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Gardaland Sea Life Aquarium partecipa a 24 ore Global Beach Clean

Gardaland Sea Life Aquarium partecipa a 24 ore Global Beach Clean


Gardaland Sea Life Aquarium partecipa a 24 ore Global Beach Clean


Gardaland Sea Life Aquarium partecipa a 24 ore Global Beach Clean






























1685981525 Gardaland Sea Life Aquarium partecipa a 24 ore Global Beach

Roma, 5 giu. (askanews) – Gardaland SEA LIFE Aquarium ha come mission l’intento di trasmettere ai suoi Visitatori la conoscenza, l’importanza e la cura dell’ambiente marino. Pertanto, è da sempre impegnato in esperienze di edutainment e iniziative outdoor a favore dell’ambiente che coinvolgono non solo le istituzioni del territorio di riferimento ma anche le principali organizzazioni attive sul territorio nazionale ed internazionale.

In prima fila quest’anno ci sarà una rappresentanza di circa 40 dipendenti con familiari ed amici che, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani – giovedì 8 giugno – contribuiranno alla “Global Beach Clean”, un’iniziativa che coinvolge per 24 ore tutti i dipendenti dei 46 Sea Life del mondo con l’obiettivo di raccogliere un quantitativo di rifiuti che superi quelli raccolti negli anni precedenti. L’attività è organizzata da Sea Life Trust, l’ente benefico di Sea Life che opera a livello globale per proteggere gli oceani del mondo e la straordinaria vita marina che vi abita grazie alla creazione di strutture che ospitano animali in pericolo oltre che per fornire loro le cure adeguate prima della re-immissione in mare. Gardaland Sea Life Aquarium è, infatti, una tra le 46 strutture del brand Sea Life, la più grande rete di Acquari del mondo, situati in 19 Paesi tra Europa, Nord America, Asia e Oceania. Attraverso la grande rete Sea Life, composta da zoologi, biologi marini ed altri esperti del settore, ogni anno circa 23 milioni di Ospiti si avvicinano e si innamorano dell’ambiente marino impegnandosi poi a proteggerne la vita. Sea Life si prende cura di oltre 160.000 animali di oltre 4.000 specie diverse occupandosi dell’approvvigionamento etico, della ricerca scientifica, del rehoming, del salvataggio e dei programmi di riproduzione. Ogni anno vengono allevati oltre 3.500 animali, salvate circa 200 foche e tartarughe e liberati in natura oltre 150 animali. Sabrina De Carvalho, Amministratore Delegato Gardaland commenta: “Siamo davvero orgogliosi di poter partecipare a questa iniziativa di portata mondiale. Siamo fortemente motivati e speriamo davvero in un futuro dove gli oceani siano sani, adeguatamente protetti e ricchi di vita”. E prosegue: “Questi eventi sono anche un’ottima attività da svolgere in famiglia e un modo meraviglioso per aiutare i bambini a comprendere gli habitat locali e l’importanza di proteggere le nostre risorse naturali”.

La giornata “Global Beach Clean” avrà inizio con tutti i volontari che, dotati di guanti protettivi e sacchi per la spazzatura, si muoveranno fronte lago per la pulizia della spiaggia, ispirando anche i cittadini presenti a sostenere il lavoro a favore dell’ambiente marino. I volontari di Gardaland Sea Life Aquarium saranno interamente dediti all’ambiente con la possibilità di contribuire con le proprie ore alla protezione e alla conservazione delle creature acquatiche autoctone sommando le proprie ore a quelle degli altri Sea Life nel mondo per un totale di 24 ore.

Giornata Ambiente, Favero (Pd): in Veneto imprese più avanti di politica regionale

