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Frantoiani Aifo: Governo dia seguito a impegni risoluzione olio

Frantoiani Aifo: Governo dia seguito a impegni risoluzione olioRoma, 14 feb. (askanews) – L’approvazione all’unanimità in commissione Agricoltura alla Camera dei deputati del testo unificato delle risoluzioni sul settore olivicolo-oleario, a prima firma degli onorevoli Raffaele Nevi (FI) e Alessandro Caramiello (M5S), è “un importante riconoscimento per il lavoro dei frantoiani e per l’intero comparto, con un’attenzione particolare per l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione della filiera”. E adesso “il Governo è chiamato a dare seguito a questi impegni, e i frantoiani sono pronti a collaborare per la loro attuazione, affinché il settore olivicolo italiano possa continuare a crescere e a competere con successo a livello globale”. Così in una nota Elia Pellegrino, presidente di Aifo, l’associazione italiana frantoiani oleari.


In particolare, Aifo ha accolto con favore l’inclusione di alcuni impegni chiave che l’associazione aveva avanzato durante l’audizione lo scorso 30 ottobre. Tra questi, l’impegno a dare maggior rilievo alla figura del frantoiano nella filiera olivicola, riconoscendo finalmente il ruolo centrale che questi professionisti svolgono nel garantire la qualità dell’olio extravergine di oliva. Un altro punto fondamentale approvato riguarda la valorizzazione delle acque di vegetazione dei frantoi oleari. Questo impegno, che prevede una rivisitazione della legge 11 novembre 1996, n. 574, è un passo importante verso una gestione più sostenibile della risorsa idrica e dei sottoprodotti di settore, contribuendo così alla circolarità dei processi produttivi. La Commissione Agricoltura ha inoltre confermato l’importanza di attivare la Commissione Unica Nazionale (CUN) per l’olio di oliva, uno strumento fondamentale per garantire la trasparenza nel monitoraggio dei prezzi e sostenere una politica unificata e coesa a livello nazionale. Un ulteriore punto approvato riguarda l’introduzione di un Sistema di qualità nazionale dell’olio extravergine di oliva di alta qualità (SQN-OAQ). Questo sistema di certificazione risponde all’esigenza crescente di un riconoscimento della qualità sostenibile, in linea con quanto già avvenuto in altri settori.


“Abbiamo apprezzato anche l’impegno dato al Governo di farsi promotore nei tavoli europei di una modifica dell’Organizzazione Comune di Mercato (OCM) dell’olio, per emulare il modello di successo dell’OCM vino – aggiunge Pellegrino – La creazione di risorse fisse e stabili per gli investimenti nel settore olivicolo e la promozione dell’olio extravergine italiano sui mercati internazionali è essenziale per rafforzare il made in Italy e contrastare la crescente competizione”. Infine, Aifo ha accolto con favore l’impegno a promuovere la creazione di un’organizzazione interprofessionale del settore olio italiana, per garantire un’efficace rappresentanza e porre fine alla frammentazione della filiera. Questo passaggio è cruciale per contrastare la concorrenza internazionale, in particolare quella spagnola, e per consolidare la posizione di leadership dell’Italia nei mercati globali.


“Questa approvazione rappresenta un segnale forte per l’intero settore olivicolo-oleario”, conclude Aifo.

Governo convocherà tavolo obbligo assicurativo macchine agricole

Governo convocherà tavolo obbligo assicurativo macchine agricoleRoma, 14 feb. (askanews) – Il Governo si impegna a convocare al più presto, presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le parti sociali interessate dall’obbligo assicurativo per le macchine agricole anche in aree private per dipanare le modalità di attuazione. Lo prevede un ordine del giorno, a firma della senatrice Maria Nocco, esponente di Fratelli d’Italia, approvato durante la conversione in legge del Dl Milleproroghe al Senato. L’obbligo era entrato in vigore con il decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, di recepimento della Direttiva (UE) 2021/2118, e posticipato per il solo comparto agricolo al luglio scorso.


“Non essendoci tuttora idonei strumenti assicurativi – spiega Nocco – il settore agricolo vive una fase di limbo dove, da un lato vige l’obbligo e, dall’altro, vi è l’impossibilità di adeguarsi alle disposizioni normative. Per questo, come richiesto dalle associazioni agricole, dei contoterzisti, dei costruttori e dei rivenditori di macchine agricole, ho impegnato il Governo a convocare un tavolo tecnico risolutivo”, precisa Nocco, che possa coinvolgere l’Ania, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, avvalendosi del supporto del Masaf e dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. “L’auspicio – conclude la senatrice di Fratelli d’Italia – è che si possa giungere ad una conclusione non vessatoria per gli agricoltori e gli altri operatori della filiera delle macchine agricole ma che permetta di rispondere all’obbligo comunitario. Laddove possibile, il tavolo tecnico potrà vagliare anche eventuali ulteriori deroghe e semplificazioni”.

