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Cia: bene ok negoziati su direttiva Ue per monitoraggio del suolo

Cia: bene ok negoziati su direttiva Ue per monitoraggio del suoloRoma, 22 ott. (askanews) – L’avvio dei negoziati interistituzionali per la direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo rappresenta un ulteriore e decisivo passo a tutela di una risorsa fondamentale per la nostra agricoltura e i nostri territori, palesemente sotto scacco dei cambiamenti climatici e, ancora prima e di più, di inquinamento e dissesto idrogeologico. Così Cia-Agricoltori Italiani soddisfatta per l’ok procedurale arrivato ieri, a Strasburgo, dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo.


Ora, Cia auspica Triloghi senza contrattempi e costruttivi rispetto a norme più stringenti sul consumo di suolo e per evitare l’imposizione di un approccio top-down sulla gestione dei terreni; ribadendo così il suo sostegno al dossier che aveva già accolto diverse delle richieste formulate dalla Confederazione. Da parte di Cia massima attenzione, dunque, e la disponibilità a collaborare con i colegislatori per arrivare a una direttiva davvero centrata sulle esigenze e il ruolo degli agricoltori custodi del territorio e del suolo, soprattutto nelle aree interne. “Importante, quindi – sottolinea Cia in una nota – che venga salvaguardata la conferma per gli Stati membri di mettere in atto azioni e misure per ridurre il più possibile il consumo di suolo, ma anche la priorità da dare alle aree in cui la perdita di servizi ecosistemici verrebbe ridotta al minimo”.


“Il nostro obiettivo – ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – è adesso quello di monitorare i lavori dei Triloghi, affinché i passaggi chiave della norma non si perdano in ambiguità sui compiti e in cavilli informativi e burocratici. Serve piuttosto uno strumento chiaro, concreto e snello”.

Psa, Filippini: a breve firma convenzioni A1 e Cisa per barriere

Psa, Filippini: a breve firma convenzioni A1 e Cisa per barriereRoma, 22 ott. (askanews) – Per quanto riguarda “il sistema di gestione delle barriere sto per firmare una convenzione con i concessionari di autostrate e una con il concessionario della Cisa e le barriere verranno messe nel terreno di pertinenza delle autostrade, quindi loro faranno anche la manutenzione”. Lo ha detto il commissario straordinario alla peste suina africana, Giovanni Filippini, in audizione alla Camera davanti alle Commissioni riunite Affari sociali e Agricoltura in merito alle nuove emergenze relative alla diffusione della malattia.


“Dove non riusciremo a mettere recinzioni – ha aggiunto Filippini – il ministero della Salute sta acquistando le gabbie per la cattura degli animali che daremo in gestione, solo all’interno delle zone di controllo di espansione virale, all’esercito e alla Polizia Provinciale, anche usando ditte specializzate come in Lombardia per il depopolamento”. “Per le barriere stiamo correndo, non è facile – ha proseguito – abbiamo già chiuso 44 varchi della Cisa, che è un territorio molto difficile, e poi ci concentreremo nella parte Ovest”. Per quanto riguarda infine l’uso dell’esercito, ha concluso il Commissario, “le azioni dei militari andavano inserite dentro una strategia chiara: oggi so dove poterli usare nella zona di controllo e di espansione virale e dal 1 novembre loro andranno in maniera coordinata e gestita a mettere le gabbie con la protezione civile e la polizia provinciale”.

Psa, a breve subcommissario con delega depopolamento cinghiali

Psa, a breve subcommissario con delega depopolamento cinghialiRoma, 22 ott. (askanews) – La Peste suina africana (Psa) “deve essere gestita da una cabina di regia centrale. A breve verrà nominato anche un nuovo subcommissario che avrà la delega per seguire esclusivamente il depopolamento dei cinghiali, specialmente nella zona di espansione virale”. Lo ha detto il commissario straordinario alla peste suina africana, Giovanni Filippini, in audizione alla Camera davanti alle Commissioni riunite Affari sociali e Agricoltura.


