Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Cresce federazione agroalimentare Cisl, +1.300 iscritti in 2023

Cresce federazione agroalimentare Cisl, +1.300 iscritti in 2023Roma, 13 feb. (askanews) – Crescono i numeri della federazione agroalimentare della Fai-Cisl, che ha chiuso il tesseramento 2023 con 221.323 iscritti in totale, registrando un incremento di 1.296 iscritti rispetto all’anno precedente. È uno dei dati emersi durante i lavori dell’Esecutivo nazionale della Federazione agroalimentare cislina svolti oggi a Taranto. Tra gli iscritti all’organizzazione crescono le donne, circa 70mila, e i lavoratori immigrati, a quota 50mila, mentre gli iscritti under 35 sono poco più di 40mila.


“Questa crescita – ha commentato il segretario generale Onofrio Rota durante la sua relazione – conferma il protagonismo delle nostre categorie nel Paese e nella crescita della Cisl tra i lavoratori attivi e su tutto il territorio nazionale”. Per il leader della Fai-Cisl, i dati premiano “un’organizzazione autonoma, contrattualista, responsabile, riformista, partecipativa, che promuove i metodi del dialogo e della concertazione non per rassicurare questa o quell’altra parte politica, ma per spingere tutti i protagonisti a fare cose giuste, condivise, partecipate. Con questa chiave di lettura – ha aggiunto Rota – sarà fondamentale affrontare le tante riforme di cui necessita il mondo del lavoro, con l’obiettivo di garantire uno sviluppo equilibrato del Paese e maggiore dignità per tutte le nostre categorie”.


Il sindacalista ha commentato anche le attuali mobilitazioni in corso da parte di molti agricoltori: “abbiamo fin da subito espresso solidarietà con chi rivendica una più equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera, a vantaggio dunque anche dei braccianti, perché questa è anche una nostra rivendicazione storica. Ma riteniamo sbagliato il qualunquismo con cui si attaccano l’Europa, la Pac e le politiche ambientali: le battaglie – ha concluso – vanno ricondotte nel solco di quelle associazioni di produttori che, come Terra Viva Cisl, a differenza di certi movimenti hanno alle spalle un percorso trasparente di democrazia, partecipazione e gestione dei bilanci, e perseguono i propri obiettivi con piattaforme chiare di controproposte per governare la transizione ecologica e le tante criticità che stanno colpendo imprese, lavoratori e famiglie”.

Wwf: ecco come eliminare il polistirolo dalla piccola pesca

Wwf: ecco come eliminare il polistirolo dalla piccola pescaRoma, 13 feb. (askanews) – Ecco come eliminare il polistirolo dalle cassette per la pesca artigianale: secondo il Re-thinking Fish box, il primo studio di Eco-design in Italia eseguito dal Wwf, eliminare il polistirolo dalla piccola pesca è possibile, utilizzando cassette riutilizzabili in legno con vassoio monouso in XPS riciclato e riciclabile


L’EPS o polistirene espanso, proveniente dalle attività di pesca è ancora tra i principali rifiuti abbandonati in mare o sulle nostre coste. Ad oggi le cassette monouso in polistirene espanso sono ancora ampiamente usate nella pesca italiana, anche a livello artigianale. Ma una volta finito in ambiente, questo materiale può frantumarsi in milioni di microplastiche e causare gravi impatti sulla biodiversità, soprattutto a causa di additivi chimici rilasciati in mare nel corso del tempo e che aggiungendosi ai contaminanti presenti in mare possono essere rilasciati negli organismi marini che le ingerisco. Con 14.000 cassette di pesce monouso in EPS all’anno, l’Italia è il maggior consumatore dell’UE, ma ne ricicla ancora una piccola parte. Come dimostrato dall’ultima analisi pubblicata oggi di WWF, materiali alternativi come il polistirolo estruso (XPS) riciclato e riciclabile e sistemi innovativi di riuso sono efficaci alternative più sostenibili all’EPS.


Il nuovo report del WWF prende in considerazione imballaggi alternativi all’EPS tra cassette monouso e cassette riutilizzabili come quelle in plastica dura e legno. Il WWF con il progetto “Re-thinking Fish Box” finanziato da Flotilla Foundation, ha lanciato nel 2023 una sperimentazione per testare l’alternativa risultata come più sostenibile, ovvero cassette riutilizzabili in legno con vassoio monouso in XPS riciclato e riciclabile. Una soluzione che “rappresenta un’innovazione per il settore della pesca, pur necessitando ancora di modifiche strutturali necessarie ad incontrare i bisogni pratici del settore come si evince dai feedback ricevuti dagli utilizzatori del prodotto sperimentale”, spiega il Wwf. Per promuovere la sostenibilità nel settore della pesca industriale e artigianale, in ambito portuale e nei mercati ittici, secondo WWF è necessario sensibilizzare il mercato e lavorare sulla normativa italiana in tema packaging per il pesce, per favorire sistemi innovativi di riciclo e di riuso con materiali riciclati e riciclabili, semplificando e armonizzando le norme igienico-sanitarie per il contatto con gli alimenti e la gestione dei rifiuti di alcuni materiali.

