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Uila Pesca: al lavoro con Federpesca per ridare dignità a settore

Uila Pesca: al lavoro con Federpesca per ridare dignità a settoreRoma, 21 gen. (askanews) – “Congratulazioni a Giovanni Azzone, neoeletto presidente di Federpesca, al quale rivolgo i migliori auguri di buon lavoro nella consapevolezza che potremo continuare a collaborare insieme per restituire alla pesca la dignità che merita, affrontando le tante sfide che attendono il settore”. Così in unta nota Maria Laurenza, segretaria generale Uila Pesca, commentando l’elezione di Giovanni Azzone come nuovo presidente di Federpesca.


“Ringrazio Luigi Giannini, storico Presidente di Federpesca, di cui diventa Presidente Onorario, per la sua lunga esperienza, il suo contributo e la grande attenzione che ha sempre avuto verso i lavoratori e il sindacato”, conclude Laurenza.

In ultimi 3 anni 52% italiani ha aumentato consumo ortofrutta bio

In ultimi 3 anni 52% italiani ha aumentato consumo ortofrutta bioRoma, 21 gen. (askanews) – Il 52% degli italiani negli ultimi 3 anniha incrementato il proprio consumo di ortofrutta biologica: è quanto emerge da una ricerca condotta da SEC Newgate Italia per CSO Italy in 4 Paesi Italia, Danimarca, Francia e Germania presentata oggi a Milano, a Palazzo Pirelli, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi. Secondo i dati c’è una grandissima attenzione verso gli acquisti di ortofrutta: il 100% degli intervistati infatti compra frutta e verdura regolarmente e, di questo campione, il 92% l’ha acquistata biologica almeno una volta. Il numero cresce ancora di più negli altri Paesi con un 94% della Francia, 95% della Danimarca e un 96% considerando la Germania.


La ricerca ha inoltre dimostrato un incremento della percezione del biologico come elemento importante e da perseguire nella scelta delle proprie abitudini alimentari. Nei 4 Paesi analizzati, Italia, Francia, Germania e Danimarca, più del 60% degli intervistati ha dichiarato di ottenere maggior soddisfazione nell’acquisto di frutta e verdura biologica. Analizzando le motivazioni di questa soddisfazione emerge che il biologico è considerato più sano e naturale dall’80% dei rispondenti e il 50% ritiene che sia corretto sceglierlo perché fa bene anche all’ambiente. L’acquisto regolare di ortofrutta biologica è abitudine solo per il 20% degli intervistati, mentre la maggior parte lo sceglie solo laddove c’è una specifica necessità di consumazione o prodotto. La fotografia in questo senso risulta simile in tutti i 4 Paesi analizzati dove invece cambiano i prodotti biologici più acquistati: in Italia vincono i limoni, seguono poi in ordine mele e pomodori alla pari, arance, kivi e uva da tavola. Per gli altri Paesi abbiamo al primo posto le mele.


Questo miglioramento di percezione della qualità del biologico non è seguito però da un eguale incremento di propensione alla spesa, solo il 48% degli italiani sarebbe disposto a pagare un 10% in più e solo il 21% pagherebbe fino al 20% in più per il prodotto biologico, mentre il 28% non è disposto a pagarlo di più rispetto all’ortofrutta convenzionale. Resta però il nodo prezzi. Sebbene molti consumatori riconoscano i vantaggi del biologico, un prezzo percepito come più alto rispetto ai prodotti convenzionali rappresenta ancora una barriera.

La Spagna presenta la sua Strategia alimentare nazionale (Ena)

La Spagna presenta la sua Strategia alimentare nazionale (Ena)Roma, 21 gen. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione spagnolo, Luis Planas, ha presentato oggi al Consiglio dei ministri la Strategia alimentare nazionale (ENA), ovvero un quadro generale delle politiche pubbliche volte a realizzare un sistema agroalimentare e della pesca più sostenibile e competitivo, destinata a definire la posizione della Spagna sulle prossime sfide del settore agroalimentare, che sarà uno degli assi principali della nuova legislatura europea.


