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Il 3 marzo Fai chiama a raccolta gli apicoltori a Piacenza

Il 3 marzo Fai chiama a raccolta gli apicoltori a PiacenzaRoma, 29 feb. (askanews) – Una chiamata a raccolta per tutti coloro che hanno a cuore la tutela delle api italiane: apicoltori di qualsiasi dimensione aziendale, rappresentanti delle Organizzazioni apistiche nazionali e territoriali, ricercatori e operatori di un settore impegnato a tenere in vita quasi due milioni di colonie di api, di cui l’85% è caratterizzato da una genetica tipica del nostro Paese, adattata e resistente ai fattori climatici in mutazione.


E’ l’appello della Federazione Apicoltori Italiani (FAI) che invita a Piacenza, il 3 Marzo 2024, il Convegno nazionale promosso dal CRT4-Ape Italiana (Centro di Referenza Tecnica finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste) nell’ambito del 40° Apimell, la Fiera Internazionale di Apicoltura. Qualificati ricercatori esperti di genetica apistica, una squadra di Apicoltori-Allevatori di Api Regine, rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, tecnici ed esponenti delle principali Organizzazioni nazionali degli apicoltori si confronteranno sul tema “Filiera delle Api Italiane – Dalla Salvaguardia del Patrimonio Genetico alla Valorizzazione del Mercato Interno e Internazionale”. Un dibattito che nasce dall’esigenza di preservare un capitale naturale di inestimabile valore per l’agricoltura e l’ambiente italiano.


“Aspettiamo chiunque nel mondo apistico voglia arricchirsi di conoscenze su come fare per tutelare e valorizzare le Api Italiane, per condurre e specializzarsi nell’allevamento di api regine che può diventare una professione, per migliorare il valore genetico dei propri apiari, per conoscere come il mercato italiano e quello internazionale sono ancora spazi aperti per la commercializzazione delle api regine di qualità”. Questo l’invito del presidente nazionale della FAI, Raffaele Cirone, che condurrà i lavori del convegno tecnico-scientifico. “Senza dimenticare – ricorda – che il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha un ampio programma di sostegno al comparto apistico, fatto di nuove linee di finanziamento e di aiuti diretti alle Regioni e agli Operatori del comparto”. I lavori si svolgeranno a partire dalle 10 a Piacenza Expo e saranno aperti dal videomessaggio di saluto di Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna.

Nasce il Coordinamento agricoltori e pescatori italiani

Nasce il Coordinamento agricoltori e pescatori italianiRoma, 29 feb. (askanews) – Nasce il Coordinamento degli agricoltori e dei pescatori italiani e sarà uno “spazio plurale e autonomo per rafforzare le mobilitazioni, condividere il progetto e le proposte per restituire dignità a chi lavora la terra e nel mare e costruire un’alleanza forte con la società in nome del diritto al cibo ed al territorio”.


Il Coordinamento al momento riunisce Agricoltori Italiani, Altragricoltura, il Movimento Pastori Sardi, il Movimento Riscatto Agricolo e il Comitato Popolo Produttivo, che ne danno notizia in una nota congiunta. Gli agricoltori che da settimane sono mobilitati in presidi sul territorio chiedono che “nel Paese la Nuova Riforma Agraria e dell’Agroalimentare torni ad essere centrale nel dibattito pubblico sugli interessi strategici e che si inverta la strada che sta portando alla perdita definitiva del patrimonio di lavoro garantito dalle piccole e medie aziende degli agricoltori, pastori, trasformatori artigianali, pescatori”.


