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Giornata del dono: A scuola di generosità con la Fondazione Aifr

Giornata del dono: A scuola di generosità con la Fondazione AifrMilano, 30 nov. (askanews) – Martedì 3 dicembre si celebra il GivingTuesday, la giornata mondiale del dono, iniziativa nata a New York nel 2012 come risposta solidale all’ondata di consumismo del Black friday e del Cyber monday. In Italia, la Fondazione Aifr celebra l’ottava edizione con una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e valorizzare il ruolo del terzo settore, con il patrocinio dell’Associazione nazionale comuni italiani, Assifero e CSVNet.


Oggi il GivingTuesday ha assunto una dimensione globale, coinvolgendo oltre 100 Paesi. Secondo i dati del GivingTuesday data commons, l’edizione 2023 ha registrato negli Stati Uniti 3,1 miliardi di dollari di donazioni. Anche in Italia, sono stati donati 760.000 euro donati da 17.813 sostenitori, con una donazione media di circa 98 euro. In vista del prossimo 3 dicembre la Fondazione Aifr promuove numerose attività in Italia, per una partecipazione attiva della cittadinanza e delle istituzioni all’ottava edizione del GivingTuesday. “A scuola di generosità” è un’iniziativa educativa pensata per sensibilizzare gli studenti sui temi della solidarietà e dell’impegno sociale. Se negli anni passati sono state coinvolte le scuole secondarie, quest’anno, per la prima volta, il programma introduce schede didattiche progettate per le scuole primarie. Le tematiche affrontate spaziano dalla solidarietà ai diritti umani, dall’immigrazione alla cittadinanza attiva. In collaborazione con esperti e organizzazioni non profit, sono disponibili 16 schede didattiche che propongono attività interattive, tra cui discussioni in aula, lavori di gruppo e laboratori creativi.


Per il 3 dicembre la Fondazione Aifr lancia anche lo StreamingTuesday, una maratona in diretta streaming su Twitch, con oltre 30 content creator, che si alterneranno dalle prime ore del mattino fino a notte fonda. Durante la maratona, diversi streamer intratterranno le loro community con sessioni di gaming e just chatting, invitando il pubblico a donare a favore di importanti cause sociali. Inoltre il GivingTuesday tornerà anche quest’anno a illuminare di rosso monumenti storici d’Italia, un colore che simboleggia l’amore e la solidarietà. Sono già più di 70 i comuni che hanno aderito all’iniziativa.

Roma, sport e solidarietà con il ‘Patto per Montespaccato’

Roma, sport e solidarietà con il ‘Patto per Montespaccato’Roma, 27 nov. (askanews) – Firmato oggi dal Ministro per lo sport e i giovani Abodi, dal Presidente della Regione Rocca, dal Sindaco di Roma Gualtieri, dal Presidente di Sport e Salute Mezzaroma, dal Commissario dell’Agenzia italiana per la Gioventù Celestini Campanari l’accordo triennale con l’ASP Asilo Savoia che assicura la prosecuzione e lo sviluppo del programma “Talento & Tenacia – Crescere nella Legalità” nel popolare quartiere di Montespaccato.


È stato sottoscritto oggi presso la sede del Ministero per lo Sport e i Giovani il “Patto di quartiere per Montespaccato”, promosso dall’azienda pubblica di servizi alla persona “Asilo Savoia” per assicurare la continuità e lo sviluppo dell’esperienza di “Talento & Tenacia” nel Quartiere di Montespaccato all’indomani dell’atto intimidatorio verificatosi ad agosto scorso nell’impianto sportivo confiscato alla criminalità ed intitolato a Don Pino Puglisi. Ad accogliere l’invito lanciato dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente della Regione Francesco Rocca, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il Presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma e il Commissario straordinario dell’Agenzia Italiana per la Gioventù Federica Celestini Campanari, oltre ovviamente al Presidente di ASP Asilo Savoia Massimiliano Monnanni. L’accordo, di durata triennale, prevede un approccio organico e condiviso da parte di tutti i firmatari sulla base dell’analisi puntuale e dettagliata delle azioni promosse a livello territoriale dai decisori istituzionali e del lavoro di rete già svolto dal 2018 ad oggi dall’Asilo Savoia ed è finalizzato a definire un modello di sviluppo sociale a rete in grado di corrispondere ad esigenze concrete della comunità locale di Montespaccato. “L’obiettivo di questo accordo di cooperazione è quello di contribuire al miglioramento della qualità della vita a Montespaccato, rilanciando la sfida di recuperare spazi occupati dalla criminalità per affidarli alla socialità e alla legalità – ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Possiamo e dobbiamo alimentare la fiducia e la speranza della cittadinanza per una società a misura di persona, a dimensione umana, che rispetti le regole e promuova il benessere sociale, anche attraverso lo sport, ispirati dagli indirizzi del settimo comma dell’articolo 33 della nostra Costituzione. E questo accordo è una straordinaria occasione che il Governo vuole valorizzare e promuovere, una buona causa da servire insieme ad altre Istituzioni. Da parte nostra non mancherà il supporto necessario per la riqualificazione dei luoghi perché possano essere gestiti a beneficio del bene comune. Il frutto di questo lavoro di squadra, ognuno nel proprio ruolo, sono certo porterà alla sconfitta della marginalità sociale e della criminalità che la sfrutta, in un territorio che ha voglia di liberazione”.


