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Collettiva di Parma Alimentare torna al Sial di Parigi

Collettiva di Parma Alimentare torna al Sial di ParigiRoma, 17 ott. (askanews) – La Francia è il primo mercato di sbocco dell’agroalimentare parmense con un valore di 510 milioni euro e con una crescita continua del 6% anche nel primo semestre 2024. Sono i dati UPI (Unione Parmense degli Industriali) a certificare l’importanza della collettiva organizzata da Parma Alimentare in vista del SIAL, una delle più importanti fiere internazionali dedicate all’industria alimentare che andrà in scena a Parigi dal 19 al 23 ottobre. La collettiva del consorzio, che promuove lo sviluppo del settore agroalimentare parmense, sarà composta da quattro importanti aziende: Devodier Prosciutti, Greci, La Fattoria di Parma e Rodolfi Mansueto.


Il SIAL celebrerà quest’anno i 60 anni di manifestazione all’interno di una fiera dai grandi numeri: saranno 7.500 gli espositori previsti provenienti da 200 Paesi, con oltre 400mila prodotti e le principali novità del settore agroalimentare. E per la Food Valley di Parma, il mercato francese è il riferimento principale sul fronte esportazioni, che a valore sono cresciute del 57% rispetto al periodo pre-Covid. Ma il trend è in costante aumento: nel 2023 si è registrato un +13% rispetto ai 451 milioni di euro del 2022, e nel primo semestre di quest’anno è stato già raggiunto un +6%, con conserve animali (+9%), vegetali (+15%) e i prodotti lattiero-caseari (+11%) a trainare il comparto. A valore invece pasta e prodotti da forno (167 milioni di euro sui 510 complessivi) rappresentano i prodotti con la maggior richiesta da parte del mercato francese.


Durante la manifestazione saranno organizzate anche degustazioni dedicate, grazie al supporto del Consorzio del Parmigiano Reggiano Dop e dei Vini dei Colli di Parma.

Citterio apre un nuovo stabilimento in provincia di Arezzo

Citterio apre un nuovo stabilimento in provincia di ArezzoRoma, 17 ott. (askanews) – Citterio, storica azienda di salumi, apre un nuovo stabilimento in provincia di Arezzo a Monte San Savino, ormai diventata la culla del prosciutto Toscano Dop. In questo stabilimento produttivo di ultima generazione si produrrà il prosciutto Toscano DOP, sia nella sua classica versione di pezzo intero, sia nella versione di affettato in vaschetta preformata.


Questo nuovo stabilimento in Toscana si aggiunge agli altri otto impianti italiani e ai due americani, portando la sua expertise industriale e il proprio know-how, nazionale ed internazionale, anche con un moderno reparto di affettatura. Alessandro Riva, direttore marketing Citterio, spiega che “oggi i prosciutti Toscani DOP affettati, rappresentano circa il 16% sul totale degli interi, per questo la nostra idea è quella di aumentare la conoscenza di questo prodotto, insieme ad altre specialità regionali, così da distribuirlo oltre che intero, anche affettato, visto l’expertise che ci contraddistingue proprio in questo ambito e la nostra leadership nei salumi pre-affettati a peso imposto”.


Il prodotto sarà destinato sia al mercato italiano, sia a quello estero, per far apprezzare sempre più questa specialità della tradizione della salumeria Toscana. Gli allevamenti dei suini destinati alla produzione del Prosciutto Toscano DOP devono inoltre essere situati in Toscana e nelle regioni limitrofe previste dal disciplinare: in particolare le cosce utilizzate da Citterio provengono da Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio e Toscana e da allevamenti e macelli autorizzati e continuamente controllati dal consorzio.

Accordo Fipe-Too good to go contro lo spreco alimentare

Accordo Fipe-Too good to go contro lo spreco alimentareRoma, 17 ott. (askanews) – FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, e Too Good To Go, l’azienda a impatto sociale impegnata nel contrasto dello spreco alimentare, hanno firmato a Roma un protocollo d’intesa per la realizzazione di iniziative comuni per contrastare qualsiasi forma di spreco alimentare. L’accordo è stato siglato da Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe-Confcommercio, e Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go.


L’intesa è un ulteriore tassello nel percorso della Federazione finalizzato a mettere a disposizione delle imprese conoscenza e strumenti per il contrasto dello spreco alimentare. Si aggiunge infatti all’iniziativa sul “Rimpiattino”, la doggy bag all’italiana, e al sostegno all’Osservatorio Waste Watcher, che evidenzia quanta strada ci sia ancora da fare per ridurre lo spreco: infatti, nel 2024 in Italia sono finiti nella spazzatura 683,3g di cibo pro-capite, con una crescita del 45,6% nell’ultimo anno. Grazie all’accordo con Too Good To Go, i Pubblici Esercizi associati alla Federazione potranno gestire le eccedenze alimentari con vantaggi sia per l’azienda che per i consumatori e, soprattutto, evitando che il cibo diventi spreco alimentare. Le rimanenze a fine giornata di bar, pasticcerie ed altre attività di ristorazione verranno confezionate nelle Surprise Bag, in vendita a prezzo ridotto e prenotabili dai clienti attraverso l’app di Too Good To Go.

