Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Mostre, a Firenze “Birthmark” della fotografa spagnola Isa Rus

Mostre, a Firenze “Birthmark” della fotografa spagnola Isa RusRoma, 18 lug. (askanews) – Si inaugura oggi presso ‘Rifugio Digitale’ a Firenze la mostra ‘Birthmark’ della fotografa Isa Rus, che rappresenta la sesta tappa del ciclo espositivo dedicato alla fotografia contemporanea Homecoming, ideato da Irene Alison e curato da Irene Alison e Paolo Cagnacci. L’evento è organizzato in collaborazione con Forma Edizioni e l’Associazione InFoto Firenze e grazie al supporto di Banca Ifigest e Gruppo AF.


Birthmark, come dice la stessa fotografa spagnola, “riflette una miscela di esperienze personali e universali, catturando i momenti crudi e intimi della maternità e le connessioni profonde che formiamo con ciò che ci circonda e con le persone che amiamo”. C’è una dimensione carnale e primordiale nell’idea di ‘casa’ che Isa Rus racconta. Una casa corpo, una casa seno, una casa radice, una casa madre. Birthmark, evoca infatti non solo in senso letterale l’idea di segno della nascita – quella che nel linguaggio comune definiamo “voglia” – ma allude anche alla profonda trasformazione che deriva dalla maternità.


Da sempre campo di una silenziosa battaglia, il corpo della madre, trasformato dalla gravidanza, abitato dal neonato, investito di aspettative e giudizi, si esprime, nelle immagini di Rus, in una dimensione di totale libertà e connessione con la natura, fino a fondersi nel paesaggio. Indagata in una prospettiva intergenerazionale, sovrapposta all’idea di Patria (Rus è emigrata dalla Spagna alla Germania, e il suo lavoro riflette anche la nostalgia propria della sua condizione di migrante), intrecciata agli elementi della natura, la maternità catturata dalla fotografa si sottrae a qualsiasi stereotipo e si manifesta al di fuori di ogni cliché visivo o sovrastruttura culturale.

Firenze, tour per scoprire locali che hanno fatto storia della musica

Firenze, tour per scoprire locali che hanno fatto storia della musicaRoma, 13 lug. (askanews) – La storica sala prove dei Litfiba in via de’ Bardi, da anni meta di fan provenienti da ogni dove. Ma anche Banana Moon, Pastime, Gala Club, La Siesta… Locali fiorentini che oggi non esistono più ma che hanno ospitato concerti di artisti come Franco Battiato, Gino Paoli, Fabrizio De André, Patty Pravo.


Una memoria musicale che Musart Festival 2024 recupera con “I luoghi della musica”, tour in 38 tappe che, forte del successo delle passate edizioni, viene proposto con una formula ampliata, comprendente anche storiche “cantine/sale prova” e studi registrazione: spazi dove hanno preso forma e sono stati immortalati dischi come “Desaparecido” dei Litfiba e “Siberia” dei Diaframma, e dove hanno lavorato anche Luigi Dallapiccola, Luigi Nono e Luciano Berio. Sarà l’occasione per rinverdire i fasti, tra gli altri, del G.A.S. Studio e dell’Ira Sound Lab fondati da Alberto Pirelli, dove sono stati incisi l’album di debutto dei Diaframma e i grandi successi di fine Millennio dei Litfiba. Il Silence Studio fondato da Marco Lamioni, dove Irene Grandi e Rock Galileo registrarono i primi provini. A ritroso nel tempo, la Kindergarten Records diretta da Fabrizio Federighi, dove incisero Neon e Pankow ma anche Garbo e Leningrad Cowboys, fino all’Ayna Studio di Giuliano Giunti, una delle prime, vere, sale di registrazione fiorentine.


(segue)

”United For Meyer”, gala di solidarietà per bambini ospedale toscano

”United For Meyer”, gala di solidarietà per bambini ospedale toscanoRoma, 9 lug. (askanews) – Le magiche notti della Versilia hanno dato luce a uno degli eventi più prestigiosi ed esclusivi della stagione. “United for Meyer”, questo il titolo della serata benefica svoltasi al Twiga di Marina di Pietrasanta e condotta da una coppia inedita della tv: Carlo Conti assieme a Elisabetta Gregoraci.


