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Alimenti, il pesto è la salsa più ‘googlata’ al mondo

Alimenti, il pesto è la salsa più ‘googlata’ al mondoGenova, 7 nov. (askanews) – Il pesto è la salsa più “googlata” al mondo, anche più di ragù e sugo al pomodoro. A dirlo sono i dati ufficiali relativi a ricerche, posizionamento e trend della parola chiave “pesto”. Un oro verde a tutti gli effetti che, con l’avvio della campagna promozionale #Pesto Masterpiece of Liguria, scala le classifiche del web con più di 40 mila ricerche ed oltre 300 milioni di risultati indicizzati dopo il World Travel Market di Londra.

Nel nostro Paese la parola viene ricercata principalmente nel periodo primaverile ed estivo, ma sono i dati internazionali a premiare la Liguria con un andamento di interesse alto e costante tutto l’anno. Nello specifico, le keywords correlate fanno emergere che è il pesto alla genovese la ricetta più frequente tra le ricerche.  “Il pesto è un elemento riconosciuto e riconoscibile del Made in Italy – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – che vediamo dal report essere associato alla città di Genova. Questo significa che una porzione sempre più ampia di pubblico non solo è interessata a scoprirne gli ingredienti, ma ha anche ben presente dove si colloca nel mondo. Se si confronta la parola chiave ‘pesto’ con quelle di altre salse famose, per esempio ragù e salsa al pomodoro, è evidente come in Italia l’interesse per questo condimento sia decisamente più alto rispetto alle altre due”.

“Anche in questa occasione – conclude il governatore ligure – i numeri sostengono la scelta di promuovere il territorio attraverso la sua icona gastronomica. Un ottimo segnale per il turismo, ulteriormente stimolato dalla campagna #Pesto Masterpiece of Liguria presentata ieri a Londra”.

Piantedosi: a Ventimiglia struttura accoglienza, Cpr altrove

Piantedosi: a Ventimiglia struttura accoglienza, Cpr altroveMilano, 2 ott. (askanews) – Per fronteggiare la questione dei migranti “abbiamo bisogno di tutti i tipi di struttura: nei Cpr vengono trattenuti i migranti che hanno commesso reati o si sono rivelati particolamnte pericolosi. C’è bisogno anche di queste strutture, come hanno dimostrato alcuni casi di cronaca l’estate scorsa. L’esigenza di avere i Cpr è completamente diverso dalle esigenze dell’accoglienza e ci vogliono entrambe le cose, non sono strutture alternative tra loro”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa a Imperia dopo la riunione con le autorità locali e il sopralluogo a Ventimiglia.

“Per quanto riguarda la struttura di accoglienza questa sarà sicuramente a Ventimiglia, il Cpr, proprio per la delicatezza del ruolo e i parametri che la legge impone, avrà collocazione all’interno della regione, ma non abbiamo segnalazioni di luoghi disponibili nella città di Ventimiglia. A breve individueremo le aree, poi passeremo alla realizzazione, i tempi di individuazione sono ormai prossimi”.

Toti: ok Ministero a Igp per olive taggiasche è traguardo storico

Toti: ok Ministero a Igp per olive taggiasche è traguardo storicoGenova, 28 set. (askanews) – “Dopo circa 20 anni di giuste battaglie da parte delle aziende liguri e il nostro supporto all’iter negli ultimi mesi, tra tavoli tecnici e commissioni, arriva l’ok del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste all’Igp delle olive taggiasche liguri. Un traguardo storico che apre la strada al coronamento dell’iter con la Commissione Europea e che permetterà, già in questo periodo finestra, di distinguere la produzione ligure dalle altre valorizzando il lavoro dei nostri agricoltori”. Lo affermano in una nota congiunta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il vice presidente e assessore con delega all’Agricoltura e al Marketing territoriale Alessandro Piana.

“Se da sempre la taggiasca ligure è un patrimonio indiscusso della nostra regione, ora finalmente vede riconosciuto il suo valore agli occhi dei consumatori e ben oltre i nostri confini: è più di un marchio, è un nuovo rilancio del settore”, sottolineano Toti e Piana ricordando il lavoro sinergico per ottenere il conferimento del marchio di Indicazione Geografica Protetta dell’Assessorato con il Ministero, le amministrazioni locali, l’associazione tra i produttori di olive taggiasche liguri, le associazioni professionali e di categoria, i consorzi, il sistema camerale, l’Unione Industriale e tutti gli enti, gli agricoltori e operatori economici. “Per questo importante risultato – aggiunge Carlo Siffredi, presidente dell’associazione proponente – desidero fortemente ringraziare le imprese che da sempre si impegnano nel prodotto tracciato e di qualità e che, insieme alle associazioni regionali della filiera produttiva, artigianale ed industriale, alla Regione Liguria ed ai vari rappresentanti nelle istituzioni, hanno sostenuto la richiesta di protezione dell’oliva taggiasca ligure Igp”.

