calore durante le ore più calde del giorno. “Conoscere i rischi potenziali che il cane può affrontare durante l’estate è fondamentale per prendersi cura in modo attento e consapevole della sua salute e del suo benessere. Questo approccio aiuta a proteggerlo dai pericoli e a garantirgli una stagione estiva sicura e piacevole”, conclude Deriu.

Estate, si conferma la tendenza di chi sceglie la meta in base al food

Estate, si conferma la tendenza di chi sceglie la meta in base al foodRoma, 24 giu. (askanews) – La scelta di una meta di viaggio basata sulla cucina del territorio è una tendenza sempre più diffusa tra i viaggiatori appassionati di gastronomia – circa il 61% dei vacanzieri – come riporta una ricerca recente di booking.com a seguito di un’indagine condotta su 50mila viaggiatori in tutto il mondo.


Un trend che si basa sull’idea di esplorare una cultura attraverso il cibo locale, considerando la cucina come parte integrante dell’esperienza di viaggio. La cucina riflette la storia, le tradizioni e le influenze di una cultura: provare piatti tipici locali consente ai viaggiatori di immergersi nelle radici e nelle tradizioni di un luogo. L’Italia è ovviamente uno dei territori più variegati dal punto di vista della gastronomia tanto che nella lista del portale gastronomico TasteAtlas tra le 100 regioni con il cibo migliore del mondo, 17 sono italiane. Anche per questo l’Italia si conferma meta prediletta per chi desidera fare un tour culinario alla scoperta dei piatti più tipici da nord a sud dello Stivale, ma anche di quelli più ricercati e segreti. E per tutti i viaggiatori buongustai che scelgono la propria meta in base alla food experience e hanno bisogno di una “bussola” per orientarsi tra i gusti unici della tipicità gastronomica italiana, Dr Podcast, Audio Factory internazionale con sede a Londra e studi di registrazione nelle principali capitali europee, ha realizzato “Italia come mangi”, serie original presentata da La Piadineria, dove il divulgatore e gastronomo Lorenzo Sandano, accompagna l’ascoltatore in un viaggio lungo 10 puntate per 10 storie culinarie: dalla frittura agli impasti, dalle frattaglie alla cucina circolare fino ad arrivare alla pasta ripiena. Da nord a sud, dall’adriatico al Tirreno, la cucina regionale italiana come non è mai stata raccontata.


Pasta, sughi e lievitati: il carboidrato regione per regione. Nelle puntate dedicate agli impasti e alla pasta, Lorenzo Sandano svela i segreti della panificazione regione per regione con tutte le ricette più tipiche di ogni territorio. La Liguria con la sua fragrante focaccia da inzuppare persino a colazione nel cappuccino, la Romagna con la classica piadina crudo e squacquerone da gustare in riva al mare, la Capitale con la sua pizza bianca con la “mortazza” irrinunciabile rifugio dalle interminabili camminate lungo il Tevere. E poi a Napoli sua maestà la pizza e in Sicilia lo sfincione palermitano e la focaccia messinese.


Come racconta Lorenzo Sandano nella serie podcast la panificazione italiana è qualcosa di unico: potrebbe sembrare solo acqua e farina, ma ogni ricetta regionale è unica e inimitabile e per i lovers del carboidrato ogni regione italiana ha qualcosa da svelare. Per non parlare dell’elemento gastronomico che tutto il mondo ci invidia: la pasta. La pasta è una cosa seria, non si sceglie il formato casualmente. Ogni design è studiato per combaciare con determinati sughi, ogni dimensione è calibrata per un minutaggio preciso di cottura. Forse è qualcosa che si dà per scontata, perché ormai non possiamo immaginare la vita senza pasta, ma dietro un rigatone o una tagliatella c’è arte, maestria, studio e sapienza.


