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Luiss Business School con Imperial College nell’AI Consortium di QS

Luiss Business School con Imperial College nell’AI Consortium di QSMilano, 10 dic. (askanews) – Lanciato l’AI Consortium di Quacquarelli Symonds, “un’alleanza pioneristica per integrare l’Intelligenza Artificiale nei processi strategici e operativi del settore Education”.


Il Consortium, in partnership con Imperial College, EDHEC Business School e QS, “rappresenterà un laboratorio di apprendimento e condivisione finalizzato ad integrare l’Intelligenza Artificiale nei processi strategici e operativi del settore della Higher-Education”. QS Quacquarelli Symonds è il principale fornitore mondiale di servizi, analytics e approfondimenti per il settore dell’alta formazione a livello globale ed è autore del QS World University Rankings, la fonte più popolare al mondo di dati comparativi sulle performance universitarie. Il Responsible AI Consortium “si fonda sulla collaborazione tra università leader a livello mondiale e QS ed è finalizzato a innovare e ripensare la formazione attraverso una Roadmap sull’AI che prevede: l’accesso a strumenti e risorse innovative sull’AI e una rete di supporto per sviluppare e implementare le nuove tecnologie nelle proprie organizzazioni; l’opportunità di creare connessioni e networking con altri membri, condividendo le best practice ma anche le storie di insuccesso per approfondirne le cause; l’utilizzo degli strumenti QS per l’autovalutazione delle competenze del settore”.


Il Consortium offre, dunque, a università e business school “uno spazio per integrare l’IA nei propri processi strategici e operativi aprendo a conoscenze all’avanguardia, esperienze immersive di apprendimento e ambienti di sperimentazione dedicati per testare e affinare tecnologie innovative”. Partecipando alle attività di ricerca e contribuendo attivamente alle iniziative del Consorzio, la Luiss Business School “vuole essere parte di un dialogo trasformativo sull’educazione alimentata dall’IA, condividendo l’impegno di formare leader visionari capaci di guidare il futuro del business e della società”. “La nostra visione sull’AI è pervasiva: coinvolge tutti gli stakeholder dell’ecosistema in cui ci muoviamo ed è in linea con la nostra adesione al Responsible AI Consortium” ha dichiarato Raffaele Oriani, Dean di Luiss Business School, spiegando che “entrando a far parte del Consortium, infatti, rafforziamo il nostro impegno a preparare gli studenti con competenze che guardano al futuro, supportando i partner aziendali nel plasmare il panorama delle competenze del domani e fornendo al nostro corpo docente gli strumenti necessari per promuovere un cambiamento di paradigma nell’ambito formativo”.

Ia e innovazione tecnologica, una svolta per la linguistica

Ia e innovazione tecnologica, una svolta per la linguisticaMilano, 4 dic. (askanews) – Tanti testi, lessici e dizionari italiani a portata di click e in grado d’interagire tra loro, un ponte tra parole e sapere che permette di vedere, e quindi prevedere, dove quei termini sono e saranno usati (insomma dove ricorrono: tecnicamente, le loro ‘occorrenze’), una rete che collega le risorse linguistiche italiane, permettendo loro di dialogare e rivelare nuove prospettive, con la possibilità di costruire modelli di intelligenza artificiale specifici per compiere analisi linguistiche avanzate, uno straordinario osservatorio sulla massa dei dati digitali, sia testuali che lessicali, per la lingua italiana: questo e molto altro è il cuore del progetto LiITA (Linking Italian), che si concentra sulla creazione di una base di conoscenza (Knowledge Base, KB) interoperabile per le risorse linguistiche italiane (dai dizionari ai testi, antichi e moderni), seguendo i principi dei dati collegati (Linked Data) utilizzati nel Web Semantico.


Il progetto LiITA sarà presentato alla conferenza “CLiC-it 2024 – Tenth Italian Conference on Computational Linguistics”, la decima conferenza italiana sulla linguistica computazionale che si terrà a Pisa dal 4 al 6 dicembre 2024. Il progetto sarà anche oggetto di una pubblicazione dal titolo The Lemma Bank of the LiITA Knowledge Base of Interoperable Resources for Italian, che apparirà sui Proceedings della conferenza CLiC-it. Supportato dal Ministero dell’Università e Ricerca con un finanziamento PRIN-2022 PNRR per un ammontare complessivo di 237.695 euro, il progetto LiITA è condotto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Milano, con la coordinazione della dottoressa Eleonora Litta e in collaborazione con l’Università di Torino.


