Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Confagri: bene richiesta Spagna su regola disimpegno terzo anno

Confagri: bene richiesta Spagna su regola disimpegno terzo annoRoma, 18 nov. (askanews) -Confagricoltura plaude alla richiesta avanzata oggi dalla Spagna, e sostenuta dal ministro Francesco Lollobrigida, in seno ad Agrifish, nell’ambito delle disposizioni per il finanziamento della politica di sviluppo rurale dell’Unione europea, di passare dall’applicazione della regola del disimpegno automatico al secondo anno (N+2) all’applicazione al terzo anno (N+3).


“Una proposta condivisibile che va nella direzione di quanto Confagricoltura chiede da tempo, anche e soprattutto per il periodo di programmazione 2014/2022. Rischiamo di perdere risorse da destinare allo sviluppo rurale, pari a 590.217.397 euro, se non spese entro il 31 dicembre. Un danno che noi agricoltori non possiamo permetterci”, dichiara Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. La regola del disimpegno prevede appunto che i fondi non spesi siano restituiti all’Unione Europea. Sebbene il consesso Agrifish abbia discusso oggi del periodo di programmazione 2023/2027, l’Italia ha rilevato criticità anche in relazione al periodo precedente (2014/2022). Si tratta, in questo caso, di somme impegnate nel 2021, quindi in piena pandemia da COVID-19, e utili per investimenti da portare avanti nel periodo in cui si è poi verificata l’aggressione russa all’Ucraina, causa di un incisivo aumento dei costi di produzione. È evidente che, in questo contesto, gli agricoltori abbiano dovuto rivedere i propri progetti di investimento.


“Il riferimento del ministro Lollobrigida a un passaggio, l’anno prossimo, dalla regola dell’N+3 a quella dell’N+4, dimostra una notevole sensibilità verso le esigenze degli agricoltori italiani. Nel 2025, infatti, l’Italia dovrà chiudere il periodo di programmazione di sviluppo rurale 2014/2022 e, secondo le ultime stime, il rischio di disimpegno è enorme, superando i 4.5 miliardi di euro, compresi i fondi del Next Generation EU – prosegue Giansanti – Confagricoltura continuerà nella direzione già presa, chiedendo il passaggio dalla regola N+3 alla N+4, così come dalla N+2 alla N+3 per il piano strategico, come evidenziato dalla Spagna oggi”. Sempre in merito allo sviluppo rurale, il Parlamento europeo sta discutendo una nuova proposta della Commissione che prevede l’utilizzo dei fondi per indennizzare calamità naturali. In linea con quanto chiesto da Confagricoltura, tale regolamento potrà essere utilizzato per le epizoozie, quindi anche per compensare i danni da Peste Suina Africana.

Fipe sostiene tetto massimo a commissioni per buoni pasto

Fipe sostiene tetto massimo a commissioni per buoni pastoRoma, 18 nov. (askanews) – Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi si schiera a favore dell’introduzione di un tetto massimo alle commissioni applicate ai buoni pasto, come già avvenuto per gli appalti pubblici. “Solo una moralizzazione del mercato può salvare lo strumento del buono pasto, che deve restare un beneficio per i lavoratori senza diventare un peso insostenibile per la rete degli esercenti”, spiega in una nota Aldo Mario Cursano, vice presidente vicario di Fipe.


“La revisione del sistema delle commissioni sui buoni pasto è una necessità ormai inderogabile. Siamo dunque assolutamente favorevoli all’introduzione di un tetto massimo del 5%, come previsto dal ddl Concorrenza. Attualmente, gli esercenti arrivano a pagare commissioni che sfiorano il 20%, una soglia inaccettabile che mina la sostenibilità economica di moltissime attività”, ha aggiunto Cursano. Fipe sottolinea infine che l’introduzione del tetto non comporterà alcuna penalizzazione per i lavoratori, per i quali il valore del buono pasto rimarrà invariato. Al contrario, questa misura “rappresenta un beneficio concreto per il settore della ristorazione e per tutti gli esercenti, garantendo un sistema più equo e sostenibile”.

