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Gianluca Fusto è il primo pastry chef ambassador di illycaffè

Gianluca Fusto è il primo pastry chef ambassador di illycaffèMilano, 23 set. (askanews) – Gianluca Fusto è il primo pastry chef ambassador di illycaffè. Il pasticcere milanese è entrato, infatti, nel progetto illy chef ambassador, l’iniziativa dedicata agli appassionati di caffè e di alta cucina che prevede la realizzazione di un caffè “su misura” per ognuno degli chef coinvolti.


Fusto, che ha al suo attivo numerosi riconoscimenti internazionali, ha fondato nel 2020, insieme alla moglie Linda Massignan, lo spazio di ricerca, sperimentazione e formazione FUSTO Milano. Seguendo le orme di Niko Romito, Viki Guenes, Antonia Klugmann, Massimo Bottura, Chantelle Nicholson, Ricard Camarena e tanti altri, il pastry chef meneghino ha avuto la possibilità di combinare, grazie all’invenzione del personal blender (la macchina progettata da illy, il cui prototipo è stato presentato per la prima volta ad Expo Milano 2015), gli ingredienti del blend illy – tra le migliori qualità di pura Arabica di 9 diverse origini – per comporre il suo caffè personalizzato da offrire ai clienti di FUSTO Milano. “Siamo orgogliosi di annunciare la nostra collaborazione con Gianluca Fusto, chef pasticciere poliedrico e innovativo che, proprio come noi di illycaffè, è animato da una filosofia incentrata sull’eccellenza e sul rispetto della materia prima – commenta Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè – Il suo ingresso segna la nascita di una nuova categoria di chef ambassador illy che intende sottolineare ancora una volta il nostro forte legame con il mondo della pasticceria, condividendone i valori che trainano verso una costante ricerca della massima qualità”.


“Sono onorato di essere il primo pasticciere chef ambassador di illycaffè,” commenta il Pastry Chef Gianluca Fusto. “Ideare una nuova creazione è come realizzare un’opera musicale: la scelta delle note e degli strumenti segue principi rigorosi. Nel mio caso questo comporta un’accurata scelta dei produttori, che a loro volta selezionano e valorizzano la materia prima. È la filosofia che accompagna illy, in cui ricerca, qualità ed eccellenza sono in un rapporto simbiotico. Solo lavorando con questi presupposti, ovvero conoscenza, creatività, coerenza e visione, si riesce a trasformare l’incontro tra il dolce e il caffè in un momento emozionante”. Il programma illy Chef Ambassador, avviato nel 2017, è un’iniziativa esclusiva che coinvolge alcuni dei più prestigiosi chef a livello mondiale, suddivisi in tre categorie: i Maestri dell’Eccellenza illy, ovvero i grandi Chef Stellati, gli Chef Sostenibili, insigniti della Stella Verde dalla Guida Michelin, e i Pastry Chef, i maestri dell’alta pasticceria contemporanea.

Giornata Bio, Coldiretti: Italia leader in Ue con 84mila aziende

Giornata Bio, Coldiretti: Italia leader in Ue con 84mila aziendeRoma, 23 set. (askanews) – L’Italia conquista la leadership Ue per il bio grazie alle 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale, più del doppio della Germania e un terzo in più della Francia. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Sinab, diffusa durante Divinazione Expo 24 a Siracusa in occasione della Giornata europea del biologico che si celebra oggi 23 settembre.


Proprio a Ortigia Coldiretti sta raccontando l’agroalimentare italiano con un focus anche sull’agricoltura bio che è arrivata a coprire 2,5 milioni di ettari (+4,5% nel 2023 rispetto all’anno precedente), rappresentando un ettaro su cinque di superficie agricola nazionale, ormai vicinissima al target del 25% di da raggiungere entro il 2030 fissato dalla strategia europea nell’ambito della Strategia Farm to Fork. A minacciare i record del bio italiano c’è però l’aumento delle importazioni di prodotti biologici dall’estero, cresciute del 40% nel 2023, in controtendenza rispetto al dato dell’Unione Europea. Prodotti che non assicurano la stessa qualità e sicurezza di quelli nazionali ma che finiscono spesso per essere venduti come tricolori grazie alla mancanza di un’etichettatura d’origine riconoscibile.


