Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Cia: bene riconoscimento agricoltori come custodi ambiente

Cia: bene riconoscimento agricoltori come custodi ambienteRoma, 21 feb. (askanews) – Il riconoscimento normativo della figura dell’agricoltore custode è un atto fondamentale per valorizzare e promuovere le molteplici attività del settore a tutela dell’ambiente e del territorio. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sull’approvazione in via definitiva del disegno di legge in materia, che istituisce anche la Giornata nazionale dell’Agricoltura.


“A dispetto di tutte le fake news, gli agricoltori non inquinano, anzi garantiscono un presidio insostituibile dal punto di vista ambientale, come certifica anche questo provvedimento -spiega Fini-. Il ruolo strategico del comparto, infatti, non è solo quello di produrre cibo sano e sicuro per tutti, ma anche di assicurare la tenuta e lo sviluppo delle aree interne; salvaguardare il suolo e i territori contro il dissesto idrogeologico; gestire le risorse idriche; produrre energia da fonti rinnovabili; difendere il paesaggio e la biodiversità”.

D’Eramo: su agricoltore custode ambiente Ue segua esempio Italia

D’Eramo: su agricoltore custode ambiente Ue segua esempio ItaliaRoma, 21 feb. (askanews) – “Il passaggio definitivo di oggi in Senato riconosce per legge il ruolo dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio e istituisce una Giornata nazionale dedicata a un settore, l’agricoltura, da cui dipendono il benessere economico, sociale e ambientale del Paese e la nostra sicurezza alimentare”. Così in una nota il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Luigi D’Eramo.


“Con questa norma, da noi fortemente voluta e sostenuta, l’Italia si conferma ancora una volta all’avanguardia in Europa e nel mondo. È un provvedimento che restituisce la giusta centralità – spiega il sottosegretario – a quanti da anni sono impegnati in prima persona per una maggiore sostenibilità, per tutelare il suolo, salvaguardare le risorse naturali e contrastare i cambiamenti climatici, oltre che lo spopolamento di intere aree. Gli agricoltori sono i primi difensori dell’ambiente, non certo suoi nemici come qualcuno, in Ue, ha tentato di far credere. Il voto di giugno – conclude D’Eramo -potrà restituire a chi lavora nel settore primario l’importanza che merita. Intanto il nostro Paese riconosce il loro prezioso contributo con questa legge. Gli altri Stati membri seguano l’esempio italiano”.

Prandini: grano russo e turco una minaccia, servono più controlli

Prandini: grano russo e turco una minaccia, servono più controlliMilano, 21 feb. (askanews) – “Dobbiamo fermare queste importazioni sleali che gravano sui nostri agricoltori che poi subiscono l’abbassamento dei prezzi. Come Coldiretti continuiamo a lavorare in positivo per una filiera del grano e della pasta che porti ad accordi pluriennali tra agricoltori e pastificio per il giusto prezzo”. Così il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, dopo i dati diffusi dal Centro studi Divulga sulle importazioni di grano duro dai Paesi extra europei nel 2023.


“In questo senso, anche il ruolo di Cai-Consorzi agrari d’Italia diventa fondamentale per contrastare le speculazioni – prosegue Prandini – Al pari del grano canadese con il glifosato, anche l’ondata che arriva dalla Russia e dalla Turchia rappresenta una grande minaccia per i nostri produttori. Chiediamo al Governo più controlli ai porti a tutela del vero made in Italy”.

Al via selezione chef italiani in gara a Carloforte per Girotonno

Al via selezione chef italiani in gara a Carloforte per GirotonnoRoma, 21 feb. (askanews) – Aperte le selezioni degli chef italiani per la partecipazione al Girotonno, la kermesse gastronomica che celebra il tonno rosso del Mediterraneo in programma dal 30 maggio al 2 giugno prossimi a Carloforte, sull’isola di San Pietro, in Sardegna.


Quest’anno sarà un contest online a scegliere la squadra degli chef nazionali che si confronterà in gara, con gli altri Paesi, alla nuova edizione del Tuna Competition. Organizzato dal Comune di Carloforte con la collaborazione dell’agenzia Feedback, il Girotonno celebra quest’anno la sua ventesima edizione. Per partecipare alle selezioni bisogna essere uno chef professionista. Le ricette in concorso saranno sottoposte al voto di due giurie e quella tecnica sarà presieduta da Roberto Giacobbo.