L’obiettivo della Strategia Alimentare Nazionale è quello di far sì che la Spagna diventi “una potenza alimentare mondiale”. La Spagna è attualmente il quarto esportatore alimentare dell’Unione Europea (UE) e il settimo al mondo, con un valore commerciale tra novembre 2023 e ottobre 2024 di 74.662 milioni di euro e un saldo commerciale positivo di quasi 19,5 miliardi. euro. Attualmente, il principale produttore mondiale di olio d’oliva, il secondo di vino e il terzo di carne di maiale, ed è leader nella produzione di acquacoltura in Europa.


Inoltre, la Spagna è il Paese europeo con il reddito agricolo più alto, con 37.759 milioni di euro nel 2024, il 14,2% in più rispetto all’anno precedente. Una performance positiva dovuta all’aumento del valore della produzione, che ha raggiunto la cifra storica di 68,43 miliardi di euro nel 2024, e all’aumento del volume di produzione, dopo due campagne negative dovute alla siccità. Visto che garantire la sicurezza alimentare è un obiettivo strategico che rientra tra le priorità della nuova Commissione Europea, con la preparazione dell’ENA, la Spagna intende “anticipare e prendere posizione e influenzare questo dibattito” puntando sulla necessità di sviluppare una pianificazione strategica che garantisca l’autonomia alimentare a livello nazionale ed europeo, che assicuri l’approvvigionamento a prezzi accessibili, secondo un modello di produzione e commercializzazione sostenibile e che promuova le relazioni commerciali internazionali”.

Settore dolciario +15,5% su 2023, Lollobrigida: grande traguardo

Settore dolciario +15,5% su 2023, Lollobrigida: grande traguardoRoma, 21 gen. (askanews) – Da gennaio a ottobre 2024, il nostro settore dolciario ha registrato un fatturato di 8,7 miliardi di euro, con un incremento del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato ancora più significativo se consideriamo la crescita del 47% rispetto al 2019. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sul proprio profilo Facebook.


“Un risultato straordinario – commenta il ministro – frutto del lavoro, della dedizione e della passione di tanti protagonisti del nostro settore agroalimentare. A tutti voi, che ogni giorno contribuite a rendere grande il nome dell’Italia nel mondo, va il mio più sentito ringraziamento”.

Ok Commissione Ue a due nuove Ig di Spagna e Portogallo

Ok Commissione Ue a due nuove Ig di Spagna e PortogalloRoma, 21 gen. (askanews) – La Commissione Europea ha approvato due nuove indicazioni geografiche di Spagna e Portogallo: l’olio extravergine di oliva biologico prodotto nell’isola di Minorca come Igp e il riso di Sarrabulho cucinato alla moda del Ponte de Lima come Specialità Tradizionale Garantita.


L’olio di Minorca è un olio fruttato, di intensità media o intensa, che in bocca presenta sapori amari e piccanti, da leggeri a medi. La caratteristica che ha contribuito maggiormente alla reputazione dell’olio “Oli de Menorca/Aceite de Menorca” è il suo fruttato “verde”, determinato dallo stadio di raccolta delle olive, ovvero quando sono verdi, a fine settembre. L’”Arroz de Sarrabulho à moda de Ponte de Lima” è invece un piatto tipico portoghese che si compone di due elementi distinti: un riso asciutto, ricoperto da una salsa liscia e marrone scuro, in cui si distinguono pezzi di carne e un assortimento di carni. È prodotto originariamente nella regione dell’Alto Minho, nel nord del Portogallo, che vanta una gastronomia unica. Questo piatto ha iniziato a essere preparato al di fuori della sfera familiare all’inizio del XX secolo e da allora si è affermato nei menù quotidiani di Ponte de Lima, continuando a essere presente ancora oggi sia nei ristoranti più rinomati che nelle piccole taverne.


Queste nuove denominazioni si aggiungeranno all’elenco dei 3.639 prodotti agricoli già protetti.

Ass. Caputo (Campania): consorzi bonifica asset per tutela acqua

Ass. Caputo (Campania): consorzi bonifica asset per tutela acquaRoma, 21 gen. (askanews) – “I Consorzi di bonifica e irrigazione sono fondamentali asset di sviluppo per i nostri territori e garantiscono una efficace gestione delle risorse idriche dedicate all’agricoltura. Siamo in un momento storico molto delicato a causa dei cambiamenti climatici e diventa sempre più pressante il problema di un sufficiente approvvigionamento di acqua. I Consorzi, supportati dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, hanno un ruolo strategico decisivo per tutelare la risorsa acqua e salvaguardare le produzioni agricole locali”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, nel corso della conferenza stampa su “Il ruolo dei Consorzi di bonifica e irrigazione per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici”.


