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Al Grand Hotel Palatino per scoprire le gemme nascoste di Roma

Al Grand Hotel Palatino per scoprire le gemme nascoste di RomaMilano, 22 set. (askanews) – Il Grand Hotel Palatino, una delle icone architettoniche della Capitale, si prepara a sottoporsi a una trasformazione straordinaria guidata dall’architetto Marco Giammetta. L’edificio -originariamente costruito negli anni ’60 e ’70 come parte di un piano di sviluppo immobiliare volto a soddisfare la crescente domanda turistica- si trasformerà a cominciare da novembre, garantendo comunque l’operatività dell’hotel, in una struttura che consentirà all’ospite di viaggiare nelle meraviglie nascoste di Roma e in diversi modelli architettonici.

Le caratteristiche architettoniche “moderne/razionaliste” dell’edificio hanno infatti ispirato un progetto di riqualificazione che condurrà gli ospiti in un viaggio attraverso gli stili architettonici: antico (la città storica), moderno (l’edificio) e contemporaneo (l’interior design). Questo percorso percettivo rappresenterà un’opportunità unica per immergersi nella storia dell’architettura. L’elemento distintivo di questa ristrutturazione è il concetto delle “Hidden Gems” -Gemme Nascoste- un’idea che unisce l’arte, la fotografia, l’architettura, la grafica e il design per svelare quegli elementi inediti della Città Eterna che spesso sfuggono ai circuiti turistici convenzionali. Saranno 4 le tematiche entro le quali si svilupperanno le esperienze conoscitive degli ospiti: “Curiosità”, “Mistero”, “Mito” e “Superstizione”. “Hidden Gems” sarà quindi un invito a scoprire le gemme nascoste in termini di segreti, curiosità e misteri della città di Roma.

“Attraverso le ‘performance artistiche’, posizionate in luoghi opportunamente studiati dell’hotel, il cliente verrà a contatto con la leggenda di Roma e le sue gemme nascoste – spiega l’architetto Marco Giammetta – L’opera d’arte fungerà da catalizzatore ed accentratore di interesse, in modo da spingere l’ospite ad avvicinarsi e, nell’osservare l’opera, percepirne il suo significato metaforico”. All’interno dell’hotel, i clienti saranno affascinati da opere d’arte che raccontano storie e svelano segreti sulla città di Roma. Un QR code associato a ciascuna opera consentirà agli ospiti di interagire e scoprire ulteriori gemme nascoste all’interno dell’hotel, creando un coinvolgente percorso di conoscenza. La ristrutturazione coinvolgerà tutte le aree dell’hotel e prevede la creazione di una lussuosa SPA al piano -1, un’accogliente hall al piano terra, un bar con un focus sull’arte del “mixology”, due sale polifunzionali e un ristorante gourmet. Al secondo piano, una terrazza panoramica ospiterà un lounge bar con vista sul Rione Monti. Gli otto piani superiori ospiteranno 157 camere e suite di varie tipologie, tutte progettate con materiali sostenibili per ridurre l’impatto ambientale. Rubinetti e sanitari a basso consumo d’acqua, ceramiche eco-compatibili, pitture a basso contenuto di composti organici volatili e pavimenti in legno con materiali riciclati sono solo alcune delle scelte mirate alla sostenibilità. L’hotel adotterà tecnologie avanzate per ridurre i consumi energetici e perseguirà la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) per dimostrare il suo impegno verso la sostenibilità. La luce svolgerà un ruolo fondamentale nel generare atmosfere uniche all’interno dell’hotel, con scenari luminosi che si adattano alle diverse fasi della giornata. Inoltre, verrà prestata particolare attenzione all’isolamento acustico, garantendo un ambiente tranquillo nelle camere e nelle sale riunioni. Il progetto illuminotecnico sarà attentamente studiato, con un focus sulle opere d’arte che saranno gli interpreti dei segreti nascosti di Roma, svelati durante il percorso delle “Hidden Gems.” Il Grand Hotel Palatino si prepara a partire da novembre a diventare un’oasi di lusso e conoscenza, un luogo dove gli ospiti potranno immergersi nella storia e nel mistero di Roma. “Do You Know” sarà la chiave per attivare la mente dell’ospite nel gioco della scoperta. Il Grand Hotel Palatino, è un albergo 4 stelle, situato nel quartiere Monti, a ridosso dell’ampia zona archeologica che include Colosseo, Fori imperiali, Palatino, Circo Massimo, Celio e Terme di Caracalla. Dispone di diverse tipologie di camere che includono camere con vista sul Quirinale o sul Vittoriano, Junior Suite con terrazza privata nel Top Floor da dove godere di una splendida vista della città. E’ completo di Centro Congressi, il Globo, con 5 sale, di cui una plenaria di 295 mq, ideale per esposizioni, show room e meeting. L’Hotel offre anche una palestra con attrezzi Technogym e personal trainer, un bar e dispone di tre ampie e luminose sale ristorante, Le Erbe, Il Giardino e Le Spighe, quest’ultimo aperto a cena anche ai visitatori esterni, e serve una cucina di mare e di terra. L’albergo è pet friendly ed è comodamente raggiungibile in auto, con diversi garage convenzionati a pagamento nelle vicinanze.