Tra le principali richieste, che ci siano “norme per il controllo, la trasparenza del mercato e contro la concorrenza sleale e il dumping”, oltre alla garanzia “che il reddito remuneri gli investimenti assicurando la copertura dei costi produttivi, dalla moratoria dei debiti e da un piano per la fuoriuscita dell’indebitamento delle piccole e medie aziende agricole e della pesca”. Il 23 febbraio scorso, grazie alle mobilitazioni in corso, si è aperto un tavolo di confronto sulla crisi con il Governo e ora il Coordinamento degli agricoltori e dei pescatori italiani lancia l’invito a tutte le realtà in mobilitazione ad unirsi a loro. I referendi delle varie realtà comporranno la consulta di coordinamento dove, “in maniera trasparente e unitaria, verranno assunte le decisioni in merito alle mobilitazioni ed a come gestire il confronto nel tavolo con la politica”.


Sulla base delle adesioni verrà definito, già domani, un primo appuntamento di confronto per decidere le prossime iniziative e chiedere la riconvocazione del tavolo con il governo.

Agriturist: agriturismi tagliati fuori da 76 mln fondi promozione

Agriturist: agriturismi tagliati fuori da 76 mln fondi promozioneRoma, 29 feb. (askanews) – “Sono stati tagliati fuori gli agriturismi dai 76 milioni, stanziati dal Masaf, per valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano. È grave che, per una questione di codici Ateco, proprio le nostre aziende, che promuovono tradizione e cibi di qualità attraverso la ristorazione e i percorsi enogastronomici, continuino a rimanere inspiegabilmente escluse”. Lo denuncia Augusto Congionti, presidente di Agriturist, sottolineando che il click day è stato fissato per domani, primo marzo.


L’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura ribadisce la necessità di un intervento a modifica di questa anomalia, pur prontamente segnalata dalla Confederazione: “È forte la nostra delusione per non aver corretto, finora, questa svista dimenticando le nostre realtà – continua Congionti – che servono, per propria scelta e in base alle leggi regionali, prodotti dell’azienda agricola e del proprio territorio”. Agriturist ricorda che la legge (n.34 del 30 dicembre 2021) è nata per sostenere le eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano. Le aziende agrituristiche sono strettamente connesse all’enogastronomia, al proprio territorio e alle sue produzioni tipiche, tradizionali, biologiche e DOP, IGP, e sono riferimento dell’enogastronomia italiana e del turismo collegato, oltre che salvaguardia e tutela del territorio.


“Chiediamo nuovamente che venga risolta questa grave dimenticanza, inserendo il codice Ateco 56.10.12, per estendere anche alle aziende agrituristiche la possibilità di usufruire dei fondi per valorizzare il patrimonio agroalimentare nazionale”, conclude il presidente di Agriturist.

Lollobrigida: ecco primo report Cabina regia tutela made in Italy

Lollobrigida: ecco primo report Cabina regia tutela made in ItalyRoma, 29 feb. (askanews) – E’ stato reso noto dal Masaf il primo report della Cabina di Regia interforze dei controlli alimentari. Le tipologie di controllo effettuate sono due: sul grano duro importato destinato all’alimentazione umana e sulle filiere del made in Italy.


Per quanto riguarda il programma straordinario di controllo “Grano duro”, alla fine del mese di gennaio 2024, sono state controllate 19 motonavi e 11 diversi operatori, con il prelievo di 21 campioni. Il quantitativo ispezionato, introdotto attraverso i porti, ammonta a circa 420.000 tonnellate di grano duro destinato all’alimentazione umana. Tutti i campioni analizzati, riporta il Masaf in una nota, sono risultati corrispondenti alle norme vigenti, ad eccezione di un campione di grano duro di origine turca, risultato non conforme ai limiti previsti per l’agricoltura biologica. Nell’ultima settimana sono state inoltre effettuate specifiche attività di ispezione a contrasto delle pratiche commerciali sleali e a tutela del made in Italy. In particolare, sono stati monitorati i porti di Bari, Catania, Palermo, Pozzallo (RG) e Olbia dove sono stati avviati controlli di tracciabilità su 15 operatori che trasportavano ortofrutta, carni, prodotti lattiero-caseari e oleari. In particolare, presso il porto di Pozzallo è stato controllato e campionato grano tenero d’importazione proveniente dalla Croazia.


