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Camper Days: il 46% della Gen Z partirebbe per seguire dal vivo tornei e competizioni del cuore

Camper Days: il 46% della Gen Z partirebbe per seguire dal vivo tornei e competizioni del cuoreRoma, 2 apr. (askanews) – Lo sport e il viaggio condividono molti aspetti in comune: entrambi possono rappresentare una “sfida”, essere un’occasione di scoperta ed un modo per creare legami e, oltre ogni barriera culturale, linguistica e geografica. Dai grandi tornei alle competizioni internazionali che spingono i tifosi ad attraversare Paesi e continenti, viaggiare all’insegna della propria passione sportiva è un’esperienza unica che rafforza il senso di comunità. Per questo motivo, informa una nota, in occasione della Giornata internazionale dello sport, che si celebra il 6 aprile, CamperDays – la piattaforma di noleggio camper leader in Europa – ha indagato il connubio tra viaggi e sport attraverso uno studio commissionato all’istituto di ricerca Censuswide . Che si tratti di un weekend in camper per seguire la propria squadra del cuore o di un viaggio all’estero per vivere un evento sportivo dal vivo, sono sempre di più gli italiani, specialmente i giovani, che stanno scegliendo questa modalità di viaggio.


“Il mercato del turismo sportivo è un’industria in forte crescita che unisce l’emozione dello sport all’avventura del viaggio. In questo scenario, il camper assicura numerosi vantaggi: permette di risparmiare sugli alloggi, spesso costosi durante i grandi eventi, e garantisce massima libertà di movimento, consentendo così di seguire più tappe di una competizione. Inoltre offre la possibilità di condividere l’esperienza in compagnia di amici e famiglia. Infine, favorisce la socialità: per esempio, nelle aree di sosta riservate ai camper, spesso situate vicino a palazzetti ed a stadi, si creano vere e proprie comunità di tifosi, accomunati dalla stessa passione sportiva” ha commentato Maximilian Schmidt, Managing Director di CamperDays. Turismo sportivo: un fenomeno in crescita in Italia nel 2025. Sarà proprio per il suo straordinario potere unificante che il 38% del campione dichiara di aver già effettuato un viaggio – sia in Italia sia all’estero – per seguire dal vivo il proprio sport del cuore (44% per gli uomini e 32% per le donne), con un picco tra i Millennial (51%). In particolare, il 29% degli intervistati ha viaggiato solamente nel Belpaese, mentre il 13% ha varcato i confini nazionali per le trasferte sportive. Altrettanto significativo è che il 36% si dice interessato a prenotare una vacanza in futuro per assistere ad un evento sportivo, con maggior interesse da parte delle donne (38%) contro gli uomini (34%). Inoltre, in questo ambito vincono i Gen Z che si dimostrano i più propensi a combinare sport e viaggi con il 46% delle risposte.


La top 5 degli sport che più trainano il settore del turismo Al primo posto figura il calcio, che si conferma il re indiscusso degli sport in Italia, che ottiene il 46%, un dato che sale leggermente al 51% per la fascia tra i 35 e i 55 anni. A seguire il tennis, che sta vivendo un vero e proprio Rinascimento, con il 21% delle scelte: si tratta di uno sport particolarmente apprezzato dalle generazioni meno giovani tanto che la percentuale sale al 24% per gli over 55. In terza posizione, a trainare i viaggiatori in giro per l’Italia e oltralpe sono i motorsport, selezionati dal 13% del campione (con un +17% per la Gen Z). Infine, il nuoto e la pallavolo si posizionano a pari merito al quarto e al quinto posto, con il 10%. Più specificatamente, il nuoto sale al 14% per i Millennial, mentre la pallavolo ha un forte appeal tra la Gen Z con il 19%.


Fuori dalla top 5 ma con risultati comunque rilevanti vi sono il ciclismo (8%), l’atletica leggera (8%), il basket (8% che quasi raddoppia per la Gen Z con il 15%) e gli sport invernali (7%). Con il turismo sportivo in costante crescita ed un interesse sempre maggiore tra le nuove generazioni, viaggiare per seguire il proprio sport del cuore non è più solo una passione, ma un vero e proprio stile di vita. La combinazione tra viaggio e sport sta ridefinendo il modo in cui gli italiani organizzano le proprie esperienze, con un’attenzione crescente alla flessibilità, alla condivisione ed all’autenticità dell’esperienza.

Scalapay: Buy now Pay later ha conquistato Millennials e Gen Z

Scalapay: Buy now Pay later ha conquistato Millennials e Gen ZMilano, 1 apr. (askanews) – Il “Buy now Pay later” risulta oggi fra le modalità di acquisto predilette da Millennials e Gen Z, e in un certo senso questo dato certifica il passaggio verso una nuova flessibilità finanziaria. È quanto emerge da “The State of Shopping 2025”, analisi sviluppata da Scalapay sulla base dei dati forniti da Casaleggio Associati.


“L’innovazione nei metodi di pagamento, la fiducia digitale e l’esperienza d’acquisto personalizzata sono oggi elementi chiave per conquistare i consumatori – ha dichiarato Simone Mancini, CEO di Scalapay – Il nostro impegno è supportare retailer e consumatori con soluzioni che rendano lo shopping più accessibile e sicuro, rispondendo alle nuove abitudini di consumo”. Ma questa non è la sola trasformazione occorsa nella stagione 2024. Lo shopper diventa sempre più selettivo e prudente, favorendo una vera e propria “riscrittura delle regole del retail”: se l’accelerazione digitale accresce da una parte l’accessibilità di esperienze e beni di consumo, dall’altra le persistenti incertezze economiche ridimensionano le aspirazioni del consumatore. Tornano quindi a guadagnare appeal l’alternativa low-cost, così come il lusso second-hand e, proprio perché le modalità di acquisto appaiono sempre più fluide, la conferma dell’autenticità dei marchi dev’essere oggi assolutamente garantita in caso di spesa mirata.