Il gala, organizzato da Alessandro Moggi con la Gea World e Alex Pacifico titolare dell’APM Events nota società di organizzazione eventi, ha raccolto fondi con un’asta in favore dei piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico fiorentino Meyer. Una nobile causa che ha richiamato ai tavoli del celebre locale molti big del calcio, come il direttore tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, come Adriano Galliani del Monza, e Daniele Pradè, ds della Fiorentina. E poi ancora Piero Ausilio, ds dell’Inter. All’evento anche agenti del settore sportivo, come Beppe Riso. Grande orgoglio e soddisfazione per l’ottimo risultato anche per Alex Pacifico, in rappresentanza dell’Apm Events, uno degli organizzatori e promotori della serata. “Da sempre sono sensibile e solidale quando il tema tratta i più piccoli – ha dichiarato – Apm Events nasce proprio con questo focus: ideare a promuovere iniziative che siano principalmente veicolo di cause solidali, come in questa importante e nobile occasione”.


La serata si è protratta fino a notte fonda, inframezzata da spettacoli di danza, musica, divertimento e tanta solidarietà.

Cinema, da 13 a 16 giugno a Montalcino esordisce il festival “Red Line”

Cinema, da 13 a 16 giugno a Montalcino esordisce il festival “Red Line”Milano, 9 giu. (askanews) – Dal 13 al 16 giugno Montalcino (Siena) ospiterà la prima edizione di “Red Line – Festival Internazionale del Cinema”: quattro giorni di proiezioni cinematografiche, di opere nazionali ed internazionali, lungometraggi e corti, anteprime italiane e film diretti da registi di fama internazionale. Il Festival è stato fondato dalla casa di produzione Office Number Four in associazione con la Onlus di Siena, Iniziative di Solidarietà, ed è diretto dal regista Antonio Spanò.


Dalle 259 opere iscritte, sono stati selezionati 17 cortometraggi e sei lungometraggi da 14 Paesi diversi (dalla Corea del Sud alla Giordania), molti dei quali presentati nei festival più prestigiosi al mondo, che saranno in concorso per i tre premi (“Miglior lungometraggio”, “Miglior cortometraggio” e “Miglior documentario”) assegnati dalla giuria presieduta da Paolo Benvenuti. Due le cornici delle proiezioni: il Teatro degli Astrusi di Montalcino ed il Cinematografo di Montisi Main sponsor della manifestazione assieme ad Estra, è Col d’Orcia, storica azienda vitivinicola di Montalcino, con 540 ettari biologici di cui 149 vitati, dal 1973 di proprietà della famiglia Marone Cinzano. Cantina che da sempre sostiene le iniziative culturali che nascono sul territorio del Brunello, Col d’Orcia sponsorizza il riconoscimento al “Miglior lungometraggio”, e suoi i vini accompagneranno il brindisi inaugurale e gli aperitivi tra le due sessioni giornaliere in programma al Teatro degli Astrusi.


“Ho visto tutti i film in concorso, alcuni sono realmente straordinari, lo specchio di una società in continua evoluzione ma anche l’espressione di un bisogno di comunicare tra i popoli, di superare le barriere e le divisioni” ha dichiarato il presidente Benvenuti, aggiungendo che “il cinema è in fondo questo: un modo per far capire al grande pubblico che siamo tutti cittadini del mondo, che non ci sono differenze sociali, o di colore della pelle, che ci possano dividere, perché siamo tutti figli dello stesso pianeta, sul quale dobbiamo imparare a convivere, aiutando le popolazioni più sfortunate ad integrarsi in una società più giusta e più libera”. In programma anche lo spettacolo teatrale “Il Baule dei Buffoni” di Teatro Strappato, pluripremiata compagnia italo-venezuelana. Inoltre il 14 giugno spazio al concerto “I compositori del cinema dall’Italia al mondo”, interpretati da un quartetto internazionale di sassofonisti, ed il 16 giugno, dopo la cerimonia di chiusura, il Closing Party, nel Chiostro di Palazzo Pieri ospiterà le “Musiche da film” di Luca Ravagni.

Toscana, a Bibbiena il primo Festival della Fotografia Italiana

Toscana, a Bibbiena il primo Festival della Fotografia ItalianaFirenze, 3 giu. (askanews) – Rispondendo alla necessità di riscoprire e valorizzare la cultura iconografica italiana, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) organizza il primo Festival della Fotografia Italiana, una manifestazione annuale, da giugno a ottobre, dedicata esclusivamente alla nostra cultura iconografica nella sua evoluzione storica e contemporanea, in dialogo con i giovani talenti, il territorio e le sfide dell’intelligenza artificiale.


