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Birrifici Heineken più green, in 2023 consumo acqua -13% su 2022

Birrifici Heineken più green, in 2023 consumo acqua -13% su 2022Roma, 6 giu. (askanews) – Meno consumi d’acqua, processi sempre più efficienti ed emissioni in costante riduzione: i birrifici di Heineken Italia, primo produttore di birra nel Paese, si confermano sempre più green, con 3,8 milioni di ettolitri di acqua risparmiati nel 2023, l’equivalente di 138 piscine olimpioniche. Il dato corrisponde a una riduzione dei consumi da 4,08 a 3,52 ettolitri di acqua per ettolitri di birra prodotti, pari a -13% rispetto all’anno precedente, grazie alle misure di efficientamento messe in atto nei quattro birrifici presenti in Italia.


Dal 2010 il Gruppo ha ridotto del 57% i consumi di acqua per ettolitro di birra prodotta, con un totale di 12,8 milioni di ettolitri risparmiati. I dati sono stati annunciati oggi da Heineken nell’ambito del convegno a Roma “Water Management nell’agroindustria, per una gestione responsabile delle risorse”, realizzato in partnership con Agronetwork e Confagricoltura, che ha messo in evidenza la centralità di un bene prezioso, materia prima per eccellenza della birra ed elemento fondamentale in diverse fasi di produzione. Alfredo Pratolongo, direttore Comunicazione e Affari Istituzionali di Heineken Italia, ha spiegato: “come Heineken Italia stiamo accelerando per raggiungere entro il 2030 obiettivi ambiziosi: azzerare le emissioni di CO2 in produzione e lavorare sull’efficienza per ridurre i consumi idrici in tutti i nostri birrifici, passando dai circa 3,5a 2,9 ettolitri di acqua per ettolitro di birra prodotto”.


Un risultato reso possibile grazie a modifiche implementate nel processo produttivo, come l’installazione di compressori a vite al posto delle pompe da vuoto ad anello liquido prima presso il birrificio di Massafra (TA), terzo birrificio al mondo per produzione di energia fotovoltaica, poi in quello di Comun Nuovo (BG), il più grande birrificio d’Italia. Per merito di questa tecnologia quest’ultimo ha risparmiato nel 2023 nell’ultimo anno 1.600.000 hl di acqua, l’equivalente di 64 piscine olimpioniche e si prepara a ridurre entro il 2026 i propri consumi di un ulteriore 20%.

Lollobrigida: social card non ‘ricottina’ ma intervento massiccio

Lollobrigida: social card non ‘ricottina’ ma intervento massiccioRoma, 6 giu. (askanews) – La nuova edizione della social card Dedicata a te non è “una ricottina ma un intervento massiccio” di sostegno. E’ “uno strumento di carattere sociale che per ora ha avuto effetti positivi anche sul sistema Italia, che è un sistema fote che ha resistito anche con Governi deboli che mancavano di visione”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo nel corso conferenza stampa di presentazione della edizione 2024 della card.


“Il Governo Meloni – ha aggiunto – non è un governo litigioso: lavoriamo in sintonia tutti insieme tra ministeri ed enti, cerchiamo di efficientare, di non buttare i soldi degli italiani”. Quello che il Governo combatte è che possa esserci “un assistenzialismo diffuso tra chi può lavorare e chi non può: questa è una idea scorretta, chi può lavorare deve essere aiutato a inserirsi in un quadro lavorativo, chi non può lavorare deve essere aiutato e sostenuto”.

Lollobrigida: multinazionali non nemiche se agiscono virtuosamente

Lollobrigida: multinazionali non nemiche se agiscono virtuosamenteRoma, 6 giu. (askanews) – Nel 2023 le spese effettuate con la card Dedicata a te sono andate per il 96% in generi alimentari e per il 4% in carburante. Lo ha reso noto il ministro della Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova edizione della card a Palazzo Chigi.


