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Presentato il logo “Liguria Regione Europea dello Sport 2025″

Presentato il logo “Liguria Regione Europea dello Sport 2025″Genova, 17 dic. (askanews) – È stato presentato nel Palasport di Genova, durante la decima edizione dei Gazzetta Sports Awards, il logo ufficiale di “Liguria Regione Europea dello Sport 2025”, il prestigioso riconoscimento assegnato a Regione Liguria da Aces Europe.


Il logo rappresenta la Liguria in tre modi: descrittivo, con il pittogramma che ricorda nella sua forma l’inconfondibile profilo della regione, cromatico, adottando colori come l’azzurro dell’acqua e del cielo, il verde dei parchi e i toni caldi tipici dei tramonti incantati sul mare, e figurativo, attraverso il movimento ad onda, chiaro riferimento al mar Ligure ma anche alle colline che in quello stesso mare si specchiano. Anche lo sport è rappresentato dal senso di movimento dell’onda, dalle strisce che rappresentano la velocità e dai cerchi pieni che richiamano la palla da gioco. Inoltre i colori, nella loro vivacità, aiutano a rafforzare l’idea dinamica della pratica attiva dello sport. “Lo sport per la Liguria – sottolinea il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – è una risorsa straordinaria, volano economico ed elemento di promozione del territorio. Per queste ragioni, oltre che per l’immenso valore storico, culturale, morale e di valorizzazione di un sano e corretto stile di vita, abbiamo sempre e con determinazione puntato sullo sport e sulle manifestazioni sportive, e vogliamo continuare a farlo anche in futuro. Il logo di ‘Liguria Regione Europea dello Sport 2025’ riassume la Liguria e il suo paesaggio unico, e ci accompagnerà in tutte le manifestazioni in programma nella nostra regione nel 2025: siamo certi che, come è già stato per il 2024 a Genova, anche gli eventi del prossimo anno saranno un grande successo, sapranno coinvolgere residenti e turisti e avvicinare sempre più persone allo sport e ai suoi valori”.


“Questo logo – aggiunge l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro – descrive al contempo le bellezze paesaggistiche e la profonda vocazione sportiva del nostro territorio. Un duplice riferimento che è perfettamente in linea con gli obiettivi della nostra candidatura, poi diventata nomina, a Regione Europea dello Sport. Da una parte, infatti, vogliamo sfruttare le meraviglie della costa e dell’entroterra ligure per aumentare i flussi legati al turismo sportivo, e dall’altra abbiamo intenzione di promuovere i benefici e i valori dello sport tre i cittadini liguri, mettendoli nelle migliori condizioni per fare attività fisica grazie a bandi, iniziative aperte a bambini e anziani, manifestazioni inclusive e riqualificazioni dell’impiantistica”. Il logo ufficiale di Liguria Regione Europea dello Sport 2025 sarà presente in tutte le iniziative e gli eventi sportivi patrocinati da Regione Liguria nel corso dell’anno. Comparirà anche in tutte le aree sportive che saranno realizzate e inaugurate entro aprile dai Comuni beneficiari dei contributi pubblici previsti dal bando regionale per l’allestimento di aree attrezzate all’aperto.

Conto alla rovescia a Manarola per “il Presepe luminoso più bello del mondo”

Conto alla rovescia a Manarola per “il Presepe luminoso più bello del mondo”La Spezia, 30 nov. (askanews) – Il presidente del Parco delle Cinque Terre Lorenzo Viviani ha fatto visita ai volontari dell’Associazione del Presepe di Mario Andreoli, e del CAI La Spezia, impegnati sulla Collina delle Tre Croci a Manarola in vista dell’accensione dell’8 dicembre. La Collina delle Tre Croci a Manarola si sta gradualmente ripopolando delle figure luminose che presto andranno a comporre la maestosa natività luminosa ideata dall’estro creativo di Mario Andreoli.