Gli arrivi di cibo biologico extra Ue in Italia, spiega Coldiretti, sono passati dai 177 milioni di chili del 2022 ai 248 milioni del 2023, secondo l’ultimo rapporto della Commissione Ue, mentre quelle totali nell’Unione Europea sono diminuite del 9%. Il settore dove è stato più evidente l’aumento degli arrivi è quello dei cereali, magari usati per fare pasta, pane e altri prodotti con il logo del biologico. Aumenti record anche per gli ortaggi bio e l’olio d’oliva. Proprio per salvaguardare i consumi di prodotti degli italiani, che nel 2023 hanno raggiunto il valore di 3,8 miliardi di euro nella Gdo, Coldiretti Bio ha elaborato un decalogo con i consigli per scegliere la qualità e difendersi dal rischio frodi.

Giornata del Bio, Confagribio: fare sistema tra tutti operatori

Giornata del Bio, Confagribio: fare sistema tra tutti operatoriRoma, 23 set. (askanews) – “Fare sistema” tra tutti gli operatori, le istituzioni e gli organismi di controllo e dare fiducia ai produttori che si impegnano quotidianamente nel settore del biologico. In occasione della Giornata europea della produzione Biologica che si celebra il 23 settembre, ConfagriBio pone l’accento sull’importanza del settore evidenziando come il biologico abbia ricadute positive sia a livello ambientale, sia di produzione agricola attenta a preservare i suoli e promuovere il cibo di qualità ‘made in Italy’.


Per ConfagriBio è necessario avviare una serie di iniziative a sostegno del biologico e per la sua tutela e valorizzazione, a livello nazionale e internazionale, vigilando allo stesso tempo sulla concorrenza commerciale di altri Paesi che non hanno gli stessi standard qualitativi. Con 2,5 milioni di ettari dedicati alla SAU biologica e un aumento del 4,5% rispetto al 2022, l’Italia sta investendo nel bio con un’incidenza del 19,8%, quindi poco distante dal target del 25% di SAU biologica da raggiungere entro il 2030 nell’ambito della Strategia Farm to Fork.


Confagribio sottolinea in una nota come l’Italia sia tra i Paesi più virtuosi per sicurezza e qualità e vanti standard di produzione elevati e pratiche agricole all’avanguardia. Tra gli obiettivi anche quello di fare da trait-d’union tra il mondo della ricerca e dell’innovazione e i produttori associati, per divulgare le novità tecnologiche e scientifiche che possono essere adottate per mitigare gli effetti negativi del clima, ma anche quello di stabilire partnership con distributori e rivenditori in altri paesi per facilitare l’accesso ai mercati esteri. L’associazione in questi giorni è presente a Siracusa in occasione del G7 agricoltura, con laboratori per studenti e cittadini all’interno dello spazio ConfAgorà di Confagricoltura, per promuovere l’importanza il ruolo del settore bio e il suo contributo nella sostenibilità ambientale. In particolare, il 25 settembre alle 16.30, è previsto il convegno “Il biologico come opportunità: il caso Sicilia”, con le testimonianze dei rappresentanti del mondo imprenditoriale e del credito.

Federbio: investire nel bio è strategico per la sostenibilità

Federbio: investire nel bio è strategico per la sostenibilitàRoma, 23 set. (askanews) – Investire nel biologico è strategico per rispondere alle sfide ambientali, climatiche e sociali. In occasione della Giornata europea del biologico, FederBio rilancia alcune priorità strategiche in vista del prossimo G7 Agricoltura, che si terrà a Siracusa dal 26 al 28 settembre.


