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Presto nuovi scavi ai Fori Imperiali, ok Giunta Roma a progetto Foro Cesare

Presto nuovi scavi ai Fori Imperiali, ok Giunta Roma a progetto Foro CesareRoma, 10 giu. (askanews) – Presto al via nuovi scavi nell’area dei Fori Imperiali. La Giunta Capitolina ha infatti dato il suo via libera a una delibera – proposta dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – che approva il progetto definitivo di un nuovo lotto di scavi nell’area del Foro di Cesare.

Il progetto costituisce la prosecuzione delle indagini avviate nel 2021-22 con il sostegno dell’Accademia di Danimarca, che ha finanziato il primo intervento e ha affidato gli incarichi di elaborazione dello studio di fattibilità e della progettazione definitiva del secondo. Il costo ammonta, per questa seconda fase, a 900.000 euro. Con questo nuovo intervento, si indagherà l’area della ex via Bonella (oggi scomparsa), sul lato orientale del Foro di Cesare, nella parte che si trova al margine del marciapiede di via dei Fori Imperiali, con lo scavo di quelle che furono le cantine e gli ambienti sotterranei delle abitazioni del quartiere Alessandrino, demolito negli anni Trenta del secolo scorso, fino al raggiungimento del livello del suolo del Foro. In questo modo si potrà mettere in luce un ampio settore del Foro di Cesare che potrà poi essere inserito nel percorso di visita. Gli scavi porteranno in luce porzioni del portico orientale della piazza con l’obiettivo del miglioramento dell’accessibilità e della fruizione dell’area del Foro di Cesare, con la realizzazione di nuovi percorsi.

“L’approvazione di questo progetto rende possibile un nuovo fondamentale intervento di scavo dell’area dei Fori – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – si tratta di un’occasione importante per scoprire un altro pezzo della storia della nostra città e per rendere visibili nuove significative evidenze archeologiche”, ha concluso.

Ecco “3013”, la fantascienza di Antonella Polenta

Ecco “3013”, la fantascienza di Antonella PolentaRoma, 7 giu. (askanews) – Nella magnifica cornice del Circolo Canottieri Lazio, presieduto da Raffaele Condemi, grande successo per la presentazione del libro di fantascienza della scrittrice Antonella Polenta, “3013. I sentieri del futuro” (edizioni Masciulli). Un testo ricco che in molte parti di riferisce alla numerologia ebraica e possiede una profonda riflessione sul futuro ma anche su noi stessi. Perché nel viaggio intergalattico descritto dall’autrice i passeggeri si imbatteranno loro malgrado, attraverso il passaggio all’interno di un buco nero, in un nuovo mondo di esseri altamente sviluppati. Vicende lette con trasporto dall’attore Vincenzo Bocciarelli, che rivedremo a Roma l’8 luglio, con il suo spettacolo, presso gli spazi dell’Isola del Cinema. Al tavolo della presentazione siede anche l’editore Alessio Masciulli e ovviamente il presidente Condemi. E oltre a Bocciarelli, per il cinema in sala si riconoscono anche le attrici Eliana Miglio, Elisabetta Pellini e Lucia Stara con il regista Pierfrancesco Campanella. Ma anche lo stilista-astrologo Massimo Bomba, che ha descritto molto bene il carattere della Polenta attraverso segno e ascendente, e il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, a sua volta intervenuto commentando gli interventi precedenti sull’ipotetica esistenza degli extraterrestri sulla Terra. “In realtà – spiega l’autrice – mi sono soprattutto riferita ai miei studi scientifici in quanto biologa, sia al mio lato spirituale. Anche se esiste, come diceva Jung, un inconscio collettivo che magari mi può anche aver suggerito altri aspetti”. Commenti di apprezzamento, tra il pubblico, mentre il sole invade l’ansa del Tevere, da parte del marchese Giuseppe Ferrajoli, dell’aristocratico Fulvio Rocco de Marinis, della stilista Giuliana Civello, della creatrice di gioielli Petrana Colesanti, dell’avvocato Antonella Sotira e della direttrice della Galleria del Cardinale Colonna di Palazzo Colonna, Elena Parmegiani. Applausi e lungo firmacopie.

Margaret Atwood tra i super ospiti del Letterature festival di Roma

Margaret Atwood tra i super ospiti del Letterature festival di RomaRoma, 5 giu. (askanews) – Torna allo Stadio Palatino, all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, il Letterature Festival Internazionale di Roma, giunbto alla XXII edizione, dal titolo ‘La memoria del mondo’ in omaggio all’opera di Italo Calvino del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. Cinque serate (3, 5, 9, 11 e 13 luglio) di letture, interventi artistici e musica.