Il Festival della Fotografia Italiana si svolgerà a Bibbiena (Arezzo), Città della Fotografia grazie alla presenza del Centro Italiano della Fotografia d’Autore (CIFA) e della Galleria a Cielo Aperto, vero e proprio museo permanente della fotografia open-air, unico in Italia. Saranno inoltre coinvolti i comuni limitrofi del Casentino, Poppi e Pratovecchio-Stia, nel contesto di un festival che vuole anche porre l’accento sull’esplorazione della relazione tra territorio e fotografia. L’inaugurazione della prima edizione del Festival della Fotografia Italiana avrà luogo nel weekend del 14-16 giugno. Il programma del weekend di apertura vedrà la presenza di grandi autori della fotografia, critici, giovani talenti emergenti e appassionati. Attraverso mostre, conferenze e laboratori, il festival si propone come un punto di incontro dinamico per scambi culturali e creativi, dando il via a una nuova tradizione nel panorama artistico italiano.


La mostra centrale del festival, intitolata “Fotografia Italiana: mappe, percorsi e linguaggi”, a cura di Denis Curti, riunisce i cento autori più significativi dal dopoguerra a oggi, presentando un panorama della fotografia italiana che si distingue per la sua estetica culturale e paesaggistica unica. La selezione dei cento autori rappresenta un tentativo di rileggere la storia della fotografia italiana moderna e contemporanea, offrendo una narrazione ricca di sfumature e prospettive. Tra gli autori presenti figurano Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli, Guido Harari, Nino Migliori, Paolo Pellegrin, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, e Francesco Zizola. Ogni autore e ogni immagine sono accompagnati da una descrizione accurata, volta a mettere in luce la loro importanza e il loro contributo alla fotografia italiana.

Al matematico Luigi Ambrosio il Frederic Esser Nemmers Prize

Al matematico Luigi Ambrosio il Frederic Esser Nemmers PrizeRoma, 3 giu. (askanews) – Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale di Pisa, è il vincitore 2024 del Frederic Esser Nemmers Prize in Mathematics, premio internazionale per la matematica. Istituito dalla Northwestern University, università privata degli Stati Uniti, con sede a Evanston (Illinois), il premio è assegnato ogni due anni ai matematici che hanno contribuito allo sviluppo della disciplina. Dal 1994, da quando è stato fondato, – informa la Normale – hanno ricevuto il Frederic Esser Nemmers Prize alcuni tra i più insigni studiosi della nostra epoca, come le medaglie Fields Terence Tao, Simon Donaldson, Edward Witten. Ambrosio è il primo italiano a ottenere il riconoscimento, su 16 vincitori finora. La borsa assegnata è di 300.000 dollari.


Professore di Analisi Matematica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui ricopre la carica di Direttore dal 2019, Luigi Ambrosio ha ricevuto il Premio per i suoi “profondi e numerosi contributi al calcolo delle variazioni e alla teoria geometrica della misura, e per la sua influenza ampia e di vasta portata su questi campi”. “Insieme al suo relatore di dottorato, Ennio De Giorgi – si legge ancora nella motivazione – Ambrosio ha fondato la teoria dei problemi di discontinuità libera, una classe di problemi nel calcolo delle variazioni che coinvolge la combinazione di volume ed energie superficiali. In questa classe è possibile inquadrare problemi derivanti dalla segmentazione delle immagini e dalla meccanica della frattura. Nella seconda parte della sua carriera, Ambrosio è passato alla teoria delle correnti nella teoria geometrica della misura, introducendo un’ampia estensione della teoria di Federer-Fleming agli spazi metrici, e alla teoria dei flussi associati a campi vettoriali non regolari. I suoi attuali interessi di ricerca includono il trasporto ottimo di massa e l’analisi in spazi metrici di misura”.


Luigi Ambrosio è stato relatore plenario all’International Mathematical Union (ICM) 2018 che si è svolta a Rio de Janeiro. La sua produzione scientifica comprende più di 200 articoli e molti libri di testo. Nella sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Caccioppoli nel 1999, il Premio Fermat nel 2003, il Premio Balzan nel 2019 e il Premio Riemann nel 2022.

Artigianato, la ceramica protagonista di “Lucca Pottery Festival”

Artigianato, la ceramica protagonista di “Lucca Pottery Festival”Firenze, 28 mag. (askanews) – Sabato 1 e domenica 2 giugno torna a Lucca in piazza del Giglio “Lucca Pottery Festival”, giunto alla seste edizione, che per due giorni celebra l’arte ceramica in tutte le sue forme con 40 espositori da tutta Italia ed Europa: pezzi di artigianato unici, laboratori didattici per grandi e piccini, e quest’anno con uno speciale concorso dedicato al lavoro di Galileo Chini che realizzò per Giacomo Puccini le scenografie per la Turandot.


