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Oltre 180.000 visitatori in due mesi per “Euphoria-Art is in the Air”

Oltre 180.000 visitatori in due mesi per “Euphoria-Art is in the Air”Roma, 25 feb. (askanews) – C’è ancora un mese di tempo, fino a domenica 30 marzo 2025, per visitare “Euphoria – Art is in the Air”, la mostra interattiva di arte contemporanea di Balloon Museum in corso negli spazi de La Nuvola (EUR) di Roma che sta riscontrando un grande successo di partecipazione di pubblico.


L’esposizione, a cura di Valentino Catricalà con la collaborazione di Antonella Di Lullo, con il patrocinio del Comune di Roma e del MiC – Ministero della Cultura, ha infatti registrato oltre 180.000 visitatori in soli due mesi, conquistando adulti e bambini, appassionati di arte e curiosi con ambienti onirici e surreali, labirinti geometrici e architetture gonfiabili, opere cinetiche e sonore, sfere rotolanti e palloncini fluttuanti. Inoltre per l’ultimo mese di apertura della mostra sono in programma anche una serie di speciali aperture serali con aperitivo e dj set.


Dopo Roma,”Euphoria – Art is in the Air” si sposterà a Parigi nel prestigioso spazio del Grand Palais dal 5 giugno al 28 agosto 2025. L’esposizione presenta oltre 20 installazioni monumentali e opere d’arte gonfiabile interattive, la maggior parte delle quali realizzate per l’occasione da rinomati artisti contemporanei internazionali: Carsten Höller, Philippe Parreno, Martin Creed, Marta Minujín, Hyperstudio, Rafael Lozano-Hemmer, Ryan Gander, A.A. Murakami, Karina Smigla-Bobinski, Cyril Lancelin, Camille Walala, Philip Colbert, Quiet Ensemble, SpY, Nils Völker, Sun Yitian, MOTOREFISICO e Alex Schweder.


Con “Euphoria – Art is in the Air”, il Balloon Museum propone per la prima volta un viaggio nell’arte contemporanea attraverso opere gonfiabili concepite non solo come medium artistico, ma anche come contenitori di interazione e coinvolgimento attivo del pubblico. Ogni angolo della mostra è una scoperta, un mondo da esplorare, dove le installazioni trasformano i 7.000 mq de La Nuvola in un luogo di meraviglia tra forme inaspettate, colori, luci e suoni.

FraMmenti Club, nuovo incontro con il collezionista Antonio Martino

FraMmenti Club, nuovo incontro con il collezionista Antonio MartinoRoma, 13 feb. (askanews) – È il collezionista Antonio Martino l’ospite del prossimo appuntamento di FraMmenti Club, il 20 febbraio al Palazzo delle Pietre a Roma. Per il ciclo “My Roma” Clara Tosi Pamphili, ideatrice e curatrice del ciclo che esplora la città nella sua pluralità di voci, eventi e protagonisti, dialogherà con il collezionista. Martino spiegherà perché l’arte sia il suo “violino d’Ingres”, parafrasando la celebre opera di Man Ray che ritrae l’amata musa e modella Kiki de Montparnasse. Una passione, la sua, nata nel 1989 con l’inizio della propria collezione e alimentata nel tempo da un’attività di ricerca, aggiornamento e mecenatismo.


FraMmenti Club prende vita dal desiderio di restituire alla città di Roma la curiosità verso il sapere, condividendolo con la collettività intera. Ospitato all’interno del Palazzo delle Pietre, progetto di ospitalità della famiglia Mazzi, è un luogo che rappresenta una storia di mecenatismo contemporaneo. Un club con una formula di divulgazione che rinnova la tradizione delle accademie romane, valorizzando il territorio e il suo dna creativo e i suoi protagonisti. Il primo ciclo di incontri di FraMmenti Club, dal titolo “L’Eterna Scoperta del Visibile e dell’Invisibile”, ha visto protagonisti direttori di Musei e Fondazioni d’Arte, costumisti, architetti e personalità di spicco impegnati in un racconto speciale di luoghi noti e meno noti della Città Eterna. Nella stagione 2024-25 il Club ha avviato il ciclo “My Roma”, dedicato a personaggi, eventi e protagonisti di uno panorama culturale in continua trasformazione.

A Palazzo Venezia visite al cantiere di restauro Appartamento Barbo

A Palazzo Venezia visite al cantiere di restauro Appartamento BarboRoma, 6 feb. (askanews) – Il VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia, diretto da Edith Gabrielli, promuove un programma di visite guidate gratuite al cantiere di restauro dell’Appartamento Barbo costruito su committenza del cardinale veneziano Pietro Barbo, divenuto pontefice con il nome di Paolo II. Le sette sale più antiche di Palazzo Venezia – site al primo piano rivolto su Piazza Venezia – in cui era custodita, fra l’altro, la celebre collezione di glittica, numismatica e oreficeria del cardinale Barbo, si svelano al pubblico in tutto lo splendore dei propri dettagli decorativi grazie alla guida di operatori esperti, consentendo di toccare con mano l’eccellenza italiana nel settore del restauro.


Sono infatti in corso, nell’ambito dei lavori di realizzazione della nuova Stazione Venezia della Linea C della Metropolitana di Roma, gli interventi di consolidamento strutturale di Palazzo Venezia e, al contempo, quelli di restauro dell’Appartamento Barbo, autentico gioiello del Rinascimento. Le operazioni di restauro, eseguite in linea con le direttive metodologiche del Ministero della Cultura, sono volti a garantire la conservazione degli apparati decorativi (soffitti, pavimenti e dipinti parietali) che, nel corso del tempo, hanno subito numerosi interventi manutentivi e di restauro legati al mutare delle destinazioni d’uso degli ambienti.


