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Confagri: bene emendamenti in Dl Asset su boschi, viticoltura

Confagri: bene emendamenti in Dl Asset su boschi, viticolturaRoma, 29 set. (askanews) – Bene l’approvazione al Senato in prima lettura del DL Asset, che ha convalidato “rilevanti modifiche per il settore primario italiano introdotte nel corso dell’iter dalle Commissioni incaricate”. Adesso si attende il voto nella Camera dei Deputati. E Confagricoltura auspica “che l’approvazione definitiva del provvedimento si concluda senza intoppi e in tempi celeri, così da fornire al settore primario importanti strumenti per fronteggiare la complessa fase economica in corso”.

Nel dettaglio, Confagricoltura accoglie con favore l’emendamento relativo ad interventi urgenti a sostegno delle attività economiche strategiche per il Made in Italy. La misura inserita nel DL introduce infatti la deroga all’autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive ordinarie sostenendo, così, il ruolo delle filiere italiane di trasformazione e di utilizzo dei sottoprodotti del legno. Confagricoltura accoglie con favore anche l’emendamento relativo all’incentivazione, come previsto dal Pnrr, di energia da fonti rinnovabili. L’intervento normativo, riguardante la produzione di biometano, introduce una misura anti-inflazione consistente in un’attività di aggiornamento mensile, da parte del Gse, delle tariffe e delle spese ammissibili.

Ulteriori risorse, ricorda l’associazione, sono poi in arrivo per il comparto vitivinicolo, duramente colpito dalla malattia della peronospora, che ne ha ridotto la produttività di 6 milioni di ettolitri. Al milione di euro già previsto nel Fondo di Solidarietà vengono aggiunti altri 6 milioni. Positivo l’emendamento a sostegno dei consorzi e delle imprese del comparto acquacoltura. Per loro è previsto un fondo da 500mila euro, messi a disposizione dal Masaf per fronteggiare la proliferazione della specie del granchio blu. La distribuzione delle risorse seguirà alla definizione delle aree geografiche interessate, dei beneficiari e delle modalità di presentazione delle domande, dei costi sostenuti dai consorzi e dalle imprese.

Importanti, commenta Confagricoltura, anche le modifiche inserite nel DL sulle specie cacciabili e i periodi di attività venatoria. A partire dall’emendamento che fornisce maggiori certezze agli operatori del settore sulle procedure, e le tempistiche di approvazione dei calendari. La Confederazione condivide anche la ratio dell’emendamento che interviene sulla determinazione delle specie cacciabili, riconoscendo alle Regioni la possibilità di intervenire con modifiche sempre nel rispetto dei periodi previsti dalla legge, e previo parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica. Un ulteriore emendamento sulle attività venatorie, conclude Confagricoltura, interviene in merito all’esercizio dell’attività di tiro, introducendo alcuni chiarimenti in merito all’applicazione della normativa sull’uso delle munizioni contenenti piombo, soprattutto in fase di trasporto, in modo da evitare sanzioni non pertinenti.

Granchio blu, ambientalisti preoccupati per strascico sottocosta

Granchio blu, ambientalisti preoccupati per strascico sottocostaRoma, 29 set. (askanews) – “Una cura peggiore del male: conseguenze devastanti per l’ecosistema, con ricadute anche sulla pesca artigianale”. Così in una nota WWF, Greenpeace Italia, Legambiente, Marevivo e MedReAct esprimono forte preoccupazione rispetto alla richiesta di una deroga del governo italiano all’Unione europea, come risposta all’emergenza granchio blu, particolarmente sentita in Nord Adriatico, per aprire a una pesca a strascico “sperimentale” entro le 3 miglia.

