Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Gardaland, per il 50esimo anniversario arriva anche Bim Bum Bam

Gardaland, per il 50esimo anniversario arriva anche Bim Bum BamMilano, 20 mar. (askanews) – La stagione del 50esimo anniversario di Gardaland punta a offrire esperienze e novità, come il debutto di “Bim Bum Bam Live” al Teatro della Fantasia: il famoso personaggio Uan approderà a Gardaland direttamente dalla storica trasmissione Bim Bum Bam per diventare protagonista di uno show intergenerazionale!


Simbolo della televisione italiana tra gli anni ’80 e ’90, Bim Bum Bam non è stato solo un programma televisivo in onda su Italia Uno, ma un vero fenomeno della cultura pop italiana. Le sue sigle, girate proprio a Gardaland, hanno contribuito a rendere il parco divertimenti parte integrante di quell’immaginario collettivo. Protagonista dello spettacolo a Gardaland sarà proprio Uan, pupazzo a forma di cane che ha intrattenuto generazioni di bambini con le sue battute e la sua simpatia. “Bim Bum Bam Live” è un omaggio alle origini di Gardaland, un live show che unisce grandi e piccoli, intrecciando i ricordi di chi ha vissuto quegli anni con la curiosità dei nuovi visitatori. Uno spettacolo pensato per tutte le generazioni, capace di far ridere, cantare e ballare i più piccoli, e allo stesso tempo trasportare indietro nel tempo i bambini di ieri, facendogli rivivere i momenti magici della loro infanzia. In attesa dell’inaugurazione di Animali Treasure Island, l’offerta di divertimento per il 50esimo anniversario di Gardaland Resort si arricchisce di nuove, sorprese. In occasione dell’apertura del 5 aprile, infatti, l’area Dragon Empire svelerà le sue attrazioni ritematizzate, con un focus speciale sul grande debutto di Rocket Factory. Questa innovativa esperienza indoor porterà gli ospiti in un viaggio immersivo tra leggende e tradizioni orientali, offrendo un’avventura unica nel suo genere.


Nel cuore di Dragon Empire, Rocket Factory metterà alla prova i visitatori con i segreti dei maestri dei fuochi d’artificio. Un’avventura che li porterà a volare tra le stelle, diventando apprendisti dei leggendari creatori di spettacoli pirotecnici. Sempre all’interno dell’area, Dragon Rush regalerà un’esperienza tra colori e divertimento

Solidarietà, il Dormitorio di Brescia: un luogo per “sentirsi a casa”

Solidarietà, il Dormitorio di Brescia: un luogo per “sentirsi a casa”Roma, 20 mar. (askanews) – “Ho conosciuto il Dormitorio San Vincenzo De Paoli di Brescia grazie a un invito”. Dante aveva perso la casa, il lavoro, gli affetti. Da un giorno all’altro è rimasto senza nulla. “Negli anni ho avuto problemi di droga. Mi sono sentito perso”. Sono anni che Dante vive nel Dormitorio. Oggi ha superato i 60 anni e inizia a sorridere un po’. Ad assaporare qualcosa di bello e anche di buono: “Ho preso 15 chili da quando sono ospite della struttura. Gigliola, la nostra cuoca, è bravissima”.


Il Dormitorio non è solo un luogo dove trovare un pasto caldo e un letto; è una vera casa, dove si ritrova calore umano, rispetto e dignità. Qui ogni giorno molte persone ricevono non solo accoglienza materiale, ma anche ascolto e supporto. Educatori e volontari, con dedizione e pazienza, lavorano per aiutare gli ospiti a riflettere sulle loro esperienze e a ricostruire una vita che spesso è stata spezzata da eventi drammatici. Nascono nel tempo legami forti con chi li accoglie ma anche tra gli ospiti, come quello tra Dante e Mariarosa, 60enne, con un passato da clochard: “Abbiamo legato sin da subito, chi ci separa più!” afferma la donna e aggiunge: “Sarei disposta anche a sposarlo” e scherzando avanza la proposta guardando il ‘suo’ Dante: “Vuoi sposarmi?”. Il Dormitorio è anche questo, un posto in cui nascono amicizie che sfiorano sentimenti alti, come quelli di un “sì è per sempre”. Un apposito regolamento permette la buona gestione dell’accoglienza con orari precisi che regolano i tempi all’interno della struttura.