“La presenza, oggi, di tutte le Istituzioni rimarca la profonda volontà di sottolineare l’importanza di ciò che andremo a realizzare insieme all’Asp Asilo Savoia della Regione Lazio – ha affermato il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Non esistono differenze politiche davanti a sfide enormi come quelle del recupero della legalità in zone importanti della Capitale e della Regione. L’accesso allo sport rappresenta una priorità e una sfida che abbiamo condiviso, per garantirne il diritto a chi ha difficoltà di praticarlo, consegnando cittadini presidi – anche valoriali – fondamentali per la nostra comunità. Questo è il significato profondo delle Asp. Asilo Savoia sta producendo, infatti, risultati dall’impatto sociale enorme ed è compito della Regione e delle Istituzioni tutte sostenere progetti come questo, soprattutto in zone difficili della città di Roma e della Regione. Montespaccato diventerà un presidio importante di legalità”. “La firma del patto di comunità per Montespaccato è un segnale di grande forza morale, politica e istituzionale. Con questo accordo assicuriamo lo sviluppo del programma dell’Asp Asilo Savoia “Talento & Tenacia – Crescere nella Legalità” a Montespaccato e mostriamo alla città le potenzialità di un’ampia collaborazione tra soggetti e istituzioni diverse, che insieme possono produrre risultati incredibili: dalla riqualificazione delle strutture sportive fino alla promozione di iniziative imprenditoriali e di inserimento nel mondo lavorativo. Roma Capitale è pronta a fare la sua parte insieme a tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti, che ringrazio, perché quando si è uniti si è più forti”, così il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.


“Quella dell’Asilo Savoia a Montespaccato è un’opera che attesta come, attraverso lo sport, si possa essere presidi di inclusione e legalità sul territorio – ha detto il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma -. Siamo felici di aderire a questo patto di quartiere e di poter portare le nostre competenze a supporto di un’azione corale che ci vede collaborare con istituzioni, quali Regione Lazio e Roma Capitale, con cui abbiamo già avviato e realizzato azioni importanti di riqualificazione e di sviluppo sociale attraverso lo sport”. “All’appello lanciato dal Ministro Abodi, abbiamo risposto positivamente fin da subito, poiché riteniamo fondamentale che le Istituzioni pongano una attenzione particolare al recupero delle periferie e delle aree che soffrono maggior disagio socioeconomico, per offrire ai nostri giovani pari opportunità di crescita e formazione, a prescindere dal luogo nel quale si è nati. È nostro obiettivo costruire delle comunità nelle quali ciascuno possa sentirsi al sicuro e libero di esprimere le proprie potenzialità. Ogni luogo animato da questo spirito rappresenta un presidio di legalità, e lancia un messaggio chiaro: lo Stato c’è e non indietreggia davanti ad atti di violenza e intimidazioni”. Così ha sottolineato il Commissario straordinario dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, Federica Celestini Campanari.


“Oggi è un bellissimo giorno e non solo per il nostro quartiere- ha detto il presidente di Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni – La credibilità delle istituzioni si misura sulle azioni concrete e sulla tempestività nel dare risposte a comunità e territori. Esattamente quello che è avvenuto con la firma del ‘Patto per Montespaccato’, che vede unite Autorità centrali, Regione e Comune nel promuovere attivamente, partendo dalla speranza innescata da ‘Talento & Tenacia’, il cambiamento richiesto dai cittadini all’insegna della partecipazione, della legalità, dell’inclusione sociale e della rigenerazione del territorio. Sono certo – conclude – che molti altri stakeholder pubblici e privati si uniranno a noi, aderendo al Patto e sostenendone le diverse attività. Grazie infinite al ministro Abodi che è stato sempre presente e vicino al percorso di riscatto del Montespaccato Calcio fin dall’inizio, grazie al Presidente Francesco Rocca e al Sindaco Roberto Gualtieri per aver rinnovato l’impegno al nostro fianco delle rispettive Amministrazioni e grazie al Presidente Mezzaroma e alla Commissaria Celestini Campanari, partner indispensabili nella messa a terra del “Patto”.