Il Grand Hotel Palatino fa capo a FH55, gruppo alberghiero fondato nel 1955 da Dino Innocenti. Oltre al Grand Hotel Palatino, del gruppo FH55 fanno parte il Grand Hotel Mediterraneo di Firenze, l’Hotel Calzaiuoli, nel cuore di Firenze, e l’Hotel Villa Fiesole.

TCI, estate 2023: il 94% degli italiani ha fatto almeno una vacanza

TCI, estate 2023: il 94% degli italiani ha fatto almeno una vacanzaMilano, 13 set. (askanews) – Gli italiani non rinunciano alle vacanze: nel 2023 il 94% ha fatto almeno una vacanza da giugno a oggi; il 69% ha preferito mete italiane, il 42% ha scelto il mare, il 19% la montagna, il 7% le città d’arte e il 4% borghi ed entroterra. E’ quanto emerge dall’indagine che il Centro Studi del Touring Club Italiano ha condotto sulla community TCI, composta da oltre 300mila persone, Indagine che conferma il fenomeno di una “nuova normalità” nei desideri e nei comportamenti degli italiani-vacanzieri. L’Italia si è confermata la destinazione di viaggio preferita per le vacanze estive 2023, un dato che si sta progressivamente riavvicinando a quello pre-pandemia (63% nel 2019). Chi ha scelto l’estero (31%), ha viaggiato soprattutto in Europa (26%), il 2% ha optato per le Americhe, circa l’1,5% per Africa-Medio Oriente e una quota analoga per Asia-Pacifico.

Le regioni più frequentate sono state Trentino-Alto Adige (15%), Puglia (12%), Sardegna (10%) e Toscana (9%). Si conferma nell’estate 2023 un certo interesse – probabile eredità del periodo pandemico – per le vacanze di breve raggio: il 37%, infatti, afferma di aver trascorso le vacanze all’interno della regione di residenza oppure in una limitrofa. All’estero, pur con numeri più contenuti, il Paese più scelto è stato la Francia (19%), che precede la Grecia (15%), seguita da Spagna (13%) e Germania (7%), che supera la Croazia. Il mare è la meta preferita (42%) anche nell’estate 2023, al secondo posto tra le tipologie di viaggio c’è la montagna (19%) in lieve crescita rispetto al 2022 e tuttora al di sopra delle percentuali del 2019. Con una quota analoga continua il recupero dei viaggi itineranti in auto, moto e camper (19%) anche se non sono tornati ai livelli pre-pandemia. Si conferma, almeno rispetto ai dati pre-Covid, una certa rilevanza dei borghi e dell’entroterra (4%) e l’ulteriore recupero delle città d’arte (7%) che non si sono riallineate però ai dati 2019.

L’estate 2023 mostra una dinamica delle partenze simile ai periodi pre-Covid: massima concentrazione ad agosto (50%), media a luglio (32%) e una più bassa a giugno (18%, ma in crescita rispetto al 2019). L’auto, complice il peso ancora forte del turismo domestico e in parte anche di prossimità, è la protagonista (54%) dell’estate 2023, anche se è evidente un ulteriore calo rispetto al periodo pandemico e una tendenza al riallineamento ai dati 2019). L’aereo (22%) al contrario sta recuperando, pur lentamente, le posizioni senza aver ancora raggiunto i valori pre-Covid (33%): questo andamento comunque positivo, ma meno veloce del previsto può essere stato causato dal rincaro dei prezzi che ha colpito anche il mercato del trasporto aereo.

