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Valdobbiadene ospita il Festival dell’Innovazione Scolastica

Valdobbiadene ospita il Festival dell’Innovazione ScolasticaMilano, 10 apr. (askanews) – Il Festival dell’Innovazione Scolastica riapre le sue porte, dal 5 al 7 settembre 2025, per la sua quinta edizione: scuole di ogni ordine e grado che diventano protagoniste, tre giorni di scoperte e sperimentazioni già in atto. Le iscrizioni sono ufficialmente aperte: il palco di Villa dei Cedri, a Valdobbiadene (Tv), aspetta chi ha voglia di raccontare come sta provando a cambiare la scuola. Sul serio. Quest’anno, il tema centrale sarà “Promuovere e valutare le non cognitive skills”.


“Il Festival rappresenta un’opportunità unica per le scuole italiane di condividere e valorizzare le proprie esperienze didattiche innovative, con un focus particolare sulle competenze sociali ed emotive, fondamentali per la formazione integrale degli studenti”, commenta Alberto Raffaelli, presidente del Festival. Le scuole interessate a presentare le proprie esperienze didattiche innovative possono inviare la candidatura entro lunedì 26 maggio 2025. Nel modulo è richiesto l’inserimento di un video, della durata indicativa di 5 minuti, che illustri l’esperienza innovativa attuata nella propria scuola. Il video dovrà essere preventivamente caricato su YouTube e il relativo link inserito nel modulo. Ogni scuola deve inoltre dichiarare di essere in possesso delle liberatorie relative alle immagini o ai video utilizzati.


Il Comitato Scientifico selezionerà 70 scuole che saranno invitate a partecipare al Festival. L’elenco delle scuole selezionate verrà pubblicato sul sito entro lunedì 23 giugno 2025. I rappresentanti delle scuole selezionate saranno ospitati a Valdobbiadene durante l’evento, con vitto e alloggio a carico degli organizzatori, secondo le modalità indicate nel regolamento.

Luiss BS e Italia del vino insieme per formare nuovi professionisti

Luiss BS e Italia del vino insieme per formare nuovi professionistiVerona, 8 apr. (askanews) – Il Consorzio Italia del Vino in collaborazione con Luiss Business School ha annunciato il lancio del Wine Business Program 2025, un percorso didattico innovativo nato per formare giovani talenti destinati a ricoprire ruoli strategici nelle imprese vitivinicole italiane.


“È un percorso di gestione aziendale – ha spiegato ad askanews Raffaele Oriani, Dean della Luiss Business School – che insiste tanto sulle competenze più manageriali, le skill trasversali, ma che dà anche gli studenti competenti sul settore, sul mercato, e quindi l’obiettivo è di dare a questi studenti capacità e conoscenze sul mondo del del vino, ma anche sul mondo delle aziende. Noi come Luiss Business School abbiamo nella nostra missione quella di lavorare al fianco delle imprese per formare le le risorse e per supportare i processi di crescita e trasformazione. Quindi questo è un intervento di formazione manageriale chiaramente entra nel nostre corde, ma con una specifica applicazione al mondo del vino grazie alla collaborazione con il consorzio che chiaramente ci ha avvicinato ancor di più a questo mondo che già conoscevamo avendo già dei programmi naturalmente su questo settore”. Il programma è rivolto a laureati e studenti universitari, anche triennali, motivati a costruire una carriera nel mondo del vino e si pone l’obiettivo di colmare il divario tra accademia e impresa, fornendo competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro.


“Abbiamo fatto questa proposta – ha aggiunto Roberta Corrà, Presidente di Italia del Vino – di iniziare un percorso formativo che prevedesse tutte le funzioni aziendali. Abbiamo cercato la collaborazione di una primaria università italiana e con lei abbiamo scelto e costruito questo percorso. Sarà rivolto a 20 giovani appassionati del mondo del vino che dopo un periodo di formazione frontale in aula verrà affidato uno stage, un project work, all’interno delle nostre aziende alla fine del quale i cinque migliori saranno assunti con contratto a tempo determinato, ma soprattutto avremo la possibilità noi come aziende di conoscere questo nuovo mondo dei giovani, di capire come comunicano, cosa li attrae dal vino e perché non riusciamo mai a farli approcciare al vino e preferiscono altro”. Il legame tra la Luiss e il territorio veronese passa anche dalla figura di Rita Carisano, direttore generale dell’ateneo e in precedenza alla guida di Confindustria Verona, che vede nella partnership con il consorzio un modo di rendere la formazione un motore di sviluppo economico e sociale. Il progetto, articolato su 37 giornate di formazione in aula, è sostenuto da un network di partner tecnici che ne condividono le finalità ed è aperto a nuove collaborazioni.