Migliaia in piazza a Roma per i diritti delle persone sorde

Migliaia in piazza a Roma per i diritti delle persone sordeRoma, 27 nov. (askanews) – Migliaia di persone sorde, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno riempito Piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere al Governo interventi concreti contro la discriminazione e a favore di una maggiore inclusione e accessibilità. Organizzata dall’Ente Nazionale Sordi (ENS), la manifestazione ha visto il presidente dell’ENS, Angelo Raffaele Cagnazzo, lanciare un forte messaggio: “Noi persone sorde vogliamo essere visibili, ma restiamo ancora invisibili alle istituzioni”.


“Ho detto al ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che il vero sordo è il Governo”, ha dichiarato Cagnazzo dal palco, sottolineando la necessità di creare un tavolo tecnico operativo trasversale che coinvolga l’ENS e altre associazioni per affrontare le molteplici problematiche ancora irrisolte. “Questa piazza rappresenta la determinazione della comunità sorda a non rimanere inascoltata. Oggi chiediamo al Governo non solo di ascoltarci, ma di agire con interventi concreti e immediati. Le nostre richieste non sono straordinarie, chiediamo venga attuato l’art. 3 della Costituzione: vogliamo pari diritti, accessibilità e inclusione in ogni ambito della vita quotidiana. È inaccettabile che nel 2024 le persone sorde siano ancora escluse dal lavoro, dalla cittadinanza, dalla mobilità e dalla piena partecipazione alla società civile. Il riconoscimento della LIS, sancito dalla legge del 2021, è solo un punto di partenza: serve un impegno serio per garantire che le persone sorde siano cittadini di serie A, come tutti gli altri. Ci aspettiamo risposte precise e concrete a partire da oggi stesso”, ha aggiunto Gino Salvatori, Segretario Nazionale dell’Ente.


Tra le richieste principali avanzate durante la manifestazione: – Trasporti e Patenti Speciali: l’ENS ha chiesto al Ministero dei Trasporti di eliminare le limitazioni che impediscono alle persone sorde di ottenere patenti per guidare mezzi pesanti, attualmente riservate a chi ha residui uditivi. “Negli altri Paesi europei è già possibile – spiega Cagnazzo – perché possiamo sopperire con la nostra grande capacità visiva. Si possono predisporre soluzioni come segnalazioni luminose. Inclusione significa anche permetterci di essere conducenti di mezzi pesanti”. – Lavoro e Collocamento Obbligatorio: La comunità sorda chiede un intervento sulla legge 68/1999, affinché sia riservata una quota dell’1% per il collocamento obbligatorio delle persone sorde. “Tanti datori di lavoro preferiscono assumere persone senza difficoltà comunicative, temendo di dover sostenere i costi di un interprete – denuncia Cagnazzo – e questo porta a un’alta disoccupazione tra le persone sorde. Le altre associazioni godono del 7% di quote riservate e non vogliono rinunciare all’1% per noi. È una disparità inaccettabile”. – Cittadinanza e Permessi di Soggiorno: Un’altra richiesta chiave è rivolta al Ministero dell’Interno: eliminare i test scritti in lingua italiana per il rilascio della cittadinanza o dei permessi di soggiorno a persone sorde straniere. “Molti non possono superare questi esami perché non sono adeguati alle loro competenze linguistiche. Bisogna permettere di sostenere i test in LIS. Non serve una nuova legge, basta cambiare le disposizioni”. – Salute e Livelli Essenziali di Assistenza (LEA): L’ENS ha chiesto un aggiornamento del nomenclatore previsto dai LEA, attualmente basato su sussidi obsoleti, e una standardizzazione su tutto il territorio nazionale. “Il fine ultimo è garantire la comunicazione, ma i LEA sono datati e non rispondono alle esigenze reali delle persone sorde”. – Formazione e Interpreti LIS: Il presidente dell’ENS ha chiesto un riadeguamento delle norme sulla formazione degli interpreti LIS, permettendo anche a enti privati di erogare i corsi. “L’università non sempre riesce a garantire la specificità e la qualità necessaria per formare interpreti adeguati. Chiediamo che l’ENS possa tornare a organizzare questi corsi. È fondamentale per garantire un servizio di interpretariato qualificato”. – Incontro con il Ministro per le Disabilità: durante la manifestazione, il ministro Alessandra Locatelli ha convocato una delegazione dell’ENS per un incontro. “Pretendiamo la presenza di referenti di tutti i ministeri interessati – ha sottolineato Cagnazzo – perché le nostre istanze riguardano trasversalmente trasporti, lavoro, salute, istruzione e altri ambiti”. Sebbene la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non fosse presente, è stata formalizzata – riferisce ai manifestanti il Presidente di ENS – una delega al ministro Locatelli per affrontare le richieste della comunità. – Inclusione Sociale e Parità di Diritti: Cagnazzo ha concluso il suo intervento con un appello: “Noi vogliamo essere cittadini di serie A. Oggi siamo cittadini di serie C. Chiediamo di essere inclusi nella vita sociale, civile e politica come tutti. La nostra battaglia è per la dignità e per il rispetto dei diritti fondamentali”.