Ogni anno l’Associazione del Presepe di Mario porta avanti l’eredità di un’opera che unisce creatività, caparbietà e amore per il paesaggio, lavorando senza sosta in vista dell’accensione prevista per l’8 dicembre. Questo rito, atteso e partecipato, scandisce il countdown al Natale Natale: le oltre 200 figure vengono posizionate con cura sulle terrazze in pietra che abbracciano il borgo di Manarola, creando un quadro suggestivo visibile anche dal mare.I materiali utilizzati sono poveri e quasi sempre di recupero ma l’effetto finale è sorprendente, regalando un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Mario Andreoli sapeva scorgere la bellezza nelle cose semplici e trasformarle in arte sostenibile. Attraverso la luce, riusciva a scolpire i suoi sogni, persino nel paesaggio più austero delle Cinque Terre. Questo spirito è stato trasmesso alla comunità manarolese che, ancora oggi, lavora per mantenere viva questa tradizione. Lo sfalcio dell’ampia area (quest’anno con il supporto dei manutentori dei sentieri del Parco), la posa dei pali di sostegno, la realizzazione delle figure luminose, il loro trasporto e la loro sistemazione sulle fasce, sono solo alcune delle complesse fasi preparatorie. Tutto questo è possibile grazie all’impegno dell’associazione che garantisce continuità all’opera di Mario, con il sostegno del Comune di Riomaggiore e del Parco e la collaborazione del CAI La Spezia.Il sogno di Mario Andreoli, iniziato nel 1961 con l’illuminazione di Tre Croci grazie alla batteria di un’automobile per esaudire il desiderio del padre, continua così a vivere. Durante la sua prima visita, il presidente del Parco, Lorenzo Viviani, ha espresso “profonda gratitudine e apprezzamento per l’impegno e la passione dei volontari”, sottolineando il valore di un’opera che intreccia memoria, creatività e sostenibilità: “è stato estremamente utile osservare da vicino il lavoro svolto dai volontari. Sono rimasto colpito dalla capacità di nobilitare materiali poveri e oggetti dismessi che in questo scenario unico trovano una seconda vita. Le Cinque Terre sono terre di fatica, ma anche di magia e creatività. Nel suo presepe Mario è riuscito a coniugare molteplici anime. Oggi questa straordinaria opera unisce passato, presente e futuro, mantenendo vivo il ricordo di un grande talento creativo che ha donato alle Cinque Terre il presepe più bello del mondo.”

Al Parco delle Cinque Terre consegna attestati “manutentori territorio”

Al Parco delle Cinque Terre consegna attestati “manutentori territorio”Roma, 30 nov. (askanews) – Si svolge oggi al Parco Nazionale delle Cinque Terre la cerimonia di consegna degli attestati di qualifica “Operatori alla difesa e manutenzione del territorio e delle risorse ambientali” figura professionale per la manutenzione delle infrastrutture verdi del Parco, realizzata in sinergia con Alfa Liguria e Isforcoop e.t.s. L’evento, che celebra il completamento di questo percorso formativo e il conseguimento della qualifica professionale da parte dei primi 18 manutentori dei sentieri del Parco, sarà un’occasione per valorizzare l’importanza di formare e qualificare la manodopera necessaria alla salvaguardia del nostro territorio.

Cinque Terre, riapre dopo il restauto via del Bastione a Monterosso

Cinque Terre, riapre dopo il restauto via del Bastione a MonterossoLa Spezia, 15 nov. (askanews) – È stato inaugurato alla presenza, fra gli altri, del Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Lorenzo Viviani e del Sindaco di Monterosso Francesco Sassarini, il tratto della Via del Bastione che collega la frazione di Fegina al Convento dei Cappuccini restaurato. Nata come percorso naturale alternativo alla direttrice costiera, la via del Bastione, è stata valorizzata attraverso una soluzione progettuale che ne esalta l’identità senza alterarne le caratteristiche originali.