Mutti: gli agricoltori protagonisti del primo spot corporate

Mutti: gli agricoltori protagonisti del primo spot corporateMilano, 18 nov. (askanews) – Sono gli agricoltori che forniscono la materia prima, i pomodori, i protagonisti del primo spot corporate di Mutti. L’azienda di Parma, riconoscendo la crucialità del loro lavoro, ha deciso di darne visibilità in questa campagna di comunicazione integrata e multicanale che ha al centro i valori della collaborazione, dell’impegno, della resilienza e la spinta a fare sempre di più.


Emanuela Ponzi, Marco Franzoni, Alfonso Fantasia e Luca Cotti sono i quattro agricoltori con cui Mutti collabora e che divengono i “campioni sul campo” mentre Francesco Mutti, amministratore delegato dell’azienda, in qualità di voce narrante, racconta l’importanza del loro lavoro, il “dietro le quinte” della filiera. La campagna di comunicazione, on air da domenica 17 novembre e per tre settimane sulle principali reti televisive e piattaforme digitali italiane, si sviluppa nell’ambito della 25esima edizione, appena conclusa, del Premio Pomodorino d’Oro Mutti, il riconoscimento istituito dall’azienda per valorizzare l’impegno degli agricoltori che conferiscono la materia prima.

In 8 mesi import cereali +11,9% in quantità e -10% a valore

In 8 mesi import cereali +11,9% in quantità e -10% a valoreRoma, 18 nov. (askanews) – Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi otto mesi del 2024 sono risultate in aumento nelle quantità di 1.771.000 tonnellate (+11,9%) ed in diminuzione nei valori di 637,4 milioni di euro (-10%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono i dati elaborati da Anacer.


Relativamente ai cereali in granella si registra l’incremento delle quantità importate del grano tenero (+882.000 t) e del mais (+593.000 t), con corrispondente valore in diminuzione rispettivamente di 22,0 milioni e 199,4 milioni di euro. Risultano in calo invece gli arrivi di grano duro (-100.000 tonnellate nelle quantità e -157,1 milioni di euro nei valori) e di riso (- 17.500 t considerato risone, semigreggio, lavorato e rotture, pari a -11,3 milioni di euro). Nel settore dei semi oleosi e proteici si registrano in aumento le quantità importate sia dei semi oleosi (+63.000 t, +3,3%), sia delle farine proteiche (+121.000 t, +7,4%), con corrispondente valore in calo rispettivamente di 145,6 mio (-12,8%) e 91,7 mio di euro (-12,5%). Le esportazioni dall’Italia nel settore dei cereali nei primi otto mesi del 2024 sono risultate in aumento sia nelle quantità di 326.000 tonnellate (+11%), sia nei valori di 20 milioni di Euro (+0,5%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento delle quantità esportate si deve alle maggiori vendite all’estero di pasta alimentare (+138.000 t, pari a +74,6 milioni di euro) e di prodotti trasformati (+141.500 t, con valore in diminuzione di 37,7 milioni di euro). L’export di riso (considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semilavorato e rotture di riso) risulta in aumento di 56.000 t (+4,6 milioni di euro). In aumento le vendite all’estero di farina di grano tenero (+30.100 t) e mangimi a base di cereali (+12.000 t). L’export di semola di grano duro registra un lieve incremento nelle quantità (+2,6%) ed un calo nei valori (-8,3%).


I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi otto mesi del 2024 un esborso di valuta pari a 5.743,3 milioni di euro (6.380,8 nel 2023) ed introiti per 3.931,4 milioni di euro (3.911,4 nel 2023). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.811,9 milioni di euro, contro -2.469,4 milioni di euro nel 2023.

Federacma: resta nodo assicurazione mezzi agricoli aree private

Federacma: resta nodo assicurazione mezzi agricoli aree privateRoma, 18 nov. (askanews) – Mentre il Senato si accinge ad approvare le novità al Codice della Strada, non vi è ancora soluzione per l’obbligo assicurativo per i mezzi agricoli in aree private. Approda domani in Aula a Palazzo Madama, infatti, per l’ok definitivo il disegno di legge sugli “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del Codice della Strada”. Il testo, però, non prevede il rinvio dell’obbligo assicurativo, essendo stati respinti tutti gli emendamenti a riguardo.


