Barcellona, concerto “Fem Jazz” per la Giornata dell’EuropaRoma, 11 mag. (askanews) – In occasione della Giornata dell’Europa, il recentemente costituito cluster EUNIC (EU National Institut for Culture), formato dall’Istituto Italiano di Cultura, dall’Institut Français e dal Goethe Institut, ha organizzato il Concerto FEM JAZZ, eseguito da una band di giovani musiciste provenienti da diversi Paesi europei (Sophia Tomelleri, Melissa Bertossi, Elisabet Raspall, Elvire Jouve e Julia Hornung) simbolo di una cultura senza frontiere. Tra di loro l’italiana Sophia Tomelleri al sax tenore.
Vincitrice dei premi Luciano Zorzella e Massimo Urbani nel 2020, Tomelleri ha inciso il suo primo album come leader nel 2021. La serata ha costituito un momento di riflessione sull’importanza della costruzione europea quale motore di progresso, sicurezza e pace. Il 10 maggio Sophia Tomelleri, insieme ad Andrea Catino, maestro di musica dell’Istituto Italiano Statale Comprensivo, ha tenuto una master class sul jazz con oltre 60 studenti delle medie e del liceo.
In occasione della master class il Console Generale, Emanuele Manzitti, ha sottolineato il valore “fondamentale della musica, quale linguaggio universale, nella costruzione di un’Europa sempre più unita e coesa, ricordando il ruolo fondamentale esercitato dalle giovani generazioni”
Presentato Festival del cinema italiano a Malaga, 13-21 maggioRoma, 10 mag. (askanews) – Il Cine Albéniz di Malaga sarà ancora una volta la sede scelta per la sesta edizione del Festival del cinema italiano, organizzato dalla Dante Alighieri.
Quest’anno il Festival si terrà dal 13 al 21 maggio con un programma che prevede sei opere audiovisive di attualità, una grande festa di apertura presso la Fábrica Cervezas Victoria con una performance della cantante italiana Lamaar e attività parallele per tutto il pubblico, tra cui la creazione di un murale da parte della street artist Alice Pasquini. Oggi, nel patio de las Banderas del Municipio, si è tenuta la conferenza stampa per presentare la locandina e le novità dell’edizione di quest’anno. All’evento, presieduto dall’Assessore alla Cultura di Malaga, Noelia Losada, hanno partecipato Giovanni Caprara, Presidente della Dante Alighieri Malaga e Agustín Gómez, Direttore della manifestazione, oltre a Teodora Danisi, Consigliere per la Cultura dell’Ambasciata d’Italia a Madrid, e Marialuisa Pappalardo, Direttrice dell’Istituto Italiano di Madrid.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Malaga ha sottolineato l’importanza di questa edizione del festival per il segno che lascerà con il murale di Alice Pasquini, sottolineando che ‘credo sia un’idea fantastica lasciare questo ricordo del festival del cinema italiano per gli anni a venire, in un quartiere come Soho, alle porte di una scuola frequentata da bambini di varie nazionalità, accanto a un centro d’arte contemporanea. Malaga è una città cosmopolita e per questo ci piace sottolineare che abbiamo la fortuna di avere una folta colonia di italiani e un gran numero di malaghegni desiderosi di approfondire l’arte italiana. La prova che siamo sempre stati così, un miscuglio, è la certezza che Picasso, il nostro malaghegno più universale, ha un cognome di origine genovese. Figlio e discendente, insomma, di questo Mediterraneo, il nostro mare, che bagna noi italiani e spagnoli’.
Da parte sua, la Consigliera per la Cultura dell’Ambasciata d’Italia a Madrid si è congratulata con gli organizzatori ‘per l’entusiasmo e la professionalità dimostrati nella preparazione e nell’allestimento di questa sesta edizione del Festival del Cinema Italiano di Malaga, che è diventato un appuntamento imperdibile nell’ampia offerta cinematografica italiana in Spagna. Il cinema si sta indubbiamente riaffermando come uno straordinario mezzo di riconoscimento reciproco e di dialogo tra Italia e Spagna, due popoli uniti da un profondo amore per la cultura, nella quale ritrovano i simboli della propria identità nazionale’. La direttrice dell’Istituto Italiano di Madrid ha sottolineato come ‘la cultura italiana si trovi in un momento di grande energia e proiezione verso il futuro. In tutti i settori artistici, il nostro ricchissimo passato costituisce una solida base da cui partire per innovare e sperimentare, rielaborando creativamente la tradizione e creando nuovi linguaggi. Il cinema, le arti figurative, le arti dello spettacolo, la musica, fanno parte del DNA della cultura italiana, e siamo lieti di poter sostenere in Spagna, con il nostro lavoro e grazie a prestigiose collaborazioni con istituzioni locali, una maggiore conoscenza della produzione italiana contemporanea’.