Ad aprire la prima serata di lunedì 3 luglio sarà l’attore Luigi Lo Cascio con la lettura del racconto ‘La memoria del mondo’. Gli autori invitati a leggere un inedito saranno lo scrittore, poeta e saggista basco Fernando Aramburu, vincitore del Premio de la Crítica 2016, del Premio Nacional de Narrativa 2017 e del Premio Strega Europeo 2018, e la scrittrice statunitense d’origine giapponese Julie Otsuka, finalista al National Book Award 2011 e vincitrice del PEN/Faulkner Award for Fiction e del Prix Femina Étranger 2012. Chiude la serata lo scrittore francese Jean-Baptiste Del Amo, vincitore del Prix Goncourt du Premier Roman 2008 e del Prix du Roman Fnac 2021. Il secondo appuntamento di mercoledì 5 luglio vedrà la partecipazione della scrittrice pluripremiata canadese Margaret Atwood, due volte vincitrice del Booker Prize, più volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura, voce tra le più importanti della narrativa e della poesia canadesi, dello scrittore Premio Strega Paolo Giordano e della scrittrice e saggista messicana due volte finalista al National Book Critics Circle Award e al Kirkus Prize Valeria Luiselli, che con le sue opere ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali come il Rathbone Folio Prize 2020 e il Dublin Award 2021.

La terza serata di domenica 9 luglio ospiterà il vincitore o la vincitrice del Premio Strega 2023, la scrittrice britannica Jeanette Winterson, vincitrice del Whitbread Prize, e lo scrittore turco Burhan Sönmez, presidente del Pen International, vincitore del Václav Havel Library Award e finalista al Premio Strega Europeo 2023. Chiuderà la scrittrice e giornalista tedesca di origine ucraina vincitrice del Premio Strega Europeo 2015 e dello Schubart-Literaturpreis Katja Petrowskaja. I protagonisti di martedì 11 luglio saranno il giovane Bernardo Zannoni, vincitore del Premio Campiello 2022 e Bagutta Opera Prima 2022, e il poeta ed editore inglese Sam Riviere. La serata si concluderà con la partecipazione dello scrittore statunitense William T. Vollmann, vincitore del National Book Award 2005, figura di spicco della letteratura americana degli ultimi trent’anni.

L’ultimo appuntamento di giovedì 13 luglio vedrà salire sul palco del Palatino il romanziere e accademico francese David Diop, vincitore del Prix Goncourt des lycéens, del Prix Kourouma, del Premio Strega Europeo 2019, del Los Angeles Times Book Prize for Fiction e, primo francofono, dell’International Booker Prize. A seguire lo scrittore Premio Strega Nicola Lagioia e la scrittrice nata ad Addis Abeba e residente a New York Maaza Mengiste, vincitrice del Premio The Bridge 2019 per la Narrativa e finalista al Booker Prize 2020. Quest’anno il programma sarà accompagnato da artisti e acrobati del circo contemporaneo che racconteranno la parola di Calvino proiettandoci nei suoi immaginari impossibili. Giacomo Costantini/Circo El Grito saranno protagonisti di una performance di boleadoras argentinas e incursioni acrobatiche, Anton Monastyrsky eseguirà un numero di Acrohula hop, Valeriya Davydenko si produrrà in uno spettacolo di Equilibrio in contorsione, Paolo Locci/Brigata Totem si esibirà in una performance con il palo cinese, Barbara Fiorenza e Claudio Ladisa presenteranno uno spettacolo di Acrobatica aerea.

Le cinque serate saranno tutte accompagnate da musiche composte ed eseguite dal vivo da Teho Teardo. Il Festival sarà preceduto da un’anteprima alla Casa delle Letterature con cinque appuntamenti: la scrittrice anglo-nigeriana Bernardine Evaristo giovedì 8 giugno ore 19 presenterà il suo libro Ragazza, donna, altro (Edizioni SUR), vincitore del Man Booker Prize e di un British Book Award, finalista all’Orwell Prize per la letteratura politica e al Women’s Prize for Fiction, con Djarah Kan e Igiaba Scego, la scrittrice quattro volte finalista al Booker Prize Ali Smith venerdì 9 giugno ore 19 presenterà Coda (Edizioni SUR) con Paola Soriga, la scrittrice messicana Brenda Lozano martedì 13 giugno ore 19 presenterà Streghe (Alter Ego Edizioni) con Nadia Terranova, venerdì 16 giugno l’incontro con la Cinquina finalista del Premio Strega 2023 con Melania Mazzucco, giovedì 22 giugno ore 19 la scrittrice di origine liberiana Anna Maria Gehnyei, in arte Karima 2g, presenterà Il corpo nero (Fandango Libri) con Davide Orecchio e Igiaba Scego.

Il Letterature Festival Internazionale di Roma, storica manifestazione dell’Estate Romana, è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e curata dall’Istituzione Biblioteche di Roma con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con Parco Archeologico del Colosseo, SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, con il patrocinio di AIE-Associazione Italiana Editori, ADEI-Associazione degli Editori Indipendenti, ALI-Associazione Librai Italiani, e in collaborazione con Fondazione Bellonci Liquore Strega, Ambasciata del Canada, Ambasciata del Messico, Ambasciata degli Stati Uniti, Goethe Institut, IILA-Istituto italo latino americano, Instituto Cervantes, Institut Français, AICI-Associazione delle istituzioni di cultura italiane. Anche quest’anno Rai Cultura è Media Partner della manifestazione.

