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Piemonte, ok a specifico piano regionale su Medicina di genere

Piemonte, ok a specifico piano regionale su Medicina di genereRoma, 4 ago. (askanews) – La Regione Piemonte si è dotata di uno specifico piano regionale sulla Medicina di genere: lo ha fatto, prima Regione in Italia, e su proposta dell’assessore alle Pari Opportunità, Chiara Caucino e dell’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, con il via libera al ‘Piano regionale per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere (2023-2025)’.

Come detto si tratta di un ‘primato’ nazionale: il Piemonte, infatti, è Regione pioniera, la prima nell’affrontare questo tema con un programma organico che contempla 20 azioni concrete da realizzarsi nel biennio 2024/2025, che vede come attori, oltre alla Regione stessa, le Asl, le Università piemontesi, le Società scientifiche di settore e gli Ordini professionali sanitari. La medicina di genere è stata definita dall’OMS come lo ‘studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona’.

In Sanità diventa quindi fondamentale un approccio rispettoso delle ‘differenze’ di ciascun essere umano differenze che derivano con tutta evidenza anche dal sesso e dal genere di ciascuno. Dopo aver recepito il piano nazionale sulla medicina di genere con DGR del 12 novembre 2021, la Regione fa un passo deciso in avanti programmando nuove azioni concrete, al fine di fornire un indirizzo coordinato e sostenibile per favorire la cultura e promuovere l’approccio di genere in Sanità, con particolare riguardo alle quattro aree d’intervento previste dalla legge, che sono i percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; la ricerca e l’ innovazione; la formazione e l’aggiornamento professionale oltre, ovviamente, la comunicazione e l’informazione.

Il piano è stato redatto dal gruppo tecnico regionale appositamente dedicato composto dai referenti regionali di materia, dai delegati delle Asl, del servizio di epidemiologia, delle Università e degli Ordini professionali. “Dati epidemiologici, clinici e di medicina sperimentale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – indicano in modo sempre più evidente l’esistenza di differenze nell’incidenza e nella progressione di moltissime patologie comuni a uomini e donne, sia nei meccanismi patogenetici che le determinano, sia nella risposta alle terapie. L’obiettivo è assicurare la miglior cura, rafforzando il concetto di ‘centralità del paziente’ e di ‘personalizzazione delle terapie’, per garantire la piena appropriatezza degli interventi, nel rispetto delle differenze di genere rese evidenti dalla letteratura scientifica. Una sfida che non sta solo nell’osservare gli eventi, ma nella capacità di individuare processi differenziati che disegnino una prospettiva di lungo periodo capace di resistere e adattarsi ai cambiamenti e alle trasformazioni che dovessero verificarsi nel tempo”.

“Avendo la delega alle Pari opportunità – spiega l’assessore regionale, Chiara Caucino – non posso che essere estremamente soddisfatta e orgogliosa di questo risultato, che oserei definire storico e che dimostra quanto lavoro è stato fatto in questi anni, in collaborazione con tutti gli Enti coinvolti, per raggiungerlo”. “Puntare sulla medicina di genere – prosegue Caucino – come dice lo stesso Istituto Superiore della Sanità, è fondamentale in quanto una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici. Anche l’accesso alle cure presenta rilevanti diseguaglianze legate al genere. Non posso che ringraziare chi ha composto e curato la stesura di tale atto, che disegna una prospettiva di lungo periodo e che intende identificare una visione per il futuro della medicina di genere in Piemonte”.

Ucraina, Cirio a Leopoli riaccompagna 18 disabili ospitati in Piemonte

Ucraina, Cirio a Leopoli riaccompagna 18 disabili ospitati in PiemonteRoma, 24 lug. (askanews) – Una missione della Croce Rossa Italiana assieme al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, riaccompagna a casa, in Ucraina, 18 persone fragili evacuate un anno fa da Leopoli che ora hanno espresso il desiderio di far ritorno in patria.

Per oltre un anno queste persone sono state ospitate in due strutture della Regione Piemonte: al Cottolengo e in una Residenza di Vico Canavese. La missione, d’intesa con il Console Onorario dell’Ucraina di Torino, è partita ieri dal capoluogo piemontese e ha raggiunto oggi la città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale. Il convoglio è formato da 32 volontari tutti appartenenti ai Comitati del Piemonte in viaggio su nove mezzi: cinque pullmini, due vetture, due ambulanze e un furgone. Il convoglio è supportato, oltre che dalla Sala operativa nazionale e dallo staff dell’Area Emergenza, anche dallo staff della Cooperazione Internazionale della Croce Rossa in coordinamento con le Società Nazionali di Croce Rossa di Austria, Repubblica Ceca, e Polonia e con le autorità degli Stati di transito.