Il divieto alla pesca a strascico entro le 3 miglia è stato introdotto dall’UE nel 2006, in tutte le sue acque, considerato il forte impatto di questa tecnica di pesca nelle zone costiere. Per le associzioni la situazione, “seppur di emergenza, non giustifica secondo le associazioni questo ritorno al passato”. Stessa preoccupazione è stata espressa anche dalla comunità scientifica nazionale, su iniziativa dei ricercatori del Nord Adriatico, in una lettera congiunta inviata alla Commissione europea. Le associazioni esprimono quindi “ferma contrarietà” riguardo la richiesta del Governo italiano alla Commissione europea e le conseguenze che provocherebbe l’utilizzo della pesca a strascico sull’ecosistema costiero, “tra cui, la cattura di novellame di specie ad alto valore commerciale, con impatti negativi a medio e lungo termine per tutto il settore della pesca. L’utilizzo dello strascico entro le tre miglia potrebbe inoltre causare conflitti con la pesca artigianale, operante nelle stesse zone”.

Copagri: mondo vino cambia, a rischio tenuta economica imprese

Copagri: mondo vino cambia, a rischio tenuta economica impreseRoma, 29 set. (askanews) – “Il mondo del vino sta attraversando una delicata situazione di mercato che, in particolare in alcune regioni del Paese, sta causando un rallentamento delle transazioni economiche e generando preoccupazioni rispetto alle prospettive commerciali; tale congiuntura, aggravata dai noti incrementi dei costi di produzione, dall’andamento dell’inflazione e, soprattutto, dalla ripercussioni della peronospora, sta mettendo a rischio la tenuta economica delle piccole e medie imprese del settore”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenendo oggi in Campidoglio agli Stati Generali del vino, promossi dalla rappresentanza italiana di Parlamento e Commissione Ue e svoltisi alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

“A ciò si aggiunga – ha continuato Battista – che il ridimensionamento del mercato, legato a vari fattori fra i quali alcuni cambiamenti in atto sul fronte dei consumi, ha generato uno squilibrio tra la domanda e l’offerta, portando inoltre a un progressivo aumento delle giacenze di vino detenute in cantina”. “Per questo – ha osservato Battista – è fondamentale intervenire attraverso una pianificazione condivisa che passi da interventi e misure strutturali che concorrano alla graduale definizione di un nuovo scenario, coerente e in linea con le esigenze della domanda, con il fine ultimo di evitare, nel prossimo futuro, che nuove condizioni di squilibrio e difficoltà possano compromettere la competitività delle imprese vitivinicole italiane”.

Ecco perché diventa fondamentale investire al meglio le risorse comunitarie a disposizione del settore vitivinicolo, “a partire dalla misura OCM Promozione nei mercati dei paesi terzi, di fondamentale importanza per le imprese del settore, anche e soprattutto alla luce delle richiamate difficoltà connesse all’attuale congiuntura economica e geopolitica”, ha rimarcato il presidente della Copagri. Per Battista la chiave di volta del successo della misura OCM resta ancora una volta legata alla sempre più necessaria sburocratizzazione delle procedure; il rischio concreto è quello legato al fatto che una burocrazia eccessivamente stringente possa, in prospettiva futura, contribuire a frenare, se non addirittura disincentivare, il livello di adesione a questa importante misura di sostegno”.

Il primo ottobre workshop sul caffè per giornata mondiale

Il primo ottobre workshop sul caffè per giornata mondialeRoma, 29 set. (askanews) – Un workshop che unisce tutta la filiera in occasione della Giornata mondiale del caffè. A organizzarlo il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale. Al convegno parteciperà anche l’Istituto Espresso Italiano, il cui presidente Luigi Morello anticipa: “Tutti riconoscono che il caffe non è solo una bevanda ma un’esperienza culturale, sensoriale, un’arte in grado di unire le persone. Quello che deve essere riconosciuto è il fatto che questo è avvenuto grazie alla modalità italiana di preparare e offrire il caffè con genuinità in ogni occasione di incontro, amicizia, felicità o disperazione”.

