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Fondo competitività filiere, in arrivo aiuti per mais soia legumi

Fondo competitività filiere, in arrivo aiuti per mais soia legumiRoma, 10 ott. (askanews) – Sono in arrivo i fondi per filiere ritenute strategiche: il modello, già applicato nelle campagne scorse, a partire dal 2020, prevede uno stanziamento che per la campagna 2023 ammonta a 5 milioni di euro per il mais e 5 milioni di euro per legumi e soia.

Il decreto ministeriale 2 febbraio 2022 n. 48421 modifica il decreto 3 aprile 2020 che istituisce il Fondo per la competitività delle filiere agricole con il fine di sostenerne lo sviluppo e gli investimenti. “Il decreto del 2022 – spiega Susanna Franzini, responsabile dei Servizi Tecnici di Confagricoltura Piacenza – ha ripartito i fondi disponibili su filiere ritenute strategiche, privilegiando quelle che si adattano alla possibilità di sottoscrizione di contratti di filiera, in modo da moltiplicare l’effetto dello stanziamento pubblico, attraverso la stabilizzazione dei rapporti tra agricoltori e trasformatori”. I beneficiari sono le imprese agricole che abbiano già sottoscritto, entro il termine di scadenza della domanda di contributo, contratti di filiera di durata almeno triennale, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o che sottoscrivano contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione e/o commercializzazione”.

“Particolare attenzione va posta alla tempistica – precisa Franzini – perché il contratto va sottoscritto prima di presentare domanda di aiuto e la domanda di aiuto può essere presentata sul portale Sian, da oggi, 10 ottobre 2023 al 10 novembre 2023”. “L’aiuto spetta per la superficie coltivata a mais, legumi (pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella, favino da granella) e soia – spiega Franzini – queste colture non sono ammesse invece se sono destinate a insilato, produzione di seme, foraggio e produzione energetica”.

Masaf: al via la Cabina di Regia degli Enti Vigilati

Masaf: al via la Cabina di Regia degli Enti VigilatiRoma, 10 ott. (askanews) – Con un decreto a firma del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il Masaf ha riorganizzato l’assetto dei suoi organismi interni, comitati e commissioni, con l’obiettivo di migliorare l’azione amministrativa ed efficientare la gestione delle risorse pubbliche. Nasce la Cabina di Regia degli enti vigilati, con l’obiettivo di coordinare e controllare le attività degli enti.

Il provvedimento, si legge in una nota, è frutto di una ricognizione interna al Ministero, che ha evidenziato le esigenze e le opportunità di riorganizzare l’assetto, attraverso la creazione della Cabina di Regia degli enti vigilati e la soppressione o l’incorporazione di alcuni organismi per ottimizzare la macchina amministrativa. “Abbiamo ascoltato le esigenze del personale e dei rappresentanti degli enti che fanno parte dei comitati, delle commissioni e degli altri organismi che operano presso il Ministero – ha detto il ministro – Con la riorganizzazione puntiamo a migliorare il funzionamento di questi organismi interni al Masaf, che portano avanti compiti importanti al fine del monitoraggio e della definizione delle azioni strategiche per la nostra agricoltura, del comparto alimentare e delle foreste. La Cabina di Regia degli enti vigilati appena istituita contribuirà in modo significativo al coordinamento e al controllo delle attività”.

I comitati, le commissioni e gli altri organismi interni al Ministero hanno obiettivi determinati quali l’indirizzo, il monitoraggio e la sorveglianza per l’attuazione di specifici piani d’intervento e la promozione di azioni su precisi temi e obiettivi. Ai componenti degli organismi non spetta per questa funzione alcun compenso, indennità o gettone di presenza, rimborso spese o altro tipo di emolumento. La riorganizzazione stabilita dal decreto ministeriale esclude nuovi o maggiori oneri o minori entrate a carico della finanza pubblica, puntando al contempo a una maggiore efficienza, conclude il Masaf in una nota.

Francesca Gironi nuova leader commissione femminile Copa-Cogeca

Francesca Gironi nuova leader commissione femminile Copa-CogecaRoma, 10 ott. (askanews) – Francesca Gironi è la nuova leader della commissione femminile del Copa – Cogeca, l’Organizzazione che rappresenta agricoltori e cooperative agricole in Europa dove sono presenti circa 3 milioni di aziende agricole gestite da donne, quasi 1/3 del totale. A darne notizia è la Coldiretti dopo la nomina dell’imprenditrice agricola alla guida delle contadine europee. Marchigiana, una laurea in Giurisprudenza, vicepresidente nazionale delle donne della Coldiretti e membro della commissione femminile del Oma, l’Organizzazione mondiale per l’agricoltura.