Cirio si è unito al convoglio della Croce Rossa a Rzeszow, in Polonia, e ha viaggiato con il gruppo verso Leopoli dove ha incontrato, nel pomeriggio, il sindaco Andrij Ivanovyc Sadovyj insieme al Presidente della Croce Rossa di Leopoli. “Ho voluto partecipare a questa missione per testimoniare ancora una volta la vicinanza del Piemonte alla popolazione ucraina. La nostra Regione è stata la prima ad attivarsi per ospitare le popolazioni che fuggivano dalla guerra e oggi ho voluto essere al fianco di chi ha deciso di tornare a casa per far capire loro che il Piemonte non li abbandona ed è in campo con la forza solidale per supportare la popolazione ucraina che continua a subire gli effetti della guerra e dei bombardamenti che purtroppo proseguono anche nelle ultime ore”, ha spiegato Cirio. “Ho portato l’abbraccio di tutto il Piemonte al sindaco di Leopoli in rappresentanza di tutta la sua comunità. Questa città conta 30 mila persone al fronte e 500 giovani hanno già perso la vita per il proprio Paese: abbiamo visitato un campo che è stato adibito a cimitero per i caduti in guerra, perché non c’è più spazio per le tombe. Leopoli è diventato un centro di cura in cui arrivano i soldati feriti in guerra: è una città che dimostra, nonostante le enormi difficoltà, il coraggio e la determinazione ad andare avanti e dove si lavora ogni giorno per salvare vite umane. Per questo siamo a disposizione per collaborare con le nostre competenze sanitarie, chirurgiche e ortopediche. Non solo, l’arrivo e l’ospitalità di tanti feriti rende necessaria un’opera di ripensamento della città nell’ottica della cura, della degenza e della riabilitazione dei feriti. Leopoli è una città di alto valore storico e, conta come Torino, numerosi edifici dichiarati patrimonio Unesco: dall’amministrazione comunale è infatti arrivata la richiesta di coinvolgere le nostre facoltà e gli studi di architettura per collaborare insieme a riprogettare la città, nel rispetto delle sue caratteristiche artistiche. Ho già chiesto al rettore del Politecnico Guido Saracco la disponibiltà a lavorare con noi per questo obiettivo”, ha aggiunto il governatore del Piemonte.

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Sostenibilità: a Torino primo edificio certificato con Gbc Condomini

Sostenibilità: a Torino primo edificio certificato con Gbc CondominiMilano, 29 giu. (askanews) – E’ il Condominio Teodosia di Torino il primo edificio in Italia certificato secondo il protocollo di sostenibilità energetico ambientale Gbc Condomini. La cerimonia di consegna ha avuto luogo oggi durante il convegno organizzato dal Chapter Piemonte di Gbc Italia, in cui i professionisti del settore, i principali referenti di associazioni e ordini professionali della filiera dell’edilizia e dell’immobiliare si sono confrontati sul tema della rigenerazione e riqualificazione sostenibile certificata degli edifici in Italia.

I lavori di riqualificazione dell’Edificio Teodosia, situato a Torino nell’isolato compreso tra corso Monte Cucco, via Tofane e via Monte Ortigara, iniziati a dicembre 2020 e terminati a marzo 2022, sono stati realizzati nel rispetto dei criteri di sostenibilità individuati dal Protocollo GBC Condomini. Nato proprio con lo scopo di promuove un approccio orientato alla sostenibilità e alla circolarità lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio, dalla fase di progettazione sino a quella di costruzione, manutenzione e dismissione. Se in media il costo di certificazione tende a rappresentare l’1% del valore della riqualificazione, nel caso del Condominio Teodosia è invece prossimo al 4‰. Gbc Condomini, riconosciuto anche ai fini della rendicontazione Gresb, certifica e garantisce il valore di mercato dell’immobile anche nei casi di miglioramento parziale delle prestazioni dell’immobile e si configura come unico strumento che si muove nella direzione di una rendicontazione trasparente capace di prendere in considerazione tutto quanto richiesto anche dalla Tassonomia europea. Per tale ragione questo protocollo risulta profondamente permeato dai criteri Esg (Environmental, Social, Governence), proprio allo scopo di definire un’edilizia pienamente sostenibile secondo una visione olistica che abbraccia, in modo sistemico e in un’ottica di lungo periodo, tutti gli elementi del sistema edificio.