Quest’anno tra i beni acquistabili con la card ci saranno anche i prodotti surgelati e, a chi gli chiedeva come conciliare il sostegno al made in Italy con il fatto che molti surgelati sono prodotti da grandi multinazionali, Lollobrigida ha risposto: “vogliamo dare la possibilità di un paniere più ampio che potenzialmente ricada sulle produzioni italiane. Ovvio che se si vuole comprare la pizza surgelata fatta in Cina lo si potrà fare, ma credo che la gente sia in grado di ragionare. Le multinazionali non sono un nemico: quando agiscono da nemico sono il peggior nemico, ma non ci spaventano quando lavorano in modo virtuoso. Ad esempio – ha detto – ci sono tante multinazionali che hanno sede in Italia e che usano i prodotti italiani. Siamo pragmatici, mettiamo in campo tutto quello che è nell’interesse del popolo italiano”.

Lollobrigida: impianti eolici in mare? Sono contrario

Lollobrigida: impianti eolici in mare? Sono contrarioRoma, 6 giu. (askanews) – Per quanto riguarda lo sfruttamento dell’energia eolica in Puglia “che è una regione straordinaria, ci sono delle criticità. E non è la sola regione ad averle e quindi si ragionerà sull’argomento”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a una domanda sul tema delle energie rinnovabili a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova edizione della card Dedicata a te.


“Vuole sapere se io condivido gli impianti eolici in mare che impediscano ai pescatori di fare il loro lavoro? La mia risposta è no – ha precisato il ministro – e farò di tutto per impedirlo, per impedire che questi impianti ostacolino la produzione di un asset qualificante della nostra nazione”.

Torna card Dedicata a te da 1 settembre, importo sale a 500 euro

Torna card Dedicata a te da 1 settembre, importo sale a 500 euroRoma, 6 giu. (askanews) – Torna, e sarà fruibile a partire dal primo settembre, la card ‘Dedicata a te’, valevole per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, carburante o abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale. E l’importo salirà a 500 euro nel 2024. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nella conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della card nella sala stampa di Palazzo Chigi. Questa misura di sostegno toccherà 1.330.000 famiglie.


La carta, come spiegato dallo stesso Lollobrigida, quest’anno sarà “integrata con ortaggi e prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola e prodotti Dop e Igp, perché chi desidera acquistare si può orientare anche verso i prodotti a marchio che più ci caratterizzano”. A identificare i beneficiari della card sarà l’Inps: i requisiti sono essere “residenti in Italia, essere una famiglia composta da 3 persone, avere un Isee sotto i 15mila euro e non essere titolari di altri sostegni al reddito”.

E’ Disfrutar, a Barcellona, il The World’s Best Restaurant 2024

E’ Disfrutar, a Barcellona, il The World’s Best Restaurant 2024Roma, 6 giu. (askanews) – E’ Disfrutar, il ristorante di Barcellona gestito dal trio di chef Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas, a capeggiare la classifica del The World’s Best Restaurant 2024. Il primo ristorante italiano nella classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo è Lido 84, a Gardone Riviera, guidato dallo chef Riccardo Camanini, seguito al 19esimo posto da Reale, il ristorante di Niko Romito a Castel di Sangro e al 30esimo posto da Piazza Duomo, il ristorante di Enrico Crippa ad Alba. Chiude per l’Italia al 50esimo posto Uliassi, il ristorante dello chef Mauro Uliassi a Senigallia.


L’evento a Las Vegas, negli Stati Uniti, ha premiato i migliori talenti gastronomici provenienti da 26 paesi in cinque continenti. Disfrutar prende il posto del vincitore del 2023, Central di Lima, incluso quest’anno nella hall of fame dei ristoranti Best of the Best. Al numero due della classifica 2023, Disfrutar è conosciuto per le sue tecniche innovative e per l’eccellenza dei suoi ingredienti, che si traducono in un’esperienza che scardina in modo del tutto inaspettato i tradizionali canoni di un ristorante fine dining. Il menu degustazione è caratterizzato da un’identità mediterranea cui si innestano sapori all’avanguardia per offrire una cucina contemporanea e audace capace di sorprendere. Nella classifica, Disfrutar è seguito sul podio da Asador Etxebarri di Atxondo al secondo posto e da Table by Bruno Verjus a Parigi, al terzo posto.