E che dire della pasta ripiena? Essa non si riduce all’atto di farcire, in alcuni casi sfiora il misticismo e la religiosità. Dietro ad un semplice tortellino o un raviolo, che poi semplice è solo in apparenza, c’è la maestria delle mani che lavorano, c’è la memoria collettiva e la ricerca. La pasta ripiena non è solo una prelibata ricetta, è un racconto mitologico. E ovviamente non c’è pasta senza sugo, e il ragù è di sicuro una delle tradizioni culinarie più sublimi della cucina italiana, variegato e molteplice nelle sue mille sfumature e il suo profumo che va da Bologna a Napoli. Ragù vuol dire cura e pazienza, amore per la cucina e attenzione ai dettagli. Quando si cuoce un pentolone di Ragù lo si fa pensando intensamente a chi lo dovrà gustare, ecco qual è il segreto di questa antica ricetta, che è fatta per essere condivisa. Unti, bisunti e felici: da Nord a Sud la mappa dei fritti e dei grassi in cucina. Se in Piemonte si friggono le mele e gli Amaretti insieme alle frattaglie, a Napoli si celebra il mare e c’è addirittura chi frigge la crema, bisogna solo inchinarsi a questa varietà perché, se il fritto è un argomento che divide, non si può certo dire che non rivesta un ruolo importante quando si tratta di cucine regionali. Cacio fritto in Abruzzo, olive ascolane nelle Marche, pettole in Basilicata, crescentine in Emilia Romagna, frico in Friuli Venezia Giulia: ce n’è per tutti i gusti dei viaggiatori più affamati. E il ruolo fondamentale che hanno i “grassi” nella cucina italiana non è sicuramente un mistero. Le diverse tipologie di oli, burro e strutto utilizzate nelle preparazioni e nelle ricette hanno scandito i tempi e le mode, oltre che l’identità dei territori. Dimmi che grasso usi e ti dirò chi sei? Forse no, ma sicuramente si può capire da dove viene una ricetta. Dal prezioso burro delle Alpi fino all’olio d’oliva, allo strutto del casatiello napoletano, in Italia vige la regola “unto e gusto”. Latte e formaggi: l’Italia che fila. Il latte si trasforma in così tante cose che forse non le abbiamo ancora scoperte tutte, racconta Lorenzo Sandano nel podcast. Non ci sono solo la ricotta e i formaggi, il latte diventa anche mozzarella e burro, oppure yogurt e qualunque altra ricetta, in pasticceria e anche nelle preparazioni salate. Il latte è un elemento essenziale e magico, di origine animale o vegetale, che è capace di prendere tante forme quanti sono i cuochi. Dal Parmigiano Reggiano alla Burrata di Andria IGP, una delle puntate del podcast è un vero e proprio giro d’Italia, regione per regione, attraverso i suoi formaggi. L’Italia sostenibile: per chi ama la cucina degli avanzi. L’arte di trasformare gli avanzi in piatti sorprendenti e gustosi è tipica della cucina regionale italiana. Si riduce lo spreco alimentare, si risparmia, ma non solo, con idee creative e ricette innovative si può trasformare un avanzo in un autentico capolavoro culinario. Panzanella toscana e ribollita, cialledda della Basilicata, i Canederli del Trentino Alto Adige: tutte ricette che hanno alla base il pane raffermo, elemento primario grazie al quale sono state realizzate ricette intramontabili. E ancora la carne e i suoi scarti, che hanno dato vita a piatti fondamentali della nostra gastronomia come la coda alla vaccinara nel Lazio, l’insalata di nervetti in Lombardia, il lampredotto a Firenze. Per chi ama essere sostenibile senza rinunciare al gusto, di sicuro la cucina del recupero è un must da ritrovare in ogni regione. Dulcis in fundo: la pasticceria. Ogni regione ha il suo biscotto e ogni città ha inventato la sua torta. I dolci sono i monumenti culinari dei territori, sfogliati o al cucchiaio, ripieni o bagnati nel liquore, non c’è una regola nelle ricette dolci all’italiana. L’unica regola è la bontà. Il bonet in Piemonte, il pasticciotto in Puglia, il pan pepato in Umbria, i cannoli in Sicilia: sono soprattutto i dolci a farla da padrona in tavola e a contraddistinguere ogni regione in modo netto. Si può dire che sono proprio i dessert quelli che restano più impressi quando si viaggia per l’Italia e che, a fine pasto, riescono a concludere il menù in maniera inenarrabile.