Per quanto riguarda le strutture ricettive, hotel e villaggi restano la tipologia preferita per l’estate (44%), in linea con lo scorso anno ma ancora distanti dai livelli pre-pandemia. Crescono complessivamente gli appartamenti in affitto sia rispetto al post Covid sia rispetto al 2019: si conferma la tipologia con il trend migliore nel medio periodo. In lieve calo le seconde case (11%) sul 2022 ma rappresentano ancora una soluzione che riscuote un certo successo rispetto al 2019 (6%). Dalle valutazioni espresse dalla community Touring, mediamente il giudizio sulla vacanza è buono e si attesta su un punteggio di 8.5, in crescita rispetto agli anni precedenti e tornato ai livelli del 2019. Nonostante ciò, la stragrande maggioranza delle persone (76%) ha riscontrato un incremento dei prezzi dei servizi turistici mentre la restante quota conferma una sostanziale stabilità (24%). Anche in funzione di questa situazione, il 50% della community (in aumento rispetto al 45% del 2022) si è imposto per le vacanze 2023 di contenere le spese di viaggio, pur di non rinunciare a partire.

È interessante vedere quali sono state le strategie adottate per contenere i costi: in primo luogo si è optato per soluzioni ricettive e di trasporto più economiche (57%, possibili più risposte), poi per la riduzione della durata del viaggio rispetto a quella desiderata (31%) e infine per la destagionalizzazione delle partenze, evitando il mese di agosto (27%). Quella 2023 è stata un’estate caratterizzata da eventi estremi, come ondate di calore particolarmente intense e precipitazioni molto abbondanti che in diverse parti d’Italia hanno causato danni e disagi (a Bardonecchia e in Trentino-Alto Adige, ad esempio) condizionando in parte l’esperienza di viaggio: il 27% della community Touring (dato in aumento rispetto al 15% dello scorso anno) ha sperimentato eventi estremi durante le proprie vacanze. Meno impattanti, invece, i disagi legati alla mobilità (scioperi, ritardi ecc.) che hanno influenzato solo il 15% dei rispondenti. Infine, un tema che con la ripartenza del turismo sta tornando d’attualità: l’overtourism. Solo per il 26% l’estate 2023 è stata più affollata rispetto a quella dello scorso anno: probabilmente il mancato “tutto esaurito” – atteso a inizio stagione – ha in qualche modo scongiurato situazioni di forte congestione.

Il Relais Chiaramonte a Ragusa entra nel network di Space Hotel

Il Relais Chiaramonte a Ragusa entra nel network di Space HotelMilano, 13 set. (askanews) – Il “Relais Chiaramonte” a Ragusa entra a far parte del portfolio di Space Hotel, il network di cinquanta strutture indipendenti in 30 destinazioni business e leisure italiane. “Relais Chiaramonte” è un hotel immerso negli uliveti, che fonda sull’olio extravergine di oliva il concetto di ospitalità: dalla location, al ristorante gourmet, alle iniziative proposte agli ospiti, fino al centro benessere. L’olio di sua produzione è ovunque nella tenuta e ne rappresenta la vocazione e la peculiarità affascinante del luogo. “La tenuta nasce nel 2015 come progetto incentrato sulla produzione di olio e si è sviluppata fino a raggiungere 20.000 ulivi, ristrutturando tre anni dopo l’antico casale e trasformandolo in struttura ricettiva- racconta il direttore Daniel Spadola che ha visto nascere e crescere la struttura – Relais Chiaramonte non ha finito la sua espansione, continua a crescere: dalle 13 camere disponibili attualmente, fra cui una spa suite immersa negli uliveti, si arriverà a 25. La struttura ha un legame identitario con il territorio e fa di tutto per valorizzarlo e preservarlo: è ecosostenibile, fa uso del fotovoltaico ed è plastic-free facendo uso di dispenser e monouso”.

“La scelta di affiliarsi a Space Hotels, catena leader nel settore della ricettività – aggiunge poi il direttore – nasce dall’esigenza di volersi interfacciare con la clientela business e di implementare le prenotazioni provenienti da tale segmento”. Space Hotels, gruppo nato nel 1974, è attualmente presente nel nostro paese con una collezione unica alberghi indipendenti di 3 e 4 stelle, tutti prenotabili in ogni momento tramite il numero verde gratuito 800.813.013, i GDS o il sito www.spacehotels.it.; Agli alberghi associati, Space offre una suite completa di servizi, sia commerciali che organizzativi, di rappresentanza, di contatto per il Business e il Leisure Travel in Italia e nel Mondo, oltre all’Ufficio Prenotazioni per individuali e meeting e alla rappresentanza GDS. Da dicembre 2019 Space Hotels è partner di Sabre Hospitality Solutions. Il Relais Chiaramonte è circondato da ulivi che si estendono verso il mare e dispone ora di 13 camere. La centralità dell’olio extravergine d’oliva si palesa non solo nella location, ma anche nei servizi dedicati agli ospiti. “A tutti gli ospiti viene offerta una degustazione dei prodotti della tenuta, non solo olio ma anche vino – continua Spadola – Produciamo quattro tipologie di olio evo e due tipi di vino, il Nero D’Avola e il Grillo, e da quest’anno pianteremo anche un altro vitigno di Noto. I nostri prodotti sono pluripremiati e sono presenti anche nel catalogo Longino e Cardenal”.