L’Italia si caratterizza per uno stock immobiliare particolarmente ampio ma ad elevata anzianità e basse performance, soprattutto in termini di efficienza energetica: sono circa 2,1 milioni di edifici residenziali – pari al 17% del totale dello stock residenziale – che si trovavano, infatti, in cattivo stato di conservazione; ed il 74% del totale è stato costruito prima degli anni ’80 e addirittura prima degli anni ’60. Tutto ciò, contestualizzato nel quadro degli obiettivi del Green Deal europeo e dei piani di finanziamento sviluppati a livello nazionale e comunitario, fa ipotizzare che, nei prossimi anni, proseguiranno gli investimenti in efficientamento energetico, rigenerazione, manutenzione e riqualificazione del costruito. I protocolli energetico-ambientali, e in particolare il Protocollo Condomini sono la chiave per garantire la realizzazione e rigenerazione di edifici, a partire da quelli residenziali, pienamente sostenibili, ponendo al centro della progettazione il benessere della persona e l’equilibrio con gli ecosistemi naturali. Ma anche assicurando trasparenza e certezza negli investimenti, il mantenimento del valore dell’opera nel tempo e il perseguimento di una piena democrazia abitativa, che renda la sostenibilità un tema proprio della quotidianità di tutti e non solo di alcuni. L’edificio è costituito da due corpi di fabbrica, uno con pianta di forma lineare (Fabbricato A) e uno con pianta di forma a crociera (Fabbricato B), la cui costruzione risale ai primi anni ’70. I due corpi di fabbrica sono adibiti ad uso residenziale e si sviluppano su 11 piani fuori terra e 2 piani interrati, per un totale di 276 unità abitative e una superficie totale certificata pari a 37410 metri quadri.

“Oggi la riqualificazione di un edificio esistente deve traguardare non solo un’elevata efficienza energetica ma soprattutto un obiettivo più ampio di resilienza ai cambiamenti climatici e ai fenomeni naturali intensi come i terremoti, alluvioni o incendi, aumentando allo stesso tempo la qualità di vita all’interno dell’edificio”, commenta le parole di Marco Caffi, Direttore Generale Gbc Italia, che prosegue: “Per raggiungere questo traguardo non basta coinvolgere le professionalità con competenze adeguate, ma è necessario che queste siano supportate da strumenti che facilitino l’integrazione dei diversi obiettivi e strategie. Gbc Condomini è uno di questi strumenti. Il protocollo non guida solo gli aspetti ambientali dell’edificio ma anche l’impatto sociale della riqualificazione. La maggiore efficienza energetica, infatti, riduce la povertà energetica, il miglioramento strutturale e antincendio rendono più sicuro l’edificio e un’adeguata accessibilità rende l’edificio fruibile a tutti nel tempo. Gbc Condomini contiene anche linee guida per la partecipazione dei condomini alla fase di progettazione prima e di conduzione dell’edificio poi. È quindi uno strumento che va nella direzione di concretizzare strategie Esg che rappresentano oggi il metodo di valutazione del valore della sostenibilità di un bene più usato dagli investitori”.

A Novara seconda tappa del Roadshow Innovazione Piemonte targato Angi

A Novara seconda tappa del Roadshow Innovazione Piemonte targato AngiRoma, 29 giu. (askanews) – Successo di pubblico e di contenuti per la seconda tappa del Roadshow Innovazione Piemonte andato in scena al Castello di Novara. Innovazione, trasformazione digitale, transizione energetica e riqualificazione urbana sono stati i temi oggetto della conferenza con la presenza del gotha delle istituzioni comunali, regionali e delle imprese del territorio. L’iniziativa è promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia, la Regione Piemonte, il CSI Piemonte e con il patrocinio del Comune di Novara. Appuntamento che ha fatto seguito al grande successo della prima tappa nella città di Alessandria dello scorso maggio.