“Si tratta – conclude Siffredi – di un altro fondamentale tassello, unitamente alla modifica del disciplinare di produzione dell’olio Riviera Ligure Dop, per la tutela e valorizzazione della taggiasca ligure. Chiederemo subito la protezione transitoria per le olive taggiasche liguri in modo da consentire alle aziende liguri, come fatto per l’olio Riviera Ligure Dop, di differenziarsi sul mercato con un prodotto di qualità legato al nostro territorio”.

Al Salone nautico Genova VIII Giornata Nazionale dell’Economia del Mare

Al Salone nautico Genova VIII Giornata Nazionale dell’Economia del MareRoma, 22 set. (askanews) – “L’Economia del Mare in Italia vale circa 143 miliardi di euro tra componente diretta e indiretta e rappresenta l’8,9% del valore aggiunto dell’intera economia nazionale, con oltre 914 mila addetti in ben 228 mila imprese. Questa la dimensione economica del sistema Mare nel nostro Paese certificata nell’XI Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare, presentato dall’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare ed elaborato dal Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere che è tra i pochi soggetti riconosciuti dal Sistema Statistico Nazionale. I dati che il sistema camerale mette a disposizione di istituzioni, associazioni e imprese sono il riferimento nazionale imprescindibile nella definizione delle politiche di sviluppo dei vari settori coinvolti. Le nostre metodologie sono state riconosciute come best practice dalla Commissione e dal Parlamento europei e stiamo lavorando per armonizzare i criteri di analisi tra i vari osservatori nazionali, perché i dati elaborati in sede comunitaria non tengono conto di tutte le 7 filiere che compongono l’economia del mare, con l’effetto di non misurare pienamente il valore reale che l’Italia è in grado di esprimere”. Lo ha detto il Presidente di Assonautica italiana, Camera di Commercio Frosinone Latina e SiCamera, Giovanni Acampora, al Salone Nautico di Genova, in occasione dell’VIII Giornata Nazionale dell’Economia del Mare, supportato dal coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Sull’Economia del Mare Antonello Testa.

“Alla Liguria spetta un ruolo di primo piano confermandosi centrale per il Sistema Mare Nazionale. In Liguria il valore aggiunto diretto della Blue Economy esprime 5 miliardi di euro per valore aggiunto diretto, il valore aggiunto creato nel resto dell’economia, sulla base del moltiplicatore, è di 13,7 miliardi di euro, per un totale di valore aggiunto diretto e indiretto di 18,7 miliardi di euro, con 95.451 occupati e 16.840 imprese. L’estensione territoriale dell’Economia del Mare ligure comprende 140 comuni definiti come zone costiere di cui 63 litoranei e 77 prossimi al mare; il 92,3% della popolazione; il 94,5% del valore aggiunto complessivo e 525 abitanti per kmq. Numeri che attestano che quello ligure oggi rappresenti un modello di governance consolidato. Sono evidenti gli sforzi sinergici che le Istituzioni di questa regione chiave stanno compiendo. Uno sforzo congiunto al quale ha partecipato anche il sistema camerale ligure. Un modello, quello di filiera delle Istituzioni, che a mio avviso è il solo percorribile, mettendo al centro le competenze, la ricerca, l’innovazione e una visione di territorio condivisa con le imprese, che sia da stimolo alla crescita e al cambiamento. Sono convinto che, oggi, la parola d’ordine debba essere proprio cambiamento; l’Italia sta dimostrando una grande volontà trasformativa e su questo dobbiamo lavorare tutti insieme con un rinnovato spirito di coesione”. “I dati sull’Economia del Mare italiana sono sottovalutati. Complimenti a voi che li producete per l’Italia strategica e per la Blue Economy. – Ha rimarcato nel suo intervento il Sindaco di Genova Marco Bucci – Vergogna che fino ad adesso non tutti se ne siano occupati seriamente. L’Italia non è seconda a nessuno ed è il pontile dell’Europa”.

Toti al Pd: sul rigassificatore ligure nessuna scelta unilaterale

Toti al Pd: sul rigassificatore ligure nessuna scelta unilateraleGenova, 18 lug. (askanews) – “Nessun gesto unilaterale, quanto piuttosto l’ennesima e amara constatazione dell’ignoranza che regna tra i banchi dell’opposizione, perfino in Parlamento. Nel sollevare la solita e scontata polemica, gli esponenti dem dimostrano infatti di non conoscere la procedura prevista dalla legge, secondo la quale è il proponente, in questo caso Snam, a decidere dove collocare il rigassificatore in ambito portuale esattamente come a Ravenna o a Piombino”. Così il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di governo per il rigassificatore, Giovanni Toti, risponde alle critiche sollevate dal Pd dopo l’istanza presentata da Snam per il posizionamento della nave rigassificatrice “Golar Tundra” al largo di Vado Ligure, in provincia di Savona.