“L’architettura della Knowledge Base di LiITA è molto semplice e trasferibile a ogni lingua – spiega Marco Passarotti, professore ordinario di Linguistica Computazionale presso la Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere della Cattolica -. Il cuore di LiITA è una grande raccolta di lemmi, ovvero forme canoniche di citazione delle parole (come i nomi delle entrate lessicali nei dizionari): a ciascun lemma saranno connesse sul web le sue occorrenze nei vari corpora testuali dell’italiano linkati alla Knowledge Base, così come le sue entrate nei vari lessici e dizionari. Il risultato sarà un grande grafo di conoscenza fatto di nodi (come, ad esempio, i lemmi e le loro occorrenze) e di relazioni tra essi”, precisa l’esperto. “Questo grafo potrà, quindi, essere utilizzato non solo per estrarre informazione dalle risorse linguistiche rese interoperabili da LiITA, ma anche per raffinare (fine-tuning) la conoscenza dei modelli di intelligenza artificiale, supportando lo sviluppo di applicazioni specifiche per l’analisi della lingua italiana utili in diversi campi: dalla ricerca all’editoria, dalla medicina al mondo del web. Con progetti di questo tipo, che fanno incontrare dati e tecnologia – sottolinea il professor Passarotti – facciamo fronte a una svolta nella linguistica resa evidente e inevitabile dalla diffusione dell’Intelligenza Artificiale, che è fondata proprio su modelli del funzionamento del linguaggio naturale: stiamo assistendo alla prima rivoluzione industriale-tecnologica che tocca l’oggetto più umanistico di sempre, il linguaggio. La disciplina che lo studia non può ignorarla”.


Il progenitore di LiITA è stato LiLa (Linking Latin), un progetto analogo ma basato su risorse per la lingua latina. Coordinato dal professor Passarotti, grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro da parte del Consiglio Europeo della Ricerca, LiLa ha sviluppato una raccolta di più di 200 mila lemmi e ha reso interoperabili decine di risorse linguistiche per il latino. La Knowledge Base di LiLa è tuttora in continua espansione. Le risorse linguistiche distribuite per il latino (corpora, dizionari, risorse lessicali) sono state integrate da LiLa in una struttura unificata, utilizzando i lemmi come nodo centrale per collegare dati provenienti da fonti diverse. “A ogni lemma – spiega il professore – occorrenza di parola nei testi ed entrata lessicale nei dizionari è assegnato un identificatore unico e persistente, consentendo così la loro interazione sulla base di relazioni il cui significato è processabile dalle macchine. L’architettura di LiLa è indipendente dalla lingua e può essere adottata per qualsiasi idioma, tutto è fatto a triple: un soggetto un oggetto e una relazione- La bellezza di basi di conoscenza come LiLa o LiITA -precisa Passarotti – è che possono essere usate come fonte di dati, metadati e relazioni esplicite tra essi per raffinare modelli di intelligenza artificiale”.

Meta chiede nuove regole di sicurezza in Europa per gli adolescenti

Meta chiede nuove regole di sicurezza in Europa per gli adolescentiRoma, 26 nov. (askanews) – Meta chiede l’introduzione di una nuova normativa europea armonizzata relativa ai più giovani, per garantire che gli adolescenti di tutta Europa possano avere esperienze online adatte alla loro età. Questa proposta, si legge in una nota, prevede la verifica dell’età e l’approvazione da parte dei genitori dei download di applicazioni per gli adolescenti sotto i 16 anni a livello di app store o di sistema operativo, nonché la creazione di standard di settore a livello europeo con l’obiettivo di garantire ai giovani esperienze adatte alla loro età.


“La normativa europea sulla sicurezza dei giovani è troppo frammentata, per questo abbiamo urgente bisogno di una nuova normativa a livello europeo che fornisca tutele coerenti per gli adolescenti online, imponendo agli app store di verificare l’età dei ragazzi e di ottenere l’approvazione dei genitori quando i giovani sotto i 16 anni vogliono scaricare un’app. Oggi condividiamo una proposta normativa di come potrebbe funzionare questo modello. In questo modo si creerebbero standard chiari e coerenti per tutte le app, per responsabilizzare i genitori e i tutori legali, validi in tutto il settore” – spiega Antigone Davis, Vice Presidente e responsabile per la sicurezza di Meta. Il quadro legislativo proposto, illustrato in dettaglio in un blog post pubblicato oggi da Meta, comprende:


1. Norme armonizzate a livello UE: un nuovo regolamento dell’Unione Europea per questi requisiti che si applichi a tutti gli Stati membri dell’UE. 2. Approvazione da parte dei genitori sugli app store per gli adolescenti sotto i 16 anni: quando un adolescente vorrà scaricare un’applicazione, gli app store dovranno avvisare i genitori, nello stesso modo in cui i genitori vengono avvisati se il figlio tenta di fare un acquisto. I genitori possono quindi decidere se approvare o meno il download. 3. Requisiti per gli app store/sistemi operativi per verificare l’età e fornire ad app e sviluppatori queste informazioni: conoscere l’età di un utente aiuta a garantire che le app possano facilmente collocare gli adolescenti nell’esperienza giusta per la loro fascia d’età, ma i genitori e gli adolescenti non devono fornire informazioni sensibili come i documenti di identità ad ogni app per verificare la loro età. I genitori forniscono già queste informazioni quando acquistano il telefono e configurano l’account dell’adolescente. 4. Requisiti per il settore volti a sviluppare standard coerenti relativi ai contenuti per fasce d’età da declinare su tutte le app utilizzate dagli adolescenti: Allineamento in tutto il settore sui quali contenuti le aziende devono considerare appropriati in base all’età, come avviene per altre tipologie di media come i film e i videogiochi. Inoltre, alcune app, compresi i social network, dovrebbero offrire strumenti di supervisione per gli adolescenti sotto i 16 anni che i genitori possono attivare e controllare. Come dimostrano recenti studi, gli adolescenti utilizzano in media 40 app diverse ogni settimana, passando da una all’altra. Sebbene i genitori vogliano essere coinvolti nell’esperienza online dei loro figli, le ricerche evidenziano quanto questo sia complicato. In un sondaggio condotto nel 2023 su oltre 13.000 genitori in sette Paesi, l’80% ha dichiarato di sentirsi sopraffatto e di non sapere sempre che tipo di strumenti hanno a disposizione tra le diverse app utilizzate dai propri figli. Un quadro armonizzato di regole che richieda l’approvazione dei genitori e la verifica dell’età a livello di app store contribuirebbe a inserire gli adolescenti in esperienze adatte alla loro età.


Anche la verifica dell’età a livello di app store o di sistema operativo contribuisce a preservare la privacy. Verificando l’età di un adolescente sull’app store, le singole app non sarebbero tenute a raccogliere informazioni personali. Le app dovrebbero solo raccogliere l’età dell’utente dall’app store per garantire che gli adolescenti abbiano accesso ad esperienze adatte alla loro fascia d’età, e i genitori e gli adolescenti non dovranno fornire ad ogni singola app informazioni potenzialmente sensibili. Davis ha aggiunto: “I genitori e gli adolescenti non devono fornire informazioni sensibili come i documenti di identità ad ogni app per verificare la loro età. In molti Paesi, forniscono già queste informazioni quando acquistano il telefono per un adolescente e configurano il suo account. Gli app store dispongono di queste informazioni e, non solo possono alleggerire l’onere dei genitori, condividendole con le app, ma possono contribuire così a garantire che gli adolescenti abbiano accesso as esperienze adatte alla loro età fin dall’inizio.”


Morning Consult ha condotto, per conto di Meta, dei sondaggi tra i genitori di otto Paesi europei (Germania, Francia, Italia, Spagna, Irlanda, Danimarca, Paesi Bassi e Polonia) che avevano almeno un figlio di età inferiore ai 18 anni, per conoscere la loro opinione su una nuova legislazione che richieda l’approvazione dei genitori per gli adolescenti. I risultati hanno dimostrato che: – Almeno tre genitori su quattro negli otto mercati europei parte del sondaggio sono favorevoli a una legislazione che richieda l’approvazione dei genitori per il download di app da parte dei minori di 16 anni. Nel dettaglio: – 87% dei genitori irlandesi, 82% dei genitori italiani, 81% dei genitori francesi, 78% dei genitori tedeschi, olandesi e spagnoli, 76% dei genitori polacchi, 75% dei genitori danesi. – I genitori della maggior parte dei Paesi intervistati preferiscono un controllo a livello di app store rispetto alle singole applicazioni per facilitare l’approvazione del download delle app. Nel dettaglio: – 82% dei genitori danesi, 79% dei genitori irlandesi e olandesi, 72% dei genitori tedeschi, 68% dei genitori italiani, 63% dei genitori spagnoli, 60% dei genitori francesi. In tutti gli otto Paesi esaminati, i genitori ritengono che 16 anni sia la soglia d’età giusta sotto la quale richiedere l’approvazione dei genitori per scaricare le applicazioni. Alla domanda su quale sia l’età sotto la quale gli adolescenti dovrebbero ottenere l’approvazione dei genitori prima di scaricare le app (sotto i 13, 16 o 18 anni), la maggior parte dei genitori degli otto Paesi ha affermato che l’approvazione dei genitori dovrebbe essere richiesta per gli adolescenti sotto i 16 anni (piuttosto che sotto i 13 o sotto i 18). Questa iniziativa segue il recente lancio degli account per teenager su Instagram. Gli account per teenager forniscono a decine di milioni di ragazzi protezioni integrate che limitano chi può contattarli, i contenuti che vedono e il tempo che trascorrono online. Con gli account per adolescenti, i ragazzi sotto i 16 anni non possono modificare le impostazioni dell’account senza il permesso di un genitore e gli adolescenti sotto i 18 anni avranno impostazioni di messaggistica più rigide, il che significa che non potranno essere contattati da nessuno che non seguono o con cui non sono collegati. Gli account per teenager sono stati lanciati negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e in Australia a settembre e verranno introdotti in Europa nel corso dei prossimi mesi.

