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Osservatorio Visa: più della metà degli italiani utilizza principalmente strumenti di pagamento digitale

Osservatorio Visa: più della metà degli italiani utilizza principalmente strumenti di pagamento digitaleRoma, 28 nov. (askanews) – Negli ultimi tre anni, in Italia l’utilizzo di strumenti di pagamento digitale è cresciuto sensibilmente. L’uso delle app di pagamento e dei digital wallet, in particolare, ne è una dimostrazione: se nel 2021 queste soluzioni erano adottate dal 17% degli italiani, oggi a usarle regolarmente è il 44% dei consumatori. In crescita anche l’utilizzo di carte di debito, credito e prepagate, con rispettivamente il 69%, il 40% e il 41% degli italiani che ne fa un uso abituale per l’acquisto di beni e servizi, in aumento rispetto al 61%, al 34% e al 31% del 2021. È quanto emerge dall’Osservatorio annuale Visa, quest’anno giunto alla terza edizione e realizzato in collaborazione con Ipsos per analizzare le tendenze in atto nel mercato dei pagamenti, le aspettative dei consumatori e le opportunità per gli operatori del settore.


Lo studio, informa una nota, evidenzia un buon grado di fiducia degli italiani verso i pagamenti digitali: il 39% è aperto alle innovazioni tecnologiche che semplificano l’esperienza di pagamento e più di un consumatore su due (il 52%) si è dichiarato Digital First , ovvero effettua pagamenti principalmente con carte, app o digital wallet. Gli Hybrid Payers, cioè coloro che usano i contanti almeno una volta la settimana, si attestano invece al 22%, mentre i Cash Users, ossia le persone che pagano generalmente in contanti, al 26%. “Si coglie una significativa evoluzione nell’approccio ai pagamenti digitali da parte degli italiani: chi li possiede tende a utilizzarli sempre di più e 1 italiano su 5 è pronto a rinunciare all’acquisto se non può pagare tramite carta o app. Un segnale forte per piccole e microimprese ed esercenti che possono contare sugli strumenti digitali non solo per espandere le proprie opportunità di business all’online, ma anche per non perdere occasioni di vendita in store, – ha commentato Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia. “In Visa, ogni secondo creiamo e preserviamo il futuro del commercio digitale, consentendo l’accesso sicuro, disponibile per tutti e ovunque, alla nostra rete globale che si estende in oltre 200 Paesi, connettendo circa 14.500 istituzioni finanziarie, più di 130 milioni di esercizi commerciali e 4,3 miliardi di credenziali di pagamento .”


Dalla ricerca è emerso che la gestione dei pagamenti ricorrenti è il servizio più utilizzato, con il il 23% dei digital first che ne fa uso. Con un mercato degli abbonamenti in Europa atteso in aumento del 7% all’anno dal 2024 al 2028 , a partire da 1.3 miliardi nel 2023, facilitare ulteriormente la gestione dei pagamenti ricorrenti tramite funzionalità che consentono la visualizzazione e sospensione dei servizi non più desiderati, sarà per le banche e i fornitori di servizi di pagamento un’area di differenziazione, che permetterà agli utenti di avere un controllo degli stessi direttamente dalla propria app bancaria. Le aspettative dei consumatori: rilevanza, semplicità e sicurezza L’Osservatorio Visa mette in luce come un terzo degli italiani Digital First (33%) e quasi un quarto dei consumatori Hybrid Payers (23%) rinuncerebbero a procedere agli acquisti, anche per importi limitati, qualora il negoziante non offrisse loro la possibilità di pagare tramite carte o app.


Se da un lato cresce il numero di persone che si affidano ai pagamenti digitali, dall’altro emergono ulteriori margini di espansione all’utilizzo di questi strumenti in Italia. Il timore delle frodi resta la principale barriera alla loro più ampia diffusione per il 40% degli intervistati, seguita dalla paura di perdere il controllo delle spese (33%) e di dover affrontare costi aggiuntivi (29%). In questo scenario, il 44% degli intervistati si aspetta che sia la propria banca a proteggerli contro le frodi, mentre il 23% è concorde sul fatto che l’utilizzo di strumenti di riconoscimento biometrico e di screening digitale siano ormai essenziali per rendere l’esperienza di pagamento digitale semplice e veloce.