Il programma è a cura di Simona Cives, responsabile della Casa delle Letterature, con il contributo di un comitato scientifico composto da protagonisti di grande rilievo del panorama letterario, quali Paolo Di Paolo, Melania Mazzucco, Davide Orecchio, Igiaba Scego e Nadia Terranova. La regia e gli interventi artistici sono a cura di Fabrizio Arcuri.

Il format delle serate prevede letture di testi letterari inediti nei quali autrici e autori del panorama internazionale declineranno il tema in una suggestiva commistione di parole, immagini e suoni.

‘Lo straordinario scenario del Palatino torna ad accogliere il Festival Letterature. La bellezza unica di Roma e la qualità degli autori protagonisti nell’edizione 2023 sono la formula vincente di questo Festival internazionale, di cui Roma è orgogliosamente promotrice’, dichiara l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. ‘Saranno cinque serate di grande interesse, incardinate sul tema comune della ‘Memoria del mondo’ e con un omaggio all’opera di Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita. Un’edizione, quindi, che ci farà riflettere sulla contemporaneità, sul rapporto tra presente e passato e sul ruolo delle città nella letteratura. Voglio ringraziare sin da ora, per il grande lavoro organizzativo, Simona Cives, lo staff della Casa delle Letterature e l’Istituzione Biblioteche di Roma oltre a tutti gli editori e gli attori coinvolti’, ha concluso Gotor.

“Letterature ha da sempre l’obiettivo di far scoprire e conoscere al grande pubblico alcune tra le voci più belle del panorama internazionale attraverso una lettura di testi dal vivo. Sarà un Festival nel segno di Italo Calvino e del racconto della letteratura, che è la vera memoria del mondo’, dichiara la curatrice Simona Cives.

‘Celebrare la storia e l’arte in tutte le sue forme è il nostro impegno quotidiano, che ci troviamo ad onorare anche oggi alla presentazione del Letterature Festival 2023’, commenta Alfonsina Russo, Direttrice del Parco archeologico del Colosseo. “Attraverso eventi come il Festival Letterature, la fusione tra passato e presente può ispirare riflessioni profonde sull’importanza della letteratura e sul suo impatto sulla società. Quest’anno celebriamo i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento, la cui influenza nella cultura italiana si estende oltre il panorama letterario. Anche quest’anno siamo fieri di essere partner di questa storica manifestazione, con l’auspicio di ripetere il successo delle edizioni passate già ospitate presso la Basilica di Massenzio e lo Stadio Palatino”.

‘L’edizione 2023 del Festival offre ai cittadini romani le voci più interessanti, italiane e non, della letteratura contemporanea, con stimolanti riflessioni sul nostro presente, illuminate anche dalle suggestioni di Italo Calvino sulla memoria del mondo”, dichiara Giovanni Solimine, Presidente Biblioteche di Roma.

Il programma completo è sul sito www.culture.roma.it/festivaldelleletterature e sui social della manifestazione. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito senza prenotazione fino ad esaurimento posti e verranno trasmessi in diretta streaming sulle pagine Facebook di Biblioteche di Roma e di LETTERATURE Festival Internazionale di Roma e sul canale YouTube di Biblioteche di Roma. Le serate avranno inizio alle ore 21.00, con accesso allo Stadio Palatino alle ore 20.30.

Torna Videocittà al Gazometro a Roma dal 13 luglio

Torna Videocittà al Gazometro a Roma dal 13 luglioRoma, 29 mag. (askanews) – Arrivato alla sua sesta edizione, torna dal 13 al 16 luglio Videocittà, il festival ideato da Francesco Rutelli, con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, che esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo e dei linguaggi digitali nel contesto culturale nazionale e internazionale. Dopo il successo dello scorso anno, che ha registrato oltre 15.000 mila presenze, il festival troverà il suo cuore pulsante nuovamente nella più grande area di archeologia industriale d’Europa: il Gazometro di Roma. In un’ottica di continuità con la precedente edizione, il tema di quest’anno sarà ancora la Transizione, intesa come processo partecipato, condiviso e basato su scelte pragmatiche e concrete, rendendo il festival anche un veicolo di valori etici e civici.

Con Eni, Main Partner, il contributo di MiC, Regione Lazio, il Comune di Roma e in collaborazione con ANICA, quattro giorni di contaminazioni artistiche tra creazioni immersive, videoarte, talks, live musicali e av performances che disegneranno l’intero complesso per portare il pubblico al centro di un’esperienza collettiva che travalica il mondo reale e sfocia in quello digitale. Eni conferma ancora una volta la partnership con Videocittà, condividendone profondamente i valori e i temi: centrale è la scelta di riproporre il festival all’interno del Complesso del Gazometro, presso il quale è stato di recente inaugurato il progetto “ROAD – Rome Advanced District”, la rete di imprese promossa da Eni e supportata da altre grandi aziende italiane. Il Distretto, polo di ricerca tecnologica con headquarter presso l’area, è dedicato alle nuove filiere energetiche e aperto al mondo dell’università, dei centri di ricerca e delle startup. ROAD rappresenta un punto di incontro importante tra mondo tecnologico e culturale, tra innovazione e sperimentazione, valori che sono parte integrante del DNA di Videocittà. A dare il via a questa edizione sarà la spettacolare e monumentale opera site-specific Mater Terrae firmata dallo studio artistico internazionale Sila Sveta – tra i principali produttori di spettacoli multimediali all’avanguardia, uno su tutti la cerimonia di chiusura della Fifa World Cup Qatar 2022 – che investirà il cilindro metallico più grande del Gazometro con un visionario vortice di proiezioni video in stretto dialogo con le musiche originali di uno dei più innovativi protagonisti del panorama musicale italiano, il produttore e compositore Mace. In questo ambiente di oltre 3000 mq prenderà dunque vita una delle esperienze immersive più emozionanti mai realizzate. L’installazione, curata da Videocittà, è stata realizzata da Eni con la produzione esecutiva di Eventi Italiani.

