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Per un italiano su cinque cambio stagione segnato da ritorno allergie

Per un italiano su cinque cambio stagione segnato da ritorno allergieMilano, 20 mag. (askanews) – Per un italiano su cinque il passaggio dall’inverno alla primavera non segue il calendario ma la ricomparsa dei sintomi delle allergie e dei pollini. Secondo le stime diffuse dall’Ispra e dalla Società italiana allergologia e immunologia pediatrica, sono oltre 12 milioni i connazionali – in particolare circa un terzo dei bambini sotto i 14 anni – che soffrono di allergopatie da pollini. Sempre secondo gli esperti, le persone affette da allergie ai pollini sarebbero raddoppiate negli ultimi 30 anni. Ad aggravare la situazione concorrono gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento, che stanno causando fioriture anticipate di graminacee, parietaria, ambrosia, betulla, cipresso e olivo, prolungando sino all’autunno inoltrato la dispersione nell’aria di grandi quantità di granuli pollinici. Il problema, quindi, non è più limitato al solo periodo primaverile: la “stagione degli starnuti” si è estesa a tutto l’anno.


All’aria aperta, la strategia migliore per “dare respiro” ai soggetti allergici si concentra principalmente nel limitare le occasioni di esposizione agli allergeni (come le attività sportive outdoor, le passeggiate e i picnic in campagna o nelle aree verdi urbane) preferendo le località di mare o di alta montagna. Per gli ambienti indoor invece, per controllare in modo ottimale gli effetti più fastidiosi delle allergie, le persone che ne soffrono potranno adottare alcuni accorgimenti utili a garantire un buon livello di qualità dell’aria indoor. Un contributo al sollievo di chi soffre di allergia ai pollini arriva dalla tecnologia, grazie a soluzioni per la climatizzazione domestica e per la purificazione dell’aria.


Panasonic heating and ventilation air conditioning, azienda del settore della climatizzazione, ha sviluppato soluzioni all’avanguardia nell’ambito dell’Iaq (qualità dell’aria indoor) come la tecnologia nanoe X. Questa tecnologia, basata sui benefici dei radicali ossidrilici, nasce dall’osservazione della natura, in cui gli ioni presenti nelle nanoparticelle di acqua sono in grado di inibire in modo efficace e in tempi rapidi diversi allergeni come pollini e muffe domestiche, ma anche certi virus e batteri e i cattivi odori. I radicali ossidrilici sono molecole instabili e quindi, per sopravvivere, hanno bisogno di legarsi a molecole di idrogeno. Proprio questo processo è alla base della tecnologia nanoe X: i radicali OH scompongono le particelle degli allergeni e degli inquinanti con cui vengono a contatto per sottrarre loro l’idrogeno e, di conseguenza, li inibiscono, neutralizzandone gli effetti sgradevoli. A oggi, la tecnologia ha dimostrato la sua efficacia relativamente a 13 specie vegetali, tra cui cedro, cipresso, ambrosia, miscanto, artemisia, ulivo, ginepro, casuarina, betulla bianca giapponese e timo. Pertanto, dopo rigorosi test nelle condizioni più severe, nanoe X ha ottenuto la certificazione VDI6022, che garantisce il massimo livello di efficacia contro l’esposizione agli allergeni più comuni, come pollini, muffe e molti allergeni provenienti da animali domestici presenti negli ambienti interni.

Sociale, prosegue l’impegno di Danone accanto a Pizzaut

Sociale, prosegue l’impegno di Danone accanto a PizzautRoma, 14 mag. (askanews) – A poco più di un anno di distanza dall’inaugurazione del ristorante di Monza di PizzAut, Danone Italia rinnova il suo impegno al fianco dell’associazione supportando, insieme ad altre aziende, il nuovo progetto PizzAutoBus: una flotta di 12 Food Truck che gireranno per la Lombardia e per l’Italia per moltiplicare le occasioni di inclusione.


Un impegno tangibile, in cui l’innovativo modello del Megafono Sociale promosso da Danone Italia, ha potuto manifestare la sua concreta potenzialità attraverso il brand Danette, contribuendo nel 2023, insieme ad altre aziende, all’apertura del ristorante di Monza di PizzAut. Danone Italia ha inoltre offerto una opportunità lavorativa e assunto all’interno della propria realtà uno dei ragazzi autistici di PizzAut. Per consolidare questa partnership di successo che guarda al futuro dei ragazzi autistici grazie al nuovo progetto di PizzAut, Danone ha promosso la visita dell’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso presso il ristorante di Monza dell’associazione, con l’obiettivo di portare all’attenzione delle Istituzioni l’impatto positivo che la sinergia tra settore privato e Terzo Settore può generare sulla società.


“Ieri a Monza, in compagnia del presidente e fondatore Nico Acampora, ho avuto il piacere di visitare PizzAut, un’incredibile realtà di ristorazione inclusiva – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso – Un luogo dove la normalità è una preziosa diversità e in cui ragazzi straordinari hanno l’opportunità di esprimersi e realizzarsi appieno. Nico, padre di un ragazzo autistico, ha trasformato un sogno in realtà, portando il proprio impegno oltre i confini nazionali e ottenendo riconoscimenti a livello mondiale. È un posto in cui il mutismo selettivo viene superato grazie all’interazione con i clienti, dove ogni giorno i ragazzi possono affrontare e superare i propri limiti mettendosi alla prova con le ordinazioni, dimostrando che ogni persona, se supportata nel giusto modo, ha il potenziale per brillare e dare il meglio di sé”. “L’attività di PizzAut è un importante progetto di inclusione sociale che abbiamo scelto di sostenere perché crediamo in un modello di business inteso come motore di cambiamento volto a creare un impatto positivo nelle società in cui operiamo – ha commentato Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Italia e Grecia – Attraverso il nostro brand Danette abbracciamo la causa di Nico Acampora e dei suoi ragazzi, nella ferma convinzione che le aziende come la nostra possano e debbano avere un ruolo concreto volto a fare del bene alle persone, a partire da quello che sanno fare meglio, cioè il business. Lo scorso anno abbiamo contribuito all’apertura del nuovo ristorante di Monza ed abbiamo assunto uno dei ragazzi che ci lavorano, ma il nostro impegno non si ferma qui e quest’anno stiamo contribuendo al progetto per la flotta dei PizzAutoBus con l’obiettivo di promuovere l’inclusione lavorativa dei ragazzi autistici in tutta Italia”.


“La collaborazione con aziende come Danone rappresenta per noi un motivo di grande entusiasmo e il loro impegno concreto contribuisce alla realizzazione di un mondo più inclusivo, di cui abbiamo tutti bisogno – afferma Nico Acampora, fondatore di PizzAut – Il nuovo progetto PizzAutoBus prevede la creazione di una flotta di Food Truck, si partirà con 12 unità, ma abbiamo l’ambizioso obiettivo di estenderne la presenza a tutte le province italiane per offrire opportunità di lavoro ‘Aut’ in tutto il Paese. Perché il lavoro è un elemento chiave per favorire l’inclusione sociale dei ragazzi autistici ed il progetto PizzAut si fonda proprio su questo principio, rappresentando un vero e proprio laboratorio di inclusione sociale, che punta a concretizzare la nostra visione di un futuro migliore. Le aziende sono i partner naturali a cui ci rivolgiamo per trasformare il risultato di questo laboratorio in una realtà tangibile”.