Cresce tra gli italiani l’attenzione ai servizi aggiuntivi associati al conto corrente o agli strumenti di pagamento: gli avvisi in tempo reale sulle spese previste sono un servizio popolare fra i consumatori (22%) mentre la possibilità di ricevere suggerimenti sulle strategie di risparmio suscita l’interesse del 50% degli intervistati. L’Osservatorio Visa, tuttavia, sottolinea come servizi a valore aggiunto quali per esempio la gestione personalizzata delle carte tramite app, l’utilizzo di piattaforme con promozioni e offerte dedicate, oltre che la creazione di salvadanai ad hoc, seppur di interesse per i consumatori, spesso non siano utilizzati per mancanza di conoscenze adeguate. In questo contesto, il 42% degli intervistati ritiene che ci sia ancora molto bisogno di formazione sui pagamenti digitali e l’81% avverte personalmente questo bisogno. La formazione sui pagamenti è auspicata dai canali digitali della banca dal 45% degli italiani, anche se continua a ricoprire un ruolo di rilievo il personale in filiale, ritenuto importante per il 34% degli intervistati e, in particolare, dal 40% dei Cash Users.

IA, Partnership Seeweb-Intelligentiae per sfruttare dati aziende e Pa

IA, Partnership Seeweb-Intelligentiae per sfruttare dati aziende e PaRoma, 26 nov. (askanews) – Seeweb stringe una partnership con Intelligentiae s.r.l. e integra l’assistente virtuale Ambrogio sulla piattaforma Regolo per offrire un prodotto sicuro, affidabile e customizzabile. Ambrogio è il primo RAG in italiano, un modello di intelligenza artificiale in grado di estrarre informazioni partendo dai dati specifici che ha raccolto un’azienda o una Pubblica Amministrazione. Regolo invece, informa una nota, è la soluzione Inference as a Service di Seeweb, permette quindi di utilizzare modelli di machine learning, senza doversi dotare di un’infrastruttura complessa. Grazie a questo accordo, aziende e P.A. non solo potranno utilizzare un assistente virtuale senza dover acquisire la licenza di una soluzione proprietaria, ma non correranno il rischio che i propri dati vengano usati per addestrare quel modello.


Le aziende spesso accumulano una grande mole di documenti e di dati, ma non sono in grado di utilizzarli, semplicemente perché non riescono a trovarli in tempi rapidi quando ne hanno bisogno. Ambrogio nasce proprio per risolvere questo problema, analizza i dati presenti e fornisce le risposte di cui si ha bisogno nel momento in cui servono, nella forma in cui si rendono necessarie. È inoltre in grado di connettersi con le applicazioni già presenti in azienda per gestire i documenti, ma anche di connettersi a fonti informative esterne. “Secondo una ricerca McKinsey- dice Paolino Madotto Ceo e fondatore di Intelligentiae s.r.l. – ogni lavoratore perde in media 1,6 ore al giorno per cercare le informazioni di cui ha bisogno o le persone che le possiedono. Il tempo che viene sprecato in questo modo ha un costo, secondo le stime si va dai 5.333 euro l’anno per un impiegato amministrativo, ai 18.133 euro l’anno per un dirigente. Le aziende che invece sono in grado di trovare le informazioni nel momento giusto hanno un recupero di produttività del 35%, e i benefici vanno dai 9.333 euro l’anno per un impiegato ai 31.733 euro l’anno per un dirigente. Queste somme, poi vanno moltiplicate per ogni singola risorsa”.


“La partnership con Intelligentiae – commenta Antonio Baldassarra, Ceo di Seeweb, – ci consente di portare alle aziende un aiuto concreto affiancando chi lavora e liberandolo dai task più monotoni e meno creativi. La qualità dei dati, che in questi progetti sono i dati dell’azienda, consente di costruire a tavolino il progetto e intervenire su quei processi che l’impresa o la PA ritengono di poter migliorare. L’efficacia di soluzioni come Ambrogio si unisce poi ai benefici dell’utilizzarlo su infrastrutture fidate, europee, in cui i dati addestrati non verranno poi sfruttati per migliorare ulteriormente i modelli. I dati, infatti, resteranno di dominio dell’azienda e dell’organizzazione: ed è questo il nostro focus – conclude Baldassarra, – quello che pensiamo possa coincidere con un concetto di AI davvero utile e senza rischi”.

