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Cia ad Hansen: chiarire modalità finanziamento e risorse Pac

Cia ad Hansen: chiarire modalità finanziamento e risorse PacRoma, 25 mar. (askanews) – Fare chiarezza sulle modalità di finanziamento e sulle risorse necessarie per rispondere alle nuove sfide che attendono il settore agricolo, in un momento in cui sembra essere diventato prioritario il finanziamento di una nuova politica di difesa europea. Mantenere l’autonomia della Pac, condizione essenziale per la stabilità generale del settore agricolo e mettere da parte qualsiasi ipotesi di unificazione dei fondi Pac con quelli della coesione, perché “rappresenterebbe la fine di una vera politica economica settoriale”. Sono le richieste avanzate dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, al commissario Ue all’Agricoltura Christophe Hansen.


“Grazie al commissario Hansen – ha detto Fini – per la correzione di rotta rispetto al passato e i nuovi obiettivi, adesso serve la certezza di un budget adeguato con cui realizzarli. Ci appelliamo, per questo, anche al ruolo di supervisore dell’agricoltura affidato al vicepresidente esecutivo, Raffaele Fitto. C’è un lavoro importante da fare per la revisione del Quadro finanziario pluriennale, da cui quali dipende buona parte della messa a terra dei lodevoli obiettivi annunciati nella vision”. Nel colloquio Fini ha espresso particolare apprezzamento per la volontà della Commissione di introdurre strumenti di gestione delle crisi e dei rischi attraverso la Bei, in modo da assicurare le aziende con sistemi integrati, che possano proteggerle dai sempre più frequenti danni causati dal climate change.


Cia ha quindi sottolineato la necessità di una Pac che semplifichi gli oneri burocratici per le piccole aziende agricole e vada, in particolare, a razionalizzare gli ecoschemi, a sostegno degli agricoltori davvero attivi, che contribuiscono a svolgere la fondamentale funzione ambientale e sociale di presidio del territorio. “Una parte considerevole dei fondi Pac – sottolinea Fini – va, infatti, nelle mani di pochissimi con superfici molto estese e capitali già consolidati, lasciando alla maggior parte delle piccole e medie imprese contributi molto più bassi”. Rispetto alle aree rurali, Cia chiede all’Europa meno proclami ma azioni concrete. E’ necessario, dunque, per gli investimenti nelle infrastrutture fisiche e digitali, un pacchetto di risorse aggiuntivo, attingendo ai fondi di coesione, tanto più che le aziende nelle zone rurali tutelano paesaggio e biodiversità, difendendo le produzioni tipiche del Made in Italy. Bisogna, infine, assicurare agli agricoltori un utilizzo sostenibile dei fitofarmaci, senza restrizioni in mancanza di alternative, come pure accelerare sulle tecniche genomiche nella difesa delle colture dalle malattie.

Drei (Fedagripesca): dazi? Nuova Pac punti su aggregazione

Drei (Fedagripesca): dazi? Nuova Pac punti su aggregazioneRoma, 25 mar. (askanews) – “Dazi? La risposta è aggregarsi, come fa la cooperazione da anni. Solo così si possono affrontare le insidie provenienti dai dazi annunciati dal presidente degli Usa”. Lo ha detto Raffaele Drei, presidente Fedagripesca Confcooperative, a margine dell’incontro promosso oggi dal Masaf con il Commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen nell’ambito di Agricoltura E’.


“I nuovi scenari internazionali ci impongono di innalzare il livello di aggregazione delle imprese agricole – ha detto Drei – Di fronte alla minaccia dei dazi la capacità di aggregarsi in filiera e di condividere strategie comuni fra imprese rappresenta una strada obbligata. È necessario pertanto proseguire con percorsi virtuosi di aggregazione, come quelli che la cooperazione ha saputo guidare negli ultimi anni, per riuscire ad affrontare le sfide di incertezza globale che si stanno prefigurando”. “L’aggregazione è un modello di coesione e collaborazione – ha proseguito Drei – di cui il mondo agricolo ha estremamente necessità, sia per affrontare nuovi mercati in paesi culturalmente e geograficamente lontani da noi, sia per gestire le problematiche connesse alla temuta introduzione di dazi”.


“Per questo abbiamo chiesto oggi al Commissario Hansen un impegno concreto da parte della Commissione ad inserire nella futura Pac normative e risorse più incisive in favore dell’aggregazione – ha annunciato Drei – La cooperazione, attraverso l’aggregazione dell’offerta, consente di superare la frammentazione aziendale e di costruire un sistema più equilibrato, mettendo a sistema progetti di investimento, di ricerca ed introducendo nuove tecnologie e servizi innovativi”. Ora, ha concluso Drei, la politica europea e nazionale devono “assumere un ruolo forte e coraggioso nell’applicazione degli orientamenti emersi dalla nuova visione dell’agricoltura presentata dalla Commissione, in particolare in relazione alle problematiche ambientali, anticipando di fatto la naturale scadenza della programmazione Pac, che è stata fortemente connotata dalla visione Timmermans”.