World Cocktail Day, nuovi trend: tutti pazzi per drink a base champagne

World Cocktail Day, nuovi trend: tutti pazzi per drink a base champagneRoma, 13 mag. (askanews) – Per i maghi della mixology e per i Cocktail Lovers di tutto il Pianeta oggi scatta il World Cocktail Day. Una giornata speciale, nata negli Stati Uniti per celebrare uno dei riti più amati al mondo. La leggenda narra che proprio in questo giorno del 1806 Harry Croswell, editor del noto tabloid newyorkese “The Balance and Columbian Repository”, descrisse il cocktail come “un liquore stimolante, composto da aromi di qualsiasi tipo, zucchero, acqua e amari” e che proprio queste sue parole inaugurassero la giornata mondiale del Cocktail, che vede oggi nei drink a base Champagne uno dei suoi trend emergenti. Ed ecco allora tre esclusive ricette di Cocktail suggerite da Comte de Montaigne, Maison di Champagne de Prestige dell’Aube:


1) Bubbles & Fruit con Blanc de Blancs Gli ingredienti: un cucchiaio di crema alla Banana, due terzi di purea di Frutto Della Passione, un terzo di Liquore al frutto della passione, un cucchiaio di succo di pesca, un pizzico di Fleur de Sel, zucchero di canna q.b., Champagne Blanc de Blancs. Come prepararlo in poche mosse… In uno shaker, riducete in purea la frutta e mescolatela con la crema alla banana e lo zucchero di canna. Versate quindi il liquore al Passion fruit, aggiungete il ghiaccio e agitate bene, per 8-10 secondi. Versate, quindi, il composto, attraverso l’apposito colino da Cocktail, in una coppa da Champagne nella quale avrete già versato lo Champagne Blanc de Blancs, che vi conquisterà sin dal primo sorso con i suoi profumi burrosi, svelando in bocca una sensazione di grande finezza, confermando l’impressione olfattiva insieme a freschezza e mineralità. Il consiglio in più: aggiungete un pizzico di Fleur de Sel


2) Bubble Berries con Brut Grand Réserve Gli ingredienti: Vodka, St. Germain Edelflower, Succo di limone o lime, Zucchero, Champagne Brut Grande Réserve Come prepararlo in poche mosse… Cominciate versando in uno shaker i cubetti di ghiaccio e poi aggiungete la Vodka, il St. Germain Edelflower, due o tre gocce di succo di limone o lime. Agitate per 8-10 secondi, completate con un Topping di Champagne Brut Grand Réserve. I profumi di frutta bianca di questo Champagne riveleranno sentori di mela, pera e pesca, regalando al palato una bella lunghezza e grande mineralità. Il consiglio in più: completate con un pizzico di zucchero. 3) Cavalieri del Comte: il Cocktail signature della Maison con Cuvée Spéciale Brut Gli ingredienti: 2 cl St. Germain, 1,5 cl Farmily Mediterraneo, due o tre gocce liquore alla camomilla, 3 gocce Angostura, top Champagne Rosé. Non fatevi mancare qualche scorza di arancia essiccata per impreziosire il Drink.


Come prepararlo in poche mosse… Il segreto de “Il Cavaliere del Comte”, il signature Cocktail della Maison, sta nella semplicità della sua preparazione e nel mix di liquori che ne esalta la composizione. Dopo aver versato, in sequenza, il liquore St. Germain e il Farmily, aggiungete l’Angostura e due o tre gocce di liquore alla camomilla. Infine, dopo aver inserito qualche cubetto di ghiaccio, completate il cocktail versando lo Champagne Cuvée Spéciale Brut. Le sue finissime bollicine esalteranno profumi di frutta nera, spezie e crosta di pane, sorprendendovi alla degustazione con note di pane tostato, frutta matura e secca, stemperati solo in parte dalla camomilla. Il consiglio in più: per una decorazione elegante utilizzate frutti di bosco essiccati in forno.

Mbda, successo lancio di qualifica sistema GRIFO con missile CAMM-E

Mbda, successo lancio di qualifica sistema GRIFO con missile CAMM-ERoma, 8 mag. (askanews) – MBDA ha realizzato con successo un lancio di qualifica del Sistema GRIFO, un sistema di difesa aerea di nuova generazione dell’Esercito Italiano, parte della famiglia EMADS (Enhanced Modular Air Defence Solutions) sviluppata da MBDA, basato sul missile CAMM-ER (Common Anti-Air Modular Missile – Extended Range).


L’Esercito Italiano utilizzerà il sistema GRIFO per la difesa aerea, garantendo un raggio più esteso alla propria capacità di difesa aerea a corto raggio (SHORAD- SHOrt Range Air Defence). Il CAMM-ER fa parte della famiglia di missili CAMM (Common Anti-Air Missile), che vengono lanciati verticalmente per fornire una copertura di difesa aerea a 360°.


Il test ha rappresentato un importante successo poiché, per la prima volta, il Posto Comando Modulo di Ingaggio (PCMI) del sistema Grifo è stato testato e qualificato integrato con il lanciatore e il missile CAMM-ER. La prova è stata realizzata contro un drone bersaglio che simulava l’attacco da parte di un velivolo nemico ed ha confermato le capacità di difesa e le prestazioni sia del missile che dell’intero sistema in modalità integrata. MBDA è la design authority dell’intero sistema e dei principali sotto sistemi come il PCMI – che include un sistema di comando e controllo di MBDA integrato con un radar X-TAR3D di Rheinmetall Italia e un sistema IFF (Identification Friend of Foe) di Leonardo – il lanciatore e il missile CAMM-ER.


Durante il test il PCMI ha intercettato il drone bersaglio, che era in assetto di attacco, procedendo alla sua identificazione e classificando il tipo di minaccia; valutato il tipo di difesa da impiegare, ha poi comandato il lancio del CAMM-ER per neutralizzarla con successo. Il test ha anche verificato il corretto funzionamento delle comunicazioni bi-direzionali tra il CAMM-ER e il sistema a terra GRIFO.


Il successo di questa qualifica, segnala una nota, è il risultato del lavoro congiunto dei team integrati di Italia e Regno Unito, insieme al cliente italiano. Il CAMM-ER è il missile a portata estesa della famiglia CAMM di nuova generazione, sviluppato nel Regno Unito e in Italia, per la difesa aerea terrestre e navale. La famiglia CAMM può essere agevolmente integrata con radar e sistemi di comando e controllo di scelta del cliente per realizzare una soluzione modulare avanzata di difesa aerea (Enhanced Modular Air Defence Solution – EMADS). Andrà anche a sostituire il missile Aspide nel sistema di difesa aerea avanzata a medio raggio MAADS (Medium Advanced Air Defence System) dell’Aeronautica Militare italiana, qualificato con successo lo scorso anno. Il CAMM-ER è integrato anche nel sistema navale Albatros NG, il sistema di difesa aerea navale di nuova generazione (NBAD – Naval Based Air Defence), già venduto all’estero, per ottimizzare le capacità di difesa navale superficie – aria delle flotte. Il CAMM-ER è equipaggiato con un seeker attivo allo stato dell’arte e con un nuovo motore, progettato da AVIO, per fornire una portata estesa rispetto alla versione CAMM.

Il Cairo, inaugurazione della Casa “Oasi della Pietà”

Il Cairo, inaugurazione della Casa “Oasi della Pietà”Roma, 6 mag. (askanews) – E’ stata inaugurata la Casa di Accoglienza ‘Oasi della Pietà’, edificata a il Cairo, nella Nuova Capitale Amministrativa dell’Egitto, Seconda Area Residenziale.


L’inaugurazione è avvenuta alla presenza di Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, Presidente dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ e della Fondazione della Fratellanza Umana, concretizzando così il progetto ‘Oasi della Pietà’, e alla presenza di Sua Altezza lo Sceicco Abdullah Bin Zayed Al Nahyan, il quale ha partecipato in rappresentanza di Sua Eccellenza il Ministro Noura Al Kaabi, Ministro del Ministero degli Affari Esteri, che ha tagliato il nastro nella Sala ‘Figli di Zayed’. La Sala è stata denominata ‘Figli di Zayed’ in segno di gratitudine, apprezzamento e ringraziamento per Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, che ha sostenuto la costruzione della Casa di Accoglienza, i cui lavori sono iniziati dopo la firma del Documento sulla “Fratellanza Umana”.