Le statistiche tracciano una rotta chiara: l’anno scorso il 65% dei consumatori ha privilegiato brand economici, mentre il 57% ha cercato sconti online. Privacy e autenticità rappresentano ora due pilastri dell’acquisto, indispensabili per far fronte alle truffe alimentate da AI e Deepfake: per il 79% dei consumatori sono una delle principali preoccupazioni durante lo shopping, al cui centro torna l’esperienza d’acquisto in negozi fisici dove scovare le occasioni di persona, ma rispetto al quale guadagna terreno anche la modalità e-commerce (con un valore complessivo dei ricavi pari a 607 miliardi di euro, destinati a raggiungere i 938 miliardi di euro nel 2029). In Italia, nel 2024, la community di Scalapay risulta ben equilibrata essendo formata al 54% da donne e al 46% da uomini, con una netta preponderanza della fascia di consumatori d’età 18-34 anni, dunque giovani e nativi digitali, ma il valore medio degli ordini (AOV) raggiunge il suo picco nella fascia 35-44 anni, con uno scontrino medio leggermente superiore di 135 euro e di ben 482 euro nei viaggi. A ogni livello i volumi di vendita maggiori sono rappresentati dai viaggi (22,8% della spesa totale), oltre che dalla moda (18,3%), con una netta preferenza per mezzi finanziari che garantiscano il controllo immediato della spesa: le carte prepagate (45%) prevalgono sulle carte di debito (36%), riducendo notevolmente il ricorso alle carte di credito (19%).


I consumatori più dinamici sono concentrati in particolare in tre regioni, Lombardia (15% del totale), Campania (13%) e Lazio (11%), con i rispettivi capoluoghi alla guida delle attività di consumo. Le tendenze del mercato italiano risultano confermate dal mercato francese, dove la base utenti di Scalapay nel 2024 è prevalentemente giovane, con Millennials e Gen Z al vertice della classifica degli shopper (scontrino medio di 114 euro, ma pari a 355 euro per i viaggi), orientati però al pagamento con carte di debito (91%), nonché a spese nel segmento Abbigliamento&Bellezza. Anche in Spagna il potere d’acquisto è maggiore nella fascia 25-34 anni e, come in Italia, il viaggio rappresenta la prima voce di consumo con uno scontrino medio di 346 euro, privilegiando come strumento d’intermediazione le carte di debito. Meglio di altri comparti, il viaggio mette in luce le maggiori affinità comportamentali dei tre principali mercati analizzati dal momento che gli acquirenti in Italia e Francia si distribuiscono equamente tra le fasce d’età 25-34 anni, rispettivamente il 27% e il 31% del totale, e 35-44 anni, pari al 23% e al 24% del totale. La Spagna mostra un profilo addirittura più giovane, con il 30% degli acquirenti nella fascia 25-34 anni e il 26% tra i 35-44 anni. Per quanto riguarda lo scontrino medio, in Italia e Spagna sono gli operatori turistici a registrare le spese più elevate, mentre in Francia il primato va alle prenotazioni legate ai trasporti. In tutti e tre i mercati, le ricerche di viaggio si concentrano principalmente su voli e hotel.


La tendenza più significativa riguarda l’affermazione della cosiddetta “era dei destination dupes”, mete cioè analoghe a quelle tradizionalmente più popolari (e sovraffollate), ma in grado di garantire ancora esperienze autentiche, soprattutto attraverso pacchetti immersivi. Se al Nord, ad esempio, si manifesta nel privilegiare il mare della contea inglese del Norfolk rispetto a quello della Cornovaglia, nel Sud è ancora l’Albania a guadagnare terreno sulla Croazia. Per via delle alte temperature estive, cresce inoltre la domanda di “coolcation” verso la Scandinavia o addirittura in aree artiche, con prenotazioni per Finlandia e Norvegia in aumento del 26%, ma il vero boom è rappresentato dal “turismo nostalgico”: il passato non è più solo un ricordo, ma una destinazione che coincide con i luoghi dove è stato possibile assistere a concerti memorabili come quelli più recenti di Taylor Swift, ma anche di icone anni ’90 come gli Oasis o Eminem, o legati a personaggi della cultura pop quali Harry Potter e in generale del mondo del cinema. Il 29% dei viaggiatori nella fascia 25-35 anni, inoltre, ha programmato trasferte per assistere a eventi sportivi, dalle Olimpiadi di Parigi a tornei di Wimbledon o alla Ryder Cup, confermando una tendenza in fortissima crescita. Tre le linee di sviluppo previste per l’immediato futuro: iper-personalizzazione, esperienze immersive e scelte sostenibili, guidate da investimenti in tecnologie anti-frode per costruire ecosistemi digitali sicuri, scelte di dupes e resale come bilanciamento a un iperlusso sempre meno accessibile, oltre che riconoscimento dell’Intelligenza Artificiale quale strumento ideale per identificare i prodotti più in linea col proprio profilo. Grazie all’approccio digitale alla spesa e alle possibilità di dilazionamento dei costi, Scalapay risulta sempre più in linea con le esigenze di mercato dei nuovi consumatori, tanto in Italia quanto nei mercati esteri.