Agea: agricoltura deve produrre e ha bisogno di liquidità

Agea: agricoltura deve produrre e ha bisogno di liquiditàRoma, 25 mar. (askanews) – “L’agricoltura è un settore anelastico, cioè, deve produrre continuamente a costi decrescenti e per questo ha bisogno di disporre di liquidità in tempi rapidi. E se pensiamo che in Italia vengono erogati, ogni anno, 7 miliardi di fondi pubblici europei e Agea ne gestisce 4,5 miliardi tra I pilastro (aiuti diretti) e II pilastro (Sviluppo rurale), gestione del rischio e fondo nazionale indigenti, coinvolgendo oltre 600mila aziende agricole, l’impatto della nostra missione è chiaro”. Lo ha detto il direttore di Agea, Fabio Vitale, che ha partecipato questa mattina alla tavola rotonda organizzata dal Masaf in occasione dell’evento Agricoltura è a Roma.


“Agea – ha detto Vitale – porta il proprio contributo, di concerto con il Ministero e le Regioni, quale leva economica strategica. Il modo in cui i fondi vengono gestiti impatta sulla programmazione aziendale, sulla capacità d’investimento, sulla fiducia del sistema pubblico e sulla competitività complessiva del comparto. Siamo la struttura che sovrintende alla sostenibilità finanziaria dell’intera agricoltura italiana per l’attuazione efficace delle politiche europee del territorio attraverso un piano nazionale dei pagamenti agricoli sempre più coeso, interoperabile e votato alla performance. Un sistema integrato, solido e trasparente, è garanzia di efficienza, uniformità, riduzione degli errori dei ritardi e legittimazione del Sistema Paese”. “I finanziamenti della PAC sono una leva economica ad altissimo impatto sistemico: ogni euro correttamente e tempestivamente erogato genera un effetto moltiplicatore che si estende ben oltre il singolo beneficiario”, ha concluso Vitale.

Giansanti (Confagri): al primo posto ci sia tutela produttività

Giansanti (Confagri): al primo posto ci sia tutela produttivitàRoma, 25 mar. (askanews) – “Nel documento presentato dal Commissario Hansen ci sono elementi che aspettavamo da troppo tempo. Primo fra tutti la tutela della produttività. Per dare concretezza alle richieste degli agricoltori. Occorrono modelli agricoli innovativi che consentano agli agricoltori di accedere ai frutti della ricerca e della scienza, alle risorse digitali e alla tecnologia”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’incontro di oggi con il Commissario UE all’Agricoltura Christophe Hansen, nell’ambito dell’evento “Agricoltura E’”, a Roma.


Per raggiungere questi obiettivi, per Confagricoltura servono investimenti e una PAC che rimanga una politica agricola. “Diciamo no al Fondo Unico europeo e sì a un’agricoltura che dia garanzie più alte in termini di sviluppo, approvvigionamenti, stabilità dei mercati e prezzi equi ai consumatori, così come citava l’articolo 39 dei Trattati di Roma, che oggi celebriamo nell’anniversario della firma”, ha proseguito Giansanti. Per questo, secondo il presidente di Confagricoltura, “dobbiamo sempre più integrare modelli che certifichino la qualità delle filiere ed essere in grado, attraverso il digitale, di informare correttamente i consumatori. Ci aspettiamo – ha concluso – un bilancio per l’agricoltura UE ambizioso. L’accesso al mercato diventa sempre più stretto e noi non possiamo più permetterci di lasciare indietro le aziende agricole. L’agricoltura italiana vuole essere parte attiva del cambiamento e continuare ad essere protagonista nella garanzia della sicurezza alimentare”.

Lollobrigida: dazi e tariffe vanno evitate, siamo mercato aperto

Lollobrigida: dazi e tariffe vanno evitate, siamo mercato apertoRoma, 25 mar. (askanews) – “Noi siamo per un mercato aperto, siamo una nazione esportatrice. I dazi e le tariffe sono un freno ai mercati aperti”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza organizzata nell’ambito di Agricoltura E’ a Roma dal Masaf, alla quale ha partecipato anche il Commissario europeo all’Agricoltura Christoph Hansen.


“È evidente che vanno evitate a tutti i costi tariffe che mettano in condizioni in particolare contesti politici alleati come l’Italia e gli Stati Uniti, o l’Europa e gli Stati Uniti di avere divaricazioni di percorsi economici perché portano tensioni di carattere internazionale”, ha aggiunto Lollobrigida. Altra cosa, invece, è la necessità di “regolare il mercato per evitare che ci sia uno scompenso dal punto di vista dei costi di produzione tra chi, come i nostri virtuosi imprenditori europei, rispetta i diritti dei lavoratori, i diritti dell’ambiente e tante altre regole che gli diamo, con nazioni che non rispettano nulla di tutto questo”.


