Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Proroga bando Pnrr ammodernamento macchine agricole in Toscana

Proroga bando Pnrr ammodernamento macchine agricole in ToscanaRoma, 28 mar. (askanews) – E’ stata prorogata al 31 maggio prossimo dalla Regione Toscana la scadenza per la presentazione delle domande relative al bando Pnrr per l’ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione. La proroga è stata firmata dal settore Agricoltura della Regione su indicazione della vicepresidente e assessora Stefania Saccardi.


Il bando, che può contare su una dotazione di 22 milioni e 350mila euro di fondi Pnrr, concede contributi in conto capitale alle imprese agro-meccaniche e alle micro, piccole e medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni, che intendono realizzare, nella propria azienda, progetti per l’ammodernamento del proprio parco macchine agricolo e investimenti in sistemi di agricoltura di precisione, per l’efficientamento della produzione agricola. La misura concorre a sostenere investimenti in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, l’acquisto di trattori elettrici o a biometano, sia per l’agricoltura che per la zootecnia, e investimenti in sistemi di gestione intelligente per irrigazione e la gestione delle acque.

Slow food: dopo proteste problemi agricoltori ancora su tavolo

Slow food: dopo proteste problemi agricoltori ancora su tavoloRoma, 27 mar. (askanews) – “Le proteste dei trattori hanno perso la foga iniziale. Riaffiorano qua e là, dando l’idea di essere generate ad hoc, ma i problemi veri, quelli che hanno radici profonde, restano”. Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia, boccia le soluzioni proposte dalla politica italiana e dall’Europa per risolvere i problemi dell’agricoltura, definendole “entrambe funzionali alle prossime elezioni più che al futuro dell’agricoltura” e sottolinea che l’abolizione delle limitazioni sull’uso dei pesticidi e dell’obbligo di lasciare una piccola parte dei terreni a riposo “non sono la strada giusta. Serve una strategia complessiva, che prenda in considerazione tutti gli aspetti relativi alla produzione di cibo”, spiega in una nota.

Copagri: al Vinitaly con biodiversità nostra vitivinicoltura

Copagri: al Vinitaly con biodiversità nostra vitivinicolturaRoma, 27 mar. (askanews) – Con una produzione di oltre 3 milioni di ettolitri, derivante dalla coltivazione di oltre 133mila ettari, il vigneto da vino biologico italiano presenta valori di superficie molto eterogenei, che vanno dai poco più di 100 ettari di Valle d’Aosta e Liguria ai quasi 37mila ettari della Sicilia, ma caratteristiche qualitative decisamente più omogenee ed elevate, con produzioni spalmate lungo tutta la Penisola che si concentrano principalmente in Sicilia, Toscana, Puglia, Veneto, Marche ed Emilia-Romagna.


Muove da queste premesse la partecipazione della Copagri alla 56esima edizione del Salone internazionale dei vini e distillati Vinitaly, in programma dal 14 al 17 aprile 2024 negli spazi dell’ente fieristico Veronafiere, dove la Confederazione Produttori Agricoli metterà in risalto le eccellenze della vitivinicoltura biologica nazionale, con particolare riferimento alle produzioni provenienti da Puglia, Calabria, Abruzzo, Toscana e Lombardia. Non mancheranno esempi della elevatissima qualità della vitivinicoltura tradizionale; nello spazio della Copagri, infatti, troverà posto anche un’ampia selezione delle produzioni di numerose cantine associate provenienti da tutto il Paese, a testimoniare la varietà e biodiversità dei territori vitivinicoli italiani, e soprattutto quelli di Veneto, Campania, Marche, Sicilia e Sardegna.


“Parliamo di uno dei settori di punta dell’agroalimentare nazionale, una filiera d’eccellenza che continua a trainare l’agroalimentare del Paese, nelle esportazioni, nei consumi e in tutti i numeri legati all’indotto; un comparto che vale oltre 31 miliardi di euro, oltre la metà dei quali derivanti dalla parte produttiva, e che grazie a più di 500mila aziende impegna quasi 900milaoccupati, per un totale di circa 7,4 miliardi di euro di esportazioni”, ricorda il presidente della Copagri Tommaso Battista.

In Sardegna contro siccità travaso acque da Tirso al Flumendosa

In Sardegna contro siccità travaso acque da Tirso al FlumendosaRoma, 27 mar. (askanews) – “Un importante risultato ottenuto per i nostri agricoltori, per il territorio e per le comunità locali”. Così Coldiretti Sardegna interviene sulla notizia dell’accensione dell’infrastruttura che sta permettendo, da questa mattina, il travaso dell’acqua dalla diga del Tirso al Flumendosa, che fino a oggi era in grave deficit di capienza.


Una buona notizia che arriva dopo le recenti segnalazioni da parte di Anbi Sardegna, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale e di Coldiretti Sardegna che avevano denunciato lo sversamento a mare dell’acqua del Tirso, diga che aveva superato il limite di guardia. “Pur permanendo le criticità su una stagione irrigua non facile con le restrizioni in atto anche a causa di un inverno particolarmente difficile sul fronte climatico, questa notizia rappresenta un passo avanti davvero molto importante contro gli sprechi e per il raggiungimento di un obiettivo che dà giovamento a tutto il sistema irriguo del Sud Sardegna – sottolinea Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna – lo sversamento a mare non solo rappresenta una perdita grave per il bene primario ma anche una sconfitta per le politiche di settore a causa dello spreco di acqua che continua a viaggiare su livelli che si aggirano al 40%”.