I lavori di miglioramento infrastrutturale sono stati resi possibili grazie a un investimento di 300mila euro finanziato dal Parco Nazionale delle Cinque Terre attraverso i proventi derivanti dalla vendita delle carte servizi Cinque Terre Card. Il progetto ha permesso di restituire alla cittadinanza e ai visitatori un’opera che, pur rispettando l’identità del tracciato anche nella scelta dei materiali, soddisfa i requisiti di sicurezza che la legge impone per i percorsi pubblici ad alto affollamento. L’intervento si è sviluppato per una lunghezza di circa 180 mt: i lavori sono iniziati nel dicembre del 2023 e si sono conclusi e collaudati nelle scorse settimane dopo la sospensione nel periodo estivo. L’amministrazione comunale auspica che questo sia solo il primo lotto di una più articolata opera di riqualificazione di tutti i percorsi pubblici della Collina dei Cappuccini, e che, anche grazie ai possibili futuri contributi del Parco Nazionale delle Cinque Terre, si possa procedere alla realizzazione delle opere con la stessa qualità di quello appena inaugurato.


“L’amministrazione comunale – ha dichiarato il Sindaco di Monterosso Francesco Sassarini- auspica che questo sia solo il primo lotto di una più articolata opera di riqualificazione di tutti i percorsi pubblici della collina dei Cappuccini. E che, anche grazie ai possibili futuri contributi del Parco Nazionale delle Cinque Terre, si possa procedere alla realizzazione delle opere con la stessa qualità di quello appena inaugurato”. “È emozionante essere testimoni oggi di una nuova, importante restituzione al territorio da parte del Parco, inaugurando un percorso storico di Monterosso ora restaurato al meglio,” ha dichiarato il Presidente del Parco Nazionale delle Cinque TerreLorenzo Viviani. “Riconsegnare alla comunità uno spazio pubblico di valore come la Via del Bastione rappresenta un traguardo significativo, sia per il benessere dei cittadini, che qui ritrovano un ambiente aperto e familiare, sia per i visitatori, che, a pochi passi dagli itinerari più frequentati, possono guadagnarsi visioni inedite sul Mesco, sulla costa delle Cinque Terre e su uno dei luoghi di maggiore interesse storico e spirituale del territorio, il Convento dei Cappuccini. Ringrazio il Sindaco, i tecnici e le amministrazioni che si sono succedute e che, insieme al Parco, hanno lavorato con impegno e visione per rendere possibile quest’opera. Questo intervento, sostenuto dal Parco e finanziato grazie ai proventi della Cinque Terre Card, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni e di reinvestimento delle risorse provenienti dal turismo in progetti di recupero a beneficio della comunità.”

Nel 2025 Cristiano De André omaggia il padre Fabrizio

Nel 2025 Cristiano De André omaggia il padre FabrizioMilano, 22 ott. (askanews) – Nel 2025 Cristiano De André si esibirà in concerto in tutta Italia con “De André canta De André nei teatri”, un omaggio al padre Fabrizio e alle sue canzoni impresse nella memoria collettiva e ancora estremamente attuali. I biglietti sono già disponibili.


Il progetto “De André canta De André tour teatrale” si arricchisce così di un nuovo tassello, dopo il successo dei quattro album “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017) e “De André canta De André – Storia di un impiegato” (2023) e dopo vari tour sold out dedicati ognuno a una parte del repertorio di Fabrizio. Con “De André canta De André tour teatrale” , Cristiano De André, unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano, porterà sul palco il meglio del repertorio finora affrontato, accompagnato dagli insperabili musicisti Osvaldo di Dio alle chitarre e Davide Pezzin al basso. Alle tastiere torna Luciano Luisi, che arrangiò i primi due volumi, e alla batteria arriva Ivano Zanotti.