Vi sono circa 50 volontari che offrono sostegno per la distribuzione della cena, l’aiuto in cucina, la presenza notturna di sorveglianza affiancati dall’operatore, la lavanderia e il deposito bagagli. Questo microcosmo, grazie al lavoro costante di educatori e volontari, consente anche di riacquisire il concetto di sacrificio e quel senso di utilità che ti fa sentire parte attiva del mondo. Dante, insieme ad altri, partecipa al progetto “Un orto pazzesco” all’interno dello spazio verde di OspitiAmo-Case di Accoglienza San Vincenzo, in cui può dedicarsi alla cura della terra e apprezzare la fatica quotidiana come mezzo da cui trarre beneficio e soddisfazione.


L’Associazione Dormitorio San Vincenzo, nata nel 1994 come emanazione della Società di San Vincenzo De Paoli, offre anche momenti di incontro, serenità e condivisione. “Per la prima volta nella mia vita sono andata in vacanza”, racconta Mariarosa. “Siamo stati per alcuni giorni a Ponte di Legno. Abbiamo fatto lunghe passeggiate. Sono stata veramente bene!”. Ogni anno, durante l’estate, vengono organizzati dei pellegrinaggi per offrire agli ospiti momenti di comunione, di dialogo, di condivisione e di svago. Il proposito dell’Associazione è di attuare azioni che, oltre all’assistenza concreta, offrano un percorso di reinserimento sociale che restituisca alla persona dignità e autonomia. Al termine del nostro dialogo abbiamo chiesto a Dante se avesse un sogno nel cassetto. Ha risposto: “Spero di avere sopra la testa un tetto dove poter vivere con la mia mamma” sorride e conclude con gli occhi lucidi: “Una casa tutta nostra…!” La donna, oggi 80enne, non ha una dimora e vive in un’altra struttura. L’Associazione Dormitorio San Vincenzo ogni giorno accoglie 150 persone anche attraverso la gestione di altri servizi: il Dormitorio maschile San Vincenzo e Duomo Room, le Case di accoglienza “San Vincenzo” femminile e maschile, 15 appartamenti destinati all’housing sociale, un appartamento di housing first e una villetta a Castenedolo.


Il sostegno è rivolto a uomini e donne o senza dimora che vivono situazioni difficili e storie complesse, connotate dall’abbandono, dalla dipendenza, dalla disgregazione dei legami familiari e dalla solitudine. La Società di San Vincenzo De Paoli opera a Brescia dal 1858. Il costante servizio a sostegno del prossimo ha consentito di accrescere l’operato sul territorio grazie all’apertura del Dormitorio San Vincenzo 125 anni fa, era il Natale del 1899, alla nascita del Consiglio Centrale che con 31 Conferenze attive opera nelle province di Brescia e di Mantova fornendo aiuto concreto a chi si trova in difficoltà tra poveri, emarginati e persone sole, e alla gestione operativa dell’Associazione Dormitorio San Vincenzo finalizzata all’accoglienza delle persone emarginate e senza dimora.

Salute, Morelli: Run4Hope simbolo di solidarietà concreta

Salute, Morelli: Run4Hope simbolo di solidarietà concretaMilano, 19 mar. (askanews) – “Run4Hope è divenuta, negli anni, un simbolo di solidarietà concreta e di sensibilizzazione su temi che riguardano tutti noi da vicino: la prevenzione, la ricerca scientifica, e in particolare le cure oncologiche per i più piccoli. Questa staffetta, capace di coinvolgere migliaia di persone in un gesto di unione e speranza, testimonia la forza che lo sport, la condivisione e la generosità possono avere quando uniscono i cuori e le energie di un intero Paese a favore di chi ne ha più bisogno”. Così il Sottosegretario di Stato Alessandro Morelli intervenendo alla presentazione della quinta edizione della Run4Hope Massigen, il Giro d’Italia podistico solidale su staffette regionali sincrone che quest’anno avrà come ente beneficiario Fondazione Airc per la ricerca sul cancro in occasione del 60esimo anniversario.


Il senatore torna a sottolineare la grande attenzione del Governo sulla sanità: “Su questo tema – aggiunge – l’impegno delle istituzioni che rappresento è massimo”. A conferma di ciò Morelli ricorda l’obiettivo del Governo di “aumentare i fondi sulla sanità e l’attenzione primaria sulla disabilità, per la quale, conclude “abbiamo anche istituito un ministero ad hoc”.