Un’ulteriore creazione site-specific valorizzerà la seconda struttura architettonica dell’area del Gazometro: l’Altoforno sarà infatti oggetto di un intervento curato da None Collective con una serie di contenuti video sul tema della Transizione, che faranno da quinta immateriale ai Live e i DJ set di alcuni fra i più interessanti esponenti della nuova scena audiovisiva nazionale e internazionale, dal duo francese di musica elettronica The Blaze, al pioniere della musica house e delle arti digitali Dixon, all’avant-pop dell’americana trapiantata a Berlino Lyra Pramuk, passando per gli italiani Bawrut, Ginevra Nervi, Bnkr44, Ginevra ed Elasi. L’Altoforno accoglierà poi anche Futura, una mostra collettiva che riunisce gli artisti, nazionali ed internazionali, più rappresentativi del panorama dell’arte digitale e della motion graphic contemporanea: attraverso opere di tipografia cinetica ogni artista selezionato comporrà un messaggio che esprime il tema di questa edizione. Futura vuole così essere una raccolta di voci dal presente per lasciare una traccia nel futuro. Fra gli artisti coinvolti: l’inglese Tina Touli, considerata tra i 15 migliori giovani designer del mondo, la designer computazionale Vera van de Seyp, l’illustratore e animatore cinese Zipeng Zhu ma anche Federico Leggio, Studio Mistaker e Gianluca Italiano .

Sempre nell’area del Gazometro, l’Opificio 41 ospiterà invece un programma di Live Performance audio-video fra cui quella di Nivva – realizzata in collaborazione con il Centro Ceco – in cui un avatar digitale mette lo spettatore di fronte all’onnipresenza degli algoritmi nelle nostre vite per riflettere sugli scenari futuri dell’AI; quella di Bromo – in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna – progetto di digital art che utilizza i codici cinematografici; e, infine, quella del Piove, producer e cantante dall’identità segreta che, fra estetica futuristica, 3D art, glitche e hyperpop, indaga gli orizzonti del Transumano. Anche quest’anno, il festival riserva un grande spazio alla Videoarte con una rassegna dedicata di tre serate a cura di Damiana Leoni e Rä di Martino. Protagonista della prima serata l’artista greca Janis Rafa (1984) che porta a Videocittà 2023 i suoi lavori più rappresentativi degli ultimi 10 anni fra cui Lacerate, presentata durante l’ultima Biennale d’arte di Venezia. Seguirà al termine della proiezione un talk con l’artista e Leonardo Bigazzi, curatore, e produttore di film d’artista e dal 2020 curatore della Fondazione In Between Art Film.

Nella seconda serata è in programma una rassegna di opere video provenienti dalla Collezione di videoarte del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Una collezione con lavori di autori internazionali , soprattutto italiani, che copre un arco temporale che va dagli anni Settanta fino al presente rappresentando la grande varietà di forme espressive e contenuti che caratterizzano gli artisti che lavorano con l’immagine in movimento. Con questa serata si rafforza e si riprende, dopo le due prime edizioni del festival, la collaborazione tra Videocittà e il MAXXI che prevede un altro intervento presso la Videogallery del museo nell’autunno 2023. Al centro dell’ultima serata ci sarà l’ultimo capitolo di Black Med, un progetto in continuo divenire di Invernomuto. Invernomuto è il nome della personalità artistica generata nel 2003 da Simone Bertuzzi (1983) e Simone Trabucchi (1982). Black Med, progetto iniziato in sviluppo dal 2018 ha prodotto output diversificati nell’ambito delle arti visive e del suono, per Videocittà sarà una performance live, musica e video, che esplora attraverso la cultura musicale la nozione di Mediterraneo nero, ricostruendo la mappa labirintica dei ritmi, delle sonorità e delle estetiche che attraversano il Mediterraneo.