Confagri Bologna: sul vino la tempesta perfetta, serve sostegno

Confagri Bologna: sul vino la tempesta perfetta, serve sostegnoRoma, 14 feb. (askanews) – Il settore vitivinicolo è vittima di una tempesta perfetta: tra la minaccia di dazi da parte del nuovo governo USA, il calo dei consumi, le forti incertezze sul futuro dettati dai gravi problemi produttivi e la decisione della Commissione UE di modificare in maniera il piano del 2021 sul Beating Cancer (Beca), prevedendo etichette allarmistiche e un inasprimento della tassazione. Da qui l’invito di Davide Venturi, presidente di Confagricoltura Bologna, “in un momento particolarmente complesso per l’intero settore” a un “ripensamento da parte della Commissione UE e un maggior supporto verso il settore agricolo da parte delle Istituzioni Europee”.


“Il recente annuncio del pacchetto di misure a favore del vino del commissario all’agricoltura Hansen riteniamo vada nella giusta direzione. Chiediamo quindi agli eurodeputati bolognesi in particolare di rappresentare le istanze di questo settore strategico per l’economia del territorio metropolitano bolognese”, spiega. La novità emersa dalla Commissione Europea di rivedere il Piano Beca introducendo nuove misure che riguardano l’accessibilità dei prodotti (ad esempio prezzi, tassazione e acquisti transfrontalieri), l’informazione ai consumatori e la regolamentazione della pubblicità degli alcolici includendo in questa lista anche il vino, arriva a distanza di tre anni da quando erano state bocciate dallo stesso Parlamento Europeo che aveva ritenuto il tutto penalizzante per l’intero comparto.


“Come Confagricoltura non ci opponiamo ai nobili principi del Beca di tutela e prevenzione della salute dei cittadini, ma in questo caso riteniamo che il vino debba essere considerato in maniera diversa – aggiunge Venturi – Stiamo parlando di un prodotto, come ad esempio il Pignoletto dei Colli Bolognesi o l’Albana di Romagna, ricco di valori, storia e cultura, che deriva da pratiche agricole che arricchiscono i territori, nonché di un elemento fortemente legato al concetto di dieta mediterranea patrimonio dell’umanità”, conclude.

Fedagripesca: slitta di un anno obbligo assicurativo imprese pesca

Fedagripesca: slitta di un anno obbligo assicurativo imprese pescaRoma, 14 feb. (askanews) – Grazie ad un intervento normativo sul “milleproroghe” slitta di un anno l’obbligo per le imprese della pesca e dell’acquacoltura di stipulare polizze assicurative sul libero mercato che sarebbe dovuto scattare il 1 aprile. Lo rende noto Confcooperative Fedagripesca, spiegando che il provvedimento nella formulazione attuale preoccupa il settore perché è a totale carico di chi sottoscrive le polizze, visto che non sono previsti incentivi, e la mancata sottoscrizione della assicurazione potrebbe escludere le imprese da contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie pubbliche, anche per indennizzi legati a calamità o catastrofi naturali.


“Dobbiamo metterci a lavoro da subito, il problema è stato solo rimandato”, sottolinea Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca. Un provvedimento che nella formulazione presenta diverse zone d’ombra, evidenzia l’associazione. Dall’indagine sulle polizze a copertura dei rischi catastrofali realizzata nel giugno 2024 da Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ndr.) emerge che queste polizze escludono i danni causati da mareggiata, marea, penetrazione di acqua marina che, invece, “sono causa dell’80% dei danni procurati alle imprese di pesca e dei giorni inattività forzata. E negli ultimi 10 anni abbiamo visto aumentare i danni del 40%, con punte del 100% per quelle realtà che hanno subito disastri immani per questi fenomeni”, prosegue Tiozzo. Un obbligo che non si applica alle imprese agricole per le quali invece resta fermo quanto stabilito dalle norme istitutive del Fondo mutualistico nazionale. “Chiediamo quindi che anche la pesca e l’acquacoltura vengano escluse da questo obbligo. È necessario dare vita ad una copertura assicurativa ad hoc, come il Programma assicurativo annuale della pesca e dell’acquacoltura, peraltro già prevista dal Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura ma mai applicato”, conclude Tiozzo.