Acqua e Agricoltura, politiche e strumenti per l’innovazione

Acqua e Agricoltura, politiche e strumenti per l’innovazioneRoma, 17 mar. (askanews) – Mentre gli impatti della crisi climatica sull’agricoltura, con i fenomeni connessi della scarsità d’acqua e degli eventi estremi, stanno diventando sempre più pressanti, i sistemi agroalimentari si trovano ad affrontare la sfida di fornire cibo sufficiente, accessibile, sicuro e nutriente in modo sostenibile. Una buona governance per risorse idriche resilienti è la base per impostare efficaci strategie di efficientamento ed adattamento dei prelievi, secondo un’ottica di sistemi interconnessi, capaci cioè di abbracciare la complessità di come produciamo e diamo valore al cibo. Ciò richiede al mondo agricolo e al settore idrico, insieme a Istituzioni e stakeholder, di sostenersi reciprocamente, lavorare con un approccio collaborativo per implementare congiuntamente governance, modelli aziendali e politiche innovative avanzate che abbracciano nuove tecnologie. L’agricoltura sostenibile, unitamente agli strumenti della transizione ecodigitale, comprendono una serie di pratiche tradizionali e tecnologie innovative che contribuiscono a elevare gli standard di sostenibilità per una produzione alimentare rispettosa dell’ambiente, degli ecosistemi e capace di assicurare la tutela della risorsa idrica. Questa sinergia multisettoriale è fondamentale per raggiungere gli obiettivi n. 2 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”, e n. 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”, tenendo conto delle iniziative trasformative richieste dall’obiettivo n. 13 per “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”.


Azioni olistiche e integrate, scaturite da strategie coordinate e sforzi collettivi, rappresentano il cardine per raggiungere questi importanti goal del programma d’azione dell’ONU e assicurare un futuro più equo e sostenibile per tutti. Sulla base di questi propositi, Fondazione UniVerde e Coldiretti, con il patrocinio di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme, e con Almaviva in qualità di main partner, promuovono il convegno “Acqua e Agricoltura: politiche e strumenti per innovazione ed efficienza” che si svolgerà a Roma, martedì 25 marzo, ore 9.00, presso la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi (Via XXIV Maggio, 43), sede nazionale di Coldiretti, e in diretta streaming su Radio Radicale, con la media partnership di Rai Radio 1 e con event partner Acea. Media partners: Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, TVA, SOS Terra Onlus. In occasione dell’evento, sarà presentata la traduzione ufficiale in italiano del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2025 “Montagne e ghiacciai: torri d’acqua”, curata dalla Fondazione UniVerde con il supporto di UNESCO WWAP, in collaborazione con Acquedotto Pugliese, G.M.T., E.P.M., CiviSmart e AVR Associazione italiana produttori Valvole e Rubinetti federata Anima Confindustria, e sarà presentato il XV Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” con focus su Acqua, agricoltura e crisi climatica, realizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Noto Sondaggi, ANBI e Fondazione Campagna Amica.


Durante l’evento saranno inoltre presentate best practice di imprese italiane virtuose che possono accelerare la transizione ecologica e digitale, nella direzione tracciata dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030 e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Occorre investire nell’innovazione tecnologica, nella digitalizzazione, anche attraverso il ricorso all’intelligenza artificiale, e in infrastrutture sostenibili, per rispondere alle sfide che la crisi climatica impone. Un efficace monitoraggio nella gestione delle risorse idriche, nei contesti agricoli, è essenziale per affrontare le sfide locali legate all’uso e alla qualità dell’acqua e, per ottimizzarne la gestione, il ruolo degli agricoltori, con le loro buone pratiche, è cruciale. Questo approccio richiede un attento equilibrio tra esigenze sociali e di protezione ambientale, evitando sprechi e preservando l’integrità degli ecosistemi e del ciclo dell’acqua, anche attraverso il recupero delle precipitazioni meteoriche e il riuso sicuro delle acque reflue. Un’efficace governance dell’acqua emerge quindi come strumento prezioso per garantire sicurezza idrica e sicurezza alimentare, con la consapevolezza delle sfide ambientali e socio-politiche del nostro tempo. Dopo il saluto di benvenuto di Vincenzo Gesmundo (segretario generale Coldiretti), interverranno Ettore Prandini (presidente Coldiretti) e Alfonso Pecoraro Scanio (presidente Fondazione UniVerde) e Fulvio Conti (Director Customer Project Management, Almaviva). Seguirà il keynote speech di Tommaso Foti (Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di coesione). Sarà la volta del panel “Certificati blu e incentivi per il risparmio idrico” con gli interventi di: Patty L’Abbate (Vicepresidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, Camera dei Deputati); Andrea Guerrini (Componente Collegio ARERA e Vicepresidente WAREG – European Water Regulators); Luigi Giuseppe Decollanz (Presidente Acque del Sud); Tania Tellini (Direttore Settore Acqua, Utilitalia); Alessandro Durante (Segretario Generale AVR – Anima Confindustria).