I lavori nell’Appartamento Barbo costituiscono la prima fase di un intervento più ampio che coinvolgerà, nei prossimi mesi, altri ambienti del piano nobile di Palazzo Venezia, incluse le Sale Monumentali: la Sala del Mappamondo, la Sala Regia e la Sala delle Battaglie. Nel pieno rispetto del continuo e proficuo dialogo che il VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia intesse da sempre con la propria comunità, il cantiere di restauro è stato concepito come un cantiere “aperto”; in tal modo cittadini e turisti potranno prendere parte alle visite guidate organizzate sul cantiere stesso, dialogando con gli operatori e scoprendo da un punto di vista assolutamente inedito un patrimonio unico al mondo.


Le visite all’Appartamento Barbo avranno inizio sabato 8 febbraio – a partire dalle 10 con 4 turni di visita e per un massimo di 8 persone ciascuno – per poi proseguire fino al mese di giugno con cadenza mensile. In occasione della prima visita sarà possibile ammirare i pavimenti in cotto e maiolica di alcuni ambienti dell’Appartamento nonché i soffitti lignei dipinti e i fregi murali della Sala del Pappagallo – il cui nome richiama il pappagallo di Paolo II, animale esotico al tempo piuttosto raro e costoso – utilizzata dal Papa, insieme alla Sala delle Fatiche di Ercole, per ricevere gli ospiti più fidati. In questa Sala, salendo sui ponteggi, i visitatori potranno osservare la bellezza degli apparati decorativi da una prospettiva del tutto inedita.


Dopo l’8 febbraio, il calendario prosegue con le visite alla Sala dei Paramenti – dai paramenti di Papa Paolo II – o Sala delle Fatiche di Ercole (15 marzo), ed alle Sale Monumentali: la Sala del Mappamondo (12 aprile) e la Sala Regia (17 maggio e 21 giugno) con prenotazione obbligatoria. L’attività di visita rientra fra le iniziative educative del VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia affidate dall’Istituto ad Opera Laboratori Fiorentini. La visita di sabato 8 febbraio – prevista in 4 turni, alle ore 10.00, alle 11.30, alle 13.00 e alle 15.00 – è gratuita ed è riservata ad un massimo di 8 persone a turno previa prenotazione inviando richiesta a: vi-ve.edu@cultura.gov.it Per salire sui ponteggi sarà richiesto ai partecipanti di indossare le scarpe antinfortunistica fornite dall’Istituto ad inizio visita. Si richiede un abbigliamento comodo. Le viste all’Appartamento Barbo proseguiranno secondo il seguente calendario: sabato 15 marzo 2025 – Sala delle Fatiche di Ercole o Sala dei Paramenti; sabato 12 aprile 2025 – Sala del Mappamondo; sabato 17 maggio 2025 – Sala Regia; sabato 21 giugno 2025 – Sala Regia. Le visite sono in 4 turni: alle 10, 11.30, 13 e 15 per un massimo di 8 persone a turno.

Libri, fumetti, anime e cosplay il 31 Gennaio a Euroma2

Libri, fumetti, anime e cosplay il 31 Gennaio a Euroma2Roma, 29 gen. (askanews) – Roma, venerdì 31 Gennaio 2025. Appuntamento a Euroma2 per gli appassionati di film d’animazione, fumetti, cosplay e manga, tutti invitati a raccolta per omaggiare il regista giapponese Mijazaki e confrontarsi sulle rispettive passioni. A distanza di quarant’anni dalla nascita dello Studio Ghibli, fondato nel 1985 a Tokyo, tra gli altri dal regista giapponese Hayao Miyazaki, dando vita a numerosi film d’animazione giapponese che hanno segnato un’epoca, si presenta a Roma una data-evento a tema, con ospiti esperti del settore e impersonator di personaggi dei cartoni animati, come Lady Oscar.


Il Caffè Letterario del Centro Commerciale Euroma2 (viale dell’Oceano Pacifico n. 83, Roma) inaugura il primo appuntamento del 2025 della rassegna del venerdì, dedicata alle ultime novità editoriali e agli incontri con gli Autori, con un titolo sull’immaginario fantasy: “La ragazza che amava Miyazaki” di Silvia Casini, Raffaella Fenoglio e Francesco Pasqua, edito da Einaudi Ragazzi. Un libro illustrato di narrativa per ragazzi che rappresenta una storia di passione, arte e determinazione, a ricordare l’importanza di seguire i propri sogni e credere nel potere dell’amore, ovunque esso porti. Sofia ha diciotto anni e una passione sfrenata per il grande regista giapponese Hayao Miyazaki. Sogna di andare in Giappone per diventare una disegnatrice di manga, ma per il momento si accontenterebbe di scoprire chi sia Pagot, il misterioso writer che ha ricoperto i muri del piccolo borgo in cui vive con le immagini ispirate ai film del suo amato maestro. Tra disegni, fughe in bici e incontri sorprendenti, Sofia affronterà le proprie paure e i propri dubbi, imparando a credere in sé e nella forza del talento. Ad attendere il pubblico ci sarà, oltre all’autrice Silvia Casini, uno tra i maggiori esperti di fumetti, anime e manga, regista e docente di cinema e animazione, Francesco Chiatante, che la intervisterà nell’area talk adibita per l’occasione al 2° piano, davanti alla libreria La Feltrinelli. Venerdì 31 Gennaio sarà possibile incontrare, a partire dalle 16:30, negli spazi del Centro Commerciale della capitale e poi durante la presentazione, alle ore 17:30, l’impersonator di Lady Oscar, Eleonora Paola Tani, cioè colei che la incarna nelle fattezze e misure descritte nel manga che ha dato ispirazione al celebre cartone animato. Una somiglianza reale con Oscar impressionante: altezza, peso, taglia e numero di scarpe; oltre al fatto di avere gli stessi capelli e non dover utilizzare parrucche.