L’hotel dispone di un Ristorante gourmet di nome Gramole, dove lo chef Fabio Ulcano presenta una cucina siciliana raffinata, che esalta e celebra il territorio ibleo, sincretismo fra quella tradizionale contadina e quella baronale dei monsù, i cuochi dei nobili siciliani. Si può gustare la cucina tipica siciliana anche con l’opzione vegetariana e vegana. Completano l’offerta un centro benessere panoramico, una palestra, una piscina all’aperto con vista panoramica, un parcheggio esterno gratuito e una sala riunioni fino a 80 persone. La clientela è quindi sia leisure che business, nazionale ma anche straniera, di fascia medio-alta, interessata a scoprire le bellezze locali e a goderne il mare e le attrazioni culturali, grazie alla felice posizione che consente la scoperta del territorio siciliano, completamente immersi nella sua natura.

Assonautica, bene stop aumenti irrazionali canoni nautica diporto

Assonautica, bene stop aumenti irrazionali canoni nautica diportoRoma, 12 set. (askanews) – “Assonautica Italiana vuole esprime piena soddisfazione per lo straordinario successo ottenuto da Assonat – Confcommercio, in ordine al provvedimento conseguito innanzi al Consiglio di Stato, con il quale è stata sospesa l’applicazione del Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30/12/2022, avente per oggetto l’aumento del 25,15% dei canoni demaniali per l’anno 2023”. Lo dichiara in una nota il Presidente di Assonautica, Giovanni Acampora. “I miei complimenti al Presidente di Assonat, avv. Luciano Serra, teso a fare chiarezza su un argomento rilevante per così tanti concessionari demaniali, non solo della nautica da diporto. Ci tengo anche ad evidenziare – precisa Acampora – che obiettivi di tale importanza sono tasselli del più ampio sforzo posto in essere dalle nostre realtà per la tutela di tutti gli operatori che compongono le differenti filiere dell’Economia del Mare. La nostra organizzazione, espressione di Unioncamere, in piena sinergia con tutti gli stakeholders del mare intende condividere le più opportune riforme legislative al riguardo – conclude. “Sottolineo inoltre che tale pronuncia costituisce un risultato di estrema importanza per tutti i concessionari di strutture dedicate alla nautica da diporto e non solo, tenuto anche conto che il Consiglio di Stato, nel rilevare la sussistenza del danno irreparabile ha altresì evidenziato come l’adeguamento del canone è stato effettuato sulla base di un indice statistico non previsto a livello normativo – è quanto affermato dal Vicepresidente di Assonautica con delegato ai temi giuridici e legislativi, Andrea Ciulla.

Turismo, verso BIT 2024: novità di business, ma anche di visione

Turismo, verso BIT 2024: novità di business, ma anche di visioneMilano, 12 set. (askanews) – “Il lavoro dura tutto l’anno, però adesso BIT ormai è partita, e quello che noi facciamo è un lavoro molto attento. Da una parte ascoltiamo il mercato e dall’altra ascoltiamo i nostri espositori per offrire evidentemente poi a tutto il settore un appuntamento che possa rispondere veramente a quelle che sono le esigenze, le necessità, sia a livello proprio di business, ma anche di visione. BIT è partita, le grandi realtà italiane si stanno già organizzando, alcune sono già iscritte, abbiamo per esempio le grandi regioni che si stanno già iscrivendo, abbiamo la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e gli altri che stanno arrivando poi a ruota, abbiamo grandi conferme da parte del mondo internazionale, delle grandi realtà, gli enti internazionali e anche qualche grande novità, per esempio il ritorno della Cina, che mancava da qualche tempo a BIT, ma anche del Giappone e addirittura della città di Tokyo. Poi grandi riconferme, la Giordania, Barbados, Israele, Cuba, quindi diciamo che la varietà, l’offerta di BIT sarà sicuramente molto ricca e molto interessante. Ricordiamo che poi BIT ha una grande caratteristica che è quella di rivolgersi sia al B2C per una giornata, quindi domenica è una giornata rivolta anche al pubblico dei viaggiatori e poi invece ha altre due giornate che sono assolutamente riservate al pubblico B2B, quindi al mondo del business”. Così il direttore della BIT, Borsa Internazionale del Turismo di Fiera Milano, Paolo Pizzocaro, ha raccontato ad askanews il lavoro in vista dell’edizione 2024, prevista dal 4 al 6 febbraio.