Cacao, Ft: scorte ai minimi storici con accaparramenti San Valentino

Cacao, Ft: scorte ai minimi storici con accaparramenti San ValentinoRoma, 14 feb. (askanews) – Le scorte di cacao sono scese ai minimi storici sui maggiori mercati globali, New York e Londra. Lo riporta il Finance Times, citando i dati dell’Intercontinental Exchange e rilevando che nelle ultime settimane i produttori di cioccolato si sono lanciati in una corsa agli accaparramenti esacerbata dall’avvicinarsi di San Valentino, a caccia di forniture alternative.


E così trader e produttori di cioccolata hanno prosciugato le scorte di cacao di qualità meno pregiata che restavano disponibili nei maggiori mercati del mondo, mentre i fornitori non riescono a tenere il passo della domanda dopo anni di raccolti scarsi. Intanto i prezzi tornano a lievitare. Secondo il Ft in vista di San Valentino Wells Fargo, la multinazionale di servizi finanziari, riporta aumenti di quasi un 20% sui cioccolatini negli Usa.


Sul mercato di Londra, i prezzi del cacao risultano triplicati rispetto agli inizi del 2023, e sono ora ai massimi da 50 anni a questa parte dopo, tre anni consecutivi di raccolti problematici.

Coldiretti: atto vandalico mostra ignoranza su Tea, non sono Ogm

Coldiretti: atto vandalico mostra ignoranza su Tea, non sono OgmRoma, 13 feb. (askanews) – L’atto vandalico che ha colpito un vigneto sperimentale nella Valpolicella dimostra che “purtroppo che c’è ancora troppa ignoranza sulle Tecniche di Evoluzione Assistita e sulla loro importanza per il futuro dell’agricoltura italiana, soprattutto da parte di chi continua ad accomunarle immotivatamente agli Ogm”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la distruzione da parte di anonimi di cinque piante di vite in fase di sperimentazione Tea nel campo sperimentale dell’Università di Verona a San Floriano Valpolicella, curate dal team di genetica agraria coordinato dai professori Mario Pezzotti e Sara Zenoni, ai quali va la solidarietà dell’organizzazione.


Le Tecniche di Evoluzione Assistita sono soluzioni per il miglioramento genetico che permetteranno di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale, minor utilizzo di input chimici, ma anche resilienza e adattamento dei cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversità e della distintività dell’agricoltura italiana ed europea. “Non hanno nulla a che fare con i vecchi Ogm – spiega Coldiretti – poiché non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta e permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale. Nel campo del vino potrebbero contribuire, ad esempio, a ridurre gli attacchi della peronospora che negli ultimi hanno falcidiato la produzione tricolore”. Proprio sulle Tea Coldiretti ha siglato tre anni fa un accordo con la Siga (Società Italiana di Genetica Agraria) che punta a tutelare la biodiversità e far tornare gli agricoltori protagonisti di una ricerca pubblica nazionale, in grado di sviluppare soluzioni su misura e renderle disponibili a tutti i produttori.

Copagri: nuovo atto vandalico, ma oscurantismo perde sempre

Copagri: nuovo atto vandalico, ma oscurantismo perde sempreRoma, 13 feb. (askanews) – “A pochi mesi di distanza dal grave episodio verificatosi nel pavese, dove era stato distrutto un campo sperimentale di riso resistente al brusone ottenuto con le Tecniche di Evoluzione Assistita-TEA, un nuovo atto vandalico torna a funestare la ricerca e l’innovazione applicata all’agricoltura, richiamando i più bui periodi oscurantisti della storia”. Lo afferma in una nota il presidente della Copagri Tommaso Battista, condannando fermamente quanto accaduto nel campo sperimentale dell’Università di Verona.


“Ad andare distrutte, questa volta, sono state ben cinque piante di vite, ottenute sempre in via sperimentale grazie al fondamentale via libera alle prove in campo delle TEA, che avrebbero permesso di ottenere varietà in grado di meglio rispondere a numerose problematiche di carattere fitosanitario, fra cui la famigerata peronospora, che nell’ultima annata ha rischiato di compromettere in maniera significativa la produzione enologica italiana, vero e proprio fiore all’occhiello dell’agroalimentare nazionale”, prosegue Battista. “Puntare sul miglioramento genetico, infatti, non solo aiuterà l’agricoltura ad aumentare la resistenza contro i vari parassiti, ma consentirà anche al genoma delle piante di adattarsi con minore stress ai sempre più frequenti effetti del climate change, contribuendo al contempo a mantenere, o in alcuni casi addirittura a incrementare, la produttività e la resa dei vegetali, anche in situazioni sfavorevoli”, continua il presidente.