Per due weekend torna Nero Norcia, mostra mercato tartufo

Per due weekend torna Nero Norcia, mostra mercato tartufoRoma, 13 feb. (askanews) – In due weekend, dal 23 al 25 febbraio e dal primo al 3 marzo, torna Nero Norcia, la mostra mercato del tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici che quest’anno taglia il traguardo delle 60 edizioni. Andrà in scena, come di consueto, nella città di san Benedetto. Si tratta di una delle rassegne gastronomiche più longeve e identitarie in Umbria, presentata oggi a Perugia durante un incontro a cui hanno partecipato anche Stefano Ansideri, presidente di UmbriaFiere che dallo scorso anno cura gli aspetti logistici e organizzativi dell’evento e Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria.


Nero Norcia ripropone la tradizionale mostra mercato per le vie del centro storico con circa 50 stand in un percorso delle eccellenze alla scoperta del tartufo, accompagnato da prodotti locali e italiani. Accanto all’esposizione, appuntamenti collaterali e una rinnovata collaborazione con l’Università dei Sapori di Perugia i cui chef proporranno durante l’evento, nello spazio ‘A contatto con le eccellenze’, degustazioni di piatti e preparazioni accompagnate da alcune notizie e contenuti a tema. Nel primo weekend, sono in programma diversi momenti di approfondimento tra cui, sabato 24 febbraio, il convegno di Confagricoltura Umbria sulla valorizzazione delle aree interne, e l’iniziativa ‘Piante tartufigene e tartuficoltura’ a cura di Federazione italiana tartuficoltori associati e Associazione Tartufai/Tartuficoltori Pietro Fontana.

In Italia consumi di avocado in crescita: 45mila tonn. annue

In Italia consumi di avocado in crescita: 45mila tonn. annueRoma, 13 feb. (askanews) – Avocado sempre più amati in Europa, con l’Italia che nella stagione 2022-2023 ha registrato un consumo di 45.000 tonnellate di avocado, equivalenti a 0,8 chili pro capite.


Nel 2022-23 a guidare l’avocado mania è stata la Francia, dove sono state spedite 150.000 tonnellate di avocado. Seguono la Germania e il Regno Unito, con 110.000 tonnellate ciascuno e la Scandinavia con 60.000 tonnellate. La Francia è quindi il Paese europeo che consuma più avocado, con 2,3 kg a persona, seguito dalla Scandinavia con 2,2 kg. Gli italiani, in media, hanno consumato circa 0,8 kg procapite mentre lo scorso anno la media era di circa 0,7 kg.


Sebbene il Messico sia il primo esportatore mondiale di avocado, meno del 5% va in Europa, mentre il 90% è destinato agli Stati Uniti. E’ invece il Perù il maggior fornitore di avocado in Europa, con 331.767 tonnellate in arrivo nella stagione 2022-23 (solo 38.000 tonnellate provengono invece dal Messico). Al secondo posto la Colombia con 90.880 tonnellate, seguita dal Cile con 60.011 tonnellate, dal Kenya con 58.657 tonnellate e dal Sudafrica al quinto posto con 57.671 tonnellate. Secondo una ricerca sui consumatori commissionata dalla World Avocado Organization (WAO), i consumatori principali nei mercati chiave sono i Millennials e la Generazione Z, che amano gli avocado per i loro benefici per la salute e per il loro sapore. Gli avocado sono infatti ricchi di grassi monoinsaturi sani, vitamine, minerali e fibre.

Dal 15 febbraio richiesta per impianto nuovi vigneti in Toscana

Dal 15 febbraio richiesta per impianto nuovi vigneti in ToscanaRoma, 13 feb. (askanews) – Sono stati definiti i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli da realizzare in Toscana nel 2024. Circa seicento saranno gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui 6800 previsti a livello nazionale.