Il giornalista Biagio Maimone, Direttore dell’Ufficio Stampa dell’Associazione ‘Bambino Gesù’ del Cairo, ha curato la comunicazione dell’iniziativa interfacciandosi dall’Italia con l’organizzazione egiziana. Sua Santità Papa Francesco ha fatto pervenire una pergamena nella quale è riportata la benedizione apostolica all’Orfanotrofio in lingua italiana e in lingua inglese, insieme ad un video mediante il quale ha dichiarato: ‘Sono molto felice oggi di condividere con voi la gioia di inaugurare questo progetto ‘Oasi della Pietà, nome bello, che è uno dei primi buoni frutti del Documento sulla ‘Fratellanza Umana’, un’ iniziativa che interpreta e raffigura in maniera concreta i valori del Documento, un posto ove tante bambine e tanti bambini troveranno casa, famiglia, assistenza, futuro, formazione e, soprattutto, l’abbraccio di una famiglia. Grazie tante per il vostro lavoro, grazie tante per la vostra gioia. Il Signore Dio ci benedica e pregate per me’.


Il messaggio di Sua Santità Papa Francesco attesta l’importanza della realizzazione del progetto in quanto uno dei frutti generati dal Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, voluto da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb , sottoscritto da entrambi il 4 febbraio 2019, nella città di Abu Dhabi. ll Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ rappresenta la pietra angolare del dialogo interreligioso proprio in quanto si pone come finalità primaria la fratellanza umana, da instaurare, innanzitutto, nella relazione con le altre fedi, per poi essere,conseguentemente, diffusa in ogni territorio del mondo.


Non secondari sono ritenuti dal medesimo Documento il valore e l’importanza della fede e della responsabilità, nonché la condanna della violenza perpetrata in nome di Dio. All’inaugurazione della Casa di Accoglienza, che si qualifica come opera altamente umanitaria, hanno partecipato i membri dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ e della Fondazione della Fratellanza Umana e ospiti provenienti dagli Emirati Arabi Uniti, dall’Italia, dalla Giordania, dall’Iraq e dagli Stati Uniti. L’ Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ e la Fondazione della Fratellanza Umana sono due realtà che lavorano per convertire il principio della fratellanza in azioni di solidarietà, in adesione ai contenuti del Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’. La Casa ‘Oasi della Pietà’, che rientra tra i progetti più tenacemente perseguiti dal suo ideatore Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, ospiterà bambini abbandonati, ai quali offrirà la possibilità di crescere in un ambiente familiare, in grado di donare loro serenità ed affetto, nonché un futuro sereno e dignitoso. La denominazione ‘Oasi della Pietà’, attribuita alla Casa di Accoglienza, rappresenta un segno di riconoscenza per il ricevimento del dono di una copia fedele della statua della Pietà di Michelangelo, che Sua Santità Papa Francesco ha voluto offrire all’Associazione , che ricorda anche la sua visita in Egitto del 2017, nonché l’ apprezzamento del ruolo storico dell’Egitto come fautore delle creazione di oasi di convivenza, di pace, di fratellanza e di dialogo tra le religioni. Tra i progetti finora realizzati si collocano il Ristorante ‘Fratello’, inaugurato a Il Cairo il 9 gennaio 2024, già operativo, che offre pasti, ogni giorno, a 5000 famiglie egiziane in difficoltà, e i ‘Veicoli Sanitari’ che effettuano visite mediche in ogni angolo del territorio dell’Egitto per le persone disagiate. Entro la fine dell’anno si avvieranno i lavori per la costruzione dell’Ospedale ‘Bambino Gesù del Cairo’, il primo ‘Ospedale del Papa’ fuori dall’Italia, che usufruirà delle competenze scientifiche e del personale medico dell’Ospedale ‘Bambino Gesù’ di Roma, con il quale è stato siglato un accordo di collaborazione. Presenti numerosi diplomatici, tra cui, in rappresentanza dell’Egitto, Sua Eccellenza Nabila Makram, ex Ministro dell’Immigrazione e Capo della Fondazione Fahim per il sostegno psicologico, lo Stato Maggiore con Sua Eccellenza Generale Khaled Labib, Vice Ministro della Difesa, in rappresentanza del Ministro della Difesa, Sua Eccellenza il Maggiore Generale Ahmed Fahmy, Direttore Generale della Società della Capitale Amministrativa per lo Sviluppo Urbano, in rappresentanza di Sua Eccellenza l’Ingegnere Khaled Abbas, Presidente della Nuova Società della Capitale Amministrativa, Sua Eccellenza l’Ambasciatore Omar Selim, Assistente del Ministro degli Affari Esteri per le Relazioni Culturali Internazionali, in rappresentanza del Ministro degli Affari Esteri, Monsignor Clement, in rappresentanza di Sua Santità Papa Tawadros II, Patriarca della Chiesa Copta Ortodossa di Alessandria, Sua Eminenza Sheikh Dr. Mazhar Shaheen, il Dottor Magdy Ishaq, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Magdy Yacoub, e Sua Eccellenza il Consigliere Hani Ramzy, Presidente della Fondazione Pastore d’Egitto. In rappresentanza degli Emirati Arabi erano presenti Sua Eccellenza Ambasciatrice Maryam Al Kaabi, Ambasciatrice degli Emirati Arabi Uniti in Egitto, il Signor Hamad Al Kaabi, Redattore Capo del Quotidiano Al-Ittihad, il Signor Capitano Hamad Yousef Khater, Capo del Dipartimento Progetti Speciali presso il Ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti , Ufficio di Sua Altezza lo Sceicco Saif bin Zayed Al Nahyan, Vice Primo Ministro e Ministro dell’Interno degli Emirati Arabi Uniti. Erano presenti anche Sua Eccellenza Alejandro Iván Mendoza Gantz, Ambasciatore del Perù in Egitto, Sua Eccellenza Jorge Y. Borisenko, Ambasciatore della Bielorussia in Egitto, Sua Eccellenza Mariela Laroccia, Vice Ambasciatrice e Incaricata d’Affari dell’Ambasciata a nome di Sua Eccellenza l’Ambasciatore, Sua Eccellenza l’Ambasciatore Michele Quaroni, Ambasciatore d’Italia in Egitto, e numerose personalità pubbliche, imprenditori, soci della Fondazione e ospiti provenienti dagli Emirati Arabi, dall’Italia, dalla Giordania, dall’ Iraq e dagli Stati Uniti. E’ di estremo rilievo far presente che Sua Eccellenza il Ministro Noura Al Kaabi e Monsignor Yoannis Lahzi Gaid hanno piantato insieme un ulivo all’ingresso della Casa ‘Oasi della Pietà’ per confermare che esso è un progetto che nasce come segno di amicizia tra i figli di Zayed e il popolo della terra del Kenya , nonché simbolo di pace, prosperità e fratellanza umana. La celebrazione è iniziata con una visita alla Casa ‘Oasi della Pietà’. Gli ospiti sono stati introdotti nel Museo della Fraternità Umana, dove sono conservati una copia originale, firmata da Sua Santità il Papa e da Sua Eminenza l’Imam, del Documento sulla ‘Fratellanza Umana’ e alcuni rari reperti. Vi è stata successivamente la visita agli appartamenti dei bambini, alla sala VIP, alle stanze degli ospiti e alla Statua della Pietà. Gli ospiti, visitando la Casa di Accoglienza ‘Oasi della Pietà’, hanno potuto constatare personalmente le opportunità che offre ai suoi giovani residenti. Essa è costituita da quattro piani, di cui il quarto è in fase di ultimazione. Al momento, secondo le disposizioni del Ministero della Solidarietà, sarà possibile ospitare un numero di bambini limitato (dai 6 ai 12 bambini). Vi sarà, tuttavia, un progressivo aumento del numero di bambini a cui offrire ospitalità. Il 97 per cento della struttura è terminata, manca soltanto la cupola per ultimare la Cappella del Beato Carlo Acutis. Un donatore ha offerto un mosaico, che verrà inserito nella Cappella, che raffigura i 12 apostoli dell’ultima cena di Gesù, con Maria e San Giovanni Battista, come prevede il rito copto. Vi sarà, inoltre, la ‘Cucina – Scuola Francesco Mazzei’ , che opererà all’interno della Casa di Accoglienza , finalizzata a trasformare la cucina dell’Oasi della Pietà in una ‘Scuola Cucina’ per garantire un futuro professionale agli ospiti della Casa di Accoglienza. La cerimonia ha previsto anche il discorso di Sua Eccellenza l’Ambasciatore Nicholas Henry, Ambasciatore della Santa Sede (Vaticano) in Egitto e della Lega degli Stati Arabi e il discorso di Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, il quale ha concluso ringraziando i ministri e alcune personalità che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Sua Eccellenza il Ministro Noura Al Kaabi ha espresso il suo entusiasmo per la partecipazione e la sua ammirazione per il progetto. Ha sottolineato il rapporto storico tra gli Emirati Arabi Uniti e il popolo egiziano. Ha menzionato nel suo discorso la volontà dello sceicco Zayed, espressa ai suoi figli di amare l’Egitto con le seguenti parole: ‘Ho detto ai miei figli di essere sempre accanto all’Egitto. La mia volontà è che siano sempre accanto all’Egitto, in quanto ciò costituisce un motivo di orgoglio per gli arabi. Per gli arabi l’Egitto è il cuore e, se il cuore si ferma, non vi sarà vita per gli arabi’ Monsignor Jade ha espresso il suo profondo ringraziamento ai partecipanti, alle loro Altezze gli Sceicchi degli Emirati e al popolo degli Emirati per il loro generoso sostegno al progetto ‘Oasi della PIetà’, nato nella terra di Zayed Al Khair per incarnare i principi del Documento firmato a Abu Dhabi. Ha, inoltre, ringraziato Sua Eccellenza il Presidente Abdel Fattah El-Sisi per il suo grande sostegno alla Fondazione Human Fraternity e per le sue iniziative di beneficenza rivolte a tutte le fasce del popolo egiziano. Monsignor Yoannis Lahzi Gaid ha ringraziato le Forze Armate e la Nuova Capitale Amministrativa per il generoso sostegno offerto al progetto ‘Oasi della Pietà’.