Summer Fancy Food, riproduzione Toro di Wall Street in cioccolato Fiasconaro

Summer Fancy Food, riproduzione Toro di Wall Street in cioccolato FiasconaroRoma, 24 giu. (askanews) – È stata un successo la sorpresa realizzata dai Maestri Pasticcieri Fiasconaro, eccellenza del Made in Sicily dolciario, che al Padiglione Italia del Summer Fancy Food di New York – la Fiera di riferimento per il settore alimentare del Nord America – hanno esposto la riproduzione in cioccolato di Sicilia e di Modica del Toro di Wall Street in formato ridotto in omaggio del noto scultore siciliano Arturo Di Modica. Un omaggio alla stessa città, per la quale il “Charging Bull rappresenta un importante simbolo di forza e ripartenza, ma soprattutto, una vera consacrazione per l’azienda di Castelbuono (PA), che si è riconfermata ambasciatrice della pasticceria italiana di alta gamma nel mondo.


“Questo progetto rappresenta il coronamento di una folle idea nata dalla mia amicizia con il Maestro Di Modica, col quale avevamo deciso di celebrare il trentesimo anniversario della scultura di fama internazionale proprio con una rivisitazione in cioccolato”, spiega con soddisfazione il Maestro Nicola Fiasconaro. “Quest’opera rende omaggio ad un genio indiscusso, ma soprattutto, ad un grande imperatore della Sicilia che è riuscito a creare un ponte simbolico fra Italia e Stati Uniti. Oggi la nostra ambizione è proprio quella di trasformare questo ponte in un reale catalizzatore di business per far decollare il nostro Made in Italy agro-alimentare anche oltre Oceano”. Il Toro in cioccolato è stato presentato in presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.


Un’opera fortemente voluta. L’opera è stata fortemente voluta anche dall’Associazione “Amici di Arturo Di Modica”. Durante la manifestazione, infatti, è stata annunciata ufficialmente la costituzione a New York della “Friends of Arturo di Modica”, Associazione senza scopo di lucro attraverso la quale gli amici del Maestro vogliono continuare a tenere viva l’eredità culturale dell’artista attraverso mostre, eventi e attività insieme ad enti privati e pubblici, contribuendo così a preservare anche le opere del maestro che sono attualmente nella città di New York e nel mondo. L’Associazione offrirà, inoltre, anche borse di studio a giovani scultori. Già lo scorso anno, inoltre, é stata donata ad Eric Leroy Adams, sindaco di New York, una targa in marmo realizzata a Castelbuono – che certifica la paternità del Charging Bull, e che recita: “La statua è una creazione dello scultore Arturo Di Modica, arrivato a New York nel 1971 per vivere e lavorare. Quest’opera è un regalo di Arturo per la città di New York, portata a Bowling Green il 20 ottobre 1989 come simbolo della forza dell’America e dei suoi valori”.


Anteprima di Natale allo Stand Fiasconaro. L’azienda madonita è presente al Summer Fancy Food con uno stand dedicato. Un’occasione unica per un’anteprima di Natale, con la Collezione 1953 – la nuova linea che racchiude in tre cappelliere di pregio i suoi panettoni storici e iconici – il Panettone Classico al “Malvasia delle Lipari passito D.O.C.”, con freschi canditi d’arancia di Sicilia, farina di grano Siciliano e pregiata uva sultanina aromatizzata con “Malvasia delle Lipari Passito D.O.C.”; il Panettone alle Nocciole (Madonie), ricoperto di glassa e nocciole; il Panettone Ananas, Albicocca e Pistacchi (Mediterraneo), con canditi d’ananas e albicocca e ricoperto di glassa e pistacchi. In primo piano anche la nuova Capsule Collection da 100 G. che racchiude il panettoncino tradizionale con freschi canditi di arancia e uvetta aromatizzata al “Marsala DOP” e Terre Siciliane “Zibibbo Liquoroso IGP” ed il Montenero, l’evoluzione contemporanea del Mannetto – il primissimo Panettone Fiasconaro – delizioso lievitato dall’impasto scuro che il prossimo Natale verrà presentato in due esclusive confezioni: una scatola Premium in latta con spolverino e bustina di zucchero a velo ed una versione prét-à-porter in astuccio shopper di carta.