“Il Pd – aggiunge Toti – palesa dunque la propria ignoranza, ingiustificabile e vergognosa tenuto conto dei lauti stipendi dei consiglieri regionali e ancora di più dei parlamentari. Quella che stiamo applicando è infatti la stessa identica procedura nazionale adottata dai loro governatori, Bonaccini in Emilia Romagna e Giani in Toscana. La competenza su quello specchio acqueo spetta all’Autorità Portuale ed eventualmente alla Capitaneria di Porto per tutti i servizi tecnico-nautici, dal posizionamento della boa all’ancoraggio della nave”. “Per quanto riguarda la struttura commissariale – conclude il governatore ligure e commissario per il rigassificatore – il processo di condivisione con i territori che saranno attraversati dalla condotta, prima sottomarina e poi sotterranea, partirà nelle prossime ore con un incontro convocato già entro la fine di questa settimana. Valuteremo la proposta che Snam ci ha presentato e soprattutto lavoreremo insieme ai territori per presentare una serie di richieste adeguate in termini di opere compensative, come previsto dalle norme nazionali”.

A12 Genova – Sestri levante: aperte due corsie per senso di marcia

A12 Genova – Sestri levante: aperte due corsie per senso di marciaRoma, 16 lug. (askanews) – “Voglio ricordare tutte le donne e gli uomini del Gruppo Aspi e delle società appaltatrici – afferma in una nota l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi – che, in queste notti, hanno lavorato con determinazione, restituendo agli utenti il pieno ripristino delle due corsie della A12 e la riapertura della galleria Monte Giugo. È stata una corsa contro il tempo in vista del controesodo di questa giornata, un grande risultato ottenuto grazie al loro impegno. I miei ringraziamenti vanno inoltre al Viceministro Rixi, il Presidente Toti e l’Assessore Giampedrone per il supporto espresso in queste ore”.

Alle ore 06:00 circa è stata infatti completamente riaperta la galleria Monte Giugo, al km 15 della A12 tra Recco e Genova Nervi, ripristinata in seguito ai danni causati dall’incendio di un pullman all’interno del fornice. La prima corsia all’interno del tunnel era stata aperta venerdì alle 13.30, rispettando le tempistiche preventivate. Nella notte appena trascorsa i lavori sono proseguiti per consentire di restituire al traffico anche la seconda corsia in vista del controesodo domenicale. L’apertura arriva con diverse ore di anticipo grazie ai tecnici e alle maestranze di Aspi che hanno lavorato H24 per poter riaprire nel minor tempo possibile.

Un grande sforzo che ha visto impegnate circa 40 tecnici, 100 operai, 10 piattaforme elevatrici, 4 carrelloni, 12 furgoni, 15 mezzi speciali, su più turni di lavoro. Gli interventi hanno riguardato la pulizia della carreggiata autostradale, la rimozione degli impianti di galleria danneggiati, il disgaggio delle porzioni di calcestruzzo del rivestimento nella zona dove si è fermato il mezzo incendiato, posa di reti in acciaio inox per oltre 500 metri quadri su un tratto di 60 metri di galleria, il lavaggio della volta, il ripristino della pavimentazione stradale e della segnaletica orizzontale e il ripristino in provvisorio degli impianti di galleria.

Alessandro: “sbagliato escludere via dell’Amore da 5 Terre Card”

Alessandro: “sbagliato escludere via dell’Amore da 5 Terre Card”Roma, 9 lug. (askanews) – L’ex presidente del Parco delle Cinque Terre Vittorio Alessandro denuncia via social il non senso della mancata inclusione della Via dell’Amore, il più famoso sentiero mozzafiato delle Cinque Terre da poco riaperto dopo anni di chiusura, nella “Cinque Terre Card”, la carta di servizi integrati per accedere a sentieri e trasporti che il Parco propone per semplificare e ottimizzare la vacanze ai milioni di turisti che vistano ogni anno le Cinque Terre

