Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Agnello Sardegna Igp presenta a Cibus progetto qualità carni

Agnello Sardegna Igp presenta a Cibus progetto qualità carniRoma, 8 mag. (askanews) – A Parma per presentare le novità della filiera dell’Agnello di Sardegna Igp. Fino al 10 maggio il Consorzio per la tutela della IGP Agnello di Sardegna è presente a Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione. I rappresentanti del Consorzio che racchiude quasi 5000 iscritti, presenteranno grazie a dimostrazioni culinarie, degustazioni guidate e incontri B2B, la filiera dell’Agnello di Sardegna Igp che garantisce l’alta qualità delle carni.


Per i visitatori sarà anche l’occasione per scoprire il progetto Incovi, percorso che porterà gli allevamenti sardi a migliorare la qualità delle carni dei capi a fine carriera e degli agnelloni pesanti. “Si tratta di nuove tecniche di ingrasso degli ovini di razza sarda e incroci con arieti da carne – spiega Alessandro Mazzette, direttore del Contas – per migliorare e diversificare la qualità delle carni ovine in Sardegna”. Il progetto Incovi coinvolge aziende agricole, agroalimentari, l’Università di Sassari e il Consorzio per la Tutela della IGP Agnello di Sardegna”. Si propone di migliorare la filiera e il mercato delle carni ovine, in particolare dei capi a fine carriera da destinare al macello e degli agnelloni pesanti con il perfezionamento delle tecniche di alimentazione e ingrasso degli ovini, valorizzando le razze sarde autoctone.


“Al Cibus di Parma, in questa edizione che ci porterà ad ampliare il nostro ventaglio commerciale, nostro obiettivo è comunicare che la grande qualità delle carni non è solo un risultato dato da un fattore ambientale e da un allevamento secondo canoni antichi – conclude Mazzette – ma è anche garantita da un costante approccio scientifico, dato dalla collaborazione con l’Università”. Azienda capofila nel progetto Incovi infatti è la Daga Carni Srl, ma partecipano anche altre aziende come Sardinya Carni Srl, Demetra, Nuraghe Elighe e OP Unione Pastori soc. coop. Agr. di Nurri e la Cooperativa Produttori Arborea che contribuirà alla realizzazione di miscele per l’alimentazione zootecnica.

Coldiretti: aprile più caldo, allerta siccità in 1/5 della Ue

Coldiretti: aprile più caldo, allerta siccità in 1/5 della UeRoma, 8 mag. (askanews) – Con l’aprile più caldo di sempre in quasi 1/5 del territorio europeo è allarme siccità, tra un 16,7% di zone in allerta arancione e un altro 1,5% dove la situazione è in “rosso” e che comprende anche le regioni del Sud Italia. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati dell’Osservatorio europeo sulla siccità di Copernicus relativi alla terza decade di aprile.


Il mese scorso è stato globalmente il più caldo mai registrato, con una temperatura media dell’aria in superficie di 15,03 gradi, 0,67°C sopra la media di aprile del trentennio di riferimento 1991-2020, secondo il servizio meteo della Ue. Nonostante il maltempo delle scorse settimane che ha investito l’Italia e la nuova perturbazione in arrivo, la situazione resta difficile al Sud, a partire dalla Sicilia, dove la produzione di foraggio per gli animali è praticamente azzerata. Ma è difficile anche la situazione del grano, che a causa della mancanza di pioggia non riesce a crescere, secondo il monitoraggio Coldiretti. Un problema che interessa anche il granaio d’Italia, la Puglia, dove Coldiretti stima un calo del 30% quest’anno proprio a causa della siccità, mentre sono in difficoltà anche i legumi e alcune varietà di frutta.


E anche in Sardegna si segnalano cali per carciofi, pomodoro da industria, cereali, frutta e foraggi, con ripercussioni sull’allevamento. A pesare sulle coltivazioni è la mancanza di acqua per irrigare, per questo Coldiretti ha rilanciato la proposta di un piano di invasi di accumulo con pompaggi, promosso assieme ad Anbi, per raccogliere l’acqua che cade e renderla disponibile per le coltivazioni.

Bernhard Url nominato direttore esecutivo ad interim dell’Efsa

Bernhard Url nominato direttore esecutivo ad interim dell’EfsaRoma, 8 mag. (askanews) – Il consiglio di amministrazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha nominato Bernhard Url direttore esecutivo ad interim, con effetto dal primo giugno 2024. La nomina, concordata dai membri del consiglio, significa che Url continuerà a guidare l’Efsa mentre il processo di reclutamento per il prossimo direttore esecutivo dell’Autorità, che dovrebbe essere completato l’anno prossimo, avanza.


