Biennale Danza 2023, 1975 Venezia Danza, pomeriggio di studioVenezia, 9 giu. (askanews) – 1975: Venezia danza è il titolo del pomeriggio di studio che si terrà mercoledì 14 giugno, alle ore 15, alla Biblioteca dei Giardini della Biennale (Calle Paludo S. Antonio). L’evento, a cura dell’Archivio Storico della Biennale, verterà su Danza 75, una serie di incontri e spettacoli internazionali che si tennero a Venezia nell’estate del 1975, rappresentando un fenomeno memorabile nella storia della danza in Italia. Elisa Guzzo Vaccarino modererà interventi di esperti e studiosi quali Davide Bombana, Iride Sauri, Alfio Agostini e Paola Cantalupo.
Danza 75 irruppe in Laguna facendo di Venezia, a sorpresa, un focus dell’arte del corpo in performance a tutto campo. Una ricerca di Elisa Guzzo Vaccarino con l’ASAC riporta alla luce la vicenda unica di quelle settimane piene di fervore. Gli Incontri-spettacoli e l’Accademia-scuola a dimensione internazionale, riunendo universo classico, moderno ed etnico, movimentarono l’estate, in un’Italia in cui balletto e danza soffrivano di noncuranza ed elitarismo. Unesco, Théâtre de la Monnaie sotto la guida di Maurice Huisman, Sovrintendente, e di Maurice Béjart, nume della danza mondiale, portarono in Laguna alla Biennale compagnie e Maestri da ogni dove, riempiendo di vita la città, nei teatri e all’aperto. Mario Porcile coordinò la formazione, le mostre, i film. Danza 75 a Venezia fu un momento di crescita e di svolta per le loro carriere di interpreti, coreografi, direttori di compagnia, didatti, operatori culturali. Il pomeriggio di studio alla Biblioteca della Biennale sarà così articolato: – Alle ore 15.00: saluti di Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia, e di Debora Rossi, Responsabile dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia e introduzione di Elisa Guzzo Vaccarino (studiosa di danza), Danza 75 a Venezia, un sasso gettato in Laguna: Incontri e Accademia. A seguire interventi di: Davide Bombana, Béjart, un maestro, un mito, un modello, Iride Sauri, Dalla sala da ballo della Fenice alla sbarra nei Giardini, Alfio Agostini, Un giovane iniziato a Danza 75 e Paola Cantalupo, Sotto l’ala di Rosella. Modera Elisa Guzzo Vaccarino.
Laguna Venezia, all’opera piattaforma robotica per pulire fondaliRoma, 9 giu. (askanews) – Il robot per la pulizia dei fondali, messo a punto nell’ambito del progetto europeo Maelstrom co-finanziato dall’Unione europea e coordinato dal Cnr-Ismar, sarà all’opera oggi alle 17 nella laguna di Venezia, a Punta Dogana. La dimostrazione della piattaforma robotica – composta da una chiatta galleggiante a cui è fissato il robot spazzino – si inserisce nella settimana verde dell’Unione europea e offre un’occasione unica per vedere le operazioni di rimozione di rifiuti presenti nella Laguna di Venezia.
La Piattaforma robotica, sviluppata dai partner di MAELSTROM Tecnalia (Spagna), Consiglio Nazionale delle Ricerche Francese CNRS-LIRMM e la ditta veneziana Servizi Tecnici, consiste in una chiatta galleggiante a cui, attraverso cavi e argani, è fissato il robot per la pulizia dei fondali. Il robot è dotato di sensori guidati dall’intelligenza artificiale per il controllo del fondale e l’identificazione dei rifiuti. Due diversi strumenti – spiega il Cnr – consentono la raccolta di materiale di diverse dimensioni: un tubo aspirante per i rifiuti più piccoli e una pinza per quelli di dimensioni più grandi, come pneumatici, reti da pesca abbandonate e parti d’imbarcazioni. La Piattaforma robotica è stata pensata per lavorare fino a venti metri di profondità senza danneggiare gli ecosistemi acquatici; la sua attività si può svolgere sia in modo autonomo sia attraverso la guida di un operatore che opera a distanza. I rifiuti recuperati dalla piattaforma robotica, dopo una prima valutazione di tipologia e peso, saranno smaltiti in modo differente a seconda della loro natura. Maelstrom, infatti, non si limita a implementare tecnologie per la raccolta dei rifiuti marini ma intende anche contribuire al loro riciclo in un’ottica di economia circolare, così come previsto dalla European Strategy on Plastics in the Circular Economy. Inoltre, tutte le operazioni di rimozione e smaltimento sono tracciate grazie alla Maelstrom App, messa a punto la scorsa primavera da GEES Recycling e pensata per seguire il rifiuto in ogni sua fase, dalla raccolta al riciclo, così da rendere trasparente e completo il processo.