Cinque i punti evidenziati per richiamare l’attenzione dei leader internazionali sulla necessità ed urgenza di adottare politiche sostenibili. Investire nella transizione verso un modello agroecologico che punti alla sostenibilità ambientale, economica e sociale considerando che sono oramai evidenti gli impatti negativi dell’agricoltura intensiva anche sul reddito degli agricoltori. Sostenere il biologico come espressione più avanzata e concreta dell’agroecologia e dell’approccio rigenerativo delle risorse naturali, un modello di riferimento per la sostenibilità e il futuro di agricoltura e produzione alimentare. Porre produttori agricoli, cittadini e comunità locali al centro dei sistemi agroalimentari in modo da garantire il giusto prezzo per gli agricoltori e l’accesso a un cibo buono e sostenibile per tutti


Sostenere ricerca e innovazione per incentivare scambi e diffusione di buone pratiche agronomiche e la formazione delle giovani generazioni per il futuro dell’agricoltura e infine promuovere sistemi locali di produzione e consumo di prodotti biologici e iniziative di educazione alimentare a partire dalle mense scolastiche per favorire l’adozione di stili di vita e diete salutari e sostenibili. “Sfide epocali, quali l’emergenza climatica e la perdita di biodiversità, richiedono un ripensamento profondo del modello produttivo. La transizione verso pratiche agricole sostenibili, rigenerative, resilienti, rispettose delle persone e degli ecosistemi non è dunque più rinviabile – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – Occorre attivarsi urgentemente, in modo globale e coordinato, considerando che l’impatto negativo delle pratiche intensive su ambiente, clima ed economia è ormai evidente a tutti”.


“Gli impatti della crisi climatica associati alle emergenze geopolitiche stanno avendo serie ripercussioni anche nel settore agricolo e sui consumi – conclude Mammuccini – Il messaggio che vogliamo trasferire al G7 Agricoltura è che la transizione agroecologica è ormai una necessità, che consente di rispondere in modo efficace alle crisi ambientali, economiche e sociali. Il biologico dimostra come sostenibilità e produttività possano andare di pari passo, offrendo agli agricoltori redditi più stabili, creando occupazione nelle aree rurali e rafforzando la resilienza delle comunità locali”.

Mininni (Flai Cgil): buone norme su caporalato ma pochi controlli

Mininni (Flai Cgil): buone norme su caporalato ma pochi controlliRoma, 22 set. (askanews) – “Si è parlato molto di orgoglio italiano. E allora ricordo che siamo il Paese europeo con la normativa più avanzata contro il caporalato, conquistata grazie alla nostra lotta. Il problema è che non viene applicata pienamente. E poi mancano i controlli. Dopo l’omicidio di Satnam Singh il governo ha disposto tre operazioni spot nelle campagne, e in soli tre giorni sono state ispezionate circa un terzo delle aziende solitamente controllate in un anno. Servono una pianificazione e un’azione continua, quindi servono più ispettori”. Lo ha dichiarato Giovanni Mininni, segretario della Flai Cgil nazionale, durante un panel del governo sul caporalato, organizzato a Siracusa nell’ambito di Expo DiviNazione, l’evento che anticipa il G7 agricoltura.


“Occorre poi insediare le Sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità – ha aggiunto Mininni – i luoghi dove si devono organizzare le attività di prevenzione dello sfruttamento; unire velocemente le banche dati di Agea, Inps e Inail come previsto anche dal governo lo scorso luglio; infine utilizzare l’indice di congruità. Così facendo, Stato e parti sociali potrebbero riconquistare uno spazio lasciato libero e in balia di aziende che sfruttano, colletti bianchi e caporali”, ha concluso.

Lollobrigida: tornare ad essere un tutt’uno con l’Africa

Lollobrigida: tornare ad essere un tutt’uno con l’AfricaRoma, 22 set. (askanews) – “Dobbiamo affrontare una sfida che tenga conto della cresscita demografica e delle grndi potenzialità di un continente come l’Africa con cui siamo un tutt’uno. Dobbiamo tornare ad esserlo, dopo esserlo stati per millenni”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, concludendo i tre panel di incontri con le rappresentanze nazionali del mondo agricolo e della pesca che si sono svolti oggi a Siracusa-Ortigia nell’ambito di Divinazione Expo 24.