Autentica cucina campana all’Osteria “La Segreta” in via Margutta

Autentica cucina campana all’Osteria “La Segreta” in via MarguttaRoma, 20 giu. (askanews) – Osteria “La Segreta” nasce nella Capitale nella storica Via Margutta, teatro della vita artistica, culturale e sociale romana, per opera dell’Architetto Antonio Girardi. Lo spazio è quello dell’ex Osteria Margutta in cui però ora prendono vita riferimenti alla tradizione campana e alla Costiera con una proposta verace, della buona cucina casalinga campana dove la qualità delle materie prime è garantita all’interno di un contesto ricercato e di design.


Osteria La Segreta vive appieno lo spirito di Via Margutta che, conosciuta in Italia e nel mondo per via dei suoi artisti che l’hanno animata negli anni, mantiene sempre nel tempo quell’aura di mistero che la inserisce di diritto tra le vie di nicchia del centro romano, seppur avvolta dal tumulto di turisti e non. L’insegna vuole quindi essere un’oasi di pace e relax dove avventurarsi in un viaggio culinario degli autentici sapori campani. L’ingresso è suggestivo, con il suo imponente portone blu che lascia intravedere poco e niente, preservando così il suo micro mondo. Al suo interno lo stile e il design rispecchiano l’estro creativo del titolare capace di coniugare al meglio ospitalità di lusso e atmosfera accogliente. “La Segreta” richiama però anche Villa La Segreta, futuro albergo baratto di Amalfi in procinto di nascere a fine 2024 sempre da un’idea di Antonio Girardi. A strapiombo sul mare, sarà una struttura eccelsa dell’ospitalità in cui suggestione e ricercatezza consentiranno agli ospiti internazionali di soggiornare in una location elegante ma con una calda atmosfera di casa, in cambio però della propria arte e professione”.


La cucina. La filosofia culinaria, come già detto, si ispira alla tradizione campana. Il menù propone l’assaggio di diversi antipasti seguendo il principio di “spicciolata napoletana” ovvero la tradizionale condivisione a centro tavola di vari piatti, tra cui anche i freschissimi crudi di mare, per iniziare il pasto in nome della convivialità. Le ricette sono semplici, figlie della tradizione casalinga partenopea ma realizzate tutte con ingredienti di prima scelta. Nel menu spiccano piatti come le zucchine alla scapece o i peperoni ripassati con olive ed acciughe, gli immancabili fritti di mare, la parmigiana di melanzane, la mozzarella di bufala ed il prosciutto crudo tagliato a velo. Il tutto accompagnato dall’eccezionale “pane cafone”, che arriva direttamente da Napoli. A seguire ci sono i piatti della cucina campana, marinara ma anche di terra: spaghetti alle vongole, paccheri ai pomodori vesuviani o le tradizionali polpette napoletane. Un menu senza alcun dubbio identitario che racconta con veridicità i sapori autentici del passato, portando in tavola il meglio degli ingredienti: pasta di 28 Pastai del Pastificio di Gragnano; acciughe e tonno sott’olio dell’Azienda Cetarii di Cetara; mozzarella di bufa biologica di Paestum fino ai dolci, rigorosamente della Costiera.


È d’obbligo poi un buon abbinamento al menu con cocktail e soprattutto vini ricercati e di qualità, con un occhio al territorio come quelli di Abbazia di Crapolla (prodotti da una società agricola di Vico Equense, posta a 300 metri sul mare). Il design. Naturalmente a farla da padrone è il design firmato dallo Studio Antonio Girardi Architect che ne ha curato la ristrutturazione. Si scorgono realizzazioni artigianali in stile coloniale, arricchite da elementi eclettici e oggetti ricercati. Le pareti del locale, ricoperte in rafia, espongono opere d’arte che omaggiano la storia artistica e commerciale di Via Margutta, trasformando così Osteria La Segreta in una piccola galleria d’arte con cucina.


Il progetto, dello studio AG Architect, propone dunque un’atmosfera elegante e di grande ispirazione per gli amanti dell’arte e del design di interni. Ma non solo. Osteria La Segreta ambisce infatti a divenire un vero e proprio spazio espositivo in cui le diverse opere d’arte vengono esposte ciclicamente, a seconda delle collaborazioni con le gallerie della via e non solo. L’insegna, con le sue cornici, il marmo e le colonne della zona bar, è già oggi portavoce della grande abilità del Corniciaio di Via Margutta, dello storico Marmoraro e dello scultore Patrick Alò, con il suo studio adiacente all’Osteria La Segreta. Un modo per dare ancora più lustro agli artigiani di Via Margutta e contribuire così al prosieguo della sua storia senza tempo.