Pichetto Fratin: vecchie centrali nucleari ideali per data center

Pichetto Fratin: vecchie centrali nucleari ideali per data centerVercelli, 25 nov. (askanews) – Sull’idea dell’amministratore delegato di SOGIN di installare sulle centrali in dismissione degli impianti di produzione di energia rinnovabile come a Trino vercellese il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di una visita all’Operations Innovation Lab di Vercelli, ha spiegato che “è un ragionamento che si può fare, tutti gli impianti di smantellamento hanno una rete, un collegamento con la rete di Terna rilevante perché robusta”, ma “può esserci forse ancor di più un data center laddove abbiamo le vecchie centrali nucleari” che “sono luoghi ideali per i grandi centri di elaborazione con l’intelligenza artificiale”.

Confedercontribuenti: Fare chiarezza sui conti correnti Finom scomparsi

Confedercontribuenti: Fare chiarezza sui conti correnti Finom scomparsiRoma, 14 nov. (askanews) – Attivano conti correnti bancari con l’addebito di somme di denaro per fantomatici servizi e subito dopo bloccano i conti e li disattivano con effetto immediato. È questo lo strano comportamento che la Finom, banca olandese che utilizza come partner tecnologico la tedesca Solarisbank, attiva anche in Italia, ha attuato nei confronti di numerosi contribuenti. A smascherare il comportamento poco trasparente della banca, informa una nota, è stata Confedercontribuenti che, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da cittadini e imprese che avevano subito la chiusura dei conti correnti, ha deciso di verificare in prima persona l’operato dell’istituto di credito.


I fatti risalgono a circa un mese fa quando la Confederazione, dopo le segnalazioni dei cittadini e delle imprese, decide di aprire 2 conti correnti on line, uno aziendale ed uno personale. Regolarmente attivati, sul conto personale viene effettuato un versamento di 300 euro andato a buon fine. Contestualmente la banca avvisa che verrà effettuato un un addebito di 516,05 euro per i servizi Finom, quota che comprende la tariffa di abbonamento per il piano Premium e tutti i servizi aggiuntivi utilizzati fino a oggi. Alla fine, della cifra richiesta, è stata solo addebitata la somma di 19 euro perché la stessa banca non ha dato la possibilità di effettuare bonifici per integrare la somma richiesta. Confedercontribuenti ha potuto così verificare che da quel momento la banca stessa non permetteva di effettuare versamenti sul conto e di conseguenza non era nemmeno possibile prelevare i 300 euro precedentemente versati. La banca ha quindi incassato la somma versata e subito dopo ha provveduto a congelare e bloccare il conto. La stessa banca ha avvisato tramite lettera che “dopo una verifica, e secondo la politica interna aziendale” il conto sarebbe stato chiuso con effetto immediato. Sul conto corrente aziendale, regolarmente attivato vengono versati dei bonifici, ma dopo qualche giorno ogni tentativo di accesso risulta vano perché il conto stesso non esiste più.


Confedercontribuenti, più volte, ha cercato di contattare telefonicamente la banca per chiedere assistenza scoprendo che l’unico modo di contattare l’istituto di credito è attraverso il servizio clienti via chat, che tuttavia non offre alcuna soluzione. “Tutto questo – denuncia il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro – è veramente inaccettabile. L’operato di suddetta banca, la Finom risulta davvero poco trasparente come dimostrano i fatti. La prassi, verificata direttamente da Confedercontribuenti, ha colpito già molti cittadini e potrebbe ricadere su altri contribuenti, per questo, si tratta di tutelare i soldi dei cittadini italiani e delle imprese che vengono costantemente messi a rischio da tali meccanismi. Voglio evidenziare che alla fine, per la prova che abbiamo fatto, sono spariti 850 euro sul conto aziendale e 280 euro su quello personale. Pertanto chiediamo una immediata ispezione alla società in modo da controllare tutto il suo operato e chiediamo la revoca delle autorizzazioni da parte della Banca d’Italia affinché non vengano concesse licenze se tra le altre cose non viene fornito un numero telefonico”.