Il 4 aprile al Masaf presentazione Conferenza Internazionale Vino

Il 4 aprile al Masaf presentazione Conferenza Internazionale VinoRoma, 27 mar. (askanews) – Giovedì 4 aprile, alle 11.30, nella sede del Masaf a Roma si terrà la presentazione della Conferenza Internazionale sul Vino (Wine Ministerial Meeting), in programma a Brescia e a Verona dall’11 al 13 aprile.


Interverranno il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il presidente e il direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, Luigi Moio e John Barker (in videocollegamento dalla sede OIV a Digione, in Francia) e il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. La Conferenza Internazionale del Vino è stata organizzata, in collaborazione con l’OIV, in occasione del centenario della fondazione dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. Saranno presenti 28 nazioni produttrici di vino, rappresentate da 14 ministri, sottosegretari e ambasciatori provenienti da tutto il mondo.


La Conferenza si articolerà in tre giorni di lavoro, prima in Franciacorta (Brescia) e poi a Verona e si discuterà di come proteggere e valorizzare il vino sui mercati europei ed internazionali.

Piena protezione per Grappa e Brandy italiano in Nuova Zelanda

Piena protezione per Grappa e Brandy italiano in Nuova ZelandaRoma, 27 mar. (askanews) – Lo scorso 25 marzo la Nuova Zelanda ha notificato all’Unione Europea la ratifica dall’accordo di libero scambio, le cui discussioni sono sul tavolo da anni, e che lo scorso novembre avevano visto l’adesione dell’UE. Nel nuovo Free Trade Agreement, che entrerà in vigore il prossimo primo maggio, è inclusa la piena protezione di bevande spiritose a indicazione geografica compresi il Brandy Italiano, la Grappa e tutte le Grappe territoriali ad IG: tali denominazioni saranno ora riservate alle acquaviti tricolore anche in Nuova Zelanda.


Lo rende noto AssoDistil, che ha collaborato con le Istituzioni per raggiungere la massima protezione per i distillati ad IG nazionali. “Siamo particolarmente orgogliosi dell’esito raggiunto – spiega in una nota Cesare Mazzetti, presidente del Comitato Acquaviti e Liquori di AssoDistil – in quanto il nostro intervento ha evitato che la denominazione Grappa potesse essere utilizzata senza scadenze temporali per un distillato prodotto in Nuova Zelanda, come inizialmente previsto dalla bozza di accordo”. A differenza, infatti, di altri prodotti a denominazione protetta, come il Parmigiano Reggiano, per i quali è valso il principio del ‘grandfathering’ per cui tali denominazioni potranno essere utilizzate senza limiti temporali da chi già le usava, per la Grappa è stato ottenuto un periodo di phasing out di 5 anni, durante il quale chi ha utilizzato continuativamente tale nome dovrà gradualmente dismetterlo, a tutto vantaggio dei produttori italiani.


Seppur piccolo e distante, la Nuova Zelanda diventa così un mercato promettente per la Grappa ed il Brandy italiano, sui cui i produttori italiani potranno ora puntare facendo perno sull’uso esclusivo della denominazione.

Von der Leyen: vogliamo che zone rurali europee prosperino

Von der Leyen: vogliamo che zone rurali europee prosperinoRoma, 27 mar. (askanews) – “Le zone rurali sono una componente formativa dell’economia europea e della diversità culturale. Ospitano centinaia di milioni di europei che vi vivono e lavorano. Siamo a loro fianco e vogliamo che le zone rurali europee prosperino. L’Europa sta investendo nelle zone rurali perché le loro prospettive sono il futuro dell’Europa”. Così Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, commenta la relazione pubblicata oggi dalla Commissione europea per illustrare i progressi compiuti finora nell’ambito della visione rurale a lungo termine dell’UE.


Le zone rurali dell’UE coprono l’83% del territorio dell’UE e quasi 1 europeo su 3 vivono in zone rurali. Nel giugno 2021 la Commissione europea ha definito una visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE fino al 2040, individuando 10 obiettivi condivisi e 4 settori di azione per zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere. Il piano d’azione rurale dell’UE prevede con 30 azioni che la Commissione deve attuare in una serie di settori d’intervento, di cui nove sono già state completate. La relazione pubblicata oggi è la prima sull’attuazione della visione rurale e offre le prime informazioni sui progressi compiuti finora e riflessioni sugli orientamenti futuri. Una relazione che mette in evidenza i risultati positivi conseguiti dal 2021, facendo il punto sul modo in cui la PAC e la politica di coesione per il periodo 2023-2027 hanno contribuito alla visione rurale e presenta idee e domande di riflessione su come rafforzare le politiche e i sostegni dell’UE in futuro.

