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Veneto, Zaia: prova Alert di Protezione civile è fondamentale

Veneto, Zaia: prova Alert di Protezione civile è fondamentaleVenezia, 12 set. (askanews) – “La Prova Alert della Protezione Civile è fondamentale perché noi cittadini adesso siamo tutti in questo grande data base”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto. “In caso di emergenza, si pensi col Covid, che vantaggio avremmo avuto nel comunicare con i cittadini tramite questo messaggio. Allora non avevamo questa possibilità, quindi l’unica cosa che io potevo fare era di andare in televisione, ma se avessi avuto il messaggio, già dal primo giorno avrei detto: ‘Ragazzi, attenzione che questa qua non è un’influenza’”.

Quanto alla protezione Civile, Zaia conferma che quella del Veneto è a disposizione per il Marocco come per la Libia. In particolare, a seguito del terremoto in Marocco, “noi ci sentiamo vicini alla comunità marocchina, la più grande comunità in Veneto: un motivo in più per sentirci a disposizione”.

Operazione antidroga in Veneto, Zaia: nuova vittoria della legalità

Operazione antidroga in Veneto, Zaia: nuova vittoria della legalitàVenezia, 7 set. (askanews) – “Anche oggi la legalità ha segnato un bel punto a suo favore nella lotta alla droga, grazie alla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia e alla Guardia di Finanza di Padova, la cui perfetta collaborazione ha portato al sequestro di un nuovo ingente quantitativo di 10 chili di eroina e cocaina, con otto arresti, 30 indagati e 30 mila euro sequestrati. Rivolgo con gratitudine i miei complimenti alla DDA di Venezia e alla GDF di Padova”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta l’operazione antidroga messa a segno oggi nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Venezia.

“Immessa sul mercato, una tale quantità di droga avrebbe messo a rischio la salute di tanta gente e procurato agli spacciatori ingenti guadagni – aggiunge Zaia – evenienza scongiurata dall’intervento degli inquirenti che, anche in questo caso, hanno dimostrato grande acume investigativo e significativa capacità di presidio del territorio”.

Veneto, Zaia: regione ha 68 ospedali e li riconsegneremo tutti

Veneto, Zaia: regione ha 68 ospedali e li riconsegneremo tuttiVenezia, 1 set. (askanews) – “Oggi a Conegliano andiamo a realizzare un nuovo complesso ospedaliero per un valore di oltre 55 milioni di euro, 288 posti letto, 28 mila metri quadrati di estensione complessiva. L’edificio sarà specificatamente dedicato alle emergenze e alle urgenze quindi al nuovo pronto soccorso e alla terapia intensiva ma ospiterà anche l’area Materno infantile e molto altro ancora. Diamo compimento a un progetto che abbiamo pensato e disegnato negli anni ma che non riguarda solo questa struttura bensì molte altre realtà. Questa Giunta, infatti, ha iniziato a lavorare in una regione che aveva 68 ospedali e la riconsegnerà alla fine con lo stesso numero. Ma non sono quelli di prima, sono stati sempre aggiornati e riqualificati, con interventi importanti come questo”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto oggi all’Ospedale di Conegliano (Treviso) per la posa della prima pietra del padiglione Emrgenze e Urgenze. Il Governatore è stato ricevuto dal Direttore dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi. Erano presenti, inoltre, l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, numerose autorità e primi cittadini del territorio. Il nuovo cantiere è stato benedetto dal vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo.

“Stiamo dando ancora più spessore a un polo ospedaliero – ha aggiunto il Presidente, ringraziando tutto il personale – cosa che facciamo in tutta la regione anche con un investimento di circa 70 milioni all’anno in tecnologia di ultima generazione. La sanità veneta, ha una pianta organica di 60.000 operatori a vario titolo dei quali 12.000 medici. Grazie ad essi eroga 60 milioni di prestazioni sanitarie all’anno, alle quali si aggiungono 2 milioni di accessi al pronto soccorso. C’è una sanità ante Covid e una post Covid e con grandi sforzi stiamo recuperando anche sulle liste d’attesa conseguenza del rallentamento della pandemia. La vera soluzione è quella di riuscire ad assumere 3.500 medici che ci mancano nel Veneto e che non ci sono sul mercato”. “Nel frattempo non è che siamo stati con le mani in mano – ha sottolineato Zaia -. Abbiamo assunto 3500 persone dei quali 350 medici, ma non bastano. Abbiamo oggi professionisti settantenni che non vogliono andare in pensione e l’unico modo che la legge consente loro di lavorare è rivolgendosi al privato. Io sono per libero mercato ma no se si gioca ad armi impari. Da un lato, infatti, c’è un mercato che non ci da il numero necessario di medici dall’altro ci sono leggi che consentono ai pensionati di andare a lavorare in strutture private ma non nelle nostre”.