Cristiano stesso, non solo cantautore ma abile polistrumentista, suonerà la chitarra acustica e classica, il bouzouki, il pianoforte e il violino, accompagnando lo spettatore in un percorso che affronta la grande opera di Fabrizio. Queste le prime date:


8 marzo all’Auditorium “10 settembre 1943” di Isernia 10 marzo al Teatro Arcimboldi di Milano 12 marzo al Teatro Cartiere Carrara di Firenze 13 marzo al Teatro Ponchielli di Cremona 16 marzo al Palaubroker di Bassano Del Grappa (Vicenza) 17 marzo al Teatro Colosseo di Torino 19 marzo all’Auditorium Della Conciliazione di Roma 28 marzo al Teatro Galleria di Legnano (Milano) 29 marzo al Palaexpo Fevi di Locarno 11 aprile al Teatro Gesualdo di Avellino 12 aprile al Teatro Lyrick di Assisi (Perugia) 14 aprile all’Europa Auditorium di Bologna 15 aprile al Teatro Carlo Felice di Genova Il tour è prodotto e organizzato da Trident Music.

Cinque Terre, primo ok Parlamento a Lorenzo Viviani nuovo presidente Parco

Cinque Terre, primo ok Parlamento a Lorenzo Viviani nuovo presidente ParcoRoma, 22 ott. (askanews) – Primo disco verde del Parlamento alla nomina del biologo Lorenzo Viviani a nuovo presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre. Al termine di quasi due ore di audizione prima a Montecitorio e poi a palazzo Madama, la commissione Ambiente del Senato ha dato parere favorevole alla sua nomina proposta dal ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin: undici sì da parte di tutti i commissari presenti della maggioranza, mentre l’opposizione non hanno preso parte alla votazione. E’ stato fissata invece per domani la conferma parlamentare definitiva della nomina, con il voto da parte della commissione Ambiente della Camera. Una volta incassato il quale la nomina, probabilmente già la prossima settimana, tornerà alla firma del ministro per l’entrata in carica definitiva


Nella presentazione alle commissioni parlamentari delle linee guida del suo programma per presente e futuro delle Cinque Terre, Viviani ha indicato come priorità tutela difesa e messa in sicurezza del fragilissimo territorio e delle coste, aumento dello standard di qualità delle acque con recupero delle reflue, politiche di rilancio e sostegno di pesca e agricoltura locale, gestione del fenomeno dell’overturism che caratterizza le Cinque Terre senza escludere aprioristicamente il ricorso anche alla leva fiscale ma alla tassativa condizione del vincolo di sua destinazione a vantaggio esclusivo dello stesso territorio e dei suoi servizi essenziali da riqualificare. Lorenzo Viviani, biologo marino spezzino – consigliere Ismea e membro del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Cipess- prossimo ai 42 anni appartiene ad una delle famiglie di pescatori più radicate nella provincia di La Spezia. Alle spalle ha anche un recente passato da deputato nei banchi della Lega nella legislatura 2018-2022 (che lo ha consacrato nelle cronache dai palazzi romani come ” il primo deputato-pescatore” della storia repubblicana) – succederà nella guida del Parco delle Cinque Terre alla giornalista Rai Donatella Bianchi, conduttrice di “Linea Blu”.


Prima di lei, alla guida del Parco Nazionale tra i più piccoli d’Italia (3.868 ettari) e al contempo fra i più visitati d’Europa (oltre 3 milioni di visitatori a stagione) ed il più densamente popolato del Paese con circa 4.000 abitanti suddivisi in cinque borghi ricompresi in 3 Comuni – Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare, a guidare il Parco era stato il Comandante della Marina Vittorio Alessandro. A sua volta successore del primo Presidente del Parco Franco Bonanini, ex Sindaco di Riomaggiore. Con la nomina di Viviani, dunque il Parco delle Cinque Terre torna sotto la gestione di un professionista esperto molto radicato e conosciuto sul territorio. Un profilo di recupero e rilancio di collaborazione e cooperazione con comunità e istituzioni locali che lui stesso nella presentazione al Parlamento ha volutamente marcato.