Dopo il videomessaggio di Vannia Gava (Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) seguirà la presentazione, a cura di Miguel De França Doria (direttore UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme), della sintesi del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2025. A seguire si svolgerà il panel “Imprese e sistemi innovativi per l’efficientamento idrico” con gli interventi di: Francesco Buresti (Amministratore Delegato, Acea Acqua); Francesca Portincasa (Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese), Riccardo Amoroso (Amministratore Delegato, CiviSmart); Emanuele Giglio (Responsabile R&D, G.M.T.), Carmine Esposito (Consigliere Delegato, E.P.M.). Si proseguirà con la presentazione, a cura di Antonio Noto (Direttore Noto Sondaggi), del XV Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” e, a seguire, sarà la volta del keynote speech di Matteo Piantedosi (Ministro dell’Interno).


Al panel “Agricoltura e crisi climatica tra siccità e alluvioni” interverranno: Maurizio Martina (vicedirettore generale FAO); Nicola Dell’Acqua (Commissario Straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica); Maria Chiara Zaganelli (Direttore Generale CREA), Francesco Vincenzi (presidente ANBI), Dominga Cotarella (presidente Terranostra). Coordina l’evento Tessa Gelisio (giornalista e conduttrice televisiva).

Addio a Daniele Venturi, fondatore e presidente dei Papaboys

Addio a Daniele Venturi, fondatore e presidente dei PapaboysRoma, 13 mar. (askanews) – E’ morto questa mattina, all’ospedale di Siena, Daniele Venturi, 55 anni, fondatore e presidente dell’Associazione Nazionale Papaboys, nata nel 2000 per la Giornata Mondiale della Gioventù di Giovanni Paolo II. Daniele era nato e cresciuto a Massa Marittima, in provincia di Grosseto.


Era stato ricoverato qualche giorno fa all’ospedale in condizioni critiche in seguito a un malore e subito trasportato in terapia intensiva. Dopo qualche giorno, la morte. Non sono ancora chiare le cause del decesso e per questo verrà effettuata l’autopsia. Il funerale si terrà sabato, a Massa Marittima, paese dove Daniele viveva. Una vita dedicata al giornalismo e alla Chiesa. Per oltre vent’anni ha tenuto informato il mondo del Web con il sito www.papaboys.org – dal Pontificato di Giovanni Paolo II fino all’attuale Francesco – ha istituito premi legati al mondo della musica cristiana, ha scritto un libro, in versione e-book, sul viaggio di Papa Francesco a Rio de Janeiro. Ultimamente aveva creato un settimanale, il “Pensiero”, con meditazioni e riflessioni sulla Chiesa e sul Vangelo. “La perfezione è vita? Ecco il numero 8 del Pensiero. Buona lettura”, aveva scritto solo giovedì scorso per l’ultimo numero del settimanale.


In una recente intervista aveva affermato: “Noi vecchi siamo tornati alle nostre parrocchie, ma saremo a Roma per il Giubileo dei giovani”. L’appuntamento in agenda è fissato per il 28 luglio: “Speriamo che Francesco si rimetta alla grande, è un lottatore”. Daniele, invece, non ce l’ha fatta.

Oltre 110mila studenti per educazione ambientale di Mi Curo di Te

Oltre 110mila studenti per educazione ambientale di Mi Curo di TeMilano, 12 mar. (askanews) – Sono oltre 110mila gli studenti, provenienti da 1.100 scuole primarie italiane, che stanno partecipando all’edizione 2024/2025 di Mi Curo di Te, il programma gratuito di educazione ambientale e sostenibilità promosso da WWF Italia e Regina (Gruppo Sofidel) per imparare ad “Agire Secondo Natura”. Il progetto permette agli studenti, con l’aiuto dei loro insegnanti e il supporto delle famiglie, di scoprire cos’è la biomimesi, ossia l’osservazione delle caratteristiche e del comportamento della natura per utilizzare in modo intelligente, ma anche riciclare e rinnovare, le risorse naturali al fine di beneficiarne tutti senza sprechi. I numeri testimoniano il successo che sta riscontrando l’iniziativa: in soli 5 mesi sono state coinvolte oltre 5.000 classi, consentendo alle giovani generazioni di scoprire, a partire dall’ Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 dell’ONU (“Consumo e produzione responsabili”), come semplici gesti quotidiani ispirati al comportamento di piante e animali possano contribuire a ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente. Il percorso, articolato in cinque moduli, prevede schede di approfondimento, attività pratiche e coinvolgenti web game utili per favorire l’apprendimento anche attraverso la tecnologia. Bambini e bambine sono invitati a interrogarsi sul tema dell’ambiente con un approccio critico, che li ha portati a rispondere alla domanda: “Cosa possiamo apprendere dalla natura?” anziché “Cosa possiamo prendere?”.