Confael prende le distanze dallo sciopero generale convocato da Cgil e Uil

Confael prende le distanze dallo sciopero generale convocato da Cgil e UilRoma, 14 nov. (askanews) – La Confael prende le distanze dallo sciopero generale del 29 novembre indetto da Cgil e Uil contro la manovra del governo. Al termine della riunione del Consiglio Direttivo nazionale, svoltosi il 12 e 13 novembre a Fiuggi, la Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori nella mozione finale sottolinea che pur essendo un sindacato attento alle problematiche del mondo del lavoro, si è deciso di prendere le distanze dallo sciopero proclamato dalle due sigle confederali. Ad illustrare le motivazioni, si legge in una nota, è lo stesso Segretario Generale, Domenico Marrella. “Prendiamo le distanze dallo sciopero generale – ha detto – perché condividiamo le decisioni dell’esecutivo sul patto di stabilità e lo sforzo che il Governo sta mettendo in atto per venire incontro alle esigenze dei lavoratori. Inoltre riteniamo che un fermo lavorativo nuocerebbe soltanto ai lavoratori e ai cittadini che subirebbero così l’ennesimo disservizio”.


Nel corso del direttivo, inoltre, si è discusso di due tematiche importanti: la prima relativa alle misure urgenti per un nuovo patto sociale per i lavoratori precari e i pensionati, per l’adeguamento degli ammortizzatori sociali e dell’aumento delle pensioni minime unitamente alle pensioni di invalidità civile; la seconda sul lavoro, sicurezza e solidarietà nell’era dell’innovazione tecnologica. “Sulle pensioni – ha aggiunto Marrella – sebbene nell’anno 2024 ci sia stato un piccolo aumento per quanto riguarda le pensioni minime, pari a 4 euro, riteniamo che non sia sicuramente sufficiente, visto il caro vita che cresce del 20% all’anno. Per questo riteniamo importante tenere conto di un ulteriore aumento a favore delle classi più deboli per poter avere una qualità di vita dignitosa”.


La Confael chiede inoltre una maggiore attenzione per le famiglie con un disabile a carico che spesso sono costrette a ricorrere agli aiuti sanitari e alle associazioni di volontariato per poter far fronte a tutte le necessità a cui sono sottoposte, economiche e logistiche. Tenendo conto dell’innovazione tecnologica poi e del maggior utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, la confederazione ritiene che non si può prescindere della presenza umana all’interno delle aziende, ritenendo il lavoratore non sostituibile. Sul grave problema degli incidenti nei luoghi di lavoro Marrella ha sottolineato che “da anni la CONFAEL si batte per una maggiore sensibilizzazione della sicurezza e nonostante ci siano le leggi purtroppo, l’incidenza della mortalità è ancora troppo alta, inaccettabile. Per questo chiediamo che ci sia più controllo sulle reali cause di questo fenomeno in continuo aumento e chiediamo di essere convocati in audizione per affrontare tutte le tematiche sollevate”.

Superbonus, FIMAA: perplessi su spiegazioni Giorgetti tassazione plusvalenze

Superbonus, FIMAA: perplessi su spiegazioni Giorgetti tassazione plusvalenzeRoma, 14 nov. (askanews) – Destano forte perplessità le spiegazioni che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fornito oggi alla Camera, rispondendo all’interrogazione sulla tassazione delle plusvalenze del Superbonus presentata dall’on. Mauro Del Barba. Lo afferma la FIMAA, sottolineando che la tassazione delle plusvalenze degli immobili riqualificati con il Superbonus richieda attenzione particolare dal momento che sta determinando una contrazione nelle compravendite. Si rischia pertanto di rallentare il mercato immobiliare, e quindi l’intero comparto che rappresenta il volano dell’economia, e oltre il 20% del PIL nazionale.


La Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari aderente a Confcommercio, informa una nota, segue da tempo gli sviluppi normativi e continuerà a attivarsi per ottenere una revisione della norma. Con questo obiettivo, a fine ottobre ha organizzato una tavola rotonda per avviare un confronto tra associazioni ed esponenti politici. Ai lavori hanno preso parte rappresentanti del Consiglio Nazionale del Notariato, del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati e dell’ANCE, insieme a diversi parlamentari – oltre alla Senatrice Lavinia Mennuni, gli Onorevoli Alberto Luigi Gusmeroli, Mauro Del Barba, Andrea de Bertoldi ed Emiliano Fenu. Prendendo spunto dalle criticità evidenziate in quell’occasione, la senatrice Mennuni ha presentato un emendamento al decreto Fiscale per limitare a 5 anni (invece degli attuali 10) il periodo di imponibilità della plusvalenza; per escludere dall’ambito di applicazione della norma gli immobili per i quali il contratto preliminare di compravendita è stato registrato o trascritto entro il 1° gennaio 2024; e per prevedere che, nel caso in cui i lavori di riqualificazione abbiano riguardato esclusivamente le parti comuni dell’edificio e non il singolo immobile, la tassazione della plusvalenza non possa superare l’ammontare del beneficio fiscale goduto; per adottare un meccanismo di tassazione della plusvalenza in funzione della effettiva fruizione del Superbonus in dichiarazione dei redditi; e per consentire ai soggetti che abbiano optato per la cessione del credito di dedurre gli oneri finanziari sopportati.


