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Da banche Mediocredito Centrale plafond 50 mln per filiera caffè

Da banche Mediocredito Centrale plafond 50 mln per filiera caffèRoma, 28 feb. (askanews) – Le banche del Gruppo Mediocredito Centrale hanno stanziato un plafond di 50 milioni di euro per supportare le imprese del comparto della torrefazione a far fronte alle difficoltà dovute all’incremento del prezzo del caffè e dei costi che ricadono sull’intera filiera.


Le aziende interessate potranno richiedere a Mediocredito Centrale, BdM Banca e Cassa di Risparmio di Orvieto un finanziamento per esigenze di liquidità oppure per la realizzazione di investimenti di efficientamento dei processi produttivi, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ESG. La concessione dei finanziamenti è subordinata all’esito positivo dell’istruttoria sul merito creditizio da parte delle banche del Gruppo MCC e all’ammissione al Fondo di Garanzia per le PMI. Con lo stanziamento di queste risorse, Mediocredito Centrale, BdM Banca e Cassa di Risparmio di Orvieto confermano il loro impegno a sostegno della filiera agroalimentare italiana che, con 1 milione e 200mila imprese e oltre 3 milioni e mezzo di addetti, è un settore di fondamentale importanza per il Paese e, in particolare, per il Mezzogiorno, dove risiedono la maggior parte delle oltre 800 torrefazioni italiane.

A Sol2Expo il Crea con percorsi esperienziali sull’olio di oliva

A Sol2Expo il Crea con percorsi esperienziali sull’olio di olivaRoma, 28 feb. (askanews) – I ricercatori e gli esperti del Crea saranno a Veronafiere per Sol2Expo presso lo stand Masaf, da domenica 2 a martedì 4 marzo, con un percorso esperienziale, eventi, test e giochi per imparare a riconoscere la qualità dell’olio italiano. Una serie di appuntamenti tutti dedicati a promuovere la cultura dell’olio, la conoscenza della sua ricchissima varietà, dovuta alla straordinaria biodiversità del nostro Paese, e l’educazione alla qualità, a 360 gradi.


Questi sono anche gli obiettivi del progetto Oleario che, nell’ambito della Rete rurale nazionale, pianifica ed elabora strumenti in tal senso, anche a sostegno dell’impegno del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste per un alimento alla base della dieta mediterranea e della nostra tradizione alimentare, protagonista con gli olivi di tanti paesaggi italiani. A Veronafiere uno sportello informativo svelerà curiosità e dubbi sull’olio, dalla biodiversità al legame con il territorio, dalla cultura all’etichetta. Si potrà seguire un Talk degustazione, dedicato a ristoratori e stakeholder per spiegare la ricchezza di biodiversità dei nostri oli. Infine, ci si potrà cimentare in Triviagame, una competizione a squadre in cui si sfideranno consumatori, appassionati e le imprenditrici agricole delle “Donne dell’Olio” con un quiz sui temi della biodiversità, sul legame dell’olio con il territorio, sull’olio come patrimonio culturale italiano e importante alimento della Dieta mediterranea.

Olio, i frantoiani di Aifo al Sol2Expo di Verona

Olio, i frantoiani di Aifo al Sol2Expo di VeronaRoma, 28 feb. (askanews) – L’Associazione Italiana Frantoiani Oleari (Aifo) parteciperà a SOL2EXPO 2025, l’evento internazionale dedicato agli oli vegetali, che si terrà a Veronafiere da domenica 2 a martedì 4 marzo. “I frantoiani non potevano mancare a questo importante evento di promozione dell’olio – spiega in una nota Elia Pellegrino, presidente Aifo – SOL2EXPO è la vetrina ideale per raccontare il nostro lavoro e ribadire il ruolo fondamentale dei frantoiani nella filiera dell’olio extravergine di oliva”.