Nell’intera programmazione del festival, un ruolo centrale è riservato ai momenti di approfondimento culturale attraverso una serie di Talk sulle grandi tematiche della comunicazione attuale. Nell’ambito del rapporto fra new media e creators digitali, The Jackal e Onemore Pictures presenteranno il progetto The Jackal Meta show, un live show che coniuga le più moderne tecnologie applicate all’audiovisivo e al metaverso, in streaming in anteprima assoluta il 14 Luglio: sul palco di Videocittà Aurora Leone e Gianluca Fru racconteranno al pubblico lo sviluppo del progetto svelando in esclusiva alcuni dei dettagli dello show. Il rapporto fra informazione e new media sarà invece al centro di tre incontri con esperti del settore guidati dal giornalista Alessandro Luna mentre lo studioso di arte contemporanea applicata ai media Nicolas Ballario sarà il maestro di cerimonie di un ciclo di incontri sul tema Intrattenimento e Video. La conduttrice radiofonica, blogger e autrice Daniela Collu si occuperà invece di alcuni incontri con gli artisti in programma al festival. Sempre all’interno del ricco palinsesto di talk, l’ADCI (Art Directors Club Italiano) accompagnerà il pubblico nell’esplorazione delle nuove frontiere dei linguaggi pubblicitari: in particolare si parlerà di Fashion Communication con Paola Cantella (Creative Strategy Director di Cosmic), di Musica e Video con Francesco Taddeucci (Creative Director di Superhumans) e di Intelligenza artificiale con Massimiliano Maria Longo (innovatore digitale, #CancerHacker e Direttore Creativo). A completare il quadro dei talk, Andrea Schiavoni di Veracura, acceleratore d’impatto sociale e ambientale, e Martina Rogato di Human Rights International Corner approfondiranno le nuove modalità di consumo digitale e il conseguente impatto sull’ambiente.

Fra i momenti salienti di questa edizione di Videocittà, c’è sicuramente Forme e colori di una scoperta il videomapping realizzato da Luca Agnani Studio a cura dall’Istituto Nazionale Fisica Nucleare per celebrare il decennale della scoperta del bosone di Higgs, avvenuta nel 2012 al CERN di Ginevra e premiata con il Nobel per la Fisica nel 2013. Uno degli edifici del complesso del Gazometro assumerà i colori e le sembianze di quegli strumenti costruiti per realizzare questa impresa scientifica: dal più potente acceleratore di particelle al mondo a rilevatori grandi come cattedrali, basati su tecnologie estremamente avanzate.

Di fondamentale importanza anche il palinsesto di Agorà, il programma professionale di Videocittà pensato per l’internazionalizzazione e il rafforzamento sui mercati esteri dell’industria creativa italiana dell’audiovisivo contemporaneo. Si parlerà di Digital Culture, di Motion graphic, Intelligenza Artificiale e Metaverso e di Festival e Live Entertainment, coinvolgendo alcune delle più rilevanti professionalità e istituzioni culturali nazionali e internazionali, fra cui Silvio Salvo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Antonia Folguera curatrice di Sonar+D (Spagna), Martin Posta fondatore di Signal Festival (Repubblica Ceca), Arianna Esposito curatrice del MIRA Festival (Spagna); il programma di Agorà prevede inoltre una serie di masterclass dedicate al cinema 3.0, realizzata in collaborazione Anica Academy e l’Unione Editori e Creators Digitali di Anica. Si parlerà anche di servizi e agevolazioni per i professionisti del nostro settore e lo faremo grazie alla collaborazione con Rete DOC. Grande novità di questa edizione è invece Agorà EXPO: per la prima volta, professionisti e aziende del settore creativo mostreranno progetti e prodotti in una nuova area espositiva allestita al piano terra del Gazometro G3, per condividere anche con il pubblico i propri contenuti ed esperienze. Tra i lavori esposti in quest’area, una serie di cortometraggi in Realtà Virtuale prodotti da Rai Cinema, le creazioni di aziende leader a livello nazionale e internazionale e delle accademie creative italiane, ma anche Still Life, un virtual reality artwork di Chiara Passa, a cura della Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Meta.

Come se non bastasse, Videocittà 2023 supporta due progetti esterni al festival. Il primo è Sinfonie Urbane a Torbellamonaca, un formato innovativo che rappresenta il primo esempio di docu-mapping, realizzato nei luoghi e con le persone di Tor Bella Monaca, il quartiere dove sarà proiettato.

Il secondo è Extravillae. Metamorfosi in bellezza, un nuovo evento cinematografico in programma nella splendida cornice di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli dedicato al tema della bellezza, che ospiterà la performance Transient dello Studio Quayola in una speciale serata speciale di raccordo tra i due Festival: la chiusura di Videocittà 2023 e l’apertura della manifestazione diretta da Remigio Truocchio.

Infine, Videocittà Awards, il premio dedicato alle nuove frontiere dell’audiovisivo. Presentati dalla giornalista Sonia Serafini, saranno assegnati alle realtà più innovative e ai talentuosi professionisti del settore, rappresentati in 5 categorie: Avanguardia digitale, Next, Arte e tecnologia, Video musicale e Comunicazione – Premio ADCI. Tra i premiati delle precedenti edizioni: Zerocalcare, Valerio Lundini, Karol Sudolsky, Lorenza Liguori, Momoka Banana, Giusy Amoroso, Borotalco Tv, Francesco Lancia e Francesco De Carlo, Canale di Venti, Quayola, Ombra Design e molti altri talenti creativi tra i più apprezzati negli ultimi anni.