“Quest’anno il mondo dell’alta gastronomia celebra una classifica veramente globale che comprende i ristoranti di 26 paesi, dimostrando che il desiderio per la varietà e l’eccellenza nel settore dell’ospitalità non mostrano segni di cedimento”, ha detto William Drew, direttore editoriale di The World’s 50 Best Restaurants. Mitsuharu ‘Micha’ Tsumura, lo chef-proprietario del Maido a Lima, ha vinto l’Estrella Damm Chefs’ Choice Award 2024, l’unico premio votato dai colleghi del settore, grazie al suo impegno nel portare il Perù sul palcoscenico gastronomico mondiale. Lo chef e ristoratore australiano Neil Perry viene premiato con il Woodford Reserve Icon Award. Perry è probabilmente lo chef più influente del suo paese ed è conosciuto per le sue interpretazioni visionarie della cucina australiana e asiatica contemporanea.


Nina Métayer è stata nominata The World’s Best Pastry Chef 2024, premio sponsorizzato da Sosa. Le creazioni scultoree della Métayer hanno attirato l’attenzione del mondo intero e il suo splendido lavoro sta ispirando una nuova generazione di pasticceri. I ristoranti di quattro nuove città sono entrati o rientrati nella classifica: La Colombe a Città del Capo (49), SingleThread a Healdsburg (46), Oteque a Rio de Janeiro (37) e il Mingles a Seoul (44). Il ristorante Wing (20esimo posto) di Vicky Cheng a Hong Kong è stato premiato con l’Highest New Entry Award 2024, e The Chairman (26esimo posto), sempre a Hong Kong, si è aggiudicato l’Highest Climber Award 2024.


Il ristorante Nobelhart & Schmutzig (43esimo posto) di Berlino è stato proclamato vincitore del Sustainable Restaurant Award, per la sua inflessibile difesa nel promuovere le politiche agricole migliori e per il suo ruolo di portavoce dei produttori. Durante la serata sono stati celebrati anche coloro che sono stati premiati con i riconoscimenti speciali preannunciati nei mesi scorsi. Tra questi: i vincitori del premio Champions of Change Jessica Rosval e Caroline Caporossi, fondatrici di Roots a Modena, ristorante sociale che ospita un programma di formazione per donne migranti, e João Diamante di Diamantes Na Cozinha a Rio de Janeiro, fondatore di un progetto che crea opportunità culinarie e imprenditoriali per i giovani che vivono in situazioni disagiate nelle favelas di Rio.

Il 7 giugno rapporto Fao su stato pesca e acquacoltura nel mondo

Il 7 giugno rapporto Fao su stato pesca e acquacoltura nel mondoRoma, 5 giu. (askanews) – Arriverà il prossimo 7 giugno a San Jose, in Costa Rica, il rapporto della Fao sullo stato della pesca e dell’acquacoltura nel mondo (SOFIA): si tratta di un rapporto di punta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che fornisce un’analisi completa dello stato globale e regionale e delle tendenze nel settore della pesca e dell’acquacoltura.


Al suo interno saranno contenuti nuovi dati sulla produzione, consumo e commercio di prodotti acquatici e statistiche aggiornate sull’occupazione nel settore della pesca e dell’acquacoltura, oltre a una analisi dettagliata dell’impatto dell’oscillazione meridionale di El Niño (ENSO) sulla pesca marina e sull’acquacoltura e a proiezioni future con previsione della produzione e del consumo della pesca e dell’acquacoltura fino al 2032. Il Rapporto 2024 presenta anche la “Blue Transformation in Action”, una tabella di marcia adottata nel 2022, che illustra come la FAO sta conducendo sforzi e iniziative di collaborazione in stretto coordinamento con i membri, i partner e le principali parti interessate per guidare i processi politici globali e diffondere le migliori pratiche a sostegno della intensificazione ed espansione dell’acquacoltura sostenibile, gestione efficace della pesca e miglioramento delle catene del valore degli alimenti acquatici.