I due chef vincitori entreranno a far parte della squadra italiana partecipante al Tuna Competition 2024. C’è tempo per partecipare fino al 21 aprile.

Efsa: con meno antibiotici in animali meno batteri resistenti

Efsa: con meno antibiotici in animali meno batteri resistentiRoma, 21 feb. (askanews) – I paesi che hanno ridotto il consumo di antibiotici sia negli animali che negli esseri umani hanno visto una riduzione dei batteri resistenti agli antibiotici. Lo afferma il quarto rapporto congiunto sull’analisi integrata del consumo di agenti antimicrobici e della comparsa di resistenza antimicrobica (AMR) nei batteri provenienti da esseri umani e animali da produzione alimentare (JIACRA IV), pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA).


Adottando un approccio One Health, che riconosce la connessione tra la salute delle persone e degli animali, il rapporto presenta dati raccolti principalmente tra il 2019 e il 2021 sul consumo di antibiotici e sulla resistenza antimicrobica in Europa. Per la prima volta le tre agenzie hanno analizzato le tendenze del consumo di antimicrobici e della resistenza antimicrobica nell’Escherichia coli (E. coli) sia negli esseri umani che negli animali destinati alla produzione alimentare. Hanno anche esaminato come queste tendenze stavano cambiando negli esseri umani e negli animali da produzione alimentare nel periodo 2014-2021. Ad esempio, durante questo periodo, il consumo di antibiotici negli animali da produzione alimentare è diminuito del 44%.


Dall’analisi effettuata è emerso che i batteri E. coli sia negli animali che nell’uomo stanno diventando meno resistenti agli antibiotici poiché il consumo complessivo di antibiotici è ridotto. Questo, spiega l’Efsa, dimostra che le preoccupanti tendenze relative alla resistenza agli antibiotici possono essere invertite con le azioni e le politiche giuste. La resistenza antimicrobica rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica e animale. Si stima che, ogni anno, la resistenza antimicrobica provochi la morte di oltre 35.000 persone nell’Unione europea e nello Spazio economico europeo (UE/SEE) e comporti un onere significativo sui sistemi sanitari europei, con un costo approssimativo di 11,7 miliardi di euro al mese. anno, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

Vino, Oss. Uiv: nel 2023 top 5 mercati frenano import vino italiano

Vino, Oss. Uiv: nel 2023 top 5 mercati frenano import vino italianoMilano, 21 feb. (askanews) – Nel 2023 le importazioni di vino italiano da parte di Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Canada e Giappone (che insieme valgono il 56% del nostro export complessivo), hanno registrato un calo tendenziale del 4,4% nei volumi e del 7,3% nei valori, a 4,45 miliardi di euro. E’ quanto emerge dall’analisi realizzata dall’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), sui dati finali su base doganale, dai quali risultano decrementi nei volumi in tutti i Paesi della domanda ad eccezione della Germania, che chiude l’anno a +7% per effetto del boom di ordini di vino sfuso (+16%).


Particolarmente negativo, anche a causa di un eccesso di scorte detenute dai distributori che hanno condizionato gli ordini di tutto il 2023, il mercato negli Stati Uniti, che totalizza un -13% a volume, seguito da Canada e Giappone, entrambe a -11%, e Uk (-9%). In contrazione, nonostante il surplus di costi produttivi per le imprese, il prezzo medio (-3%), per effetto della crescita import di sfusi (+9%, dove però i listini crollano a -11%) e grandi formati (+6%), e al contestuale minore impatto di prodotti imbottigliati (-7%) e spumanti, giù dell’11% nei volumi ma unica tipologia a crescere nel prezzo medio (+5%). “È innegabile che il 2023 abbia sofferto di fenomeni congiunturali, soprattutto il destocking di prodotto accumulato in eccesso in Nord America, ma è altrettanto vero che il nostro Paese ha l’esigenza primaria e non più rinviabile di allargare la propria base clienti: questi cinque Paesi rappresentano quasi il 60% del valore delle esportazioni italiane, contro il 50% della Francia e il 40% della Spagna” ha commentato il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi, spiegando che “il 2024 si annuncia molto complesso e sfidante: con una produzione italiana ai minimi storici, le nostre imprese avranno l’esigenza vitale di alzare il valore unitario dei propri prodotti, in un contesto macroeconomico che non è dei più favorevoli. Si è visto già l’anno passato – ha concluso – con le difficoltà patite nei circuiti retail dei principali Paesi, dove ad aumenti di prezzo anche limitati sono corrisposti in maniera quasi automatica cali degli acquisti a volume”.