La Gironi è un caso di cambio vita. Dopo aver lavorato nel campo della comunicazione, ha lasciato tutto per avviare nelle campagne della provincia di Ancona un allevamento di cavalli con centro ippico, maneggio, fattoria didattica, produzione di mangimi bio e progetti sociali dedicati a soggetti fragili, come disabili ed ex detenuti, e inserimenti lavorativi.

Federacma: in agricoltura servono investimenti per meccanizzazione

Federacma: in agricoltura servono investimenti per meccanizzazioneRoma, 10 ott. (askanews) – In agricoltura servono investimenti per la meccanizzazione e per l’agricoltura di precisione. Anche per avvicinare le nuove generazioni a un comparto fondamentale per l’economia italiana. E’ quanto emerso durante il convegno organizzato ad Agrilevante da Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, in collaborazione con Cassandro Progettazione e Finanziamenti. Le aziende italiane del comparto primario potranno infatti beneficiare di oltre 600 milioni di euro di finanziamenti grazie alle risorse stanziate dal Fondo Innovazione di Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, e la misura 2.3 prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui le regioni dovranno emanare i relativi bandi entro fine anno.

“L’agricoltura italiana ha bisogno di innovazione e meccanizzazione moderna – ha detto Andrea Borio, presidente Federacma – Attendiamo fiduciosi l’avvio delle misure di finanziamento in capo ad Ismea e alle regioni per rilanciare gli investimenti affinché si possano efficientare le produzioni agricole, aumentando la sicurezza, migliorando l’impatto ambientale e innalzando la redditività”. “Dobbiamo, però, dedicare sempre grande importanza ai giovani che rappresentano il nostro futuro: sono soddisfatto pertanto – ha aggiunto – che la nostra assemblea nazionale mi abbia dato mandato per stringere nuovi accordi di partnership incentrati sulle nuove generazioni. Grazie alla disponibilità di questo Governo e alle nostre relazioni con il mondo scolastico, siamo riusciti ad ottenere fondi dedicati al rinnovo del parco macchine a disposizione degli studenti”.

Xylella, olivo Sant’Agostino è la nuova varietà resistente

Xylella, olivo Sant’Agostino è la nuova varietà resistenteRoma, 10 ott. (askanews) – E’ la varietà Sant’Agostino la nuova speranza di rigenerazione del Salento, un olivo da mensa che sta mostrando resistenza al batterio killer della Xylella fastidiosa, su cui sono in corso indagini diagnostiche, test e verifiche, obbligatori nell’iter per richiedere all’Unione Europea l’autorizzazione al reimpianto di altre varietà, oltre al Leccino e a FS17. Lo annuncia Coldiretti Puglia, rendendo noti i risultati del progetto Biosavex.

“La sperimentazione, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità – afferma Coldiretti Puglia – rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione”. Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi – aggiunge Coldiretti Puglia – riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).

“Bisogna velocizzare l’iter di autorizzazione per l’utilizzo delle nuove cultivar – insiste Coldiretti Puglia – che, sulla base delle risultanze delle sperimentazioni del CNR, presentano caratteri di tolleranza alla Xylella, assicurando la liberalizzazione del “brevetto” FS 17 nei tempi previsti. Va anche reso operativo ed efficace il Tavolo di coordinamento emergenza Xylella, di fatto istituito sin dal giugno 2020, e convocato una sola volta a novembre 2021″.

Nel padovano infestazione di cimice asiatica per caldo anomalo

Nel padovano infestazione di cimice asiatica per caldo anomaloRoma, 10 ott. (askanews) – Il caldo anomalo che continua anche in ottobre sta causando in Veneto la proliferazione di insetti nocivi, in primis di cimice asiatica, che continua a riprodursi. Assenti inoltre, da settimane, le piogge, con il risultato che i terreni sono duri e secchi e, se questa situazione non dovesse cambiare, non sarebbe possibile procedere alle semine dei cereali vernino-autunnali, in calendario tra una ventina di giorni.