In forma per l’estate? Esperti: anticipare con Cryohacking summer program

In forma per l’estate? Esperti: anticipare con Cryohacking summer programRoma, 3 mag. (askanews) – Trascorso il periodo pasquale ecco che scatta il conto alla rovescia alla tanto temuta prova costume: una manciata di mesi in cui correre ai ripari per rimettersi in forma con diete lampo, estenuanti sessioni in palestra, beveroni “svuotagrassi” e programmi di dimagrimento spesso banali e uguali per tutti dove ci sentiamo ripetere concetti triti e ritriti che recitano “combinazione di dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e attenzione al benessere generale”. Nulla di sbagliato in tutto questo ma per l’estate 2024 è possibile fare qualcosa di più efficace e anche piacevole, che ci permetta di raggiungere l’obiettivo gradualmente, in maniera mirata, senza annoiarsi e soprattutto senza stress. Si tratta di un nuovo protocollo che abbina allenamento, nutrizione e crioterapia: si chiama Cryohacking summer program, sviluppato dagli esperti Cryovis, il primo Hub della longevità certificato Metodo Ongaro®.


Un esclusivo piano di allenamento con piccoli attrezzi o su tavola da surf, un percorso nutrizionale mirato, terapia del freddo total body all’interno di una criocamera elettrica a -110°: questi i 3 asset del Cryohacking summer program, la cui efficacia è data proprio dal loro agire in sinergia: “Si tratta di una strategia scientifica in grado di accelerare il percorso di remise en forme partendo dalle due basi fondamentali, alimentazione e movimento, con il valore aggiunto della crioterapia: aiuta a consumare più calorie essendo il trattamento del freddo uno stress ormetico” affermano i due esperti Simone Doti, personal trainer e longevity coach, founder di Cryovis, e il dott. Edoardo Bo, Biologo Nutrizionista, Wellness e Mental Coach. Piccoli attrezzi e tavola da surf: allenamento funzionale per la remise en forme


Oggi per ottenere una sana forma fisica occorre allenare forza, resistenza, mobilità e flessibilità: è bene effettuare allenamenti funzionali con piccoli attrezzi come pesi, trx ed elastici ove si alternano esercizi con sovraccarico a esercizi cardiovascolari, e esercizi neuromuscolari seguiti da stretching specifico. Come il surfsetfitness, una nuova esperienza di fitness ispirata ad uno degli sport più atletici del mondo: il surf. Si tratta di un allenamento neuromuscolare che sfida a performare in una condizione costante di instabilità, stimolando mente e corpo a lavorare in connessione per migliorare abilità come coordinazione, agilità, equilibrio e stabilità oltre a forza, potenza e resistenza. Ogni esercizio sulla tavola è creato per coinvolgere tutto il corpo e attivare il cuore e i muscoli stabilizzatori stimolando un reale cambiamento metabolico ed estetico. 4 i programmi di allenamento, a seconda delle caratteristiche e degli obiettivi personali: o Build: focus forza o Burn: focus cardio o Balance: focus equilibrio e flessibilità o Blend: focus forza, cardio, equilibrio e flessibilità


Crioterapia prima e dopo l’allenamento: si consumano più calorie La crioterapia fatta prima e dopo l’allenamento fa aumentare il dispendio energetico e attiva il fenomeno browning, la conversione del grasso bianco in bruno rendendolo metabolicamente attivo. “La sessione iniziale di crioterapia prima dell’allenamento ad alta intensità dura circa 3 minuti, ha un forte potere attivante, energetico e produce dopamina: come in una sorta di “doping naturale”: una volta usciti dalla criocamera si è più energizzati e si riesce a performare di più e quindi si perdono più calorie” afferma Simone Doti, a capo del primo centro partner Metodo Ongaro® dedicato alla longevità, naturale compimento di un percorso e di una visione che ha come focus il miglioramento della qualità di vita e che è possibile solo con un approccio integrato che lavori a vari livelli, grazie a professionisti con grande esperienza tra cui trainer, nutrizionisti, psicologi e life coach, medici funzionali, tutti certificati Metodo Ongaro®.