Le attività proseguiranno con controlli cadenzati presso i principali porti e con approfondite verifiche anche presso gli importatori. “I dati del primo report delle attività della Cabina di Regia interforze sui controlli agroalimentari dimostrano il cambio di passo del Governo Meloni che, in stretto contatto con le forze dell’ordine, lavora per garantire la legalità”, ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


“Grazie all’aumento delle ispezioni e alla loro evidente efficacia, non c’è spazio per chi vuole operare fuori dalle regole. Il nostro sistema di controlli è riconosciuto tra i migliori al mondo e, ancora una volta, viene confermata la sua robustezza e l’impegno del Ministero a tutela delle produzioni di qualità. Come dimostrano i dati, l’Italia è una delle nazioni che fa più controlli e i produttori scorretti sono una minoranza”, ha concluso il ministro.

Confagricoltura: bene ok Camera a Ddl su florovivaismo

Confagricoltura: bene ok Camera a Ddl su florovivaismoRoma, 29 feb. (askanews) – Confagricoltura accoglie “con soddisfazione” l’approvazione della legge di delega sul florovivaismo alla Camera dei Deputati. Un intervento necessario, fortemente voluto dalla Confederazione, “che agevola un comparto strategico, in sofferenza per l’aumento dei costi di produzione e le sempre più frequenti fitopatie”. Parliamo di oltre 3 miliardi di euro di indotto generato, più di 27mila aziende sul territorio nazionale e 100mila e più lavoratori: un segmento che va tutelato e incentivato.


Con la delega in oggetto viene diversificata l’attività “floricola” rispetto a quella “vivaistica”: un passaggio importante per agevolare la pianificazione di interventi sempre più mirati, raccomandato dalla Confederazione. Confagricoltura plaude anche “all’auspicata e fondamentale qualificazione come ‘centri per il giardinaggio’ delle imprese agricole che operano nel settore florovivaistico, collocandoli così all’interno della filiera”. Palazzo della Valle apprezza l’operato attento e la propensione al confronto della Commissione agricoltura della Camera dei deputati. “Confidiamo che la collaborazione riscontrata in questi mesi possa continuare in sinergia col Governo e con le organizzazioni agricole nella fase di predisposizione del decreto, o dei decreti delegati, per un’attuazione definitiva della delega in tempi rapidi”, commenta Luca De Michelis, presidente della Federazione nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura.

In Piemonte a marzo confronto nazionale su sistema cibo-territorio

In Piemonte a marzo confronto nazionale su sistema cibo-territorioRoma, 29 feb. (askanews) – Dal 21 al 23 marzo la Regione Piemonte, assessorato Agricoltura e Cibo, in collaborazione con la Consulta nazionale dei Distretti del cibo, organizzerà tre giorni di confronto sui temi forti delle politiche di aggregazione e promozione dei territori, dell’organizzazione dei mercati, dello spreco alimentare, della valorizzazione dei paesaggi, dell’enogastronomia e dei percorsi turistici. L’evento partirà dalla sede della Regione Piemonte, per spostarsi a Pollenzo e nei territori interessati dai Distretti del Cibo.


“Un evento che ho fortemente voluto e che dà grande visibilità alla nostra Regione”, sottolinea in una nota l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa. I Distretti del Cibo sono stati creati con l’intento di favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale. Si tratta di realtà che favoriscono l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, promuovono la sicurezza alimentare, la riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni e dello spreco alimentare, salvaguardano il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole, agroalimentari e l’enogastronomia. La prima giornata, giovedì 21 marzo, che avrà come sedi il Palazzo della Regione Piemonte a Torino e le sale di GreenPea sarà interamente dedicata ai Distretti stessi. Venerdì 22 marzo all’Agenzia di Pollenzo saranno affrontati i temi del contrasto allo spreco alimentare, della circolarità della filiera cibo e del rapporto tra mercati e Distretti, quali hub enogastronomici e luoghi d’incontro delle politiche distrettuali.