Url è diventato direttore esecutivo dell’Efsa per la prima volta nel giugno 2014 e il secondo mandato è stato prorogato nel giugno 2019 per altri cinque anni. Veterinario qualificato di formazione, è stato direttore generale dell’Agenzia austriaca per la salute e la sicurezza alimentare (AGES) prima di unirsi all’Efsa.

A Cibus anche il Pan Dittaino Dop, 100% made in Sicilia

A Cibus anche il Pan Dittaino Dop, 100% made in SiciliaRoma, 8 mag. (askanews) – Anche la pagnotta del Dittaino Dop si racconta in questa edizione di Cibus 2024 a Parma. La cooperativa Valle del Dittaino, prossima a festeggiare i cinquant’anni dalla sua costituzione, porta con sé l’antica ricetta che utilizza il lievito madre, chiamato “criscienti”. “La Pagnotta è una nostra eccellenza diventata nazionale perché vendiamo in tutta Italia”, commenta il presidente Biagio Pecorino. La Pagnotta è realizzata con il frumento duro di Sicilia: un grano asciutto, resistente, sano anche grazie alle tecniche di coltivazione e al lavoro attento delle 80 persone dipendenti della cooperativa di Valle del Dittaino, nata nel 1976 ad Assoro, in provincia di Enna.


“Siamo fedeli alla tradizione, ma guardiamo anche ai nuovi consumi – aggiunge il presidente Pecorino – Ecco perché oltre al tradizionale pane di frumento duro, facciamo un pane di frumento tenero morbido che piace ai giovani, che consente di avere maggiore tendenza nel mercato. Per questa ragione abbiamo convertito le nostre aziende agricole, creando anche una filiera del frumento tenero siciliano”. La cooperativa Valle del Dittaino è legata alle aziende agricole socie, con le quali ha creato una filiera che parte dai campi, con coltivazione di frumento tenero e duro, passa per lo stoccaggio dei prodotti e la molitura e arriva alla trasformazione in prodotti da forno.

Origin Italia lancia da Cibus alleanza virtuosa su Dop-Igp

Origin Italia lancia da Cibus alleanza virtuosa su Dop-IgpRoma, 8 mag. (askanews) – La qualità, a tavola, vince sulla quantità. Nel 2023 i consumatori italiani nella grande distribuzione organizzata hanno preferito acquistare meno alimenti (-1,7% la perdita in volume), ma di maggiore qualità (+8,3% la crescita in valore) e le Dop-Igp sono un volano di crescita per i consumi. È quanto emerge dall’indagine Nielsen presentata oggi, 8 maggio, al Cibus di Parma da Origin Italia, l’associazione italiana consorzi Indicazioni Geografiche.


Secondo l’analisi, infatti, sono proprio i prodotti a Dop e Igp che hanno fatto la differenza, non solo a livello di acquisti (DOP +9,1% in valore; IGP +0,5% in valore), ma anche stimolando l’acquisto e il consumo di prodotti basati sull’utilizzo e valorizzazione di prodotti certificati come ingredienti: l’indagine rileva per questo paniere un trend significativamente migliore con un +14,7% a valore e un +9,6% in volume. Sulla base di questi elementi Origin Italia ha voluto lanciare dalla vetrina più rappresentativa del mondo agroalimentare italiano, il Cibus di Parma, l’alleanza strategica tra prodotti DOP IGP e l’industria alimentare. Al convegno “IG4Ingredients. Indicazioni Geografiche e Industria alimentare: nuove opportunità di collaborazione virtuosa” hanno partecipato l’ad di McDonald’s Italia Giorgia Favaro, Marco Tambini del Group Supply Chain di Barilla, il direttore ricerca sviluppo e qualità di Sammontana, Guido Calò, e Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP.


“Abbiamo voluto sottolineare con dati alla mano che l’unione fa la forza e quindi che Industria alimentare e produzioni di qualità quali le IG possono sviluppare insieme progetti di reciproco successo – ha dettoo il direttore di Origin Italia, Mauro Rosati – l’indagine Nielsen mette in evidenza infatti come l’uso di prodotti DOP IGP rappresenti uno stimolo nel momento della scelta del consumatore e i Consorzi di tutela devono rappresentare i referenti principali delle collaborazioni con l’Industria alimentare, monitorandone i vari passaggi”. E il presidente di Origin Mondo, Riccardo Deserti, ha concluso: “ora ci aspettiamo un ruolo attivo del Masaf e di Icqrf per confermare tale impianto nei decreti attuativi della Riforma IG da cui potremo avere, a livello europeo, un rafforzamento del ruolo di regolatore dei Consorzi grazie all’obbligo di notifica preventiva dei nuovi prodotti da parte di qualsiasi industria alimentare comunitaria”.