La video-presentatrice di Videocittà 2023 sarà Momoka Banana. La dinamica influencer, con il mezzo che le è più congeniale, accompagnerà il pubblico introducendo i contenuti e gli appuntamenti in programma per tutta la durata del festival.

*** Videocittà è un festival ma soprattutto una piattaforma aperta e innovativa che riesce a coniugare e mettere in dialogo patrimonio architettonico, arti digitali, tecnologia e scienza, offrendo una chiave di lettura nuova e di straordinaria potenza evocativa.

Nei suoi primi sei anni di attività ha accolto oltre 350 artisti, tra premi Oscar e talenti, consacrandosi come vetrina in grado di anticipare tendenze e luogo di incontro tra tradizione e innovazione. Dal 2018 rende Roma una città più internazionale, coinvolge un pubblico vasto e senza limiti d’età (fino a contare oltre 450.000 presenze nelle precedenti edizioni), attraversando e abitando il territorio urbano nelle sue varie articolazioni: dalle meravigliose piazze storiche della città alle gallerie d’arte, dagli spazi di archeologia industriale ai luoghi più istituzionali. Una piattaforma capace anche di favorire la circolazione internazionale delle idee e promuovere l’eccellenza della filiera produttiva e occupazionale dell’audiovisivo.

Arte in esilio, a Roma mostra digitale e incontro sulle donne afghane

Arte in esilio, a Roma mostra digitale e incontro sulle donne afghaneRoma, 25 mag. (askanews) – Il 30 maggio al Goethe-Institut di Roma, l’istituto di cultura tedesco insieme all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma – in cooperazione con Biblioteca Europea, Servizio Intercultura Biblioteche di Roma e il Nassauischer Kunstverein Wiesbaden – dedicano un incontro alla condizione delle donne afghane e della loro arte e cultura in esilio.

Durante l’incontro “Afghanistan. Una cultura in esilio” sarà presentato un nuovo spazio espositivo digitale del Nassauischer Kunstverein di Wiesbaden, che ospiterà personali e collettive di artiste e artisti afghani, e che sarà inaugurato con la mostra “Hidden Statement”. All’incontro interverranno Edoardo Albinati e Francesca d’Aloja (che racconteranno del loro viaggio in Afghanistan a novembre 2022), Batool Haidari (sessuologa di Kabul che si sta specializzando nel settore della pedofilia e vive con la propria famiglia vicino a Roma), Michael Mai (avvocato di Berlino) ed Elke Gruhn (direttrice del Nassauischer Kunstverein di Wiesbaden, promotrice della mostra Hidden Statement). La moderazione è affidata ad Andreas Krueger (ex vice commissario per l’Afghanistan del governo federale tedesco).

Saranno presenti con dei contributi video Rahraw Omarzad (direttore del CCAA in EXiLe, centro per l’arte contemporanea afghana) e il collettivo artistico AVAH – Afghan Visual Arts and History. È di pochi giorni fa l’appello al Festival di Cannes della regista afghana Sahra Mani che, fuori concorso, ha presentato il suo documentario “Bread and Roses” sulla condizione femminile sotto il regime talebano. “Come tanti altri artisti, non posso tornare nel mio paese per fare il mio lavoro”, ha detto Sahra Mani, che per fare il film si è affidata alle riprese fatte con i cellulari dalle tante attiviste rimaste in Afghanistan. A quasi due anni dalla presa del potere da parte dei talebani nel Paese la situazione delle ragazze e delle donne è drammaticamente peggiorata. I gravissimi rischi che corre chi pensa e agisce diversamente spingono molte afghane impegnate a vedere nell’esilio l’unica soluzione possibile.

Cerimonia investitura a Nobile Internazionale Accademia Mauriziana

Cerimonia investitura a Nobile Internazionale Accademia MaurizianaMilano, 20 mag. (askanews) – Solenne cerimonia annuale per l’investitura dei nuovi membri della Nobile Accademia Internazionale Mauriziana, con una messa pontificale presieduta dal Gran Priore, S. Em. Rev.ma il Cardinale Francesco Monterisi, unitamente al Priore per l’Italia, S.E. l’Arcivescovo Claudio Maria Celli che si terrà sabato 20 maggio alle ore 17 alla Chiesa della Domus Mariae presso Villa Carpegna a Roma.