Qualche esempio? Come il lombrico trasforma le foglie in fertile compost, così anche noi possiamo dare nuova vita agli oggetti che non utilizziamo più. Coltivando una pianta, che sia in giardino o sul balcone, possiamo contribuire a produrre ossigeno e migliorare così la qualità dell’aria. E ancora, prendendo spunto dal gatto, che in inverno si dota di una folta pelliccia, si può imparare a ridurre gli sprechi energetici, indossando abiti più pesanti durante la stagione fredda e tenendo più bassa la temperatura del riscaldamento. Le cinque regole che vengono trasmesse attraverso i moduli formativi sono: ridurre, riutilizzare, riciclare, recuperare e rigenerare. Il progetto vuole sensibilizzare in particolare su alcuni aspetti: imparare ad acquistare solo quando e quanto è necessario per ridurre gli sprechi e fare una raccolta differenziata consapevole, smaltendo correttamente i rifiuti, ad esempio, per rigenerarli e dare nuova vita ai materiali di scarto. Prima di gettare un oggetto, è bene pensare se può avere altre funzioni per imparare a riutilizzare gli oggetti e i materiali che abbiamo. I bambini imparano anche che dai rifiuti è possibile recuperare energia attraverso i termovalorizzatori. Alcuni esempi di come si possa fare la differenza con semplici azioni quotidiane sono presentati anche nel cartoon che accompagna il progetto. Gli insegnanti possono iscrivere la propria classe al programma e scaricare il kit didattico direttamente dal sito entro il 28 aprile 2025. Al termine del percorso, per provare a vincere uno dei premi in palio, gli studenti potranno realizzare una foto, un disegno o una frase esplicativa delle attività svolte a scuola.


Entro il 17 maggio 2025 saranno estratte 5 scuole, tra quelle che avranno presentato almeno un elaborato, a cui saranno assegnati altrettanti buoni spesa da 800 euro per l’acquisto di materiale didattico. Inoltre, saranno estratte altre 5 scuole che si aggiudicheranno altrettanti kit di prodotti Sofidel-Regina. In palio anche tre PC portatili da assegnare, sempre in seguito a estrazione, ai docenti partecipanti. Per provare a vincere i premi in palio vale anche l’aiuto delle famiglie e degli amici, che potranno a loro volta iscriversi al programma e rispondere a un sondaggio sul portale. Per i supporter del progetto in palio una bicicletta elettrica. Foto: Kari Schnellmann

QS World University Rankings: NABA miglior accademia d’Italia

QS World University Rankings: NABA miglior accademia d’ItaliaMilano, 12 mar. (askanews) – NABA, Nuova Accademia di Belle Arti si riconferma la prima e unica Accademia di Belle Arti italiana tra le migliori università al mondo per il settore Art & Design comparendo, per il quinto anno consecutivo nella classifica delle top 100 elaborata da QS World University Rankings by Subject 2025, consolidando così la sua posizione di un’offerta didattica d’eccellenza.


QS World University Rankings è la classifica internazionale più accreditata in ambito universitario, che analizza e ordina gli atenei per qualità. Per produrre i ranking di quest’anno sono state analizzate oltre 5.200 istituzioni nel mondo; di questo gruppo 1.747 sono state classificate attraverso 55 discipline accademiche suddivise in 5 aree tematiche. Per il settore Art & Design, i criteri utilizzati nell’analisi comparativa indipendente sono stati, in particolare, due. Il primo si riferisce all’Academic Reputation e ha misurato quali istituzioni siano state maggiormente apprezzate dalla comunità accademica globale, chiamata a rispondere al sondaggio di QS (QS Academic Survey), la più grande indagine al mondo delle opinioni dei membri delle diverse facoltà. Il secondo, la Employer Reputation, ha valutato quali istituzioni vengano considerate dai responsabili delle assunzioni di tutto il mondo come i luoghi di formazione dei laureati e diplomati più competenti e talentuosi, pronti ad affrontare il mercato del lavoro. Guido Tattoni, NABA Dean, commenta la conferma di questo importante risultato: “Essere riconosciuti come la prima Accademia di Belle Arti italiana e tra le 100 migliori università al mondo per il settore Art & Design all’interno della rinomata classifica QS World University Rankings è un risultato che accogliamo con grande soddisfazione. Per il quinto anno consecutivo vediamo premiato il nostro impegno, la qualità dell’offerta didattica e del metodo di insegnamento di NABA. Da sempre l’Accademia si distingue per il suo approccio multidisciplinare che unisce ricerca e progettazione, rispondendo alle tendenze artistiche e professionali contemporanee. Una metodologia che si basa sul concetto di imparare facendo, a partire dalla centralità dei laboratori in Accademia, dove le idee diventano progetti e prototipi, concretizzandosi spesso in output reali. Una realtà caratterizzata dall’applicazione dell’Intelligenza Artistica per innovare e progettare il futuro”.