Sempre secondo l’Osservatorio Uiv, l’anno si è però rivelato negativo per tutti i Paesi produttori, complice l’obiettivo destocking degli importatori unitamente alla crisi inflattiva e al conseguente minor potere di acquisto. L’import globale di vino dei cinque top buyer ha chiuso infatti a 16,9 miliardi di euro, il 7,5% in meno sull’anno precedente, con i volumi a -6,7%. Il principale Paese esportatore, la Francia, si è attestata su un trend volumico ancora peggiore rispetto all’Italia (-10%), ma meno deficitario in termini valoriali (-5%).

Cia Toscana: da campo a tavola ad agricoltore va meno del 20%

Cia Toscana: da campo a tavola ad agricoltore va meno del 20%Roma, 21 feb. (askanews) – Un finocchio partito dalla campagna toscana porta nelle tasche dell’agricoltore solo 35 centesimi, pari a meno del 20% di quanto il consumatore lo acquista confezionato negli scaffali della Grande distribuzione organizzata, ovvero 1,78 euro al kg. Il cavolfiore viene pagato 50 centesimi al kg e venduto a 1,48 euro/kg dalla Gdo (circa il 33%). Dati che riguardano l’intera produzione orticola: il valore della produzione è diminuito di 20-30 centesimi: il radicchio 15 centesimi, le cime di rapa non arrivano a 30 centesimi. Insomma, sul prezzo finale, il consumatore paga più per il confezionamento che per il prodotto agricolo. E, in molti casi, produrre non conviene più, perché c’è anche chi produce in perdita.


Sono i risultati di una analisi effettuata dalla Cia Agricoltori Italiani della Toscana: “dal campo al prodotto che finisce in tavola c’è un abisso di prezzo. Ed anche se il consumatore finale è disposto ad acquistare il prodotto ad un prezzo maggiore, quella differenza che inizia con la coltivazione e finisce alla Grande distribuzione non va di certo in tasca all’agricoltore”, spiega l’associazione agricola. “E’ urgente che la politica e le istituzioni, insieme agli agricoltori – sottolinea il presidente di Cia Toscana, Valentino Berni – trovino soluzioni per accrescere il peso economico e la forza negoziale del settore, incentivarne il ruolo e il presidio ambientale, mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne, salvaguardare i servizi e le attività sociali, cruciali per i territori rurali, e consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Tuscany. Bisogna dare più valore alle nostre produzioni toscane, a partire dalla Gdo”.


Di fatto “non è possibile che un olio extravergine d’oliva toscano, dopo essere stato messo sullo scaffale a 8,30 euro al litro, passi al sottocosto a 5,30 euro. Così muore l’agricoltura toscana fatta di medio-piccole aziende agricole”, spiega Berni.

Presidente Comagri Carloni incontra giovani agricoltori di Agia

Presidente Comagri Carloni incontra giovani agricoltori di AgiaRoma, 21 feb. (askanews) – Il presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni ha incontrato i giovani agricoltori di Agia, definendo “costruttivo l’incontro di questa mattina”. Le richieste avanzate dai giovani agricoltori sono state, tra le altre, la decontribuzione under 41 per 36 mesi, l’istituzione di una Banca Nazionale delle Terre Agricole e di un ‘Parlamento Rurale’ e la reintroduzione dei voucher per i lavori stagionali.


