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Sindacato europeo Effat approva risoluzione su morte Satnam Singh

Sindacato europeo Effat approva risoluzione su morte Satnam SinghRoma, 4 lug. (askanews) – L’assemblea generale del settore agricolo del sindacato europeo Effat, riunita a Berlino, ha approvato all’unanimità una risoluzione proposta dai sindacati italiani sulla morte di Satnam Singh. Lo rendono noto i responsabili delle politiche e relazioni internazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, Alberto Kulberg Taub, Andrea Coinu e Fabrizio De Pascale.


Nella Risoluzione, l’Effat sottolinea come la morte di Satnam sia una tragedia che non può essere considerata come la semplice conseguenza di un incidente sul lavoro ma testimonia l’esistenza di un modello produttivo perverso che prevede lo sfruttamento delle persone e non esclude la tragedia. L’Effat denuncia la violenza disumana e l’assurdità di questa vicenda e ribadisce il suo impegno a combattere questo modello produttivo, in favore di un sistema agricolo sostenibile, giusto e rispettoso della vita e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.


La condizionalità sociale della PAC, sottolinea l’Effat, è forse la più importante vittoria del sindacato negli ultimi anni, che va proprio nel senso di un sistema produttivo socialmente più sostenibile ed è quindi urgente che i governi europei la applichino pienamente e correttamente. “Pensare che l’impresa in cui Satnam lavorava riceva finanziamenti pubblici europei, oltre che nazionali, è una vergogna su cui tutti devono interrogarsi”, spiegano i sindacati. La morte di Satnam e le condizioni deplorevoli in cui versano ancora milioni di lavoratori agricoli in Europa, conclude l’Effat, rappresentano un allarme per sindacati, governi nazionali e istituzioni europee nel contesto di un futuro modello agricolo europeo.

Dl Agricoltura, animalisti: bene stop emendamenti caccia selvaggia

Dl Agricoltura, animalisti: bene stop emendamenti caccia selvaggiaRoma, 4 lug. (askanews) – Le associazioni Animalisti Italiani, Anpana, Cabs, Enpa, Gaia Animali e Ambiente, Lac, Lav, Leal, Leidaa, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, Lndc Animal Protection, Oipa, Federazione Nazionale Pro natura, Rete dei santuari di animali liberi e WWF Italia esprimono grande soddisfazione per il ritiro della quasi totalità degli emendamenti “caccia selvaggia” disposto dalla Commissione Agricoltura del Senato, nell’ambito dei lavori di conversione in legge del DL Agricoltura, oggi al voto di fiducia in Senato.


“Questo risultato – dichiarano le associazioni in una nota – conferma quanto avevamo denunciato circa la palese violazione delle norme costituzionali ed europee che sarebbe stata determinata dall’approvazione degli emendamenti caccia selvaggia”. “Non si può pensare di eliminare le principali misure di protezione degli animali selvatici senza badare alle conseguenze a danno di tutti – aggiungono – solo per assecondare i diktat del peggiore estremismo, ormai dilagante anche nelle principali associazioni venatorie, al punto da isolare e allontanare chi ha posizioni più moderate”.


Prossimo obiettivo, “fermare la proposta di legge ‘sparatutto’ ancora in discussione alla Camera dei deputati e dai calendari venatori 2024/25 che le Regioni stanno pubblicando in questi giorni e che in molti casi presentano evidenti illegittimità”.

A Bari agricoltori in piazza contro siccità, Xylella e cinghiali

A Bari agricoltori in piazza contro siccità, Xylella e cinghialiRoma, 4 lug. (askanews) – Agricoltori e allevatori in piazza a Bari con centinaia di trattori contro le emergenze che mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa dell’agricoltura pugliese, dai cinghiali che invadono campagne e città alla siccità, con la mancanza di acqua che decima i raccolti ed il cibo per i cittadini, fino alla Xylella che ha gravemente compromesso l’olivicoltura salentina.


Su cartelli e striscioni si legge “Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono”, “Il cinghiale campa, il campo crepa”, “Chiuso per cinghiali”, “No acqua no agricoltura”, “Puglia assetata”, “Senza acqua l’agricoltura muore”, “Sos siccità”, “No acqua no rigenerazione Salento”, “Bonifica ai produttori”, “Con campi a secco agricoltura ko”, “Burocrazia fa più danni della Xylella”, “Salviamo il Salento: paesaggio e turismo”, mentre dietro il palco c’è una grande scritta “Città e campagna unite contro i cinghiali”. Al fianco degli agricoltori si sono schierati esponenti delle istituzioni, sindaci con i gonfaloni e cittadini preoccupati dalla presenza dei cinghiali sotto casa, ma anche delle ripercussioni sulla garanzia e sulla sicurezza del cibo alle famiglie.


Sul Lungomare Nazario Sauro sfilano giovani e donne, che hanno lasciato i campi e le stalle e con le loro storie testimoniano un profondo disagio per le emergenze agricole che incidono sul reddito e sul futuro stesso del loro lavoro in agricoltura.