Eleonora (Paola) Tani inizia a vestire i panni di Oscar nel 1996 quando è già indossatrice e modella. Nel 2003 vince EXPOCARTOON come miglior personaggio femminile con alta uniforme, per poi tornare in gara solo nel 2015 a Etnacomics, per omaggiare con la sua Oscar la presenza della sensei Ikeda, vince la menzione speciale della giuria con l’uniforme rossa versione manga. Il premio maggiore come cosplayer è stato essere apprezzata dalla stessa Ikeda e da dei membri del suo staff per la fisicità che riporta esattamente le misure pensate per il personaggio di Oscar dalla sensei decenni prima. Presente da quasi 30 anni nelle fiere tematiche ed eventi ha il record di vestire i panni dello stesso personaggio da 29 anni, di aver partecipato a manifestazioni con i doppiatori originali. Silvia Casini dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere, ha ricoperto il ruolo di project manager presso l’Istituto Internazionale per il Cinema e l’Audiovisivo dei Paesi Latini di Gillo Pontecorvo e Sandro Silvestri. Si è occupata di relazioni internazionali e della promozione dei film italiani all’estero. In seguito, si è specializzata in marketing strategico e ha iniziato a collaborare con diverse case di produzione e distribuzione cine-tv nel settore del product placement. Negli anni, ha collaborato con diversi siti web e testate giornalistiche. Attualmente gestisce Upside Down Magazine, è consulente esterna della Hop Film, è ghostwriter per l’agenzia Comon e scrive le riviste Anime Dossier, Anime Enciclopedia e Confidenze. Ha curato la sezione cinematografica della mostra Itadakimasu – Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime (Palazzo della Meridiana, dal 12 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024). A Roma è responsabile della programmazione culturale dei Japan Days del Mercatino Giapponese.


Raffaella Fenoglio è scrittrice per ragazzi, autrice di ricettari detox a basso indice glicemico e di cinericettari. È anche blogger di «Tre Civette sul Comò», fa parte del comitato «Città che legge» di Bordighera ed è socia fondatrice di P.E.N.E.L.O.P.E., associazione apartitica per la parità di genere. Francesco Pasqua, laureato in Discipline dello Spettacolo, è scrittore e sceneggiatore. Ha sceneggiato “Soltanto uno scherzo” con Maurizio Crozza ed è stato story editor di Copperman con Luca Argentero. Tutti e tre gli scrittori sono gli autori del bestseller La cucina incantata (Trenta editore), che dopo essere uscito in versione illustrata (La cucina incantata illustrata, Trenta editore), l’11 gennaio è stato pubblicato in Spagna (La cocina encantada, Dolmen Editorial). La cucina incantata illustrata è stato anche fonte di ispirazione della mostra Itadakimasu – Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime (la prima edizione si è tenuta presso il Palazzo della Meridiana a Genova).


Francesco Chiatante. Regista e docente di cinema e animazione in scuole e università, divulgatore di cinema, fumetti e animazione, autore, videomaker e regista di film documentari, backstage video e videoclip. Apprende l’arte del cinema lavorando, tra gli altri, con maestri come Ivano De Matteo e Franco Zeffirelli. Nel 2015 completa il film Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay, sulla passione italiana ed europea per queste forme d’arte giapponesi, con interviste esclusive ad artisti, italiani, come Valerio Mastandrea, Caparezza, Paola Cortellesi, Maurizio Nichetti, e stranieri, il mangaka Yoichi Takahashi, il character designer di anime Masami Suda, l’attore e regista Shinya Tsukamoto e il regista premio Oscar francese Michel Gondry. Insegna Storia dell’Animazione Giapponese presso la Nemo Academy di Firenze dal 2018 e Fotografia Cinematografica presso la Link Campus University di Roma dal 2024, scrive articoli, speciali e fa interviste per il portale web sulla cultura pop giapponese AnimeClick.it e per la rivista di settore Nippon Shock Magazine edita da Nippon Shock Edizioni e collabora per libri, mostre e altri progetti col fisico e fumettista Andrea Romoli (autore della serie animata giapponese Spaceship Sagittarius prodotta dalla Nippon Animation nel 1986).

”E vi cerco ancora”, Fulvio Solms racconta il destino dei nonni ebrei

”E vi cerco ancora”, Fulvio Solms racconta il destino dei nonni ebreiRoma, 27 gen. (askanews) – Quando il ricordo della Shoah passa alle seconde generazioni. Con “E vi cerco ancora” (edizioni Minerva, 2024) lo scrittore e giornalista Fulvio Solms ripercorre la storia e il destino dei nonni ebrei tedeschi attraverso lettere, testimonianze, documenti e un lungo viaggio che lo ha portato in tre diversi continenti. Giovedì 30 gennaio, nell’ambito degli appuntamenti dedicati alla Giornata della Memoria, Fulvio Solms sarà al Goethe-Institut a Roma per presentare – alle 19 all’Auditorium di via Savoia 15 – il suo libro e testimoniare la faticosa e necessaria ricerca sulla sua famiglia, divisa e in parte distrutta dalla Germania nazista. Un evento in collaborazione con Biblioteca Europea, Istituto Storico Germanico di Roma, Fondazione Museo della Shoah e Minerva.