Caputo ha ricordato che la Campania, “è tra le poche Regioni italiane ad aver realizzato un grande piano Invasi per garantire nel tempo la qualità della nostra agricoltura, in un periodo contrassegnato dalle emergenze climatiche. Un grande processo di rinnovamento che parte dall’importante legge di riordino dei Consorzi, che abbiamo fortemente voluto per rilanciare definitivamente l’intero settore, e dalle tante misure previste dai fondi europei”. In Campania i dieci Consorzi di bonifica coprono una superficie di 9.150 km2, circa il 67% del territorio regionale, mentre la superficie irrigata con impianti pubblici consortili è pari a 65.000 ha, circa il 70% di quella regionale.


ANBI Campania, articolazione regionale dell’Associazione italiana dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, ha presentato in mattinata i dati sulle attività (opere idrauliche, gestione idrogeologica, distribuzione irrigua) svolte nel 2024 e in progetto nel 2025, nell’ambito del programma sull’Economia della manutenzione, obiettivo di un recente accordo nazionale con il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro (CNEL).

Per Monini restyling completo identità di marca dell’extravergine

Per Monini restyling completo identità di marca dell’extravergineRoma, 21 gen. (askanews) – Monini ha deciso di effettuare un restyling completo dell’identità di marca: nuovo logo, nuove bottiglie e nuove etichette per aumentare la distintività del suo olio extravergine sugli scaffali dei supermercati e garantire una migliore informazione al consumatore. L’azienda, anche attraverso un’immagine rinnovata, vuole rafforzare il messaggio che bisogna puntare sulla qualità e sulla percezione di valore del prodotto.


Da qui la scelta di disegnare un nuovo logo, realizzare bottiglie dal design innovativo, riconoscibile e pratico per i consumatori, nonché etichette chiare e altamente informative. “La scelta di ridefinire la nostra identità di marca – spiegano Maria Flora e Zefferino Monini – è una logica conseguenza del percorso che stiamo intraprendendo e che punta a innalzare la qualità dell’olio extravergine italiano e soprattutto del suo valore percepito. Purtroppo ancora oggi i consumatori non dispongono dei necessari strumenti per distinguere un prodotto buono da uno mediocre, perciò le uniche leve a cui si affidano sono quelle del prezzo e dell’abitudine. Il nostro obiettivo è cercare di contribuire a rompere questa logica, anche grazie ad un nuovo abito”. Il nuovo logo Monini mette al centro l’identità e la storia dell’azienda, valorizzandole con una grafica contemporanea. Viene dato uno spazio più centrale alla data di fondazione, mentre l’iconica spremuta di olive e la sua rappresentazione visiva viene rafforzata e integrata maggiormente nel disegno. La forma della bottigli è stata progettata per massimizzare l’impatto e la percezione del brand nel punto vendita. Anche l’esperienza d’uso sarà migliore, grazie ad una maggiore maneggevolezza e ad un nuovo tappo che consente di dosare in maniera più precisa. L’etichetta fasciante, infine, risponde a una duplice esigenza: contribuisce a proteggere il prodotto dalla luce e consente di fornire al consumatore un’informazione più chiara ed esaustiva sul prodotto e le sue proprietà, sull’azienda e l’impegno a favore della sostenibilità, cosi come sui possibili utilizzi in cucina.


La nuova identità visiva sarà declinata in maniera coerente su tutte le referenze e le nuove bottiglie entreranno in distribuzione a partire da febbraio.

Tosca Eccellenze Toscane apre il suo primo store in Francia

Tosca Eccellenze Toscane apre il suo primo store in FranciaRoma, 21 gen. (askanews) – Tosca Eccellenze Toscane apre il suo primo store all’estero, a Metz, nel cuore della Francia. Una apetura che rappresenta una tappa fondamentale nella strategia di espansione internazionale del marchio. L’apertura avviene con il partner JRB Metz Origin, società fondata da Romane & Baptiste Fousse e Javier Alonso Lopez, e punta a offrire un’esperienza per gli amanti del buon cibo.