L’evento è organizzato dall’associazione Arte della Ceramica con il patrocinio del Comune di Lucca, CNA Lucca, Artex, OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte, la manifattura lucchese Rossoramina, AICC Associazione Italiana Città della Ceramica e con la compartecipazione di Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest (sabato ore 9-20 e domenica ore 9-19, ingresso libero).   “L’importanza del Lucca Pottery Festival – dichiara Rodolfo Pasquini, Vice Presidente Vicario della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – risiede nella sua capacità di promuovere l’artigianato locale e di contribuire all’offerta turistica della città. Situato in una location prestigiosa e coincidente con l’unica data italiana del concerto di Eric Clapton, l’evento non solo celebra la creatività dei ceramisti locali, ma costituisce anche un’opportunità unica per l’artigianato di sfruttare l’occasione e promuovere la propria arte”.


Dichiara Stefano Giusti, presidente dell’associazione Arte della Ceramica: “Sono molto felice di presentare la VI edizione del Lucca Pottery festival, quest’anno con una presenza di oltre il 15% di atelier internazionali, tutti con una grande professionalità e creatività che riescono, in un contesto come Lucca, a esporre le loro opere e raggiungere un pubblico che ama l’arte e il fatto a mano”. “Una manifestazione che è andata oltre i confini italiani, dimostrando – aggiunge Sabrina Mattei, vice presidente CNA di Lucca – una qualità altissima dei contenuti e dei partecipanti. Siamo consapevoli di aver promosso, fin dalle sue origini, un evento che aveva e ha un grandissimo potenziale. Lo si può constatare dalla sempre maggiore importanza che, anno dopo anno, sta acquisendo nel panorama degli eventi riguardanti la ceramica ed in generale l’artigianato artistico”.

Maggiolata a Lucignano, Il Grifo d’Oro è giallorosso

Maggiolata a Lucignano, Il Grifo d’Oro è giallorossoRoma, 27 mag. (askanews) – In un tripudio di folla che ha letteralmente affollato Piazza delle Logge e l’intera Costa della Collegiata nella tarda serata di domenica 26 maggio si è svolto l’ultimo atto della 85° edizione della Maggiolata Lucignanese. Preceduta da un video che ha voluto ricordare la recente scomparsa di 4 personaggi che hanno scritto la storia della Festa, è arrivata la proclamazione del carro vincitore. L’assegnazione del Grifo d’Oro è toccata per la seconda volta consecutiva al Rione di Via dell’Amore.


Appena il Presidente dell’Associazione Maggiolata Guido Perugini ha comunicato il verdetto decretato dalle congiunte valutazioni delle Giurie Tecnica e Popolare, è esplosa la gioia incontenibile del popolo giallorosso che si è protratta per gran parte della notte, con scene di giubilo e momenti di festa collettiva a dir poco contagiosi. Si conclude pertanto questa edizione della festa lucignanese, contrassegnata, soprattutto nell’ ultima giornata, da numeri straordinari. Una vera e propria fiumana di spettatori ha assistito ad un evento molto raffinato e ricco di suggestioni. File chilometriche agli ingressi e persino allo stand gastronomico dei giardini hanno in definitiva certificato un esito davvero felice di questa manifestazione. Sulle ali di un giustificato generale entusiasmo che ha coinvolto l’intera organizzazione della Maggiolata, possiamo dunque cominciare a tracciare alcune considerazioni su questa edizione che passa sostanzialmente agli archivi. Lo facciamo con il Presidente Perugini.