L’Accademia, retta da s.e. il Duca Fabrizio Mechi di Pontassieve(foto in allegato), è un sodalizio caritatevole e culturale, che trae le proprie origini dalle tradizioni religiose e militari ispirate alla figura di San Maurizio. Fondata nel 2010 quale associazione autonoma, in continuità con la Fondazione Mauriziana degli alpini, custode del Sacrario Nazionale Mauriziano di Pescocostanzo (AQ), ha lo scopo di studiare tematiche legate all’ecumenismo ed al dialogo interreligioso, nonché alla cooperazione internazionale ed alla pace tra i popoli, promuovendo iniziative culturali ed artistiche in tali ambiti, compiendo opere di beneficenza e sostegno dei più deboli in tutto il mondo, offrendo altresì mutua assistenza ed amicizia a tutti i propri membri. «Il nostro costante impegno nell’attuazione dei valori etici e morali mauriziani è premiato dalla continua crescita non solo della nostra Accademia ma dell’intero network di associazioni che sono ad essa collegate», ha commentato il Rettore Duca Mechi «Siamo sempre di più un’istituzione internazionale a servizio dei più deboli, che opera concretamente anche sul territorio nazionale per dare supporto, con diverse modalità, a tutti i cittadini: i bisognosi con le opere benefiche dell’Accademia, le vittime di emergenze con il corpo di protezione civile CASIM, gli studenti con l’Università Popolare Mauriziana, i consumatori con l’UCI e gli imprenditori con l’APICES. E’ un sistema davvero completo.» Già presente in 7 diverse Nazioni, l’Accademia investirà sabato prossimo due nuovi Ambasciatori, che attiveranno le relazioni preliminari per la creazione di altrettanti nuovi Priorati Nazionali: s.e. il Principe Roberto Schiavone di Favignana per la Lituania ed il Dott. Basem Salama Ibrahim per l’Egitto.

Grande soddisfazione è stata espressa per queste nomine dal Consigliere Superiore dell’Accademia responsabile per le relazioni internazionali e diplomatiche, Avv. Massimiliano Albanese.

Roma, Ali Smith all’anteprima del Letterature Festival Internazionale

Roma, Ali Smith all’anteprima del Letterature Festival InternazionaleRoma, 12 mag. (askanews) – Il Letterature Festival Internazionale di Roma, storica manifestazione dell’Estate Romana, scalda i motori con la tradizionale anteprima alla Casa delle Letterature. Cinque gli appuntamenti con ospiti internazionali in programma: Bernardine Evaristo giovedì 8 giugno, Ali Smith (nella foto) venerdì 9 giugno, Brenda Lozano martedì 13 giugno, incontro con la Cinquina del Premio Strega 2023 venerdì 16 giugno, Anna Maria Gehnyei Karima 2g giovedì 22 giugno. Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Il tema della ventiduesima edizione del Festival è “La memoria del mondo”, in omaggio a Italo Calvino del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. Come nelle precedenti edizioni performance artistiche e interventi musicali accompagneranno la lettura di testi letterari inediti da parte degli autori ospiti, tra i quali si segnalano Margaret Atwood e William T. Vollmann. Il festival è promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e curata dall’Istituzione Biblioteche di Roma con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con Parco Archeologico del Colosseo, SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura e con il patrocinio di AIE-Associazione Italiana Editori e ADEI-Associazione degli Editori Indipendenti.

Anche quest’anno lo Stadio Palatino sarà lo scenario della manifestazione con un format di cinque serate: 3, 5, 9, 11 e 13 luglio. Il programma è curato da Simona Cives, responsabile della Casa delle Letterature, con il contributo di un comitato scientifico composto da protagonisti di grande rilievo del panorama letterario, quali Paolo Di Paolo, Melania Mazzucco, Davide Orecchio, Igiaba Scego e Nadia Terranova, e il coordinamento artistico di Fabrizio Arcuri.

Psicoterapeuta Slepoj: promuovere con letteratura cultura positiva esistenza

Psicoterapeuta Slepoj: promuovere con letteratura cultura positiva esistenzaRoma, 10 mag. (askanews) – “Dare valore ad opere e contenuti, all’interpretazione della lettura, che l’autore e lo scrittore dà, può contribuire a cambiare la mentalità, a creare un’esperienza, modificando alcune direzioni che noi diamo alla vita”. Lo ha detto la dott.ssa Vera Slepoj, psicoterapeuta, presentando stamane, a Roma, il premio Letterario “Il Libro della Vita”, fondato insieme al Professor Diego De Leo, fortemente voluto dalla De Leo Fund Onlus e dedicato a romanzi o saggi che promuovono contenuti che danno valore positivo alla vita e all’esistenza. “Un’occasione – ha spiegato Slepoj – per promuovere, attraverso la letteratura, una cultura positiva dell’esistenza contro la cultura violenta in atto”.

“L’idea del premio – ha sottolineato il Professor Diego De Leo, psichiatra e presidente De Leo Fund – nasce dalla speranza di proponimenti positivi per il futuro, di progetti che possono ispirare le persone, i giovani, le persone vulnerabili e le persone che hanno perso qualcuno. Insomma le persone che si trovano in difficoltà e che avrebbero bisogno di un nuovo progetto per la vita. Il premio “Il libro della vita” sta proprio a rappresentare questa importanza e questa necessità di aiutarci a crescere tutti”. La cerimonia di premiazione si terrà il 21 di ottobre presso il Castello del Catajo, ai piedi dei Colli Euganei. Al vincitore sarà consegnato un premio in denaro ed un’opera realizzata per l’occasione dal celebre maestro d’arte Giampaolo Babetto. A giudicare le opere letterarie saranno personalità ed eccellenze italiane legate al mondo della cultura come Mons. Vincenzo Paglia (Presidente onorario), Marina Valensise (Presidente della Giuria), Alessandra Kustermann, Catena Fiorello, Maria Pia Garavaglia, Roberto Pazzi, Ferdinando Iezzi, Don Renzo Pegorato, Claudio Cutuli, Lorena Bianchetti e Vincenzo Pepe.

