Camper Days: il 46% della Gen Z partirebbe per seguire dal vivo tornei e competizioni del cuore
Camper Days: il 46% della Gen Z partirebbe per seguire dal vivo tornei e competizioni del cuoreRoma, 2 apr. (askanews) – Lo sport e il viaggio condividono molti aspetti in comune: entrambi possono rappresentare una “sfida”, essere un’occasione di scoperta ed un modo per creare legami e, oltre ogni barriera culturale, linguistica e geografica. Dai grandi tornei alle competizioni internazionali che spingono i tifosi ad attraversare Paesi e continenti, viaggiare all’insegna della propria passione sportiva è un’esperienza unica che rafforza il senso di comunità. Per questo motivo, informa una nota, in occasione della Giornata internazionale dello sport, che si celebra il 6 aprile, CamperDays – la piattaforma di noleggio camper leader in Europa – ha indagato il connubio tra viaggi e sport attraverso uno studio commissionato all’istituto di ricerca Censuswide . Che si tratti di un weekend in camper per seguire la propria squadra del cuore o di un viaggio all’estero per vivere un evento sportivo dal vivo, sono sempre di più gli italiani, specialmente i giovani, che stanno scegliendo questa modalità di viaggio.
“Il mercato del turismo sportivo è un’industria in forte crescita che unisce l’emozione dello sport all’avventura del viaggio. In questo scenario, il camper assicura numerosi vantaggi: permette di risparmiare sugli alloggi, spesso costosi durante i grandi eventi, e garantisce massima libertà di movimento, consentendo così di seguire più tappe di una competizione. Inoltre offre la possibilità di condividere l’esperienza in compagnia di amici e famiglia. Infine, favorisce la socialità: per esempio, nelle aree di sosta riservate ai camper, spesso situate vicino a palazzetti ed a stadi, si creano vere e proprie comunità di tifosi, accomunati dalla stessa passione sportiva” ha commentato Maximilian Schmidt, Managing Director di CamperDays. Turismo sportivo: un fenomeno in crescita in Italia nel 2025. Sarà proprio per il suo straordinario potere unificante che il 38% del campione dichiara di aver già effettuato un viaggio – sia in Italia sia all’estero – per seguire dal vivo il proprio sport del cuore (44% per gli uomini e 32% per le donne), con un picco tra i Millennial (51%). In particolare, il 29% degli intervistati ha viaggiato solamente nel Belpaese, mentre il 13% ha varcato i confini nazionali per le trasferte sportive. Altrettanto significativo è che il 36% si dice interessato a prenotare una vacanza in futuro per assistere ad un evento sportivo, con maggior interesse da parte delle donne (38%) contro gli uomini (34%). Inoltre, in questo ambito vincono i Gen Z che si dimostrano i più propensi a combinare sport e viaggi con il 46% delle risposte.
La top 5 degli sport che più trainano il settore del turismo Al primo posto figura il calcio, che si conferma il re indiscusso degli sport in Italia, che ottiene il 46%, un dato che sale leggermente al 51% per la fascia tra i 35 e i 55 anni. A seguire il tennis, che sta vivendo un vero e proprio Rinascimento, con il 21% delle scelte: si tratta di uno sport particolarmente apprezzato dalle generazioni meno giovani tanto che la percentuale sale al 24% per gli over 55. In terza posizione, a trainare i viaggiatori in giro per l’Italia e oltralpe sono i motorsport, selezionati dal 13% del campione (con un +17% per la Gen Z). Infine, il nuoto e la pallavolo si posizionano a pari merito al quarto e al quinto posto, con il 10%. Più specificatamente, il nuoto sale al 14% per i Millennial, mentre la pallavolo ha un forte appeal tra la Gen Z con il 19%.
Fuori dalla top 5 ma con risultati comunque rilevanti vi sono il ciclismo (8%), l’atletica leggera (8%), il basket (8% che quasi raddoppia per la Gen Z con il 15%) e gli sport invernali (7%). Con il turismo sportivo in costante crescita ed un interesse sempre maggiore tra le nuove generazioni, viaggiare per seguire il proprio sport del cuore non è più solo una passione, ma un vero e proprio stile di vita. La combinazione tra viaggio e sport sta ridefinendo il modo in cui gli italiani organizzano le proprie esperienze, con un’attenzione crescente alla flessibilità, alla condivisione ed all’autenticità dell’esperienza.