Attraverso le voci e le testimonianze delle istituzioni, delle imprese e degli opinion leader del digitale, si è sviluppato il dibattito sui temi del digitale, della sostenibilità e della cosiddetta “Hydrogen Valleys” dedicata alla creazione di siti per la produzione di idrogeno rinnovabile. “A fine 2021 abbiamo approvato la Strategia di Specializzazione Intelligente che definisce le priorità e gli ambiti di specializzazione su cui concentrare gli investimenti dei fondi strutturali in materia di ricerca e innovazione – ha esordito l’assessore alla Ricerca e Innovazione di Regione Piemonte, Matteo Marnati – Le grandi sfide sono la trasformazione digitale, la transizione ecologica, tenendo in conto tutti gli aspetti, quindi non solo quello ambientale ma anche quello economico e sociale. Vogliamo, e dobbiamo, sviluppare sistemi molto innovativi, per rimanere competitivi a livello europeo, per migliorare il trasferimento tecnologico e i prodotti che devono tener conto delle nuove tecnologie ma anche dei nuovi bisogni, come l’invecchiamento della popolazione o il tema della decarbonizzazione. Dobbiamo sostenere le nostre imprese: come Regione Piemonte abbiamo investito 300 milioni di euro – su 1 miliardo e mezzo della programmazione europea – per bandi dedicati all’efficientamento energetico e per lo sviluppo delle energie rinnovabili, per la ricerca e l’innovazione, per le start up, per accompagnare le imprese nel percorso di un’economia più sostenibile. E poi c’è il tema dell’idrogeno sul quale il Piemonte ha puntato molto, così come quello dei biocarburanti, per una mobilità sostenibile. Stiamo creando tante opportunità, il Piemonte sta crescendo – siamo la quarta regione italiana per innovazione – ma siamo in una fase di transizione, dobbiamo allinearci e dialogare”.

“Posso dire con orgoglio che stiamo esportando un modello di innovazione a livello nazionale”, ha dichiarato Pietro Pacini, Direttore Generale CSI Piemonte. “Lo dimostrano alcune attività importanti che stiamo portando avanti, come il nostro cloud pubblico e open source, un caso unico in Italia. Abbiamo poi le infrastrutture e realizziamo nuovi servizi digitali per il cittadino, utilizzando le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Oggi il CSI è una realtà attrattiva come dimostra il numero in crescita dei nostri soci, pari a 134 con l’ingresso di importanti realtà anche fuori dalla nostra regione. Un risultato davvero positivo che ben rappresenta il percorso di trasformazione che il Consorzio ha portato avanti in questi anni”. “Siamo lieti del grande successo di pubblico e di contenuti per questa seconda tappa del roadshow innovazione Piemonte – dichiara il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri – Sostenere i giovani, valorizzare il territorio, supportare le imprese e promuovere il talento sono gli elementi cardini della nostra mission e all’interno dell’ecosistema piemontese abbiamo trovato una territoriale strategica che si sta espandendo come uno dei maggiori punti di riferimento dell’innovazione in Italia. Importanti saranno i futuri traguardi da raggiungere in cui promuovere sempre più il dialogo pubblico e privato, e dove ANGI giocherà un ruolo cruciale e da protagonista al fianco dei principali operatori”.

Angi, successo seconda tappa a Novara Roadshow Innovazione Piemonte

Angi, successo seconda tappa a Novara Roadshow Innovazione PiemonteRoma, 29 giu. (askanews) – Successo di pubblico e di contenuti la seconda tappa del Roadshow Innovazione Piemonte andato in scena nella Sala delle Mura del Castello di Novara. Innovazione, trasformazione digitale, transizione energetica e riqualificazione urbana sono stati i temi oggetto della conferenza con la presenza del gotha delle istituzioni comunali, regionali e delle imprese del territorio.