Liguria, udienza per patteggiamento Toti fissata il 30 ottobre

Liguria, udienza per patteggiamento Toti fissata il 30 ottobreGenova, 24 set. (askanews) – E’ stata fissata il prossimo 30 ottobre, due giorni dopo le elezioni regionali anticipate in Liguria, l’udienza per il patteggiamento dell’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dell’imprenditore Aldo Spinelli e dell’ex presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Signorini, a cui sono stati revocati ieri gli arresti domiciliari.


I tre erano stati arrestati lo scorso 7 maggio nell’ambito della maxi inchiesta per corruzione che ha sconvolto la Liguria. Il gup Matteo Buffoni dovrà decidere se ratificare o meno gli accordi raggiunti con la Procura.

Liguria, si procede a certificazioni parità genere in aziende balneari

Liguria, si procede a certificazioni parità genere in aziende balneariGenova, 11 set. (askanews) – Procede, sulle coste savonesi in Liguria, l’opera di certificazione sugli stabilimenti balneari da parte dell’Asacert, Società Benefit in materia di pari opportunità e di riduzione del gap di genere.


A maggio erano oltre 8000 le certificazioni sulla parità di genere e la Prassi, con le linee guida per conformarsi ai requisiti posti dal PNRR, rappresenta, un passo avanti cruciale per la sostenibilità sociale, promuovendo la parità di genere e l’inclusività nei luoghi di lavoro, allineandosi con le tendenze del mercato che privilegiano e premiano l’attenzione alla responsabilità sociale d’impresa, qualunque sia il settore d’appartenenza. Ottenere la certificazione vuol dire, in questo caso per gli stabilimenti balneari, aver raggiunto un buon grado di maturità, in materia di inclusione, rispetto ai seguenti temi: cultura e strategia, governance, processo di HR, opportunità di crescita, equità remunerativa, tutela della genitorialità. Asacert accerterà le condizioni all’interno dell’organizzazione per il rilascio della certificazione, con garanzia di imparzialità e terzietà del processo e verificherà la conformità rispetto alla normativa rilasciando la certificazione che ha validità 3 anni e che è soggetta a verifica annuale.


Una certificazione che, tra l’altro, consentirà di vere accesso a sgravi fiscali, a premi nella partecipazione a bandi nazionali ed Europei e alla riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

Parità genere su costa ligure, certificazione per siti balneari

Parità genere su costa ligure, certificazione per siti balneariRoma, 11 set. (askanews) – – ASACERT Società Benefit sta svolgendo il proprio servizio di certificazione, secondo la Prassi di Riferimento 125:2022, sugli stabilimenti balneari della costa savonese in Liguria, prossimi al rilascio della cinquantesima certificazione.


Il 16 Marzo 2022 l’Ente Nazione di Normazione UNI ha pubblicato il documento tecnico UNI/PdR 125:2022 per fornire alle aziende le linee guida per conformarsi ai requisiti posti dal PNRR (missione 5), in materia di pari opportunità e di riduzione del gap di genere. A maggio 2024 erano oltre 8000 le certificazioni sulla parità di genere. Si tratta di un passo avanti cruciale per la sostenibilità sociale, promuovendo la parità di genere e l’inclusività nei luoghi di lavoro, allineandosi con le tendenze del mercato che privilegiano e premiano l’attenzione alla responsabilità sociale d’impresa, qualunque sia il settore d’appartenenza. Ottenere la certificazione, vuol dire -in questo caso per gli stabilimenti balneari- aver raggiunto un buon grado di maturità, in materia di inclusione, rispetto ai seguenti temi: cultura e strategia, governance, processo di HR, opportunità di crescita, equità remunerativa, tutela della genitorialità.