Villa Valmarana a Vicenza apre bosco settecentesco (e i suoi Tiepolo)

Villa Valmarana a Vicenza apre bosco settecentesco (e i suoi Tiepolo)Roma, 1 apr. (askanews) – Sabato 5 e domenica 6 aprile la Villa Valamarana ai Nani di Vicenza, aprirà per la prima volta al pubblico il suo bosco settecentesco per ospitare l’ultimo appuntamento del 2025 con Design in Villa, festival organizzato da Dimore Amiche del Veneto, con il patrocinio di Associazione Dimore Storiche Italiane – ASDI Veneto e Associazione per le Ville Venete, che unisce le storie di nobili famiglie, tra arte, cultura e tradizione, con l’eccellenza del design italiano.


Domenica 6 aprile, inoltre, i proprietari di sei dimore storiche venete apriranno le loro porte e rivelano i segreti di alcuni tra i luoghi più affascinanti del Veneto nell’evento “Dimore Amiche e i suoi Proprietari”, promosso da Veneto Segreto e Associazione Dimore Storiche Italiane – ASDI Veneto che vedrà protagonisti sei edifici veneti straordinari aperti in contemporanea: Parco Frassanelle a Rovolon (Padova), Villa Rosa a Tramonte (Padova), Villa Angarano Bianchi Michiel a Bassano del Grappa (Vicenza), Villa da Schio a Castelgomberto (Vicenza), Castello di Thiene a Thiene (Vicenza), Villa Valmarana ai Nani a Vicenza. L’eccezionalità delle visite è data proprio dalla presenza dei loro proprietari: non semplicemente custodi di edifici antichi, ma veri e propri narratori di storie e tradizioni tramandate di generazione in generazione.


Giustino Valmarana acquistò la Villa nel 1720, rendendola una delle più importanti ville venete grazie agli affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo. Il figlio Gaetano sposò nel 1772 Elena Garzadori, che restaurò il bosco rendendolo una meta ideale per fresche passeggiate e momenti di svago, un continuum delle immagini rappresentate dagli affreschi della foresteria, capolavori di Giandomenico Tiepolo. Già esistenti all’epoca l’Orto, il Lavandeto e la Pagoda. Oggi, dopo tre anni di restauro (curato dallo studio Th&Ma) per la parte architettonica e Giulia di Thiene agronoma e Silvia Lignana Bellani, garden designer, per la parte dedicata al verde, Maria Carolina di Valmarana ha riaperto il bosco con un nuovo concetto di fruizione: le varie aree sono diventate un inno alla biodiversità.


Sarà proprio la Pagoda, in occasione di Design in Villa, ad ospitare le creazioni di Nicola Tessari (Incontro con il designer sabato mattina ore 11). Le sue opere sono pezzi unici e serie limitate realizzati esclusivamente in legno massello, creando mobili, oggetti d’uso e torniture artistiche.

Ambiente, Favero(Pd): sugli Pfas controlli per tutti i cittadini

Ambiente, Favero(Pd): sugli Pfas controlli per tutti i cittadiniMilano, 26 mar. (askanews) – “Dal dibattito a Montecitorio emerge come non ci sia alcun dubbio sulla necessità di una normativa omogenea e nazionale per combattere l’inquinamento da Pfas e Pfao e che riduca drasticamente la presenza di queste sostanze nei materiali di maggior consumo. Il Governo italiano non ha infatti ancora adottato misure sufficientemente restrittive per limitare l’uso e la produzione di Pfas, né ha fissato limiti più severi rispetto a quelli fissati dalla legislazione europea con la Direttiva (UE) 2020/2184. Occorre inoltre essere capaci di prevenire e contrastare la diffusione di queste sostanze sostituendole nei cicli di produzione. Necessario infine attivare il monitoraggio sanitario in tutti il territorio nazionale e la bonifica di tutti i siti compromessi in Veneto e in altre regioni d’Italia, completando la bonifica al più presto del sito Miteni a Trissino, che aspetta una soluzione da oltre 6 anni”. Così commenta in una nota Matteo Favero Responsabile Ambiente del Pd Veneto, il voto alla Camera sulle mozioni concernenti iniziative a tutela dell’ambiente e della salute in relazione alle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) votate oggi alla Camera.