Metz è un’antica città, capitale della Lorena e importante porto fluviale, ricca di storia e tradizione: dominata dalla celeberrima cattedrale gotica, è una delle mete turistiche più rinomate della Francia. Il nuovo locale di Tosca è situato nella centralissima Place Saint Jacques, nel centro storico e a pochi passi dalla Cattedrale di Saint Ethienne. Francesi e turisti potranno ora scoprire il cuore dell’offerta Tosca, ossia la “schiacciata” bassa farcita con una selezione di formaggi e salumi tipici come il Prosciutto Toscano DOP, il Pecorino Toscano DOP, la Finocchiona IGP e la Mortadella di Prato IGP.


“Questa apertura rappresenta un importante passo nell’espansione del brand Tosca”, spiega in una nota l’imprenditore Pietro Nicastro.

Il 27/01 presidenza polacca presenta programma lavoro in Agrifish

Il 27/01 presidenza polacca presenta programma lavoro in AgrifishRoma, 21 gen. (askanews) – Si riuniranno il 27 gennaio i ministri europei dell’Agricoltura e della Pesca per la riunione dell’Agrifish in cui la presidenza polacca presenterà al pubblico il suo programma di lavoro e delineerà le sue principali priorità nel campo dell’agricoltura e della pesca per i prossimi sei mesi.


Sul tavolo della riunione dell’Agrifich anche la proposta di regolamento sull’applicazione transfrontaliera delle norme dell’UE sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare e la proposta di regolamento che modifica l’organizzazione comune dei mercati per quanto riguarda il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. Sulla base delle informazioni fornite dalla Commissione europea, i ministri dell’agricoltura discuteranno di questioni agricole legate al commercio, un argomento ricorrente all’ordine del giorno del Consiglio e discuteranno anche della necessaria revisione della procedura di performance clearance ai sensi delle norme di finanziamento della PAC, sull’architettura verde e sulla necessità di un’ulteriore semplificazione.

Coldiretti: no farina con larve trattate con raggi ultravioletti

Coldiretti: no farina con larve trattate con raggi ultraviolettiRoma, 21 gen. (askanews) – L’arrivo sul mercato di farina di larve trattate con raggi ultravioletti deve essere accompagnato da una precisa etichettatura sul fatto che la vitamina D presente viene prodotta artificialmente, per informare correttamente i consumatori. Ad affermarlo è la Coldiretti dopo il via libera dell’Unione Europea all’immissione in commercio della polvere di larve di Tenebrio molitor (verme giallo della farina). Si tratta – spiega Coldiretti – di un alimento che era stato già autorizzato ma che ha sollevato molti dubbi sulle procedure di produzione.


La polvere infatti viene trattata con raggi ultravioletti per ottenere due risultati: bonificare la matrice alimentare, direttamente sul prodotto e aumentare il contenuto in vitamina D della stessa matrice. “Si tratta – commenta Coldiretti – di un prodotto tutt’altro che naturale, bensì ultratrasformato, e che dovrebbe riportare in etichetta la dicitura ‘contiene vitamina D prodotta mediante trattamento con Uv’”. In occasione dell’arrivo sul mercato dei primi prodotti a base di insetti Coldiretti aveva chiesto che la loro presenza fosse indicata in etichetta poiché il consumo di questi insetti può causare reazioni nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. Un appello a cui era seguita la firma di quattro decreti per assicurare la necessaria trasparenza ai consumatori, anche tenendo conto del fatto che secondo Nomisma la produzione di insetti per alimenti in Ue potrebbe arrivare a 260 mila nel 2030.


“Oltre ad essere lontanissimi dalla cultura gastronomica nazionale, l’introduzione degli insetti nelle diete – sottolinea la Coldiretti – solleva importanti interrogativi riguardo alla salute e alla sicurezza alimentare”. Questo perché la maggior parte di questi nuovi prodotti proviene da Paesi fuori dall’UE, come Vietnam, Thailandia e Cina, che da anni occupano le prime posizioni nelle classifiche per il numero di allarmi alimentari.