Scelta da oltre 6.000 studenti, di cui il 35% internazionali provenienti da oltre 100 Paesi del mondo, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti è un’Accademia di formazione all’arte e al design: è la più grande Accademia di Belle Arti in Italia e la prima ad aver conseguito, nel 1981, il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Con i suoi due campus di Milano e Roma, offre corsi di primo e secondo livello nei campi del design, fashion design, grafica e comunicazione, arti multimediali, nuove tecnologie, scenografia e arti visive, per i quali rilascia diplomi accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari, oltre a PhD e Special Programmes. Fondata da Ausonio Zappa a Milano nel 1980, coinvolgendo in una prima fase Guido Ballo e Tito Varisco, e poi attivando un nucleo di artisti tra cui Gianni Colombo, l’Accademia ha avuto da sempre l’obiettivo di contestare la rigidità della tradizione accademica e di introdurre visioni e linguaggi più vicini alle pratiche artistiche contemporanee e al sistema dell’arte e delle professioni creative. Numerose sono ogni anno le collaborazioni con istituzioni e aziende italiane e internazionali che offrono agli studenti l’opportunità di svolgere esperienze multidisciplinari e di misurarsi con il mondo del lavoro creativo. Dal 2018 l’Accademia è parte di Galileo Global Education, uno dei principali player internazionali nella formazione superiore privata, rafforzando il suo percorso di crescita sino ad oggi.

Jti e Progetto Arca, rinnovato impegno per più fragili

Jti e Progetto Arca, rinnovato impegno per più fragiliRoma, 12 mar. (askanews) – Si conferma la partnership tra le due realtà, che negli anni ha garantito il sostegno alle persone in difficoltà e che nel 2024 ha permesso la distribuzione di oltre 25 mila pasti ai senza dimora e la realizzazione di un progetto di housing sociale a Milano.


Oltre 25mila pasti distribuiti alle persone senza dimora di Padova e Bari e 20 appartamenti donati a persone e nuclei familiari in emergenza abitativa a Milano: sono questi i numeri della partnership tra JTI Italia e Fondazione Progetto Arca nel 2024. Un rapporto di collaborazione consolidato che da oltre 10 anni si traduce in aiuti concreti alle persone più vulnerabili e che si rafforza anche per il 2025, grazie a nuove attività all’insegna della solidarietà. Nel 2024 la collaborazione fra JTI Italia e Fondazione Progetto Arca si è concentrata su due fronti principali: l’assistenza abitativa e quella alimentare. Le due Cucine Mobili di Padova e Bari – i food truck nati durante la pandemia per portare aiuto la dove c’è più bisogno e che da anni percorrono le vie cittadine per distribuire pasti completi, cucinati e sani alle persone senza dimora – hanno distribuito nel corso dell’anno un totale di 25.780 pasti, 9.210 a Padova e 16.570 a Bari, segnando un aumento di oltre il 30% nel numero dei pasti consegnati rispetto al 2023. La seconda area di intervento ha riguardato uno degli aspetti che negli anni ha mostrato un crescente aggravarsi in termini di criticità: l’emergenza abitativa. Proprio per rispondere a questo problema crescente, JTI ha sostenuto il progetto di Housing sociale, che ha permesso di realizzare, in Viale Bodio a Milano, un complesso di dieci appartamenti dedicati all’accoglienza temporanea di chi ne ha più bisogno, supportandone il reinserimento sociale.


Risultati importanti, frutto di una collaborazione lunga e virtuosa, che anche nel 2025 vedrà consolidarsi l’impegno nei confronti delle persone che si trovano in difficoltà, sia attraverso la continuazione del sostegno alle Cucine Mobili di Padova e Bari, sia attraverso il rinnovato sostegno a nuovi progetti di Housing sociale della Fondazione, in continuo sviluppo. “La partnership e l’amicizia con JTI Italia – ha detto Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca – è per noi di grande valore: la continuità con cui ci accompagna nelle nuove idee che ogni anno realizziamo è una sicurezza che ci permette di mettere realmente in pratica i servizi di cui le persone più fragili hanno bisogno. Continuiamo dunque anche per questo nuovo anno con le Cucine mobili per le persone senza dimora e sviluppiamo sempre di più la rete dell’Housing sociale, perché la casa è la priorità nel percorso di recupero di ogni persona, è la vera strada da cui ripartire”.