Giornata Ambiente, Favero (Pd): in Veneto imprese più avanti di politica regionaleRoma, 5 giu. (askanews) – “Ogni 5 giugno nel mondo si celebra la Giornata mondiale dell’Ambiente, quest’anno dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica. Nello sforzo per contrastare la crisi climatica la green economy rappresenta un’occasione imperdibile per rilanciare interi comparti dell’economia italiana e promuovere modelli virtuosi di gestione ambientale e conservazione della natura. Le imprese venete sono un caso esemplificativo di questa nuova tendenza. In Veneto, nell’ultimo quadriennio come registra la Fondazione Symbola, quasi un’impresa su quattro ha investito in tecnologie green a maggior risparmio energetico e a minor impatto ambientale. Si tratta di circa 34.000 imprese, che rappresentano quasi il 10% di tutte le aziende che hanno investito in sostenibilità in Italia. Accanto a questo scenario virtuoso tante sono nella regione le incognite dal punto di vista ambientale: consumo di suolo record, dissesto idrogeologico, criticità nella qualità dell’aria e delle acque, scarse azioni concrete di adattamento alla crisi climatica, seria tutela delle produzioni agricole di qualità e della pesca da fenomeni meteo mai visti prima. È quindi necessario un nuovo patto tra politica, associazioni di categoria, sindacati e cittadini per dare risposte alle nostre comunità che dimostrano giorno per giorno di essere più attente all’ambiente rispetto a chi le governa da oltre venticinque anni e crede di conoscerle meglio di altri”. Lo dichiara nella Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023 Matteo Favero, Responsabile Forum Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto.

Giro d’Italia, Zaia: doveroso omaggio a vittime Vajont

Giro d’Italia, Zaia: doveroso omaggio a vittime VajontLongarone, 26 mag. (askanews) – “Oggi la carovana del Giro d’Italia ha fornito un importante momento di memoria ma anche di riflessione. Si è fermata per un attimo la kermesse festosa e insieme abbiamo sostato al Sacrario di Fortogna di fronte ai 1910 cippi che ricordano i morti nella tragedia del Vajont. Da questo omaggio scaturisce il cordoglio per una ferita che non potrà mai rimarginarsi in tanti della nostra Terra ma anche l’interrogativo su quale deve essere il rapporto tra l’uomo e la natura. L’uomo non è il padrone assoluto del pianeta, non è invincibile; deve vivere mantenendo un rapporto di rispetto verso la natura. Questa riflessione ormai è quotidianità, spetta a noi sostenerla e portarla avanti nella comunità”. Queste le parole del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, a margine della cerimonia a Fortogna con la quale il Giro d’Italia ha reso omaggio alle tantissime vittime della grande sciagura del Vajont, che travolse e distrusse Longarone il 9 ottobre del 1963.

“In questi giorni, in altre regioni e in situazioni dettate da cause pur differenti, abbiamo assistito a nuove immagini di tragedia, distruzione e dolore – prosegue il Presidente -. Di fronte all’esigenza di una maggiore sensibilità nel rispetto del pianeta la tragedia del Vajont rimane un monito affinché l’indispensabile sfruttamento della natura sia sempre equilibrato, in condizioni di sostenibilità per il territorio e di sicurezza per la comunità. Davanti a quella serie di cippi, riflettevo che se l’attenzione verso l’emergenza idrogeologica, la sensibilità per l’ambiente e il mutamento climatico, sono oggi costante motivo di impegno e confronto, lo dobbiamo anche al sacrificio di coloro che sessant’anni fa anni sono stati vittime di quell’incauto e incosciente sfruttamento delle risorse da parte di chi si era sforzato di piegare pericolosamente la natura all’interesse dell’uomo”. “Quei quasi duemila cippi – conclude il Governatore – incarnano un dolore mai venuto meno cui ha contribuito ma anche la mancanza di risposte adeguate per i sopravvissuti, compresa quella definitiva alla richiesta di giustizia. Ma sono anche il simbolo di una comunità totalmente devastata che nel dolore è riuscita anche a guardare avanti e, come sanno fare i Veneti, senza troppi pianti si è rimboccata le maniche, risorgendo e contribuendo a un progresso più grande. L’omaggio del Giro d’Italia a Longarone penso vada letto come un momento importante per onorare i morti ma anche i sopravvissuti che non si sono arresi e con sacrificio hanno restituito alla loro valle quell’aspetto e quel benessere che oggi tutti hanno avuto occasione di vedere”.

Comune Venezia: Presentato a Mestre “Insieme lettori più forti”

Comune Venezia: Presentato a Mestre “Insieme lettori più forti”Venezia, 25 mag. (askanews) – Presentato oggi in conferenza stampa alla Biblioteca Civica Vez di Mestre “Insieme lettori più forti”, il progetto del Comune di Venezia con il Servizio VEZ Rete Biblioteche che mira a creare un ecosistema locale favorevole alla lettura, promuovendola in modo capillare nel territorio con il coinvolgimento di ogni fascia d’età. Il progetto ha vinto il bando promosso da CEPELL (Centro per il Libro e la Lettura) per i comuni che abbiano ottenuto la qualifica di Città che legge e promosso azioni di coordinamento istituendo un Patto per la lettura cittadino. Quello del Comune di Venezia è stato scelto, assieme a Firenze, tra i due migliori progetti per comuni sopra i 100mila abitanti, vincendo la concorrenza di città come Napoli, Torino, Bologna, Bergamo, Padova, Catania. Il progetto viene realizzato con il finanziamento del “Centro per il libro e la lettura”.