Associazioni: Dl Agricoltura si accanisce su natura e animali

Associazioni: Dl Agricoltura si accanisce su natura e animaliRoma, 8 mag. (askanews) – Il Dl Agricoltura è “l’ennesimo provvedimento che contiene tutto e il contrario di tutto, in cui si sfruttano vere o presunte emergenze, non con l’obiettivo di risolverle ma solo per trasformarle in una scusa per elargire soldi pubblici e favori a vari settori” e avrà “conseguenzze negative” sulla natura e sulla tutela degli animali. E’ quanto denunciano 9 associazioni ambientaliste e animaliste in una nota congiunta. Secondo Enpa, Federazione pro natura, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Lndc animal protection, Oipa e Wwf Italia il DL Agricoltura, “non è un caso” che il Dl approvato lo scorso 6 maggio in Consiglio dei Ministri “sia stato pubblicato esattamente un mese prima delle elezioni europee”.


Secondo le associazioni, “come accaduto con il DL Asset, anche in questo caso il Governo sfrutta l’occasione per accanirsi contro la natura e gli animali che sembra una vera ossessione per l’esecutivo e la maggioranza parlamentare. Il rischio concreto è che in fase di conversione, il DL venga ulteriormente infarcito di misure che ridurranno ancor di più il già debole sistema di tutele”. Sotto accusa, in particolare, il trasferimento della competenza funzionale dei Carabinieri forestali dal ministero dell’Ambiente a quello dell’Agricoltura, “un atto molto grave perché certifica l’approccio ideologico, anacronistico e antiscientifico secondo cui l’essere umano deve dominare la natura, piegandola ai suoi poteri e ai suoi capricci”. “Non è un caso che il mondo venatorio stia già esultando per l’ennesimo regalo ricevuto: il passaggio della tanto criticata Soarda (la sezione dei Carabinieri specializzata in antibracconaggio) sotto il diretto controllo del Ministero a loro particolarmente vicino”, aggiungono.


Negative anche le misure in tema di contrasto alla Peste Suina Africana (PSA). Le associazioni evidenziano come il ricorso alle forze armate per sparare ai cinghiali, sia “una inutile e dannosa foglia di fico per tentare di nascondere un enorme fallimento politico e gestionale”. “In questi anni – dicono – sono state stanziate ingenti somme di denaro e con la scusa del contenimento della fauna sono stati aumentati di ulteriori 500.000 euro annui, i soldi pubblici regalati alle associazioni venatorie. A queste risorse si aggiungono oggi ulteriori somme (oltre 3 milioni di euro complessivi) forniti alle forze armate, cioè a personale privo delle necessarie conoscenze di questa materia”. “Ricordiamo al Governo – concludono le associazioni – che il vero rischio per la sicurezza e la salute pubblica non sono gli animalisti che esprimono il loro dissenso ma le migliaia di privati cittadini armati, non adeguatamente formati e autorizzati a sparare dappertutto, nonché il ricorso a pratiche scorrette di gestione degli animali selvatici come la braccata e la caccia con i richiami vivi, autentici veicoli per la diffusione di patologie”.

Coldiretti: contro calo consumi ortofrutta educazione a scuola

Coldiretti: contro calo consumi ortofrutta educazione a scuolaRoma, 8 mag. (askanews) – Occorre aumentare le ore di educazione alimentare nelle scuole, anche con campagne mirate di promozione di frutta e verdura made in Italy, per contrastare un preoccupante calo dei consumi che negli ultimi cinque anni ha visto sparire dalle tavole delle famiglie italiane quasi 40 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli. E’ la proposta lanciata da Coldiretti in occasione dell’inaugurazione del Macfrut Fruit & Veg Professional Show all’Expo Centre di Rimini, il più grande salone dedicato al settore.


La stessa Coldiretti è presente all’interno degli istituti scolastici attraverso le sue fattorie didattiche e gli agricoltori che insegnano ai più piccoli quanto sia importante mangiare la frutta per una crescita sana ed equilibrata. “La presenza quotidiana di Coldiretti nelle scuole in tutte le regioni d’Italia – ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – è lo strumento più importante che abbiamo per educare le nuove generazione verso un’alimementazione sana e a un consumo di cibi sani, di stagione e di qualità. Solo così possiamo far invertire le tendenze negative e far crescere generazioni sempre più consepevoli”. Infatti, se nel 2019 le famiglie italiane avevano acquistato 240 chili di prodotti ortofrutticoli, nel 2023 si sono ridotti a 203 chili, con un taglio che ha penalizzato soprattutto la frutta, passata da 128 chili a 107 chili, mentre le verdure sono scese da 112 a 96 chili, secondo l’analisi Coldiretti su dati Cso Italy.

Mela Val di Non Dop, una su 5 va all’estero

Mela Val di Non Dop, una su 5 va all’esteroRoma, 8 mag. (askanews) – L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF) dei prodotti agroalimentari del ministero dell’Agricoltura ha rinnovato l’autorizzazione, con Decreto Ministeriale, a CSQA ad effettuare i controlli per la Denominazione di Origine Protetta Mela Val di Non per i prossimi tre anni.