“Come JTI Italia siamo davvero orgogliosi di vedere il nostro impegno tradursi in un impatto concreto per le comunità in cui operiamo”, ha commentato Didier Ellena, Amministratore Delegato di JTI Italia. “Iniziative come queste dimostrano quello di cui da sempre siamo convinti, ovvero che la sinergia fra aziende, realtà del terzo settore e istituzioni sono la via giusta per creare un futuro migliore; ecco perché siamo fieri di proseguire anche nel 2025 la collaborazione con Fondazione Progetto Arca, con i quali da tanti anni mettiamo in campo iniziative capaci di fare la differenza per chi ne ha più bisogno”.

Hallow illumina il Cristo Redentore di viola per inizio Quaresima

Hallow illumina il Cristo Redentore di viola per inizio QuaresimaRoma, 8 mar. (askanews) – Il Santuario del Cristo Redentore a Rio de Janeiro, in Brasile, è stato illuminato di colore viola per segnare l’inizio della Quaresima in tutto il mondo e invitare le persone alla preghiera. L’iniziativa è stata promossa da Hallow, l’app di preghiera leader a livello globale, che recentemente ha collaborato anche con il Santuario per proiettare un’immagine di Papa Francesco e lanciare una campagna di preghiera multilingue per la sua salute.


Per dare il via alla preparazione alla Pasqua, Hallow ha lanciato la sfida di Quaresima 2025: Cammino, che è iniziata ieri, Mercoledì delle Ceneri. Il tema di quest’anno sarà Il Cammino, ispirato al versetto di Giovanni 14,6: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. La sfida annuale di preghiera, giunta alla sua sesta edizione, si baserà sul libro Cammino di San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Pubblicato nel 1934 e considerato uno dei testi spirituali più influenti del XX secolo, Cammino è composto da 999 “punti” o brevi meditazioni che ispirano la preghiera e la riflessione.


La Sfida di Quaresima di Hallow è stata lanciata in sette lingue e prevede la partecipazione di fedeli in oltre 150 paesi. “La nostra sfida di Quaresima è sempre l’iniziativa più grande dell’anno, ed è un onore poter pregare con tante voci straordinarie e con i nostri fratelli e sorelle in Cristo di tutto il mondo”, ha dichiarato Alex Jones, CEO e co-fondatore di Hallow. Durante questa sfida di preghiera globale, la comunità di Hallow sarà accompagnata da sacerdoti e religiosi provenienti da tutto il mondo. A loro si uniranno anche celebri personalità, tra cui gli attori americani Jonathan Roumie, Mark Wahlberg e Chris Pratt, il campione francese di MMA Benoît Saint-Denis, il campione di Le Mans Ferdinand Habsburg, il pugile italiano Daniele Scardina, oltre agli attori italiani Alessandro Greco e Lorena Bianchetti.


Lorena Bianchetti, volto conosciuto della televisione italiana, ha condotto per anni programmi di approfondimento sulla fede e sulla spiritualità, tra cui ‘A Sua Immagine’ su Rai 1. Il suo impegno nella comunicazione del messaggio cristiano la rende una voce autorevole per accompagnare i fedeli in questa esperienza di preghiera. Alessandro Greco, presentatore televisivo e speaker radiofonico, ha sempre testimoniato con grande entusiasmo e genuinità la sua fede, ispirando così molte persone a ricercare una relazione personale con Dio. Durante la sfida Quaresima 2025, ci guiderà con la sua narrazione attraverso un percorso di riflessione e crescita spirituale.


Daniele Scardina, campione di boxe noto come “King Toretto”, non è solo un atleta di successo di fama internazionale, ma anche un uomo di fede profonda. Questa è stata un porto sicuro nel momento della malattia e la sua testimonianza autentica continua a toccare i cuori di molti.