Ichnusa e la lotta alle bottiglie abbandonate in Sardegna

Ichnusa e la lotta alle bottiglie abbandonate in SardegnaRoma, 17 giu. (askanews) – Fare squadra contro il degrado perché la Sardegna resti un paradiso. Un concetto, quello del “gioco di squadra”, che Ichnusa – storico marchio sardo nato nel 1912 – porta avanti oramai da anni per contribuire alla tutela dell’isola. E lo fa anche quest’anno con una squadra d’eccezione: le persone del Birrificio, partner fortemente radicati nel territorio, come Legambiente Sardegna e Urban Center, e i cittadini e i turisti, chiamati a essere parte di un movimento virtuoso del quale tutti possono beneficiare.


Nel 2024, la partita di Ichnusa è stata giocata contro l’abbandono del vetro nell’ambiente, grazie all’iniziativa “Il Nostro Impegno”. Dopo una ricerca commissionata ad Astraricerche per indagare sul fenomeno, seguita da una campagna di comunicazione integrata per parlare a chi arriva sull’isola (ma anche a tutti gli italiani nelle principali zone di ritrovo del Continente) e a pochi giorni dal lancio del Decalogo del Rispetto, una raccolta di piccoli gesti per rispettare la Sardegna e i sardi, arrivano oggi i bidoni speciali per la raccolta del vetro che lanciano un messaggio di responsabilità e rispetto per la Sardegna. Un messaggio di rispetto necessario in quanto, secondo un’indagine realizzata da Astraricerche – la prima del suo genere – circa 1 italiano su 4 (meno di 1 su 5 in Sardegna) ha gettato via il vetro nell’ambiente. 1 su 10 confessa di aver commesso il fatto una o più volte nell’ultimo anno. Proprio per sensibilizzare le persone circa l’importanza di non abbandonare i rifiuti, Ichnusa ha deciso di fare un passo in più, attraverso la realizzazione dei bidoni speciali per la raccolta del vetro che saranno distribuiti nei luoghi della socialità e nei principali punti di ritrovo nelle zone costiere dell’isola. Ciascun bidone sarà decorato da giovani muralisti e illustratori sardi con messaggi di sensibilizzazione per difendere la bellezza della Sardegna, nella tradizione del muralismo sardo, che da sempre rende l’arte portatrice di un messaggio sociale


“L’impegno di Ichnusa nel tutelare le bellezze della Sardegna ha radici profonde”, ha ricordato Matteo Borocci, direttore del Birrificio. “Da anni siamo attivi sul territorio e facciamo squadra con le comunità locali per promuovere e difendere la bellezza della nostra Sardegna. Oggi, con la realizzazione dei bidoni personalizzati da artisti sardi, aggiungiamo un nuovo tassello a questo mosaico di rispetto per l’isola. I bidoni, che saranno distribuiti in alcuni dei principali punti di ritrovo della movida sarda, gli stessi dove, in questi mesi, le persone del Birrificio e i volontari di Legambiente Sardegna hanno intrapreso le azioni di pulizia, non sono solo uno strumento per raccogliere il vetro in modo corretto, ma anche un’opera d’arte che celebra la bellezza della Sardegna e la creatività dei suoi abitanti. Tutto questo portando un messaggio sociale estremamente importante e in cui crediamo molto. Infatti, siamo stati chiari fin da subito: se la bottiglia deve finire per terra, allora preferiamo che la nostra birra non sia bevuta affatto”.