Bit: turismo ripartito, in Italia grande ritorno degli americani

Bit: turismo ripartito, in Italia grande ritorno degli americaniMilano, 12 set. (askanews) – Con la fine del periodo estivo si cominciano a fare dei bilanci sulla situazione del turismo in Italia: un quadro che resta positivo, con la conferma delle prospettive di ullteriore crescita. Ne abbiamo parlato con Paolo Pizzoccaro, direttore della BIT, Borsa Internazionale del Turismo, di Fiera Milano. “Il 2023 – ha detto ad askanews – è l’anno della ripresa assoluta, l’abbiamo constatato tutti, l’abbiamo visto, se ne è parlato tanto, sia a livello nazionale, quindi il nostro turismo è ripartito alla grande, ma soprattutto per il mercato internazionale. Mercato internazionale che si è mosso ha fatto grandi numeri, guidato dagli americani che hanno ricominciato a viaggiare, questo è molto importante, hanno ricominciato a viaggiare in Europa ma hanno ricominciato a viaggiare soprattutto in Italia”.

Particolarmente significativo il numero di pernottamenti registrati: 200 milioni, tra tutte le strutture ricettive del nostro Paese. “Questi viaggiatori sono anche viaggiatori che hanno cominciato a spendere: tendenzialmente – ha aggiunto il direttore – la spesa media di un viaggiatore internazionale in Italia si aggira sotto i 2000 euro, grosso modo 1760 euro, ma ci sono invece realtà come gli americani che spendono molto di più quindi vanno dei 2000 ai 5000 euro per quanto riguarda il singolo viaggio in Italia. Un dato veramente molto interessante per la nostra economia”. Molto buoni anche i numeri che sta facendo registrare il mese di settembre: “In Italia circolano circa 9 milioni di turisti, sia italiani sia internazionali un numero molto molto elevato e in controtendenza rispetto al passato”.

Dati, questi settembrini, che permettono anche di compensare i risultati – definiti positivi, ma non clamorosi – del mese di agosto, che ha leggermente sofferto soprattutto per il caro voli. Il messaggio che arriva dal mondo del turismo resta comunque decisamente positivo e l’ottimismo per il settore è confermato: “Assolutamente, è tutto confermato – ha concluso Pizzoccaro -. E BIT ne è la riprova, proprio per la vivacità dell’offerta, il numero delle aziende che si stanno iscrivendo e le novità che vogliono portare”. L’appuntamento è quindi fissato con la prossima edizione in Fiera Milano per il 4-6 febbraio 2024. (Leonardo Merlini)

Sita:Esperienza in aeroporto decisiva per la prenotazione di viaggi

Sita:Esperienza in aeroporto decisiva per la prenotazione di viaggiRoma, 8 set. (askanews) – Quando si prenota un volo, l’esperienza in aeroporto è una considerazione sempre più importante per i passeggeri, oltre al costo e la disponibilità delle destinazioni. Questa è la fotografia scattata dal Passenger IT Insights 2023, il rapporto di SITA che analizza l’uso di soluzioni IT da parte dei viaggiatori e che rileva quanto i clienti siano propensi a scegliere la tecnologia per ottimizzare ogni aspetto del viaggio nel post-pandemia soprattutto per quanto riguarda il superamento dei passaggi più critici in aeroporto, l’attenzione alla sostenibilità e la semplificazione dei viaggi intermodali.

Dal report, informa una nota, emerge che proprio la domanda di tecnologia è salita alle stelle dopo la pandemia, in un momento in cui compagnie aeree e aeroporti hanno avuto carenza di personale e risorse, comportando dei disagi che hanno inciso sull’esperienza dei passeggeri. Oltre la metà dei viaggiatori ha, infatti, riferito di aver subito ritardi e cancellazioni dei voli e la maggior parte ha sottolineato l’impatto negativo che ciò ha avuto sulla propria esperienza di viaggio. Non sorprende quindi che, nel 2023, la preoccupazione per i ritardi e le cancellazioni sia causa di ansia in fase di prenotazione per quasi un terzo dei passeggeri. In questo contesto, i viaggiatori stanno sempre più adottando tecnologie smart per attenuare i punti dolenti del viaggio. Nel 2023, i passeggeri hanno continuato a usare il cellulare come ‘telecomando’ del viaggio, con una estensione di utilizzo per la prenotazione (+2%), il check-in (+3%), il tempo di sosta (+7%), a bordo del velivolo (+5%) e il ritiro dei bagagli (+3%). Alla domanda se fossero a proprio agio a usare il riconoscimento biometrico durante il viaggio, i passeggeri hanno dato un voto medio di 7,36 su 10 (dove 10 rappresenta il massimo del comfort), in aumento rispetto al 7,26 del 2022, a testimonianza del crescente desiderio di un’esperienza aeroportuale fluida facilitata da questa tecnologia. Vi è un ulteriore interesse a completare alcuni controlli prima dell’arrivo in aeroporto per massimizzare ulteriormente l’efficienza, con quasi un quinto dei viaggiatori che indica i “controlli automatizzati prima dell’aeroporto per garantire che i documenti siano sufficienti a superare i controlli di frontiera” come un potenziale miglioramento del processo di prenotazione.