Turismo brassicolo opportunità per produttori birra artigianale

Turismo brassicolo opportunità per produttori birra artigianaleRoma, 17 ott. (askanews) – Il turismo brassicolo è ormai una realtà che si sta consolidando sempre più a livello nazionale, capace di promuovere i territori, la loro cultura, valorizzando le tradizioni locali e facendo conoscere le eccellenti produzioni di birra artigianale dei mastri birrai italiani. Lo ha ribadito Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti, che ha partecipato al convegno “Filiera Birra 2024”, tenutosi ieri a Milano presso il Palazzo della Cultura.


“Il turismo brassicolo è oramai una realtà – ha dichiarato Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai, intervenuto alla sesta edizione dell’evento dedicato alla filiera della birra italiana assieme al segretario generale Simone Monetti e al produttore piemontese Silvio Bertero – Un fenomeno che è partito lentamente ma che si sta strutturando per accogliere al meglio turisti, visitatori e appassionati e far conoscere loro i prodotti straordinari che i nostri maestri birrai producono in tutta Italia”. “Per questo Unionbirrai – ha aggiunto – è impegnata nel sostenere i piccoli birrifici artigianali affinché diventino parte integrante di itinerari turistici e mete da visitare e in cui trascorrere piacevoli momenti. Un sostegno che stiamo promuovendo anche normativamente attraverso la creazione delle ‘Strade della Birra’, prendendo spunto da ciò che il mondo vitivinicolo ha già realizzato con successo con le cantine”.


Durante il convegno, Unionbirrai ha illustrato le potenzialità del portale www.indipendenteartigianale.it, creato e promosso come strumento dedicato a tutti i turisti e viaggiatori appassionati di birra. “Chi vuol pianificare un itinerario in un determinato territorio – ha spiegato il segretario generale Simone Monetti – può così individuare facilmente i birrifici artigianali italiani presenti che hanno ottenuto il marchio di garanzia, scoprire le strutture dove soggiornare e i locali che servono birra artigianale, organizzare tour turistici alla scoperta del mondo brassicolo nazionale, trovando eventi e iniziative, selezionando chi effettua la vendita diretta o offre una serie di servizi. Di fatto, un portale turistico a tutto tondo che ruota attorno alla birra artigianale italiana”.

Lollobrigida: Parmigiano Reggiano simbolo eccellenza italiana

Lollobrigida: Parmigiano Reggiano simbolo eccellenza italianaRoma, 17 ott. (askanews) – “Simbolo dell’eccellenza italiana sulle tavole di tutto il mondo. Auguri al Consorzio del Parmigiano Reggiano per i suoi primi 90 anni!”. Lo scrive il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sul proprio profilo Facebook.


Ieri, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha celebrato il 90esimo anniversario della fondazione con una serata speciale al Teatro Regio di Parma alla presenza di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica Italiana, a riconoscimento dell’importanza della Dop come prodotto fondante del patrimonio italiano e del valore dell’opera di chi ogni giorno partecipa alla sua creazione. L’evento, dal titolo “7 battiti, 90 anni di futuro”, ha rappresentato anche un’occasione per presentare due importanti progetti che saranno punti di riferimento per il futuro del Consorzio: l’Archivio storico digitale e la nuova Identità sonora del Parmigiano Reggiano.

Export agroalimentare cresce dell’8% nei primi 8 mesi del 2024

Export agroalimentare cresce dell’8% nei primi 8 mesi del 2024Roma, 17 ott. (askanews) – Le esportazioni agroalimentari crescono dell’8% nel 2024 in controtendenza rispetto al dato generale, che vede una sostanziale stagnazione dei movimenti (-0,6%), nonostante le tensioni internazionali e il rischio di nuovi blocchi. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui nuovi dati Istat relativi al commercio estero nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023.


Nel periodo gennaio-agosto il valore delle esportazioni di cibo tricolore ha superato i 45 miliardi di euro, con la concreta possibilità di raggiungere quota 70 miliardi per la fine dell’anno, se il trend di crescita dovesse proseguire. La crescita più sensibile, rileva Coldiretti, si registra verso i paesi Extra Ue, con un +14%, che scende al +4% se si considera la sola Unione Europea. La Germania resta il primo mercato di sbocco dei prodotti alimentari italiani (+3,6%), tallonata dagli Stati Uniti grazie anche a un aumento delle esportazioni del 19% nei primi otto mesi. Lieve incremento anche per la Francia e il Regno Unito, mentre per Russia e Cina si registra un +21% e un +17%.