Prandini: giusto aiutare Ucraina ma grano non pesi su prezzi Ue

Prandini: giusto aiutare Ucraina ma grano non pesi su prezzi UeRoma, 27 mar. (askanews) – “L’Europa continui ad aiutare l’Ucraina favorendo le importazioni di grano, ma bisognerebbe anche fare in modo che questo grano non entri nel mercato Ue, che rischia di destabilizzare ma venga invece stoccato e poi destinato ai Paesi che non hanno cibo a sufficienza per sfamare la popolazione, come i Paesi africani, che altrimenti vengono lasciati nelle mani della Cina, della Turchia e della Russia” Così in un’intervista a La Repubblica il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.


Sull’ingresso dell’Ucraina in UE e le ripercussioni sulla distribuzione delle risorse della PAC Prandini spiega: “i tempi sono ancora lunghi, io non vedo un rischio nell’immediato. Poi certo, è impensabile che, una volta che l’Ucraina entrerà nella Ue, le risorse rimangano queste, visto che si tratta di un Paese che ha quattro volte la superficie agricola lavorabile di cui dispone l’Italia. Non possono essere gli agricoltori a pagare l’allargamento dell’UE”. In merito ai dazi sui prodotti russi ha poi precisato: “c’è stata a lungo una mancanza di attenzione sul fatto che la Russia, anche in previsione delle prossime europee, ha cercato di destabilizzare il nostro mercato con le importazioni di cereali, di cui sono diventati i terzi produttori nel mondo, dopo Cina e India. A causa dell’import russo i prezzi del nostro grano sono scesi del 30%, così si è creato un clima di contestazione delle istituzioni Ue”.


Un rischio che Coldiretti ha segnalato anche rispetto all’accordo di libero scambio con il Mercosur, che verrà con ogni probabilità concluso dalla prossima Commissione. “Come Coldiretti noi siamo favorevoli agli accordi di libero scambio, ma va inserita una clausola: a parità di condizioni. Altrimenti si creano forme di concorrenza sleale, perché si importano prodotti che non rispettano le norme europee sulla sicurezza alimentare. Si importa per esempio il grano dal Canada che costa meno perché si matura grazie al glifosato, mentre il nostro rispetta i tempi della natura”.

Ok Ue aumento aiuti Italia a imprese pesca e agricoltura Friuli

Ok Ue aumento aiuti Italia a imprese pesca e agricoltura FriuliRoma, 27 mar. (askanews) – La Commissione europea ha approvato una modifica al regime italiano esistente, comprendente un aumento di bilancio di 150 milioni di euro, per sostenere le imprese dei settori agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura nella regione del Friuli Venezia Giulia, nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina.


La modifica del regime è stata approvata nell’ambito del quadro temporaneo per la crisi e la transizione sugli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili. La Commissione ha approvato il regime originale il 22 aprile 2022. Nell’ambito del regime, gli aiuti assumono la forma di sovvenzioni dirette e prestiti agevolati. Possono beneficiare della misura le imprese attive nei settori agricolo (compresa la produzione primaria, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli), forestale, della pesca e dell’acquacoltura nella regione Friuli Venezia Giulia, che rischiano di perdere liquidità finanziaria a causa delle difficoltà dei mercati provocate dalla guerra della Russia contro l’Ucraina.


L’Italia ha notificato una modifica al regime esistente, consistente in un aumento di bilancio di 150 milioni di euro, per un totale di 250 milioni di euro. La Commissione ha concluso che il regime modificato è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro e ha approvato la modifica ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato.

Sulle tavole pasquali oltre 130mila agnelli sardi Igp

Sulle tavole pasquali oltre 130mila agnelli sardi IgpRoma, 27 mar. (askanews) – Sono oltre 130mila gli Agnelli IGP di Sardegna che a Pasqua finiranno sulle tavole degli italiani. La maggior parte dei capi sono andati a coprire i mercati del centro e nord Italia dove si registra una richiesta crescente. Lo comunica il Contas, consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp impegnato da sempre a garantire al consumatore finale il rispetto del disciplinare di produzione degli agnelli IGP che rappresentano la chiave dell’economia agropastorale.


“A questo proposito – spiega il Consorzio – è stata intensificata la nostra collaborazione con le autorità competenti per le attività di controllo su tutto il territorio nazionale: durante il periodo pasquale le frodi aumentano in maniera esponenziale ed è compito del Contas evitare che se ne verifichino ai danni del consumatore e dell’intera filiera”. Alessandro Mazzette, direttore del Contas, spiega che le ultime settimane di pioggia hanno favorito i pascoli e quindi la crescita dei capi, “ma il prezzo come sempre lo fa la richiesta e la quantità disponibile sul mercato, quindi non possiamo che ritenere questa Pasqua 2024 positivamente. Ottime risposte stanno arrivando anche da mercati lontani: le recenti fiere in Oriente a cui abbiamo partecipato, ci rassicurano sul fatto che le produzioni possono spuntare buoni prezzi anche fuori dai periodi canonici del consumo in area mediterranea. La destagionalizzazione delle produzioni arriva grazie alla necessità di coprire fette di mercati lontani dai nostri, che stiamo studiando e conoscendo”.