La sostenibilità è un’altra area cruciale in cui i passeggeri evidenziano il potenziale della tecnologia. L’uso di nuove tecnologie a sostegno dell’ambiente è emerso come l’iniziativa più apprezzata dai passeggeri sia per le compagnie aeree (per il 64% dei viaggiatori) che per gli aeroporti (62%). Questo dato è aumentato notevolmente rispetto a circa la metà dei passeggeri nel 2022, inviando un chiaro messaggio al settore: gli approcci innovativi per ridurre concretamente le emissioni sono in primo piano. Tali tecnologie includono l’ottimizzazione delle rotte di volo per diminuire il consumo di carburante da parte delle compagnie aeree e strumenti che monitorano i dati sulle prestazioni ambientali per ridurre le emissioni negli aeroporti. Sergio Colella, Presidente Europa di SITA, ha dichiarato: “Quando si pianifica un viaggio, il costo, che resta un fattore assolutamente importante, non è l’unico elemento che influenza la volontà dei viaggiatori di prenotare i voli. L’esperienza in aeroporto è diventata, infatti, fondamentale per il processo decisionale dei passeggeri, i quali stanno dicendo al settore in modo forte e chiaro: più sono sottoposti a processi lentie inefficienti, più è probabile che prendano in considerazione altre opzioni. I viaggiatori indicano chiaramente la strada da seguire per il settore: ora più che mai riconoscono che le tecnologie smart sono fondamentali per semplificare i viaggi e ridurre l’impatto ambientale, sia per il solo trasporto aereo che per il più ampio ecosistema intermodale”.

Proprio perché il mondo dei viaggi è sempre più interconnesso, l’indagine rileva che una maggioranza significativa di passeggeri prevede di prenotare viaggi intermodali

Turismo, Confcommercio: vacanze a settembre per 11,5 mln d’italiani

Turismo, Confcommercio: vacanze a settembre per 11,5 mln d’italianiRoma, 8 set. (askanews) – Settembre si conferma ancora mese di vacanze. Sono 11,5 milioni gli italiani che scelgono l’ultima parte dell’estate per viaggiare, una o più volte, per un totale di 12,5 milioni di partenze, spendendo complessivamente quasi 5,2 miliardi di euro. Questi i dati dell’Osservatorio Turismo Confcommercio – Swg riferiti al mese di Settembre.

Vincoli familiari, di lavoro e di studio non favoriscono però le lunghe permanenze a destinazione. Meno del 18% saranno infatti i viaggi di 7 giorni o più, oltre il 60% delle partenze saranno, invece, per uno o due pernottamenti al massimo. Viaggiare a settembre si rivela comunque una scelta fortemente voluta, non un ripiego: tra le motivazioni di base, infatti, 1 italiano su 3 lo definisce “il mese migliore” per visitare la destinazione prescelta e 1 su 4 dichiara di preferirlo perché è il mese in cui il territorio si anima di spettacoli, eventi culturali e iniziative.

Particolarmente attento alla programmazione della vacanza in ogni dettaglio, il viaggiatore settembrino ha già deciso a inizio mese dove e con chi andare – 6 casi su 10 – e stabilito anche dove alloggiare – 1 su 2 – mentre si dimostra più flessibile sul budget da mettere a disposizione, probabilmente disposto a indulgere su qualche piccola spesa extra. La voglia di sole prima dell’arrivo della stagione più fredda posiziona il mare in vetta alle mete di viaggio per 4 italiani su 10, ma città d’arte e montagna tengono bene, totalizzando un ulteriore 30% delle preferenze. Lo conferma anche la graduatoria delle regioni selezionate come top destination: Liguria, Toscana, Campania, Trentino Alto Adige e Lazio. L’orizzonte di riferimento è quasi esclusivamente nazionale: il 13% degli intervistati farà viaggi all’estero, quasi esclusivamente in Europa. Conseguentemente, il mezzo di trasporto principe per chi parte a settembre è l’auto privata, utilizzata da 6 italiani su 10.