“La preparazione di questa Festa ha preso l’avvio con notevole ritardo a causa di oggettivi problemi legati alla malattia di Massimo Casini. Di fatto la macchina organizzativa si è messa in moto solo all’inizio del mese di marzo. Questo dato da solo indica una reale difficoltà che abbiamo vissuto tutti quanti superandola però con un impegno unanime davvero encomiabile. Uno degli aspetti positivi di questa edizione è infatti legato ad un coinvolgimento straordinario di tantissime persone, molte delle quali mai o solo sporadicamente partecipi nelle varie fasi dell’allestimento della manifestazione. Insomma, credo che si possa parlare senza timore di smentite che la Maggiolata di quest’anno sia stata vissuta davvero come una festa popolare, capace di toccare le corde del cuore dei nostri concittadini. Aver abbellito le strade di Lucignano con l’apposizione di centinaia di vasi fioriti è stato possibile solo grazie alla disponibilità di persone che in molti casi non avevano o hanno incarichi all’interno del Comitato Organizzatore. E’ bastato spiegare il senso di una iniziativa tesa a valorizzare il nostro antico borgo perché tutti si sentissero pronti ad offrire il proprio aiuto. E anche la meravigliosa Mostra fotografica e documentale che abbiamo allestito all’interno del Teatro Rosini è stata possibile attuarla attraverso la consegna di centinaia di foto ed altro prezioso materiale offerto da numerose famiglie di Lucignano. Infine, il successo di questa edizione conferma appieno la validità di una formula vincente che coniuga perfettamente i valori della tradizione a cui è legata la Festa con soluzioni progettuali innovative come una ottima simbiosi tra spettacoli e offerte gastronomiche nei due punti cruciali dei Giardini e di Piazza delle Logge, che ha permesso quest’anno di conseguire risultati straordinari. Non posso certo dimenticare il supporto eccellente dell’Amministrazione Comunale ed in particolare di Roberta Casini, il nostro Sindaco, che ha condiviso con grande attenzione e disponibilità l’intero percorso organizzativo.


Tra le cose positive non posso trascurare la presenza della RAI in occasione della seconda uscita della Festa. Avremo un servizio esaustivo sulla nostra manifestazione all’interno della trasmissione “Camper”. Un passaggio importante di crescita del valore riconosciuto della Festa, che farà bene a Lucignano, facendolo conoscere alla grande platea di spettatori televisivi. Lascio infine volentieri lo spazio ad una analisi altrettanto doverosa del livello qualitativo di questa edizione della Maggiolata. I Rioni, autentico motore della stessa, hanno predisposto dei carri meravigliosi. Ho riscontrato un gradimento altissimo da parte del pubblico nei riguardi delle proposte avanzate in questa edizione dai cantieristi. Alla fine ha prevalso il Rione di Via dell’Amore. E’ il loro successo, meritato, ed io – a titolo personale e a nome di tutta l’Associazione Maggiolata – desidero congratularmi con il popolo giallorosso che festeggia nuovamente la conquista del Grifo d’Oro. E’ peraltro giusto anzi doveroso rendere atto dello splendido lavoro fatto dagli altri Rioni, che hanno contribuito ad elevare la qualità complessiva di una festa davvero molto apprezzata. Con queste premesse abbiamo gettato di fatto le basi per un lavoro futuro che si prospetta altrettanto faticoso ma necessario per promuovere un evento che racconta la solare bellezza della nostra terra”.

L’Università di Firenze al top della ricerca biomedica al femminile

L’Università di Firenze al top della ricerca biomedica al femminileRoma, 26 mag. (askanews) – Sono dell’Ateneo fiorentino 9 delle 98 ricercatrici inserite quest’anno nel “Top Italian Women Scientists (TIWS)”, il Club, nato nel 2016 per iniziativa di Fondazione Onda, che riunisce le ricercatrici italiane altamente citate in campo biomedico. L’anno scorso le ricercatrici Unifi erano 6.


Il riconoscimento – assegnato alle eccellenze femminili che si sono contraddistinte per una rilevante produttività scientifica e un alto numero di citazioni – è andato, per l’Ateneo fiorentino, a Maria Pia Amato, Maria Luisa Brandi, Anna Maria Di Fabio, Rossella Marcucci, Daniela Massi, Daniela Monti, Benedetta Nacmias, Linda Vignozzi, Anna Linda Zignego. Le ricercatrici sono state premiate oggi a Milano, nel corso di un incontro organizzato a Palazzo Pirelli in collaborazione con Regione Lombardia nel quadro dell’impegno di Fondazione Onda ETS (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) per il riconoscimento dell’impatto femminile nella ricerca scientifica. Maria Pia Amato è docente di Neurologia presso il Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino (Neurofarba). Di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni si occupa, invece, Anna Maria Di Fabio presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia. Rossella Marcucci è docente di Medicina interna presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, mentre Daniela Massi (Dipartimento di Scienze della Salute) insegna Anatomia patologica. Daniela Monti, docente di Patologia generale, è in forza al Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche “Mario Serio”, mentre Benedetta Nacmias è docente di Neurologia presso il Dipartimento Neurofarba e Linda Vignozzi (Dipartimento “Mario Serio”) si occupa di endocrinologia. Infine, Maria Luisa Brandi, già docente di Endocrinologia, ha condotto le sue ricerche nell’ambito del Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche “Mario Serio”, e Anna Linda Zignego, già docente di Medicina interna, ha insegnato e fatto ricerca per il Dipartimento di Medicina Sperimentale e clinica.