FIMAA-Confcommercio, Welcome Agent essenziale per strutture ricettive

FIMAA-Confcommercio, Welcome Agent essenziale per strutture ricettiveRoma, 20 mar. (askanews) – “La figura del Welcome Agent è al momento l’unica in grado di identificare correttamente gli ospiti di una struttura ricettiva extra-alberghiera, assicurando gli obiettivi richiesti dal Ministero degli Interni con la circolare del 18 novembre scorso”. Lo ha detto Alessandro Simonetto, Vicepresidente di FIMAA Italia con delega all’internazionalizzazione e allo sviluppo del comparto turistico, intervenendo alla riunione con le associazioni di categoria convocata dal Gabinetto del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che si è appena conclusa.


Con la circolare dello scorso novembre, si legge in una nota, il Viminale ha evidenziato la “necessità di attuare stringenti misure finalizzate a prevenire rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica in relazione all’eventuale alloggiamento di persone pericolose e/o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche”. Secondo il Ministero, in particolare, l’identificazione degli ospiti non deve avvenire “mediante trasmissione informatica delle copie dei documenti”, ma si deve accertare “l’identità degli ospiti mediante verifica de visu della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti”. “Oggi – prosegue Simonetto, – un numero consistente di agenti immobiliari offrono servizi al settore dell’extra alberghiero turistico, e di fatto quindi operano già come Welcome Agent. Quando ricoprono questo ruolo assicurano tutta la professionalità propria dell’agente immobiliare, categoria che invece è pienamente regolamentata. Conoscono infatti tutte le operazioni di check-in, check-out e di incoming, e non solo, e possono quindi svolgere adeguatamente i controlli previsti dalla normativa antiterrorismo. Lo stesso non avviene quando a svolgere il ruolo di Welcome Agent è una società di servizi o un altro intermediario”.


Il Vicepresidente di FIMAA Italia con delega all’internazionalizzazione e allo sviluppo del comparto turistico è anche intervento sulla necessità di identificare – e quindi accogliere – di persona gli ospiti. “Se dispone dell’opportuna tecnologia – ha detto Simonetto, – l’agente immobiliare può anche effettuare il check-in da remoto. Anche a distanza, infatti è in grado infatti di svolgere l’identificazione biometrica degli ospiti alloggiati. Per inciso, il Ministero del Turismo ha dato vita circa un anno fa alla Banca Dati delle strutture ricettive, imprimendo un’evidente spinta in avanti per l’automatizzazione delle operazioni di accoglienza. L’obiettivo principale ovviamente deve essere quello di garantire l’ordine pubblico, e quindi è necessario adottare tutte le misure possibili per identificare le persone che possono creare disordini o situazioni di pericolo – ha concluso il Vicepresidente di FIMAA Italia. – Ma un agente immobiliare, con il supporto di una tecnologia adeguata, è in grado di assicurare che questo obiettivo venga perseguito anche effettuando il check-in da remoto”.

CartOrange lancia la sua IA per consulenti turistici e viaggiatori

CartOrange lancia la sua IA per consulenti turistici e viaggiatoriMilano, 11 mar. (askanews) – CartOrange, la più grande azienda in Italia di consulenti di viaggio, ha presentato Lysa, l’innovativa intelligenza artificiale progettata per sostenere e migliorare il lavoro delle proprie persone.


“CartOrange – ha detto ad askanews Gianpaolo Romano, amministratore delegato del gruppo – ha voluto creare il primo tool di intelligenza artificiale per consentire alla rete vendita dei consulenti di viaggio di potere semplificare il proprio lavoro e incrementare la propria performance e moltiplicare i propri risultati di vendita. Perché CartOrange fa questo? Perché oggi noi riteniamo che nessuna attività possa essere svolta senza un potenziamento da parte dell’intelligenza artificiale. Riteniamo che il consulente di viaggio rimanga centrale nella sua capacità di fornire il tocco umano, la relazione, il calore nella consulenza di viaggio. Ma oggi la tecnologia consente di essere potenziato, essere migliorato nella propria professionalità. e nella propria tempistica di lavoro, grazie proprio a un tool di intelligenza artificiale al quale oggi noi in CartOrange abbiamo dato il nome Lysa, perché viene proprio dal greco e riassume la capacità di sciogliere, di trovare soluzioni e in questo senso riteniamo che la nostra rete vendita potrà più facilmente trovare le soluzioni appropriate per i nostri clienti utilizzando anche questo nuovo strumento che la tecnologia ci mette a disposizione”. Il nome Lysa viene dall’antico greco “lysis”, che indica l’azione dello sciogliere, del dissolvere quanto fa resistenza od ostacolo, quindi del produrre soluzione. Ma Lysis è anche il titolo di un dialogo del filosofo Platone dedicato al valore dell’amicizia, la philia, che nella sua espressione più alta manifesta vicinanza e partecipazione alla vita della persona cara senza necessità di presenza fisica, né di condizionamento delle sue scelte come avviene invece nell’amore non filosofico. Lysa interviene infatti in quattro ambiti ben definiti, col fine di semplificare il lavoro umano e aumentarne sia la produttività che la redditività: supporto alla formazione turistica, assistenza nella creazione dei preventivi, assistenza operativa e coaching commerciale.


Che si tratti di un viaggio in Vietnam, così come nel Bhutan, l’IA di CartOrange è in grado di fornire immediatamente informazioni di qualsiasi genere sulla destinazione d’interesse, arrivando a dettagliare anche quali siano i tour operator partner, i voli di collegamento e i trasporti a disposizione, nonché ogni singola voce economica riguardante l’offerta. Un po’ come avere al fianco la miglior assistente che ci si possa augurare: sempre “sul pezzo”, informata su tutto, rapida e precisa nelle risposte, ma mai invasiva durante il confronto fra consulente e viaggiatore. Nel caso in cui le richieste dovessero risultare estremamente complesse o inusuali, Lysa può trasformarsi da buddy secretary a travel facilitator, supportando pure la realizzazione di proposte di viaggio personalizzate. Formata su un database di oltre 15mila viaggi CartOrange, con grande semplicità riesce a individuare hotel, mezzi di trasporto o attività su misura per il cliente entrando in dialogo con lui e il consulente a seconda delle richieste sottoposte. Il know-how di Lysa non proviene infatti da ricerche e rielaborazioni generiche, bensì da un patrimonio di conoscenze già sviluppate con metodologia efficace e perfettamente adeguata ai valori etici dell’azienda.