A partire dal 15 febbraio fino al 31 marzo tutti gli interessati potranno presentare dunque le richieste di concessione delle autorizzazioni per impiantare nuovi vigneti. “Il Vigneto Toscana continua a crescere e noi vogliamo proseguire a favorire la spinta delle imprese a rafforzarlo – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – un settore già vivace che anche negli ultimi anni ha continuato a crescere in qualità, grazie al continuo impegno dei produttori, sia in campo che in cantina. Non posso che rinnovare l’invito già fatto ai nostri viticoltori e imprenditori: andiamo avanti così”. Le domande devono essere presentate al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali in modalità telematica nell’ambito del SIAN. Possono accedere al bando tutti coloro che hanno in conduzione una superficie agricola almeno pari o superiore a quella per la quale chiedono l’autorizzazione per l’impianto di un nuovo vigneto. In ogni caso, la superficie massima richiedibile per ciascuna domanda è pari a 30 ettari.


Le autorizzazioni vengono poi concesse dalla Regione sulla base di un elenco predisposto dallo stesso Ministero ed hanno una validità di tre anni dalla data di rilascio. Qualora le richieste ammissibili complessivamente riguardassero una superficie superiore a quella disponibile, ai singoli richiedenti verrà comunque garantita una superficie minima di nuovo impianto pari a 2.500 metri quadrati. Possono accedere al bando tutti coloro che hanno in conduzione una superficie agricola almeno pari o superiore a quella per la quale chiedono l’autorizzazione per l’impianto di un nuovo vigneto. In ogni caso, la superficie massima richiedibile per ciascuna domanda è pari a 30 ettari.

Nasce Aispill, prima associazione spillatori birra professionisti

Nasce Aispill, prima associazione spillatori birra professionistiRoma, 13 feb. (askanews) – Nasce Aispill, la prima associazione di spillatori di birra professionisti che sarà presentata il 19 febbraio in occasione di Beer&Food Attraction 2024, in programma a Rimini dal 18 al 20 febbraio. Aispill riunirà i professionisti del settore che si occupano del servizio della birra nell’Horeca.


Per mantenere alto il livello professionale, Aispill organizzerà per gli associati formazione continua, seminari ed eventi di cultura birraria, oltre ad attività di promozione sulla spillatura della birra, puntando a creare anche i presupposti per uno sbocco professionale con certificazione delle competenze. Diverse le forme associative previste, tra cui i soci effettivi, ovvero gli spillatori di birra professionisti, e i soci Pubs and Co., ovvero locali ad alta vocazione birraria. In entrambi i casi, per entrare in Aispill sarà necessario fare un corso di formazione e superare un esame, per certificare competenze e caratteristiche.


“Quali le motivazioni che hanno spinto a intraprendere questa iniziativa? «Sono molti anni che le aziende investono nella formazione sulla spillatura – dichiara Federico Maria Liperini, esperto formatore del comparto birrario, co-fondatore di Aispill – ma sono tanti anni che tale formazione non è mai sfociata nel dare riconoscibilità alla figura dello spillatore, rimanendo la formazione una semplice leva commerciale per fidelizzare i clienti gestori dei locali”.

Bmti: prezzi vongole veraci +76% per effetto granchio blu

Bmti: prezzi vongole veraci +76% per effetto granchio bluRoma, 13 feb. (askanews) – Continuano i rialzi dei prezzi della vongola verace a causa dell’”effetto granchio-blu” che ha colpito le nostre lagune. Con quasi il 76% in più rispetto a un anno fa, il prezzo della vongola verace questa settimana si attesta sui 15,80 euro/Kg. E’ quanto emerge dalle elaborazioni di BMTI sulle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso della Rete Italmercati.


L’analisi, effettuata esaminando i mercati alla vigilia di San Valentino, registra ribassi sostanziali rispetto a un anno fa per le ostriche, che sono molto sensibili all’andamento climatico. Per questo motivo, le oscillazioni dei loro prezzi sono piuttosto frequenti. In particolare, l’ostrica concava, lo scorso anno ha sofferto l’andamento climatico sviluppando patologie che hanno reso difficile la fecondazione. Questo ha limitato la produzione facendo schizzare i prezzi che oggi, invece, sono tornati a livelli regolari intorno a 12,00 euro /kg per la varietà francese e 8,00 euro/Kg per quella italiana, registrando rispettivamente un calo del 29,41% e del 38,46% rispetto al 2023. Per quanto riguarda i prezzi delle bollicine, le più bevute per San Valentino, quelli all’ingrosso dei vini sparkling hanno chiuso il 2023 in calo rispetto all’anno precedente, registrando a dicembre una diminuzione del 4% su base annua. Rispetto al 2022, sono calati soprattutto i vini spumanti prodotti con metodo Charmat, i cui prezzi si sono ridotti a dicembre del 6,8% rispetto a dicembre 2022.