“Trasportati dalle correnti, i rifiuti marini, rappresentati soprattutto da plastica, raggiungono ogni area del pianeta, contaminando gli ecosistemi, danneggiando gli animali e mettendo a rischio la nostra stessa salute”, commenta Fantina Madricardo, ricercatrice del Cnr-Ismar e coordinatrice del progetto. “Contribuire ad affrontare questa sfida globale è l’obiettivo finale di Maelstrom, un progetto che riunisce 14 partner da otto diversi Paesi. L’approccio non è solo tecnologico, comunque: al di là degli strumenti che la scienza ci consente di sviluppare, infatti, il progetto prevede diversi eventi e momenti di incontro e informazione in Italia e in Portogallo, per favorire il coinvolgimento e la diffusione della consapevolezza di ognuno”. La quantità crescente di rifiuti accumulati nei fiumi e negli oceani di tutto il mondo sta danneggiando la salute degli ecosistemi e degli animali. Anche la salute umana è a rischio, perché la plastica finisce per disintegrarsi ed entrare nella catena alimentare, sotto forma di microplastiche, recentemente trovate anche nel sangue umano. Si stima che negli oceani siano accumulati 83 milioni di tonnellate di plastica e la loro rimozione, per quanto necessaria, è difficile e costosa. Per questo motivo, le innovazioni tecnologiche come quelle che Maelstrom sta sviluppando sono estremamente utili per affrontare questa grande sfida globale.
Maelstrom identifica hotspot di accumulo di rifiuti marini e ne valuta l’impatto sugli ecosistemi in due siti pilota: nel fiume Ave, in Portogallo e nell’area costiera di Venezia, in Italia. Le tecnologie implementate nei due siti pilota sono una barriera di bolle (Bubble Barrier) installata nel fiume Ave, che cattura i rifiuti, e una Piattaforma robotica di pulizia dei fondali, operativa nell’area costiera di Venezia, che raccogli i rifiuti direttamente dal fondale. In seguito alle operazioni di rimozione, sarà svolta una serie di indagini per valutare l’efficienza delle tecnologie di rimozione e per stimarne gli effetti a lungo termine sugli ecosistemi. I rifiuti rimossi saranno smistasti grazie a un robot a intelligenza artificiale e passeranno attraverso avanzati processi di riciclaggio, che permetteranno ai materiali rigenerati di rientrare nella catena di approvvigionamento industriale, per esempio come precursori chimici, polimeri e altri materiali utili per scopi industriali. Maelstrom utilizzerà inoltre un prototipo basato sulla pirolisi a bassa temperatura in grado di produrre carburante marino di seconda generazione. Il combustibile prodotto sarà utilizzato per alimentare le tecnologie di rimozione dei rifiuti marini di Maelstrom, creando un ciclo autoalimentato.
Vino, presidente Veneto Zaia incontra ministro LollobrigidaVenezia, 6 giu. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia si sono incontrati questo pomeriggio a Roma, al Masaf, per continuare a elaborare strategie di promozione e tutela dei vini di Conegliano Valdobiaddene.