Il workshop avrà il titolo di “Il caffè che unisce l’Italia Poetiche e pratiche rituali in prospettiva Unesco”. L’evento avrà infatti un duplice obiettivo: quello di sensibilizzare l’opinione pubblica a sostenere la campagna benefica “un caffè per Fondazione Telethon” (la raccolta sarà aperta fino a marzo 2024) e quello di raccogliere firme a sostegno della candidatura Unesco del Rito del caffè espresso. Ogni anno, il primo ottobre, il mondo si riunisce per celebrare il caffè. L’iniziativa, che con il 2023 raggiunge l’ottava edizione, è promossa dall’International Coffee Organization. La campagna 2023 ha come tag #CoffeePeople ed è anche una sfida a trattare sui social media questi temi cruciali. L’invito, per tutti, è di pubblicare un selfie con una tazza di caffè e dedicarla ai lavoratori che hanno reso possibile la sua realizzazione. L’ILO intende anche accendere i riflettori su Vision Zero Fund, la sua iniziativa legata al G7 e al G20 che riunisce le parti interessate con l’obiettivo finale di raggiungere l’azzeramento di incidenti gravi e mortali sul lavoro, infortuni e malattie nelle supply chain globali.

Rischio Psa, abbattuti suini in allevamento a Solarolo (Mantova)

Rischio Psa, abbattuti suini in allevamento a Solarolo (Mantova)Roma, 29 set. (askanews) – Per scongiurare il rischio di una diffusione della Psa (peste suina africana), sono stati abbattuti i suine di un allevamento a Solarolo di Goito, nel mantovano. L’abbattimento si è reso necessario perché nell’allevamento era pervenuto un carico di suinetti giunto in terra mantovana da un allevamento pavese nel quale è poi stata riscontrata una positività alla Psa.

“Il depopolamento dell’allevamento di Solarolo di Goito è un’azione necessaria per scongiurare il diffondersi, all’interno della nostra provincia, del virus della Peste Suina Africana. Non vi è nessun focolaio, dal momento che i test effettuati hanno fortunatamente dato esito negativo e tutti i principi di biosicurezza in allevamento sono stati rispettati appieno, ma non possiamo sottrarci al principio della massima precauzione. Ne va della sopravvivenza del settore suinicolo”, ha detto il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi. I test a campione effettuati mercoledì “hanno finora scongiurato la più grave delle ipotesi – ha proseguito – vale a dire la presenza di suini positivi all’interno di un allevamento mantovano. Questo non cambia nulla in ogni caso, la soglia di attenzione deve essere mantenuta altissima, e le misure di biosicurezza rafforzate e potenziate il più possibile”.

La provincia di Mantova, con circa 1,1 milioni di suini, è la seconda in Lombardia per numero di capi allevati, alle spalle della sola Brescia. In Lombardia ci sono circa 4,5 milioni di suini: “questi dati fanno capire il valore della filiera, e quanto questo possa essere messo a rischio dal diffondersi della Psa. Dobbiamo fare di tutto per tenerla lontana dai nostri allevamenti”, ha concluso Cortese.

Torna Buyfood Toscana, vetrina del gusto a Firenze

Torna Buyfood Toscana, vetrina del gusto a FirenzeRoma, 29 set. (askanews) – Torna BuyFood Toscana, la vetrina internazionale del gusto nata per favorire l’incontro tra aziende produttrici di eccellenza e importatori provenienti da oltre 20 Paesi nel mondo.

La quinta edizione si terrà al Palazzo degli Affari di Firenze il 26 e 27 ottobre 2023: due giorni di fitti incontri BtoB tra produttori toscani selezionati tramite bando regionale e numerosi buyer stranieri. Tra le novità dell’edizione 2023 il rinnovato interesse per i prodotti toscani da parte dell’Asia. Si confermano infatti mercati consolidati l’Europa e il Nord America (USA, Canada, Svizzera e Scandinavia in primis), con una significativa apertura verso il Far East (Giappone, Sud Corea, Singapore).