“Questo è un approccio che ci vedrà in queste ore confrontarci prima con una rappresentanza molto ampia del sistema produttivo italiano – ha quindi annunciato il ministro Lollobrigida – Non a caso siamo la prima nazione per valore aggiunto in Europa”.

Lollobrigida: agricoltura è vero architrave costruzione Cee

Lollobrigida: agricoltura è vero architrave costruzione CeeRoma, 25 mar. (askanews) – “L’agricoltura è un elemento centrale, il vero architrave della costruzione della Comunità economica europea”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza organizzata nell’ambito di Agricoltura E’ a Roma dal Masaf, alla quale ha partecipato anche il Commissario europeo all’Agricoltura Christoph Hansen.


“Il commissario all’Agricoltura – ha detto Lollobrigida – nel suo per ora breve percorso ha già delineato un grande cambio di passo delle politiche agricole europee”. Lollobrigida ha poi evidenziato “alcune priorità strategiche” ovvero “le risorse della PAC, Politica comune europea, per garantire la possibilità degli imprenditori agricoli di continuare a lavorare anche in aree in cui la redditività non è sufficiente per evitare lo spopolamento delle campagne a vantaggio demografico nelle città, ma a svantaggio del territorio e della tenuta del sistema, della biodiversità, del quadro di lavoro, dell’identità”.

Comm. Ue Hansen: principi trattati Roma su Pac validi anche oggi

Comm. Ue Hansen: principi trattati Roma su Pac validi anche oggiRoma, 25 mar. (askanews) – “Aumentare la produttività e stabilizzare i mercati, assicurare la disponibilità di cibo a prezzi ragionevoli e garantire un giusto tenore di vita agli agricoltori”. Così il Commissario Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Cristophe Hansen, intervenendo alla conferenza organizzata nell’ambito di Agricoltura E’ a Roma dal Masaf, ha riassunto i tre fondamenti della Pac stabiliti con la firma del Trattato di Roma, di cui oggi ricorrono i 68 anni. nel corso del punto stampa in occazione della conferenza ‘Agricoltura E’ a Roma.


“Questi obiettivi sono validi oggi come lo erano 68 anni fa, perché che il settore agricolo è sotto pressione per ragioni geopolitiche e anche per ragioni interne. E credo sia molto importante ridare speranza alll’agricoltura, un settore che non è parte del problema quando si parla di cambiamento climatico, ma parte della soluzione”. Hansen ha sottolinato come anche la Pac debba andare incontro a un cambiamento: “dobbiamo prendere in considerazione gli agricoltori e cambiare le nostre politiche, in modo che si basino più sugli incentivi e meno sugli obblighi imposti dall’alto e con un approccio territoriale, perché l’agricoltura europea, da nord a sud e da est a ovest non è la stessa”.


Anche per questo, la nuova visione Europea per l’agricoltura prospetta per gli Stati Membri una maggiore flessibilità “necessaria per elaborare politiche adeguate. E questo – ha detto Hansen – vale anche per i grandi Paesi come l’Italia dove, da una regione all’altra, possono esserci enormi differenze”. Una nuova visione che è stata “bene accolta” dagli Stati membri e dalle associazioni di categoria perché, ha ammesso Hansan, “il tono di Bruxelles è cambiato. Questa è la nuova impronta della nuova Commissione Europea, che ha un punto di vista diverso dalla precedente e che vuole riportare l’agricoltura e il settore agricolo al centro”, ha concluso Hansen.

Domani seconda giornata di Agricoltura E’, ci sarà Comm. Ue Hansen

Domani seconda giornata di Agricoltura E’, ci sarà Comm. Ue HansenRoma, 24 mar. (askanews) – Seconda giornata di incontri, eventi e convegni domani, 25 marzo, ad Agricoltura È, il villaggio che racconta il settore primario allestito dal Masaf a Roma in piazza della Repubblica. La giornata prenderà il via con la prima visita ufficiale in Italia del Commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma.


La giornata si aprirà alle 10.30 con il punto stampa congiunto del Commissario europeo Hansen e del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Lollobrigida all’Hotel St. Regis. Segue alle 11 con la conferenza “Agricoltura È”, un momento di confronto che vedrà la partecipazione del Commissario insieme ai rappresentanti del sistema imprenditoriale agricolo italiano. Nel pomeriggio, alle 15, sarà la volta dell’incontro “Agricoltura È Sostenibilità e Innovazione”, organizzato da Confagricoltura. Subito dopo, alle 16, si parlerà di sviluppo delle filiere e competitività nel panel “Agricoltura È Sviluppo delle Filiere e Competitività”.