“Dopo il protocollo d’intesa, firmato nelle scorse settimane anche con il governatore della Sicilia Renato Schifani, oggi con il presidente Zaia per difendere un comparto strategico per il Sistema Italia”, ha affermato il ministro Lollobrigida. “Valorizzare prodotti che nascono in territori riconosciuti come patrimonio dell’umanità – ha aggiunto -, come le Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, è un obiettivo del Governo Meloni che vuole salvaguardare un’agricoltura eroica e tradizionale, i cui frutti principali sono rappresentati da uve e vini di qualità, tutelati da marchi DOC e DOCG. Lavoreremo in sinergia per trasferire buone prassi, migliorare la formazione specialistica, difendere questa eccellenza dal mercato del falso ed elaborare una strategia per il turismo di settore”. “Due terre apparentemente diverse, lontane, quasi agli antipodi. Ma in realtà con questo protocollo è nato un asse formidabile fra il Veneto, Pantelleria e le strutture del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Devo ringraziare tutti coloro che hanno costruito legame che attraversa l’intera Penisola, andando a valorizzare le produzioni, l’identità, la capacità rendere unici, anche nel dialogo, due territori diversi. Il protocollo porta con sé anche momenti di approfondimento, studio, sviluppo di nuove sinergie e paradigmi di promozione. Si lavorerà nel portare le eccellenze agli occhi dei potenziali visitatori da tutto il Mondo: perché l’agricoltura eroica del Veneto e di Pantelleria sia ancor più volano di sviluppo economico, occupazione, turismo”, afferma il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Roma, 5 giu. (askanews) – Gardaland SEA LIFE Aquarium ha come mission l’intento di trasmettere ai suoi Visitatori la conoscenza, l’importanza e la cura dell’ambiente marino. Pertanto, è da sempre impegnato in esperienze di edutainment e iniziative outdoor a favore dell’ambiente che coinvolgono non solo le istituzioni del territorio di riferimento ma anche le principali organizzazioni attive sul territorio nazionale ed internazionale.
In prima fila quest’anno ci sarà una rappresentanza di circa 40 dipendenti con familiari ed amici che, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani – giovedì 8 giugno – contribuiranno alla “Global Beach Clean”, un’iniziativa che coinvolge per 24 ore tutti i dipendenti dei 46 Sea Life del mondo con l’obiettivo di raccogliere un quantitativo di rifiuti che superi quelli raccolti negli anni precedenti. L’attività è organizzata da Sea Life Trust, l’ente benefico di Sea Life che opera a livello globale per proteggere gli oceani del mondo e la straordinaria vita marina che vi abita grazie alla creazione di strutture che ospitano animali in pericolo oltre che per fornire loro le cure adeguate prima della re-immissione in mare. Gardaland Sea Life Aquarium è, infatti, una tra le 46 strutture del brand Sea Life, la più grande rete di Acquari del mondo, situati in 19 Paesi tra Europa, Nord America, Asia e Oceania. Attraverso la grande rete Sea Life, composta da zoologi, biologi marini ed altri esperti del settore, ogni anno circa 23 milioni di Ospiti si avvicinano e si innamorano dell’ambiente marino impegnandosi poi a proteggerne la vita. Sea Life si prende cura di oltre 160.000 animali di oltre 4.000 specie diverse occupandosi dell’approvvigionamento etico, della ricerca scientifica, del rehoming, del salvataggio e dei programmi di riproduzione. Ogni anno vengono allevati oltre 3.500 animali, salvate circa 200 foche e tartarughe e liberati in natura oltre 150 animali. Sabrina De Carvalho, Amministratore Delegato Gardaland commenta: “Siamo davvero orgogliosi di poter partecipare a questa iniziativa di portata mondiale. Siamo fortemente motivati e speriamo davvero in un futuro dove gli oceani siano sani, adeguatamente protetti e ricchi di vita”. E prosegue: “Questi eventi sono anche un’ottima attività da svolgere in famiglia e un modo meraviglioso per aiutare i bambini a comprendere gli habitat locali e l’importanza di proteggere le nostre risorse naturali”.
La giornata “Global Beach Clean” avrà inizio con tutti i volontari che, dotati di guanti protettivi e sacchi per la spazzatura, si muoveranno fronte lago per la pulizia della spiaggia, ispirando anche i cittadini presenti a sostenere il lavoro a favore dell’ambiente marino. I volontari di Gardaland Sea Life Aquarium saranno interamente dediti all’ambiente con la possibilità di contribuire con le proprie ore alla protezione e alla conservazione delle creature acquatiche autoctone sommando le proprie ore a quelle degli altri Sea Life nel mondo per un totale di 24 ore.