Aiuto ancor più apprezzato da entrambi è sicuramente quello offerto a livello operativo. L’Intelligenza Artificiale di CartOrange dimostra la sua notevole efficacia non solo nella gestione delle richieste del cliente, ma anche nella risoluzione delle problematiche amministrative o nel garantire un monitoraggio puntuale delle procedure aziendali, in modo tale da “fluidificare” il lavoro quotidiano del consulente di viaggio; snellisce cioè i tempi delle fasi più burocratiche e non focalizzate sulle immediate necessità del cliente. Nel condividere ogni fase dell’attività del consulente di viaggio, l’applicazione contribuisce a migliorare sia la comunicazione che la capacità di negoziazione, esercitando indirettamente una forma di coaching commerciale quotidiano: si riducono i tempi morti di ricerca o verifica, vengono chiariti concetti meno lineari, cresce la trasparenza su costi e prezzi dell’offerta con conseguente miglioramento dell’immagine professionale.


CartOrange ha voluto riservare allo sviluppo di Lysa uno degli investimenti più importanti della propria storia, dal momento che non riguarda la semplice integrazione di un software sofisticato all’attività di consulenza, ma muove dal desiderio di far evolvere la pratica stessa della consulenza verso un approccio ancor più personalizzato: moltiplicando efficacia e creatività, lo scarto fra ideale e reale presente nel viaggio non può che assottigliarsi progressivamente, favorendo, sia sul piano della tecnologia che delle risorse umane, potenziamenti dell’offerta calibrati con precisione di volta in volta maggiore.

Revisione Direttiva Pacchetti, associazioni Turismo si oppongono

Revisione Direttiva Pacchetti, associazioni Turismo si oppongonoMilano, 11 mar. (askanews) – Le associazioni di categoria AIAV, Aidit Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, Fiavet Confcommercio, FTO e Maavi hanno scritto una nota congiunta a tutti gli eurodeputati italiani, al presidente Ue, alla presidenza del Consiglio dei ministri italiana, al ministero del Turismo ed a ECTAA in merito al Draft Report dello scorso 25 febbraio dell’eurodeputato Alex Agius Saliba, relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti. In una nota le associazioni del turismo notano che nei mesi scorsi la proposta di revisione della Commissione pubblicata lo scorso novembre è approdata a soluzioni di compromesso a seguito delle interlocuzioni delle associazioni di categoria con il Governo italiano, tramite il ministero del Turismo, e a seguito del negoziato avvenuto tra la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione, votata poi dal COREPER a dicembre 2024.


In questa occasione – secondo le associazioni del turismo – erano stati eliminati dal testo gli elementi più discutibili, che rendevano la proposta inattuabile per il mercato, mantenendo un equilibrio tra gli interessi dell’industria turistica e quelli dei consumatori. “Tra gli emendamenti proposti nella relazione del deputato Saliba, che sono contestati dalle associazioni – si legge nella nota – vi è principalmente l’articolo 5 bis della direttiva che vorrebbe reintrodurre, rispetto alle bozze del precedente negoziato, il limite del 25% per gli acconti dei pacchetti turistici e la richiesta del saldo non prima di 28 giorni dall’inizio del pacchetto stesso, nonché la facoltà per ogni Paese membro dell’Unione europea di imporre la costituzione di un conto vincolato per gli acconti dei consumatori. Questo uniformerebbe a livello europeo i termini economici di vendita dei pacchetti, violando, di fatto, la libera concorrenza di mercato. Ma l’aspetto più preoccupante è quello economico: molti operatori non sarebbero in grado di gestire l’advanced booking, divenuta una leva essenziale al mercato turistico odierno, e quasi tutti avrebbero difficoltà finanziarie nello sviluppo del proprio business potendo incassare il saldo di ciò che hanno venduto solo a 28 giorni dalla partenza, anticipando di propria tasca le spese che sono a tutti gli effetti del consumatore”. Preoccupante secondo le associazioni anche l’ipotesi dell’apertura di un conto vincolato, un ulteriore onere, che si somma a quello cui già sono tenuti gli operatori del turismo organizzato che prestano garanzia per insolvenza e fallimento con un fondo che già copre il rischio dei consumatori.


Altro aspetto già segnalato in precedenza dalle associazioni è l’ipotesi di recesso per circostanze straordinarie per il quale non è proposto alcun emendamento che specifichi che queste circostanze sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie etc, con il rischio che potrebbe essere interpretato come ricomprendente qualsiasi ipotesi di impedimento personale del consumatore. Inoltre, viene proposto l’inserimento di un nuovo comma nell’articolo 12 che prevede la possibilità di annullare il viaggio con il rimborso integrale dei pagamenti effettuati in virtù di un avviso di sicurezza dell’Autorità – “official travel warning” – emanato 28 giorni prima del viaggio. Si apre, infine, in questa revisione, anche una nuova ipotesi di gestione dei reclami con obbligo di risposta entro 21 giorni, con sanzioni pecuniarie spropositate che arrivano fino al 4% del fatturato annuo dell’operatore turistico. Secondo le associazioni questa revisione è ispirata a esigenze sorte in occasione di eventi straordinari, come la pandemia Covid 19 o il fallimento di Thomas Cook, che non rappresentano un parametro equo e indicativo delle dinamiche ordinarie del mercato dei pacchetti turistici.