Alle 17, l’attenzione si sposterà sul ruolo strategico dell’agroalimentare italiano nel commercio internazionale con l’incontro “L’Agroalimentare: Pilastro dell’Export Italiano nel Mondo”. A moderare il dibattito sarà Bruno Vespa, con interventi di Matteo Zoppas, Francesco Lollobrigida, Adolfo Urso e Antonio Tajani. Infine, la giornata si chiuderà alle 18 con un approfondimento dedicato alla valorizzazione delle produzioni locali e dei territori, a cura delle Regioni, dal titolo “Agricoltura è Valorizzazione dei Territori e delle Piccole Produzioni Locali.

A festa del Bio la visione degli agricoltori su emergenza clima

A festa del Bio la visione degli agricoltori su emergenza climaRoma, 24 mar. (askanews) – Storie che valorizzano il territorio, la resilienza e l’innovazione affrontando le sfide del cambiamento climatico. A raccontare queste e altre storie sono i protagonisti del talk “La parola ai testimoni: come affrontiamo la crisi climatica a colpi di bio”, promosso nell’ambito del progetto Being Organic in EU, gestito da FederBio in collaborazione con Naturland e cofinanziato dall’Unione Europea.


Il talk è in programma sabato 29 marzo alle 15 a Festa del BIO e MontagnaMadre, la due giorni organizzata da FederBio e Slow Food Italia, con il contributo della Mountain Partnership della FAO e dell’Orto Botanico-La Sapienza. In calendario showcooking, degustazioni e nel Mercato della Terra con una trentina di produttori provenienti da diverse zone di montagna di Lazio, Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna e Sicilia.

Cia ad Agricoltura E’ con l’hi-tech in agricoltura

Cia ad Agricoltura E’ con l’hi-tech in agricolturaRoma, 24 mar. (askanews) – Un’azienda agricola in miniatura con un campo arato e semi di mais a vista nei solchi, una piantagione di fragole e una di ortaggi, un prato e un microclima popolato da insetti e calamità naturali, ma anche una stazione meteo, sensori IoT per ottimizzare difesa, irrigazione e fertilizzazione, foto trappole per individuare le malattie e app per la raccolta meccanica. E’ l’innovazione nel settore primario portata da Cia-Agricoltori Italiani al Villaggio Masaf, da oggi al 26 marzo a Piazza della Repubblica, con l’AgriSmartLab, vere e proprie stazioni di apprendimento “dal seme alla raccolta” realizzate con il partner xFarm Technologies, leader dell’agritech.


Nello spazio verde, targato Cia, tre giornate di pura esperienza immersiva a misura di grandi e piccoli, per sperimentare dal vivo l’hi-tech dell’agricoltura, direttamente a contatto con la terra e i suoi frutti. A disposizione di tutti gli ospiti, la possibilità di essere protagonisti dalla semina alla raccolta, attraverso giochi di ruolo e sfide, quiz e simulazioni fino alla gratificazione del risultato, premio compreso. Lungo il percorso, pit stop con le nuove generazioni, per parlare di agricoltura e social con gli agrinfluencer, ma anche di innovazione digitale con il “Farming Simulator” grazie ai visori Meta Quest a cura della Fondazione Mondo Digitale. “Dal cuore della Capitale, nei giorni che furono storici per la fondazione dell’Europa e che mettono al centro, con il Masaf, la visita del Commissario all’Agricoltura Ue, Christophe Hansen, portiamo all’attenzione di Bruxelles il vero pragmatismo del comparto che vuole sempre più giovani capofila e innovazione nei campi”, ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini al taglio del nastro con il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e la partecipazione eccezionale del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


“Abbiamo urgenza – ha aggiunto Fini – di riportare al centro l’equità, su tutti i fronti, a tutela di chi fa vera agricoltura. La grande sfida contro la crisi climatica e i suoi drammatici effetti, si gioca, infatti, anche sulla possibilità di avere accesso, ampio e in particolare nelle aree interne, alle soluzioni dell’innovazione tecnologica, come della ricerca scientifica, per l’agricoltura. Solo così è possibile ingaggiare i giovani e sostenere il ricambio generazionale”. Il presidente di Cia ha poi precisato: “stiamo facendo passi importanti, oggi il 41% delle aziende agricole adotta almeno una soluzione di Agricoltura 4.0 e l’84% delle imprese che le utilizza ha già usufruito di un incentivo. La transizione digitale della filiera agroalimentare, come quella green, parte dai campi e l’obiettivo deve essere portare a fattore comune e agevolare le potenzialità di un mercato da 2 miliardi di euro, tanto vale solo in Italia l’hi-tech agricolo”.