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Posticipata a 27/12 apertura sportello Fondo innovazione Ismea

Posticipata a 27/12 apertura sportello Fondo innovazione IsmeaRoma, 15 nov. (askanews) – Posticipata al 27 novembre l’apertura del portale di Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare del Masaf, sul Fondo Innovazione 2023. La possibilità di presentare le domande doveva prendere avvio oggi alle 12.

Ismea in una nota spiega che, “a causa delle reiterate richieste degli stakeholder – agricoltori, dealer e società di finanza agevolata – legate al recente rinnovo dell’infrastruttura tecnologica della Centrale dei rischi (CR) gestita dalla Banca d’Italia e dei possibili conseguenti rallentamenti, che avrebbero potuto verificarsi nella messa a disposizione della documentazione funzionale per accedere alle agevolazione, si è reso necessario posticipare il tutto di dodici giorni”. “Tutte le imprese interessate avranno così parità di accesso e si eviteranno problematiche non legate né ai candidati né a chi gestisce la misura – precisa Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio – Non possiamo che esprimere soddisfazione per una decisione che fa seguito alle tante richieste emerse durante il convegno sul Fondo Innovazione da noi organizzato a Fiera RIVE (Rassegna Internazionale di Viticoltura ed Enologia) di Pordenone e che ha visto la partecipazione del responsabile della Direzione Servizi per le Imprese di Ismea, Giorgio Venceslai, lo scorso 8 novembre”.

“Un annuncio nei giorni scorsi avrebbe di certo agevolato l’operato di tutti per il buon funzionamento dei procedimenti – prosegue Borio – Essendo la misura all’esordio è comprensibile che ci siano ripensamenti e difficoltà iniziali. Il confronto, come sempre, si rivela la migliore arma a disposizione e continueremo ad essere proattivi in tal senso a beneficio di dealer e agricoltori”. Il Fondo Innovazione mette a disposizione i primi 75 milioni di euro dei 225 milioni previsti dalla Legge di Bilancio 2023 per il prossimo triennio dedicati ad investimenti in macchinari innovativi. Ismea accetterà domande sino al 133% dei fondi a disposizione per questa prima annualità. Rimangono invariate tutte le altre condizioni previste.

Lollobrigida: sostenere ristorazione e abbattere costo lavoro

Lollobrigida: sostenere ristorazione e abbattere costo lavoroRoma, 15 nov. (askanews) – Gli imprenditori dei pubblici esercizi “hanno tenuto in piedi un settore economico anche durante periodi difficili come quello della pandemia. Noi dobbiamo tanto ai nostri imprenditori e dobbiamo garantire quel valore aggiunto come sistema Italia che è la qualità. Dobbiamo raccontare quello che hanno fatto di positivo e stargli vicino abbattendo il costo del lavoro il più possibile”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla assemblea annuale di Fipe-Confcommercio, a Roma.

“Peraltro – ha aggiunto il ministro – la ristorazione è agganciata alle nostre filiere produttive di qualità. Questo elemento, che va dalla produzione alla trasformazione fino alla distribuzione, garantisce una crescita economica, quella necessaria ricchezza che viene creata solo attraverso gli investimenti sull’impresa e che può essere distribuita aiutando i più deboli sena far debiti e senza svendere gli asset strategici della nazione. In ultimo, i nostri ristoratori garantiscono benessere per ciò che danno da mangiare ma anche per la convivialità”, ha concluso il ministro.

Federvini-Alleanza Coop: nasce Fondazione Vino Patrimonio Comune

Federvini-Alleanza Coop: nasce Fondazione Vino Patrimonio ComuneRoma, 15 nov. (askanews) – Nasce la Fondazione Vino Patrimonio Comune, che vede come soci fondatori Federvini e Alleanza delle Cooperative Italiane – Agroalimentare. La Fondazione è stata presentata oggi nella sala Cavour del ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste e vuole essere un luogo di incontro tra le imprese e il mondo della ricerca con l’obiettivo di consolidare il valore del vino italiano e a contribuire alla difesa e al sostegno del patrimonio delle imprese vitivinicole del Paese. La Fondazione opererà per studiare i profili di autenticità e sostenibilità di prodotti, imprese e territori, qualità alla base dell’apprezzamento del Made in Italy nel mondo.

Il primo mandato di presidente della Fondazione Vino Patrimonio Comune è stato affidato a Marcello Lunelli, vicepresidente di Cantine Ferrari e associato Federvini, mentre alla vicepresidenza è stato designato Luca Rigotti, presidente di Gruppo Mezzacorona e coordinatore del settore vitivinicolo di Alleanza delle Cooperative. La Fondazione ha un Consiglio di amministrazione paritetico in rappresentanza delle due associazioni fondatrici, di un comitato esecutivo e di un comitato scientifico composto da esponenti del mondo della ricerca con una comprovata esperienza nel settore agroalimentare e in quello vitivinicolo.