Terminato l’allenamento si torna in criocamera total body: la cryocab effettuata dopo la seduta di fitness permette di recuperare più velocemente. Si ha un’attivazione e accelerazione del metabolismo importante – circa 3 volte un allenamento normale – triplicando il consumo calorico nell’arco delle 12 ore successive ed incrementare la massa magra a discapito di quella grassa. “Ovviamente, preventivamente vanno valutati parametri fisiologici del soggetto come sesso altezza età peso percentuale di massa grassa massa magra e acqua corporea, così da raccogliere tutte le informazioni sullo stile di vita e personalizzare l’allenamento con la crioterapia. In Cryovis le nostre macchine permettono di calcolare la quantità ideale di crioterapia in base a dati fisiologici”, conclude il personal trainer. Il ruolo della nutrizione: in che modo la crioterapia influisce nel percorso di remise en forme La crioterapia, integrata con un regime nutrizionale mirato, può favorire il dimagrimento in modo sicuro ed efficace. “Agisce principalmente attraverso due meccanismi principali: la vasocostrizione e la termogenesi. Quando si è esposti al freddo, i vasi sanguigni si restringono (vasocostrizione), il che aumenta il flusso sanguigno e l’attività metabolica mitocondriale per mantenere la temperatura corporea. La termogenesi, invece, è il processo attraverso il quale il corpo produce calore bruciando calorie, e l’esposizione al freddo è in grado di stimolare questo processo, influenzando indirettamente il metabolismo”, spiega il nutrizionista Edoardo Bo. L’esposizione al freddo stimola quindi l’attività e il metabolismo dei grassi e può contribuire alla riduzione del tessuto adiposo, oltre a favorire la tonificazione muscolare se il soggetto si allena almeno 2-3 volte alla settimana. Alcune evidenze suggeriscono che la crioterapia potrebbe migliorare la sensibilità all’insulina e regolare i livelli di zucchero nel sangue. Questo poiché l’esposizione al freddo può influenzare positivamente il metabolismo dei carboidrati e avere quindi effetti benefici sulla sensibilità all’insulina, contribuendo così alla regolazione dei livelli di zucchero nel sangue. Inoltre si può notare una riduzione dell’appetito dopo la crioterapia, il che potrebbe essere utile nel controllo delle porzioni e nella gestione del consumo calorico. Un percorso mirato e gli alimenti consigliati Integrare la crioterapia con un regime nutrizionale sano ed equilibrato può massimizzare i benefici per la perdita di peso e la remise en forme. L’ideale, in base all’esigenze e caratteristiche della singola persona, è consumare alimenti integrali, ricchi di nutrienti e bilanciati in proteine, carboidrati e grassi sani.

Arriva Wishew: il social che avvera i desideri

Arriva Wishew: il social che avvera i desideriRoma, 29 apr. (askanews) – È ormai questione di ore il debutto negli States di Wishew (pronunciato wish you) il social network italiano che ha raccolto oltre 50 mila iscritti in sole due settimane prima del lancio. LMDV Capital ha sposato il progetto di 3 giovani imprenditori italiani diventandone il principale investitore.


Fondato da Giacomo Vose (39 anni) Antonino Risicato (29) e Vincenzo De Caro (29), Wishew permetterà di postare video chiedendo agli altri utenti un dollaro (o più) per realizzare il sogno di una vita. “Wishew porta il mondo del crowdfunding su un altro livello – spiega Giacomo Vose-. Vogliamo offrire a miliardi di persone la possibilità di realizzare un sogno al di là delle loro possibilità: un viaggio ai tropici, un pianoforte, un master universitario; qualunque cosa. Basterà postare il proprio video e chiedere l’aiuto della comunità: abbiamo ‘bannato’ i ‘like’, ma ci sarà un tasto per donare 1 dollaro e l’algoritmo premierà chi dona di più e più spesso”.


Il primo orizzonte di Wishew sarà gli Stati Uniti, dove si concentra il 49 per cento del crowdfunding mondiale: il business model di Wishew partirà da questo primato, trattenendo una piccola quota delle donazioni ed offrendo pacchetti di sponsorizzazione dei desideri. “Qui ci concentreremo per i prossimi due anni prima di rendere la APP disponibile in Europa” – riprende Vose. “Wishew sarà, soprattutto, una comunità di persone con un sogno nel cassetto che chiede l’aiuto delle altre per realizzarlo ed è, nel contempo, pronta a donare il proprio. È uno strumento partecipativo, è uno strumento genuino, è un social network che cambia in un colpo solo la focalizzazione: non più ‘l’apparire’ ma l’altruismo, la reciprocità e i desideri più profondi. Sappiamo che ci saranno molti utenti facoltosi che doneranno senza chiedere, ma il nostro target sono le persone della classe ‘media’ che si scambieranno esperienze e donazioni”.


“Nell’arco di due anni ci apriremo al mercato globale ma non sarà questa l’unica novità: puntiamo ad arricchire Wishew con un intero nuovo livello dedicato alle charity e al mondo del volontariato – conclude Leonardo Maria Del Vecchio che, oltre essere Chief Strategy Officer di EssilorLuxottica, è anche Presidente della Fondazione filantropica OneSight EssilorLuxottica Italia ETS -. Sostenere un progetto che ha un modello di business articolato e può diventare anche motore di progresso e di miglioramento per le persone è l’ideale di imprenditoria che sto perseguendo con la mia azienda LMDV Capital”.

Al via la conferenza ANGI su Mobilità del Futuro, Green Deal Europeo e Sostenibilità

Al via la conferenza ANGI su Mobilità del Futuro, Green Deal Europeo e SostenibilitàRoma, 26 apr. (askanews) – Al via lunedì 29 aprile, presso lo Europe Experience a Piazza Venezia, la conferenza su “Mobilità del Futuro, Green Deal Europeo e Sostenibilità: istituzioni, imprese e startup a confronto”. Iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI) in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia. Obiettivo dell’iniziativa è quello di far confrontare i principali stakeholder del mondo delle imprese, delle istituzioni e delle università e approfondire le opportunità e le sfide della mobilità del futuro e della sostenibilità in Italia e in Europa in ottica di attuazione sia del PNRR che del Green Deal Europeo. Tanti i protagonisti: Carlo Corazza, Direttore degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia; Brando Benifei, Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo; Beatrice Covassi, Europarlamentare Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo; Roberto Ridolfi, Presidente Link 2007; Roberta Lombardi, Founder Roberta Lombardi Studio ed Esperta in sostenibilità; Gianpiero Ruggiero, Primo Tecnologo del CNR; Domenico Borello, Professore Sistemi Energia Università Sapienza; Carla Messina, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Giulia Pastorella, Deputata della Repubblica, vicepresidente di Azione e Consigliera comunale a Milano; Nicola Bertolini, Business Development Coordinator Ambiente Spa; Fabrizio Quinti, Marketing Communication Manager Ford; Stefania Filippi, Responsabile Comunicazione di TAAC; Gabriele Ferrieri Presidente dell’ANGI dichiara: “La sostenibilità e l’economia green sono alla base di un ecosistema economico e industriale sano e rispettoso dell’ambiente. Come giovani innovatori siamo impegnati a sostenere la transizione ecologica ed energetica e in questa importante iniziativa in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia, puntiamo a dare voce ad esperti, imprese e startup di eccellenza per dare evidenza delle opportunità e delle sfide sul cosiddetto Green Deal Europeo. Un grazie particolare a tutti i partner aderenti dell’iniziativa”.

Fotografia, “OBIETTIVO TERRA” 2024: vince Brigida Viggiano

Fotografia, “OBIETTIVO TERRA” 2024: vince Brigida ViggianoRoma, 22 apr. (askanews) – È Brigida Viggiano la vincitrice della 15a edizione di “Obiettivo Terra” 2024, il concorso fotografico nazionale dedicato alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio ambientale, del paesaggio, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali delle Aree protette d’Italia, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, con la main partnership di Haiki+, subholding di Innovatec S.p.A., quotata all’Euronext Growth Milan, Gruppo che da oltre 60 anni è leader nel settore della clean technology, e Bluarancio quale digital partner, per celebrare la 55esima Giornata Mondiale della Madre Terra che si festeggia oggi in tutto il mondo. La foto vincitrice del Primo premio “Mother Earth Day” ritrae l’istantanea di una violenta tempesta, emblema dei sempre più frequenti eventi estremi causati dalla crisi climatica, immortalata sul litorale della Riserva naturale orientata Bosco Pantano di Policoro (Basilicata).