“Abbiamo un Piano di catture e abbattimento dei cinghiali che andremo a rivedere, soprattutto per quanto riguarda i numeri e le possibilità che abbiamo di depopolare. Sul piano di depopolamento – ha aggiunto Filippini – la specie cinghiale va riportata in equilibrio con i nostri territori e questo dobbiamo farlo con i cacciatori e non con il virus”. Quanto al fatto che in alcune zone non si abbatte per mancanza delle fosse di smaltimento che dovrebbero essere messe a disposizione dai comuni, il Commissario ha spiegato: “stiamo valutando proprio in questi momenti e presto daremo dei riscontri. Stiamo cercando soluzioni che non sono facilissime. La mancanza di fosse di smaltimento è una situazione che sta limitando le azini di depopolamento e non ce lo possiamo permettere”.


Ancora, sul fronte delle “risorse il governo sta facendo un grande lavoro: abbiamo avuto quelle per il barrieramento e daremo premi a chi troverà carcasse e abbatterà cinghiali nel territorio di espansione virale”, ha concluso il Commissario Filippini.

Cia: ingiuste restrizioni su fiore canapa in Ddl Sicurezza

Cia: ingiuste restrizioni su fiore canapa in Ddl SicurezzaRoma, 22 ott. (askanews) – Si apra subito un confronto con le istituzioni per garantire agli operatori del settore della canapa industriale un quadro normativo chiaro ed equo. In occasione dell’iniziativa promossa al Senato dalla senatrice Sabrina Licheri, Cia-Agricoltori Italiani ribadisce la necessità di tutelare e valorizzare una filiera ad alto valore aggiunto e con una rilevante presenza di giovani agricoltori. Cia ricorda che l’articolo 18 del Ddl Sicurezza rischia di rendere illegale la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze della canapa e dei suoi derivati.


Per il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, “si tratta di un intervento puramente ideologico. È inaccettabile e ingiusto bloccare una delle filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, che già oggi vale 500 milioni di fatturato annuo e conta più di 10mila posti di lavoro in tutta Italia, vantando un enorme potenziale produttivo tra cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile: tutti settori che non c’entrano nulla con il mercato delle sostanze stupefacenti”. “Se il provvedimento non verrà stoppato – prosegue Fini – non solo chiuderanno migliaia di imprese con effetti diretti anche sull’export, in un mercato che vale più di 2 miliardi solo in Europa, ma gli agricoltori, di concerto con gli altri segmenti della filiera, saranno costretti a faticosi e costosi ricorsi in sede giuridica, pur di vedersi riconosciuti diritti previsti dalle normative comunitarie”.

Psa, Cia Toscana a Filippini: riprendere abbattimenti in Lunigiana

Psa, Cia Toscana a Filippini: riprendere abbattimenti in LunigianaRoma, 22 ott. (askanews) – “Il Commissario straordinario alla Psa e la Regione Toscana devono attivare con urgenza tutte le misure possibili per contrastare la peste suina africana. In particolare, il Commissario deve assolutamente permettere gli abbattimenti di cinghiali nelle zone interessate, fermi da troppi mesi. Non c’è tempo da perdere. Pensiamo a cose succederebbe se la psa si espandesse dalla Lunigiana: la provincia di Massa Carrara confina con quella di Parma, andando a Sud iniziano gli allevamenti allo stato brado della Cinta Senese, che sono a questo punto a forte rischio se l’epidemia dovesse spostarsi”. A sottolinearlo è il presidente di Cia Agricoltori Italiani Toscana, Valentino Berni, dopo aver incontrato responsabili Cia e aziende della Lunigiana.