Sabato 23 marzo sarà dedicato alla visita dei territori sui quali si sono costituiti alcuni dei primi Distretti piemontesi. I partecipanti saranno accompagnati in un viaggio narrato, tra i paesaggi pedemontani del torinese e del cuneese, alla scoperta delle produzioni tipiche e delle bellezze storiche e culturali di queste terre.

Coldiretti: in controtendenza fatturato alimentare, +6,7% in 2023

Coldiretti: in controtendenza fatturato alimentare, +6,7% in 2023Roma, 29 feb. (askanews) – In controtendenza all’andamento generale cresce il fatturato dell’industria alimentare che fa registrare nel 2023 un aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa ai dati Istat sul fatturato annuale dell’industria che, a fronte dell’aumento dell’agroalimentare, vede un calo complessivo dello 0,5% rispetto al 2022.


A sostenere gli alimentari, sottolinea la Coldiretti, sono sia i consumi interni in valore (calati però in volume) ma anche e soprattutto le esportazioni che nel 2023 hanno raggiunto il massimo storico di 64 miliardi di euro. Il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è l’Unione Europea, che assorbe circa 2/3 delle esportazioni ma ben 1/3 è con Germania, Francia e Stati Uniti che si classificano come i partner di maggior rilievo, sebbene per gli Usa si registri una contrazione delle spedizioni nel 2023.

Condimenti spalmabili, in 2023 produzione a 50mila tonnellate

Condimenti spalmabili, in 2023 produzione a 50mila tonnellateRoma, 29 feb. (askanews) – Formulazione basata su oli vegetali e praticamente priva di grassi trans. Più facili da lavorare, plant based e meno problematici per chi soffre di allergie. I condimenti spalmabili nel 2023 hanno visto la produzione attestarsi a 50mila tonnellate, di cui oltre il 90% è destinato al mercato business-to-business, in particolare a imprese industriali e artigiane dell’agroalimentare. I dati arrivano da Assitol, l’associazione italiana dell’industria olearia, aderente a Federalimentare e Confindustria, che rappresenta il settore.


“Le aziende ed i professionisti – osserva Giuseppe Allocca, presidente del Gruppo condimenti e prodotti spalmabili di Assitol – scelgono questi prodotti per ragioni ben precise, tutte legate alla loro formulazione, ripensata in senso ‘healthy’ e sostenibile”. Per legge, oggi i condimenti di ultima generazione non devono contenere più del 2% di grassi trans su base grassa, vale a dire meno dell’1% di tutto il prodotto. In questo modo, il loro contenuto di grassi trans viene ad essere inferiore a quello naturalmente presente nei grassi dei ruminanti. A favorire l’impiego di questo prodotto, hanno contribuito altri importanti fattori: la grande lavorabilità, il gusto delicato, la sofficità e la facilità di conservazione rispetto ad altri grassi. Inoltre la formulazione “plant based” rende questo ingrediente ottimo anche per gli intolleranti al lattosio, che in Italia rappresentano circa il 50% della popolazione, oltre che per i consumatori vegani e vegetariani.


Si tratta di produzioni lontanissime dalle vecchie margarine, di cui ormai hanno preso il posto. L’impiego di oli vegetali ha inoltre accresciuto la sostenibilità del comparto. “Le aziende del settore hanno rivisto le soluzioni di packaging allo scopo di renderle rispettose dell’ambiente – sottolinea Allocca – Gli stessi processi produttivi sono stati rimodulati per ridurne l’impatto”.

In Puglia al via procedure calamità siccità per comparto agricolo

In Puglia al via procedure calamità siccità per comparto agricoloRoma, 29 feb. (askanews) – Al via le procedure per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo in Puglia, dove le clementine sono finite al macero, dopo essere state compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento. A darne notizia è Coldiretti Puglia, a margine del primo incontro tra l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, il presidente regionale di Coldiretti, Alfonso Cavallo e una delegazione degli agrumicoltori del tarantino.