Alla vincitrice è stato consegnato il primo premio di € 1.000 (euro mille), è stata donata dai soggetti promotori la targa ricordo e, al fortunato scatto, sarà dedicata la copertina del volume “Obiettivo Terra 2024: l’Italia amata dagli italiani”, oltre all’onore di veder la foto vincitrice esposta al pubblico in gigantografia, fino al 5 maggio, sulla facciata di Palazzo Valentini, sede della Città metropolitana di Roma Capitale, insieme alla foto vincitrice della Menzione speciale “Obiettivo Mare”, scattata da Chiara Scrigner, che ritrae un uovo di seppia (Sepia officinalis) nelle acque della Riserva naturale delle Falesie di Duino (Friuli-Venezia Giulia). Le foto vincitrici del contest, com’è consuetudine, saranno associate ai mesi del calendario 2025 e saranno riportate nella pubblicazione che verrà dedicata alla 15a edizione di “Obiettivo Terra”.


La Cerimonia di premiazione, trasmessa in diretta streaming da Palazzo Valentini è stata aperta dal saluto di benvenuto di Sabrina Alfonsi (Assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale) che ha evidenziato: “Un concorso che giunge alla 15esima edizione significa che ha colto nel segno. Obiettivo Terra valorizza le nostre bellezze naturali e, allo stesso tempo, aiuta a migliorare la percezione di queste bellezze, ad entrare in sintonia con l’ambiente con l’atteggiamento giusto, in un rapporto one health. L’essere umano deve fare un passo indietro e la natura un passo avanti”. Hanno fatto seguito gli interventi dei rappresentanti dei soggetti promotori:


Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “In 15 anni il concorso Obiettivo Terra ha unito a raccolta migliaia di amanti della natura che con le loro foto hanno collaborato a diffondere conoscenza e rispetto di quello scrigno di biodiversità che sono le Aree protette. Dobbiamo guardare a un’Italia più ecologica e digitale e, per puntare concretamente verso tale obiettivo, l’innovazione tecnologica deve essere considerata con tutte le sue potenzialità, anche e soprattutto in tema di monitoraggio ambientale. La difesa delle nostre Aree protette è più che mai fondamentale: fattori critici come deforestazione, cementificazione, inquinamento e urbanizzazione hanno portato non solo alla frammentazione degli habitat ma anche alla perdita di importanti livelli di biodiversità. Abbiamo il dovere di preservare le bellezze del nostro Belpaese, e il concorso Obiettivo Terra ce lo ricorda ogni anno attraverso la carrellata di meravigliose istantanee da ogni angolo della penisola. A due anni dalla modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione, che hanno introdotto la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità e degli animali tra i principi fondamentali della nostra Costituzione, servono leggi e ogni iniziativa utile che rafforzi la tutela dei nostri patrimoni naturali oltre all’esigenza di adeguare il PNRR al nuovo dettato costituzionale con i valori della transizione EcoDigital che va accelerata”. Massimiliano Tabusi (Vicepresidente della Società Geografica Italiana): “L’epoca che viviamo è immersa nelle immagini come mai nessun’altra prima. La quantità di stimoli che ogni persona riceve ogni giorno, sotto forma di rappresentazioni, è probabilmente pari a quella di un anno intero per qualche generazione fa. Anche per questo è sempre più importante la qualità delle immagini, non solo dal punto di vista estetico e tecnico, ma anche e soprattutto per quello che riguarda il contesto in cui l’immagine si situa. Ogni fotografia ‘contiene’ un territorio, un’idea di luogo, uno o più viaggi, molte dimensioni del paesaggio (evocando non solo quello che si vede, ma anche suoni, odori, sensazioni), e lo sa bene chi si occupa di geografia: da sempre geografe e geografi usano le immagini per trasmettere ‘idee di luogo’. Tradizione nella tradizione, Obiettivo Terra contribuisce in modo speciale a questa ‘missione geografica’, focalizzando gli obiettivi (è il caso di dire) sulle Aree protette del Paese. Una missione importante e sempre più necessaria per supportare la consapevolezza per la qualità, dei luoghi e delle rappresentazioni”.