“L’Africa è il terreno arabile più grande del pianeta – ha detto Lollobrigida – e hanno una popolazione giovane, ma noi come Italia abbiamo le tecnologie e l’innovazione. Qui al G7 undici governi africani raginoneranno insieme su quello che potrà essere e che si potrà costruire in termini di pariteticità”. “Non a caso – ha poi proseguito il ministro – lo abbiamo chiamato il piano Mattei, che da uomo libero aveva combattuto per la libertà confrontandosi con l’Africa in modo diversio, paritetico, né in termini predatori nè caritatevoli, come spesso molto vorrebbero rappresentare facendo il vaglia di Natale e dimenticandosi del resto. Gli africani non accettano di essere trattati come soggetti di serie B”, ha concluso Lollobrigida.

Mammucari (Uila): contro caporalato avanti norme in Dl Agricoltura

Mammucari (Uila): contro caporalato avanti norme in Dl AgricolturaRoma, 22 set. (askanews) – “Siamo qui al G7 a parlare delle eccellenze agroalimentari italiane e dobbiamo Interrogarci anche sulla qualità del lavoro e sulla valorizzazione della eticità dei nostri prodotti che devono profumare di legalità attraverso il rispetto dei contratti e della normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro. Per fare questo, è necessario anche un’equa redistribuzione del valore lungo la filiera, riconoscendo un prezzo adeguato alla produzione primaria per evitare concorrenza sleale”. Lo ha detto la segretaria generale Uila Enrica Mammucari alla tavola rotonda “Il valore aggiunto della sicurezza sul lavoro e il contrasto al Caporalato, che si è svolta stamattina al G7 ad Ortigia tra le parti sociali e i ministri Marina Elvira Calderone e Francesco Lollobrigida.


“Dobbiamo dare gambe alla norme contenute nel Dl agricoltura sull’incrocio dei dati tra tutti gli enti preposti per orientare in modo efficace i controlli e al registro delle aziende appaltatrici in agricoltura, le aziende senza terra – ha aggiunto Mammucari – Le attività ispettive non devono inoltre essere solo rivolte a sanzionare i datori di lavoro, ma è necessario anche intervenire sulle conseguenze che subiscono i lavoratori consentendo il recupero del furto salariale e procedere a percorsi di regolarizzazione, attraverso il riconoscimento dei permessi di soggiorno speciali, previsti dal testo unico sull’immigrazione”. Per questo, accanto ai permessi per sfruttamento in caso di bisogno, “riteniamo indispensabile sanare le situazioni precarie dovute agli ingressi con i precedenti decreti flussi, tramite il rilascio di un permesso regolare per attesa lavoro, con il quale i lavoratori potranno trovare una nuova occupazione e conseguentemente stabilizzarsi attraverso un permesso per lavoro subordinato anche di tipo stagionale”.


Ancora, per sconfiggere il caporalato “è necessario potenziare il ruolo delle Parti sociali e affidare gli Enti Bilaterali agricoli territoriali – spiega la segretaria della Uila – che da oltre 70 anni svolgono sul territorio un ruolo strategico in tema di welfare, la gestione del mercato del lavoro e dei trasporti da e per i luoghi di lavoro, così come prevede la legge. Affidare alle parti sociali un ruolo centrale in tema di politiche attive del lavoro – conclude – è l’unico modo per garantire il matching domanda e offerta di lavoro in modo trasparente e togliere ossigeno ai caporali”.