La certificazione rilasciata offre i seguenti vantaggi alle imprese: Accesso a sgravi fiscali; Accesso a premi nella partecipazione a bandi nazionali ed Europei; Riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro; Rafforzamento dell’immagine aziendale nei confronti degli stakeholders: Raggiungimento di un ambiente lavorativo sano e costruttivo, con il conseguente aumento della produttività e della motivazione dei dipendenti Importanti vantaggi competitivi sul mercato. Un traguardo e un esempio virtuoso quello della costa savonese. Un percorso accessibile a tutte le attività che abbiano a cuore i valori della sostenibilità e che intendano certificare il proprio contributo per una società più equa e inclusiva e al contempo usufruire dei vantaggi gestionali che ne derivano.

Greenpeace: 95% dei fondali di Portofino è ricoperto da mucillagine

Greenpeace: 95% dei fondali di Portofino è ricoperto da mucillagineMilano, 7 ago. (askanews) – Circa il 95-100% dei fondali tra i 15 e i 30 metri di profondità nell’Area marina protetta di Portofino era ricoperto di mucillagine già a fine giugno, con gravi rischi per la biodiversità che popola i fondali: è quanto emerge dalle analisi sulle ultime rilevazioni subacquee effettuate da Greenpeace Italia in collaborazione con il DiSTAV dell’Università di Genova, nell’ambito di “Mare Caldo”, progetto che monitora gli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini costieri di scogliera rocciosa.


“Le mucillagini hanno un impatto estremamente dannoso sulle comunità bentoniche, in particolare su coralli, bivalvi, coralligeno in generale e prateria di Posidonia, sospendendo i processi fisiologici di questi organismi” spiega Valentina Di Miccoli della campagna Mare di Greenpeace Italia. “Ad esempio, la Pinna nobilis, ormai quasi estinta nel bacino del Mediterraneo, potrebbe scomparire definitivamente se ricoperta di mucillagine nelle rare zone dove si registra la presenza di pochi individui. Inoltre – continua Di Miccoli – la mucillagine può danneggiare anche il settore della pesca e compromettere quello del turismo”. Greenpeace ricorda che le mucillagini sono “materiale organico particellare che forma uno strato gelatinoso sui fondali marini, ricoprendo tutte le specie che vivono a stretto contatto con il fondale. Determinate condizioni, come l’aumento della temperatura delle acque, la bassa intensità del vento, ma anche l’inquinamento e il carico di materia organica, possono contribuire a un eccesso di produzione di mucillagine da parte di alcune specie di alghe”.


“La mucillagine si forma in superficie ma poi cade sul fondo per effetto della gravità andando a ricoprire completamente gli organismi bentonici che vivono a stretto contatto con il substrato roccioso” precisa Monica Montefalcone del DISTAV dell’Università di Genova, ricordando che “generalmente questo fenomeno si osserva un po’ più in là nella stagione, dopo la comparsa del cosiddetto termoclino estivo, cioè lo strato d’acqua che separa le acque superficiali da quelle più profonde e dove la temperatura subisce un rapido cambiamento. Al momento del nostro monitoraggio – prosegue – gli organismi mostravano ancora un discreto stato di salute, ma se la mucillagine permarrà per tutta l’estate, è probabile che molti di essi cominceranno a soffocare e moriranno a inizio autunno”. “Le gorgonie – continua Montefalcone – sono risultate gli organismi maggiormente colpiti nell’area marina protetta di Portofino, nei siti di Isuela e Torretta da noi monitorati: si presentavano ricoperte in abbondanza da mucillagine al di sopra dei 30 metri, mentre al di sotto si trovavano fortunatamente ancora in buono stato. Ma il rischio è – chiosa – che gli aggregati di mucillagine continuino a cadere e impattino anche le colonie situate a maggiori profondità”.


Secondo Greenpeace, per proteggere il Mediterraneo servono misure adeguate per mitigare gli effetti negativi delle attività antropiche e l’istituzione di un maggior numero di aree marine protette, al momento l’unico strumento efficace per salvaguardare la biodiversità dei nostri mari.