Caprara ha espresso la sua felicità per i continui progressi del Festival nel suo rapporto con la cultura italiana e con la città di Malaga, sottolineando che ‘ad ogni edizione abbiamo continuato a rafforzare il nostro rapporto con l’industria audiovisiva italiana, posizionando il Festival nell’ambito culturale della città con una ricettività molto importante da parte del pubblico e degli enti che ci sostengono’. Lunedì 15 maggio si comincia con una grande anteprima in Spagna. Verrà proiettato Le otto montagne, di Felix van Groeningen e Charlotte V andermeersch. Una storia sugli alti e bassi di una profonda amicizia. L’opera tratta dal romanzo di Paolo Cognetti vede come protagonisti Luca Marinelli, al suo ritorno sul grande schermo dopo Martin Eden (2019), e Alessandro Borghi, Filippo Timi ed Elena Lietti.
La seconda proiezione del festival sarà quella di Calcinculo, in cui la regista, Chiara Bellosi, mostra come le norme e le eredità sociali e culturali attraversino brutalmente i corpi da tre prospettive: quello della madre di Benedetta (Barbara Chichiarelli), frustrata dal fatto di avere il corpo e il talento per essere una ballerina ma di non esserlo; quello di Amanda (Andrea Carpenzano), che vede il suo corpo mercificato da una società incapace di vedere oltre il binarismo; e quello di Benedetta (Gaia di Pietro), cresciuta con il disagio del suo essere. La giovane attrice Gaia di Pietro parteciperà alla proiezione e al dibattito con il pubblico in sala.
Mercoledì 17 maggio si terrà la prima di Dante. L’ottantenne regista bolognese Pupi Avati presenta una singolare biografia audiovisiva dell’autore della ‘Divina Commedia’, basata sul saggio che Giovanni Boccaccio compose tra il 1357 e il 1362. Giovedì sarà la volta della commedia italiana con la proiezione di Siccità, ispirato alla recente pandemia da Covid, che mette sarcasticamente in scena un’umanità irrimediabilmente malata.
Il suo regista, Paolo Virzì, propone un racconto distopico ambientato durante la reclusione del 2020, e lo fa armato della forza di un cast e di una produzione di dimensioni cosmiche, che lo hanno aiutato a creare immagini credibili di una città proiettata in un futuro arido e avvizzito, come potrebbe accadere solo a causa degli esseri umani.
Venerdì sarà proiettato L’immensità in cui Emanuele Crialese dirige Penélope Cruz in una storia che ci riporta nell’Italia degli anni ’70 per presentarci una coppia sposata incapace di separarsi. Ispirato all’esperienza del suo regista, il film racconta la storia di una giovane madre che deve fare i conti con un mondo ostile alle donne e deciso a toglierle energia e a farla svanire poco a poco.
La commedia La stranezza di Roberto Andò chiude il ciclo di proiezioni del festival sabato 20 maggio. Il film, ambientato nella Sicilia degli anni V enti e interpretato da Tony Servillo, V alentino Picone e Salvo Ficarra, racconta la storia di un famoso scrittore che si reca nella sua città natale per un funerale. Al funerale incontra due becchini amanti del teatro che alternano il lavoro al cimitero con la loro grande passione. Entrambi provano opere teatrali da dilettanti, ma il corso degli eventi cambia quando lo scrittore appare sulla scena e vede il talento dei due becchini.
Tutti i film saranno proiettati al cinema Albéniz alle 19:30, con un biglietto d’ingresso generale di 6 euro (ridotto a 5 euro per i soci della Dante Alighieri). L’abbonamento completo per sei giorni costerà 33 euro (ridotto 27 euro). I biglietti possono essere acquistati direttamente al botteghino del cinema o attraverso il sito www.unientradas.es.
Venerdì 13 maggio, la grande festa di inaugurazione si terrà presso la Fábrica Cervezas Victoria con l’esibizione della cantante e cantautrice italiana Lamaar. La sua musica combinata alla sua voce unica con un intenso amore per la musica latina, tradizionale e folk, mescolano stili che vanno dal flamenco alla musica balcanica, al blues e al soul. L’ingresso è libero e gratuito fino al raggiungimento della capienza massima.