Le misure proposte aggraverebbero l’intero settore, e in particolare le piccole e medie imprese che sono il tessuto economico del comparto in Italia e di altri Paesi, favorendo invece i big player con cospicue capacità finanziarie, spesso non europei, che finirebbero per minare l’industria del turismo organizzato nei Paesi membri. Le associazioni invocano quindi una immediata “levata di scudi” dei nostri europarlamentari e dei vertici politici del nostro Governo e di quello dell’UE per la discussione in corso a Bruxelles, che si dovrebbe chiudere il voto finale del Parlamento il 26 giugno del 2025, confidenti dell’impegno trapelato da parte del Ministero del Turismo di lavorare nella direzione di una conclusione equa e sostenibile per imprese e consumatori.

Parchi divertimento, Anac semplifica l’acquisto di servizi per gite e campus di importo non significativo

Parchi divertimento, Anac semplifica l’acquisto di servizi per gite e campus di importo non significativoRoma, 7 mar. (askanews) – Si sblocca la vicenda legata alla normativa sui micro affidamenti, che dallo scorso autunno aveva congelato l’organizzazione di gite scolastiche, viaggi di istruzione e altre attività ludico/ricreative. Rispondendo ad un quesito dell’Associazione Parchi Divertimento Italiani, in rappresentanza di circa 250 parchi a tema, acquatici, faunistici e avventura, l’ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione – ha confermato la semplificazione delle regole per i micro affidamenti, specificando che “per importi fino a 5.000 euro non esiste obbligo di acquisto tramite MEPA e che è possibile utilizzare, fino al 30 giugno 2025, l’interfaccia web dell’Autorità”.


Una boccata di ossigeno, all’avvio della stagione 2025, per i parchi, che ogni anno ospitano circa 600.000 ragazzi tra viaggi di istruzione e campus estivi, ma anche per cinema, teatri, musei e altre realtà simili, oltre che naturalmente per gli istituti scolastici e gli altri enti pubblici che organizzano questo genere di attività. Una semplificazione attesa da migliaia di organizzazioni e anche dalle segreterie scolastiche. Dal 2023 l’Agenzia Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha reso obbligatorio l’utilizzo della piattaforma MePA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) per le gite scolastiche, imponendo anche per piccoli acquisti l’adozione di una procedura complessa, pensata per i grandi appalti. Ora, grazie a questa precisazione ottenuta dall’ANAC, i micro acquisti per biglietti relativi a spettacolo e cultura sono svincolati da tali obblighi, con un alleggerimento del carico burocratico.


Luciano Pareschi, presidente della Associazione Parchi Permanenti Italiani, dichiara: “Siamo soddisfatti delle risposte ottenute e siamo consapevoli che questa decisione darà un nuovo impulso al settore dei parchi, in particolare a quelli più piccoli disseminati sul territorio. Le gite sono un momento di aggregazione e di arricchimento culturale per i ragazzi e gli studenti, ma per noi sono anche un business del valore di 15 milioni di euro all’anno, che si aggiunge ad un indotto non trascurabile, composto da trasporti, ristorazione e, in alcuni casi, alberghi”.

L’ostello cresce: per a_o Hostels un 2024 con numeri da record

L’ostello cresce: per a_o Hostels un 2024 con numeri da recordMilano, 4 mar. (askanews) – a&o Hostels, la più grande catena di ostelli in Europa, ha superato nel 2024 a livello di risultati il primato stabilito nell’anno precedente. Con una forte crescita anno su anno, a&o Hostels ha registrato 6,2 milioni di pernottamenti (2023: 6,1 milioni), 2,8 milioni di ospiti (2023: 2,7 milioni) e 232,4 milioni di euro di fatturato (2023: 217 milioni di euro). Oltre a un aumento del fatturato, del numero di ospiti e dei pernottamenti, a&o Hostels ha aperto tre nuove strutture nel 2024 per supportare un anno eccezionale per l’azienda, tra cui: Brighton, Anversa e Bruxelles. a&o Hostels ha anche inaugurato ufficialmente a&o Firenze Campo di Marte a Firenze nel febbraio 2025 e ha annunciato la prevista costruzione del nuovo a&o Heidelberg per guidare un’ulteriore crescita.


“Stiamo entrando nel nostro 25esimo anniversario – ha dichiarato il fondatore e CEO di a&o Hostels Oliver Winter – forti e fiduciosi, con una performance finanziaria e operativa da record. Una crescita intelligente e dinamica che crea e fornisce valore sostenibile rimane la nostra strategia anche per il futuro. Il 2024 ha rappresentato una crescita costante e ha superato i risultati record del 2023, rendendo questo il migliore anno della nostra storia. Mentre celebriamo il nostro 25esimo anniversario, iniziamo l’anno con forza e sicurezza, pronti per generare una crescita sostenibile a lungo termine”. La catena low cost con sede a Berlino celebra infatti nel 2025 il 25esimo anniversario, avendo aperto il suo primo ostello a Berlino Friedrichshain nella primavera del 2000. Oggi a&o Hostels impiega in tutta Europa oltre 1.000 dipendenti provenienti da oltre 50 nazioni. “Il quarto di secolo di a&o Hostels non rappresenta soltanto la crescita a 42 strutture dal 2000. Ci siamo evoluti e abbiamo creato un prodotto low cost che è attraente sia per i viaggiatori che per gli investitori, elevandolo a un nuovo livello”, ha aggiunto Winter.