La riunione è stata indetta per chiedere l’attivazione della richiesta di calamità naturale causata dalla siccità prima dell’assemblea con i sindaci di Palagiano, Palagianello e Massafra. “Per l’attivazione immediata della richiesta di calamità incontreremo i sindaci dei Comuni di Palagiano, Palagianello e Massafra, gli areali vocati dove per estensione si creano le condizioni per far scattare le procedure. Sono state gettate, tra l’altro, le basi per la eventuale attivazione della Misura 23, la ex misura Covid, per dare un sostegno alle imprese agrumicole colpite da una pesante crisi di liquidità”, riporta Cavallo. Secondo Coldiretti Puglia è necessaria anche l’istituzione di un tavolo agrumicolo permanente, “considerato che la crisi del comparto è strutturale”, e di un Piano agrumicolo regionale “che preveda il sostegno per nuovi impianti e una rigenerazione del patrimonio agrumicolo in provincia di Taranto”.


Le imprese agricole impegnate nella produzione di agrumi in provincia di Taranto sono 1.041, il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica, con una produzione di clementine, arance e mandarini di 2,5 milioni di quintali.

Lettera 23 ass. ambientaliste a Lollobrigida su futuro agricoltura

Lettera 23 ass. ambientaliste a Lollobrigida su futuro agricolturaRoma, 29 feb. (askanews) – 23 associazioni ambientaliste, tra cui il Wwf, hanno scritto una lettera al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, in merito al futuro dell’agricoltura e del sistema agroalimentare italiano alla luce delle proposte di modifica della Politica Agricola Comune presentate dalla Commissione europea e sostenute dal Governo italiano che, secondo le associazione, “ci riportano indietro di 25 anni”, perché “non può esistere l’agricoltura senza la tutela del suolo, delle acque, dell’aria, del benessere degli animali e del nostro capitale naturale”.


Chiedono inoltre che al Tavolo politico permanente istituito per discutere delle possibili modifiche alla Pac siano rappresentate non solo le associazioni agricole ma anche quelle della società civile, così come previsto dal Regolamento europeo e ricordano che questo tavolo “non deve e non può sostituirsi al Comitato di monitoraggio del Piano Strategico Nazionale, sede nella quale devono essere discusse e decise le modifiche al Piano Strategico”. Le associazioni chiedono quindi un confronto sul futuro dell’agricoltura e dei sistemi agro-alimentari in Europa e in Italia, allargato anche alle associazioni ambientaliste, animaliste e dell’agroecologia.


“La mobilitazione degli agricoltori delle ultime settimane ha riportato alla cronaca un conflitto, vero o presunto, tra gli obiettivi della necessaria e imprescindibile transizione ecologica e la produzione primaria”, scrivono le 23 associazioni. Secondo cui ci sono “problemi strutturali del settore primario, che richiedono un forte impegno istituzionale e di tutti i soggetti interessati”. Secondo le associazioni, contrapporre gli obiettivi della sostenibilità ambientale a quelli della sostenibilità economica delle aziende agricole sarebbe un grave errore, perché i due obiettivi sono strettamente connessi. Per questo, esprimono le loro preoccupazioni per l’indebolimento degli obiettivi della Politica Agricola Comune discussi nell’ultimo Consiglio europeo AgriFish.


“Cancellando di fatto la maggior parte degli impegni ambientali della PAC attuale si determinerebbe un ritorno al passato di 25 anni – sostengono – ignorando le gravi crisi ambientali del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità che dobbiamo oggi affrontare con urgenza”. “Questa marcia indietro sugli impegni ambientali della PAC 2023-2027 rischia di stravolgere anche l’impostazione del Piano Strategico Nazionale”, aggiungono le associazioni.