Sul palco si sono alternati rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione. Tra questi, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico: “La società non può ignorare i diritti di tutti. L’articolo 3 della Costituzione ci impone di rimuovere gli ostacoli. Abbiamo presentato emendamenti per aumentare l’indennità di comunicazione”. Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia, ha ribadito l’impegno del suo partito: “La legge sul riconoscimento della LIS è stata una conquista. Adesso lavoreremo per cambiare le norme sull’accesso al lavoro per le persone sorde”. Sostegno anche da Davide Faraone (Italia Viva) e Gianmauro Dell’Olio (Movimento 5 Stelle). “L’ENS continuerà a battersi per garantire pari diritti alle persone sorde, coinvolgendo tutte le forze politiche e le istituzioni”, ha concluso Cagnazzo.

Coca-Cola al fianco del viaggio della Fiamma Olimpica

Coca-Cola al fianco del viaggio della Fiamma OlimpicaMilano, 26 nov. (askanews) – Coca-Cola ha annunciato il proprio supporto ai valori condivisi dello sport e dell’Olimpismo durante il Viaggio della Fiamma Olimpica dei XXV Giochi di Milano Cortina 2026. Un legame, quello tra l’azienda e la torcia, che risale a oltre 30 anni fa, iniziato con i Giochi di Barcellona del 1992.


Attraverso la selezione dei tedofori, Coca-Cola offrirà all’Italia l’opportunità unica di portare la Fiamma Olimpica mentre le bevande dell’azienda accompagneranno il pubblico. “Con profondo orgoglio come Coca-Cola ci apprestiamo a iniziare un nuovo viaggio al fianco del movimento olimpico, direzione Milano Cortina 2026. Il nostro supporto al viaggio della Fiamma Olimpica prosegue da oltre 30 anni e questo legame per noi ha un significato che va ben oltre lo sport perché i Giochi Olimpici rappresentano un’opportunità per creare un’ulteriore connessione con il Paese e lasciare un’eredità positiva”, ha detto Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola. “Durante il Viaggio della Fiamma Olimpica i tedofori diventeranno portatori di un potente messaggio di inclusione rafforzando l’idea che lo sport può ispirare il mondo a unirsi nella celebrazione dell’unità e della condivisione, valori cardine anche di Coca-Cola, che darà il proprio contributo per creare esperienze memorabili e riunire il Paese in una celebrazione di sport e gioia condivisa”.


La partnership tra l’azienda e le Olimpiadi vuole riflettere “l’impegno di Coca-Cola nel promuovere lo sport e i suoi valori, ma incarna una visione condivisa di inclusione, aggregazione e rispetto”. Il viaggio di Coca-Cola con il Movimento Olimpico inizia nel 1928 ad Amsterdam, affiancando gli atleti e diventando così il partner più duraturo nella storia delle Olimpiadi. Un impegno di cui l’azienda è orgogliosa e che ha rinnovato fino al 2032, con la missione di portare ovunque i valori Olimpici. Coca-Cola ha sostenuto il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Cortina 1956, di Roma nel 1960 e di Torino nel 2006. Con la stessa passione con cui ha avuto l’onore di affiancare i Giochi Olimpici nelle precedenti edizioni svoltesi in Italia, l’azienda supporterà tutti gli atleti e appassionati durante i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, con l’obiettivo di creare un impatto positivo nelle comunità italiane.

Edoardo Patriarca rieletto presidente nazionale di ANLA

Edoardo Patriarca rieletto presidente nazionale di ANLARoma, 26 nov. (askanews) – Edoardo Patriarca è stato rieletto presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani, ANLA. L’investitura è avvenuta al termine dell’Assemblea elettiva dell’Associazione che si è svolta il 23 novembre a Firenze.


Il presidente Patriarca ha espresso la sua profonda soddisfazione per la conferma alla guida dell’ANLA che ha intrapreso un cammino di rinnovamento strutturale alla luce della riforma del Terzo Settore ed ha sottolineato: “ANLA esiste dal 1949 e quindi taglia quest’anno il traguardo di 75 anni di attività. Ci accingiamo ad affrontare un nuovo periodo associativo, nuova tappa di un percorso che i nostri padri hanno avviato e che noi idealmente consegniamo ai nostri figli, testimone esso stesso di un rapporto intergenerazionale, di un dialogo fra le generazioni che è diventato nostro punto di forza”. Il presidente Patriarca ha ricordato la recente pubblicazione del Rapporto ANLA 2024 dedicato al ruolo dei nonni nella società italiana ed ha annunciato il seguito di questa iniziativa presentata in anteprima a Papa Francesco lo scorso settembre: “Noi siamo un’Associazione di lavoratori anziani e da sempre abbiamo a cuore il dialogo fra le generazioni. Ci siamo resi conto che il primo dialogo avviene in famiglia e abbiamo individuato nel rapporto fra nonni e nipoti il luogo e il tempo privilegiati per assicurare trasmissione di valori, affettività, esperienza. A questo dialogo dedicheremo l’edizione 2025 del Rapporto, una nuova ricerca sui nonni, che vorrà essere il nostro contributo alla costruzione del bene comune”.