Turismo, Zaia: bene il trend in Veneto, nonostante maltempo

Turismo, Zaia: bene il trend in Veneto, nonostante maltempoVenezia, 4 ago. (askanews) – “La stagione turistica estiva 2023 in Veneto, nonostante il maltempo delle ultime settimane e l’aumento generalizzato dei prezzi, registra dati incoraggianti. A luglio, mese maggiormente colpito dalle intemperie, la Costa Veneta – ormai un vero ‘brand’ – ha registrato ottimi risultati: il tasso di occupazione negli alberghi è superiore all’80 per cento. Più contenuta, ma di poco, l’occupazione nelle strutture open-air, dove si ferma al 70 per cento, ma qui il meteo sicuramente ha inciso maggiormente”. Sono le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, riferendosi ai dati che emergono dalle elaborazioni presenti nella sezione di Hospitality Data Intelligence dell’Osservatorio del Turismo Regionale, aggiornata in tempo reale grazie alla collaborazione con Federalberghi Veneto, Faita Nordest, CCIAA di Padova, Padova Convention and Visitors Bureau e Hospitality Benchmark. Strumento che permette di monitorare non solo il tasso di occupazione delle strutture ricettive in Veneto, ma permette di avere un quadro specifico sul grado di soddisfazione degli ospiti.

“Con i dati qualitativi messi a disposizione nella piattaforma dell’Osservatorio del Turismo Regionale Veneto, frutto della collaborazione con The Data Appeal Company, sappiamo che nei primi mesi dell’estate 2023 (maggio-luglio) le destinazioni venete godono di un’ottima reputazione online. La valutazione dei turisti oscilla, infatti, tra l’85/100 e l’88/100 – specifica l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner -. L’accoglienza assieme all’enogastronomia rimangono i punti di forza della destinazione. Ma anche relax, evasione, svago e mare: elementi che non possono mancare quando si sceglie il litorale veneto come meta della vacanza. Le spiagge, infatti, stanno registrando, anche dalle previsioni per le prossime settimane, un’occupazione media vicina all’80 per cento sia nelle strutture ricettive sia nei campeggi, con Jesolo che si piazza al secondo posto nella classifica delle località preferite per le vacanze stilata dall’Osservatorio italiano JFC delle destinazioni balneari ‘Panorama Turismo – Mare Italia’. Jesolo è nella ‘Top 20 destinazioni balneari italiane più green d’Italia’ e sesta tra quelle più ‘trendy’. Quarto posto, invece, nella classifica delle destinazioni ‘family’ e stesso piazzamento nell’elenco di quelle più ‘giovanili’”.

Elettra Lamborghini madrina della prima “Pride Run” d’Italia

Elettra Lamborghini madrina della prima “Pride Run” d’ItaliaRoma, 3 ago. (askanews) – Sport e diritti civili a Padova corrono assieme. Sabato 2 settembre gli organizzatori della Pink Run e il Pride Village Virgo uniscono le forze per dare vita alla “Pride Run” evento ludico-sportivo in favore dell’inclusività, dei diritti civili e della solidarietà.

Suddivisa in tre percorsi, la corsa partirà alle 17 da Piazza Garibaldi, coinvolgerà il centro cittadino per arrivare al Pride Village Virgo, alla Fiera di Padova, dove la giornata si concluderà con il live show di Elettra Lamborghini, madrina dell’evento, e il djset dei Disco NoveZeroNove con Luca Morris, Lady Brian, Igor S, Paolo Cecchetto e Nando. Per informazioni e iscrizioni: https://priderun.it L’evento unisce due importanti realtà cittadine: la Pink Run, che da oltre quattordici anni organizza l’evento running per beneficenza per sole donne e il Pride Village Virgo, il grande Festival LGBTQIA+, che da sedici anni porta alla Fiera di Padova ogni anno centinaia di migliaia di visitatori.