Solms, testimone di seconda generazione della Shoah, ci racconterà la vicenda dei suoi nonni, un industriale tessile e sua moglie, ebrei di Berlino, depredati dei loro beni per essere poi deportati e uccisi a Lódz. Il libro narra la vicenda del figlio che spostatosi in Italia dove vivrà per dieci anni da fuggiasco, intuirà la terribile sorte dei suoi genitori solo dopo la fine della guerra, da tre parole su un documento ricevuto della Croce Rossa: “Deportati a Lódz”. Divenuto padre racconterà pochissimo a suo figlio (l’autore del libro, Fuvio Solms, ndr), per proteggerlo dall’orrore e lenire dentro di sé dolore e senso di colpa. “Cerco di non pensare”, rispondeva al figlio che gli chiedeva se si sentisse più italiano o più tedesco, e in quale lingua formulasse i suoi pensieri. Una cortina protettiva che ha funzionato per diversi anni, ma che ha ceduto improvvisamente quando il figlio, divenuto adulto, ha perso suo padre. A quel punto ha avvertito con forza la necessità di scoprire tutto sulla fine dei nonni. Anni di ricerca lo hanno portato nei luoghi più significativi della vicenda: Berlino, Stettino, Lódz, Chelmno. E poi l’Italia, tra la Calabria, Bari e Roma. E ancora la Cina, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna. Sono stati interpellati testimoni, scovati documenti sul web e recuperati due libri sequestrati dai nazisti nel corso della deportazione: uno di essi è risultato rivelatore.


Fulvio Solms è nato nel dicembre del 1958 a Bari. Ha svolto l’intera carriera nel Corriere dello Sport, occupandosi di tutti gli sport alternativi al calcio. Il primo amore è stato il rugby, cui è seguito il passaggio al mondo dei motori: negli anni Ottanta i rally e in breve tempo la Formula 1, che lo ha portato a raccontare i gran premi da inviato in tutto il mondo. Responsabile anche degli sport invernali, ha seguito sette edizioni delle Olimpiadi, oltre alla Coppa del Mondo di sci alpino. Questo libro, in cui svela un’intensa vicenda familiare e la sorprendente ricerca storica che l’ha fatta emergere, segna il suo primo sconfinamento dallo sport.

La Crocifissione bianca di Marc Chagall anche in versione tattile

La Crocifissione bianca di Marc Chagall anche in versione tattileRoma, 20 gen. (askanews) – La Crocifissione bianca di Marc Chagall – esposta fino al 27 gennaio al Museo del Corso – Polo Museale a Roma – sarà per la prima volta accessibile anche al pubblico con disabilità visive e uditive. Accanto all’originale, è ora presente un’installazione tattile, parlante e in lingua dei segni – frutto di un lavoro interdisciplinare di diversi mesi – pensata per rendere fruibile l’opera a un pubblico sempre più ampio.


Un’iniziativa fortemente voluta da Fondazione Roma, che rinnova e conferma così il suo impegno per l’accessibilità universale e una cultura realmente aperta e fruibile. L’opera è stata presentata con numerosi rappresentanti istituzionali e professionisti del settore in un incontro moderato dalla giornalista Rachele Bombace. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Franco Parasassi e la lettera di saluto di Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, sono intervenuti: Don Alessio Geretti, Curatore degli eventi d’arte del Giubileo, Suor Veronica Donatello, Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEl e Consultore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Dino Angelaccio e Odette Mbuyi, Progettisti, Gabriella Cetorelli, Accessibilità siti Unesco del Ministero della Cultura, Camilla Capitani, MAC (Movimento Apostolico Ciechi) e Miriam Mandosi dell’ENS (Ente Nazionale Sordi). “Questo progetto riflette l’impegno di Fondazione Roma nel promuovere l’inclusività anche in ambito artistico, per consentire esperienze culturali adatte a qualsiasi tipo di disabilità fisica o sensoriale – ha sottolineato Parasassi – In quest’ottica, stiamo lavorando per ampliare il numero di opere accessibili per rendere le visite guidate fruibili da tutte le persone”.


Locatelli, con una lettera di saluto, ha elogiato l’iniziativa come un passo importante verso l’integrazione di tutte le persone nelle esperienze culturali. Don Alessio Geretti, curatore degli eventi d’arte del Giubileo, ha enfatizzato l’importanza di un’arte che parli a tutti, senza barriere, e che contribuisca alla costruzione di una società più equa e solidale.


I progettisti Dino Angelaccio, Odette Mbuyi hanno illustrato le modalità innovative di fruizione dell’opera, che integrano soluzioni multimediali e tecnologie avanzate per garantire l’accesso alla cultura a tutti.

”Compagna Cuculo”, a Roma la fumettista tedesca Anke Feuchtenberger

”Compagna Cuculo”, a Roma la fumettista tedesca Anke FeuchtenbergerRoma, 17 gen. (askanews) – Il Goethe-Institut, in collaborazione con Biblioteca Europea, Baba Jaga Fest, Coconino Press, Industrie Fluviali, Naba e Hamelin, inaugura il 22 gennaio alle 19 la mostra delle tavole originali della più importante autrice del fumetto tedesco Anke Feuchtenberger tratte dalla sua opera Compagna Cuculo. La mostra, con oltre 40 tavole, si terrà presso il KunstRaum del Goethe-Institut di Roma in via Savoia, 15 fino al 31 marzo 2025.


L’artista, presente all’inaugurazione, alle 19.30 sarà protagonista del talk “La narrazione grafica per una memoria collettiva” con Chiara Lagani, autrice del graphic novel tratto da L’amica geniale di Elena Ferrante e Ilaria Tontardini, docente di Storia dell’illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna e membro dell’Associazione culturale Hamelin. “Compagna Cuculo”, edito in Italia da Coconino Press, è un romanzo di formazione potente e visionario sull’infanzia difficile di due bambine cresciute nella Germania Est degli anni Sessanta, tra le rovine del dopoguerra e le ombre del nuovo regime comunista. Una storia che abbraccia un periodo di trent’anni, arrivando fino alla caduta del Muro di Berlino, nella quale il ricordo di traumi e abusi si intreccia con un amore quasi mistico per la natura.