Infine, il presidente Patriarca ha voluto sottolineare l’importanza dei gruppi anziani di azienda, che sono alla base dell’Associazione: “ANLA ha tanti volti, tante anime non posso non ricordare in questo momento il prezioso ruolo svolto dai gruppi anziani aziendali. Un ulteriore ambito del nostro prossimo impegno sarà valutare la possibilità di un rilancio della funzione del gruppo anzianale d’azienda all’interno del welfare disegnato dalla riforma del Terzo Settore per le imprese socialmente attente. I gruppi anziani aziendali possono svolgere il prezioso ruolo di raccordo tra la società civile nel contesto in cui opera l’azienda e l’azienda stessa”.

Violenza donne, i risultati dell’Osservatorio GenerationShip 2024

Violenza donne, i risultati dell’Osservatorio GenerationShip 2024Roma, 26 nov. (askanews) – Negli ultimi decenni, l’Italia ha fatto passi avanti verso la parità di genere, ma emergono nuove e insidiose disparità che penalizzano soprattutto le giovani, costrette a fronteggiare un doppio peso: il “Gender Gap” tradizionale e il crescente “Generational Gap”. Queste le principali evidenze dell’Osservatorio GenerationShip 2024 di Changes Unipol a cura di Kkienn Connecting People and Companies che ha esplorato come donne e uomini percepiscono i cambiamenti rispetto alla generazione precedente e come percepiscono oggi i principali temi che impattano sulla loro vita.


Il bilancio del cambiamento: donne protagoniste ma penalizzate L’analisi evidenzia che i maggiori progressi, rispetto a una generazione fa, sono legati alla rivoluzione digitale che ha democratizzato l’accesso all’informazione, ha semplificato molte attività quotidiane e ha potenziato le opportunità personali. Le giovani donne di età compresa tra i 16 e i 35 anni, in particolare, si dichiarano più soddisfatte rispetto ai loro coetanei per i benefici ottenuti in ambiti come: l’accesso all’informazione (7.7 donne contro 7.2 uomini), la consapevolezza sulla salute (7.3 donne contro 6.7 uomini) e lo smart working (6.9 donne contro 6.8 uomini). Nonostante i benefici del digitale, i peggioramenti si concentrano nel mondo reale. Le donne sono le più penalizzate nell’ambito lavorativo, nella retribuzione economica e nell’indebolimento delle relazioni sociali. In particolare: lavoro precario e bassi salari, il deterioramento è sentito maggiormente dalle donne (voto 7.6) rispetto agli uomini (voto 7.1); relazioni personali, le donne risentono più degli uomini della superficialità nei legami (7.4 contro 6.9); pressioni per la performance che coinvolgono in modo significativo il genere femminile, specialmente le giovani (7.5 contro 6.9).


Il “Generational Gap”: le giovani soffrono di più Il vero divario si rivela essere quello generazionale: le giovani donne (16-35 anni) registrano un netto peggioramento nella qualità della vita rispetto a una generazione fa (-14 punti), un calo maggiore rispetto a quello percepito dai giovani uomini (-10 punti). Le ragazze italiane di età compresa tra i 28 e i 35 anni si sentono le più colpite e vivono una condizione di grande difficoltà, combinando i tradizionali svantaggi del genere femminile (gap salariale, carico familiare) con quelli della condizione giovanile (precarietà, bassi salari). Infatti, ben il 48% ritiene che la propria qualità di vita sia peggiore rispetto alle madri. Di fronte a queste difficoltà, molte donne stanno ridefinendo le proprie priorità: oltre la metà considera meno importante rispetto al passato sposarsi (55%) o avere figli (54%). La carriera (81%) e la sicurezza economica (85%) diventano obiettivi primari, una scelta dettata non da individualismo ma dalla precarietà e dalle difficoltà economiche. Le Baby Boomers (donne di età superiore ai 60 anni), invece, giudicano la loro qualità della vita migliore rispetto al passato (+21 punti) in netta controtendenza rispetto alle generazioni più giovani grazie a migliori condizioni di salute, minori responsabilità familiari e opportunità offerte dal digitale. Le ragazze Millennials (28-35 e 35-44) si trovano a cumulare i tradizionali svantaggi della condizione femminile nella società italiana (gap retributivo, cumulo di impegni lavorativi e familiari) con quelli nuovi della condizione giovanile (precarietà, salari bassi, competizione, effetti negativi dei social).