L’idea è stata accolta con entusiasmo dalle autorità: “Padova è sempre stata una città accogliente e aperta e quindi mi fa grande piacere che sia la prima città a ospitare questa manifestazione, di dimensione nazionale, che mette insieme un evento sportivo con solidarietà, diritti e inclusione. – dichiara Sergio Giordani, sindaco di Padova – Mi piace anche che l’iniziativa sia il frutto della collaborazione tra due realtà profondamente radicate nella nostra città, capaci da una parte di inventare la Pink Run che si corre da oltre 10 anni e dall’altra il Pride Village, che è il più grande festival LGBTQIA+ del nostro Paese a dimostrazione, come dico sempre, che facendo squadra si raggiungono traguardi inimmaginabili. È una manifestazione all’insegna dello sport dell’amicizia, della voglia di stare insieme senza pregiudizi. Una giornata di festa per tutte e tutti come la città di Padova ha dimostrato di saper organizzare ed ospitare in diverse occasioni e che sono certo sarà un grande successo non solo per il numero dei partecipanti ma per lo spirito che la anima”. Una manifestazione non competitiva aperta a tutti, a partire dalla passeggiata a partecipazione gratuita di 1 km ribattezzata dagli organizzatori con l’hashtag #untaggable, “senza etichette. I più sportivi potranno iscriversi invece alle corse da 5 o da 10 km, che attraverseranno il centro cittadino, per arrivare anch’essi alla Fiera di Padova.

A sostegno dell’iniziativa è voluto intervenire anche Virgo Fund, già patrocinatore del Pride Village Virgo. La Pride Run è organizzata da IL QUBO Srl con il patrocinio del Comune di Padova e di Virgo Fund. Partner: Eau de Milano, Virgo Cosmetics Milano, Red Bull.

Università Treviso, Zaia: contratto storico per il nuovo campus

Università Treviso, Zaia: contratto storico per il nuovo campusVenezia, 2 ago. (askanews) – “Con il contratto siglato oggi tra Comune di Treviso, Università di Cà Foscari e Ipab Appiani Turazza per realizzare la nuova sede dell’Ateneo veneziano nel capoluogo della Marca viene significativamente accresciuta la caratura della città come sede accademica. Rivolgo i miei complimenti ai protagonisti, con l’augurio del miglior successo dell’iniziativa”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta la “svolta” impressa oggi al futuro universitario di Treviso.

“Si tratta del vero e proprio nuovo Campus universitario al quale si è puntato fin dall’intesa del febbraio 2022 fra i tre Enti, che hanno lavorato con celerità e sinergia encomiabili – aggiunge Zaia – garantendo alla città una struttura importante a partire dal 2025. La considero una svolta storica – conclude – perché a nessuno può sfuggire l’importanza per qualsiasi città della presenza di tanti giovani e di strutture accademiche adatte alle loro esigenze”.

”Cavalli in villa”: quinta tappa nel Trevigiano

”Cavalli in villa”: quinta tappa nel TrevigianoMilano, 31 lug. (askanews) – Ha raggiunto anche il suo traguardo della quinta tappa, nella provincia di Treviso, “Cavalli in villa”, il format promosso da Fise (Federazione Italiana Sport Equestri Veneto) con la collaborazione di Fise Nazionale e con il Patrocinio di Sport & Salute e con il sostegno dell’Istituto Regionale Ville Venete (Irvv).

Villa Spineda, a Volpago del Montello, ha fatto da palcoscenico a un fine settimana di grandi iniziative: dall’evento di morfologia araba che ha visto protagonista l’International B Arabian horse show e la Milan International Cup in tour 2023. I migliori purosangue arabi, hanno sfilato a Cavalli in Villa grazie alla collaborazione con Arabite Horse Events. Spazio alla cultura con la presentazione del libro “Scoperte e rivelazioni”, a cura del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, seguito dall’intervento di Giorgio Merli sul tema “L’analfabetismo funzionale della popolazione come maggiore freno e le bellezze artistiche come una delle maggiori opportunità”. Emozionante l’esibizione dei talenti del teatro equestre. Entrare nel mondo del “cavallo”, significa anche approfondire la sua conoscenza: la scena si apre sullappuntamento con la morfologia araba e, contemporaneamente, con il Villaggio del bambino-Pony&Motoria, che ha consentito attività gratuite per i bambini dai 3 ai 10 anni.