Torna la Daiquiri Week dal 12 al 21 luglio in 80 bar d’Italia

Torna la Daiquiri Week dal 12 al 21 luglio in 80 bar d’ItaliaRoma, 4 lug. (askanews) – Torna dal 12 al 21 luglio in 80 bar d’Italia la Daiquiri Week 2024 per celebrare l’iconico cocktail sotto il segno di Ron Santiago De Cuba. L’evento annuale si propone di amplificare la cultura cubana e il legame del Daiquiri con il brand Ron Santiago De Cuba attraverso una serie di eventi nei bar locali, incluse serate a tema, speciali menù di cocktail e imperdibili gadget.


Oltre 16.700 Daiquiri Ron Santiago de Cuba sono stati assaggiati in tutto il mondo durante la Daiquiri Week dell’anno scorso. Per i prossimi anni, si prevede che la categoria del rum aumenterà, a livello globale, di un tasso CAGR del 5,4% entro il 2027, dimostrando che la sete di scoperta e l’interesse per il rum non accennano a diminuire Il Daiquiri deve il suo nome a un villaggio cubano vicino a Santiago, famoso per le sue miniere di ferro, intrecciando la sua storia tra leggenda e realtà. Alcuni credono sia stato creato dall’ingegnere americano Jennings Cox durante la guerra ispano-americana, mentre altri lo attribuiscono a William A. Chanler, che acquisì quelle miniere nel 1902. Una versione popolare racconta di un direttore generale della miniera che, finito il gin, servì rum, lime e zucchero ai suoi ospiti, battezzando così la bevanda. Ernest Hemingway, durante il suo soggiorno a Cuba nel 1932, lasciò il suo segno chiedendo una versione senza zucchero del cocktail, nota come “Papa Doble”.

Dl Agricoltura, iniziate dichiarazioni voto su fiducia al Senato

Dl Agricoltura, iniziate dichiarazioni voto su fiducia al SenatoRoma, 4 lug. (askanews) – Sono iniziate nell’Aula del Senato le dichiarazioni di voto sulla fiducia che il Governo ha posto sul Dl Agricoltura recante misure urgenti in materia di agricoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale.


Ieri il ministro Francesco Lollobrigida sui propri profili social aveva rivendicato l’azione del governo a favore dell’agricoltura: “per troppo tempo la politica ha deciso di non occuparsi del settore primario, o peggio ancora, di considerare gli agricoltori, i pescatori e gli allevatori come nemici dell’ambiente piuttosto che come bioregolatori. Con il Governo Meloni abbiamo invertito la rotta, mettendo al centro questo settore vitale”, ha detto. “Vogliamo un’agricoltura sostenibile, moderna, ma ancorata al territorio – ha aggiunto – Per questo con decisione puntiamo su nuove tecnologie come le Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) che offrono la possibilità di migliorare le colture, aumentando la resistenza alle malattie e agli stress ambientali senza ricorrere a organismi geneticamente modificati (OGM). Questo di oggi è solo un primo passo, ma la direzione è tracciata”.

Coldiretti Puglia: serve tavolo permanente per emergenza irrigua

Coldiretti Puglia: serve tavolo permanente per emergenza irriguaRoma, 4 lug. (askanews) – Istituzionalizzare un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua nella regione. Lo chiede la Coldiretti Puglia che oggi è scesa in piazza a fianco degli agricoltori, come in altre parti d’Italia da Nord a Sud per ottenere dalla Regione interventi immediati, visto che la siccità in Puglia ha già causato danni per oltre 1 miliardo di euro in poco più di 2 anni e raccolti dimezzati che rischiano di svuotare gli scaffali, dalle ciliegie al grano, dal miele fino alle olive.


Le clementine sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.


“Va istituzionalizzato un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e la siccità che affronti senza indugio annose quanto impellenti questioni a carico di ARIF e dei consorzi di bonifica commissariati e del consorzio unico”, ha detto Pietro Piccioni.

Prandini: siccità mina agroalimentare, accelerare piano invasi

Prandini: siccità mina agroalimentare, accelerare piano invasiRoma, 3 lug. (askanews) – “Con il Sud soffocato dalla siccità e il Nord sott’acqua dobbiamo accelerare sulla realizzazione del piano di invasi con pompaggi e cambiare passo sulla gestione della risorsa idrica, senza la quale tutti i record del cibo Made in Italy e la stessa sovranità alimentare del Paese sono a rischio per gli effetti sempre più violenti dei cambiamenti climatici”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel corso del suo intervento all’assemblea dell’Anbi.


In merito all’annuncio della disponibilità di 12 miliardi di risorse fatto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per i bacini di accumulo, Prandini ha espresso soddisfazione per lo stanziamento dei fondi evidenziando però la necessità di abbattere i tempi burocratici attribuendo anche le competenze a un commissario, passando dalle parole ai fatti concreti. Accanto alla realizzazione dei bacini è indispensabile procedere anche a una manutenzione di quelli già esistenti per risolvere “una situazione di criticità dove in tante aree tratteniamo solo un terzo dell’acqua che potrebbe essere stoccata”. Uno svantaggio competitivo per le imprese agricole italiane rispetto a quelle di altri Paesi come la Francia o la Spagna, dove se ne arriva a recuperare oltre il triplo.