L’iniziativa è promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia, la Regione Piemonte, il CSI Piemonte e con il patrocinio del Comune di Novara. Appuntamento che ha fatto seguito al grande successo della prima tappa nella città di Alessandria dello scorso maggio. Attraverso le voci e le testimonianze delle istituzioni, delle imprese e degli opinion leader del digitale, si è sviluppato il dibattito sui temi del digitale, della sostenibilità e della cosiddetta “Hydrogen Valleys” dedicata alla creazione di siti per la produzione di idrogeno rinnovabile. “A fine 2021 abbiamo approvato la Strategia di Specializzazione Intelligente che definisce le priorità e gli ambiti di specializzazione su cui concentrare gli investimenti dei fondi strutturali in materia di ricerca e innovazione – ha esordito l’assessore alla Ricerca e Innovazione di Regione Piemonte, Matteo Marnati – Le grandi sfide sono la trasformazione digitale, la transizione ecologica, tenendo in conto tutti gli aspetti, quindi non solo quello ambientale ma anche quello economico e sociale. Vogliamo, e dobbiamo, sviluppare sistemi molto innovativi, per rimanere competitivi a livello europeo, per migliorare il trasferimento tecnologico e i prodotti che devono tener conto delle nuove tecnologie ma anche dei nuovi bisogni, come l’invecchiamento della popolazione o il tema della decarbonizzazione. Dobbiamo sostenere le nostre imprese: come Regione Piemonte abbiamo investito 300 milioni di euro – su 1 miliardo e mezzo della programmazione europea – per bandi dedicati all’efficientamento energetico e per lo sviluppo delle energie rinnovabili, per la ricerca e l’innovazione, per le start up, per accompagnare le imprese nel percorso di un’economia più sostenibile. E poi c’è il tema dell’idrogeno sul quale il Piemonte ha puntato molto, così come quello dei biocarburanti, per una mobilità sostenibile. Stiamo creando tante opportunità, il Piemonte sta crescendo – siamo la quarta regione italiana per innovazione – ma siamo in una fase di transizione, dobbiamo allinearci e dialogare”. “Posso dire con orgoglio che stiamo esportando un modello di innovazione a livello nazionale”. Ha dichiarato Pietro Pacini, Direttore Generale CSI Piemonte. “Lo dimostrano alcune attività importanti che stiamo portando avanti, come il nostro cloud pubblico e open source, un caso unico in Italia. Abbiamo poi le infrastrutture e realizziamo nuovi servizi digitali per il cittadino, utilizzando le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Oggi il CSI è una realtà attrattiva come dimostra il numero in crescita dei nostri soci, pari a 134 con l’ingresso di importanti realtà anche fuori dalla nostra regione. Un risultato davvero positivo che ben rappresenta il percorso di trasformazione che il Consorzio ha portato avanti in questi anni.”

“Siamo lieti del grande successo di pubblico e di contenuti per questa seconda tappa del roadshow innovazione Piemonte – dichiara il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri – Sostenere i giovani, valorizzare il territorio, supportare le imprese e promuovere il talento sono gli elementi cardini della nostra mission e all’interno dell’ecosistema piemontese abbiamo trovato una territoriale strategica che si sta espandendo come uno dei maggiori punti di riferimento dell’innovazione in Italia. Importanti saranno i futuri traguardi da raggiungere in cui promuovere sempre più il dialogo pubblico e privato, e dove ANGI giocherà un ruolo cruciale e da protagonista al fianco dei principali operatori”. Tra gli interventi ulteriori ci sono stati quelli: Armienti Teresa Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Novara; il Rettore dell’Università Piemonte Orientale prof. Gian Carlo Avanzi; il Direttore delle relazioni istituzioni del PE in Italia Fabrizio Spada; la Vicepresidente della Fondazione Novara Sviluppo Arch. Simona Pruno; il Past President Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro Fabrizio Bontempo; il Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Novara Vercelli Marco Brugo Ceriotti; Giovanni Rossitti Codirettore Generale di Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Davide Ricordi Project Leader Manager del Comune di Novara; l’Industrial Design Professor del Politecnico di Milano Giorgio De Ponti; la Social Media Marketing Manager del CAAT – Centro Agroalimentare Torino Simona Riccio. Tra le testimonianze aziendali sono intervenuti: Alessio Racca Specialista per l’innovazione – Direzione Piemonte e Liguria Intesa Sanpaolo; Marco Falcone Direttore Relazioni Istituzionali ESSO; Gianluca Serale Head of Open Innovation Iren S.p.A.; Leonardo Mazza Head of Business Development Large Industrials -Hydrogen Department Edison Next; Davide Damosso Direttore Operativo della Environment Park Spa; Claudio Organtini Responsabile Business Development di Innio Jenbacher; Alessandra Zoppis Manager della MEMC Electronic Materials SpA; Daniele Gandini Chief Sales Manager di Macnil GT Alarm. A completare il programma anche storie dal mondo startup con: Immodrone e Flowtech. Con la moderazione di Totino conduttrice e influencer marketing.