A lanciare l’allarme è Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova, secondo cui al momento c’è una “invasione di cimice asiatica senza precedenti in autunno. Quest’estate sembravamo essere stati graziati dall’insetto, perché si era visto poco, ma ora lo vediamo ovunque: dai frutteti agli allevamenti, dai fienili ai sottotetti. Temiamo che, con quest’aumento delle temperature che si sta verificando da alcuni anni, ci troveremo a convivere sempre di più con queste specie aliene, che causano danni gravissimi alle colture”. Per questo Confagricoltura Padova chiede alle istituzioni di tenere alta l’attenzione e alla Regione Veneto di continuare con il lancio delle vespe samurai, che potrebbero rappresentare la forma di difesa più efficace contro le specie aliene.

Il caldo preoccupa anche i coltivatori di cereali, visto che a fine ottobre partirà la campagna autunno-vernina con la semina del grano duro e tenero, dell’orzo e della colza. E non si sorride neppure sul fronte delle orticole, in quanto ortaggi come il radicchio e i cavoli necessitano sia di temperature fresche, sia di acqua. A preoccupare i cerealicoltori è anche il crollo dei prezzi, tornati al valore di quattro anni fa. Il grano tenero, ad esempio, è sceso sotto i 250 euro a tonnellata, quando un anno fa veleggiava sui 370. E anche il grano duro ha lasciato sul terreno oltre cento euro a tonnellata.

Coldiretti: l’italiana Francesca Gironi nuova leader contadine europee

Coldiretti: l’italiana Francesca Gironi nuova leader contadine europeeMilano, 10 ott. (askanews) – Francesca Gironi è la nuova leader della commissione femminile del Copa – Cogeca, l’organizzazione che rappresenta agricoltori e cooperative agricole in Europa dove sono presenti circa tre milioni di aziende agricole gestite da donne, quasi un terzo del totale. A darne notizia è la Coldiretti dopo la nomina dell’imprenditrice agricola alla guida delle contadine europee. Marchigiana, una laurea in giurisprudenza, vicepresidente nazionale delle donne della Coldiretti e membro della commissione femminile del Oma, l’Organizzazione mondiale per l’agricoltura.

Dopo aver lavorato nel campo della comunicazione, Gironi ha lasciato tutto per avviare nelle campagne della provincia di Ancona un allevamento di cavalli con centro ippico, maneggio, fattoria didattica, produzione di mangimi bio e progetti sociali dedicati a soggetti fragili, come disabili ed ex detenuti, e inserimenti lavorativi. “Per me è una grandissima soddisfazione voglio ringraziare la Coldiretti e il movimento delle donne che hanno fortemente creduto in me e mi hanno sostenuta in questa mia candidatura – commenta Gironi – Un grazie speciale anche a tutte le colleghe europee che mi hanno accordato la loro fiducia. Adesso abbiamo davanti a noi tante sfide da affrontare, penso anzitutto alla disparità di genere a livello lavorativo, in particolar modo retributiva e pensionistica, alla discriminazione per l’accesso al credito ma anche alle difficoltà esistenti per compensare vita privata e vita lavorativa, la gestione dei figli e dei nostri cari genitori anziani. Tutte insieme dobbiamo far emergere il ruolo delle donne all’interno della nuova Politica agricola comune. Penso ai tanti passaggi generazionali di aziende, ma penso anche alla moltitudine di ragazze, che come me, pur non avendo una tradizione agricola familiare alle spalle, decidono di intraprendere il loro percorso lavorativo in ambito green. Ma vanno anche tutelate ancora di più le eccellenze che i nostri agricoltori sono in grado di donarci”.

In Italia, rileva Coldiretti, quasi un’impresa su quattro è condotta oggi da donne (22,2%) con oltre 200mila aziende rosa. Le donne contadine in Italia spaziano dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore sono le attività sociali, dalla fattoria didattica agli agriasilo, ma anche importanti attività per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, spesso vittime di violenze e soprusi.

Ceva Logistics: contratto di distribuzione con Signorvino

Ceva Logistics: contratto di distribuzione con SignorvinoMilano, 10 ott. (askanews) – Ceva Logistics ha sottoscritto un contratto di distribuzione con il gruppo Calzedonia per il brand Signorvino, insegna di negozi enogastronomici. In base a questo recente accordo, Ceva Logistics gestirà la distribuzione della merce di Signorvino in tutta Italia.

In particolare, l’operatore logistico garantirà una distribuzione quotidiana della merce presso i punti vendita del brand dislocati da Milano a Bologna, da Firenze fino a Roma. L’attività è resa possibile dalla piattaforma di San Giuliano milanese di Ceva Logistics, Ground, dotata di una superficie di circa 12.000 metri quadrati. Il servizio di distribuzione svolto per Signorvino, in particolare, richiede un valore aggiunto dal momento che il brand è presente con i propri 33 negozi monomarca a fine 2023, in posizioni spesso all’interno di centri storici, come quello situato in Piazza Duomo a Milano.