Sui mercati le prime fragole, prezzi elevati: 5,50 euro al chilo

Sui mercati le prime fragole, prezzi elevati: 5,50 euro al chiloRoma, 13 feb. (askanews) – Arrivano sui mercati le prime fragole, ma con prezzi notevolmente elevati, sui 5,50 euro al chilo. E’ quanto emerge dalle elaborazioni di BMTI sulle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso della Rete Italmercati. Anche quest’anno, gli acquisti dedicati alla serata di San Valentino hanno portato delle variazioni nei prezzi dei prodotti maggiormente acquistati per la ricorrenza.


Un frutto sempre in voga e sempre più scelto per accompagnare ricette romantiche è l’avocado, che presenta prezzi più o meno stabili rispetto allo scorso anno, intorno ai 4,50 euro/Kg. Aumentano, invece, i prezzi per i fichi secchi, soprattutto di provenienza greca, a causa di una minore produzione dovuta alle perturbazioni che si sono verificate tra la fine dell’estate l’inizio dell’autunno scorsi. Motivo per il quale, la produzione generale è terminata anche con un po’ di anticipo. Questa settimana, si registra un prezzo medio per il fico secco intorno a 9,26 euro/Kg, quasi il 20% in più rispetto allo scorso San Valentino.

Altragricoltura: domani 100 trattori a Roma a sostegno protesta

Altragricoltura: domani 100 trattori a Roma a sostegno protestaRoma, 13 feb. (askanews) – Domani 100 trattori arriveranno a Roma per sostenere le piattaforme inviate al Governo ed al Parlamento da Altragricoltura e da il Popolo Produttivo, che chiedono un incontro con l’esecutivo e hanno organizzato una conferenza stampa presso il presidio allestito negli spazi rurali in Via Castel di Leva 371, nei pressi del Divino Amore.


I trattori Casertani si muoveranno alle 22 di stasera, 13 febbraio, da Borgo Centore nel Comune di Cellole (CE) e si uniranno lungo il percorso a quelli provenienti dal Lazio per arrivare a Roma la mattina dopo, quando alle 12 inizierà la manifestazione convocata a Piazza del Campidoglio. “Si apra un tavolo plurale, il Governo dichiari lo Stato di crisi socioeconomica dell’agricoltura e della pesca e ricontratti con l’Europa misure in deroga coerenti”, è la richiesta dei movimenti avanzata da Gianni Fabbris, portavoce dell’alleanza sociale per la sovranità alimentare e presidente onorario di Altragricoltura.


“Abbiamo già chiesto un incontro al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e alla Presidenza della Commissione Permanente del Senato – precisa Angelo Distefano, portavoce del Popolo Produttivo – e oggi aggiungeremo la richiesta di incontro al ministro del Made in Italy, Alfonso Urso ma è chiaro che, non essendo le questioni riducibili a problemi settoriali, sono l’intero Governo guidato da Giorgia Meloni e le diverse forze politiche che siedono in Parlamento a dover garantire che il Paese si avvii sui percorsi che restituiscano dignità ai produttori ed alle comunità”.

Interrogaziona Lega a Comm. Ue su import agevolato riso Cambogia

Interrogaziona Lega a Comm. Ue su import agevolato riso CambogiaRoma, 13 feb. (askanews) – La Lega ha presentato una interrogazione alla Commissione Ue sull’importazione del riso cambogiano. Prima firmataria è l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, componente della commissione Industria del Parlamento europeo. “Basta con le importazioni agevolate di riso a basso costo dalla Cambogia e da altri Paesi extra Ue, che minacciano la salute dei consumatori – spiega in una nota Tovaglieri annunciando l’interrogazione – e mettono a rischio le 4mila aziende agricole italiane, che forniscono oltre il 50% della produzione risicola dell’Unione Europea con standard di qualità tra i più alti al mondo”.


“Ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea – spiega l’eurodeputata leghista – per chiedere che sia introdotta un’efficace clausola di salvaguardia per limitare queste importazioni, valorizzare la produzione comunitaria e garantire una concorrenza leale. Le importazioni in Europa di riso cambogiano sono aumentate del 104%, anche grazie al Sistema di Preferenze Generali, che favorisce di fatto la crescita economica dei Paesi in via di sviluppo, incentivando importazioni a dazio zero di prodotti a minor costo, che non rispettano gli standard qualitativi e ambientali obbligatori in Europa”. “Non possiamo più accettare – conclude – che gli scaffali dei nostri supermercati siano invasi da riso a basso prezzo, importato da Paesi asiatici nei quali è diffuso l’utilizzo del triciclazolo nella risicoltura, un pesticida vietato nell’Ue. Oggi oltre il 60% del riso che arriva sul mercato italiano beneficia di dazi agevolati, è giunto il momento di cambiare rotta”.