Giornata acqua, Favero (Pd): Veneto terza Regione per rischio idrico

Giornata acqua, Favero (Pd): Veneto terza Regione per rischio idricoRoma, 22 mar. (askanews) – “Oggi, 22 marzo ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua 2025. Il tema di quest’anno è la conservazione dei ghiacciai. L’Italia è un paese da paradosso idrico perché pur essendo un paese tradizionalmente ricco d’acqua, deve fare i conti con infrastrutture obsolete, elevata dispersione idrica e impatti crescenti del cambiamento climatico. Nel Settentrione le Dolomiti e la Marmolada, con la tragedia di tre anni fa, hanno da tempo dato segnali concreti di allarme. Da queste criticità non è infatti immune il Veneto, che secondo l’indagine ‘Corriere della Sera-Meteo.it’ sulla ‘vivibilità climatica’ è terza tra le regioni d’Italia per il rischio di eventi estremi: tornado, afa e notti tropicali, siccità saranno purtroppo condizioni sempre più frequenti per il nostro territorio”. Lo dichiara Matteo Favero, Responsabile Ambiente PD Veneto, nella Giornata mondiale dell’Acqua.


“Perciò accelerare le procedure per la pulizia degli invasi, realizzare un piano integrato regionale di gestione delle acque che permetta di coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati migliorando così il governo del settore, adottare un efficace bilancio idrico, per verificare effettivi fabbisogni, accumuli ed utilizzi della risorsa idrica, istituzione di una cabina di regia regionale che eserciti funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio per il contenimento e il contrasto della crisi idrica connessa alla drastica riduzione delle precipitazioni e integrata con la presenza delle Autorità di Bacino Distrettuale del Veneto, creazione delle AFI – Aree Forestali di Infiltrazione nelle zone di alta pianura utili a raccogliere e conservare l’acqua, restituendola successivamente in falda sono queste alcune delle dieci proposte del PD Veneto per affrontare il clima che cambia. Temi che per i Democratici saranno centrali nella prossima campagna elettorale”, conclude.

”Design in Villa”, apre 15 marzo festival di Dimore Amiche del Veneto

”Design in Villa”, apre 15 marzo festival di Dimore Amiche del VenetoRoma, 6 mar. (askanews) – “Design in Villa” è un festival che si svolgerà nel mese di marzo 2025 e aprile, nei fine settimana del 15/16 – 22/23 – 29/30 e del 5/6 aprile, in sette bellissime dimore del Veneto: Castello di Thiene (Thiene, Vicenza), Villa Angarano Bassi Michiel (Bassano del Grappa Vicenza), Villa Sagramoso Sacchetti (Verona), Parco Frassanelle (Rovolon, Padova) Villa Valmarana ai Nani (Vicenza), Villa da Schio (Castelgomberto, Vicenza) e Villa Rosa (Tramonte, Padova).


Il festival, organizzato da Dimore Amiche del Veneto, con il patrocinio di Associazione Dimore Storiche Italiane – ASDI Veneto e Associazione per le Ville Venete, unisce le storie di nobili famiglie, tra arte, cultura e tradizione, con l’eccellenza del design italiano creando una connessione tra il passato e il futuro. Sette dimore storiche – sei ville e un castello – apriranno le loro porte offrendo al visitatore l’esclusiva accoglienza di chi le abita da generazioni, associando sette designer che racconteranno attraverso i loro oggetti e creazioni il loro percorso progettuale e creativo: Massimo Barbierato, Ivdesign, ZP Studio, KANZ Architetti, Giulio Gianturco, Gaetano di Gregorio, Nicola Tessari.