Giornata Ambiente, Favero (Pd): in Veneto imprese più avanti di politica regionaleRoma, 5 giu. (askanews) – “Ogni 5 giugno nel mondo si celebra la Giornata mondiale dell’Ambiente, quest’anno dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica. Nello sforzo per contrastare la crisi climatica la green economy rappresenta un’occasione imperdibile per rilanciare interi comparti dell’economia italiana e promuovere modelli virtuosi di gestione ambientale e conservazione della natura. Le imprese venete sono un caso esemplificativo di questa nuova tendenza. In Veneto, nell’ultimo quadriennio come registra la Fondazione Symbola, quasi un’impresa su quattro ha investito in tecnologie green a maggior risparmio energetico e a minor impatto ambientale. Si tratta di circa 34.000 imprese, che rappresentano quasi il 10% di tutte le aziende che hanno investito in sostenibilità in Italia. Accanto a questo scenario virtuoso tante sono nella regione le incognite dal punto di vista ambientale: consumo di suolo record, dissesto idrogeologico, criticità nella qualità dell’aria e delle acque, scarse azioni concrete di adattamento alla crisi climatica, seria tutela delle produzioni agricole di qualità e della pesca da fenomeni meteo mai visti prima. È quindi necessario un nuovo patto tra politica, associazioni di categoria, sindacati e cittadini per dare risposte alle nostre comunità che dimostrano giorno per giorno di essere più attente all’ambiente rispetto a chi le governa da oltre venticinque anni e crede di conoscerle meglio di altri”. Lo dichiara nella Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023 Matteo Favero, Responsabile Forum Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto.
Giro d’Italia, Zaia: doveroso omaggio a vittime VajontLongarone, 26 mag. (askanews) – “Oggi la carovana del Giro d’Italia ha fornito un importante momento di memoria ma anche di riflessione. Si è fermata per un attimo la kermesse festosa e insieme abbiamo sostato al Sacrario di Fortogna di fronte ai 1910 cippi che ricordano i morti nella tragedia del Vajont. Da questo omaggio scaturisce il cordoglio per una ferita che non potrà mai rimarginarsi in tanti della nostra Terra ma anche l’interrogativo su quale deve essere il rapporto tra l’uomo e la natura. L’uomo non è il padrone assoluto del pianeta, non è invincibile; deve vivere mantenendo un rapporto di rispetto verso la natura. Questa riflessione ormai è quotidianità, spetta a noi sostenerla e portarla avanti nella comunità”. Queste le parole del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, a margine della cerimonia a Fortogna con la quale il Giro d’Italia ha reso omaggio alle tantissime vittime della grande sciagura del Vajont, che travolse e distrusse Longarone il 9 ottobre del 1963.
“In questi giorni, in altre regioni e in situazioni dettate da cause pur differenti, abbiamo assistito a nuove immagini di tragedia, distruzione e dolore – prosegue il Presidente -. Di fronte all’esigenza di una maggiore sensibilità nel rispetto del pianeta la tragedia del Vajont rimane un monito affinché l’indispensabile sfruttamento della natura sia sempre equilibrato, in condizioni di sostenibilità per il territorio e di sicurezza per la comunità. Davanti a quella serie di cippi, riflettevo che se l’attenzione verso l’emergenza idrogeologica, la sensibilità per l’ambiente e il mutamento climatico, sono oggi costante motivo di impegno e confronto, lo dobbiamo anche al sacrificio di coloro che sessant’anni fa anni sono stati vittime di quell’incauto e incosciente sfruttamento delle risorse da parte di chi si era sforzato di piegare pericolosamente la natura all’interesse dell’uomo”. “Quei quasi duemila cippi – conclude il Governatore – incarnano un dolore mai venuto meno cui ha contribuito ma anche la mancanza di risposte adeguate per i sopravvissuti, compresa quella definitiva alla richiesta di giustizia. Ma sono anche il simbolo di una comunità totalmente devastata che nel dolore è riuscita anche a guardare avanti e, come sanno fare i Veneti, senza troppi pianti si è rimboccata le maniche, risorgendo e contribuendo a un progresso più grande. L’omaggio del Giro d’Italia a Longarone penso vada letto come un momento importante per onorare i morti ma anche i sopravvissuti che non si sono arresi e con sacrificio hanno restituito alla loro valle quell’aspetto e quel benessere che oggi tutti hanno avuto occasione di vedere”.