“Insieme lettori più forti”, è stato spiegato, intende promuovere e diffondere la lettura attraverso un’azione coordinata e integrata delle varie strutture e soggetti presenti sul territorio, mediante iniziative che sappiano coniugare il valore formativo della lettura con una certa dimensione “ludica” e la sua valenza di strumento di dialogo in grado di favorire lo sviluppo e la coesione sociale. L’obiettivo è rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e uno strumento d’inclusione e partecipazione, realizzando azioni che coinvolgano, oltre ai luoghi tradizionalmente deputati, anche spazi di scambio e relazione negli ambienti della vita quotidiana, attraverso esperienze che permettano ai libri di entrare nei vari ambiti della socialità. Per attuare le varie fasi del progetto, sono stati coinvolti come partner 31 soggetti, tutti sottoscrittori del Patto per la Lettura della Città di Venezia e che a diverso titolo operano nel territorio, promuovendo direttamente o indirettamente la buona pratica della lettura (associazioni, librerie, istituti comprensivi, scuole superiori, agenzie di comunicazione ed enti di formazione), amplificando il lavoro quotidianamente svolto dalle biblioteche comunali.

100 anni Rigoni Asiago, Donazzan: etica e responsabilità sociale

100 anni Rigoni Asiago, Donazzan: etica e responsabilità socialeVenezia, 24 mag. (askanews) – “Rigoni di Asiago è un’azienda che con le sue scelte improntate all’etica e responsabilità sociale ha saputo creare le basi per l’attrattività dei giovani nell’Altopiano di Asiago, creando economia e invitando a restare in questo territorio, valorizzandone il potenziale e consegnando alle nuove generazioni i valori della sostenibilità, dell’appartenenza al territorio, del rispetto della natura, della solidarietà”. Così l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro del Veneto, Elena Donazzan, è intervenuta questa mattina al Teatro Millepini di Asiago per le celebrazioni del primo secolo di storia della Rigoni di Asiago. L’azienda nell’occasione ha voluto dare un contributo agli istituti scolastici dei Sette Comuni dell’Altopiano.

“La scelta dell’azienda, guidata da una famiglia di imprenditori illuminati, di dare un contributo alle scuole, da quelle dell’infanzia agli istituti superiori, – sottolinea l’Assessore regionale – è l’ulteriore dimostrazione dell’impegno concreto di Rigoni di Asiago per la comunità di questo territorio e per i nostri giovani. Vorrei esprimere un plauso per gli investimenti fatti guardando sempre al futuro, a partire dal bio-distretto dell’Altopiano”.

Dissesto, Favero (Pd): in Veneto molto lavoro da fare

Dissesto, Favero (Pd): in Veneto molto lavoro da fareRoma, 23 mag. (askanews) – “In Veneto dopo le due recenti grandi alluvioni del 2018 con la tempesta Vaia e del 2010 sono stati sì messi in campo interventi nel vicentino e nel veronese, o anche alcune azioni per il rafforzamento di argini, penso ad esempio al basso Piave. Tutto ciò però non basta per poterci sentire davvero al sicuro. Molto c’è ancora da fare nella nostra regione sulla manutenzione dei reticoli idrici, così come per i bacini di laminazione, ne mancano 8 su 23 previsti, e anche per affrontare – in un’ottica di piano integrato del sistema idrico regionale – la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, la siccità che rende il terreno impermeabile, specie alle “bombe d’acqua”, la qualità dei sistemi fluviali e – soprattutto – l’eccessivo consumo di suolo anche a fronte di una legge regionale, la 14/2017, che è del tutto inefficace allo scopo. A normativa vigente il Veneto è secondo dopo la Lombardia per terreno consumato. Infine, c’è l’annosa questione del medio corso del Piave con la nota vicenda della “casse di Ciano del Montello”. Il Partito Democratico Veneto, con incontri e dibattiti e visite di esponenti del Governo, si ricordi quella del 2019 con l’allora Sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut, ha sempre mantenuto una chiara posizione di sintesi tra le giuste rivendicazioni delle comunità locali e il tema sicurezza della sicurezza idraulica di tutti i comuni rivieraschi nelle tre province venete toccate. Attendiamo con rispetto la decisione del Tribunale delle Acque di Roma ma da noi nessuna “sindrome Nimby”, semmai la voglia di un percorso nuovo anche nelle soluzioni idrauliche prospettate per risolvere la sicurezza del Piave visto il cambio di scenario dovuto al clima che cambia. Un fiume di cui ci si ricorda solo in determinate occasioni e che forse oggi non mormora più per i tanti interessi che si incrociano dalle sue sponde”. Lo afferma Matteo Favero, Responsabile Forum Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto.