“Un risultato che potrebbe ulteriormente aumentare – ricorda la confederazione agricola – se l’Italia riuscisse a colmare il gap logistico che costa oltre 90 miliardi l’anno, di cui 9 solo per l’agroalimentare a causa di infrastrutture inefficienti e totalmente sbilanciate a favore del trasporto su gomma. Basti ricordare che il costo medio chilometrico nazionale per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di Paesi come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro)”, secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.

Grana Padano entra in Valore D, associazione imprese inclusiva

Grana Padano entra in Valore D, associazione imprese inclusivaRoma, 17 ott. (askanews) – Il Consorzio Tutela Grana Padano entra a far parte di “Valore D”, la prima Associazione d’Imprese in Italia che dal 2009 è pioniera nell’affrontare il tema dell’equilibrio di genere e la diffusione di una cultura dell’inclusione a supporto dell’innovazione, del progresso e della crescita delle organizzazioni e del nostro Paese.


Insieme a tutte le aziende che si sono unite nel percorso verso un mondo del lavoro più inclusivo, anche il Consorzio Grana Padano vuole sempre più promuovere un cambiamento, con la convinzione che “la diversità è potenza”. “Continueremo ad operare con ancor più forte determinazione secondo i valori che da sempre ispirano la nostra comunità – sottolinea Renato Zaghini, presidente del Consorzio di Tutela – costanza, passione, etica del lavoro, rispetto, nel solco di una tradizione millenaria”. Il Consorzio di Tutela del formaggio dop più consumato nel mondo coinvolge nella sua filiera oltre 50mila persone. “Su questa strada è fondamentale rendere l’ambiente di lavoro uno spazio dove tutte e tutti si sentano al sicuro, protetti, con la certezza di vedere garantito il pieno rispetto dei propri valori e diritti personali – ribadisce il presidente del Consorzio – Questa convinzione nel tempo ha già spinto il sistema Grana Padano a interventi nella gender equality e nel welfare aziendale, a partire dal sostegno alla genitorialità, con particolare impegno nelle ricerca di spazi di miglioramento e della definizione di leve da muovere per un processo di integrazione sempre più integrato”.

Baldrighi: Capo Stato a anniversario Parmigiano valorizza Consorzi

Baldrighi: Capo Stato a anniversario Parmigiano valorizza ConsorziRoma, 17 ott. (askanews) – La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida alla celebrazione dei 90 anni del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, svoltasi ieri al Teatro Regio di Parma, “sottolinea l’importanza del sistema delle Indicazioni Geografiche e del ruolo cruciale dei Consorzi di tutela. Questo anniversario rappresenta un momento importante per uno dei prodotti simbolo delle eccellenze italiane nel mondo e per tutto il sistema delle DOP IGP”. Così Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, sottolineando in una nota che si tratta di un “significativo riconoscimento conferito ai Consorzi di tutela italiani e al lavoro che svolgono per le Indicazioni Geografiche”.


In particolare, la partecipazione di Mattarella ai 90 anni del Consorzio del Parmigiano Reggiano “mette in luce il valore culturale ed economico che i prodotti DOP e IGP rappresentano per il nostro Paese, promuovendo un sistema di collaborazione che favorisce lo sviluppo delle imprese e dei territori legati a queste eccellenze”. Per Origin Italia quindi la partecipazione del presidente Mattarella “assume un forte valore simbolico, riaffermando il ruolo centrale dei Consorzi di tutela nel promuovere e preservare il patrimonio agroalimentare italiano. Questi enti non solo proteggono i prodotti DOP e IGP da contraffazioni e imitazioni, ma contribuiscono anche allo sviluppo economico e territoriale del Paese, garantendo la conservazione delle tradizioni e la qualità produttiva. L’importanza del sistema consortile è stata ulteriormente confermata dalla presenza del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che fin dall’inizio del suo mandato ha sostenuto una politica orientata alla valorizzazione delle Indicazioni Geografiche, partecipando attivamente alle iniziative dei Consorzi con l’obiettivo di garantirne tutela e crescita”.