E proprio Mons. Vincenzo Paglia è intervenuto alla presentazione di stamattina, soffermandosi sul concetto di libertà nella nostra esistenza: “La libertà è un valore che va unito al rispetto della dignità umana e alla responsabilità nei confronti degli altri. Di fronte alla tentazione di considerare solo la ‘mia’ libertà con l’assolutizzazione dell’interesse particolare, come Chiesa e come cristiani riaffermiamo l’importanza di una visione della libertà intesa nel prenderci cura delle persone, in particolare dei più deboli. Solo così costruiamo un mondo più fraterno e più giusto, senza dimenticare il rispetto dell’ambiente perché senza un pianeta su cui abitare, non ci sarà futuro e nemmeno libertà”. Ad ospitare oggi l’evento di annuncio del premio la sede del Teatro del Pepe, con il professor Vincenzo Pepe, presidente della Fondazione Giambattista Vico: “Il premio “Il libro della vita” ci invita a riflettere sul senso della vita, che altro non è che la ricerca dell’armonia, perché solo quando stai bene e in armonia con l’ambiente che ti circonda, hai davvero trovato la felicità”.

“Ad essere premiato infatti – ha concluso Slepoj – sarà l’autore e l’opera capaci di contribuire a delineare i principi, i contenuti, le interpretazioni e le riflessioni sul significato della vita”.

Mercoledì 10 maggio il Premio letterario “Il Libro della Vita”

Mercoledì 10 maggio il Premio letterario “Il Libro della Vita”Roma, 7 mag. (askanews) – Mercoledì 10 maggio, alle ore 12, a Roma, in Via Valadier 36, presso il Teatro del Pepe, avrà luogo la presentazione del Premio letterario “Il Libro della Vita”, fondato dal Professor Diego De Leo e dalla dott.ssa Vera Slepoj, fortemente voluto dalla De Leo Fund Onlus e dedicato a romanzi o saggi che promuovono contenuti che danno valore positivo alla vita e all’esistenza. “Un’occasione – spiega la dott.ssa Slepoj – per promuovere, attraverso la letteratura, una cultura positiva dell’esistenza contro la cultura violenta in atto”.

Ad intervenire alla cerimonia di premiazione, oltre agli ideatori, il professor De Leo e la dott.ssa Slepoj, il Mons. Vincenzo Paglia, Lamberto Iezzi, Don Renzo Pegorato, Claudio Cutuli, Mariapia Garavaglia e Vincenzo Pepe. “Nella difficoltà di un’epoca travagliata da evoluzioni e contraddizioni, un libro dall’alto valore interiore e spirituale diventa luogo significante e può fare da filo conduttore per dare senso all’esistenza e valore ad un’evoluzione positiva dell’umanità”, conclude la dott.ssa Slepoj.

Roma, “Collezionare Cultura” alla Galleria Russo

Roma, “Collezionare Cultura” alla Galleria RussoRoma, 5 mag. (askanews) – Dopo il grande successo dei precedenti incontri del ciclo “Collezionare Cultura”, una serie di eventi dedicati al collezionista, iniziato nel 2019, a cura della Galleria Russo, in collaborazione con lo Studio Legale Montani Tesei di Roma, specializzato in Diritto dell’Arte, il prossimo 5 Maggio alle 17:30 si terrà l’appuntamento conclusivo del 2023 dedicato all’arte e alle imprese, dal titolo “Arte in impresa – Corporate Art Collection”. Interverranno: Avvocato Virginia Montani Tesei, Studio Montani Tesei, Roma, esperta in Diritto dell’Arte; Fabrizio Russo, Galleria Russo, Roma; Federico Russo, Dottore Commercialista, Omnia Consulting Italia, Roma; Katia da Ros, Vicepresidente di Confindustria con delega alla cultura, ambiente e sostenibilità.

Nell’incontro verrà trattato il tema delle “Corporate Art Collection”, la loro nascita ed evoluzione collezionistica normativa. La Galleria Russo, giunta quest’anno ai suoi 125 anni di attività, sceglie di investire in cultura e creare appuntamenti specifici in cui trattare tematiche di interesse per gli appassionati d’arte che operano nel settore o per coloro che vogliano saperne di più sul processo di acquisto di un’opera. La serie di incontri, iniziati a gennaio scorso e che si sono tenuti mensilmente, ha visto gli specialisti del settore affrontare temi chiave per collezionisti, esperti e amanti del mondo dell’arte. Un’occasione per far chiarezza ed esaminare i passi, le procedure e le raccomandazioni utili al collezionista: dall’acquisto di un’opera d’arte, alla sua possibile alienazione sino casi più particolari come i prestiti per le mostre, la libera circolazione dei beni d’arte, nonché la gestione ordinaria e straordinaria della collezione. Tutti gli incontri si svolgeranno presso il centro Roma Eventi-Piazza di Spagna, via Alibert, 5a.