Aifo sarà presente in fiera per dialogare con gli operatori del settore, aggiornare i soci sulle novità del comparto e rafforzare il legame tra produzione e mercato. “La qualità dell’olio italiano nasce nei frantoi; un messaggio che vogliamo sia chiaro a tutti. Inoltre – prosegue Pellegrino – sarà un’occasione per confrontarci con le Istituzioni e discutere le sfide future che attendono il nostro settore, dalla sostenibilità all’innovazione tecnologica”. Proprio per questo, il 3 marzo alle 10.30, presso la Sala Convegni del Padiglione 2 di Veronafiere, parteciperemo all’incontro convocato dal sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra, per la presentazione delle linee strategiche del nuovo Piano di settore olivicolo oleario nazionale 2025-2030.

Non solo sci, il cibo in alta quota attrae 7 italiani su 10

Non solo sci, il cibo in alta quota attrae 7 italiani su 10Milano, 27 feb. (askanews) – Nel 2024, il turismo montano italiano ha generato un giro d’affari di 24 miliardi di euro, con prospettive di ulteriore crescita grazie alle Olimpiadi del 2026 quando è atteso un +7,5% di visitatori internazionali. La Valtellina con Livigno e Bormio, per la prima volta sedi delle gare di sci alpino a Milano Cortina 2026, scala la vetta della classifica entrando nella top ten. Ad alimentare la passione per la montagna, accanto allo sport e attività classiche e unconventional, c’è l’enogastronomia locale: per circa 7 italiani su 10 (64,3%), la montagna è l’ideale per provare i piatti tipici locali tra malghe, rifugi e baite, seguono, quasi a pari merito, la possibilità di fare escursioni (63,7%) o la ricerca di benessere e relax (63%). Ma in montagna cambiano un po’ anche le abitudini alimentari: il 60,5% privilegia il consumo di cibi proteici (61,7%), tra cui rientra un prodotto tipico della Valtellina come la Bresaola Igp che compare tra i preferiti in montagna insieme ai salumi (56,1%) quasi a pari merito con formaggi e latticini (56,9%).


È quanto emerge dalla ricerca “Gli italiani, la montagna, e il suo cibo” realizzata da AstraRicerche per il Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina che indaga la passione degli italiani per la montagna con un focus sull’alimentazione dei nostri connazionali in inverno, quando trascorrono un soggiorno in alta quota. Aspetti che hanno ispirato “Valtellina nascosta” Winter Edition, spin-off della campagna “Destinazione Bresaola” che quest’anno arriva alla sua seconda edizione, per la prima volta in versione invernale, con tre nuove destinazioni segrete tra Bormio, Livigno e Valmalenco. La campagna vive sul territorio e invita a scoprire l’anima della Valtellina con la web app “Valtellina nascosta”, destinazioni che raccontano una Valtellina inedita (anche attraverso i podcast dedicati) e tre “Bresaola Experience point” luoghi del cibo con una forte identità locale, dove degustare sapori del territorio nei week end a partire dal 28 febbraio al 23 marzo, dal venerdì alla domenica. Consumare un pasto completo, seduti a tavola, in un ristorante tipico è la modalità preferita da circa un terzo degli italiani (31,9%, soprattutto i 40-49enni) e un ulteriore 20,2% alterna il pasto completo con diversi spuntini in movimento (soprattutto donne 18-29enni). C’è poi chi ama andare alla scoperta dell’enogastronomia locale facendo tanti spuntini (19,3%, specie i 30-39enni) o ancora chi fa tanti break tra una attività e l’altra e finisce la giornata con un après-ski (16,7%, soprattutto i 18-29enni) o, infine, chi pranza in modo pratico e veloce al sacco (11,9%). Quanto alle scelte alimentari in senso stretto, del 61,7% che privilegia il consumo di cibi proteici, il 44,9% sceglie quelli di origine animale e il 25% sceglie le proteine vegetali contro oltre un terzo che si orienta su carboidrati o frutta e verdura (rispettivamente indicate dal 36,3% e dal 36,1%). C’è anche una fetta che sceglie i prodotti alimentari specifici per sportivi (22,1%).