“Cavalli in Villa” protagonista nella splendida Villa Spineda, complesso neoclassico costruito nel ‘700, anche con l’evento nell’evento “Carrozze in villa”. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Friulana Appassionati di Carrozze, ci sarà spazio per il Concorso di Tradizione Gruppo Attacchi con le tre fasi: presentazione, passeggio e abilità di guida.

Gardaland: a bordo di Raptor 18 mln di visitatori dal 2011

Gardaland: a bordo di Raptor 18 mln di visitatori dal 2011Milano, 28 lug. (askanews) – Raptor, la montagna russa alata di Gardaland, raggiunge il traguardo di 18 milioni di visitatori a bordo, da momento della sua inaugurazione nel 2011. Raptor si conferma un ‘must do’ per i visitatori di Gardaland, un tuffo nel divertimento da 30 metri di altezza, con una velocità di 90 km/h e curve a 90 gradi.

Gli ospiti, seduti su una serie di sedili laterali sospesi in aria, percorrono 770 metri sorvolando l’area West e, tra un avvitamento e l’altro, hanno la sensazione di scontrarsi contro ben 6 ostacoli posizionati lungo il percorso, salvo sfiorarli all’ultimo secondo. Sono tre le inversioni, ovvero “capovolgimenti a testa in giù”: uno Zero-G-Roll, in grado di offrire per alcuni istanti un “momento” in cui la forza di gravità terrestre viene annullata, un “flat spin”, ovvero una figura dove si riceve una rapida ed intensa spinta laterale, infine una “In-Line-Roll”, ovvero una rotazione longitudinale completa del treno lungo il suo asse. Realizzata dall’Azienda svizzera Bollinger & Mabillard, a Raptor ogni giorno vengono dedicati ben 260 minuti di manutenzione prima di trasportare a bordo una media di circa 900 persone l’ora.

Eventi estremi a Venezia: MoSE efficace se attivato in anticipo

Eventi estremi a Venezia: MoSE efficace se attivato in anticipoRoma, 26 lug. (askanews) – Gli eventi estremi, sempre più frequenti ed intensi a causa del cambiamento climatico antropogenico, destano serie preoccupazioni per gli impatti sociali ed economici, in particolare per la città di Venezia.

Nello studio “Dynamical diagnostic of extreme events in Venice lagoon and their mitigation with the MoSE”, recentemente pubblicato su “Scientifics Reports” di Nature, un team di ricercatori internazionali dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), del Centre national de la recherche scientifique (Cnrs), della Radboud University e del Centro Previsioni e Segnalazioni Maree del Comune di Venezia ha sviluppato una metodologia di diagnostica dinamica per comprendere meglio gli eventi estremi di acqua alta (ESL) nella laguna di Venezia e per valutare l’efficacia del MoSE (Modulo Elettromeccanico Sperimentale) nella loro mitigazione. La ricerca – informa l’Ingv – ha l’obiettivo di fornire nuove strategie e soluzioni per mitigare gli effetti dei sempre più frequenti eventi estremi di acqua alta nella laguna di Venezia, indotti dal cambiamento climatico e dall’aumento globale del livello marino. La laguna di Venezia è particolarmente vulnerabile agli eventi climatici estremi che possono causare eventi di acqua alta eccezionali e danni significativi, come avvenuto l’ultima volta nel novembre 2019.

I ricercatori, pertanto, hanno sviluppato una metodologia di diagnostica dinamica basata su due indicatori: la dimensione istantanea e la persistenza inversa. Questi indicatori, derivati dalla combinazione della teoria degli eventi estremi e dei sistemi dinamici, consentono di anticipare il verificarsi e l’entità degli eventi meteomarini estremi nella laguna di Venezia. “Abbiamo basato lo studio su un’analisi approfondita dei dati registrati dal Centro Previsioni e Segnalazioni Maree di Venezia nella laguna e sull’utilizzo di metodi matematici per comprendere i meccanismi che portano ad eventi estremi di livello marino che colpiscono Venezia e sull’efficacia delle misure di mitigazione”, ha affermato Tommaso Alberti, ricercatore dell’Ingv e primo autore della ricerca.