“Quell’emendamento purtroppo è stato dichiarato improponibile – commenta il Vicepresidente Vicario di FIMAA, Maurizio Pezzetta. – In sostanza, la Commissione Bilancio del Senato ha ritenuto che la tassazione delle plusvalenze del Superbonus fosse estranea alla materia del decreto Fiscale. Purtroppo, le spiegazioni che ha fornito oggi il Ministro Giorgetti sembrano confermare il fatto che il governo non stia valutando le ripercussioni che la norma rischia di causare, occorre invece arrivare a una disciplina che garantisca maggiore equità e ristabilisca il pieno rispetto del principio del legittimo affidamento tra contribuente Amministrazione. Confidiamo quindi di poter avviare quanto prima un confronto anche con il Ministro Giorgetti” conclude Pezzetta.

Roncadin: in un anno emissioni CO2 calate 11% per ogni pizza

Roncadin: in un anno emissioni CO2 calate 11% per ogni pizzaPordenone, 13 nov. (askanews) – Roncadin SpA SB ha pubblicato il suo terzo Bilancio di Sostenibilità. L’azienda di Meduno (Pordenone), che produce circa 100 milioni di pizze surgelate ogni anno, conta 800 dipendenti ed è capofila di un gruppo da 175 milioni di fatturato annuo (dato 2023), continua il proprio impegno sul fronte della sostenibilità ambientale, del benessere di lavoratrici e lavoratori e dell’impatto positivo sulla comunità. Investimenti mirati e iniziative concrete hanno portato a numerosi risultati significativi, fra cui spicca il dato sulle emissioni: nel 2023, la CO2 emessa per pizza prodotta dal gruppo è diminuita dell’11%, un traguardo a cui hanno contribuito l’espansione dell’impianto fotovoltaico nel polo produttivo di Meduno (che si sta ampliando di anno in anno), l’incremento delle auto elettriche aziendali (che ora rappresentano più dell’80% del parco mezzi), e soprattutto la conversione di Zero Srl (azienda di Sommacampagna, VR, specializzata nella produzione di impasti freschi, acquisita da Roncadin nel 2022) all’alimentazione con energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili. Il sito di Meduno è invece già da anni alimentato al 100% con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, un mix che include quella autoprodotta e quella acquistata da fonti certificate. «Questo risultato – commenta l’amministratore delegato Dario Roncadin – dimostra che il nostro impegno costante per un modello produttivo che sia innovativo e sostenibile è in grado di ridurre in modo significativo l’impronta ecologica del nostro prodotto». Roncadin ha proseguito anche l’impegno nella gestione dei rifiuti: nel 2023, il 99,98% dei rifiuti aziendali è stato avviato al recupero, con una riduzione significativa degli sprechi grazie a processi di economia circolare e alla riduzione e ottimizzazione degli imballaggi superflui.

Visa riconosce i creator come piccole imprese

Visa riconosce i creator come piccole impreseRoma, 12 nov. (askanews) – In occasione della sessione di apertura del Web Summit di Lisbona, Visa ha presentato importanti iniziative a supporto dei digital creator. Consapevole dell’impatto che questi hanno sull’economia digitale, la società riconosce ufficialmente i creator come piccole imprese. Oggi, i creator possono pagare ed essere pagati in modo semplice e sicuro utilizzando gli strumenti finanziari, le risorse e i prodotti Visa messi a disposizione delle piccole imprese di tutto il mondo.