In questa zona ci sono piccoli allevamenti di maiali, che sono costretti a stare fermi ed interrompere attività. “Ma se l’epidemia si espandesse – aggiunge Berni – i danni sarebbero incalcolabili, per questo è necessario prevenire anziché rincorrere la psa”. Le aree interessate sono la zona 1 che comprende i comuni di Aulla, Bagnone, Comano, Licciana Nardi, Podenzana; Villafranca in Lunigiana; e la zona 2 che comprende i comuni di Zeri, Pontremoli, Filattiera, Mulazzo, Tresana. E l’ordinanza del commissario interessa, appunto, anche queste aree. “Come Cia – evidenzia Alberto Focacci, direttore Cia Toscana Nord – da vari mesi chiediamo abbattimenti, nella strategia di depopolamento della popolazione dei cinghiali. Strategia che è impossibile da perseguire visto che gli abbattimenti di cinghiali sono ancora oggi vietati. Chiediamo al commissario nazionale di consentire gli abbattimenti nelle zone circostante alle zone infette”.


E se dovessero riprendere gli abbattimenti, c’è il problema dello smaltimenti carcasse: in questo caso è la Regione Toscana che deve potenziare il sistema di smaltimento. “Ad oggi – spiega Focacci – sono presenti due scarrabili, uno a Villafranca ed uno a Pontremoli, se dovessero ripartire gli abbattimenti non sarebbero sufficienti. Va garantita la catena della biosicurezza per lo smaltimento delle carcasse in tempi rapidi”. La Regione Toscana deve garantire il pronto smaltimento delle carcasse in regime di biosicurezza: “anche su questo aspetto – conclude Barni – chiediamo maggiore reattività da parte della Regione, il meccanismo dello smaltimento delle carcasse per il depopolamento non deve essere intralciato, lo smaltimento dei residui deve avvenire con velocità e senza intoppi”.

Alma celebra al Teatro Regio 23 nuovi maestri Arti Agrarie e Gusto

Alma celebra al Teatro Regio 23 nuovi maestri Arti Agrarie e GustoRoma, 22 ott. (askanews) – Una cerimonia speciale per nominare i 23 nuovi Maestri d’Arte e Mestiere, in concomitanza con il ventennale di Alma. È quanto organizzerà La Scuola Internazionale di Cucina Italiana il prossimo 11 novembre al Teatro Regio di Parma, in un appuntamento dedicato alla quinta edizione del premio MAM-Maestro d’Arte e Mestiere.


Il MAM, ideato da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, è un riconoscimento molto atteso dal mondo artigiano che si celebra dal 2016 a cadenza biennale. Un premio in cui Alma ha sempre collaborato nel ruolo di selezionatrice dei Maestri del settore dell’enogastronomia. E per la quinta edizione, la grande novità è rappresentata proprio dall’ampliamento della sezione del Gusto e dell’Ospitalità a cui quest’anno si affiancano le Arti Agrarie; in questo modo il premio celebrerà proprio i 23 Maestri delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità. Il nuovo format vedrà un incremento delle categorie (da 13 a 23), in una cerimonia al Regio che si aggiunge a quella già avvenuta lo scorso 29 settembre a Venezia con l’investitura di 40 Maestri per le arti decorative, portando così il totale della V edizione a quota 63.


Durante la cerimonia, saranno presentati anche i traguardi della storia ventennale di ALMA. Fondata a Colorno, nel cuore della Food Valley, dal 2004 ha formato oltre 11mila allievi di 80 diverse nazionalità grazie alla collaborazione con oltre 700 strutture legate al mondo dell’ospitalità.

Sold out gli spazi espositivi di Sigep World 2025

Sold out gli spazi espositivi di Sigep World 2025Roma, 22 ott. (askanews) – Sold out gli spazi espositivi di Sigep World – The World Expo for Foodservice Excellence, che si terrà alla Fiera di Rimini dal 18 al 22 gennaio 2025. La manifestazione dedicata alle eccellenze dell’industria del Foodservice, organizzata da Italian Exhibition Group, registra già il sold out degli spazi espositivi, che diventano così in totale 30, e potenzia la strategia di internazionalizzazione. La fiera abbraccia tutte le principali filiere: il Gelato, la Pasticceria, la Panificazione, il Caffè e amplia l’offerta alla Pizza.