Giro d’Italia, Zaia: tutto pronto per 3 tappe in Veneto

Giro d’Italia, Zaia: tutto pronto per 3 tappe in VenetoVenezia, 23 mag. (askanews) – “Stiamo preparandoci a vivere una tre giorni da ricordare, convinti che l’arrivo del Giro d’Italia porterà anche stavolta emozioni a ciclisti e appassionati. Siamo pronti ad accogliere la Carovana rosa in Veneto, che da domani percorrerà le nostre strade: da Caorle a Oderzo, dal Cadore alle Tre Cime. Il Giro d’Italia rappresenta qualcosa che va oltre le gesta dei corridori. È promozione del territorio, identità, festa e orgoglio per le piccole e grandi località percorse dalla carovana. In Veneto l’attesa è grande. Del resto, non c’è Giro senza Veneto e non c’è Veneto senza Giro”. Sono le parole con le quali il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia annuncia l’arrivo della Carovana Rosa.

I ciclisti giungeranno in Veneto domani con il traguardo della tappa da Pergine Valsugana previsto a Caorle (VE); giovedì la partenza sarà da piazza Grande a Oderzo (TV) per salire fino alla Val di Zoldo e la conclusione a Zoldo (BL). La tappa dolomitica per eccellenza è prevista il 26 maggio con partenza da Longarone e l’arrivo al rifugio Auronzo, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo. “Quest’anno abbiamo fatto le cose in grande – sottolinea -. Sono 3 tappe, 5 città coinvolte (Caorle, Oderzo, Zoldo, Longarone e Auronzo), e 500 km da percorrere in una vetrina che offrirà il meglio del Veneto. Sarà una tre giorni nella quale la nostra regione tutta potrà mettersi in bella mostra, offrendo tutto il meglio del territorio. Senza contare l’impatto economico (un arrivo di tappa è stimato in un giro d’affari dai 400 ai 600mila euro) e l’impatto turistico. Solo per citare alcuni numeri: 7 spettatori su 10 arrivano da località diverse da quelle di tappa, l’11% degli spettatori è straniero e il 52% degli spettatori sceglie di assistere al Giro per motivi turistici”.

Governatore del Veneto Zaia incontra incaricato ambasciata Usa

Governatore del Veneto Zaia incontra incaricato ambasciata UsaVenezia, 19 mag. (askanews) – Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha ricevuto oggi a Venezia, a Palazzo Balbi, l’incaricato d’affari ad interim presso l’ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, Shawn Crowley.

Durante l’incontro sono stati affrontati argomenti di comune interesse nell’ambito delle relazioni bilaterali tra il Veneto e gli Stati Uniti d’America, paese con il quale la stessa regione ha instaurato importanti relazioni internazionali di lunga data.

Agricoltura, Coldiretti: miele nostrano per salvare l’ambiente

Agricoltura, Coldiretti: miele nostrano per salvare l’ambienteRoma, 19 mag. (askanews) – Con oltre 9mila apicoltori in Veneto ovvero il 12,8% del totale nazionale, il settore apistico regionale si prepara a festeggiare la Giornata Mondiale delle Api indetta dalle Nazioni Unite e che si celebra domani 20 maggio. Oggi nel giardino scolastico dell’Istituto Sacro Cuore di Cadoneghe in provincia di Padova Coldiretti e Campagna Amica hanno allestito una vera e propria organizzano una vera e propria caccia ai tesori dell’alveare. Tutti i bambini insieme ai docenti hanno potuto conoscere i segreti delle sentinelle ambientali più amate da grandi e piccini. Con l’occasione è stato imbandito il tavolo della biodiversità della produzione regionale con esempi di miele in via d’estinzione a causa dei cambiamenti climatici ma anche della minaccia di prodotti stranieri, insieme ad altre tipologie blasonate con denominazioni di origine e qualità. Gli operatori hanno condotto gli allievi alla scoperta della vita degli insetti operosi con la possibilità di riconoscere l’ape regina.