In oltre dieci anni di lavoro, tra indagine interiore e incessante ricerca sulle forme del disegno, Anke Feuchtenberger ha realizzato la sua opera definitiva: un romanzo di oltre 400 pagine visionario e poetico, dove i temi dell’affetto negato e la violenza della realtà sono bilanciati da una fantasia sfrenata, dall’amore quasi mistico per la natura e da una sottile ironia. L’autrice affronta questioni complesse come la condizione femminile, l’oppressione politica, l’infanzia abbandonata e offesa, la macina cruenta della Storia, ma lo fa con la voce intima di chi sussurra all’orecchio un segreto. Anke Feuchtenberger, artista visiva e autrice, è nata a Berlino (DDR) nel 1963. Il suo lavoro – dipinti, illustrazioni, fumetti, poster, costumi e marionette – ha influenzato generazioni di disegnatori. Laureata presso l’Accademia di Berlino, insegna dal 1997 all’Università di Scienze Applicate di Ambur­go, che è diventata grazie a lei il cuore dell’avanguardia fumettistica tedesca. Dal 2008 al 2015 ha diretto con Stefano Ricci la casa editrice MamiVerlag. Tra le sue opere tradotte in italiano: Quando muore il mio cane mi faccio una giacca (Coconino Press), La fessura (Canicola), Superlacrimella (Logos), Le memorie della menta piperita, con Elena Morando; La Puttana P traccia le sue orbite (Sigaretten), tassello di una trilogia realizzata con la scrittrice Katrin de Vries e selezionata tra i libri dell’anno 2023 per The Guardian. Nel 2021 ha ricevuto il “Max und Moritz” alla carrie­ra, il più importante premio per il fumetto di lingua tedesca. Compagna cuculo è stato selezionato nella shortlist del Leipziger Buchpreis 2024, la prima volta per un graphic novel. Compagna cuculo, è nella shortlist nella categoria miglior opera del Premio del Festival di Angoulême, che si terrà dal 30 gennaio al 2 febbraio 2025.


“Compagna cuculo” (titolo originale: “Genossin Kuckuck”, Reprodukt, Berlino 2023), è stato tradotto in italiano da Mariagiorgia Ulbar per Coconino Press (2024), con il sostegno del programma di sovvenzione per le traduzioni del Goethe-Institut.

Il 23 gennaio alla Stampa Romana presentazione guida “Uffici Stampa”

Il 23 gennaio alla Stampa Romana presentazione guida “Uffici Stampa”Roma, 15 gen. (askanews) – Verrà presentata giovedì 23 gennaio, alle ore 11, nella sala conferenze dell’Associazione Stampa Romana, a Roma (in Piazza della Torretta, 36), la XXIII edizione della guida “Uffici Stampa – L’Annuario della Comunicazione Italiana”. La pubblicazione edita da Comunicare ed Informare è nata nel biennio 1996 / 1997, dall’iniziativa della giornalista Maria Grazia Giordano (attuale componente della consulta uffici stampa dell’Associazione Stampa Romana), per fornire uno strumento di lavoro utile per i giornalisti.


La presentazione sarà anche l’occasione per riflettere sul ruolo dell’ufficio stampa e della comunicazione negli Enti pubblici e nel privato, l’importanza e l’autorevolezza delle fonti e sulle innovazioni tecnologiche, legate anche all’uso dell’Intelligenza Artificiale. Dai 3 mila contatti dell’edizione 1997 l’opera è arrivata agli oltre 25 mila della nuova edizione: una mappatura attenta e puntuale rivolta ai comunicatori, ai giornalisti, ai capi ufficio stampa, agli addetti stampa, ai portavoce, ai responsabili relazioni esterne e degli uffici relazioni con il pubblico, ai direttori responsabili degli house organ della pubblica amministrazione italiana e delle aziende. Un censimento aggiornato attraverso ben 128 settori pubblici e privati, come Ministeri, Regioni, Comuni, Province, Camere di Commercio, Aziende Sanitarie, Agenzie statali, fino al mondo dell’industria, dei servizi, dello spettacolo, della scuola e dell’Università. Completano l’opera le sezioni dedicate ai documenti della professione, ai media nazionali, al glossario e un doppio Indice di ricerca (per nome di persona e per nome di Ente/Azienda). L’edizione 2025 presenterà proprio nella sezione Documenti, le normative in materia di uffici stampa e comunicazione, a partire dalla Legge 150/2000.


Alla presentazione, oltre all’autrice Maria Grazia Giordano, sono attesi, tra gli altri, il segretario dell’Associazione Stampa Romana, Stefano Ferrante, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, il presidente dell’Associazione Stampa Romana, Paolo Tripaldi, il vice presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Roberto Rossi, la presidente del Gruppo Uffici Stampa Lazio, Manuela Biancospino, il vicepresidente vicario della Consulta Uffici Stampa di Stampa Romana, Ugo Degl’Innocenti, e Gennaro Pesante dell’ufficio stampa e comunicazione della Camera dei Deputati. A moderare i lavori il presidente della Consulta Uffici Stampa ASR, Antonio Ranalli. Come ricorda Maria Grazia Giordano “alla fine degli anni ’90 gli attori che svolgevano il ruolo di addetti stampa operavano in un universo disordinato e informe. In quello scenario nacque la Guida, che vide tra i suoi sostenitori giornalisti e comunicatori come Ernesto Auci, Antonio Bettanini, Gino Falleri, Antonio Ghirelli, Bepi Nava, Mario Petrina e Alessandro Rovinetti. La pubblicazione, con la sua mappatura, cominciò a mettere ordine tra le varie professionalità. Il 3 giugno del 1997 la Guida venne presentata nella sede dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti con la moderazione di Bepi Nava e da allora, ha continuato a monitorare e fotografare il panorama italiano sia nell’ambito pubblico che privato”.