Comune Venezia: Presentato a Mestre “Insieme lettori più forti”Venezia, 25 mag. (askanews) – Presentato oggi in conferenza stampa alla Biblioteca Civica Vez di Mestre “Insieme lettori più forti”, il progetto del Comune di Venezia con il Servizio VEZ Rete Biblioteche che mira a creare un ecosistema locale favorevole alla lettura, promuovendola in modo capillare nel territorio con il coinvolgimento di ogni fascia d’età. Il progetto ha vinto il bando promosso da CEPELL (Centro per il Libro e la Lettura) per i comuni che abbiano ottenuto la qualifica di Città che legge e promosso azioni di coordinamento istituendo un Patto per la lettura cittadino. Quello del Comune di Venezia è stato scelto, assieme a Firenze, tra i due migliori progetti per comuni sopra i 100mila abitanti, vincendo la concorrenza di città come Napoli, Torino, Bologna, Bergamo, Padova, Catania. Il progetto viene realizzato con il finanziamento del “Centro per il libro e la lettura”.
“Insieme lettori più forti”, è stato spiegato, intende promuovere e diffondere la lettura attraverso un’azione coordinata e integrata delle varie strutture e soggetti presenti sul territorio, mediante iniziative che sappiano coniugare il valore formativo della lettura con una certa dimensione “ludica” e la sua valenza di strumento di dialogo in grado di favorire lo sviluppo e la coesione sociale. L’obiettivo è rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e uno strumento d’inclusione e partecipazione, realizzando azioni che coinvolgano, oltre ai luoghi tradizionalmente deputati, anche spazi di scambio e relazione negli ambienti della vita quotidiana, attraverso esperienze che permettano ai libri di entrare nei vari ambiti della socialità. Per attuare le varie fasi del progetto, sono stati coinvolti come partner 31 soggetti, tutti sottoscrittori del Patto per la Lettura della Città di Venezia e che a diverso titolo operano nel territorio, promuovendo direttamente o indirettamente la buona pratica della lettura (associazioni, librerie, istituti comprensivi, scuole superiori, agenzie di comunicazione ed enti di formazione), amplificando il lavoro quotidianamente svolto dalle biblioteche comunali.
100 anni Rigoni Asiago, Donazzan: etica e responsabilità socialeVenezia, 24 mag. (askanews) – “Rigoni di Asiago è un’azienda che con le sue scelte improntate all’etica e responsabilità sociale ha saputo creare le basi per l’attrattività dei giovani nell’Altopiano di Asiago, creando economia e invitando a restare in questo territorio, valorizzandone il potenziale e consegnando alle nuove generazioni i valori della sostenibilità, dell’appartenenza al territorio, del rispetto della natura, della solidarietà”. Così l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro del Veneto, Elena Donazzan, è intervenuta questa mattina al Teatro Millepini di Asiago per le celebrazioni del primo secolo di storia della Rigoni di Asiago. L’azienda nell’occasione ha voluto dare un contributo agli istituti scolastici dei Sette Comuni dell’Altopiano.
“La scelta dell’azienda, guidata da una famiglia di imprenditori illuminati, di dare un contributo alle scuole, da quelle dell’infanzia agli istituti superiori, – sottolinea l’Assessore regionale – è l’ulteriore dimostrazione dell’impegno concreto di Rigoni di Asiago per la comunità di questo territorio e per i nostri giovani. Vorrei esprimere un plauso per gli investimenti fatti guardando sempre al futuro, a partire dal bio-distretto dell’Altopiano”.