In collaborazione con i proprietari StepStone Group e Proprium Capital Partners, a&o Hostels sta inoltre investendo 500 milioni di euro in ampliamento, ristrutturazione e modernizzazione. “Non vediamo l’ora di continuare a supportare il significativo potenziale di crescita a lungo termine che a&o Hostels possiede come azienda e marchio best-in-class nel settore”, ha detto Philipp Westermann, Partner presso Proprium Capital Partners. Le aree metropolitane europee e le destinazioni più gettonate rimangono l’obiettivo principale per l’espansione. Il progetto più recente, a&o Heidelberg, comprenderà 118 camere in un edificio di cinque piani. Il sito è stato acquisito e la costruzione inizierà nella primavera del 2025, con l’apertura prevista per la fine del 2026.


I viaggiatori di gruppo rimangono il target principale di a&o Hostels, rappresentando il 38% della quota di ospiti. Con ampie ottimizzazioni del sito web che migliorano le prenotazioni di gruppo, il 40% di tali prenotazioni ora avviene direttamente con un soggiorno medio di tre notti. Parallelamente, il soggiorno medio per i viaggiatori individuali è leggermente diminuito da 1,9 a 1,8 notti nel 2024. L’adozione di Mobile Key è in crescita con il 5% degli ospiti che utilizza il proprio telefono come chiave della stanza per la prima volta nel 2024. Queste le statistiche chiave del gruppo: Pernottamenti di gruppo: 37,8% della quota totale Sessioni di chatbot: 142.023 (crescita significativa da 85.000 nel 2023) Download dell’app: 450.000 (250.000nel 2023) Abbonamenti all’a&o Club: circa 200.000 entro fine anno Pernottamenti in dormitori femminili: 112.000 (95.000 nel 2023)


Dopo dieci anni di impegno e lavoro continui per la sostenibilità, in cui a&o Hostels ha ridotto del 78% le emissioni di carbonio per pernottamento, l’azienda continua a spingere per iniziative ecosostenibili. Il CEO Oliver Winter sottolinea: “Stiamo rafforzando il nostro impegno e stiamo facendo investimenti mirati per la sostenibilità interna”. L’attenzione è rivolta agli investimenti diretti piuttosto che alle misure di compensazione, tra cui: aumento dell’utilizzo di energia elettrica rinnovabile; riduzione dello spreco alimentare; catene di fornitura ottimizzate e maggiore coinvolgimento sociale e culturale. Iniziative educative come a&o educare e art&o saranno ulteriormente ampliate, con audit e certificazioni indipendenti intensificate. La task force ESG interna continua i suoi sforzi e Winter è convinto che “Tutti dovrebbero contribuire a integrare la sostenibilità in ogni attività. Ciò garantisce che i viaggi rimangano accessibili e convenienti in futuro con un impatto positivo”. “Everyone can travel” è il principio guida di a&o Hostels dalla sua fondazione, rendendo i viaggi accessibili a chiunque. L’età media degli ospiti è di 18-24 anni e quasi il 50% delle prenotazioni viene effettuato direttamente tramite i canali di a&o. L’app di a&o Hostels ha registrato la crescita più elevata tra i canali di prenotazione, con il 70% delle prenotazioni dirette online effettuate tramite smartphone.

Italiani in viaggio: il trend 2025 è il safari hopping

Italiani in viaggio: il trend 2025 è il safari hoppingRoma, 27 feb. (askanews) – Per affrontare al meglio i mesi più freddi ed impegnativi dell’anno, può essere d’aiuto guardare al futuro e focalizzarsi sui piani del 2025, a partire dai viaggi. Questo periodo, infatti, rappresenta il momento ideale per sognare nuove mete e pianificare con cura le prossime avventure, approfittando delle tariffe più vantaggiose e delle migliori offerte disponibili. Ma come stanno affrontando gli italiani l’organizzazione delle vacanze del 2025?


CamperDays – la piattaforma di noleggio camper leader in Europa – ha commissionato una ricerca a Censuswide per svelare i travel predicts per i prossimi mesi. I dati rivelano un equilibrio sorprendente: emerge una dicotomia tra pianificazione e istinto, con un occhio sempre più attento alle esperienze autentiche. Proprio in questa direzione si inserisce il safari hopping, la tendenza di viaggio del 2025 che unisce esplorazione e libertà, offrendo una perfetta armonia tra organizzazione e avventura. Abitudini di prenotazione: vincono gli early bird soprattutto in vista dell’estate. Gli italiani mostrano una netta preferenza per la prenotazione anticipata delle vacanze, tanto che quest’opzione ha ottenuto oltre il 52% delle preferenze del campione. Più nel dettaglio, il 32% organizza i propri viaggi con 2-3 mesi di anticipo, un 19% prenota ben 4-6 mesi prima della partenza (la coorte generazionale dei più giovani vince il premio di generazione “early bird”, con il 22% delle preferenze). Il 20% prenota un mese prima, mentre solo il 7% opta per i last minute, prenotando la settimana precedente al viaggio.


Le ferie estive sono quelle che più frequentemente vengono programmate in anticipo (59%), con un picco al 65% per i rispondenti tra i 45 e i 50 anni; in seconda posizione (18%) si posiziona chi prenota la maggior parte dei suoi viaggi in anticipo, che siano lunghi o brevi, a prescindere dal periodo dell’anno, ed in terza posizione vi sono i ponti in occasione di festività (10%), pianificati con particolare anticipo dalla Generazione Z (19%). Solo una piccola minoranza dichiara invece di organizzare con largo anticipo le vacanze invernali (4%), di Pasqua (3%) o di Capodanno (2%). Meno spese e più libertà organizzativa: le motivazioni dietro alle prenotazioni anticipate. Secondo la ricerca, le ragioni principali che spingono gli italiani a prenotare con largo anticipo le proprie vacanze riguardano soprattutto il risparmio economico, complice anche l’inflazione e il caro vita. Nello specifico: il 35% lo fa per ottenere offerte migliori su voli e alloggi, mentre il 33% teme rincari sotto data. Un ulteriore 23% vuole beneficiare di sconti o promozioni sulle prenotazioni anticipate, mentre il 20% vede nella programmazione un’opportunità per avere più tempo per pianificare meglio le attività che svolgerà in vacanza. Altri motivi rilevanti includono la sicurezza di trovare disponibilità anche in destinazioni popolari e gettonate (17%) e la volontà di evitare lo stress dell’ultimo minuto (16%).