Apulia Digital Experience, seconda edizione presentata al Mia di Roma

Apulia Digital Experience, seconda edizione presentata al Mia di RomaRoma, 19 ott. (askanews) – Il Mia, Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, ha ospitato la presentazione della seconda edizione di ADE, Apulia Digital Experience, Conferenza Internazionale che si svolgerà a Bari dal 25 al 27 ottobre all’Apulia Film House (Fiera del Levante). Tre giorni di panel, tavole rotonde e contest, dedicati all’innovazione digitale nelle industrie creative e al ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel processo produttivo di cinema e audiovisivo. A presentare il programma dell’edizione 2024 Anna Maria Tosto, Presidente di Apulia Film Commission, Roberto Genovesi, Direttore Artistico ADE e Direttore dei Progetti Speciali di Rai Com e Antonio Parente, Direttore di Apulia Film Commission, alla presenza di Sergio Santo, Amministratore Delegato di Rai Com.


“Si apre la seconda edizione di Apulia Digital Experience, un appuntamento fortemente voluto da Apulia Film Commission a partire dal 2023 – afferma Anna Maria Tosto, Presidente di Apulia Film Commission -. Ancora una volta, lo sguardo lungimirante assunto fin dalla sua costituzione, dalla Fondazione, la porta a intraprendere iniziative destinate ad individuare anticipatamente le esigenze del mondo produttivo dell’audiovisivo e a ricercare le soluzioni per soddisfare quelle esigenze. L’avvento dell’IA nel sistema produttivo comporta ricadute specifiche, proprie del settore dell’audiovisivo: ad esse vuole guardare ADE per esplorarne ogni potenzialità e, al tempo stesso, per disinnescarne eventuali rischi comportanti effetti negativi sullo sviluppo e la crescita di quanti si muovono in quel settore. Resettare il sistema esistente per governare il nuovo: questa la sfida che ci attende e questa la finalità di un evento immaginato da AfC e Rai Com. Il successo conseguito da ADE lo scorso anno rappresenta la conferma che si è intercettata una domanda importante delle produzioni e che occorre proseguire con questo appuntamento destinato al confronto, alla ricerca ed all’aggiornamento”. “Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, la seconda edizione di ADE rappresenta un ulteriore passo avanti, in qualità e impegno, per focalizzare l’attenzione sul futuro dell’industria cinematografica e audiovisiva, di fronte alla rivoluzione dell’introduzione di tecnologie digitali rivoluzionarie – dice Roberto Genovesi, Direttore Artistico di ADE e Direttore del settore Progetti Speciali di Rai Com -. L’Intelligenza Artificiale e il metaverso stanno ridefinendo le modalità di creazione, produzione e fruizione dei contenuti, offrendo nuove opportunità e sfide. Questa conferenza internazionale mira a esplorare come l’innovazione tecnologica stia trasformando il settore, portando la creatività a un nuovo livello. Siamo orgogliosi di riunire esperti e professionisti da tutto il mondo per discutere e plasmare il futuro delle industrie creative”.


Preview di Apulia Digital Experience giovedì 24 ottobre alle 20.30 al cinema Galleria Multisala di Bari con l’anteprima del film d’animazione “Flow – Un mondo da salvare” che, dopo i consensi ottenuti ai festival di Cannes e di Annecy, è in corsa per l’Oscar. La proiezione sarà aperta al pubblico e gratuita fino a esaurimento posti. Molti i panel in programma sul palco dell’Apulia Film House da venerdì 25 ottobre, da Evolving landscapes: is technology nurturing vreativity?, con l’analisi degli scenari digitali connessi agli universi della creatività ad AI in Film & Audiovisual, sulle opportunità e sulle sfide create dall’Intelligenza Artificiale. E ancora Movies in the Metaverse, Metaverse in the Movie theatre, su come i luoghi tradizionali del cinema si stanno adattando al cambiamento aprendosi a esperienze virtuali e The AI Act: Implications for the Film And Audiovisual industry, con uno sguardo alla regolamentazione, alle sfide future e alle recenti introduzioni nel sistema italiano di incentivi fiscali al settore.