I BtoB si svolgeranno la mattina negli spazi del Palazzo degli Affari, mentre nel pomeriggio, grazie al contributo della Camera di Commercio di Firenze, saranno organizzate visite aziendali presso i produttori della provincia di Firenze. In parallelo, venerdì 27 ottobre dalle 10.30 il Palazzo degli Affari ospiterà la tavola rotonda nel corso della quale verranno illustrate da ISMEA le tendenze di mercato a livello nazionale e globale dell’agroalimentare toscano di qualità.

Steriltom porta alla fiera Anuga la sua visione di crescita sostenibile

Steriltom porta alla fiera Anuga la sua visione di crescita sostenibileMilano, 29 set. (askanews) – Steriltom, azienda di produzione di polpa di pomodoro a livello europeo, porta alla fiera internazionale Anuga a Colonia, dal 7 all’11 ottobre, la sua visione di crescita sostenibile. “Mai come oggi Steriltom si sente parte di questo lungo percorso di crescita sostenibile, intesa come crescita ecologica ed economica durevole nel tempo, volta a non limitare le risorse naturali e a non mettere in pericolo le generazioni future – ha dichiarato in una nota Alessandro Squeri, direttore generale di Steriltom – Le risorse ambientali e sociali devono essere utilizzate in modo sostenibile ed è quindi necessario trovare un giusto equilibrio”.

“Seguendo questo filone, l’azienda sta investendo risorse per il miglioramento della sostenibilità ambientale e il nostro percorso inizia dalla parte agricola. Tramite la piantumazione di filari di alberi e piante – ha sottolineato Squeri – i nostri agricoltori riescono a preservare e mantenere ecosistemi sani, mentre mediante l’installazione di sonde irrigue riescono a verificare l’umidità del suolo, rendendo più efficace e sostenibile l’irrigazione”. “Il nostro obiettivo – ha concluso – è di continuare a crescere, portando la nostra polpa di pomodoro nel mondo e dando la possibilità al cliente di acquistare un prodotto non solo di qualità, ma anche sostenibile e che rispetti l’ambiente”.

Antinori (Federvini): per settore servono regole chiare e certe

Antinori (Federvini): per settore servono regole chiare e certeRoma, 29 set. (askanews) – Servono “regole chiare e certe per la crescita del comparto vitivinicolo italiano” anche perché, “seppure in un quadro globale ancora denso di incertezze di ordine geopolitico, commerciale ed economico, la politica può dare un contributo forte ed intervenire a livello normativo per garantire al settore un quadro di regole semplici e chiare”. Lo ha detto Albiera Antinori, presidente del Gruppo Vini di Federvini, intervenendo agli Stati Generali del Vino promossi dalla Rappresentanza in Italia del Parlamento europea e della Commissione europea e in corso oggi a Roma nella Sala Protomoteca del Campidoglio alla presenza di rappresentanti del Governo, delle istituzioni europee, degli operatori del comparto e dei rappresentanti dei territori. Presente anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

Insomma, “le sfide che abbiamo di fronte a noi sono numerose – ha sottolineato Antinori – e complesse e per questo chiediamo alle Istituzioni di prestare la massima attenzione per assicurare supporto alle imprese della nostra filiera”. Durante la mattinata si è discusso in particolare delle future sfide per il settore: dalla riforma della direttiva sugli imballaggi, al caso dell’etichettatura aperto dall’Irlanda fino alla revisione del sistema delle Indicazioni Geografiche.

Oltre all’aspetto normativo, a pesare sulle prospettive del comparto restano le grandi incognite internazionali, ricorda Federvini: dal protrarsi del conflitto in Ucraina, all’altalena inflattiva che aggrava i costi di produzione per le imprese, alle incertezze geopolitiche fino all’impatto sempre più evidente dei fenomeni meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico e delle controversie commerciali che comprimono il libero scambio del vino. E sul fronte di un tema cruciale quale quello dell’etichettatura dei vini Antinori commenta: “non possiamo permetterci altri tentennamenti: gli strumenti digitali ci consentono di informare di più e meglio i consumatori e, soprattutto, direttamente nella loro lingua. Il settore, grazie alla piattaforma U-label, è pronto ad informare anche ben oltre le informazioni obbligatorie”, che sono le calorie e la lista degli ingredienti.