Contrariamente a quanto rilevato ad agosto, l’albergo torna al primo posto come soluzione per il pernottamento: lo sceglie il 31% degli italiani in viaggio mentre seconde case di proprietà o in affitto e l’ospitalità di amici e parenti totalizzano complessivamente il 22%. B&B e affitti brevi, probabilmente trascinati dall’attrattività di città d’arte e borghi, attraggono un italiano su 3.

Parchi, per Leolandia numeri in crescita rispetto al 2022

Parchi, per Leolandia numeri in crescita rispetto al 2022Roma, 1 set. (askanews) – Bilancio decisamente positivo per Leolandia, il primo parco a tema per dimensioni e numero di visitatori della Lombardia. Nella prima parte dell’anno, il parco registra performance in crescita rispetto al 2022 e sostanzialmente allineate al 2019: numeri che permettono di prevedere la chiusura a 40 milioni di euro di fatturato e 1 milione di visitatori.

Decisiva, riferisce una nota, si è confermata la scelta di modulare l’offerta sulla base di un clima sempre più estremo, rendendo il parco attrattivo sia durante le lunghe ondate di calore, sia nel caso di maltempo. Nello specifico, con il Golfo del Drago Marino inaugurato a inizio estate, per un investimento di 5 milioni di euro, Leolandia ha aumentato del 33% l’offerta di aree bagnate, per un totale di oltre 10.000 mq, tra piscine per bambini, giochi d’acqua e vere e proprie giostre acquatiche. L’offerta di acqua, tutta proveniente dai pozzi di proprietà del parco e costantemente riciclata, unita al verde e alle ampie zone ombreggiate, garantisce l’opportunità di rinfrescarsi anche nelle giornate più calde, offrendo un contesto rilassante alle famiglie con bambini piccoli. Leolandia, inoltre, continua a dedicare ampie risorse alla programmazione di spettacoli, eventi, intrattenimenti dal vivo e attrazioni al chiuso, che permettono di ripararsi continuandosi a divertire anche nel caso di temporali. L’offerta di spettacoli quest’anno è salita a 9 titoli, a cui vanno aggiunti i mini-live show e i momenti di incontro con i personaggi dei cartoni animati, come Bing, Miraculous e i PJ Masks – Superpigiamini. In programma anche veri e propri musical ispirati a Broadway, progettati per lasciare a bocca aperta i bambini, sorprendendo anche gli adulti. Particolarmente curati nei dettagli, dai costumi alle scenografie, dagli effetti speciali alle sceneggiature, tutti gli show di Leolandia sono prodotti internamente, con un cast di oltre 30 artisti provenienti da tutto il mondo.

Giuseppe Ira, presidente di Leolandia, afferma: “Gli investimenti degli ultimi anni, uniti all’efficientamento delle spese, ci hanno permesso di incrementare significativamente l’EBITDA, che quest’anno, stando alle nostre previsioni e all’attuale andamento, crescerà del 15% rispetto al 2022. Dai tempi della pandemia abbiamo dovuto immettere liquidità per tenere aperta la struttura: ancora oggi tutto quello che incassiamo viene reinvestito per migliorare il parco. Entro il 2025 sorgeranno due nuove aree acquatiche, con nuove attrazioni dedicate ad una fascia di bambini più grandi, fino ai 12 anni. Abbiamo in programma investimenti per 20 milioni di euro, destinati a rendere il parco sempre più attrattivo su scala internazionale. Già oggi, più della metà degli ospiti proviene da fuori regione e dall’estero. Per accoglierli ci appoggiamo ad alberghi convenzionati, ma non escludiamo di costruire delle unità alberghiere di proprietà”. Sul fronte lavoro, nonostante i numeri siano quelli di una grande azienda, Leolandia, che in alta stagione coinvolge oltre 600 dipendenti, nel corso degli ultimi 2 anni ha riscontrato crescenti difficoltà nell’attività di ricerca e assunzione del personale. In passato gli inserimenti erano previsti in due momenti dell’anno: in primavera per la stagione estiva e in autunno per quella invernale, ora l’attività è costante. “Trovare personale è diventato un lavoro certosino – prosegue Ira – anche perché non siamo inseriti in un territorio a vocazione turistica e subiamo la concorrenza di tutto il sistema produttivo lombardo. Il bacino di studenti universitari che prima erano soliti arrotondare lavorando nel parco, specialmente in estate, si sta assottigliando. Nonostante i contratti, inoltre, c’è sempre qualcuno che rinuncia all’improvviso. Per ovviare al problema, abbiamo messo in campo diverse le strategie: abbiamo esteso la stagione, che quest’anno è partita a metà febbraio e si concluderà dopo l’Epifania, per garantire periodi di occupazione più lunghi, e offriamo maggiore flessibilità verso i lavoratori, anche nell’ottica di garantire il miglior bilanciamento possibile tra lavoro e vita privata. Stiamo anche studiando la possibilità di mettere a disposizione degli alloggi per che proviene da fuori”.