Attesa la rotonda Building Global IPs, dedicata allo sviluppo delle IP di successo in universi multipiattaforma, i panel Building immersive storytelling: Vr, Ar & Metaverse sull’impatto delle tecnologie immersive sulla narrazione; Virtual production for Film and Audiovisual, dagli effetti visivi in real-time agli ambienti digitali, passando per la motion capture; Digital transformations: the new frontier of content sull’adattamento e sull’evoluzione del contenuto nell’era digitale; Technological advancement in Animation and Vfx sull’ottimizzazione dei processi e lo scouting di talenti, e ancora incontri sugli scenari digitali connessi agli universi della creatività, su come le innovazioni digitali stiano rimodellando il licensing e creino nuovi business per l’industria, sull’impatto delle tecnologie immersive sulla narrazione. Ad Apulia Digital Experience anche i contest Digital licensing excellence awards, primo premio a livello globale che celebra i progetti di licensing digitale, e A visual storytelling of Puglia through AI, che promuove l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale per creare e produrre racconti innovativi sulle bellezze geografiche e sul patrimonio culturale.


Tra gli ospiti che prenderanno parte ai lavori di ADE Derrick De Kerckhove, Maria Pia Rossignaud, Gennaro Coppola CEO One More Pictures and Vice President Unione Editori e Creators Digitali ANICA, Marina Lanfranconi, Principal of KPMG Intellectual Property, Media and Technology Practice, Diego Grammatico Business Development Executive, Games London, Daniele Lunazzi, Head of Product Marketing, Juventus Football Club, Omar Rashid, Immersive Film Director, Nicola Di Meo, CEO Unspace, Marco Lanzarone, Director of Digital Radio and Podcast Rai, Antonio Parente, Direttore Apulia Film Commission, Paola Furiosi, Director, PwC Legal, Euclide Della Vista, Presidente Fondazione ITS Apulia Digital Maker, Steve Manners, Licensing International UK, Alessia Auriemma, Metaverse Manager, PwC Italy. Promosso da Rai e realizzato sotto la Direzione Artistica di Roberto Genovesi, Direttore del settore Progetti Speciali di Rai Com, Apulia Digital Experience è un evento organizzato da Rai Com e Apulia Film Commission e finanziato dalla Regione Puglia, nell’ambito dell’intervento “Promuovere il Cinema 2024” a valere su risorse POC Puglia 2014-2020, Azione 6.7.

UniFi, nello spazio le ferite guariscono più lentamente

UniFi, nello spazio le ferite guariscono più lentamenteRoma, 15 ott. (askanews) – Nello Spazio le ferite guariscono più lentamente, il processo di riparazione dei tessuti è alterato rispetto a quello che avviene sulla Terra.


È uno dei risultati dello straordinario esperimento “Suture in Space”, realizzato da un team internazionale per capire gli effetti della microgravità sul processo di guarigione: modelli di ferite suturate sviluppati a partire da campioni di tessuti biologici sono stati trasportati due anni fa sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dove sono rimasti per nove giorni prima di essere riportati sulla Terra e analizzati. Gli esiti del progetto sono stati presentati oggi a Milano durante l’International Astronautical Congress, uno degli appuntamenti mondiali più importanti per l’esplorazione e i servizi spaziali. Lo studio, durato ben sette anni dalla progettazione ai risultati, è stato guidato da Monica Monici, del Laboratorio Congiunto ASAcampus per la Biologia degli Stress Fisici realizzato dal Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche dell’Università di Firenze e dalla Divisione Ricerca di ASA (Arcugnano, Vicenza), un’azienda leader nella produzione di sistemi laser per applicazioni mediche e apparecchi per magnetoterapia. La ricerca, selezionata dalla European Space Agency (ESA) e finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha coinvolto l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi e numerosi atenei italiani ed europei.


Nella prima fase del progetto, il Laboratorio Congiunto si è occupato di sviluppare dei modelli di ferite suturate basati su colture ex vivo di tessuti umani, cute e vasi sanguigni. Il tutto grazie allo sviluppo di una tecnica di coltura che ne preservava la vitalità per oltre 4 settimane. Questa attività è stata svolta in collaborazione con chirurghi dell’AOU Careggi e del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. I campioni biologici sono partiti nel novembre del 2022 a bordo di SpX 26 (Cargo Dragon 2) dal Kennedy Space Center (KSC) di Cape Canaveral (Florida) per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. La missione dei ricercatori al KSC, al fine di preparare i campioni per il lancio, è stata sponsorizzata da Revée srl (Torino), azienda leader nel settore dei dispositivi medici post-operatori utilizzati dai pazienti dopo interventi di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. Una volta a bordo dell’ISS, i campioni biologici sono stati inseriti in un incubatore alla temperatura di trentadue gradi. Dopo 4 giorni la metà sono stati congelati a meno ottanta gradi e l’altra metà ha avuto lo stesso trattamento dopo 9 giorni. L’hardware che ha permesso di svolgere l’esperimento in automazione sulla Stazione Spaziale Internazionale è stato realizzato dalle aziende Kayser Italia di Livorno e OHB di Brema in Germania.