“Per queste ragioni e davanti a fatti di tale gravità, che riteniamo spiegabili solo con la mancanza delle adeguate conoscenze in merito a cosa si sta cercando di fare, condividiamo pienamente la proposta avanzata dal presidente della Commissione Agricoltura del Senato Luca De Carlo di lavorare per eliminare l’obbligo di geolocalizzare i terreni destinati alla sperimentazione delle TEA”, aggiunge Battista. “Ricordiamo per l’ennesima volta, qualora ve ne fosse ancora la necessità, che le TEA non hanno nulla a che spartire con i ‘vecchi OGM’, in quanto non prevedono l’inserimento di geni estranei alla pianta, ma si limitano ad accelerare processi di selezione genetica che già avvengono in natura”, rimarca il presidente.

Confagricoltura: spregevole atto vandalico contro Tea in vigna

Confagricoltura: spregevole atto vandalico contro Tea in vignaRoma, 13 feb. (askanews) – Confagricoltura in una nota condanna gli atti vandalici ai danni del vigneto sperimentale dell’Università di Verona, a San Floriano in Valpolicella. La sua piantumazione, avvenuta lo scorso 30 settembre, era stata acclamata dalla Confederazione che da sempre sostiene fermamente l’importanza delle TEA, le tecniche di evoluzione assistita, e delle sperimentazioni in campo, come quella di riso resistente al Brusone, in Lomellina, presso un’azienda associata.


Palazzo della Valle esprime quindi solidarietà al gruppo di genetica agraria, coordinato da Mario Pezzotti e Sara Zenoni del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, e coglie l’occasione per affermare, ancora una volta, che la ricerca sulla genetica vegetale è una via sicura e sostenibile per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e le fitopatie, e per potenziare la produttività dell’agricoltura italiana tutelando l’ambiente e l’uomo. Di fronte al reiterarsi di questi atti spregevoli, verificatisi per l’appunto anche in Lomellina, la Confederazione chiede al ministero dell’Ambiente di valutare l’effettiva opportunità di rendere pubblica la geolocalizzazione delle sperimentazioni in campo.

Fini (Cia): su vigneto Tea atto vandalico vile contro la ricerca

Fini (Cia): su vigneto Tea atto vandalico vile contro la ricercaRoma, 13 feb. (askanews) – “Vandalizzare campi in cui si stanno sperimentando le Tea è un attacco gravissimo, e inaccettabile, al valore e al lavoro della ricerca scientifica italiana e, ancora di più, allo sviluppo del nostro Paese il cui futuro, non solo quello dell’agricoltura, è ampiamente condizionato dalla lotta contro i cambiamenti climatici”. Il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, condanna così il vile sabotaggio, della scorsa notte, a danno del vigneto sperimentale dell’Università di Verona, a San Floriano Valpolicella, dove lo stesso Fini aveva, di recente, partecipato all’evento di messa a dimora delle barbatelle.


“Prima il riso, ora la vite. Nell’arco di pochi mesi – continua Fini – due episodi di totale scelleratezza stanno riportando indietro, di anni e decenni, il lavoro già fatto per salvare l’inestimabile patrimonio colturale italiano, puntando sulle tecniche di miglioramento genetico per piante sempre più resistenti agli eventi climatici estremi e alle fitopatie”. Da parte di Cia, il massimo sostegno al mondo della ricerca. “Non ci arrenderemo contro questa barbarie – conclude Fini – si tolga l’obbligo di geo-localizzazione dei terreni destinati alle Tea, si costruisca una rete più forte a protezione di chi nei campi lavora, davvero, per garantire e accrescere, a beneficio di tutti, la quantità e la qualità delle produzioni agricole italiane”.

D’Eramo (Masaf) incontra ministro Agricoltura Tanzania

D’Eramo (Masaf) incontra ministro Agricoltura TanzaniaRoma, 13 feb. (askanews) – Il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, ha ricevuto oggi al Masaf il ministro dell’Agricoltura della Tanzania, Hussein Bashe. Si è trattato di un incontro “molto proficuo che ha confermato le relazioni tradizionalmente molto buone ed amichevoli fra Italia e Tanzania”, si legge in una nota, nazione che è stata inclusa a gennaio fra i cinque nuovi paesi prioritari del Piano Mattei insieme ad Angola, Ghana, Mauritania e Senegal.


Nel corso dell’incontro diversi i temi affrontati, con l’obiettivo comune di rafforzare la partnership fra i due Paesi in campo agricolo e agroalimentare. D’Eramo ha ricordato le iniziative che l’Italia sta portando avanti nel Paese per migliorare la sicurezza alimentare e la sostenibilità e la collaborazione in corso dal 2016 con il Crea. Ha inoltre evidenziato che, essendo l’Italia all’avanguardia nella meccanizzazione agricola, è pronta a condividere le proprie competenze e tecnologie per supportare lo sviluppo agricolo della Tanzania e la sua crescita economica.