Alla Nuvola di Roma fino al 30 marzo “Euphoria – Art is in the Air”

Alla Nuvola di Roma fino al 30 marzo “Euphoria – Art is in the Air”Roma, 10 gen. (askanews) – Prosegue con successo fino al 30 marzo 2025 negli spazi de La Nuvola (EUR) di Roma la grande mostra interattiva di arte contemporanea di Balloon Museum dal titolo ‘Euphoria – Art is in the Air’, a cura di Valentino Catricalà con la collaborazione di Antonella Di Lullo, con il patrocinio del Comune di Roma e del MiC – Ministero della Cultura. Dopo la tappa di Roma, dal 5 giugno al 28 agosto 2025 la mostra si sposterà a Parigi nel prestigioso spazio del Grand Palais.


L’esposizione presenta oltre 20 installazioni monumentali e opere d’arte gonfiabile interattive – di cui la maggior parte realizzate per l’occasione da rinomati artisti contemporanei internazionali: Carsten Höller, Philippe Parreno, Martin Creed, Marta Minujín, Hyperstudio, Rafael Lozano-Hemmer, Ryan Gander, A.A. Murakami, Karina Smigla-Bobinski, Cyril Lancelin, Camille Walala, Philip Colbert, Quiet Ensemble, SpY, Nils Völker, Sun Yitian, MOTOREFISICO e Alex Schweder. Con Euphoria – Art is in the Air, il Balloon Museum cambia veste e propone per la prima volta un viaggio nell’arte contemporanea attraverso opere gonfiabili concepite non solo come medium artistico, ma anche come contenitori di interazione e coinvolgimento attivo del pubblico. Ogni angolo della mostra è una scoperta, un mondo da esplorare, dove le installazioni trasformano i 7.000 mq de La Nuvola in un luogo di meraviglia con forme inaspettate, colori, luci e suoni che stimolano i sensi e aprono a nuove prospettive. L’interazione con il pubblico è il cuore pulsante del progetto: il visitatore non è solo un semplice osservatore, ma un partecipante attivo in un percorso esperienziale che lo coinvolge totalmente.


L’Inflatable art, con la sua leggerezza e versatilità, diventa così un simbolo di un’arte che è in continuo movimento, capace di abbracciare il pubblico in un’esperienza totale. ‘Viviamo in un’epoca in cui il gonfiabile rappresenta una presenza costante nel nostro mondo occupando posizioni principali nell’entertainment, nel design, nell’architettura. Grazie a questa mostra, il gonfiabile e le sue relative declinazioni o interpretazioni, viene visto con una luce nuova: quella dell’arte visiva e della sua capacità di analisi di una società in grande cambiamento’, ha spiegato Valentino Catricalà, curatore della mostra. ‘Euphoria – Art is in the Air è un invito a riflettere sulla potenza trasformativa dell’arte, celebrando la leggerezza, l’interazione e il potere comunicativo del gonfiabile. Una nuova visione dell’arte e del mondo che ci circonda, dove ogni opera invita a un dialogo che trascende il materiale stesso e si fa veicolo di riflessione e cambiamento’. Il Balloon Museum è un progetto itinerante unico nel suo genere, che pone al centro il visitatore e la sua esperienza diretta. Prodotto da Lux Entertainment, ad oggi ha ideato altre tre mostre denominate Let’s Fly, Pop Air ed EmotionAir attualmente in tour in Europa, America e Asia. ‘Fin dalla sua nascita, il Balloon Museum ha abbracciato l’idea che gli elementi più autentici e puri dell’infanzia possano essere trasformati in potenti mezzi di espressione. Questa visione, tanto semplice quanto rivoluzionaria, è nata come risposta creativa al cambiamento del paesaggio sociale e culturale internazionale’, ha sottolineato Roberto Fantauzzi, presidente Lux Entertainment S.p.A. “Grazie alla capacità di coniugare arte e intrattenimento, creatività e meraviglia, il Balloon Museum ha offerto un’esperienza inedita e memorabile a milioni di visitatori e siamo felici oggi di ritornare a Roma, dove il progetto ha esordito nel 2021, con questa mostra inedita che porta il potere trasformativo e immaginifico dell’arte contemporanea ad adulti e bambini’, ha aggiunto.


Protagonisti dell’esposizione Euphoria – Art is in the Air sono alcuni dei più grandi nomi dell’arte contemporanea internazionale che hanno interpretato l’Inflatable art attraverso la propria cifra stilistica e visione creativa. Il percorso espositivo si sviluppa in una serie di ambienti onirici e surreali, tra labirinti geometrici e architetture gonfiabili da percorrere, opere cinetiche e sonore da attivare, sfere rotolanti e palloncini che fluttuano nell’aria. Entrando più nel dettaglio, Carsten Höller ha ideato uno psichedelico ‘Light Wall’, composto da 1.152 lampadine che si accendono simultaneamente, accompagnate da un segnale stereo, che emana impulsi luminosi alla presenza dei visitatori, invitandoli a entrare in contatto con una nuova percezione visiva e sensoriale dello spazio.