(segue)

Maggiolata a Lucignano, incantano i carri fioriti

Maggiolata a Lucignano, incantano i carri fioritiRoma, 20 mag. (askanews) – Inaugurata ieri, alla presenza del Presidente della Toscana Eugenio Giani, l’85a edizione della Maggiolata Lucignanese. Numeroso il pubblico, proveniente anche da Stati Uniti e Australia, che ha assistito alla prima uscita dei carri fioriti e alla parata di bande e gruppi folcloristici, in una domenica risparmiata dal maltempo.


Il Presidente dell’Associazione Maggiolata Lucignanese Guido Perugini ha tenuto a rivolgere un senti ringraziamento al comitato, al direttivo e alle centinaia di volontari che lavorano con dedizione e amore a questa festa. Non è mancato un commosso pensiero a Massimo Casini, recentemente scomparso, che per anni è stato al vertice della Maggiolata. Al taglio del nastro, ringraziamenti da parte del sindaco di Lucignano al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per la sua presenza e per la continua vicinanza e sostegno agli eventi storico-culturali del territorio, al direttore Anci Toscana Simone Gheri e a Elisabetta Santanni, direttrice dell’Accademia Europea di Firenze, istituto che intrattiene con la “Perla della Valdichiana” un importante rapporto di collaborazione per l’ospitalità di studenti statunitensi. Sul palco i componenti della qualificata giuria, che col loro voto decreteranno l’assegnazione del Grifo d’Oro, premio introdotto dal 1997 alla migliore creazione. Il tema che i rioni hanno sviluppato in questa edizione 2024 è “Generi musicali”. Applausi a scena aperta ai carri, realizzati utilizzando oltre 140 mila garofani, rose, gerbere e margherite. Il carro del Rione giallorosso di Via dell’Amore si chiama “Brit Rock”, i bianconeri di Porta San Giusto propongono “All that jazz”, i gialloverdi di Porta San Giovanni “Tra sogno, realtà ed… eternità”, mentre i rossoblu di Porta Murata presentano “Tribale”.


La parata è stata impreziosita dalla partecipazione di gruppi storici e folcloristici: il Corpo Bandistico Folk con majorettes di Quaderni di Villafranca (VR), la Banda folkloristica La Racchia di Vejano (VT), il Gruppo folk Ru Maccature di Carpinone (IS), il Gruppo folk Zig-Zaghini di San Giovanni in Galdo (CB), preceduti dal Gruppo e corteo storico di Lucignano e dal Gruppo folkloristico di Lucignano. Tanti visitatori anche alla Mostra iconografica e documentale “85 volte… Maggiolata” ospitata dal Teatro Rosini. Una splendida occasione per rivedere immagini e documenti di una manifestazione ricca di fascino e molto vissuta dalla gente di Lucignano. Un doveroso omaggio alla memoria ultradecennale di un evento che tramanda le tradizioni e la raffinata bellezza della terra di Valdichiana. Un modo originale per scoprire, o riscoprire, personaggi, suggestioni, episodi e materiale inedito di una Festa capace ogni anno di stupire ed emozionare un pubblico sempre numeroso, proveniente da ogni parte d’Italia. Prossimo appuntamento con la Maggiolata: la “notturna” di martedì 21 maggio. Maggiolata Lucignanese edizione n. 85 Martedi 21 Maggio – ore 21.15: Maggiolata in modalità notturna – Sfilata lungo le vie del paese dei carri allegorici fioriti e di gruppi folcloristici e bande musicali. E’ l’appuntamento che ogni anno riscuote sempre un successo straordinario per la cura nell’allestimento dei carri con l’ausilio di giochi di luce che conferiscono all’intera scenografia della Festa un alto livello spettacolare. Al termine, esibizione in Piazza delle Logge dei gruppi presenti alla manifestazione


Domenica 26 Maggio – Terzo ed ultimo appuntamento della Festa, con le stesse modalità della domenica precedente. Alle ore 23.00 circa, in Piazza delle Logge, momento conclusivo con la proclamazione del carro vincitore dell’edizione n. 85 della Maggiolata e consegna del Grifo d’Oro ai rappresentanti del Rione primo classificato a seguito delle valutazioni espresse dalla Giuria Tecnica e dalla Giuria Popolare.