Gli italiani apprezzano la bresaola Igp anche per le sue proprietà nutrizionali, stando alla ricerca: per il 43%, infatti, è un alimento ricco di proteine (più donne e giovani), ma è anche adatto per chi pratica sport perché è leggera (38,5% – uomini, 30-39enni). È un prodotto amato e portato in tavola da oltre 8 italiani su 10 (85,4%), indipendentemente dalle gite in montagna, dimostrando una destagionalizzazione sempre più marcata, con un quarto degli italiani che la consuma spesso (25,3%, soprattutto donne, 40-49enni, residenti nel nord-ovest) nel corso di tutto l’anno. “La campagna Valtellina Nascosta – afferma Mario Moro, presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina – è diventata un appuntamento fisso per il territorio. Quest’anno, per la prima volta, la presentiamo nella sua edizione invernale e per noi sarà particolarmente importante perché ci avviciniamo sempre di più all’evento olimpico 2026, che in parte si svolgerà proprio nel nostro territorio. È una grande occasione che rappresenta un’opportunità unica di crescita e visibilità per la Valtellina. La campagna nasce proprio per accogliere al meglio i turisti italiani e stranieri che arriveranno, per fare in modo che conoscano e apprezzino la vera identità del nostro territorio, con il suggerimento di luoghi particolari che solo chi è nato e vive in Valtellina può conoscere. Ed è un modo per il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina di fare squadra con i produttori e attori locali in quanto socio del Daq, sponsor delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026”.

Vino, Argea inaugura a Priocca nuova linea dedicata a Metodo Martinotti

Vino, Argea inaugura a Priocca nuova linea dedicata a Metodo MartinottiMilano, 27 feb. (askanews) – Argea, il principale gruppo privato italiano nel settore vitivinicolo, ha inaugurato una nuova linea produttiva interamente dedicata al Metodo Martinotti presso lo stabilimento di Priocca (Cuneo). L’investimento, pari a oltre 3,5 milioni di euro, “rappresenta un passo strategico per rafforzare la posizione di Priocca come centro di eccellenza tecnologica e produttiva per il Gruppo, con un ruolo chiave nella valorizzazione delle etichette premium”.


Con la nuova linea, lo stabilimento continuerà a imbottigliare vini fermi ma si specializzerà nella produzione di spumanti Metodo Martinotti, in particolare per i marchi di punta Acquesi e Mosketto. Il Gruppo ha precisato inoltre che la capacità produttiva complessiva dello stabilimento arriverà a raggiungere gli oltre 40 milioni di litri stimati nel 2025. Attualmente, la sede di Priocca conta complessivamente oltre 130 collaboratori. I lavori, avviati il 18 dicembre 2024 e conclusi il 3 febbraio scorso, hanno visto la rimozione e ricollocazione del tetto dell’edificio, l’installazione di tre macchinari di ultima generazione e una completa redistribuzione degli spazi interni. La nuova linea si inserisce nel piano industriale a medio-lungo termine di Argea e ha l’obiettivo di “rispondere in modo puntuale alle nuove tendenze di consumo”. Al contempo, sottolinea l’azienda, “l’operazione permette di ottimizzare i flussi produttivi, migliorando le sinergie tra gli stabilimenti del Gruppo”. All’interno del piano industriale, la sede di Acqui Terme (Alessandria) diventerà invece il centro d’eccellenza del Metodo Classico. Dalla nascita di Argea, nel 2022, e fino al 2024 il Gruppo ha investito complessivamente circa 10,5 milioni di euro negli stabilimenti piemontesi di Priocca e Acqui Terme (AL), e prevede investimenti per ulteriori 2,5 milioni di euro per il 2025.


“Il progetto è nato con l’obiettivo di ottimizzare l’assetto tecnologico dei siti produttivi in Piemonte, migliorare i flussi operativi e consolidare i volumi strategici del Gruppo” ha dichiarato Roger Calzavara, Head of Group Manufacturing Services di Argea, precisando che “nella fase iniziale sono stati definiti tre passaggi fondamentali: la redazione di un capitolato tecnico per dimensionare correttamente il nuovo layout di linea, la progettazione di un Gantt dettagliato per gestire la complessità dei tre cantieri distribuiti su due stabilimenti, e l’esecuzione delle attività pianificate”. “Per Argea il Piemonte rappresenta un territorio strategico e imprescindibile, grazie alla sua storia, alle sue varietà e alla qualità dei vini prodotti” ha aggiunto l’Ad di Argea, Massimo Romani, spiegando che “con questo nuovo investimento, Priocca si rafforza come polo produttivo di riferimento per l’offerta premium del Gruppo: un luogo dove i vini di Argea prendono vita e raggiungono appassionati in tutto il mondo”.