Quello della Fondazione Vino Patrimonio è un percorso che si concretizza oggi, avviato in una prima fase embrionale nel 2020 con uno studio preliminare sulla variabilità dei rapporti degli isotopi stabili dell’ossigeno e dell’idrogeno dell’acqua del mosto/vino, in relazione alle principali variabili naturali e di processo agronomico ed enologico. Dal progetto pilota è derivata la definizione del profilo isotopico dell’acqua dei mosti e dei vini, grazie al quale iniziò a prendere forma la prima Banca Dati Sperimentale Vino Patrimonio Comune 2020-2023. Uno studio che, a partire dalla vendemmia del prossimo anno, si amplierà ancora coinvolgendo un maggior numero di attori delle istituzioni, della ricerca, delle imprese, degli enti di certificazione e degli stakeholder commerciali del mondo del vino.

Heineken: a Massafra in 9 mesi -10% consumo acqua e -10% Co2

Heineken: a Massafra in 9 mesi -10% consumo acqua e -10% Co2Roma, 15 nov. (askanews) – Consumi di acqua ridotti nei primi nove mesi del 2023 del 10% rispetto allo stesso periodo del 2022 e un calo del 10% delle emissioni di CO2, pari a 475 tonnellate, ovvero l’equivalente assorbito da un bosco di oltre 240 ettari. E’ il bilancio del birrificio di Heineken Italia di Massafra, in Puglia, che in un anno produce più di 2 milioni di ettolitri di birra.

Nella regione in cui piove meno in Italia, con 641,5 millimetri medi annui, la tutela delle risorse idriche è di fondamentale importanza. A Massafra, spiega Heineken in una nota, il punto di svolta della riduzione ottenuta è stata l’installazione dei compressori a vite, al posto delle pompe da vuoto ad anello liquido, i quali consentono di risparmiare in un mese 7.900hl d’acqua e 2.250 kWh di energia elettrica. Oggi il birrificio conta 13.000 pannelli complessivi e un’estensione di oltre 51.000 mq, ed è in grado di generare 4,42 GWh di energia elettrica all’anno, con un abbattimento delle emissioni di oltre 1.700 tonnellate di CO2. È il terzo al mondo per produzione di energia fotovoltaica e per numero di pannelli solari installati, secondo la classifica mondiale “Top 50 Solar Beer Breweries” di SolarPlaza, preceduto da due birrifici HEINEKEN nei Paesi Bassi (Den Bosch e Zouterwoude).

A Roma X sessione Trattato internazionale risore fitogenetiche

A Roma X sessione Trattato internazionale risore fitogeneticheRoma, 15 nov. (askanews) – Si terrà a Roma, dal 20 al 24 novembre, alla sede della Fao, la decima sessione dell’organo direttivo del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura “Dai semi alle soluzioni innovative: salvaguardare il nostro futuro”.

La decima sessione dell’organo direttivo del trattato discuterà il compito di garantire che questo accordo vincolante tenga il passo con i cambiamenti portati da fattori quali gli impatti della crisi climatica e le nostre esigenze in evoluzione. Un tema centrale sarà come i semi possano fornire soluzioni innovative alla trasformazione sostenibile dei nostri sistemi agroalimentari e alla salvaguardia della biodiversità. Un allegato dell’accordo adottato nel 2001 elenca 64 delle colture chiave che compongono il nostro “paniere alimentare”. Secondo un rapporto recentemente pubblicato dal Trattato, tra le questioni che l’incontro esaminerà c’è se questo elenco debba essere aggiornato per accogliere un maggior numero di colture.

Confagri Forlì-Cesena: in arrivo risorse per danni alluvione

Confagri Forlì-Cesena: in arrivo risorse per danni alluvioneRoma, 15 nov. (askanews) – “A sei mesi dall’alluvione in Emilia Romagna sono in arrivo preziose risorse: indennizzi che, considerando i tempi medi con cui solitamente sono erogati gli aiuti in agricoltura dopo le calamità naturali, arriveranno celermente. E di questo bisogna darne atto al Governo”. Lo sottolinea in una nota Alberto Mazzoni, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.