Carlo Tampieri riconfermato a guida gruppo oli da semi Assitol

Carlo Tampieri riconfermato a guida gruppo oli da semi AssitolRoma, 17 ott. (askanews) – Carlo Tampieri è stato riconfermato alla presidenza del gruppo oli da semi di Assitol, l’associazione italiana dell’industria olearia aderente a Federalimentare e Confindustria. Alla vicepresidenza sarà affiancato da Enzo Truppa, oil trading manager di Bunge Italia, e Alessio Di Blasi, quality director di Salov. “Insieme ai due vicepresidenti intendiamo sostenere con forza il lavoro delle aziende, chiamate a fronteggiare l’impatto del cambiamento climatico e gli effetti di continue tensioni internazionali”, ha detto Tampieri sottolineando che il comparto degli oli da semi si dimostra solido, anche se risente del complesso momento storico tra l’urto delle tensioni internazionali e della crisi climatica.


Gli oli da semi sono basilari per molti filoni produttivi dell’economia italiana, soprattutto nell’industria alimentare, in ambito bakery e nei settori dell’oleochimica, zootecnica e energetica. Anche le farine e le lecitine, sottoprodotti della lavorazione dei semi oleosi, sono importanti per molti comparti. Le lecitine, in particolare, sono utilizzate come ingrediente nell’industria alimentare, mentre le farine proteiche, di cui l’Italia e l’Europa sono fortemente deficitarie, sono impiegate in zootecnia. Il settore lavora in media 3 milioni di tonnellate di semi oleosi ogni anno. Inoltre dai residui di lavorazione, si ottiene energia “verde”, sia per l’autoconsumo sia per la rete elettrica esterna. “Le aziende del settore sono all’avanguardia per l’attenzione ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare”, ricorda il presidente Tampieri.


Tuttavia, il pesante deficit proteico, ovvero l’insufficiente produzione di proteine vegetali in Italia ed in Europa, ha obbligato le aziende del settore a selezionare altrove la materia prima per rispondere alla domanda. “Una competenza che oggi appare vitale per reagire alle difficoltà di approvvigionamento legate alla crisi climatica e alle guerre, in particolare quella in Ucraina, tra i principali produttori mondiali di girasole e semi oleosi”. La food security è uno dei problemi che il gruppo, in Italia e a Bruxelles, ha già inserito tra le sue priorità. Tra le priorità nell’agenda del Gruppo oli da semi di Assitol anche il Regolamento europeo anti-deforestazione (EUDR), che impone agli operatori di verificare l’origine delle materie prime, pena l’esclusione dagli scambi sul territorio UE. Tra quelle rientranti nel Regolamento figura la soia, oleaginosa fondamentale per l’industria agroalimentare e mangimistica europea e nazionale. Il regolamento presenta numerose criticità, tanto che la Commissione Ue ha chiesto di rinviarne l’entrata in vigore di dodici mesi.


“Una richiesta che appoggiamo – ribadisce Tampieri – Comprendiamo le ragioni del provvedimento e con le aziende stiamo lavorando affinché siano pronte per l’attuazione delle nuove norme. Tuttavia, la Commissione deve aiutarci a sciogliere alcuni importanti nodi, soprattutto in ambito tecnologico, che pesano sul regolamento. Sul tema, siamo disponibili al confronto e alla collaborazione”.

Incontro Abi-Coldiretti su moratoria prevista da Dl Agricoltura

Incontro Abi-Coldiretti su moratoria prevista da Dl AgricolturaRoma, 17 ott. (askanews) – Il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il presidente della Coldiretti Ettore Prandini si sono incontrati oggi nella sede dell’Abi per approfondire le tematiche connesse all’applicazione della moratoria prevista dal decreto-legge “Agricoltura”. Nell’incontro, spiega la Confederazione agricola in una nota, è stata condivisa la rilevanza di misure economiche volte a sostenere il mondo agricolo, tra queste anche la possibilità di poter utilizzare la moratoria prevista dal decreto-legge “Agricoltura”.


Abi e Coldiretti hanno concordato di rafforzare le azioni di comunicazione in comune per diffondere tempestivamente la conoscenza dello strumento della moratoria tra le banche e le aziende agricole, per approfondire lo studio sulle modalità di utilizzo, tenendo conto delle opportunità e dei vincoli previsti dall’attuale disciplina di vigilanza di matrice europea, e per facilitarne l’utilizzo. A tale scopo è stato deciso di costituire anche un apposito tavolo di lavoro. Nell’incontro è stato anche dato atto delle numerose comunicazioni che l’Abi ha fornito ai propri associati a partire dall’emanazione del decreto-legge “Agricoltura” e, a seguire, quando l’Ismea e il Fondo di garanzia PMI hanno fornito indicazioni per l’attuazione della moratoria.


Hanno anche partecipato all’incontro, per l’Abi, il Direttore generale, Marco Elio Rottigni, e il Vicedirettore generale vicario, Gianfranco Torriero; per Coldiretti, il Segretario generale, Vincenzo Gesmundo, il capo area “Azione sindacale e legislazione”, Fabrizio Di Marzio, e il capo dell’area tecnica, Alessandro Apolito.