Philippe Parreno presenta le installazioni Speech Bubbles e My Room is Another Fish Bowl, pensate per esplorare l’aria come elemento di trasformazione. La prima è composta da centinaia di palloncini di colore arancione che fluttuano sul soffitto interagendo con luci e ombre. Richiamando la forma delle nuvolette dei fumetti, questi palloncini evocano un dialogo sospeso che invita il visitatore a riflettere sulla natura della comunicazione. La seconda, crea invece una sorta di acquario con diversi palloncini a forma di pesce che si muovono liberamente nello spazio seguendo la corrente d’aria creata dal passaggio del pubblico, offrendo una nuova prospettiva sul soggetto e l’oggetto dell’osservazione. ‘Work No. 3883 Half the air in a given space’ di Martin Creed è una delle sue opere più iconiche, che esplora la relazione tra spazio, materia e percezione. L’installazione, interattiva e ludica, si compone di centinaia di palloncini azzurri contenuti all’interno di una struttura a forma di serra. Il pubblico è invitato ad entrare e esplorare questo spazio, vivendo un’esperienza sensoriale disorientante. Con quest’opera, Creed invita a riflettere su come la mancanza di coordinate spaziali nell’ambiente possa influenzare la nostra percezione e il nostro senso di controllo nello spazio. Marta Minujín invita il pubblico ad entrare in ‘Sculpture of Dreams’, un’imponente scultura gonfiabile alta nove metri che, grazie ai colori vivaci e al canto degli uccelli tipici dell’Argentina, ricrea un ambiente multisensoriale che offre un momento di pace, bellezza e vitalità. Il collettivo italiano Hyperstudio presenta tre opere partecipative dedicate all’essenza dell’aria e del movimento. ‘Hyperlove’ immerge gli spettatori in un ambiente surreale e onirico, evocando la connessione profonda tra terra e cielo. Il pubblico è invitato ad entrare in una piscina di sfere rosse e a interagire nello spazio che lo circonda, tra luci, tessuti e suoni, diventando parte integrante della narrativa dinamica dell’opera; ‘Invisible Ballet’, in collaborazione con Mauro Pace, invita invece a riflettere sulle forze invisibili che plasmano il nostro mondo: l’installazione presenta un vortice di palloncini brillanti in una stanza con pareti a specchio che genera un effetto visivo affascinante e ipnotico in cui i palloncini sembrano fondersi e scomparire nello spazio. ‘La Notte di San Lorenzo’ ha invece ispirato 10 Agosto, un’installazione cinetica che ricrea un ambiente magico tra luci scintillanti e suoni, dove i visitatori possono dondolarsi dolcemente su una serie di altalene ed esprimere un desiderio, scegliendo la propria ‘stella’ per trasportare i sogni nel cosmo. L’esperienza umana diventa parte integrante dell’opera con ‘Pulse Topology’ di Rafael Lozano-Hemmer: una piattaforma composta da migliaia di lampadine sospese che si illuminano in rapporto al battito cardiaco dei visitatori per formare un coro unico di luce e suono. Il percorso espositivo prosegue con ‘Imagining things outside your field of vision (Questions in a world that only wants answers)’, le gigantesche sfere rotolanti di Ryan Gander che introducono un gioco di dimensioni e prospettive inaspettate. Ogni sfera ha una domanda assurda e provocatoria stampata sulla superficie e i visitatori sono invitati a farle rotolare, dando vita ad un dialogo con l’opera stessa in grado di suscitare curiosità, risate e riflessioni. A.A.Murakami propone un’immersione nel suo universo effimero e fluttuante con ‘On the Threshold to the House of Eternity’, un’opera che dissolve i confini tra il naturale, l’industriale e il tecnologico: anelli di nebbia, programmati per apparire in sequenze precise, si formano e si dissolvono nell’aria, attraversando impalcature e macchine. Ogni anello di fumo diventa una presenza effimera e viva, lasciando scie di nebbia simili a formazioni di nuvole diffuse, che trasformano l’atmosfera dello spazio. L’opera di Karina Smigla-Bobinski, ‘ADA’, è invece una grande sfera gonfiabile costellata di carboncini che fluttua liberamente nello spazio grazie all’attivazione dei visitatori: rotolando su se stessa, la sfera finisce sulle pareti bianche della sala dando vita ad un’opera d’arte autogenerativa e in continua evoluzione. E ancora, Cyril Lancelin trasforma lo spazio con il suo universo geometrico e giocoso: l’installazione ‘Crazy Love For Polygons’ si presenta come un mutevole labirinto di grandi forme gonfiabili di colore rosso che, sovrapposte o affiancate, invitano il pubblico ad attraversare un paesaggio astratto che sfida l’architettura tradizionale. Anche Camille Walala, con il suo stile inconfondibile fatto di forme geometriche, pattern e colori vivaci, progetta una serie di strutture architettoniche gonfiabili per l’installazione ‘Follow me, I think I know the way’, un dedalo di colonne ripiegate, passaggi ad arco, tunnel ipnotici e torri sbilanciate dove l’aspetto ludico si intreccia con spazi di riflessione. Philip Colbert trasforma la sua creazione più celebre, l’iconica aragosta, in una scultura gonfiabile dalle dimensioni straordinarie: ‘Inflatable Lobster King’, con un approccio giocoso e sorprendente, mescola arte contemporanea, cultura pop e simboli del consumismo, creando un’opera che non solo è accessibile e immediatamente riconoscibile, ma anche profondamente concettuale. Il collettivo Quiet Ensemble con ‘A Quiet Storm’ crea invece un ambiente di calma e contemplazione: immerse nell’oscurità, decine di bolle di sapone fluttuano nello spazio muovendosi al ritmo di una composizione sonora creata dal duo artistico. Ripiene di fumo bianco, le bolle di sapone rivelano la loro fragilità nel contatto con il visitatore, liberando la nube densa contenuta al loro interno. SpY presenta l’installazione cinetica ‘Ovoids’ composta da otto ovoidi rossi sospesi dal soffitto, che si muovono in cicli oscillanti di rotazione tracciando coreografie ipnotiche. Con la loro geometria perfetta, questi ovoidi evocano infatti la forma primordiale dell’uovo, simbolo di nascita e purezza, e con il loro movimento richiamano il ritmo costante della vita. Proseguendo nel percorso, ‘One Hundred and Twenty’ di Nils Völker combina materiali di uso quotidiano e tecnologia per dar vita a un’opera cinetica che si muove secondo una coreografia programmata: dotata di 480 ventole che gonfiano e sgonfiano 120 sacchi della spazzatura, l’installazione cambia continuamente la sua forma secondo un movimento organico simile a onde. Sun Yitian presenta, invece, l’installazione ‘Let Me Hold You’ che riproduce a grandezza naturale i giocattoli gonfiabili che l’artista ritrae nei suoi dipinti. Tra questi il cactus, che da elemento pericoloso e inavvicinabile, è ora un palloncino liscio e privo di spine, pronto all’abbraccio del pubblico. Come suggerisce il titolo, l’opera vive infatti dell’interazione tra oggetto rappresentato e spettatore, aprendo una riflessione sul tema dell’accoglienza. Con la sua ‘Swing’, MOTOREFISICO offre un’esperienza coinvolgente che permette ai visitatori di interagire con l’opera, costituita da una serie di sfere sospese che si muovono nello spazio, rimbalzano e ruotano come un vortice. All’interno di questo ambiente ludico e dinamico, la partecipazione attiva del pubblico si traduce in una danza collettiva che esplora il delicato equilibrio tra fiducia, movimento e la gioiosa imprevedibilità dell’interazione umana. Infine, Alex Schweder con ‘The Me That Becomes Through You’ riflette sull’aria quale mezzo per costruire l’amore. L’installazione si configura come una grande gabbia al cui interno trovano posto delle grandi sfere rivestite di tessuti riflettenti e pellicce sintetiche rosa che si espandono e si contraggono modificando e restringendo lo spazio, suggerendo che l’amore è una negoziazione che si sviluppa nel tempo.