“E’ arrivato il momento dei ristori per le aziende agricole colpite dall’alluvione del maggio scorso: gli agricoltori possono contare sui fondi attinti dalla riserva di crisi della Pac, e cofinanziata dal Governo fino a 100 milioni di euro per i danni produttivi, mentre da domani potranno presentare le domande di rimborso anche sulla piattaforma Sfinge, andando così a compensare i danni non coperti da questa misura, dalle assicurazioni e dal Fondo Agricat”. “Il Governo ha recepito le richieste e le istanze che sono arrivate dal settore primario e che in questi mesi Confagricoltura ha caldeggiato in ogni sede – aggiunge Luca Gasparini, direttore di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – I nostri uffici sono ora pronti a dare supporto operativo agli associati per istruire le pratiche e reperire i tecnici che assolvano alla perizia asseverata”.

I danni alle colture potranno essere rimborsati fino ai massimali previsti da Agricat, e le varie misure vanno in compensazione l’una all’altra fino a questo tetto. Dal fondo di crisi della Pac si potranno ottenere a parziale copertura dei danni causati dall’alluvione 130 euro ad ettaro per il pascolo e i prati permanenti; 380 euro a ettaro per i terreni a seminativo; 1.500 euro a ettaro per le colture permanenti, come frutteti e vigneti. Le risorse in arrivo non devono però distogliere l’attenzione dagli obiettivi a lungo termine. “La messa in sicurezza del territorio deve essere un tema centrale nell’agenda politica – rimarca il vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – e per questo attendiamo di vedere concretizzate il prima possibile le misure contenute dal Piano di difesa idraulica, per cui sono stati stanziati 234 milioni, e auspichiamo che questo sia il primo passo per ripensare l’assetto idrogeologico del nostro territorio: l’agricoltura non reggerebbe a un altro evento catastrofico come quello del maggio scorso”.

Siglato rinnovo Ccnl allevatori, consorzi e enti zootecnici

Siglato rinnovo Ccnl allevatori, consorzi e enti zootecniciRoma, 15 nov. (askanews) – È stato siglato, nella serata del 14 novembre, tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Confederdia e AIA il rinnovo del CCNL per i dipendenti dalle Organizzazioni degli allevatori, consorzi ed enti zootecnici. Lo rendono noto i sindacati in una nota congiunta. L’accordo raggiunto, spiegano i sindacati, si colloca “in una fase di forte difficoltà a causa della pressione inflazionistica sui prezzi in un settore che continua a vivere profonde trasformazioni legate alle normative italiane ed europee”.

“Il rinnovo contrattuale – dichiarano Fai, Flai, Uila e Confederdia – conferma la centralità delle buone relazioni sindacali e rappresenta uno strumento per il consolidamento e il rilancio del settore allevatori anche nel rapporto con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste”. Per quanto riguarda la parte economica, l’accordo prevede un aumento retributivo sul biennio 2023-2024 del 5,5% e una rivalutazione degli scatti di anzianità complessivamente pari al 3,4%.

Nell’accordo “si è provveduto – spiegano – a rendere più attuale il capitolo relativo alle assunzioni aggiornando la regolazione dei contratti a tempo determinato e quella del lavoro a tempo parziale. Viene istituita, inoltre, la banca ore, mentre viene al contempo rafforzata la contrattazione di secondo livello tramite il coinvolgimento delle strutture nazionali”.

Lollobrigida: notifica legge cibo sintetico a Ue dopo approvazione

Lollobrigida: notifica legge cibo sintetico a Ue dopo approvazioneRoma, 15 nov. (askanews) – “Stiamo per approvare in via definitiva una delle leggi più democratiche che abbiamo avuto nella nostra Nazione, nata in seguito a una petizione che chiede di vietare questo tipo di produzioni”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, sottolineando in una nota che il Governo italiano notificherà “la legge all’Europa subito dopo la sua approvazione, come avvenuto in tante altre circostanze”.

“Auspichiamo – ha aggiunto – che l’esempio italiano venga seguito a livello europeo, con lo stesso modello con il quale si scelse di evitare gli Ogm nel continente. Un buon governo quando c’è una richiesta così forte si chiede se è una cosa giusta, e se la condivide, l’approva il più rapidamente possibile”. A sostegno del provvedimento, ricorda il ministro, ci sono “oltre 2 milioni di firme, tra le quali ci sono rappresentanti istituzionali di tutti i partiti presenti in Parlamento, più di 3mila ordini del giorno dei Comuni e venti Regioni di ogni colore politico”.