RAEE, tra falsi miti e poca consapevolezza: ne smaltiamo ancora pochi

RAEE, tra falsi miti e poca consapevolezza: ne smaltiamo ancora pochiRoma, 13 giu. (askanews) – Nel 2023 sono state raccolte oltre 349 mila tonnellate di RAEE, un peso pari a più di 990 aerei passeggeri (Boeing 777) a pieno carico. Un numero apparentemente enorme ma che, se guardato bene, appare minimo visto che si tratta di solo il 36% del totale che viene gettato. I RAEE sono Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che, se gettati in aree di raccolta gestite dai Comuni o in specifici punti di smaltimento, possono diventare una risorsa preziosa, eppure gli italiani non li conoscono ancora bene. Solo 4 su 10 ne sanno dare una corretta definizione e il 10% li confonde con una tassa. E anche chi li conosce è convinto perlopiù che si tratti di grandi elettrodomestici come televisori, frigoriferi, computer. Appena 1 italiano su 3 sa che i RAEE sono anche oggetti più piccoli di uso comune come, ad esempio, le sigarette elettroniche, tanto che 1 su 5 crede che i piccoli RAEE possono essere gettati nell’indifferenziata e che non rilascino sostanze tossiche . Sono questi i dati del rapporto SWG tra Italiani e RAEE da cui Marevivo è partito per lanciare, in collaborazione con BAT Italia e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la quinta edizione della campagna ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’, con l’obiettivo di informare correttamente sui piccoli RAEE e sul loro smaltimento.


‘Il riciclo dei piccoli RAEE è indispensabile per ridurre i danni ambientali causati dall’impatto del loro scorretto smaltimento. Occorre attuare una transizione ecologica per arginare la crisi climatica, abbandonando il modello di economia lineare, insostenibile, che depreda risorse naturali, produce beni dal ciclo di vita brevissimo che generano montagne di rifiuti – dichiara Raffaella Giugni, Segretario Generale Marevivo – e passare con urgenza a un’economia circolare, che imita la natura dove tutto si trasforma senza creare rifiuti se non quelli che alimentano nuovi cicli di vita. I piccoli RAEE sono una risorsa importante. Da essi è possibile estrarre risorse utili al ciclo produttivo, metalli e materiali preziosi che diventano materie prime seconde, rientrando in un ciclo economico e ambientale virtuoso. L’ecologia è parte integrante dell’economia e della politica. Solo un modello di società sostenibile può far invertire la rotta, salvare il Pianeta e noi stessi’. Nata nel 2020, l’iniziativa ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’ mira a sensibilizzare le persone sui danni causati dal littering, ovvero l’atto di gettare rifiuti di piccole dimensioni nell’ambiente, con un focus particolare sull’abbandono dei mozziconi di sigaretta. Un percorso virtuoso che – in questi anni di campagna – ha permesso di risparmiare al Pianeta un totale di 3.164.676 mozziconi, tanti quanti ne servirebbero a coprire uno spazio di 326 ettari pari a circa 466 campi da calcio. Quest’anno ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’ torna con un focus rinnovato e ben preciso: aumentare la consapevolezza sull’impatto ambientale che hanno tutti i piccoli dispositivi elettrici ed elettronici se non correttamente smaltiti e fornire una formazione adeguata su un tema che interessa tutti. Per raggiungere un pubblico più ampio e diffondere in modo capillare le informazioni necessarie per una corretta gestione dei RAEE, il progetto sfrutterà le potenzialità della rete e vivrà online permettendo di inserire ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’ nel panorama delle iniziative di comunicazione digitale che mirano a incentivare comportamenti responsabili verso l’ambiente e la società.


‘Siamo fieri e onorati di essere, ancora una volta, partner della campagna di Marevivo ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’, che ci permette di essere parte di un sistema virtuoso che coinvolge cittadini, tabaccai e amministrazioni locali per raggiungere un obiettivo comune: la tutela dell’ambiente’, afferma Fabio de Petris, AD di BAT Italia. ‘Oggi ci troviamo davanti a un mercato che continua a evolversi e che abbraccia nuove categorie di prodotti. Prodotti di nuova generazione che, una volta esausti, diventeranno un rifiuto da smaltire. Questo vuol dire che tutti dovremo avere contezza del fatto che, seppure di piccole dimensioni, anche questi prodotti vanno differenziati correttamente. Siamo entusiasti di collaborare con Logista per l’edizione di quest’anno: BAT, da sempre attenta alle tematiche di sostenibilità, è stata la prima azienda del settore a sentire l’esigenza di adottare un programma di corretto smaltimento, dotando già nel 2022 i propri punti vendita temporanei di contenitori per la raccolta dei dispositivi esausti e realizzando nel 2023 un progetto pilota nella città di Torino in partnership con Interzero Italia. Siamo felici quindi di partecipare attivamente al progetto di Logista e in quest’ottica, vogliamo essere in prima linea nella promozione di una maggiore consapevolezza circa il corretto smaltimento dei dispositivi elettronici da fumo esausti e nell’incoraggiare i consumatori a fare la propria parte’. Da ‘Piccoli gesti, grandi crimini’ a ‘Micro raee, maxi rifiuti’: ecco l’evoluzione della campagna 2024.