Rota (Fai-Cisl): G7 sia opportunità per valorizzare lavoro

Rota (Fai-Cisl): G7 sia opportunità per valorizzare lavoroRoma, 22 set. (askanews) – “Il G7 rappresenta un’occasione straordinaria per costruire un mercato più a misura d’uomo contrastando concorrenza sleale, dumping sociale e sfruttamento, vogliamo sia un’opportunità soprattutto per valorizzare il lavoro di chi ogni giorno contribuisce alla sussistenza e alla sicurezza alimentare, allo sviluppo rurale, al contrasto del dissesto idrogeologico”. Lo ha detto il segretario generale della Fai-Cisl, Onofrio Rota, intervenendo a Siracusa al G7 dell’agricoltura e della pesca alla tavola rotonda “Il valore aggiunto della sicurezza sul lavoro e il contrasto al caporalato” con la partecipazione dei ministri Calderone e Lollobrigida.


“Al Governo – ha detto Rota – rinnoviamo il nostro appello per una legge contro il consumo di suolo perché non c’è cibo senza terra. Quanto al contrasto al caporalato, va implementato il reddito lungo la filiera, dunque i costi medi di produzione previsti dal Decreto Agricoltura, sul modello della nostra proposta di prezzi anticaporalato, vanno realizzati al più presto”. Altro aspetto fondamentale, per il sindacalista, è intervenire sui migranti che trainano il made in Italy agroalimentare. Dopo la morte del bracciante Satnam Singh a Latina le ispezioni hanno riscontrato irregolarità in due terzi delle aziende agricole controllate, con un lavoratore su tre non in regola e il 10% in nero, con 96 extracomunitari in nero e 22 privi di permesso di soggiorno, a dimostrazione di un sistema da rivedere in materia di immigrazione.


“Anche se il Governo Meloni ha incrementato le quote d’ingresso per il triennio 2023-2025 – ha concluso il sindacalista – dobbiamo risolvere lo scarto tra gli ingressi e i contratti, visto che per gli stagionali agricoli i contratti attivati sono 10.836 a fronte di 34.482 visti d’ingresso rilasciati, e va inoltre realizzata l’emersione dei tanti lavoratori diventati irregolari”.

Fedagripesca: aggregare indispensabile per redditività agricola

Fedagripesca: aggregare indispensabile per redditività agricolaRoma, 22 set. (askanews) – Aumentare l’aggregazione per difendere la redditività delle aziende agricole italiane, la cui superficie media è pari a circa un decimo rispetto a quella europea. Puntare sulla ricerca scientifica, garantire reciprocità sugli standard di sicurezza sul lavoro agricolo. Sono queste le azioni prioritarie su cui il comparto agroalimentare italiano deve far leva e che il presidente di Fedagripesca Confcooperative Carlo Piccinini ha ribadito oggi nel corso dell’incontro con le rappresentanze nazionali del mondo agricolo e della pesca nell’ambito del G7 Agricoltura in corso a Siracusa.


Piccinini ha inoltre evidenziato le sfide poste dalla concorrenza internazionale, sottolineando come i costi di produzione più elevati in Europa richiedano politiche comunitarie in grado di sostenere maggiormente determinate produzioni. Tra i temi affrontati anche quello della reciprocità negli scambi commerciali, necessaria per garantire le nostre produzioni. “Chiedere standard produttivi più elevati ai paesi extra-UE – ha detto – potrebbe tradursi però in un aumento dei costi. Serve quindi rivedere ed aumentare i sostegni alle aziende agricole europee”. “Nell’ambito degli scambi commerciali con i paesi extra Ue, inoltre, va perseguita non solo la reciprocità delle condizioni di produzione, ma anche e soprattutto il rispetto di condizioni di lavoro dignitose”, ha concluso Piccinini.

Calderone: lunedì tavolo su evoluzione decreto flussi

Calderone: lunedì tavolo su evoluzione decreto flussiRoma, 22 set. (askanews) – Lunedì ci sarà “un tavolo con le organizzazioni sindacali e datoriali per ragionare insieme sull’evoluzione del decreto flussi, per rendere stabile la manodopera agricola che entra regolarmente sul territorio italiano con un contratto di lavoro che il datore vorrebbe trasformare il rapporto di lavoro a tempo indeterminato”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, intervenendo dal palco di uno dei panel sull’agricoltura e la pesca in corso a Divinazione Expo 24 a Siracusa.