La connessione che esiste tra questi due mondi è che entrambi sostengono e valorizzano l’artigianato italiano, antiche lavorazioni patrimonio del nostro paese che altrimenti andrebbero perdute e che con il design contemporaneo rimangono vive e vengono reinterpretate con una sorprendente varietà di tecniche e approcci innovativi. L’idea del progettista capace di reinventare antiche lavorazioni trasformandole in oggetti unici o prodotti in piccole serie, ma realizzati a mano dalla maestria degli artigiani. In questo senso il designer diventa la mente capace di connettere e reinterpretare due mondi: il fil rouge tra passato e futuro. Mantenendo il perfetto equilibrio tra tradizione e avanguardia. Ogni oggetto porta con sé un racconto fatto di tradizioni manuali e tecnologie contemporanee.


La visita alle Dimore Amiche del Veneto consente di entrare nel racconto unico di uno stile di vita che dura da oltre 600 anni. Parchi secolari, antichi saloni, racconti medievali, ricette di un tempo, aneddoti dimenticati. Le Dimore Amiche del Veneto raccontano così le loro storie e si mescolano con i designer pronti a raccontare la propria storia e il loro percorso progettuale attraverso il loro lavoro e gli oggetti esposti ma ci sarà anche la possibilità di incontrare gli artisti durante l’evento “incontro con i designer”. Per maggiori informazioni www.dimoreamichedelveneto.it

Biennale, Carlo Ratti: non ci sono soluzioni uniche, ma processi

Biennale, Carlo Ratti: non ci sono soluzioni uniche, ma processiVenezia, 11 feb. (askanews) – “La filosofia che ispira questa Biennale è una filosofia che parte dall’idea di sperimentazione e la sperimentazione è l’inizio poi in una serie di feedback, di risposte, di ascolto e attraverso questo percorso che noi riusciamo a cambiare l’ambiente costruito: tutto ciò è molto diverso da quello che avveniva nel Novecento con l’idea che gli architetti avessero la soluzione. Oggi sappiamo che nei sistemi complessi non ce n’è una di soluzione, quello che c’è un processo e questo è il processo che vogliamo sperimentare e far vedere quest’anno alla Biennale Architettura”. Lo ha detto ad askanews Carlo Ratti, direttore della 19esima Biennale Architettura di Venezia, nel giorno della presentazione della sua Mostra internazionale.


“I temi di interno ed esterno – ha aggiunto Ratti – sono fondamentali e sono anche legati a Venezia, perché Venezia quest’anno è non soltanto contenitore, ma anche contenuto della Biennale. Venezia diventa uno spazio di sperimentazione, potremmo dire in inglese un living lab, un laboratorio vivente per l’architettura e in questo senso quindi Venezia è l’interfaccia tra quello che succede in Biennale e nel resto del mondo”.

Veneto, Favero (Pd): sul Vanoi centro-destra ambiguo e pavido

Veneto, Favero (Pd): sul Vanoi centro-destra ambiguo e pavidoRoma, 28 gen. (askanews) – “Quello accaduto oggi durante la seduta Consiglio regionale del Veneto in occasione del voto sulla mozione PD, a prima firma della consigliera Camani, sullo stop definitivo all’ipotesi di diga del Vanoi ha dell’incredibile. Dopo mesi di dibattiti, proteste, marce di liberi cittadini, la maggioranza che sostiene Zaia in consiglio decide di non decidere e di non dire un chiaro e netto no al serbatoio idrico nella valle del Vanoi tra il Bellunese e il Trentino come proposto dal PD. Si tratta ancora di un’ambiguità e di una mancanza di coraggio inaccettabili sulla testa dei veneti e in particolare del territorio bellunese. Come PD Veneto andremo sicuramente avanti nella battaglia contro il Vanoi, perché non è solo questione di sicurezza ma anche della dignità della nostra montagna che ha già dato molto in termini di bacini idrici”. Così commenta Matteo Favero, Responsabile Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto, sulla mozione presentata dai dem del Veneto “che chiedeva semplicemente di dire no alla realizzazione della diga del Vanoi”.