Tra tinte noir e Dylan Dog, Romics d’Oro a Barbara Baraldi

Tra tinte noir e Dylan Dog, Romics d’Oro a Barbara BaraldiRoma, 9 gen. (askanews) – Barbara Baraldi, scrittrice e sceneggiatrice poliedrica, riceverà il Romics d’Oro alla 34esima edizione del Festival, in programma dal 3 al 6 aprile 2025 alla Fiera di Roma. Con una carriera che spazia tra romanzi, racconti e sceneggiature per fumetti, Baraldi è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di letteratura noir, thriller, fantasy e fumetto.


Ha esordito nel mondo della narrativa noir con “Una storia da rubare” (2007), vincendo il premio Gran Giallo Città di Cattolica come miglior racconto. Un successo a cui sono seguite opere di grande intensità, come “La collezionista di sogni infranti” (2007) e “Lullaby – La ninna nanna della morte” (2010), che l’hanno consacrata come una delle autrici emergenti più promettenti della narrativa noir italiana. Nel 2010 Baraldi ha conquistato il pubblico con “Scarlett”, un’avvincente saga dark fantasy pubblicata da Mondadori che mescola atmosfere gotiche, orrore e romanticismo. La trilogia, composta da “Scarlett” (2010), “Scarlett: Il bacio del demone” (2011) e “Scarlett: La terza luna” (2015), ha riscosso un enorme successo tra i giovani lettori, diventando un punto di riferimento nel genere fantasy italiano.


Nel 2017, la scrittrice ha consolidato la sua vocazione al thriller psicologico per la casa editrice Giunti, dando vita alla serie di Aurora Scalviati, profiler del buio. Il primo romanzo, “Aurora nel buio” (2017), è stato seguito da “Osservatore oscuro” (2018), “L’ultima notte di Aurora” (2019), “La stagione dei ragni” (2021) e “Cambiare le ossa” (2022). Il suo ultimo romanzo è “La bambola dagli occhi di cristallo” (Giunti). Baraldi ha iniziato la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore nel 2012, esordendo con la storia Il bottone di madreperla, disegnata da Paolo Mottura e pubblicata su Dylan Dog Color Fest n.9, e nel 2015 ha debuttato sulla serie regolare con l’albo n.348, La mano sbagliata, illustrato da Nicola Mari. Da allora è una delle firme di punta della testata, contribuendo con opere amate come Gli anni selvaggi (2016), Casca il mondo (2019) e Jenny (2021), arricchendo il personaggio creato da Tiziano Sclavi con nuove sfumature emotive e narrative. A coronamento del suo percorso, nel maggio 2023, è stata nominata curatrice di Dylan Dog, assumendo un ruolo centrale nel futuro creativo della serie.


Nel corso della sua carriera, ha collaborato con la Walt Disney Company come consulente creativa, ha pubblicato graphic novel con editori indipendenti in Italia, e in Francia con l’editore Soleil. Ha pubblicato romanzi per Mondadori, Castelvecchi, Einaudi e un ciclo di guide ai misteri della città di Bologna per Newton & Compton. I suoi libri sono pubblicati in vari Paesi, tra cui Germania, Polonia, Inghilterra e Stati Uniti. È tra i protagonisti del documentario BBC Italian noir (2010). Dal 2017 collabora con il periodico Tutto Libri – La Stampa. Dal 2023 è docente di fumetto presso la Scuola Holden.


A Romics sarà protagonista di un incontro speciale che ripercorrerà le tappe fondamentali della sua carriera artistica e di una mostra dedicata ai suoi lavori.