La Mela Val di Non Dop, prodotto rappresentativo del paniere dei prodotti Dop-Igp del Trentino-Alto Adige, è il secondo prodotto ortofrutticolo a denominazione italiano per valore alla produzione. Può contare oggi su una filiera da oltre 150.000 tonnellate di produzione certificata, di cui il 20% destinata all’export, e vede impegnati quasi 4000 operatori.

Oggi al via Macfrut 2024, inaugurazione con ministro Lollobrigida

Oggi al via Macfrut 2024, inaugurazione con ministro LollobrigidaRoma, 8 mag. (askanews) – Ha aperto i battenti oggi e fino al 10 maggio Macfrut 2024, la vetrina internazionale della filiera dell’ortofrutta, al Rimini Expo Centre. Oltre 1400 espositori da tutto il mondo, saloni tematici, un centinaio di eventi su trend e tendenze del settore, e un doppio campo prova di circa 3000 mq sull’innovazione frutticola e orticola. Protagonista della tre giorni è l’ortofrutta, settore che vale oltre 16 miliardi di euro nella fase agricola, che salgono a circa 50 miliardi sull’intera filiera. Le esportazioni di ortofrutta fresca e conserve nel 2023 hanno toccato quota 11,6 miliardi di euro di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi. In Italia complessivamente sono 300mila le aziende coinvolte per 1,3 milioni di ettari per una produzione di circa 24 milioni di tonnellate di frutta e verdura.


Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, inaugura oggi il salone alla presenza di Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, Donato Pentassuglia, assessore Agricoltura Regione Puglia e Renzo Piraccini, presidente di Macfrut. Poi uno degli appuntamenti più attesi: allo stand Ismea/Masaf ci sarà un confronto su “Le priorità del mondo agricolo nella nuova Europa” che metterà a confronto tra gli altri Cristiano Fini, presidente Cia, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Livio Proietti, presidente Ismea e Matteo Zoppas presidente Agenzia Ice, Renzo Piraccini Presidente Macfrut. Le conclusioni sono affidate al Ministro Francesco Lollobrigida. La 41esima edizione di Macfrut si annuncia come un evento internazionale, con oltre il 40% degli espositori da quattro Continenti. A partire dall’Africa, in fiera con 400 espositori da 24 Paesi con tante prime volte come nel caso di Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia e Togo. Tra le conferme con aree ampliate troviamo Egitto, Algeria, Sudafrica, Nigeria, Mozambico e Mali con 37 imprese. Sul fronte delle new entry ci sono India, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaijan e Argentina.

Cicloturismo, in Toscana in primi sei mesi presenze +20% su 2023

Cicloturismo, in Toscana in primi sei mesi presenze +20% su 2023Roma, 8 mag. (askanews) – Il 20% di cicloturisti in più rispetto all’anno scorso hanno raggiunto la Toscana nei primi sei mesi dell’anno e le zone più battute sono la Val D’Orcia e il Chianti: “è la conferma che la bicicletta è un ottimo strumento per valorizzare la nostra terra e apprezzarne il paesaggio promuovendo al tempo stesso la sostenibilità”, rende noto Fabiola Materozzi, coordinatrice di Agriturist Toscana, sezione di Confagricoltura Toscana che si occupa del fenomeno agrituristico.


Il mese scorso è stato stipulato un accordo dal nome Bike Hospitality fra Confagricoltura e la Federazione Ciclistica Italiana per spingere le strutture agrituristiche ad attrezzarsi a questo particolare tipo di turismo adesso in forte crescita. “Le aree di maggiore interesse sono il Chianti e la Val d’Orcia, ma anche le zone costiere e la Maremma sono sempre più in crescita come mete dei cicloturisti – dice Materozzi – L’accordo con la Federazione Ciclistica Italiana è importante per cercare di offrire servizi su misura ai turisti che scelgono la bicicletta come mezzo di spostamento fra i paesi toscani”


Ma cosa chiedono i cicloturisti che arrivano in Toscana ? A rispondere è Simona Brandini dell’azienda Barone Ricasoli al Castello di Brolio, affiliata Agriturist. “L’esercito degli appassionati delle due ruote inizia adesso, con l’arrivo delle belle giornate di sole e continua per tutta l’estate fino all’evento più famoso a Gaiole in Chianti, L’Eroica, rievocazione del ciclismo di un tempo che si svolge principalmente su strade bianche: deposito e zona di lavaggio per le bici, assistenza minima per le riparazioni e colonnine di ricarica per le e-bike sono le richieste dei cicloturisti – conclude Brandini – La sensazione è che questo trend sia in forte crescita perciò cerchiamo di farci trovare pronti”.