Camilla Colucci (Vicepresidente Innovatec Group, in rappresentanza di Haiki+): “Il nostro Gruppo, con Haiki+, sostiene orgogliosamente l’iniziativa di Obiettivo Terra che celebra non solo la bellezza dei nostri luoghi naturali, ma solleva anche importanti questioni ambientali. Queste fotografie sono testimonianze tangibili delle conseguenze dei nostri atti sull’ecosistema e ci ricordano di compiere azioni concrete e responsabili per contribuire alla creazione di un futuro davvero sostenibile per le prossime generazioni. La fotografia, con la sua capacità di catturare istanti e narrazioni visive specifiche, si rivela un mezzo potente per sensibilizzare e muovere le coscienze verso la salvaguardia del nostro Pianeta. Ogni scatto non è solo una rappresentazione visiva, ma porta con sé un messaggio profondo, una storia da raccontare sullo stato attuale del nostro ambiente e sulle sfide che dobbiamo affrontare”. Proprio in collaborazione con Haiki+, Main partner del concorso, è stata attribuita anche la Menzione speciale “Parchi dall’alto”. A vincerla, la foto scattata da Tiago Marques che ritrae i magnifici giochi di luci e colori nelle vasche della Riserva naturale Saline di Trapani e Paceco (Sicilia). Sono intervenuti: Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), in un messaggio video, si è complimentato con i promotori del concorso “Obiettivo Terra” sottolineando: “La Giornata della Terra ci aiuta a ricordare il legame tra i nostri territori, i paesaggi e i popoli con la natura. Questo contest fotografico offre l’opportunità di lasciare una traccia per il futuro, raccontando la storia delle nostre città in cambiamento e il modo in cui ci stiamo adattando al cambiamento climatico”. Andrea Abodi (Ministro per lo Sport e i Giovani): “Ogni occasione è buona per perseguire l’obiettivo e ogni giorno diventa speciale quando l’obiettivo è in pericolo. Questo credo sia il senso di Obiettivo Terra nell’ambito della Giornata Mondiale ad essa dedicata. Ci ritroviamo, insieme, in una giornata ricca di contenuti e di contributi, per sottolineare l’esigenza di perseguire con maggiore sintonia e armonia l’obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità della vita delle persone, di noi tutti, e dell’ambiente che ci ospita. Questo il richiamo affascinante e responsabilizzante delle categorie di questo premio che, con grande merito degli organizzatori, rende la fotografia l’effetto fermo e stabile, anche nella mente, di ciò che l’occhio umano osserva e, troppo spesso, sembra dimenticare. L’Italia è un inestimabile patrimonio di patrimoni che dobbiamo preservare e valorizzare, ogni giorno, ben oltre questo”. Sono inoltre intervenuti: Alessandra Priante (Presidente ENIT); Amm. I.C. (CP) Nicola Carlone (Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Gen. C.A. Andrea Rispoli (Comandante delle Unità forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri); Rosalba Giugni (Presidente di Marevivo); Simona Roveda (Co-fondatrice e direttrice editoriale di LifeGate); Stefano Maiandi (Presidente di FIABA onlus). Alla Cerimonia di premiazione sono inoltre intervenuti, in presenza e in collegamento, rappresentanti delle Istituzioni, delle associazioni ambientaliste e dei partners del concorso, componenti della Giuria di esperti, autori e autrici delle foto vincitrici, nonché dirigenti delle Aree protette immortalate, tra cui: Donatella Bianchi (Presidente del Parco nazionale e Area marina protetta delle Cinque Terre); Giuseppe Bonanno (Direttore Forest Stewardship Council® – FSC® Italia); Luciano Buonfiglio (Presidente federale, Federazione Italiana Canoa e Kayak); Tristano Dello Ioio (Presidente del Parco regionale dei Monti Lattari); Pietro Fattori (Responsabile comunicazione della Fondazione FS Italiane); Umberto Forte (Direttore dell’Associazione ‘I Borghi più belli d’Italia’); Igor Gabrovec (Sindaco del Comune di Duino – Aurisina, Ente gestore della Riserva naturale delle Falesie di Duino); Piermario Giordano (Presidente del Parco naturale Alpi Marittime); Alfonso Grillo (Commissario straordinario del Parco naturale delle Serre); Giovanni Laudani (Direttore Parco dell’Etna); Marianna Morabito (Consigliere nazionale SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale – APS); Letizia Palmisano (Giornalista ambientale, social media e influencer strategist); Antonina Silvana Piacentino (Direttrice della Riserva naturale Saline di Trapani e Paceco); Dina Ravera (Presidente Destination Italia); Saul Ripamonti (Co-fondatore network Pixcube.it); Giuseppe Roma (Vicepresidente Touring Club Italiano); Edoardo Sassi (Giornalista del Corriere della Sera); Andrea Spaterna (Presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini); Francesco Sturlese (Sindaco del Comune di Porto Venere); Daniele Taffon (Responsabile ambiente e multifunzionalità, Fondazione Campagna Amica); Ennio Vigne (Presidente del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi); Andrea Zagato (CEO di InflueXpert). Oltre ai premi ai partecipanti, è stato attribuito il Premio “Parco Inclusivo” 2024, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area marina protetta e riserva naturale dello Stato di Torre Guaceto (Puglia). L’Ente si è distinto per il suo impegno ad attuare il principio solidale di “mettere la persona al centro” senza discriminarne la condizione: “La bellezza delle Aree marine e il totale utilizzo da parte delle persone tutte, ad oggi ancora è un miraggio – si legge nella motivazione del Premio – Le stesse sono precluse da barriere superabili e la spiaggia di Punta Penna Grossa ne è un esempio”. Il riconoscimento, che premia le iniziative a favore dell’accessibilità e della fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità, è stato consegnato da Stefano Maiandi (Presidente di FIABA onlus) a Rocky Malatesta (Presidente dell’Area premiata e Vicepresidente di Federparchi). Sono inoltre state attribuite 11 tra Menzioni e Menzioni speciali, la cui decretazione è stata affidata direttamente ai partners di ogni categoria, e due premi extra concorso: “Alberi e foreste” (in collaborazione con il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri) Vince: Antonio ALEO Oggetto foto: Suggestive sfumature degli alberi, di oro e di rosso, si riflettono sullo specchio d’acqua, nel Parco naturale delle Serre (Calabria). “Animali” (in collaborazione con Federparchi) Vince: Fabio SAVINI Oggetto foto: Rana che sorveglia le lunghe filature di uova deposte sott’acqua, nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna (Emilia-Romagna, Toscana). “Area costiera” (in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera) Vince: Marco CARLETTI Oggetto foto: Caldo tramonto sulla Chiesa di San Pietro con riflessi sul braccio di mare, nel Parco naturale regionale di Porto Venere (Liguria). “Fiumi e laghi” (in collaborazione con Federazione Italiana Canoa e Kayak) Vince: Mauro TRONTO Oggetto foto: Torrente con la sua acqua cristallina e alberi dai colori autunnali, nel Parco naturale Alpe Veglia e Alpe Devero (Piemonte). “Paesaggio agricolo” (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica) Vince: Gianmarco CAIOLA Oggetto foto: Tornare alla terra. La raccolta del pistacchio di Bronte nel Parco dell’Etna (Sicilia). “Patrimonio geologico e geodiversità” (in collaborazione con SIGEA, Società Italiana di Geologia Ambientale – APS) Vince: Nicola GRANDE Oggetto foto: Incantevole panorama alpino con le sue peculiari componenti geologiche, nel Parco naturale Alpi Marittime (Piemonte). “Turismo sostenibile” (in collaborazione con il Touring Club Italiano) Vince: Simonetta CAPECCI Oggetto foto: Pedalando in un quadro di Monet nella piana di Castelluccio di Norcia, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini (Umbria, Marche). Menzioni speciali: “Borghi” (alla più bella foto di un borgo situato all’interno di un’Area protetta italiana, in collaborazione con l’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”) Vince: Valeria TOMASULO Oggetto foto: Particolare dell’incantevole borgo di Positano nella cornice della splendida Costiera amalfitana, incastonata nel Parco regionale dei Monti Lattari (Campania). “Obiettivo Mare” (alla migliore foto subacquea scattata in un’area marina protetta, in collaborazione con l’associazione ambientalista Marevivo) Vince: Chiara SCRIGNER Oggetto foto: Life drop: uovo di Sepia officinalis nelle acque della Riserva naturale delle Falesie di Duino (Friuli-Venezia Giulia). “Parchi dall’alto” (in collaborazione con Haiki+). Vince: Tiago MARQUES Oggetto foto: Magnifici giochi di luci e colori nelle vasche della Riserva naturale Saline di Trapani e Paceco (Sicilia). “Stories” (in collaborazione con InflueXpert). Vince: Lorenzo TOMBOLINI Oggetto foto: Incantevole veduta del borgo di Vernazza, “sospesa sul mare” nel Parco nazionale e Area marina protetta delle Cinque Terre (Liguria). PREMI EXTRA CONCORSO Premio “Pixcube” ad Andrea Cavedon, autore della fotografia seconda classificata “il canto d’amore di un cervo che si staglia sulla luna”, scattata nel Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Veneto): un buono voucher speciale messo in palio dal network Pixcube.it per un viaggio-workshop-reportage a scelta tra i molti e prossimi eventi che si terranno nei parchi naturali d’Italia. Weekend per due persone presso l’Agriturismo “Il Podere di Assisi” (PG), offerto da Terranostra Umbria, a Gianmarco Caiola, autore dello scatto vincitore della Menzione “Paesaggio Agricolo” (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica). L’agriturismo fa parte della rete di Campagna Amica: mercati a Km0, delle aziende agricole, degli agriturismi e delle fattorie che sostengono l’agricoltura sostenibile e il cibo di qualità. Inoltre, grazie alla rinnovata collaborazione con Pianeta Foresty, che fin dalle primissime edizioni del contest ha favorito la piantumazione di nuovi alberi, anche quest’anno i concorrenti avranno l’occasione di contribuire al rimboschimento di alcune aree italiane attraverso i kit Foresty raccontati da Fabrizio Caniglia (Responsabile del progetto Pianeta Foresty) in un videomessaggio. L’edizione 2024 di “Obiettivo Terra” ha ricevuto il patrocinio di: Senato della Repubblica; Camera dei Deputati; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste; Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Ministro per lo Sport e i Giovani; Città Metropolitana di Roma Capitale; Comune di Roma e di tutti i Parchi nazionali d’Italia. Event Partners: Earth Day Italia; ANBI; Forest Stewardship Council® (FSC®) Italia; FIABA Onlus; SOS Terra Onlus; Pianeta Foresty; @racne; Pixcube. Media partners: Askanews; Italpress; TeleAmbiente; LifeGate; Opera2030; Trekking.it; Eco in Città. I NUMERI DI “OBIETTIVO TERRA” 2024. 969 le foto candidate quest’anno alla 15a edizione del concorso e pervenute da tutta Italia, e di cui oltre la metà (57%) di cui oltre la metà (61%) pervenute da fotoamatori compresi nella fascia di età tra 35 e 64 anni, mentre circa il 30% candidate da under 35. Di queste, ben 934 (96%) sono risultate conformi al regolamento e dunque ammesse (le non ammesse sono 35 pari al 4%). Ogni partecipante ha avuto la possibilità di presentare al contest una sola foto a colori di cui: Parchi nazionali (298 foto, pari al 32% delle foto ammesse), Parchi regionali (411 foto, pari al 44%), Aree marine protette (57 foto, pari al 6%), Riserve statali (37 foto, pari al 4%) e Riserve regionali (131 foto, pari al 14%). In questa edizione del contest, il Parco Nazionale più fotografato è il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Marche, Lazio, Abruzzo) con 37 foto; il Parco regionale più rappresentato è quello del Delta del Po Emilia-Romagna (Emilia-Romagna) con 23 foto, l’Area marina protetta più fotografata è invece quella della Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre (Sardegna) con 6 foto e, infine, la Riserva più rappresentata negli scatti dei concorrenti è la Riserva naturale Isole dello Stagnone di Marsala (Sicilia) con 9 foto. Delle 11 aree protette d’Italia premiate a “Obiettivo Terra” 2024, ben 6 hanno ricevuto per la prima volta un riconoscimento e sono: Riserva naturale orientata Bosco Pantano di Policoro (Basilicata), immortalata nella foto vincitore di questa edizione; Parco naturale regionale di Porto Venere (Liguria); Parco naturale Alpe Veglia e Alpe Devero, e Parco naturale Alpi Marittime (Piemonte); Riserva naturale delle Falesie di Duino (Friuli-Venezia Giulia); Riserva naturale Saline di Trapani e Paceco (Sicilia). In totale, nelle 15 edizioni di “Obiettivo Terra”, fin qui disputate, sono state candidate oltre 17.000 fotografie.