E’ Palmino Poli il nuovo presidente di Assitol

E’ Palmino Poli il nuovo presidente di AssitolRoma, 5 giu. (askanews) – E’ Palmino Poli il nuovo presidente di Assitol, l’associazione italiana dell’industria olearia, aderente a Federalimentare e Confindustria. Succede a Riccardo Cassetta, vicepresidente di Federalimentare.


Milanese, laureato in Scienze Politiche, Poli ha ricoperto importanti incarichi dirigenziali in grandi aziende specializzate in prodotti da forno e per la panificazione. Tra il 2011 ed il 2020 è stato presidente di Aibi, che in ASSITOL rappresenta le imprese dei prodotti semilavorati della panificazione, pizzeria e pasticceria. E’ stato inoltre vicepresidente di Assitol, oltre che componente del Board e vicepresidente di Fedima, la federazione europea di settore. Attualmente è consigliere di Selvania 1971, azienda che produce prodotti semilavorati per il dolciario. Negli ultimi anni, oltre al ruolo di vicepresidente di Aibi, ha avuto l’incarico di delegato alla Presidenza di Assitol per fiere ed eventi. Assitol rappresenta nel complesso circa 20 miliardi di euro di fatturato e integra al suo interno settori diversi ma complementari del mondo agroalimentare: dagli oli d’oliva e di sansa e a quelli da semi si affianca la parte bakery (ingredientistica e lievito) i condimenti spalmabili e quella delle bioenergie. Il gruppo più giovane, Ailma, è nato pochi mesi fa e rappresenta le aziende che producono farine proteiche vegetali senza glutine. Le aziende associate danno occupazione, direttamente e tramite l’indotto, a oltre 10mila persone.


“La nostra è una mini-federazione – ha sottolineato Poli – un incontro tra attività e mondi diversi, che si incrociano e si completano tra loro”. A sostenere l’operato del neo-presidente, saranno i vicepresidenti Giuseppe Allocca (Vallèe), Pietro Marseglia di Ital Bi Oil, Mario Rocchi dell’Oleificio Rm ed Enrico Zavaglia di Cereal Docks. In Consiglio generale entrano per la prima volta Marcello Francini (Salov) e Pascal Pinson di Costa d’Oro. Con loro, designati direttamente da Poli, fanno il loro ingresso Bruno Seabra (Carapelli Firenze) e Saverio Panico (Bunge), insieme a Dora Desantis di Agridè e Gian Maria Martini (Unigrà).


Marcello del Ferraro è il nuovo delegato alla Presidenza con delega al Bilancio, mentre Riccardo Cassetta ricopre il ruolo di past president con delega per Federalimentare. Leonardo Colavita è invece presidente onorario dell’Associazione.

Presentato a Berna Positive Nutrition italiano contro Nutriscore

Presentato a Berna Positive Nutrition italiano contro NutriscoreRoma, 5 giu. (askanews) – Possiamo seguire una dieta sana e bilanciata senza doverci privare dei cibi che amiamo, basta tener d’occhio porzioni e frequenze di consumo. È questo il messaggio fondamentale consegnato da scienziati e nutrizionisti che hanno partecipato a Berna, presso il Bellevue Palace, all’evento “Positive Nutrition. Le diete tradizionali come modello per uno stile di vita sano”, organizzato dall’Ambasciata italiana a Berna e dall’Italian Trade Agency (ITA), per esplorare e promuovere abitudini alimentari sane e sostenibili, evidenziando i limiti del Nutriscore.