Visa, informa una nota, sta anche supportando i creator per essere pagati più velocemente. Secondo un sondaggio condotto dall’azienda, più di due terzi sono alle prese con pagamenti lenti che ostacolano la loro crescita . Visa Direct risponde a questo problema attraverso partnership con piattaforme di social media e marketplace al fine di aiutarli a ricevere i pagamenti in tempo reale sulla loro carta di debito. “È incredibilmente gratificante vedere che il mondo finalmente riconosce i creator come la forza trainante dell’economia digitale”, ha dichiarato Stefano M. Stoppani, Country Manager di Visa Italia. “Siamo orgogliosi di supportare questi giovani imprenditori a far crescere le loro attività, sia che si tratti di aiutarli ad accedere ai finanziamenti con una soluzione di capitale circolante di piccole dimensioni, sia che si tratti di aiutarli a essere pagati in tempo reale sulla loro carta di debito”.


Visa ha, inoltre, annunciato l’ampliamento della partnership con Pharrell Williams, musicista e regista vincitore di un GRAMMY Award e nominato agli Academy Award, nonché imprenditore e filantropo. Brand Advocate di Visa e protagonista del film “Prodigies”, la società è orgogliosa di collaborare con Pharrell in due delle sue iniziative filantropiche: Black Ambition e YELLOW. Nel 2019 Pharrell ha fondato YELLOW, un’organizzazione no-profit che mira a fornire pari opportunità per i giovani attraverso l’istruzione. Nell’ambito dell’ampliamento della partnership, Visa fornirà strumenti e risorse di inclusione finanziaria e digitale agli studenti di YELLOW, con l’obiettivo di migliorare l’alfabetizzazione finanziaria.


Pharrell ha annunciato la partnership insieme al Chief Marketing Officer di Visa, Frank Cooper III, in occasione del Web Summit, durante il quale hanno discusso di come le aziende e gli individui possano sfruttare la potenza della creator economy. “Visa riconosce da tempo che i creator svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare la cultura che ha un impatto significativo sul commercio”, ha dichiarato Cooper. “Pharrell incarna lo spirito di questi professionisti e, per questo, siamo entusiasti di ampliare la nostra partnership con lui”.


“In quanto creator, artista e filantropo, sono entusiasta di aiutare gli altri a realizzare i propri sogni,” ha affermato Pharrell Williams. “Questa collaborazione ci permetterà di supportare gli studenti e le piccole imprese delle comunità nere e ispaniche, infondendo in loro uno spirito di miglioramento continuo e ispirandoli a lottare ogni giorno per l’eccellenza.” Questi impegni si affiancano al sostegno continuo alla comunità dei creator. L’iniziativa si aggiunge a programmi come “GetP@id”, la social series di Visa in cui gli influencer sostengono e insegnano ai loro allievi come trasformare le loro passioni in denaro, e il primo Creator Summit di Visa. L’evento di due giorni si terrà a Tokyo alla fine di novembre, in collaborazione con leader del settore come Amplify e influencer emergenti. Insieme agli esperti di Visa, gli influencer, sia aspiranti che affermati, impareranno come compiere il passo successivo nel loro viaggio digitale di piccola impresa, compreso il modo migliore per pagare ed essere pagati.

Imprese, Confimitalia: Edlira Kraja nuova Presidente

Imprese, Confimitalia: Edlira Kraja nuova PresidenteRoma, 12 nov. (askanews) – Cambio al vertice per Confimitalia. La Confederazione Imprese Italiane si rinnova completamente a partire dai vertici con l’arrivo della nuova Presidente, Edlira Kraja. Nuova anche la squadra di presidenza composta da Rosalia Panzanella, Presidente Nazionale Aggiunto; Giuseppina Mesiano, Vice Presidente Nazionale; Francesco Spena Barretta, Coordinatore Nazionale; Narcisa Iolena Dita, Tesoriere e Responsabile Amministrativo; Paolo Vesparoli, Responsabile Tecnologie Informatiche e Privacy.