“In un momento come quello attuale, permeato da una forte asimmetria informativa, è essenziale ascoltare le richieste dei ragazzi – ha detto Carloni a margine dell’incontro – Dobbiamo disegnare, con l’intermediazione delle associazioni, le politiche migliori. La Lega ce la sta mettendo tutta con azioni concrete come l’intervento sull’Irpef agricola voluta dal nostro capogruppo Molinari o la Pdl a prima firma Bergamini per i giusti prezzi dei prodotti agricoli. Ora avanti tutta con la Pdl della Lega per i giovani imprenditori, che in parte i ragazzi di Cia hanno contribuito a scrivere, perché la terra è il nostro futuro”, ha concluso Carloni.

Torna a Roma Formaticum, mostra mercato delle rarità casearie

Torna a Roma Formaticum, mostra mercato delle rarità casearieRoma, 21 feb. (askanews) – Torna, dal 2 al 3 marzo a Roma, nella Città dell’Altra Economia, Formaticum, la mostra mercato dedicata al formaggio e alle rarità casearie made in Italy. Al centro dell’evento organizzato da La Pecora Nera Editore e Vincenzo Mancino la degustazione e l’acquisto delle eccellenze casearie: oltre 200 i formaggi presenti.


Novità di questa edizione di Formaticum è la “sfida” fra i produttori presenti. Ognuno di loro potrà scegliere un prodotto, che sarà valutato da una giuria composta dai maestri assaggiatori della delegazione Onaf di Roma, per l’assegnazione di un riconoscimento di qualità. Inoltre, una selezione dei formaggi proposti per la valutazione, sarà protagonista di una degustazione guidata che si terrà domenica 3 marzo, alla quale seguirà la premiazione dei formaggi partecipanti al concorso e la loro degustazione.

Sindacati: confronto su agricoltura con Governo in tavoli tecnici

Sindacati: confronto su agricoltura con Governo in tavoli tecniciRoma, 21 feb. (askanews) – “Consideriamo l’incontro con i ministri Calderoni e Lollobrigida un importante momento di confronto che dovrà proseguire con degli approfondimenti necessari da svolgere in tavoli tecnici specifici che il governo ha convenuto di istituire”. Così i segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza a conclusione dell’incontro svoltosi ieri a Palazzo Chigi dove i ministri dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, hanno incontrato nella Sala degli Arazzi le rappresentanze sindacali del comparto agroalimentare per un confronto sulle criticità e le prospettive future. Molteplici i temi affrontati: dalla contrattualistica alle attività ispettive, dagli insediamenti abusivi alla lotta al lavoro sommerso e al caporalato fino alla gestione dei flussi e alla formazione del personale, anche in materia di sicurezza sul lavoro.


“Abbiamo posto al Governo l’esigenza di condividere, insieme al sistema delle imprese, la proposta per una futura PAC che tenga conto dei grandi cambiamenti intervenuti in questi ultimi anni, che sia più semplice, flessibile e, soprattutto, finalizzata ad incrementare le produzioni e a valorizzare l’occupazione” spiegano in una nota congiunta Rota, Mininni e Mantegazza, che hanno poi evidenziato le altre richieste del sindacato: “chiediamo di essere coinvolti nella gestione delle misure previste per combattere le pratiche sleali, affinché si possa definire un prezzo minimo di vendita dei prodotti che sia rispettoso delle retribuzioni fissate nei contratti”. Per Fai, Flai e Uila “occorre rendere più trasparente e razionale il nuovo sistema di flussi dall’estero. Per quanto riguarda la lotta al lavoro nero, occorre partire da una nuova disciplina delle imprese “senza terra”, dietro le quali si celano, spesso, forme di intermediazione illecita della manodopera; rafforzare e dare piena attuazione alla legge 199/2016, utilizzando al meglio i 200 milioni di euro del PNRR e intensificando i controlli”.


Tra le altre richieste al governo c’è anche quella di dare un fattivo contributo per favorire il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori forestali e di intervenire per rendere strutturale l’ammortizzatore unico, introdotto dal legislatore dopo l’alluvione dell’Emilia-Romagna, affinché possa intervenire in tutti i casi di fenomeni distruttivi della produzione e dell’occupazione. “Infine, per quanto riguarda la pesca – concludono i segretari – abbiamo evidenziato la necessità che la Cisoa pesca possa essere, finalmente, applicata nel rispetto delle specificità del settore e assicurare un sistema di cassa integrazione per tutti i lavoratori e che si dia finalmente attuazione al testo unico sulla sicurezza”.