Turisti italiani sempre più digitali e attenti all’ambiente quando viaggiano all’estero

Turisti italiani sempre più digitali e attenti all’ambiente quando viaggiano all’esteroRoma, 9 ago. (askanews) – Il 42% dei turisti italiani utilizza lo smartphone per pagare quando viaggia all’estero, e circa la metà (55%) ha cercato opzioni di viaggio più sostenibili durante l’ultima vacanza: questo quanto emerge dall’ultimo Global Travel Intentions Study pubblicato da Visa per mettere in luce come è cambiato il modo di viaggiare dopo la pandemia, quali i trend emergenti, le nuove abitudini di pagamento, l’impatto dei costi in crescita e i nuovi segmenti di viaggiatori. In particolare, dallo studio che analizza le preferenze, le esigenze e le abitudini dei turisti italiani nei loro viaggi all’estero durante l’ultimo anno e le loro intenzioni nei prossimi 12 mesi, emerge un profilo del turista italiano sempre più digitale.

Lo studio, si legge in una nota, rivela anche che gli italiani all’estero sono fedeli alle loro abitudini: l’89% ha utilizzato la stessa carta per i pagamenti quotidiani durante il viaggio, indicando come motivazioni principali la sicurezza e l’accettazione nei negozi. Un’altra importante tendenza emersa dalla ricerca è la crescente consapevolezza ambientale dei viaggiatori italiani: il 55% degli intervistati ha cercato attivamente opzioni di viaggio più sostenibili per quanto riguarda l’alloggio (27%), la mobilità (25%), il comportamento di acquisto (24%) e i voli con minori emissioni di carbonio (24%). “Gli italiani sono sempre più digitali e attenti all’ambiente, anche quando viaggiano all’estero”, ha dichiarato Stefano Stoppani, Country Manager di Visa in Italia. In Visa, siamo impegnati nel contribuire attivamente ad una crescita sostenibile e inclusiva. Come player chiave del commercio globale, abbiamo l’opportunità di collaborare con clienti e partner in tutto il mondo per integrare la sostenibilità nell’ecosistema dei pagamenti e sostenere le scelte dei titolari di carta e delle imprese. Dal turismo alla mobilità urbana, dall’economia circolare all’impatto ambientale: continuiamo a sfruttare la nostra rete per accelerare il commercio sostenibile. Quale parte integrante di tale impegno abbiamo anche aiutato 8 milioni di PMI in Europa a digitalizzarsi e supportato numerose città, tra cui Roma, Milano, Venezia, Lisbona e Madrid, a trasformare i sistemi di trasporto pubblico, fornendo soluzioni di pagamento digitale semplici, comode e sicure, rendendo le città più vivibili e consentendo ai viaggiatori scelte più sostenibili”.

In generale, la ripresa del turismo è guidata in particolare dalla Generazione Z che viaggia più spesso della media dei viaggiatori (+27%), con l’avventura come motivo principale, insieme ai viaggiatori altospendenti che hanno effettuato il 23% in più di viaggi di piacere rispetto alla media, con lo shopping come ragione prevalente. Nell’ultimo anno, gli italiani hanno effettuato in media cinque viaggi; le principali destinazioni sono state Francia, Spagna e Regno Unito, con 7 giorni di permanenza media (oltre 8 giorni nel caso della GenZ), mentre agosto/settembre e dicembre si confermano i periodi più ricercati per il turismo all’estero. E per i prossimi 12 mesi, il numero medio di viaggi già pianificati è di circa 5. Infine, la flessibilità si conferma come la caratteristica distintiva ereditata dal periodo pandemico: il 65% degli italiani preferisce il viaggio fai-da-te piuttosto che i pacchetti turistici, in quanto offre una maggiore autonomia e un maggiore controllo nell’organizzazione in caso di cambiamenti dell’ultimo minuto. E proprio a proposito di cambiamenti dell’ultimo minuto, 4 viaggiatori su 10 sono disposti a pagare un prezzo più alto per godere di una maggiore flessibilità in caso di modifiche ai propri piani.