“La dedizione delle nostre persone, insieme all’affidabilità delle nostre consegne, rappresentano alcuni degli elementi che ci distinguono e che ci hanno portato a questa partnership di grande importanza – ha dichiarato Augusto Leonida, head of Ground – Crediamo che il valore aggiunto apportato Ceva a questa collaborazione risieda nella nostra capacità di consegnare prodotti delicati come il vino anche in situazioni complesse, come le zone pedonali o le Ztl. Questo dimostra la nostra abilità nel superare sfide e nell’assicurare che il prodotto dei nostri clienti arrivi a destinazione in ogni circostanza”.

Alleanza Coop Pesca: da Regolamento Controlli Ue rischio paralisi

Alleanza Coop Pesca: da Regolamento Controlli Ue rischio paralisiRoma, 10 ott. (askanews) – “Si tratta di un regolamento che aggrava i pescatori di ulteriori oneri burocratici, pieno di deroghe e di soluzioni che colpiscono anche la piccola pesca ma, soprattutto, destinato a creare un quadro giuridico assolutamente confuso nonostante gli inviti ripetuti anche della Corte dei conti europea a disegnare un sistema efficace, dissuasivo e soprattutto che non crei disparità di trattamento tra Stati membri”. Così l’Alleanza delle Cooperative Pesca e Acquacoltura sulla proposta di regolamento della Comunità Europea passata ora all’esame della plenaria del Parlamento europeo che lo voterà la prossima settimana.

“Il compromesso raggiunto in fase di trilogo sulla proposta di modifica del vigente regolamento sui controlli contiene numerose norme che vanno nella direzione opposta della semplificazione e sono evidentemente ispirate da un forte pregiudizio nei confronti della pesca e dei pescatori”, prosegue l’Alleanza che punta il dito, tra le altre norme, sull’obbligo di telecamere a bordo anche per le imbarcazioni di medie dimensioni. “In questi anni le nostre imprese di pesca hanno dovuto fare i conti con la pandemia, la guerra che ha fatto lievitare i costi energetici, facendo registrare chiusure e fuoriuscita di lavoratori. Ma anche un iper burocrazia, come quella delineata dal regolamento sui controlli, rischia di avere gli stessi effetti”, conclude l’Alleanza.

Nomisma: con Sugar Tax in 2024-25 fino -15,6% consumi soft drink

Nomisma: con Sugar Tax in 2024-25 fino -15,6% consumi soft drinkRoma, 10 ott. (askanews) – In uno scenario che nel 2023 è già estremamente delicato e complicato per quanto riguarda i soft drink, l’entrata in vigore il primo gennaio 2024 della sugar tax potrebbe avere un effetto esplosivo. I consumi di bevande analcoliche potrebbero infatti subire una ulteriore flessione, vista l’elevata sensibilità dei consumatori italiani al fattore prezzo. E, nel caso l’applicazione dell’imposta venisse confermata, i consumi di soft drink nel biennio 2024-2025 potrebbero arrivare a segnare un calo compreso tra il -12,4% e il -15,6%, con un impatto pesantissimo sull’intera filiera.

È quanto emerge dallo studio su “Il mercato dei soft drinks in Italia: scenari evolutivi 2023-2025 tra incertezze e rischio sugar tax”, realizzato da Nomisma per Assobibe, l’associazione italiana industrie bevande analcoliche. Al contempo, togliendo liquidità alle imprese, la nuova imposta contribuirebbe a ridurre la propensione ad investire: -46 milioni di euro è la stima del calo degli investimenti da parte delle imprese produttrici nel biennio 2024-25.

Oltre ad un effetto sugli investimenti, si prevede anche un impatto per i fornitori di materie prime: la riduzione della domanda di bevande analcoliche sul mercato nazionale porterebbe a una riduzione dei volumi prodotti e, dunque, a un minore impiego e acquisto di materie prime funzionali al ciclo produttivo stimato nell’ordine dei 400 milioni di euro di acquisti nel 2024-25. Infine, la Sugar Tax avrebbe un impatto anche sull’IVA legata alle vendite di soft drinks sul mercato italiano. Nello specifico, secondo lo studio se venisse introdotta, nel biennio 2024-25 si stima una riduzione del gettito legato pari a 275 milioni di euro rispetto ai valori previsti in uno scenario senza imposta sullo zucchero.