Nella seconda fase, con la collaborazione degli altri partner del progetto, nazionali (Università di Milano, Università di Siena e Università del Molise) e internazionali (Università di Amsterdam, Università di Aarhus e Università di Lucerna), si è proceduto all’analisi dei campioni tornati a Terra. “Tutti i campioni biologici – spiega Monica Monici – sono stati divisi e condivisi con i diversi gruppi di ricerca italiani ed europei coinvolti nel progetto. Ciascuno ha effettuato sulle porzioni di tessuto analisi specifiche i cui dati sono stati raccolti ed elaborati per ottenere un quadro d’insieme dei risultati”.


“Gli esiti dell’esperimento, in prima battuta, hanno confermato quello che altre ricerche, svolte preliminarmente, avevano già suggerito: il processo di guarigione delle ferite nello spazio è ritardato e alterato rispetto a Terra – spiega Monici -. Uno degli obiettivi principali del progetto era quello di ottenere informazioni sulla fase di rimodellamento dei tessuti durante il processo di guarigione delle ferite. I risultati ottenuti – continua Monici – dimostrano che nello Spazio ci sono importanti cambiamenti nei rapporti quantitativi tra le varie componenti della matrice extracellulare, che si riflettono anche sulle sue proprietà meccaniche. La matrice extracellulare è la componente non cellulare dei tessuti e non solo è un supporto strutturale per le cellule ma anche trasmette loro stimoli biochimici e meccanici, quindi svolge ruoli di primaria importanza. Inoltre, si sono osservate alterazioni riguardanti l’attivazione di popolazioni cellulari coinvolte nel processo di guarigione delle ferite, come i fibroblasti e i cheratinociti”.

Lavoro, Fond. Italia Digitale: Ia è opportunità ma over 55 diffidenti

Lavoro, Fond. Italia Digitale: Ia è opportunità ma over 55 diffidentiMilano, 4 ott. (askanews) – “La generazione digitale italiana si prepara ad affrontare le sfide e le opportunità dell’intelligenza artificiale con ottimismo e curiosità. Mentre le generazioni precedenti esprimono qualche preoccupazione, i giovani vedono nell’IA un potente strumento di innovazione, in grado di trasformare positivamente sia la società che il mercato del lavoro. La crescente competenza digitale tra i giovani sarà fondamentale per guidare l’Italia verso un futuro sempre più tecnologico e connesso. La conoscenza è l’elemento centrale per un Paese più digitale e per far sì che tutte le generazioni possano sfruttare al meglio le opportunità e gestire le problematiche e le storture che ogni rivoluzione porta con sé”. E’ il commento di Francesco Di Costanzo, presidente della Fondazione Italia Digitale, sulla ricerca di Fondazione Italia Digitale condotta da Istituto Piepoli “Generazione Ai, L’Italia digitale alla sfida dell’intelligenza artificiale”, che sarà presentata Sabato al Festival del Digitale Popolare a Torino.


“Come Fondazione- aggiunge Di Costanzo – stiamo lavorando su progetti specifici di reskiling per gli adulti, ma anche per fornire ai giovani tutti gli strumenti utili per colmare il gap digitale ed essere protagonisti del presente e del futuro”. “Sette giovani su 10 – anticipa Livio Gigliuto, Presidente Istituto Piepoli e Direttore generale Fondazione Italia Digitale – leggono con ottimismo l’impatto dell’intelligenza artificiale sul loro avvenire, come uno strumento in più per realizzarsi. Più diffidenti i meno giovani, che mostrano maggiore apertura quando scorgono gli effetti concreti dell’AI sui problemi della vita di tutti i giorni”. E aggiunge: “Il 46% dei giovani affronta l’IA con curiosità ed entusiasmo. A differenza degli over 55, più diffidenti e conservatori, i giovani vedono l’IA come una fonte di nuove opportunità. La grande maggioranza dei giovani, avvezzi al digitale, immaginano che l’AI genererà nuove professioni e opportunità, mentre il timore che i lavori tradizionali vengano sostituiti dalla tecnologia cresce con l’età”. Trasversale la crescita delle competenze.


“Il sentimento verso l’intelligenza artificiale volge decisamente al bello quando si orienta lo sguardo alle sue applicazioni concrete: approvata l’AI in sanità e nelle scuole, e lo sport del futuro sarà vissuto attraverso la realtà virtuale. Ora serve più politica, il cui impatto col digitale è promosso solo da un italiani su tre”, conclude Gigliuto.