“Le performances del MoSE, sistema di protezione recentemente messo in funzione e progettato proprio per salvaguardare la città di Venezia dagli eventi estremi di livello marino che colpiscono sempre più frequentemente la laguna, sono state valutate in relazione ai valori dei due indicatori dinamici. Il nostro studio dimostra che il MoSE agisce efficacemente riducendo e controllando l’ampiezza delle fluttuazioni del livello del mare con l’azione delle barriere mobili. Tuttavia, la sua efficacia è fortemente influenzata dalla tempistica della sua attivazione. I nostri risultati indicano che il MoSE può fornire un valido supporto per mitigare gli eventi estremi di acqua alta solo se pienamente operativo diverse ore prima del verificarsi di un evento significativo”, aggiunge Marco Anzidei, coautore della ricerca che è stata svolta anche grazie al progetto europeo Savemedcoasts2, coordinato dall’Ingv e finanziato dalla Commissione Europea sotto l’egida della Protezione Civile Europea DG-ECHO. La promozione della ricerca scientifica dedicata all’elaborazione di soluzioni innovative per affrontare le nuove sfide ambientali è parte fondamentale della collaborazione internazionale dell’Ingv per proteggere le aree vulnerabili di alto valore storico, ambientale e turistico come la laguna di Venezia. Lo studio è stato effettuato grazie alla collaborazione tra Ingv e il Comune di Venezia con il Centro Previsioni e Segnalazione Maree, nell’ambito del progetto europeo Savemedcoasts2.

Zaia: serve prudenza in montagna, 283 persone soccorse, 16 vittime

Zaia: serve prudenza in montagna, 283 persone soccorse, 16 vittimeVenezia, 24 lug. (askanews) – “La montagna, d’estate, costituisce uno degli ambienti naturali più affascinanti del mondo ma, per frequentarla in sicurezza occorre imparare a conoscerla, rispettarla, trattarla per quel che è: un paradiso naturale, ma anche un rischio per chi le si avvicina senza prudenza. In questi casi il rischio di incidenti è alto e spesso viene messa in pericolo la vita degli escursionisti e quella dei soccorritori. È accaduto di nuovo sulla ferrata Tomaselli, nel cortinese. Accade di frequente, e per questo motivo rivolgo a tutti i frequentatori della montagna in questo scorcio di luglio e in agosto un accorato appello alla prudenza perché la vacanza possa trascorrere in totale serenità”. È l’appello che il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, rivolge ai frequentatori della montagna, dopo l’ennesimo caso di due escursionisti mal equipaggiati che sono rimasti bloccati su una ferrata dolomitica a Cortina, costringendo i soccorritori a cinque ore di intervento per salvarli.

“Dal primo di maggio il Soccorso Alpino del Veneto ha soccorso 283 persone. Purtroppo sono state registrate nelle nostre montagne 16 vittime e 50 feriti gravi. Ma colpisce anche il dato dei 130 illesi che hanno richiesto l’intervento del Soccorso Alpino, spesso con l’elicottero del SUEM. È una chiara indicazione che non sempre le attività in montagna vengono pianificate con la dovuta attenzione e prudenza. Serve rispetto e preparazione per approcciarsi alle cime, anche per non dover impegnare i soccorritori in missioni che hanno sempre una componente di rischio”, aggiunge il Presidente. Secondo i dati del Soccorso Alpino del Veneto, relativi a questa prima parte d’estate, il 20% degli interventi è dovuto a incapacità. L’8% degli interventi di soccorso è invece causato dalla perdita d’orientamento, altra fattispecie che potrebbe facilmente essere evitata pianificando meglio l’itinerario. Le cadute provocano, quest’estate, il 25% degli interventi del Soccorso Alpino e i malori l’11%, complice anche il caldo dell’ultimo periodo. Il 53% delle persone soccorse sono escursionisti, con minor esperienza di montagna. Il 14% dei recuperati dal Soccorso Alpino è invece impegnato nelle ferrate.