In altre parole, il “Gender Gap” si somma al “Generational Gap” generando un carico pesante: vivere nella società italiana di oggi per le giovani donne è una sfida davvero impegnativa. Il nuovo “Gender Divide”. Le donne, in particolare le giovani, sono l’epicentro di una nuova visione. Il confronto con le opinioni degli uomini non lascia spazio a dubbi: le donne che ritengono oggi prioritario investire su di sé (lavoro, carriera) e non avere una famiglia e dei figli sono molto più numerose degli uomini. Lo scarto è forte soprattutto nelle nuove generazioni, sebbene resti ampio anche fra gli adulti.


Confrontando le risposte dell’analisi GenerationShip 2024 con quella del 2023 osserviamo che le ragazze sono sempre più convinte del ribilanciamento delle priorità, dalla nuova famiglia a se stesse (o alla coppia), mentre nell’ultimo anno per i ragazzi si osserva una direzione di marcia opposta. Questa evoluzione inattesa potrebbe essere interpretata come un contraccolpo conservativo, a fronte della spinta al cambiamento sostenuta soprattutto dalle donne. L’Osservatorio GenerationShip mette in luce un paradosso: se da un lato le donne sono protagoniste della trasformazione digitale, dall’altro continuano a subire gli impatti più severi delle crisi economiche e sociali.

Revenge porn, da Motorola e Telefono Rosa un progetto di education

Revenge porn, da Motorola e Telefono Rosa un progetto di educationMilano, 26 nov. (askanews) – Motorola, nell’ambito del progetto NonMiViolare.it, ha presentato i risultati dell’indagine, realizzata insieme a Nielsen sul tema del revenge porn, e i primi passi per combattere questo fenomeno, con la collaborazione di Telefono Rosa. NonMiViolare è un progetto di education sull’uso responsabile dello smartphone contro il revenge porn, realizzato in collaborazione con Telefono Rosa, la prima associazione italiana al fianco delle donne che dal 1988 offre supporto alle vittime di violenza, con il contributo di Polizia di Stato – Polizia Postale e con il supporto di AC Monza, Pallacanestro Varese e UYBA Volley. Il revenge porn, ovvero la divulgazione non autorizzata di immagini o video intimi, rappresenta una grave forma di violenza e può portare a gravi conseguenze psicologiche e fisiche. Telefono Rosa e Motorola hanno rilevato un gap di comunicazione nei confronti dei giovani su questi temi e da qui nasce l’esigenza di una campagna che possa raggiungere i ragazzi in modo efficace.


Il primo passo per combattere il revenge porn è l’analisi del fenomeno, portata avanti attraverso un’indagine realizzata dalla società di ricerca Nielsen, su ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 27 anni. Alcuni dei dati emersi sono allarmanti: un giovane su quattro conosce una vittima di questo reato, tema familiare al 92% degli intervistati. Nonostante la consapevolezza delle devastanti conseguenze psicologiche – come depressione, isolamento e persino suicidio – la percezione del rischio è sottostimata, con la metà dei giovani disposti a condividere nuovamente le proprie foto intime. Lo smartphone è lo strumento principale per il reato (90%), mentre il fenomeno del deepfake, le tecnologie che inseriscono il volto di una persona in contenuti pornografici senza il suo consenso, pur noto all’83%, è riconosciuto come reato in tutte le sue forme solo dal 52%. Preoccupante la scarsa propensione alla denuncia: meno della metà denuncerebbe conoscendo la vittima, e tra i giovani solo uno su quattro se si trattasse di un estraneo. Le donne intervistate mostrano maggiore consapevolezza dei segnali di pericolo rispetto agli uomini, che sottovalutano battute sulla diffusione di immagini o richieste insistenti di contenuti espliciti – fino a che non diventano pretese. I dati sottolineano anche una forte richiesta di informazioni: il 95% vuole maggiore consapevolezza sul fenomeno e il 79% desidera informazioni su come proteggersi. Queste ultime informazioni sono richieste specialmente dalle donne intervistate – una percentuale pari all’85% contro un 74% degli uomini. A questo link è disponibile un estratto che include ulteriori informazioni sui risultati ottenuti. Sulla base di questi dati, Motorola e le esperte di Telefono Rosa, con il contributo di Polizia di Stato, hanno realizzato una guida pratica, un booklet, digitale e smart, che offre in un linguaggio semplice ai giovani gli strumenti concreti per: comprendere cos’è il revenge porn, quali sono le sue implicazioni legali, fisiche e psicologiche; prevenirlo, promuovendo una cultura del rispetto e della consapevolezza online; reagire in caso di diffusione di immagini intime, indicando a chi rivolgersi e quali passi intraprendere per tutelarsi. Il materiale dell’indagine e della guida pratica è disponibile a partire da oggi, 20 novembre, sulla landing page NonMiViolare.it, uno spazio online sicuro dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, e sarà distribuito nelle scuole grazie alle attività formative di Telefono Rosa e al supporto dei partner coinvolti.