Dissesto, Favero (Pd): in Veneto molto lavoro da fareRoma, 23 mag. (askanews) – “In Veneto dopo le due recenti grandi alluvioni del 2018 con la tempesta Vaia e del 2010 sono stati sì messi in campo interventi nel vicentino e nel veronese, o anche alcune azioni per il rafforzamento di argini, penso ad esempio al basso Piave. Tutto ciò però non basta per poterci sentire davvero al sicuro. Molto c’è ancora da fare nella nostra regione sulla manutenzione dei reticoli idrici, così come per i bacini di laminazione, ne mancano 8 su 23 previsti, e anche per affrontare – in un’ottica di piano integrato del sistema idrico regionale – la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, la siccità che rende il terreno impermeabile, specie alle “bombe d’acqua”, la qualità dei sistemi fluviali e – soprattutto – l’eccessivo consumo di suolo anche a fronte di una legge regionale, la 14/2017, che è del tutto inefficace allo scopo. A normativa vigente il Veneto è secondo dopo la Lombardia per terreno consumato. Infine, c’è l’annosa questione del medio corso del Piave con la nota vicenda della “casse di Ciano del Montello”. Il Partito Democratico Veneto, con incontri e dibattiti e visite di esponenti del Governo, si ricordi quella del 2019 con l’allora Sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut, ha sempre mantenuto una chiara posizione di sintesi tra le giuste rivendicazioni delle comunità locali e il tema sicurezza della sicurezza idraulica di tutti i comuni rivieraschi nelle tre province venete toccate. Attendiamo con rispetto la decisione del Tribunale delle Acque di Roma ma da noi nessuna “sindrome Nimby”, semmai la voglia di un percorso nuovo anche nelle soluzioni idrauliche prospettate per risolvere la sicurezza del Piave visto il cambio di scenario dovuto al clima che cambia. Un fiume di cui ci si ricorda solo in determinate occasioni e che forse oggi non mormora più per i tanti interessi che si incrociano dalle sue sponde”. Lo afferma Matteo Favero, Responsabile Forum Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto.
Giro d’Italia, Zaia: tutto pronto per 3 tappe in VenetoVenezia, 23 mag. (askanews) – “Stiamo preparandoci a vivere una tre giorni da ricordare, convinti che l’arrivo del Giro d’Italia porterà anche stavolta emozioni a ciclisti e appassionati. Siamo pronti ad accogliere la Carovana rosa in Veneto, che da domani percorrerà le nostre strade: da Caorle a Oderzo, dal Cadore alle Tre Cime. Il Giro d’Italia rappresenta qualcosa che va oltre le gesta dei corridori. È promozione del territorio, identità, festa e orgoglio per le piccole e grandi località percorse dalla carovana. In Veneto l’attesa è grande. Del resto, non c’è Giro senza Veneto e non c’è Veneto senza Giro”. Sono le parole con le quali il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia annuncia l’arrivo della Carovana Rosa.
I ciclisti giungeranno in Veneto domani con il traguardo della tappa da Pergine Valsugana previsto a Caorle (VE); giovedì la partenza sarà da piazza Grande a Oderzo (TV) per salire fino alla Val di Zoldo e la conclusione a Zoldo (BL). La tappa dolomitica per eccellenza è prevista il 26 maggio con partenza da Longarone e l’arrivo al rifugio Auronzo, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo. “Quest’anno abbiamo fatto le cose in grande – sottolinea -. Sono 3 tappe, 5 città coinvolte (Caorle, Oderzo, Zoldo, Longarone e Auronzo), e 500 km da percorrere in una vetrina che offrirà il meglio del Veneto. Sarà una tre giorni nella quale la nostra regione tutta potrà mettersi in bella mostra, offrendo tutto il meglio del territorio. Senza contare l’impatto economico (un arrivo di tappa è stimato in un giro d’affari dai 400 ai 600mila euro) e l’impatto turistico. Solo per citare alcuni numeri: 7 spettatori su 10 arrivano da località diverse da quelle di tappa, l’11% degli spettatori è straniero e il 52% degli spettatori sceglie di assistere al Giro per motivi turistici”.