Alla Luiss conferenza sulla IA del presidente di Microsoft Smith

Alla Luiss conferenza sulla IA del presidente di Microsoft SmithMilano, 2 ott. (askanews) – L’Università Luiss Guido Carli ha ospitato oggi Brad Smith, Presidente e Vice Chair di Microsoft, per un keynote speech centrato sull’Intelligenza Artificiale e la sua gestione etica e sostenibile. Dopo i recenti incontri con premi Nobel e top manager di aziende globali, le studentesse e gli studenti della Luiss hanno avuto così l’opportunità di dialogare con uno dei leader più influenti al mondo nel settore della tecnologia.


L’evento, che ha coinvolto una gran parte della comunità studentesca dell’Ateneo, ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle sfide e le opportunità legate allo sviluppo dell’AI. Il Presidente della Luiss, Luigi Gubitosi, aprendo i lavori, ha evidenziato come l’approccio di Luiss e Microsoft si fondi su valori e obiettivi condivisi. Entrambe, ha spiegato Gubitosi, sono impegnate nel sostegno a processi di innovazione responsabili e sostenibili con l’obiettivo di generare impatti positivi sulla società. Nel suo intervento Smith ha sottolineato il ruolo dell’innovazione per il progresso del mondo e ha evidenziato l’importanza di un uso etico e responsabile delle tecnologie emergenti e in particolare dell’Intelligenza Artificiale. Ha ribadito che il rispetto dei diritti digitali e della privacy deve essere centrale per lo sviluppo tecnologico e ha sottolineato che l’IA deve essere al servizio delle società, combinando interessi pubblici e privati. Ha inoltre ricordato la necessità di politiche globali che guidino un uso responsabile delle nuove tecnologie. “L’Intelligenza Artificiale ha il potenziale per far raggiungere nuovi livelli di innovazione e produttività sia in Italia che nel mondo, affrontando alcune delle sfide globali. Le nuove generazioni e gli studenti possono sfruttare l’intelligenza artificiale per costruire un futuro migliore e scoprire soluzioni innovative per creare maggiore prosperità”.


“L’incontro conferma l’impegno della Luiss come laboratorio di innovazione e sviluppo per il Paese”, ha affermato il Rettore Paolo Boccardelli, proseguendo: “Siamo onorati di aver ospitato nel nostro Campus Brad Smith, che ha condiviso con la nostra comunità accademica e studentesca la sua eccezionale esperienza sull’Intelligenza Artificiale, offrendo spunti preziosi per comprendere le sfide regolamentari, etiche e sociali che ci attendono. Eventi come questo”, ha sottolineato il Rettore, “sono essenziali per immaginare insieme – Università, Governi e aziende – le enormi potenzialità e i possibili rischi dell’AI. Alla Luiss, siamo impegnati in un utilizzo dell’AI fondato su un equilibrio tra spinta all’innovazione e creatività. Va in questa direzione l’individuazione di un Prorettore per l’Artificial Intelligence e le Digital Skills, così come il lancio di nuovi centri di ricerca e percorsi formativi disegnati per preparare una nuova generazione di leader globali chiamati a gestire l’impatto delle nuove tecnologie”. L’evento si è chiuso con gli interventi di Jack Markell, Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, e di Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Innovazione.

Aeropazio, Barabotti(Lega): Stato e Regioni pronti a fare sistema

Aeropazio, Barabotti(Lega): Stato e Regioni pronti a fare sistemaMilano, 12 set. (askanews) – “Le 14 regioni italiane che compongono il cluster tecnologico nazionale per l’aerospazio condividono visione e priorità rispetto alla sfida che il sistema Paese raccoglierà con la legge sullo spazio”. Così in una nota il deputato della Lega Andrea Barabotti, che ha aperto i lavori mattutini del tavolo sui distretti regionali degli Stati Generali della Space Economy.


“Mai come oggi questa la corsa avrà effetti concreti sulla vita delle nostre imprese e dei nostri cittadini. Imprese grandi, medie e piccole hanno già trovato una nuova centralità in questo settore e il governo italiano ha deciso di investire come mai prima d’ora, per rafforzare la nostra posizione nell’ambito dell’Agenzia Spaziale Europea” ha aggiunto. “Questo sforzo collettivo pubblico e privato sarà assistito da regole certe per valorizzare le nostre eccellenze, qualificare sempre di più il lavoro dei nostri distretti e regolare in modo snello alcuni aspetti della competizione spaziale. Dal tavolo odierno emerge la consapevolezza che su questo fronte l’Italia saprà fare sistema e ritagliarsi un rinnovato ruolo da protagonista” ha concluso Barabotti.