Perdere parte dei raccolti a causa della mancanza d’acqua significa, secondo il presidente della Coldiretti, perdere anche quote di mercato, che difficilmente si riesce poi a recuperare.

Dl agricoltura, Magni: decreto un omnibus, si svilisce Parlamento

Dl agricoltura, Magni: decreto un omnibus, si svilisce ParlamentoRoma, 3 lug. (askanews) – “Abbiamo deciso di presentare una pregiudiziale di costituzionalità al decreto Agricoltura perché siamo di fronte al fatto che questo decreto legge è in violazione con quanto previsto dalla Costituzione, il Governo sta forzando il Parlamento ad approvare ciò che decide”. Lo ha annunciato il senatore Tino Magni (Alleanza Verdi e Sinistra) intervenendo in aula al Senato nel corso della discussione sulla conversione in legge del decreto Agricoltura in materia di imprese agricole, pesca e acquacoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale.


“Questo decreto è un omnibus con dentro parecchie questioni che meriterebbero una discussione – ha detto Magni – Ancora, è un decreto eterogeneo che disciplina cose molto diverse da loro. Non ci stiamo allo svilimento delle prerogative del Parlamento attraverso la decretazione di urgenza, questo va contro il principio della Costituzionalità. Poi ci sono ragioni specifiche sul decreto stesso, come l’articolo 4 sul contrasto alle pratiche sleali dove è inopportuno il ricorso alla decretazione di urgenza”. “Anche sulla questione Ilva, che è una azienda strategica – ha concluso Magni – è necessario fare una discussione vera sull’acciaio del nostro paese, su come si affronta la questione della bonifica e non un decreto di urgenza. Capisco che volete modificare la Costituzione ma oggi non potete farlo, il Parlamento è centrale nella discussione”.

Iniziata al Senato discussione sul Dl Agricoltura

Iniziata al Senato discussione sul Dl AgricolturaRoma, 3 lug. (askanews) – E’ iniziata alle 17 in aula al Senato la discussione del Ddl di conversione in legge del decreto Agricoltura in materia di imprese agricole, pesca e acquacoltura e per le imprese di interesse strategico nazionale, su cui domani si voterà la fiducia, come annunciato dal Governo. In aula sono intervenuti i relatori, Luca De Carlo (FdI) e Giorgio Maria Bergesio (Lega).


“C’è il tema del contrasto alla Psa – ha spiegato Bergesio – con il rafforzamento della struttura per cobatterla e un piano strategico sulla biosicurezza per mettere in sicurezza gli allevamenti. C’è il tema della siccità che colpisce molto una parte del Paese con il rafforzamento della struttura commissariale e l’identificazione delle opere prioritarie”. Gli emendamenti hanno mostrato una particolare attenzione per il settore olivicolo-oleario, caseario e agrumicolo, con lo stanziamento di 15 milioni di euro, ovvero 5 milioni di euro per l’anno 2024, per ciascuno dei settori riservati a “contributi da destinare alla copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2023 sui prestiti bancari,


C’è anche la proroga della sperimentazione delle Tea fino al 2025: “speriamo – ha detto De Carlo – che la prossima Commissione Europea riesca a legiferare in modo moderno sul tema delle Tea, che ultimamente ha avuto anche episodi spiacevoli come l’attacco al campo sperimentale in provincia di Pavia andando contro il volere democratico del Senato e vanificando il lavoro dei nostri ricercatori”.

Cia: contro crisi climatica piano invasi con una cabina regia

Cia: contro crisi climatica piano invasi con una cabina regiaRoma, 3 lug. (askanews) – Sul tema acqua “bisogna passare dalle parole ai fatti. Abbiamo un’Italia divisa in due meteorologicamente e una crisi climatica in corso, che sta mettendo in grave difficoltà le aziende agricole. È tempo di mettere in campo sia politiche che risorse per affrontare in particolare siccità e alluvioni”. Parola del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenuto oggi all’Assemblea dell’Anbi.


“Occorre una visione, una pianificazione e, soprattutto, una cabina di regia unica che sia in grado di programmare – ha spiegato Fini -. Programmare nuove infrastrutture, invasi piccoli e grandi, riutilizzo delle acque reflue. Dobbiamo mettere in campo una strategia comune e integrata per salvaguardare un bene preziosissimo come l’acqua. Tutelando al contempo agricoltura e territorio”. “Lo squilibrio climatico, troppa acqua o assenza idrica, ha generato zone fragili che oggi sono a rischio spopolamento – ha continuato il presidente di Cia – Dobbiamo evitare in tutti i modi l’abbandono dei territori, tenere gli agricoltori nelle aree rurali e interne significa tutelarle e prevenire il dissesto idrogeologico”.


Per questo “non c’è più tempo da perdere – ha concluso Fini -Serve procedere spediti con la programmazione, mettendo al centro di ogni azione il ruolo fondamentale dei consorzi di bonifica, indispensabili per la sicurezza del territorio”.