‘Sono piccoli quindi meno dannosi’, ‘non contengono materiali riciclabili’, ‘smaltirli è complicato’. Questi sono solo 3 dei falsi miti da sfatare sui micro RAEE, ma che mostrano quanto ancora ci sia da fare sul tema. Per questo l’edizione 2024 di ‘Piccoli Gesti, Grandi Crimini’ avrà un titolo eloquente: ‘Micro RAEE, Maxi Rifiuti’. Un passo in più verso il futuro, che trasformerà la ‘scena del crimine’ degli anni passati in una vera e propria piattaforma di sensibilizzazione, un contenitore di più format in grado di intercettare un pubblico quanto più ampio ed eterogeneo. Gli ‘ingredienti’ di questa attività varieranno dai quiz interattivi ai video non convenzionali, fino a una serie di materiali informativi sull’importanza di smaltire correttamente questi prodotti conferendoli nei centri di raccolta dedicati (visita il sito https://piccoligesti.eu/ per ulteriori informazioni) e anche una vera e propria mappa delle tabaccherie che raccolgono i piccoli RAEE aggiornata in tempo reale. Quest’ultima iniziativa, in particolare, è resa possibile grazie a RECYCLE-CIG, il circuito organizzato di raccolta per le sigarette elettroniche esauste attivato da Logista, principale operatore di distribuzione integrata ai punti vendita d’Europa. Il progetto RECYCLE-CIG, a cui BAT Italia ha aderito sin dal suo annuncio, prevede la possibilità per i consumatori di conferire le sigarette elettroniche e i dispositivi da fumo esausti – indipendentemente dall’acquisto di un nuovo prodotto – in una delle circa 30.000 tabaccherie aderenti. ‘Grazie all’accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Centro di Coordinamento RAEE’ – afferma María Pilar Colás, Amministratore Delegato di Logista Italia – ‘Abbiamo lanciato RECYCLE-CIG, il primo circuito organizzato di raccolta per le sigarette elettroniche esauste in Italia: un supporto concreto all’intera filiera e di tutti i nostri clienti e stakeholder. Abbiamo posizionato nelle circa 30.000 tabaccherie aderenti, facilmente individuabili attraverso l’App ‘Logista per te’, apposite box dove il consumatore può conferire le sigarette elettroniche o device senza obbligo di acquistarne di nuovi. A breve lanceremo anche un’importante campagna di sensibilizzazione sul tema’. Conclude María Pilar Colás: ‘Come Logista mettiamo a disposizione di Micro RAEE, Maxi Rifiuti la nostra capillarità distributiva, punto di forza del progetto RECYCLE-CIG. Siamo felici inoltre di condividere le expertise in termini di innovazione e di comunicazione che abbiamo sviluppato sul tema della sostenibilità.’


Dal digitale al reale: in 5 comuni italiani giornate di sensibilizzazione e ‘scene del crimine’. Sebbene il tema di quest’anno sia interamente dedicato ai RAEE, resta vivo l’impegno di Marevivo e BAT Italia nel portare avanti anche la lotta al littering, l’abbandono di mozziconi e piccoli rifiuti nell’ambiente attraverso il supporto ai comuni che vogliono sensibilizzare i propri cittadini sul tema. I dati, infatti, indicano che ogni anno in Italia il 64% delle sigarette fumate in luoghi pubblici, tra cui parchi, giardini, piazze e strade, viene smaltito in modo improprio, abbandonando il mozzicone a terra. Ecco perché, in linea con quanto fatto negli anni precedenti, anche quest’anno i comuni che vorranno aderire all’iniziativa riceveranno il ‘kit’ per dare vita a un’installazione che rappresenta una vera e propria ‘scena del crimine’, in cui, accanto alle sagome delle ‘vittime’ raffiguranti tartarughe, pesci e stelle marine, è posta la riproduzione di un mozzicone gigante, come simbolica ‘arma del delitto’. Per il 2024 sono disponibili cinque kit per altrettanti comuni, con Procida e Sciacca già confermati.