Spazio, Zaia: con tecnologia veneta Qascom Italia a conquista Luna

Spazio, Zaia: con tecnologia veneta Qascom Italia a conquista LunaMilano, 24 gen. (askanews) – “La missione italiana Lugre verso la Luna rappresenta un traguardo storico per il nostro Paese e per l’esplorazione spaziale internazionale. Durante la missione, il ricevitore sviluppato da Qascom, azienda di Bassano del Grappa (VI), ha stabilito un record mondiale per l’uso del Gps e Galileo, tracciando con successo cinque satelliti a una distanza di ben 331.000 km dalla Terra. Questo significa che i sistemi di navigazione satellitare terrestri, come il Gps e Galileo, progettati per funzionare solo sul pianeta terrestre, possono essere utilizzati con successo nello spazio profondo, a una distanza mai raggiunta prima”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato il primato mondiale della missione Lugre (Lunar Gnss Receiver Experiment), progettato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dalla Nasa, sviluppato per testare l’utilizzo combinato delle costellazioni satellitari Gps e Galileo, che ha permesso di fissare un nuovo limite di distanza Terra-Luna da cui ottenere il posizionamento satellitare.


“Questo primato consolida il ruolo dell’Italia e del Veneto come leader globale nello sviluppo e utilizzo delle tecnologie spaziali. Ora, attendiamo l’allunaggio previsto per il 2 marzo: un evento che rafforzerà ulteriormente il nostro impegno e il ruolo strategico nelle missioni spaziali, confermando la visione e la capacità dei veneti di mettere a terra progetti di straordinaria portata planetaria” ha aggiunto Zaia. Il team di Lugre localizzato tra il Goddard Space Flight Center della Nasa, a Washington, a Bassano del Grappa nella sede di Qascom e al Politecnico di Torino, continua ad operare con ritmi serrati sull’analisi dei dati per ottimizzare al meglio i risultati in vista dell’allunaggio previsto per il 2 marzo 2025.


“Questo primato apre a nuove prospettive per le future missioni spaziali e consolida il ruolo della space economy veneta nell’innovazione spaziale a livello internazionale – prosegue il presidente -. L’azienda vicentina è di fatto un punto di riferimento nel campo dell’esplorazione lunare, grazie alla sua capacità di integrare innovazione tecnologica e sicurezza e contribuendo a progetti pioneristici di portata internazionale. Siamo veramente orgogliosi di questo primo passo verso la luna firmato Qascom, che garantirà la sua esplorazione e lo sviluppo di una nuova economia lunare: temi che affronteremo e successi che celebreremo anche in occasione della Space Meetings Veneto, l’evento che si terrà a Venezia dal 20 al 22 maggio”.

Processo su tamponi rapidi in Veneto, assolti Rigoli e Simionato

Processo su tamponi rapidi in Veneto, assolti Rigoli e SimionatoMilano, 23 gen. (askanews) – Il dottor Roberto Rigoli e la dottoressa Patrizia Simionato, al tempo dei fatti coordinatore delle microbiologie del Veneto e DG di Azienda 0, sono stati assolti “Perchè il fatto non sussiste” dal Giudice del Tribunale di Padova Laura Chillemi nel procedimento che li vedeva coinvolti per il caso “tamponi rapidi” anti Covid. L’assoluzione è avvenuta ai sensi dell’articolo 129 cpp che prevede che il giudice debba pronunciare immediata sentenza di assoluzione quando, a processo ancora in corso, risulta evidente l’innocenza dell’imputato.


“Il dottor Rigoli è innocente – spiega l’avvocato Giuseppe Pavan, legale del medico in una nota – è risultato con assoluta evidenza. Non è stato nemmeno necessario finire il processo, al Giudice è bastato ascoltare i testimoni della pubblica accusa per assolverlo subito”. “Risulta quindi pienamente acclarato che egli ha operato nel periodo dell’emergenza pandemica in modo corretto senza mai risparmiare le sue energie, contribuendo con la sua professionalità in modo decisivo alla salvaguardia della salute pubblica” aggiunge.


“Alla soddisfazione si unisce però un sentimento di tristezza – conclude Pavan – perché nonostante gli sforzi del legislatore di consentire che il processo penale si svolga soltanto in presenza di un solido impianto accusatorio si è qui portata avanti un’accusa destituita di ogni fondamento e di ogni base scientifica. Per conseguenza il dottor Rigoli ha dovuto subire in questi anni un’immeritata gogna mediatica. Nessuno potrà restituire a lui e alla sua famiglia questo periodo di immotivata sofferenza”.