Earth Day, Comte de Montaigne in prima linea per salvaguardia biodiversità

Earth Day, Comte de Montaigne in prima linea per salvaguardia biodiversitàRoma, 17 apr. (askanews) – Il prossimo 22 aprile i calici si alzeranno per brindare al World Earth Day, la giornata nata negli anni ’70 dall’intuizione del presidente Kennedy. Una data che ogni anno riaccende i riflettori sull’importanza di una cultura sempre più informata e consapevole per la tutela del “sistema Terra”. E anche quest’anno Comte de Montaigne, Maison de Champagne de Prestige dell’Aube – una delle regioni di eccellenza nella produzione delle bollicine più amate al mondo – ribadisce il suo impegno per una produzione nel segno della salvaguardia dell’ambiente.


Stéphane Revol, Owner & CEO di Comte de Montaigne, ha fatto dell’eco-sostenibilità uno stile di vita, che ha trasferito anche nella filosofia dell’azienda. Il domaine conta 40 ettari, il 10% dei vigneti è già certificato Bio, una percentuale che punta ad aumentare nei prossimi anni con l’obiettivo di orientarsi sempre di più verso una viticoltura sostenibile e a tutela della biodiversità. L’azienda è inoltre in possesso dell’ambita certificazione HVE (Alto Valore Ambientale), un marchio creato e supervisionato dal Ministero francese dell’Agricoltura Agroalimentare e Forestale che promuove la produzione delle aziende agricole che si impegnano in pratiche rispettose dell’ambiente. “In questa importante ricorrenza dedichiamo un brindisi simbolico a tutti i viticoltori che come noi si impegnano con determinazione e competenza per dare vita a vini prodotti in piena armonia con l’habitat naturale”, commenta Stéphane Revol. “L’obiettivo della nostra Maison è proprio quello di dare vita a Cuvée di qualità assoluta, che racchiudano le caratteristiche più autentiche del territorio dell’Aube”, commenta Stéphane Revol. “L’impegno per la tutela del nostro terroir nasce dalla volontà di consegnare, alle generazioni future suoli non contaminati e in grado di produrre senza alcun supporto chimico uve di eccellenza”.


E Philippe Narcy, Enologo della Maison, aggiunge: “Grazie alle nostre best practice sostenibili produciamo Cuvée di qualità Premium. Ad esempio, non usiamo gas per proteggere i vitigni, ma semplice acqua, ed il ciclo produttivo dei nostri vini è a ridotte emissioni di Co2. Inoltre, abbiamo ridotto al minimo i trattamenti della vigna: li eseguiamo solo in caso di malattia della vite, mai in via preventiva”. La Champagne, prima regione vinicola al mondo ad avere effettuato un bilancio del carbonio.


Nel 2002/2003 la Champagne è stata la prima regione vinicola al mondo ad aver effettuato un bilancio delle emissioni di CO2. Una diagnosi che ogni cinque anni scatta la fotografia dell’impatto climatico delle voci relative all’industria dello Champagne (come la coltivazione della vite, l’elaborazione del vino, l’imballaggio, i rifiuti, fino alle sostanze inquinanti generate dal turismo nella Regione) e che ha portato nel 2005 all’elaborazione di un primo piano di riduzione del 25% delle emissioni di carbonio entro il 2025, che ha già reso possibile la diminuzione dell’impronta ecologica dello Champagne del 15% tra il 2003 e il 2018, e punta a raggiungere l’obiettivo NetZero entro 2050. Una produzione nel rispetto dell’ambiente.


In Champagne, l’impegno per una viticoltura sostenibile è il risultato di un percorso culturale e di lavoro collettivo tra vignerons e grandi Maison iniziato oltre venti anni fa, che oggi si traduce in best practice come il controllo dei fattori produttivi con un approccio eco-attento; il rispetto e la valorizzazione del terroir e della biodiversità, fino alla gestione responsabile del patrimonio idrico e dell’energia e alla riduzione dell’impronta ecologica di ogni fase della filiera produttiva. Ecco perché oggi in Champagne ben il 60% delle superfici della denominazione beneficia di una certificazione ambientale. Comte de Montaigne: Best Practice sostenibili per Cuvée di eccellenza. La ESG Strategy è al centro del DNA di valori che ispira il processo produttivo di Comte de Montaigne e si traduce in alcune importanti best practice che riducono al minimo gli effetti nocivi della vinificazione sull’eco-sistema circostante. Ad esempio: 1. Nutrizione e difesa della vite: il disciplinare della Maison include fino a un massimo di tre trattamenti annuali della vigna, che vengono effettuati solo in caso di malattie delle piante e mai in via preventiva. 2. Gestione e lavorazione del suolo: attraverso processi finalizzati all’aumento del contenuto di sostanza organica e quindi alla riduzione di CO2 emessa in atmosfera; 3. Gestione dell’acqua di irrigazione: per ottimizzare l’utilizzo delle risorse impiegate nel processo di coltivazione e cura del vitigno, la Maison dedica grande attenzione ai tempi e alla frequenza di intervento sul terreno, sia per limitare il dispendio del patrimonio idrico che per ridurre al minimo il potenziale stress per le piante. 4. Niente Gas a protezione dei vitigni: per contrastare gli effetti nocivi del gelo sui vitigni, la Maison non usa Gas per scaldare la vigna, ma semplice acqua, che avendo una temperatura di congelamento di zero gradi, viene irrorata sulle gemme, che altrimenti gelerebbero a meno 2 gradi, per proteggerle. In questo modo si crea una “capsula” di gelo che protegge il vitigno in modo assolutamente naturale. 5. Una difesa dei suoli ben consapevole della loro importanza per la vigna: I concimi utilizzati sono tutti vegetali per proteggere il suolo e permettere alle radice dei vitigni di beneficiare di un nutrimento sano, propedeutico alla longevità delle piante. In questo modo i vitigni possono crescere naturalmente e dare vita a uve assolutamente genuine e prive di residui chimici. 6. Esclusivo utilizzo di collanti vegetali ricavati anche dalla lavorazione dei piselli, nei processi di lavorazione del vino. 7. Rigenerazione dei terreni tramite la loro messa a riposo e la copertura vegetale nei vigneti con piante e siepi.