Dal primo luglio scorso, ricorda in una nota Federacma si permane in una situazione di paradosso: con l’imposizione normativa da un lato e, dall’altro, l’impossibilità attuativa in assenza di adeguati e idonei strumenti assicurativi. Sono interessati sia tutti i commercianti macchine agricole, con almeno 100mila mezzi tra nuovi e usati nei piazzali, sia contoterzisti e agricoltori sull’intero territorio nazionale, con oltre un milione di mezzi. “L’intera filiera, che abbiamo riunito ad inizio settembre, continua a chiedere la convocazione di un tavolo tecnico che possa trovare le dovute soluzioni – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – Abbiamo redatto un documento condiviso posto all’attenzione dei ministri Matteo Salvini (Trasporti), Adolfo Urso (Imprese) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura) su cui attendiamo ancora risposta”.


Dall’emanazione del Decreto legislativo del Ministero dei Trasporti, con cui è stato introdotto l’obbligo comunitario di assicurazione per i veicoli anche in aree private, è trascorso infatti quasi un anno. “Da parte nostra vi è tutta la volontà di darne attuazione. Dal Governo, però – conclude Borio – ci aspettiamo che venga presa in considerazione la richiesta della filiera agricola di aprire un confronto, affinché si creino gli strumenti assicurativi idonei per non gravare troppo su chi oggi è chiamato ad adeguarsi e non può causa impedimenti tecnici e pratici”.

Lollobrigida: Fitto una garanzia in Ue, prevalga interesse Nazione

Lollobrigida: Fitto una garanzia in Ue, prevalga interesse NazioneRoma, 18 nov. (askanews) – “L’Italia è un paese indispensabile per l’Europa, Raffaee Fitto ha una storia e un percorso che rappresentano una garanzia da tutti i punti di vista” e “spero che ci sia una considerazione da parte di tutto il quadro politico italiano di fare una scelta a tutela della nazione e non di parte”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine del consiglio Agrifish.


“L’uspicio per l’Italia è di avere per la prima volta un vicepresidente esecutivo – ha aggiunto Lollobrigida. Prima la Commissione Europea si attiva e prima potremo affrontare le grandi vicende che a livello mondiale vedono la Ue competere sul piano commerciale”.

Ue, Lollobrigida: chiesta moratoria riduzione sforzo pesca 2025

Ue, Lollobrigida: chiesta moratoria riduzione sforzo pesca 2025Roma, 18 nov. (askanews) – “Ci siamo riuniti stamattina con il collega francese e quello spagnolo e abbiamo presentato un documento che prende atto delle grandi difficoltà dei nostri pescatori, sostenuto anche da altre nazioni: sostanzialmente chiediamo una moratoria della riduzione dello sforzo di pesca per il 2025”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine del consiglio Agrifish.


La richiesta avanzata da Italia, Francia e Spagna tiene conto “dei grandi sacrifici di questo settore che ha visto una contrazione delle marinerie, un fatto che mette in duscussione un aspetto importante della nostra alimentazione se in futuro non avremo la possibilità di difenrdere e rilanciare quello che è rimasto delle marinerie”. Attorno a questo documento, ha precisato il ministro, “c’è stata grande convergenza e siamo felici di avere potuto creare un tavolo di confronto così efficace insieme a nazioni che ci sono vicine in termini di apprezzamento della qualità e di valori di riferimento. L’agroalimentare ormai è un obiettivo europeo, ma va calato in misure concrete difendendo i nostri asset produttivi”, ha concluso Lollobrigida.

Planet Farms arriva in Svizzera e si prepara allo sbarco in Olanda e Uk

Planet Farms arriva in Svizzera e si prepara allo sbarco in Olanda e UkMilano, 18 nov. (askanews) – Planet Farms, azienda agritech specializzata nell’agricoltura verticale, sbarca in Svizzera e annuncia l’arrivo a breve anche in Olanda, e a seguire nel Regno Unito.


Tre referenze della linea insalate sono, infatti, disponibili in oltre 540 punti vendita della Coop elvetica, in più di 350 città. Un traguardo, spiega una nota, considerato “un passo strategico nella crescita di Planet Farms che punta a espandere la propria presenza non solo in Italia, dove è già presente all’interno delle principali insegne della grande distribuzione organizzata e nel canale fuori casa”. “Siamo orgogliosi di portare i prodotti Planet Farms sugli scaffali del primo operatore della grande distribuzione elvetica – dichiara Mara Valsecchi, Ceo Planet Farms Italia – La recente attivazione del nuovo stabilimento a Cirimido, in provincia di Como, è stata cruciale per l’avvio della collaborazione con Coop Svizzera”. “Ma non ci fermiamo qui: nei prossimi mesi ufficializzeremo alcuni accordi con primari retailer inglesi, che serviremo con la nuova vertical farm di Londra, i cui lavori partiranno nel 2025, con l’avvio della produzione previsto per il 2026. Inoltre, le nostre esportazioni riguarderanno prossimamente anche il mercato olandese”, conclude Valsecchi.