FREquenze al Réva Resort con aperitivi al tramonto

FREquenze al Réva Resort con aperitivi al tramontoMilano, 28 giu. (askanews) – Riparte per il secondo anno consecutivo FREquenze, il ciclo di serate estive organizzato da Réva Resort e FRE, ristorante una stella Michelin dove la cucina di Yannick Alléno incontra i prodotti di Langa, a Monforte d’Alba, in provincia di Cuneo.

Un calendario di appuntamenti al tramonto accompagnati da musica dal vivo, proposte gastronomiche d’eccellenza e cocktail sorprendenti. Ad ospitare FREquenze sarà ancora una volta l’incantevole terrazza con vista di Réva Resort, mentre la proposta di cucina sarà curata da Il Piccolo FRE BISTROT, il bistrot del FRE coordinato dal Resident Chef Francesco Marchese.

Ogni sera verrà proposto agli ospiti un nuovo menu, mentre la serata sarà accompagnata da un artista sul palco o in consolle. Inoltre, ogni data verrà dedicata a uno dei fornitori locali che quotidianamente aiutano la cucina del FRE a reperire le migliori materie prime del territorio. “Abbiamo voluto ringraziare i nostri preziosi collaboratori con un menu in stile “bistrot” studiato appositamente sui loro prodotti”, spiega lo Chef Francesco Marchese. “Un modo per dare ulteriore valore alla materia prima, raccontandola nel modo migliore che conosciamo”.

I mercoledì di frequenze: 28 giugno, 12 luglio, 26 luglio, 9 agosto, 23 agosto, 6 settembre.

La Torino Fashion Week sceglie Villa Sassi

La Torino Fashion Week sceglie Villa SassiMilano, 28 giu. (askanews) – Oggi per il secondo anno di fila, la storica dimora Villa Sassi ospiterà l’ottava edizione della Torino Fashion Week. L’appuntamento annuale, ideato da Claudio Azzolini e organizzato da TModa con il supporto di CNA Torino e il sostegno della Camera di Commercio di Torino, darà spazio – fino al 2 luglio – a brand emergenti, giovani stilisti e piccole e medie imprese, attraverso sfilate, incontri e workshops. “Sono felice che anche quest’anno l’evento si terrà negli splendidi spazi della Villa torinese ai piedi della basilica di Superga” dichiara Azzolini. “Villa Sassi e la Torino Fashion Week hanno molto in comune. In seguito a un passato di grandi fasti, tutte e due hanno attraversato dei periodi difficili. Il loro riposizionamento all’interno del panorama torinese ha richiesto sicuramente molti sforzi, ma alla fine ha riservato per entrambe anche grandi soddisfazioni”.

Un tempo residenza di famiglie reali e luogo di villeggiatura per politici e artisti, la dimora si conferma oggi come la location ideale per celebrare il futuro della moda indipendente, innovativa, locale, italiana e internazionale. Se si afferma come sfondo per le prime passerelle organizzate da CNA Federmoda in programma il 27 e 28 giugno, per la prima volta dedica alla manifestazione – nelle vesti dell’Executive Chef Alessandro Braga e dell’Head Bartender Roberto Palestini di Cloud9 (l’american bar della Villa) – un dessert e un cocktail (alcolico e analcolico) tematici. “La kermesse sarà un vero e proprio viaggio nello stile e noi di Villa Sassi abbiamo l’occasione e l’orgoglio di inaugurarla” racconta Patrizia Reviglio, la proprietaria della dimora seicentesca. “Dalla sartoria tradizionale, caratterizzata dalle lavorazioni ai ferri e all’uncinetto, a quella di frontiera, che prevede veri e propri abiti scultura, al confine con il mondo dell’arte, l’evento sarà sicuramente l’occasione perfetta per celebrare la creatività. La stessa creatività è l’ingrediente chiave delle ricette che Alessandro e Roberto hanno pensato ad hoc per la Torino Fashion Week, nel primo caso ispirandosi alle tendenze del momento e nel secondo caso alla classicità”.

ANGI, seconda tappa del Road Show Innovazione Piemonte

ANGI, seconda tappa del Road Show Innovazione PiemonteRoma, 27 giu. (askanews) – Innovazione, trasformazione digitale, transizione energetica e riqualificazione urbana. Questo e molto nella manifestazione indetta per la mattinata di mercoledì 28 giugno dalle 9,00 alle 13,00 presso la splendida cornice della Sala delle Mura del Castello di Novara sito in P.za Martiri della Libertà, 3 a Novara. L’iniziativa è promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia, la Regione Piemonte, il CSI Piemonte e con il patrocinio del Comune di Novara. Appuntamento che rientra all’interno del progetto territoriale Roadshow Innovazione Piemonte partito lo scorso maggio con il grande successo nella prima tappa nella città di Alessandria.