“Sono orgoglioso – sottolinea Lollobrigida nella nota – che l’Italia sarà tra qualche giorno la prima Nazione a proibire un prodotto che c’entra poco con quello che è il nostro sistema alimentare e produttivo, e mette in discussione la stessa cura dell’ambiente, che passa dai nostri agricoltori e dai nostri allevatori. Il rapporto tra alimenti, terra e uomo è un rapporto millenario che non può essere riproposto in laboratorio”. “Se si arrivasse a una standardizzazione del cibo, l’elemento della qualità passerebbe in secondo piano e non avrebbe più ragion d’essere. Sostenere che la sicurezza alimentare si possa garantire attraverso questo meccanismo, significa dire che non si vogliono dare alimenti di qualità a tutti. Non ci arrendiamo all’idea – ha concluso il ministro – che ci sia un mondo nel quale una élite possa continuare a mangiar bene e miliardi di persone siano costrette a nutrirsi con prodotti alla stregua di un carburante per sopravvivere. Una società divisa in due non appartiene alla nostra cultura e la respingiamo fermamente”.

Consumi fuori casa: in Italia 400mila locali, 17% è in 12 grandi città

Consumi fuori casa: in Italia 400mila locali, 17% è in 12 grandi cittàMilano, 14 nov. (askanews) – Il panorama dei locali nel nostro Paese è vario e vivace: sono oltre 400.000 i luoghi dove mangiare o bere sparsi lungo lo Stivale tra bar, ristoranti, servizi di ospitalità e altri come gelaterie, pasticcerie, rosticcerie e gastronomie. Il 17% di essi si concentra soprattutto in 12 grandi metropoli, mentre il 44% dei locali si trova nei centri cittadini. Un dato che schizza al 60% se si considerano solo enoteche e locali serali.

E’ questa la mappa del settore italiano della consumazione fuori casa delinata da Cga by NielsenIQ, in collaborazione con Jakala, attraverso la nuova Guida horeca, un’anagrafica di tutti i punti di consumo presenti sul territorio nazionale integrata in TradeDimensions 2.0, una piattaforma di geo-data management. Esaminando la sola città di Milano, la Guida horeca individua più di 12.000 punti di consumo, di cui 6.081 ristoranti, 4.956 bar, 796 alloggi e 716 altri tipi di locale che offrono servizi differenti come gelaterie, rosticcerie o panetterie, ovvero i cosiddetti fornitori di prodotti d’impulso.

Più della metà dei ristoranti presenti nel Belpaese, ovvero il 54%, è incentrato sulla cucina italiana, seguono le pizzerie (19%) o le formule ristorante-pizzeria (12%). Completano l’offerta i ristoranti etnici (6%), i locali che preparano cibo d’asporto (5%), le paninoteche e le piadinerie (3%) e, infine, i fast-food (1%). Tra i ristoranti italiani, circa il 13% si caratterizza per un indice di eccellenza elevata o medio-elevata, con un’offerta di esperienze di consumo particolarmente distintiva e di livello premium. Inoltre, considerando il dinamico segmento del fuori casa italiano, il consumo di cibo dipende non solo dal menù, ma anche dallo specifico momento della giornata. Nel caso dei bar, stando ai dati di CGA by NielsenIQ, in Italia il momento della colazione è la principale occasione di consumo per il 48% degli esercizi, seguita dal pranzo (30%), mentre il dopo cena è un momento ideale nel 13% dei casi; diversamente da aperitivo (9%) e cena (1%).

La consumazione fuori casa nel nostro Paese è fortemente connessa al settore turistico: il 40% dei locali infatti si trova in un comune costiero e, tra questi, il 10% è collocato direttamente sulla spiaggia. Inoltre, più dell’80% degli hotel e dei B&B è dislocato in comuni che vantano un indice turistico elevato o medio-elevato, a dimostrazione che queste località risultano particolarmente attrattive per il mercato italiano del fuori casa.

Il Luogo di Aimo e Nadia e Bracali da 2 a 1 Stella Michelin

Il Luogo di Aimo e Nadia e Bracali da 2 a 1 Stella MichelinRoma, 14 nov. (askanews) – Sono due i ristoranti italiani che, nell’edizione 2024 della Guida Michelin, scendono da una a due Stelle: a Milano Il Luogo di Aimo e Nadia e il ristorante Bracali a Massa Marittima, in provincia di Grosseto.

Sono invece 10 i ristoranti che perdono la Stella: ad Alessandria il ristorante La Fermata, a Castelnuovo Berardenga La Bottega del 30, a Isola di Capo Rizzuto il ristorante Pietramare Natural Food. E ancora a Isola d’Asti il ristorante Il Cascinalenuovo, a Milano Tano Passami l’Olio, Ma.Ri.Na. a Olgiate Olona, il ristorante Cielo a Ostuni, il ristorante La Terrazza a Roma, a Torino Casa Vicina e infine a Viganò Pierino Penati.