Lollobrigida: spreco alimentare, si riduce dove c’è qualità

Lollobrigida: spreco alimentare, si riduce dove c’è qualitàRoma, 29 set. (askanews) – “I tecnologi alimentari sono un elemento fondamentale del mondo produttivo italiano. Il nostro valore aggiunto è dato dalla qualità, una qualità che va certificata. Il nostro obiettivo è continuare a collaborare con tutti gli anelli di quella virtuosa filiera che va dal produttore alle persone e che va garantita e incentivata perché crea ricchezza. Ricchezza, che poi va redistribuita per sostenere chi vive un momento di difficoltà economica”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo al convegno sullo spreco alimentare organizzato dall’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari che si è tenuto questa mattina nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica, a Roma.

“Per ridurre lo spreco alimentare – ha detto Lollobrigida – dobbiamo coinvolgere l’intera filiera, compresa la distribuzione, nell’investire sulla qualità dei prodotti. Ad esempio, possiamo partire dalle mense scolastiche, luoghi in cui si arriva a sprecare il 75% dei prodotti: un danno non solo in termini economici ma anche nutrizionali. Puntare sul cibo di eccellenza, che sia compatibile anche con il gusto del bambino, e sull’educazione alimentare può aiutare a raggiungere questo obiettivo. Perché dove c’è qualità c’è meno spreco alimentare”, ha concluso Lollobrigida.

Cambiamenti clima? Alte temperature non negative per vini eroici

Cambiamenti clima? Alte temperature non negative per vini eroiciRoma, 29 set. (askanews) – I cambiamenti climatici, che tanti danni stanno arrecando all’agricoltura, compresa la viticoltura, influiscono però positivamente sulla viticoltura eroica, almeno quella di alta quota. È quanto emerso nel corso del Mondial des Vins Extrêmes, il concorso internazionale dedicato alla viticoltura eroica, le cui selezioni sono in corso in Valle d’Aosta: 863 i vini partecipanti, provenienti da 26 paesi di tutto il mondo.

“Cambiamenti climatici non negativi per i vini estremi? – ha detto il presidente del Cervim, Stefano Celi – Certo, rispetto alla viticoltura di pianura e di collina possiamo ritenerci fortunati: con qualche in grado di temperatura in più le nostre uve ne beneficiano, abbiamo una migliore maturazione e un prodotto finale di maggiore qualità”. Inoltre, nel caso in cui le temperature medie dovessero aumentare “abbiamo sempre la possibilità di salire di quota – aggiunge Celi – Certo, se invece parliamo di siccità, il problema riguarda anche la viticoltura di montagna, come nel caso dello scorso anno. La viticoltura eroica deve fare i conti con costi di manodopera maggiori, basti pensare che per lavorare 1 ettaro di vigneto in pianura servono 100 ore lavoro all’anno, e per lo stesso ettaro in montagna si va da un minimo di 600 a 1200 ore annue di manodopera”.

I cosiddetti vini eroici sono prodotti da uve di vigneti che presentano almeno una di queste difficoltà strutturali permanenti: altitudine superiore ai 500 metri sul livello del mare, ad esclusione dei sistemi viticoli in altopiano; pendenze del terreno superiori al 30%; sistemi viticoli su terrazze o gradoni; viticolture delle piccole isole. I vini eroici a livello mondiale valgono appena il 5% della viticoltura, ma sono prodotti al 93% da vitigni autoctoni, il cui valore “non è calcolabile se parliamo di biodiversità e di vini che caratterizzano quel singolo territorio di produzione”, ha concluso Celi.