“In un’epoca in cui le attività dei brand hanno un impatto sulla percezione della collettività – ha detto Carlo Barlocco, Executive Director & General Manager Italy di Motorola Italia – le aziende hanno il dovere di contribuire a sostenere responsabilmente le cause sociali del Paese in cui operano, facendo leva sui propri valori e asset. È emersa l’importanza di educare e fornire gli strumenti per combattere il revenge porn. Con uno smartphone, basta soltanto un minuto per danneggiare la vita di una persona: è importante per Motorola prevenire con un contributo reale e tangibile, disponibile per tutti”. “Come donna, sono orgogliosa di promuovere questo progetto a difesa delle donne. È stato emozionante portarlo avanti, continuando un percorso, avviato l’anno scorso per fornire un sostegno pratico contro un grave reato come quello del revenge porn”, ha aggiunto Giorgia Bulgarella, Head of Marketing di Motorola Italia. “Siamo profondamente preoccupati dai dati emersi: un giovane su quattro conosce una vittima di revenge porn, e la metà di coloro che hanno condiviso foto intime lo rifarebbe, inconsapevoli del rischio. Per Motorola, come produttore di smartphone, è fondamentale promuovere un utilizzo responsabile di questi strumenti, proseguendo il nostro impegno contro questo reato, in particolare per la tutela delle giovani donne. Ringraziamo Telefono Rosa e i nostri partner per aiutarci a raggiungere i giovani, destinatari principali di questa importante iniziativa”.


“La prevenzione è un’arma importante in questa lotta – ha concluso Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente del Telefono Rosa -. Educare i giovani e le giovani al rispetto e alla parità è fondamentale. Come possiamo essere incisivi? Utilizzando i loro strumenti e il loro linguaggio. La tecnologia deve essere una nostra alleata e noi tutti dobbiamo essere capaci di sfruttarla per creare innovazione e non nuove forme di violenza. Usare responsabilmente lo smartphone oggi è necessario. Vogliamo che i giovani e le giovani sappiamo che cosa è la cyber violence e il revenge porn e che siano a conoscenza che ci sono modi per chiedere aiuto. I dati emersi ci hanno sottolineato quello che temevamo, i giovani e le giovani non sono consapevoli di quanto sia pericoloso il revenge porn e delle conseguenze gravi che provoca questo tipo di violenza. Per questo ringraziamo Motorola per questa collaborazione che ci ha permesso di fornire un sostegno pratico ed essenziale”.

AccessiWay: accessibilità digitale fondamentale per tutela donne disabili

AccessiWay: accessibilità digitale fondamentale per tutela donne disabiliRoma, 25 nov. (askanews) – L’accessibilità digitale è uno strumento fondamentale per garantire la tutela delle donne con disabilità nella lotta alla violenza contro le donne, perché la maggior parte delle informazioni relative alle campagne di sensibilizzazione sia su come chiedere aiuto che per informarsi su cosa sia la violenza e in cosa consista la tutela e la prevenzione passa appunto dal digitale. È questo l’appello lanciato dalla start up under 30 AccessiWay Italia, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


“È tempo che le Istituzioni e i vari Osservatori che si occupano di violenza contro le donne tengano conto anche delle necessità delle donne con disabilità che da diversi studi condotti anche dalla Fish hanno anche una probabilità maggiore di essere vittime di violenza non solo di tipo fisico ma anche economica all’interno di casa loro”, spiega Dajana Gioffrè, Chief Visionary Officer di AccessiWay. “Queste donne spesso vengono tagliate fuori sia per l’inaccessibilità dei centri di cura che accolgono le vittime di violenza che per l’indisponibilità delle informazioni che vengono veicolate dalle campagne di sensibilizzazione in forma digitale. Le cose sono cambiate in positivo negli ultimi anni ma molto ancora deve essere fatto per l’integrazione di queste donne nella lotta contro la violenza che deve riguardare tutte e non solo le donne non disabili”, conclude la rappresentante di AccessiWay Italia.

”Merry Smiles”, al via la campagna natalizia di Operation Smile

”Merry Smiles”, al via la campagna natalizia di Operation SmileRoma, 25 nov. (askanews) – Tempo di Natale, tempo di doni che rendono felici non solo chi li riceve, ma anche chi li fa, soprattutto se racchiudono un significato più grande. La Fondazione Operation Smile Italia ETS – impegnata nel fornire cure e assistenza sanitaria alle persone con malformazioni del volto nei Paesi a basso e medio reddito – promuove la Campagna “Merry Smiles”, attiva fino al 6 gennaio 2025, con un appello a fare una scelta solidale per il Natale 2024.