È stato inoltre presentato il dossier “Le api per ambiente e il nostro benessere” a cura del dott. Franco Mutinelli, responsabile Centro Referenza nazionale per l’apicoltura e direttore del Dipartimento sperimentazione e benessere animale dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie: “È necessario conoscere meglio questo insetto importante per la biodiversità e per tutelarlo adeguatamente. L’attenzione per le api è elevata, sicuramente gli apicoltori stanno lavorando per garantire a questi insetti un ambiente adeguato. Sul fronte della ricerca sono aumentate le conoscenze e le azioni per tutelare insetti impollinatori da agenti esterni e malattie”. Sono intervenuti per un saluto e un messaggio di solidarietà e vicinanza agli apicoltori il sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro, il consigliere provinciale Luigi Alessandro Bisato, il neo presidente di Coldiretti Padova Roberto Lorin.

“Un patrimonio messo a rischio dalle importazioni dall’estero cresciute di quasi il 18% e che l’anno scorso hanno raggiunto i 24 milioni di chili di cui più della metà (14 milioni di chili) da Ungheria, Romania e Ucraina con quasi 2 vasetti su 3 pieni in pratica di prodotto straniero, spiega l’analisi di Coldiretti su dati Istat. Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – continua Lorin – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti”.

Coldiretti ha calcolato anche l’emissione di Co2 necessario per importare i vasetti di miele da oltreoceano. Per il miele neozelandese, ad esempio, trasportato con aerei cargo che devono coprire una distanza di 20 mila km, vengono immessi oltre 17 mila kg di anidride carbonica in atmosfera. Le api, vere e proprie sentinelle ambientali, sono sane perché – spiega Coldiretti – gli apicoltori più esperti sanno come prendersi cura degli alveari, costantemente monitorati tutto l’anno con interventi quotidiani, indispensabili per far fronte agli imprevisti e alle improvvise variazioni meteo.

Sul fronte della biodiversità, ricorda Coldiretti, le api sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. In media una singola ape – precisa la Coldiretti – visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao.

Zaia: senza api non solo più povera la tavola ma tutto il mondo

Zaia: senza api non solo più povera la tavola ma tutto il mondoVenezia, 19 mag. (askanews) – “Se ci si pensa, non sarebbe solo il miele a sparire dalla lista della spesa se le api, e gli insetti impollinatori in generale, dovessero estinguersi. Sugli scaffali dei nostri negozi non troveremmo più una infinità di frutti e di verdure. Ma non troveremo nemmeno il caffè e il cioccolato e chissà quanti altri cibi perché sarebbe colpito il 75% dei raccolti su cui si basa la nostra sopravvivenza. Non sarebbero più povere soltanto la nostra dispensa e la nostra tavola ma tutto il mondo”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, sottolinea la sua partecipazione alla Giornata mondiale delle api che si celebra domani nel giorno in cui nel 1734 è nato Anton Jansa, apicoltore sloveno, padre dell’apicoltura moderna.

Una celebrazione in difesa di una realtà che tocca da vicino anche il Veneto che, con quasi 100.000 alveari e 9.000 apicoltori, è una delle prime regioni in Italia per la produzione di miele e derivati e vanta una DOP che dal 2010 tutela il miele delle Dolomiti bellunesi con specifico disciplinare. “Il 40% delle specie impollinatrici sono in pericolo anche a causa dei cambiamenti climatici; eppure pochi di noi sono consapevoli che il 90% delle piante selvatiche e il 75% delle colture dipendono anche da loro – sottolinea il governatore -. A fronte di questi dati sono molti i motivi che mi fanno sentire coinvolto in questa giornata; anche legati alla mia vita di amministratore e di uomo delle istituzioni. Era il 2008, infatti, quando ero ministro delle Politiche agricole e, di fronte alla preoccupante diminuzione di questi insetti ho deciso di firmare la sospensione dell’utilizzo dei neonicotinoidi per la concia delle sementi. Fu un grande passo a livello nazionale con l’obbiettivo di puntare al ripopolamento degli alveari. Anche per questo, nove anni dopo, ho salutato con soddisfazione l’istituzione di questa giornata da parte delle Nazioni Unite”.