Lidl: a febbraio 11 nuove aperture e tre cambi di sede, investiti 115 mln

Lidl: a febbraio 11 nuove aperture e tre cambi di sede, investiti 115 mlnMilano, 27 feb. (askanews) – Lidl Italia continua il suo piano di aggiornamento delle aperture mensili: a febbraio l’insegna discount ha aperto 11 nuovi punti vendita ed effettuato tre cambi di sede (Arco (TN), Treviglio e Romano di Lombardia nella Bargamasca), che hanno portato alla creazione di oltre 230 posti di lavoro, per un investimento complessivo di circa 115 milioni di euro. In particolare, cresce il presidio sul territorio siciliano con l’apertura di tre punti vendita a Porto Empedocle (AG), Pozzallo (RG) e Palermo e in Lombardia, con i nuovi supermercati a Brescia, Salò (BS) e Milano con una doppia apertura in viale Cermenate e viale Padova A queste si aggiungono quelle a Sacile (PN), Santo Stefano al Mare (IM), Matera, e a Roma in zona Boccea.


“L’inaugurazione di 14 nuovi punti vendita, dopo i nove dello scorso mese, scandisce un importante ritmo di crescita – ha dichiarato Massimiliano Silvestri, presidente Lidl Italia – Lidl gioca un ruolo sempre più centrale non solo nel settore della grande distribuzione, ma anche nello sviluppo dei territori in cui operiamo. Le aperture nei centri urbani rafforzano la nostra presenza nelle città, offrendo un servizio di prossimità ai cittadini e contribuendo alla rivitalizzazione delle aree metropolitane”. Il piano di sviluppo di Lidl Italia prosegue verso il raggiungimento dell’obiettivo di 1.000 punti vendita entro il 2030.

Fipe: in 2024 per ristorazione fatturato cresce dello 0,7%

Fipe: in 2024 per ristorazione fatturato cresce dello 0,7%Roma, 27 feb. (askanews) – A dicembre 2024 il fatturato delle imprese della ristorazione “ha registrato una crescita reale dell’1,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nella media dell’anno, a fronte di un significativo rallentamento dell’economia, l’incremento è stato dello 0,7%”. Questo il commento dell’ufficio studi di Fipe-Confcommercio ai dati sull’andamento del fatturato dei servizi diffusi oggi dall’Istat.


Un risultato che, per Fipe, è frutto “della sintesi tra una prima parte dell’anno in cui la crescita è stata piuttosto vivace e una seconda parte caratterizzata da un significativo rallentamento con diversi mesi addirittura con il segno meno per effetto di una stagione estiva assai poco brillante”. E che, tra l’altro, “va interpretato alla luce della perdurante crisi della manifattura, delle criticità nelle costruzioni e della modesta crescita dell’intero comparto dei servizi con un incremento di appena tre decimi di punto percentuale”, conclude Fipe.

Cia e Italia Olivicola a Sol2Expo, convegno con presidente Fini

Cia e Italia Olivicola a Sol2Expo, convegno con presidente FiniRoma, 27 feb. (askanews) – Ci saranno anche Cia-Agricoltori Italiani e Italia Olivicola a Sol2expo 2025, l’evento verticale sul futuro degli oli vegetali, che si svolgerà a Verona Fiere dal 2 al 4 marzo. Spazio istituzionale e area degustazioni al Padiglione 2 Stand E5, dove le due organizzazioni accoglieranno buyer e grande pubblico con un programma ricco di degustazioni. Le produzioni delle aziende associate a farla da protagonista per esaltare al meglio l’eccellenza delle eccellenze, l’olio extravergine di oliva. Un viaggio del gusto lungo tutta la penisola, passando per la Puglia, la Sicilia, la Calabria e la Toscana tra le regioni a maggiore vocazione olivicola.