“Merry Smiles” propone un catalogo di idee regalo di qualità ma soprattutto di vero impatto per la vita di migliaia di pazienti in Sudamerica e in Africa Subsahariana: i fondi raccolti attraverso la Campagna, infatti, serviranno a finanziare i programmi medici di Operation Smile nei Paesi a basso e medio reddito (in cui è attiva con i suoi Centri di Cura) e a restituire a tanti bambini e adulti la speranza di una vita in salute. “Con la Campagna “Merry Smiles”, la Fondazione Operation Smile Italia ETS vuole trasmettere, in occasione del Natale, la potenza di un gesto semplice in grado di contribuire in maniera concreta a sostenere i programmi medici dell’Organizzazione in Sudamerica e in Africa Subsahariana. – afferma Marcella Bianco, Direttore Generale della Fondazione Operation Smile Italia ETS – Dare la possibilità a un bambino di ricevere le cure mediche di cui ha bisogno è un regalo dal valore inestimabile anche per chi dona: il nostro impegno è volto a garantire a tutti l’accesso a cure gratuite, sicure e di qualità, ovunque nel mondo”.


LE IDEE REGALO PER IL NATALE 2024 Sul sito della Fondazione Operation Smile Italia ETS (www.operationsmile.it), si possono trovare le idee regalo per il Natale 2024. Chi vuole onorare la tradizione, può scegliere il Panettone Classico con uvetta e canditi, per i più golosi il regalo ideale è la Mini Home Boules di cioccolato con crema nocciola oppure la Lattina Big Calendario Avvento con gustose praline. Chi ama il calore e l’accoglienza di un ambiente addobbato, apprezzerà senz’altro Christmas Lights, un delizioso vasetto di vetro con lucine da utilizzare anche dopo le festività. Infine, il libro di ricette “A tavola con il cioccolato, un po’ dolce un po’ salato” di Gloria Brolatti, giornalista e Ambasciatrice della Fondazione Operation Smile Italia, che raccoglie 40 piatti dolci e salati fatti con il cioccolato. L’autrice ha donato i suoi libri alla Fondazione per contribuire a sostenere le attività del Centro di Cura e Formazione di Operation Smile a Milano presso l’ASST Santi Paolo e Carlo.

Giubileo, Sovrano Ordine di Malta dona un’ambulanza al Vaticano

Giubileo, Sovrano Ordine di Malta dona un’ambulanza al VaticanoMilano, 22 nov. (askanews) – Si è svolto oggi l’atto ufficiale di donazione di un’ambulanza da parte del Sovrano Ordine di Malta al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Fortemente sostenuto dal Gran Maestro Fra’ John Dunlap, l’acquisto dell’ambulanza completamente attrezzata, che dà il via ufficialmente alle attività dell’Ordine di Malta per il Giubileo, contribuirà al servizio della Direzione di Sanità ed Igiene del Governatorato in vista delle attività giubilari, per le quali si attende l’arrivo di oltre 30 milioni di pellegrini.


Il Gran Maestro, Fra’ John Dunlap, è intervenuto alla cerimonia di donazione nel Palazzo del Governatorato, accompagnato dal Grande Ospedaliere, Fra’ Alessandro De Franciscis, e dal Ricevitore del Comun Tesoro, Fabrizio Colonna. “Queste iniziative non fanno che sottolineare ancora di più la grande sinergia con la Santa Sede e Papa Francesco e soprattutto rafforzano il nostro carisma e la nostra missione che sarà sempre al servizio dei poveri, dei bisognosi e della fede”, ha dichiarato Fra’ John Dunlap.


Ad accogliere il Gran Maestro e la sua Delegazione, il cardinale Presidente del Governatorato Fernando Vérgez Alzaga LC, il segretario generale suor Raffaella Petrini FSE, il Vice Segretario Generale Giuseppe Puglisi Alibrandi, la Direzione Sanità ed Igiene rappresentata dal Direttore Andrea Arcangeli e dal Vice Direttore Luigi Carbone. L’atto di donazione rientra nel più ampio piano di attività che il Sovrano Ordine di Malta ha messo in campo per l’anno giubilare. Sono infatti oltre 2000 i volontari – provenienti da più di 20 Paesi del mondo – che presteranno servizio nei posti di Primo Soccorso gestiti dall’Ordine di Malta nelle quattro basiliche papali di San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.


Per ogni Basilica i volontari dell’Ordine di Malta assicureranno due turni al giorno. Ogni turno vedrà impegnati un medico, un infermiere e due soccorritori, per un totale di 32 volontari a settimana per 55 settimane, a seconda delle date di apertura e chiusura delle Porte Sante nelle quattro basiliche. La centrale operativa del servizio sarà il Posto di Primo Soccorso di piazza San Pietro, il presidio medico gestito dall’Ordine di Malta situato a pochi metri dal sagrato della basilica, che da 45 anni offre assistenza medica ai pellegrini per 365 giorni all’anno, in particolare durante le udienze papali del mercoledì e le cerimonie religiose.