Gender pay gap Partita Iva: donne guadagnano 18,3% in meno degli uomini

Gender pay gap Partita Iva: donne guadagnano 18,3% in meno degli uominiMilano, 7 mar. (askanews) – Gli uomini in Partita Iva guadagnano mediamente il 18,3% in più delle donne, cioè 3.343 euro l’anno. Un gap che si presenta già dai primi passi nel mondo del lavoro autonomo e cresce con l’età: tra i 18 e i 24 anni, infatti, è del 7,4%, cresce poi al 20,6% tra i 25 e i 35 anni, periodo durante il quale molte donne diventano madri, e arriva al 28,5% tra i 55 e i 65 anni. In quest’ultima fascia, gli uomini guadagnano in media 5.886 euro in più. Guida la classifica della disparità retributiva il settore manifatturiero, ci si avvicina invece alla parità nel mondo dell’istruzione, mentre i servizi di alloggio e ristorazione vedono le donne guadagnare il 26,2% in più dei colleghi. È quanto fotografato da un’indagine sul gender pay gap della tech company Fiscozen, prendendo in esame i dati aggregati di oltre 30.000 Partite Iva attive nel 2024. Analizzando le attività, suddivise per codice ATECO, la disparità più ampia è nel settore manifatturiero, con un considerevole gap del 91,4% (27.939 euro degli uomini contro i 14.643 delle donne), seguito da un più moderato divario del 27,3% nel mondo dell’informazione e della comunicazione (31.937 euro degli uomini contro i 25.080 delle donne) e dal 26,5% della categoria “Altri servizi”, che comprende una vasta gamma di figure professionali eterogenee tra cui, ad esempio: stylist, caregiver, pedagogisti, massaggiatori, personal trainer, OSS, cuochi a domicilio, sommelier e persino gamer di e-sport. Per quanto riguarda i settori con la maggiore concentrazione di Partite Iva, le attività legate ad un albo professionale e quelle scientifiche o tecniche presentano un gap di fatturato medio pari a 11,7% (21.045 euro degli uomini contro i 18.830 delle donne), quelle legate alla sanità e all’assistenza sociale vedono gli uomini guadagnare il 17,6% in più (25.496 contro 21.665), mentre è del 15,8% il gap nel campo delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, con gli uomini che fatturano 15.673 euro a fronte dei 13.531 delle donne. La parità è avvicinata solamente nel mondo dell’istruzione, dove il divario è del 4,5%. Sono invece tre i settori in cui le libere professioniste guadagnano più dei colleghi uomini: servizi di alloggio e ristorazione, con +9.857 euro annui e un fatturato medio di 37.589 euro, ovvero +26,2%; attività legate al noleggio e ai viaggi, con +1.480 euro annui e un fatturato di 15.926 euro (+9,2%); le attività immobiliari, con +1.679 euro e un fatturato di 23.418 euro (+7,1%). Più in generale, i settori in cui si registrano i fatturati medi più alti per le donne, dopo i servizi di alloggio e ristorazione e quelli legati a informazione e comunicazione, sono l’immobiliare (23.418), sanità e assistenza sociale (21.665) e commercio (20.306). “Nei cinque anni tra il 2020 e il 2024, il gender pay gap in Partita Iva è diminuito progressivamente, dato che nell’anno della pandemia era di oltre il 10% più alto. Tuttavia, i dati che abbiamo modo di analizzare, anche se non prendono in considerazione altre forme reddito, ci dicono senza mezzi termini che c’è ancora molta strada da fare nel mondo della libera professione per avvicinarci sempre più alla parità tra donne e uomini, soprattutto se si compara con il gap nel lavoro dipendente, decisamente più basso” commenta Enrico Mattiazzi, CEO e co-founder di Fiscozen.


Nel 2022, secondo i dati Istat, il gender pay gap tra i lavoratori dipendenti in Italia era del 5,6% a favore degli uomini, con una retribuzione media annua di 39.982 euro per gli uomini e 33.807 euro per le donne, con una differenza di circa 6.000 euro. Nel settore privato, la disparità retributiva raggiungeva il 15,9%, mentre nelle società pubbliche si fermava al 5,2%. In confronto, tra i lavoratori con Partita Iva, il divario di genere appare ancora più marcato: il fatturato medio annuo degli uomini era di 21.622 euro, mentre quello delle donne risultava inferiore del 15,5%, fermandosi a 18.279 euro. Le disparità di genere nel mondo del lavoro si riflettono anche sulle pensioni. Secondo il Rendiconto di Genere 2024 dell’Inps, le donne pensionate sono più numerose degli uomini (7,9 milioni contro 7,3), ma ricevono assegni mediamente più bassi. Nel settore privato, le pensioni di anzianità e di invalidità delle donne sono rispettivamente più basse del 25,5% e del 32% rispetto a quelle degli uomini. Il divario è ancora più ampio per le pensioni di vecchiaia, che risultano inferiori del 44,1%. Per le ex lavoratrici autonome, la situazione è ancora più svantaggiosa: le pensioni di anzianità e di invalidità sono rispettivamente più basse del 43,9% e del 36,1%, mentre quelle di vecchiaia registrano un gap del 38,2% rispetto agli uomini.


“Questo divario pensionistico riflette le minori opportunità di guadagno che le donne incontrano nel corso della loro carriera. Per molte giovani, aprire la Partita IVA significa investire sul proprio talento e sulla propria indipendenza, nonostante retribuzioni inferiori e minori tutele rispetto al lavoro dipendente. Per una generazione che considera autonomia e flessibilità valori essenziali, lavorare con la Partita IVA è una scelta naturale: renderla più sostenib