Confimitalia, informa una nota, nasce nel 2016 dall’esperienza ventennale dei suoi fondatori, che consente di affiancare le aziende nella gestione del processo di vita dell’impresa e permettere loro di cogliere le opportunità di sviluppo in un mercato in continua evoluzione e trasformazione. La Confederazione non ha finalità di lucro, e ha come obiettivo lo sviluppo delle condizioni culturali, morali, professionali, giuridiche, economiche degli associati, sul fondamento della libertà, della giustizia nella società e della partecipazione alla risoluzione dei problemi che caratterizzano di volta in volta il confronto tra mercato, impresa, produzione e lavoro. La Confederazione – concepita in pieno spirito di libertà, democrazia, indipendenza politica – si rivolge agli imprenditori di tutti i settori produttivi e a tutti gli organismi imprenditoriali correlati: artigiani, commercianti, ambulanti, PMI, agricoltori, caccia e pesca, operatori del terzo settore, liberi professionisti, consorzi. Si articola in settori di rappresentanza, fra cui: Artigianato, Agricoltura e Agroalimentare, Commercio, Ambiente, Turismo, Terzo Settore, Caccia e Pesca, Servizi, PMI e altri, strutturati in comparti, molto snelli e con responsabilità e compiti certi. I servizi offerti vanno dall’assistenza contrattuale, alla rappresentanza degli imprenditori, formazione e sicurezza, certificazione dei contratti di lavoro, tutela legale, servizi di CAF impresa, vertenze e conciliazioni di lavoro, promozione sociale, assistenza legale, fiscale, societaria, consulenza per i produttori agricoli attraverso gli Sportelli del CAA-SAE Srl, assistenza per la gestione delle Colf e Badanti.


“Confimitalia – spiega la Presidente Kraja – è partner delle imprese. Il nostro motto è ‘Insieme per crescere’, perché vogliamo assistere le imprese in ogni ambito. Assistenza continuativa in materia societaria, amministrativa, legale, della formazione e della sicurezza sindacale e previdenziale, contabile e fiscale, definendo soluzioni che semplificano la pianificazione e il controllo aziendale, al fine di garantire all’imprenditore un vantaggio competitivo, essenziale per cogliere nuove opportunità e innovare continuamente il proprio business con un approccio pratico e diretto, al fine di agevolare e implementare il rapporto con i propri dipendenti nella nuova era digitale”.

Condotte 1880:da acquisizione quota Eurolink 234 unità di personale in più

Condotte 1880:da acquisizione quota Eurolink 234 unità di personale in piùRoma, 8 nov. (askanews) – In riferimento a quanto emerso in merito al valore della quota del 15% del consorzio Eurolink per il ponte sullo stretto, Condotte 1880 precisa che l’allargamento del perimetro della cessione del ramo d’azienda in grandi opere da parte di Condotte in amministrazione straordinaria con la quota del consorzio Eurolink – seguita a una precedente cessione non andata a buon fine – ha comportato oltre che una maggiorazione sul prezzo di acquisto di circa 23 milioni (tra accollo del debito ed esborso in contanti), anche un ulteriore assorbimento del personale per 234 unità.


In particolare, informa una nota, l’acquisizione del ramo aziendale di costruzioni e grandi opere della storica impresa di costruzioni – in amministrazione straordinaria dal 2018 – da parte di Condotte 1880, attraverso Tiberiade Holding della famiglia Mainetti, ha garantito la continuità aziendale ed è avvenuta per 105,7 milioni di euro in unica soluzione (14,2 milioni di euro, attraverso pagamento immediato in denaro e 87,6 milioni mediante accollo di debiti, a cui si vanno ad aggiungere, alla verifica delle condizioni, 3,8 milioni di aggiustamento del prezzo). A questi importi, vanno poi sommati 240 milioni di sostituzione delle garanzie. Inoltre, si precisa che dopo la cessione del ramo, la società, ridenominata Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880 (in breve Condotte 1880) in continuità con la lunga e importante storia dell’impresa di costruzioni, fondata il 7 aprile 1880, deve essere intesa quale soggetto totalmente distinto da “Società italiana per condotte d’acqua in Amministrazione Straordinaria”, che continua invece la gestione commissariale per la liquidazione dei rapporti pregressi.


Si sottolinea, infine, che la cessione del ramo core di Condotte in AS a Condotte 1880 ha garantito l’unità aziendale e l’assorbimento di tutti i livelli occupazionali in carico appunto alla procedura di amministrazione straordinaria per 495 unità, con accollo di tutto il debito relativo ai rapporti di lavoro dei dipendenti in forze e trasferiti, per un costo complessivo stimato nel biennio di oltre 29 milioni di euro e un debito insinuato al passivo di circa 3,9 milioni. Attualmente, tra dipendenti diretti e indiretti, il livello occupazione di Condotte 1880 è di oltre 2.600 persone. Il valore della produzione del secondo semestre 2023 è stato di circa 70 milioni, confermato nel primo semestre 2024.