La Camera di Commercio premia le migliori birre di Roma e Lazio

La Camera di Commercio premia le migliori birre di Roma e LazioRoma, 18 nov. (askanews) – Sono state premiate oggi nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma, le eccellenze brassicole della Capitale e del Lazio nel corso della IV edizione del “Concorso per le migliori birre di Roma e del Lazio – Premio Roma Birre Preziose 2024”, organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso Sviluppo e Territorio, Azienda Speciale per lo sviluppo e la crescita di Roma e della regione Lazio, in collaborazione con l’Azienda Speciale Agro Camera e con il supporto del sistema camerale regionale e delle Associazioni di categoria di settore.


Ad aderire all’iniziativa sono state 23 imprese tra birrifici e beerfirm provenienti dalle cinque province del Lazio. Ben 83 il numero delle birre in gara nelle diverse categorie previste dal Concorso. Il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, ha spiegato: “nche in questa quarta edizione il Concorso ha colto nel segno come dimostra l’importante e qualificata risposta delle aziende. Con questa iniziativa puntiamo a incoraggiare le imprese a intraprendere un percorso di costante miglioramento, stimolando l’estro dei mastri birrai al fine di ottenere delle birre in grado di competere nei mercati nazionali ed esteri. Sono convinto, poi, che iniziative di questo genere – conclude Tagliavanti – rappresentino un valido incentivo per l’imprenditoria giovanile e per lo sviluppo delle startup in ambito agroalimentare”.

Uncai: risolvere nodo assicurazioni mezzi agricoli aree private

Uncai: risolvere nodo assicurazioni mezzi agricoli aree privateRoma, 18 nov. (askanews) – Domani pomeriggio inizia in Senato la discussione sul disegno di legge in materia di sicurezza stradale che modificherà e aggiornerà il Codice della strada: si tratta probabilmente dell’ultima occasione “per rinviare l’obbligo assicurativo per i veicoli agricoli situati in aree private, in vigore da luglio, e avviare i necessari approfondimenti tecnici”. E’ quanto chiede il presidente di Uncai, l’unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, Aproniano Tassinari.


I mezzi agricoli che circolano su strada infatti sono sempre stati assicurati per la responsabilità civile verso terzi. La direttiva comunitaria 2021/2118 ha però esteso l’obbligo di RC Auto anche ai veicoli che sono custoditi o circolano solo in aree private, come un’azienda agricola o il piazzale di un rivenditore. Questo obbligo include quindi anche i trattori agricoli usati solo per le lavorazioni sui fondi rustici, come sono, ad esempio, i lavori in trincea. “In questi casi, dovrebbe bastare una polizza di rischio di esercizio e operatività, non di responsabilità civile, vista la bassissima incidenza di danni a terzi”, sottolinea il presidente di Uncai. Un segnaledi dissenso è arrivato dal mondo agricolo lo scorso 5 settembre, quando si è unito per sollevare con un’unica voce la questione e portarla all’attenzione dei ministri Matteo Salvini (Trasporti), Adolfo Urso (Imprese) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura). In quel documento, l’Unione Nazionale Contoterzisti – UNCAI, CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, CAI Agromec, Copagri insieme alla capofila Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, hanno chiesto di posticipare l’entrata in vigore dell’obbligo europeo, in attesa di un confronto tecnico per risolvere la questione, vista l’assenza di idonei strumenti assicurativi.


Rappresentanti della maggioranza di governo e dell’opposizione avevano presentato cinque emendamenti al ddl di modifica del Codice della Strada. Tuttavia, tutti sono stati successivamente ritirati. “La richiesta resta quindi immutata: posticipare la norma e convocare un tavolo ministeriale tra rappresentanti della filiera agricola e Ania, l’associazione che raggruppa le imprese assicuratrici, per comprendere come adempiere alla nuova disposizione comunitaria”, conclude Tassinari.