La conferenza si è aperta con un messaggio del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha rimarcato la bontà dell’approccio italiano alle questioni nutrizionali. “I sistemi di etichettatura semaforici, semplicistici prima ancora che semplici e che non tengono conto, per esempio, del grado di lavorazione dei prodotti – ha detto Tajani – del metodo di produzione, dell’origine o del concetto di porzione, sono fuorvianti, con una influenza negativa sui comportamenti di acquisto dei consumatori e tali da penalizzare i produttori locali e tradizionali europei, spingendoli fuori dal mercato e impoverendo la varietà e la qualità dei prodotti disponibili”. “Solo con un approccio scientifico – ha proseguito il ministro – sarà possibile garantire ai consumatori una corretta informazione sui valori nutrizionali della loro dieta, valorizzando al contempo le tradizioni nazionali e il legame tra produzioni e territori”.

Grano Monococco in Sicilia,con progetti Cosmo e Hgc filiera cresce

Grano Monococco in Sicilia,con progetti Cosmo e Hgc filiera cresceRoma, 5 giu. (askanews) – Giunto a conclusione, il progetto COSMO ha tracciato la strada della filiera del grano Monococco in Sicilia, centrando nei tre anni di attività tutti gli obiettivi, così come previsto dalla misura del PSR 2014-2022 che l’ha finanziato con la sottomisura 16.1. E dalle spighe delle varierà Hammurabi e Norberto, i partners del gruppo operativo hanno consegnato i risultati delle azioni svolte in campo, in laboratorio e nei forni.


Sono stati realizzati 10 tipologie di sfarinati e 14 formati diversi di pasta; effettuate sia prove di panificazione, perfino ottimi biscotti, sia prove per la produzione di malto con l’assaggio di due aromatiche birre. Dal punto di vista energetico, poi, sono stati realizzati i bricchetti di paglia compressa per alimentare caldaie a biomasse. “Adesso l’auspicio è poter trovare sugli scaffali dei supermercati tutti i prodotti realizzati in questi tre anni di attività”, commenta il responsabile del progetto Bernardo Messina, del Consorzio Gian Pietro Ballatore, ente capofila del partenariato composto anche dal CREA-IT di Roma.


“Le sue caratteristiche rendono il grano Monococco adatto per la trasformazione in prodotti con un profilo nutrizionale di pregio”, spiega Bernardo Messina. “La coltivazione del Monococco, inoltre, permette di ottenere effetti positivi a livello ambientale – aggiunge il responsabile di progetto – perché non richiede un alto apporto di input esterni per la concimazione”. “Chiuso il progetto COSMO, noi continueremo a lavorare sul tema ambientale della ecosostenibilità con il progetto HGC”, annuncia Bernardo Messina. Le filiere dei cereali e quella dei legumi, infatti, possono giocare un ruolo determinante sia per la presenza dominante nei regimi alimentari tradizionali dell’area mediterranea, sia per l’ampiezza delle superfici destinate complessivamente a queste colture. Ogni anno in Sicilia vengono coltivati circa 270 mila ettari di superficie a grano duro e 20 mila ettari appena ad altri cereali, quali orzo, avena, grano tenero. Ancora meno, circa 6 mila ettari, a leguminose da granella.


Il progetto si propone di definire protocolli operativi (del Sistema HGS) anche per quelle colture che si adattano molto bene agli ambienti pedoclimatici siciliani, ma sono poco presenti negli ordinamenti colturali regionali, come grano Monococco, avena nuda, farro e lenticchie. Dalle produzioni cerealicole e dai legumi verranno prodotti 4 tipi di sfarinati innovativi da indirizzare poi nei processi di trasformazione: uno sfarinato a minore indice glicemico, uno per la produzione di prodotti High Protein, uno per la produzione di prodotti “mix cereali” ad alto contenuto in fibra alimentare ed uno sfarinato ad alto contenuto di malto per ottimizzare i processi di lievitazione.