Al Top Buyer Program hanno già aderito 520 top buyer da 91 Paesi: oltre ai principali paesi europei si segnalano presenze da Stati Uniti, Sud America, Sud Est Asiatico e Paesi del Golfo. Dai distributori alle catene di pubblici esercizi, fino alle società di catering, comprese quelle delle linee aree e delle crociere, passando per i gruppi alberghieri di tutto il mondo. Un processo che passa dal coinvolgimento diretto dei principali decision makers del settore aderenti anche al Premium Program, riservato principalmente a buyer europei – con in testa operatori da Germania, Spagna, Romania, Francia, Gran Bretagna, Croazia, Grecia, Polonia, Slovenia e Serbia – e che quest’anno prevede anche la partecipazione di circa 3.000 buyer da tutto il mondo.


Il settore del foodservice continua ad essere competitivo in Europa e nel mondo. La spesa complessiva registrata in Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna raggiunge gli oltre 330 milioni di euro, con una crescita del 6,4% rispetto al 2023. Riguardo alle visite in locali e ristoranti, ad oggi gli stessi Paesi registrano un lieve incremento rispetto al 2023, pari allo 0,6%. Guardando invece oltreoceano, la spesa dei consumatori dell’Out of Home negli Stati Uniti risulta in aumento del 3,9% rispetto all’anno precedente, attestandosi a oltre 612 milioni di euro.

A Siena 1-2 dicembre la prima edizione di Evo in Siena

A Siena 1-2 dicembre la prima edizione di Evo in SienaRoma, 22 ott. (askanews) – Il primo e il 2 dicembre 2024 Siena diventerà il cuore pulsante della cultura olearia con la prima edizione di “Evo in Siena”, un evento interamente dedicato all’olio extravergine d’oliva della Toscana di alta qualità e alle denominazioni “DOP Terre di Siena, DOP Chianti Classico, DOP Seggiano, DOP Lucca, IGP Toscano”. Promosso dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena con il patrocinio e contributo del Comune di Siena, questo progetto nasce con l’obiettivo di celebrare una delle eccellenze della tradizione gastronomica toscana, offrendo una vetrina privilegiata per i produttori locali e consolidando il ruolo di Siena come meta di riferimento per il turismo enogastronomico.


Il programma dell’evento prevede talk, masterclass, tour esperienziali e momenti di confronto con esperti e appassionati del settore, ponendo al centro l’olio come elemento simbolico della nostra cultura e della nostra identità. L’evento punta non solo a promuovere l’olio della Toscana, ma anche a dare visibilità ai produttori locali e alle aziende del settore, creando un network che favorisca la collaborazione tra imprese e la crescita economica del territorio.


Simone Lorenzo Signorini, presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena, sottolinea in una nota che “Siena è da sempre simbolo di tradizione e qualità, e con EVO in SIENA vogliamo offrire un tributo a uno dei prodotti più rappresentativi della nostra cultura: l’olio extravergine d’oliva. Questo evento non solo rafforza il nostro legame con la tradizione olearia, ma mira a proiettarci nel futuro, valorizzando le nuove tendenze e l’evoluzione di questo settore fondamentale per l’economia locale e nazionale”.

Accordo in Agrifish su limiti di cattura pesce nel Mar Baltico

Accordo in Agrifish su limiti di cattura pesce nel Mar BalticoRoma, 22 ott. (askanews) – Il Consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura ha raggiunto oggi un accordo politico sui nuovi limiti alle catture di pesce per i principali stock ittici del Mar Baltico, tra cui aringa, merluzzo, platessa, spratto e salmone, per garantire stock sostenibili e un settore sostenibile per il futuro. Il Consiglio adotterà formalmente la decisione in una prossima riunione.