Attraverso le voci e le testimonianze delle istituzioni, delle imprese e degli opinion leader del digitale, si terrà un importante dibattito e confronto sui temi del digitale, della sostenibilità e della cosiddetta “Hydrogen Valleys” dedicata alla creazione di siti per la produzione di idrogeno rinnovabile. Un percorso di analisi e di sviluppo che punta alla valorizzazione del territorio della Regione Piemonte, mettendo a confronto i principali attori dell’ecosistema regionale con i maggiori operatori istituzionali e aziendali dell’ecosistema economico e industriale del Paese. Tra gli interventi ci saranno il sindaco di Novara Alessandro Canelli; l’Assessore Regionale all’innovazione Matteo Marnati; il Direttore Generale del CSI Piemonte Pietro Pacini; il Rettore dell’Università Piemonte Orientale prof. Gian Carlo Avanzi; il Direttore delle relazioni istituzioni del PE in Italia Fabrizio Spada; la Vicepresidente della Fondazione Novara Sviluppo Arch. Simona Pruno; il Past President Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro Fabrizio Bontempo; il Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Novara Vercelli Marco Brugo Ceriotti; Giovanni Rossitti Codirettore Generale di Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Davide Ricordi Project Leader Manager del Comune di Novara; l’Industrial Design Professor del Politecnico di Milano Giorgio De Ponti; la Social Media Marketing Manager del CAAT – Centro Agroalimentare Torino Simona Riccio.

Tra le testimonianze aziendali ci saranno: Alessio Racca Specialista per l’innovazione – Direzione Piemonte e Liguria Intesa Sanpaolo; Marco Falcone Direttore Relazioni Istituzionali ESSO; Gianluca Serale Head of Open Innovation Iren S.p.A.; Leonardo Mazza Head of Business Development Hydrogen Department Edison Next; Davide Damosso Direttore Operativo della Environment Park Spa; Claudio Organtini Responsabile Business Development di Innio Jenbacher; Alessandra Zoppis Manager della MEMC Electronic Materials SpA; Daniele Gandini Chief Sales Manager di Macnil GT Alarm. A completare il programma anche storie dal mondo startup con: Immodrone e Flowtech. Coordineranno Gabriele Ferrieri Presidente ANGI e Ylenia Totino conduttrice e influencer marketing.

Piemonte, a Biella inaugurato primo Ambulatorio veterinario sociale

Piemonte, a Biella inaugurato primo Ambulatorio veterinario socialeRoma, 16 giu. (askanews) – E’ stato inaugurato questa mattina, a Biella, in via Don Sturzo 20, il primo Ambulatorio veterinario sociale del Piemonte – centro veterinario gratuito per le persone più fragili – alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione, Alberto Cirio, dell’assessore regionale al Benessere animale, Chiara Caucino, che ha voluto fortemente la realizzazione del progetto, del sindaco della città laniera, Claudio Corradino, del dg dell’Asl Biella, Mario Sanò, delle associazioni che si occupano della cura degli animali e di tante altre importanti autorità locali, civili e militari.

Si tratta di un fiore all’occhiello per il Piemonte e, allo stesso tempo, di una pietra miliare nel sostegno alle persone più disagiate per le quali un’animale di affezione rappresenta molto più di un amico, ma un vero e proprio compagno di vita, una figura sempre presente che dona amore e affetto, con comprovati effetti anche terapeutici sull’umore e contro il senso di solitudine che spesso attanaglia le persone più fragili. All’ambulatorio biellese, così come a tutti quelli del Piemonte, potranno accedere gli animali intestati alle persone in carico ai servizi sociali. Oltre a Biella saranno presto inaugurati altri 14 nuovi Centri: Torino, Novara, Arona, Vercelli, Borgosesia, Alessandria, Asti, Verbania, Omegna, Domodossola, Collegno, Settimo Torinese, Moncalieri e Cuneo.