“Serendipity traveller” o pianificatori incalliti? La vacanza ideale è un mix di entrambi. I risultati dello studio evidenziano poi una divisione quasi equa tra chi ama l’organizzazione nei minimi dettagli e chi preferisce la spontaneità. Più specificatamente, un 19% si definisce un “serendipity traveller” a tutto tondo in quanto amante della libertà e della flessibilità, mentre un 15% si considera un “serendipity traveller” per riuscire a scoprire gemme nascoste e vivere come le persone del posto. Un 16% segue un itinerario strutturato per non perdersi nulla della meta prescelta, mentre un 11% dichiara di pianificare per ridurre il proprio stress. Infine, la pianificazione meticolosa è apprezzata da chi ama vacanze basate su interessi specifici (8%) Nel mezzo si posizionano coloro (11%) che pianificano per la maggior parte dei giorni, ma si tengono un giorno all’insegna della spontaneità o chi pianifica l’essenziale, ma lascia poi spazio all’avventura (16%). Interessanti in questo senso anche le differenze generazionali: la Generazione Z si dichiara in prevalenza un mix tra pianificatori e amanti delle avventure spontanee (19%), mentre tra i Millennial (23%) e la Generazione X (20%) la flessibilità è la priorità. I Baby Boomer, invece, si avvicinano ai più giovani, con il 18% che cerca un equilibrio tra programmazione e avventura.


Il safari, un sogno per giovani avventurosi. Passata “l’aurora-mania”, anche per questioni di tempistica, è il safari che emerge come un’opzione particolarmente affascinante per i viaggiatori più giovani che sognano questa modalità di viaggio in quanto immersiva e fuori dagli schemi. Il 15% dei rispondenti Zoomer lo indica come esperienza di viaggio del cuore per quest’anno, mentre la percentuale scende al 12% per i Millennial e la Generazione X. Tra i Baby Boomer, solo il 6% considera il safari come la vacanza perfetta del 2025. “I risultati della ricerca confermano quanto la pianificazione delle vacanze sia un elemento fondamentale per i viaggiatori italiani appartenenti a tutte le generazioni. Sono però numerose anche le persone che cercano flessibilità e avventura nei propri viaggi, dimostrando come il concetto di vacanza si stia evolvendo. Il crescente interesse per esperienze immersive come il safari tra i più giovani evidenzia poi una propensione verso viaggi non convenzionali, in cui il camper rappresenta un’opzione ottimale per esplorare in totale libertà. La nostra piattaforma digitale di noleggio risponde perfettamente a queste esigenze, offrendo sia soluzione per chi pianifica nei minimi dettagli, sia per chi ama lasciarsi ispirare dall’ultimo minuto” commenta Maximilian Schmidt, Managing Director di CamperDays.

Il Twiga è di Leonardo Maria Del Vecchio, nasce il gruppo Lmdv Hospitality

Il Twiga è di Leonardo Maria Del Vecchio, nasce il gruppo Lmdv HospitalityMilano, 24 feb. (askanews) – Il Twiga di Flavio Briatore da oggi è ufficialmente di Leonardo Maria Del Vecchio, erede dello scomparso fondatore di Luxottica. A pochi mesi dall’annuncio, Lmdv Hospitality group, la nuova capogruppo per il business dell’accoglienza nella holding di Del Vecchio junior, ha ufficializzato l’acquisizione del 100% dei lussuosi locali di Briatore, rafforzando la propria presenza nel settore della ristorazione e dell’hospitality.


Dalla fusione tra Triple Sea Food (che detiene i tre brand Casa Fiori Chiari, Trattoria del Ciumbia e Vesta) e Twiga (parte del gruppo Majestas di Flavio Briatore e Francesco Costa), ha spiegato la società, nasce il gruppo Lmdv Hospitality che gestirà l’intero business dell’ospitalità per Lmdv Capital avviando un piano di espansione.Il passaggio di mano nella gestione sarà connotato da “una completa trasformazione” dei locali Twiga, per realizzare la quale sono stati ingaggiati l’architetto Stefano Belingardi, per le location di Montecarlo e Porto Cervo, e lo studio Fanti Bozzetti Menegon per Forte dei Marmi. A Forte dei Marmi, l’attuale ristorante Vesta si trasferirà all’interno del Twiga, mentre il precedente spazio che lo ospitava diventerà il nuovo stabilimento balneare Casa Fiori Chiari. In Sardegna, l’ex Billionaire verrà convertito in un nuovo Twiga, all’interno del quale sorgeranno due ristoranti: Casa Fiori Chiari e Vesta. Anche Montecarlo e Baia Beniamin vedranno l’inserimento del brand Vesta come ristorante all’interno dei Twiga, consolidando la sinergia tra i marchi del gruppo. In questa strategia di rafforzamento e sinergia tra i brand rientra anche l’apertura a settembre di un nuovo Twiga a Milano, una mossa che espande la presenza del gruppo nel capoluogo lombardo.