Risorse Professional: sempre più opportunità per professionisti IA

Risorse Professional: sempre più opportunità per professionisti IAMilano, 11 set. (askanews) – AI engineer, ESG manager, analista Security Operations Center (SOC), esperti di cyber sicurezza, senior buyer, financial controller ed energy engineer. Profili, dunque, iperspecializzati e tutt’altro che generalisti. Sono questi, secondo i dati elaborati da Risorse Professional, il marchio di Risorse S.p.A, attivo nelle attività di ricerca del personale sui profili intermedio e senior, i professionisti che, nel corso dell’ultimo periodo del 2024, avranno maggiori occasioni di lavoro. Il nuovo marchio stato presentato a Milano durante un incontro al quale hanno partecipato l’amministratore delegato di Risorse S.p.A., Marco Pagano, e il managing director di Risorse Professional, Oscar Correnti.


“Gli ultimi mesi del 2024 si preannunciano molto interessanti dal punto di vista delle opportunità di lavoro. Nonostante un quadro economico abbastanza complesso, le aziende stanno tornando ad assumere professionisti altamente qualificati che, spesso, faticano a trovare. In questo momento ci sono ottime opportunità di carriera soprattutto per chi si occupa di intelligenza artificiale e cyber sicurezza, ma anche di efficientamento energetico. Non mancano, poi, anche occasioni per ruoli più tradizionali, come ad esempio buyer o financial controller” ha osservato in una nota Correnti. “La vera sfida per tutte le aziende – ha concluso Correnti – è trovare professionisti qualificati che possano davvero fare la differenza. Oggi, come sappiamo, lo stipendio non è più sufficiente per ingaggiare e trattenere i migliori talenti, ma serve un’affinità di valori e progetti tra imprese e candidati, che sono sempre più attenti al proprio benessere e al bilanciamento tra vita professionale e vita privata”.

Ricerca, al via iscrizioni per visitare impianti Sogin e Nucleco

Ricerca, al via iscrizioni per visitare impianti Sogin e NuclecoRoma, 3 set. (askanews) – Sogin ha aperto oggi le iscrizioni su www.sogin.it per visitare, venerdì 27 settembre, gli impianti nucleari Sogin e Nucleco presenti nel centro ricerche Enea, alle porte di Roma.


L’evento è realizzato nell’ambito del programma di attività promosse dalla Società in occasione della Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, dedicata quest’anno ai novant’anni dalla scomparsa di Maria Sklodowska Curie, pioniera nel campo della radioattività. Sono previsti due percorsi di visita, ciascuno della durata di circa un’ora: il tour Sogin all’interno delle celle calde dell’impianto Opec-1, oggi in dismissione, nel quale furono svolte le prime attività di ricerca italiane sugli elementi di combustibile nucleare, dove si potranno vedere alcune attrezzature utilizzate nelle attività di decommissioning; il tour nei laboratori e impianti della controllata Nucleco, dove vengono gestiti i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari italiani e dalle attività svolte ogni giorno nei settori della medicina, dell’industria e della ricerca.


Per i visitatori sarà un’occasione unica per assistere a esperimenti e dimostrazioni scientifiche e conoscere il lavoro che i tecnici Sogin e Nucleco svolgono, in massima sicurezza, per gestire gli impianti nucleari e i rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito Nazionale. I tour di visita accoglieranno complessivamente 150 persone. Per partecipare è necessario iscriversi su www.sogin.it entro domenica 22 settembre e fino ad esaurimento posti. Per consentire la più ampia partecipazione, è possibile prenotarsi a un solo percorso, scegliendo uno dei turni programmati fra le 16.00 e le 20.30, inserendo i propri dati personali e caricando una copia del proprio documento di identità. Al tour Nucleco potranno accedere, se accompagnati, anche i minori dai sei anni in su.


Nel corso degli eventi per la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, venerdì 27 e sabato 28 settembre, Sogin sarà presente con uno spazio espositivo anche al NET Village presso la Città dell’Altra Economia a Roma, nell’ambito del progetto NET – ScieNcE Together, a cui la Società aderisce insieme ai principali Enti pubblici di ricerca e Università del nostro Paese per diffondere la cultura scientifica. Attraverso l’esposizione di modelli in scala del reattore e dell’edificio turbina della centrale di Caorso (Piacenza), ai partecipanti sarà illustrato il funzionamento di una centrale nucleare e come avviene il suo smantellamento in sicurezza e, con giochi e dimostrazioni, saranno condotti alla scoperta della radioattività.


La rinnovata adesione di Sogin e Nucleco alla Notte Europea dei ricercatori e delle ricercatrici conferma l’impegno del Gruppo nella divulgazione scientifica e nella diffusione della conoscenza fra i cittadini.