“Da oggi purtroppo – denuncia l’Ammiraglio che introdusse la Cinque Terre Card negli anni di sua presidenza del Parco – la Carta consente l’ingresso a tutti i sentieri meno che a uno, il più famoso, per il quale è ora necessario l’acquisto di un biglietto a parte. Sarebbe stato più saggio rimodulare il costo della Carta e i servizi da essa offerti, comprendendovi anche l’accesso alla via dell’Amore.Quando nel 2012 essa franò, le conseguenze – per immagine e per numero di visitatori – fu, all’inizio, devastante per l’intera comunità del Parco, e studiammo perciò le soluzioni perché le (molte, nonostante l’allora recente alluvione) risorse rimaste fossero messe a frutto, a vantaggio di tutti. Ora che la via dell’Amore è aperta, anche questa nuova forza va condivisa, ed esaltata la professionalità degli operatori del Parco, delle sue guide, dei referenti istituzionali e della ricerca: questo prevedeva un accordo stipulato da Parco, Regione e Comune e non una soluzione che stenta, peraltro, a decollare. Non può, oltre tutto, il privato coinvolto – prestigioso ma che non ha investito un euro sul costosissimo intervento pubblico di ripristino – aggiudicarsi, in tutto questo, un vantaggio economico spettante, invece, a tutta la comunità delle Cinque Terre”. Non a caso Alessandro intitola il suo post su Fb dedicato alla Via dell’Amore riaperta “un passo sbagliato” . “E’ stato fatto – argomenta- un passo avanti e due indietro. Uno avanti con la parziale riapertura della via dell’Amore. Due indietro rispetto al progetto che i Comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso al Mare intrapresero, disegnando i propri destini all’interno di un Parco nazionale, senza confondere le storie singole, ma esaltando le risorse di ciascuno a vantaggio di tutti. I risultati – fra successi, difficoltà e momenti di crisi che parevano insormontabili – sono dinanzi agli occhi di tutti e costituiscono la tappa di un percorso ancora molto lungo. È necessario non interromperlo con scorciatoie che di fatto incrinano un volano non soltanto economico, ma di consapevolezza e solidarietà. Tra i principali vettori di tale percorso è la Cinque Terre Card che, offrendo ai visitatori la possibilità di accedere ai treni, ai servizi e ai sentieri del Parco, intercetta le risorse per la cura del territorio e per il sostegno di attività economiche e formative.

Autostrade, Toti convoca Autofiori: non rimossi molti cantieri

Autostrade, Toti convoca Autofiori: non rimossi molti cantieriGenova, 5 giu. (askanews) – “Stamattina ho chiesto di convocare il concessionario autostradale di Autostrada dei Fiori che come gli altri deve agire con maggiore responsabilità e accollarsi, dove necessario, i costi della rimozione dei cantieri nei giorni più trafficati”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dopo i disagi che si sono registrati ieri sull’autostrada A10 Genova-Ventimiglia, dove sono stati raggiunti fino a 24 chilometri di coda.

“Dal prossimo weekend a fine settembre – sottolinea il governatore ligure – non possiamo tollerare errori di programmazione sui cantieri che squalificano una regione che sta trainando la crescita d’Italia. Non possiamo far pagare ai nostri turisti gli errori di programmazione del passato di chi gestisce le nostre strade”. “Ieri le code si sono concentrate nel ponente – conclude Toti- anche perché negli altri tratti autostradali è stato fatto uno sforzo in più per gestire meglio l’ondata di traffico, mentre sull’Autostrada dei Fiori molti cantieri non sono stati rimossi”.

Ambiente, Toti incontra Pichetto Fratin: focus su progetti liguri

Ambiente, Toti incontra Pichetto Fratin: focus su progetti liguriGenova, 30 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha incontrato oggi a Roma il ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. All’incontro han preso parte anche l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone ed il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini.

“Ringraziamo il ministro – afferma Toti – per questo confronto. È stato un dialogo molto proficuo, utile per fare il punto sui progetti che riguardano la Liguria. Un incontro che evidenzia ancora una volta l’attenzione del governo verso la nostra regione”.

Commercio, Toti: la Liguria è sempre più aperta alla concorrenza

Commercio, Toti: la Liguria è sempre più aperta alla concorrenzaGenova, 24 mag. (askanews) – “Genova e la Liguria stanno dimostrando di essere sempre più aperte alla concorrenza, capaci di offrire maggiori libertà di scelta ai consumatori e più libertà alle imprese per competere sul mercato, superando veti politici che in passato hanno impedito ad alcune aziende di trovare spazi sul nostro territorio”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che questa mattina ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di un nuovo punto vendita di Esselunga nel quartiere di San Benigno a Genova.

“Questo nuovo punto vendita – sottolinea il governatore ligure – ha garantito circa 200 posti di lavoro e viene rifornito con i prodotti di tante aziende liguri, creando ulteriori opportunità di crescita per tutto il territorio, in un momento in cui l’occupazione in Liguria cresce il doppio rispetto alla media nazionale”.