E il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini sarà all’apertura della fiera domenica 2 marzo e, alle 16, al Padiglione 2 Area Tak, parteciperà al convegno “Il problema steroli per l’olio extravergine di oliva: la realtà e le prospettive”. Con lui insieme al presidente di Italia Olivicola e vicepresidente Cia, Gennaro Sicolo, il sottosegretario Masaf, Patrizio La Pietra; il direttore aggiunto Coi, Adberraouf Laajimi; Enzo Perri, Crea; Angelo Faberi, ICQRF; Mercedes Fernandez del Coi; Anna Cane di Assitol e Elia Pellegrino di Aifo.

Sottoscritta la stesura del Contratto nazionale Panificazione

Sottoscritta la stesura del Contratto nazionale PanificazioneRoma, 27 feb. (askanews) – Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Assipan Confcommercio e Fiesa-Assopanificatori Confesercenti hanno sottoscritto, nella sede di Assipan, la stesura definitiva del contratto nazionale della panificazione valido per il quadriennio 2023-2026, scaduto il 31 dicembre 2022 e rinnovato lo scorso 18 luglio, che interessa il personale dipendente da aziende di panificazione anche per attività collaterali e complementari, nonché da negozi di vendita al minuto di pane, generi alimentari e vari. Lo comunicano i sindacati in una nota congiunta.


Si tratta della stesura di un testo aggiornato, dopo numerosi rinnovi su tavoli separati e che finalmente darà luogo, dopo più di 20 anni, alla stampa del contratto unico valido per tutto il settore: una mancanza che rendeva incerta l’applicazione delle norme per tutte le parti. Le parti sono impegnate adesso a sviluppare le intese sottoscritte, attraverso apposite commissioni, e a rilanciare la bilateralità di un settore che coinvolge oltre 80.000 lavoratrici e lavoratori, conclude la nota congiunta.

Filiera Italia: per agroalimentare mercato Usa è insostituibile

Filiera Italia: per agroalimentare mercato Usa è insostituibileRoma, 27 feb. (askanews) – “Per il settore agroalimentare il mercato americano che oggi vale 7,8 miliardi, non è sostituibile”: così Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, commenta l’annuncio di Trump sui nuovi dazi all’Ue e quindi anche al nostro Paese. Ma quale sarebbe esattamente l’impatto sul comparto agroalimentare? Secondo uno studio Coldiretti-Filiera Italia se i dazi dovessero interessare l’intero agroalimentare, il costo stimato per le singole filiere sarebbe di quasi 500 milioni solo per il vino, circa 240 milioni per l’olio d’oliva, 170 milioni per la pasta, 120 milioni per i formaggi, 40 milioni per i derivati del pomodoro, rispetto al dato attuale.


“Uno scenario complesso da valutare al di là degli annunci e nel quale l’Europa dovrebbe porsi in maniera più proattiva” dice Scordamaglia che aggiunge: “dovremmo cominciare col cambiare atteggiamento verso altre aree del mondo, per esempio verso la Cina, revocando immediatamente i dazi sulle auto elettriche cinesi, in risposta ai quali sono stati preannunciate nuove barriere alle nostre esportazioni agroalimentari. Da valutare anche la coerenza delle ulteriori sanzioni UE verso la Russia, in un momento in cui gli USA stanno negoziando con quel Paese un’intensa ripresa delle attività commerciali e di investimento”. E sulla risposta che l’Europa potrebbe dare Scordamaglia dice “la migliore possibile sarebbe quella di alleggerire realmente e senza tentennamenti la pesante burocrazia che rallenta le imprese, ben oltre il primo pacchetto di semplificazione lanciato dalla commissione che appare del tutto insufficiente, e rilanciare un Clean Industrial Deal vero, in cui un bilancio europeo basato anche su debito comune possa rendere finalmente competitivo il nostro settore manifatturiero e agricolo, che, al di là del nuovo linguaggio, non vorremmo fosse ancora una volta sacrificato da inaccettabili tagli di bilancio”, conclude.