Con l’acquisizione del Twiga il gruppo conta oltre 600 dipendenti e un fatturato aggregato di 50 milioni, che, con il piano di espansione, potrà arrivare a 60 milioni nell’arco di un anno.“L’acquisizione del gruppo Twiga rappresenta un passo fondamentale per la crescita di Lmdv Hospitality. Questo progetto non è solo un investimento, come il Twiga non è solo un brand, ma un impegno a valorizzare e ridefinire l’hospitality in Italia e all’estero” ha dichiarato Leonardo Maria Del Vecchio, presidente di Lmdv Capital e di Lmdv Hospitality


“Twiga è stata un’icona dell’intrattenimento di lusso e uno dei brand più prestigiosi del nostro gruppo. Oggi è arrivato il momento di affidarlo a una realtà capace di valorizzarne il futuro con una visione ambiziosa e strutturata – dichiara Flavio Briatore – Lmdv Hospitality ha il potenziale per portare Twiga a un nuovo livello, rispettandone il Dna e aprendo la strada a nuove opportunità di crescita. Auguro a Leonardo Maria e al team di Triple Sea Food un futuro ricco di meritati successi”.“Con questa acquisizione e l’apertura di Twiga Milano raggiungeremo il traguardo di 10 location già nel 2025 – ha spiegato Davide Ciancio Ceo di Triple Sea Food – puntando a superare i 50 milioni di euro di ricavi complessivi. Ma i numeri che contano davvero per noi sono quelli delle persone: con oltre 600 professionisti al lavoro, stiamo creando un gruppo italiano capace di competere su scala internazionale. Il futuro è già in cantiere, e il 2026 ci vedrà protagonisti con nuove aperture e nuove sfide”.


Marco Talarico, amministratore delegato di Lmdv Capital, è anche l’amministratore unico di Lmdv Hospitality. “Dopo aver costruito un’identità solida con Triple Sea Food, fondata su qualità e innovazione – ha commentato – ora acceleriamo il nostro percorso con l’integrazione di Twiga, icona del luxury entertainment. Questa operazione non è una semplice acquisizione, ma l’inizio di una nuova era: ristorazione, intrattenimento e lifestyle si fondono per creare destinazioni iconiche, in grado di dettare tendenze e attrarre un pubblico internazionale. Presto la Versilia vivrà una trasformazione epocale e nuove aperture rafforzeranno la nostra presenza su scala globale. Stiamo costruendo qualcosa di unico: un gruppo italiano che non si limita a crescere, ma che punta a essere un riferimento nel panorama internazionale dell’hospitality.” 

Bwh Hotels Italia & Malta: in 2024 stima fatturato aggregato 377 mln

Bwh Hotels Italia & Malta: in 2024 stima fatturato aggregato 377 mln

Roma, 20 feb. (askanews) – BWH Hotels Italia & Malta inaugura il 2025 con risultati di rilievo: il 2024 si è chiuso infatti con una stima di fatturato B&B lordo degli hotel del Gruppo di 377 milioni. Il tasso di occupazione medio annuo ha raggiunto il 74%, mentre il prezzo per camera ha registrato un incremento medio del 3,8%, riferito alle 170 strutture del Gruppo.


Le performance del 2024 sono state in crescita costante rispetto all’anno precedente, con ampio superamento dei livelli pre-pandemia. In particolare, L’ADR (prezzo medio camera) ha segnato un incremento del 3,8% rispetto al 2023, con alcune eccellenze a livello di destinazioni: Roma (+7,8%), Padova (+7,1%), Firenze (+5,6%), Torino (+5,6%), città del Friuli (+5,5%), Mestre (+4,7%) e Napoli (+4,5%). Il RevPar (fatturato per camera disponibile) è aumentato mediamente del 2,7% rispetto al 2023, sempre registrando eccellenze nelle località regional del Veneto (+11%) e del Lazio (+8%) e nelle città di Verona (+5,2%), Siena (+4,9%), Bologna (+4,6%) e Venezia (+4,5%). I valori pre-Covid sono ampiamente superati già dallo scorso anno, segnando di fatto l’inizio di una nuova era per il settore. Gli hotel del Gruppo registrano crescite totali rispetto al 2019, del 34% per ADR e del 38,5% per RevPar. “Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti in modo diffuso da tutti gli Alberghi del Gruppo e dai nostri canali di vendita – ha commentato Sara Digiesi, CEO di BWH Hotels Italia & Malta – L’ impegno profuso per garantire esperienze eccellenti in tutti i segmenti serviti dai nostri brand ha portato una crescita concreta delle performance economiche e della customer satisfaction, nelle oltre 100 destinazioni che copriamo”. Anche l’on the book segue questo trend positivo, con interessanti anticipi di prenotazione: per il prossimo periodo invernale, si registra ad oggi una crescita del 4% in termini di camere occupate e ADR, mentre per il periodo primaverile ed estivo sono già prenotate il 10% di camere in più rispetto allo scorso anno, con un ADR superiore del 3%. In questo contesto di continuo sviluppo, il Gruppo ha anche concentrato risorse importanti in investimenti per il miglioramento delle strutture e dei servizi: tra il 2024 e il 2025 risultano attivi 42 progetti di ristrutturazione e restyling, in diversi hotel. Gli investimenti hanno riguardato anche la tecnologia, con oltre 61 upgrade di PMS e il miglioramento della digital Customer Journey.


Inoltre, nell’ottica di espansione, sono state realizzate 12 nuove attivazioni in altrettante località, mentre sono 6 le affiliazioni di prossima apertura. Tra le nuove destinazioni del 2024 ci sono Matera, Torri del Benaco sul Lago di Garda, Lerici, Modica e Porto Palo, per un totale di 769 camere, consolidando il Gruppo la sua presenza sul mercato nazionale e internazionale.