Il tutto è stato reso possibile grazie alla volontà di tutti, con il coordinamento dell’assessorato al Benessere Animale, di fare squadra, in primo luogo le Asl dei vari territori e le associazioni, oltre ovviamente ai Comuni. La spesa complessiva, per la Regione, ammonta infatti complessivamente a 310mila euro, segno che le risorse sono importanti, ma ancora più importante è la dedizione e la voglia di fare insieme qualche cosa di concreto per i più fragili e i loro amici a quattro zampe. “Ci occupiamo del benessere animale perché abbiamo a cuore quello delle persone. È provato scientificamente quanto la compagnia e la vicinanza di un animale d’affezione siano importanti per le persone, soprattutto per quelle più fragili. Sono molto orgoglioso che il Piemonte sia tra le prime Regioni in Italia, se non la prima, a offrire questo genere di prestazione: qui e in altri 14 ambulatori che saranno aperti in Piemonte entro l’estate, le persone in carico ai servizi sociali, che hanno difficoltà a sostenere le spese veterinarie dei loro animali da compagnia, potranno farli curare gratuitamente. Oggi iniziamo un percorso che va in una direzione ben precisa: le cose si fanno per gradi, ma posso dire che questo è un primo, fondamentale e importantissimo passo verso la ‘mutua per gli animali’”, ha detto Cirio.

Torino è primo scalo italiano a disporre di un’ambulanza elettrica

Torino è primo scalo italiano a disporre di un’ambulanza elettricaRoma, 14 giu. (askanews) – È entrata in servizio a Torino Airport la prima ambulanza elettrica per le operazioni di soccorso aeroportuali. Lo scalo di Torino è il primo in Italia e tra i primi in Europa a dotarsi di un veicolo a zero emissioni di CO2 impiegato per prestare assistenza sanitaria a passeggeri e utenti dell’aeroporto.

L’ambulanza elettrica rientra nel processo di sostituzione dei mezzi aeroportuali con veicoli ibridi o full electric e rappresenta un avanzamento del percorso di sostenibilità ambientale Torino Green Airport, con l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni sotto il proprio controllo con largo anticipo rispetto alla scadenza del 2050. Il mezzo elettrico è alimentato da due batterie al litio da 100 A/h con un’autonomia che arriva fino a 6 ore, in grado di ricaricarsi completamente in circa 4 ore grazie a due caricabatterie da 25 Ampère l’uno. Le batterie al litio hanno una durata doppia rispetto a quelle tradizionalmente utilizzate e, una volta giunte a fine vita, possono essere revisionate e riutilizzate in ottica di circular economy.

L’ambulanza dispone inoltre di pannelli solari di ultima generazione installati sul tetto, in grado di erogare fino a 20 A/h in condizioni meteo ideali, e capaci di far fronte al consumo energetico dei presìdi sanitari presenti a bordo. I dispositivi installati sull’ambulanza elettrica sono gli stessi che si trovano su un mezzo di soccorso tradizionale (barella, sedia portantina, impianto di ossigeno e aspiratore), a cui si aggiunge un ozonificatore per la sanificazione degli ambienti progettato ad hoc per il mezzo aeroportuale. Per l’allestimento interno dell’ambulanza elettrica è stato utilizzato il PVCE, un materiale plastico facilmente smaltibile in fase di riciclo, che, a differenza delle resine normalmente utilizzate non si spezza in caso di urto, ma si deforma, non rilasciando polveri dannose per la salute. Tutta la componentistica degli allestimenti, come maniglie e cerniere dei gavoni, è in metallo.

La livrea esterna è stata realizzata con fasce catarinfrangenti ad elevato potere illuminante; per contribuire ad aumentare la luminosità e la sicurezza del mezzo in caso di impiego notturno è stato installato un impianto sottoscocca progettato ad hoc, in grado di creare un’isola di luce ad elevata visibilità. Con l’entrata in servizio dell’ambulanza elettrica si amplia così il parco mezzi aeroportuali a zero emissioni di CO2 operativi sottobordo. L’aeroporto di Torino dispone già di veicoli full electric che effettuano le operazioni di assistenza agli aeromobili, rendendo possibile un processo di turnaround 100% green. Effettuare un turnaround con mezzi elettrici porta con sé numerosi vantaggi, anzitutto sul fronte ambientale, poiché si azzerano le emissioni inquinanti di circa 1 quintale di CO2 derivanti dall’utilizzo di veicoli tradizionali alimentati a carburante diesel per l’intero processo.