L’accordo sui totali ammissibili di cattura (TAC) e sulle quote nazionali per il 2025 è in linea con la consulenza scientifica fornita dal Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare (ICES) e stabilisce le quantità massime che ogni Stato membro potrà catturare per ogni stock ittico, spiega l’Agrifish in una nota. “I mezzi di sussistenza dei pescatori dipendono dalla sostenibilità a lungo termine dei nostri stock ittici. Con l’accordo odierno puntiamo a trovare un equilibrio tra aiutare a recuperare gli stock ittici, proteggere gli ecosistemi marini e garantire la sostenibilità del settore in futuro”, ha detto István Nagy, ministro ungherese dell’Agricoltura. Visto che lo stock di aringa del Baltico centrale è aumentato oltre il livello minimo sostenibile nell’ultimo anno e che le previsioni scientifiche per questo stock sono positive, il Consiglio ha concordato di aumentare le possibilità di pesca del 108%, in linea con la proposta della Commissione. Il Consiglio ha inoltre seguito le raccomandazioni della Commissione in merito all’aringa nel Golfo di Riga e all’aringa nel Golfo di Botnia, aumentando i limiti di cattura (Tac) rispettivamente del 10% e del 21%.


Nel caso dell’aringa del Baltico occidentale, a causa dei bassi livelli di biomassa, il Consiglio ha concordato di riportare il totale ammissibile di cattura dell’anno scorso per le catture accessorie inevitabili. Il Consiglio ha inoltre deciso di mantenere l’esenzione attualmente in vigore per la pesca costiera su piccola scala. Per quanto riguarda il merluzzo, con gli stock di merluzzo del Baltico orientale e occidentale in cattive condizioni, il Consiglio ha concordato di continuare a stabilire i TAC solo per le catture accessorie, per consentire il recupero degli stock. Rispetto all’anno scorso, i limiti di cattura sono stati ridotti rispettivamente del 28% e del 22%. Per contribuire a migliorare la situazione di questi stock, il Consiglio ha concordato con la proposta della Commissione di vietare la pesca ricreativa del merluzzo nell’intera area, tenendo però conto delle catture accessorie accidentali.


I limiti di cattura per la platessa rimarranno invariati rispetto al 2024. Mentre gli stock di platessa sono sani, il TAC per la platessa tiene conto del fatto che il merluzzo viene catturato involontariamente durante la pesca della platessa. Il Consiglio ha concordato di ridurre le catture totali consentite per lo spratto del 31%, per evitare un calo al di sotto dei livelli sostenibili. Il Consiglio ha deciso di ridurre i limiti di cattura del 36% per il salmone nel bacino principale e di mantenere il TAC dell’anno scorso per il salmone nel Golfo di Finlandia. Inoltre, la pesca ricreativa del salmone nel bacino principale sarà limitata alla cattura di non più di un esemplare di salmone con pinna adiposa tagliata trattenuto per pescatore al giorno. Dopo aver catturato il primo esemplare, i pescatori ricreativi dovranno smettere di pescare il salmone per il resto della giornata.


Il Consiglio ha anche deciso sulle possibilità di pesca della busbana norvegese nel Mare del Nord, uno stock condiviso dall’UE e dal Regno Unito. Dopo le consultazioni con il Regno Unito, le delegazioni hanno concordato di stabilire un limite UE di 300 tonnellate solo per le catture accessorie.

Lollobrigida: Africa ci chiede aiuto collaborativo per crescita

Lollobrigida: Africa ci chiede aiuto collaborativo per crescitaRoma, 22 ott. (askanews) – “Dobbiamo ascoltare la voce dei governi africani: dopo diversi confronti, in loro trovo la necessità di avere la soluzione ai problemi delle loro nazioni che vedono questa forte emigrazione. Ci chiedono aiuto con un approccio che non sia quello predatorio o caritatevole ma collaborativo, che faccia crescere le loro economie e l’agricoltura più di ogni altro settore”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo a Bari in video collegamento al Festival delle Regioni.


“Il Piano Mattei punta proprio a questo – ha aggiunto – e i primi risultati sono visibili già in questi mesi: ci sono operazioni che non prevedono uno svantaggio per noi ma la possibilità di una crescita economica delle nazioni con le quali collaboriamo”, ha concluso il ministro.