Quest’anno il festival racchiude anche un progetto di grande significato per la città di Malaga e per l’intera provincia con la collaborazione dell’artista urbana Alice Pasquini, di riconosciuto prestigio nel panorama culturale internazionale. Per l’occasione, Pasquini è stata incaricata di realizzare la locandina che rappresenterà la proposta cinematografica dell’edizione 2023 del festival, e lascerà un segno tangibile nella città, un ricordo indelebile di questo evento culturale che attraversa Malaga e della presenza italiana nella città andalusa, con un’opera d’arte urbana unica nel suo genere su uno dei muri adiacenti al Centro di Arte Contemporánea de Málaga, il CAC (Calle Navalón).
La creazione del murale inizierà il 10 stesso, dopo la conferenza stampa, e terminerà il 15 maggio. Durante questi cinque giorni, il pubblico potrà assistere dal vivo alla creazione di quest’opera di street art che rimarrà in città come elemento commemorativo del festival italiano.
L’evento conclusivo si terrà presso La Polivalente con la rappresentazione di Tu Pirandello, e domenica 21 maggio alle 19:30 a cura della compagnia teatrale italiana Lacunarii.
Farnesina: ad Algeri la prima tappa di “Marble. Carving the Future”Roma, 10 mag. (askanews) – Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con ICE Agenzia e Confindustria Marmomacchine, presenta “Marble. Carving the Future”, un progetto inedito di promozione integrata della filiera italiana del marmo fondato sul dialogo tra arte, tecnica e impresa. L’iniziativa, curata e prodotta da Magister Art, si inserisce nella nuova strategia di promozione integrata della Farnesina con l’obiettivo di raccontare e promuovere il patrimonio di saperi e tradizioni dell’Italia e del Made in Italy, mettendone in risalto la costante propensione alla ricerca e all’innovazione.
La prima tappa del circuito che toccherà diverse capitali mondiali nel corso dei prossimi due anni è stata inaugurata ieri al Palazzo della Cultura di Algeri, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia ad Algeri, Giovanni Pugliese, del Presidente di Confindustria Marmomacchine Federico Fraccaroli, e del Presidente On. con Delega ai Rapporti Istituzionali, Flavio Marabelli, e del Direttore Creativo di Magister Art, Alessandra Costantini. La mostra si presenta al pubblico internazionale come un inedito percorso visivo e sonoro, esperienziale ed emozionale, volto a valorizzare le profonde interconnessioni tra cultura, territorio, creatività e qualità che contraddistinguono la lavorazione italiana del marmo. Installazioni multimediali e un dialogo virtuale tra manufatti contemporanei e le opere di Michelangelo, Bernini e Canova guidano il visitatore attraverso il processo creativo tra antico e moderno.
Il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, Ambasciatore Lorenzo Angeloni, ha dichiarato “La mostra MARMO inaugura un emozionante viaggio tra l’arte e la tecnica italiane della lavorazione del marmo, pensato per raccontare e condividere nel mondo la passione, la creatività e l’ingegno italiani in questo settore. Un’occasione per far conoscere meglio il patrimonio di competenze del settore dell’estrazione e della lavorazione del marmo in Italia, e delle sue eccellenze tecnologiche. La concomitanza dell’inaugurazione della mostra con la partecipazione delle imprese italiane al salone internazionale delle costruzioni Batimatec, in corso ad Algeri – ha aggiunto – è un esempio concreto dell’impegno della Farnesina e del gioco di squadra tra istituzioni, associazioni e imprese per la promozione integrata dell’Italia”. Il Presidente di Confindustria Marmomacchine, Federico Fraccaroli, ha sottolineato “la soddisfazione dell’Associazione, in rappresentanza dell’intera filiera marmifera nazionale, nell’essere protagonista di questo primo e innovativo esempio di promozione integrata di un comparto manifatturiero d’eccellenza, attraverso un evento così evocativo e ad elevato impatto scenico”. “E’ senz’altro un motivo di vanto per il nostro comparto essere stati scelti dal Ministero per dare vita e corpo a questo inedito format di internazionalizzazione del Made in Italy – ha aggiunto il Presidente On. con Delega ai Rapporti Istituzionali, Flavio Marabelli – “e siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di questo progetto grazie alla stretta sinergia con MAECI e ICE, e supportati dal contributo delle nostre Imprese Associate che si sono rese disponibili a fornire contenuti e prodotti di altissima qualità per realizzare questa bellissima mostra-evento, che coniuga i valori culturali e industriali di un settore identitario come quello del marmo italiano e li promuove a livello globale”.
“Come ICE siamo fieri – afferma il Direttore Generale Roberto Luongo – di poter celebrare la capacità, al contempo artistica e tecnologica, del nostro Paese quale quella della lavorazione del marmo, che rappresenta anche un settore in grado di contribuire in modo sempre più significativo alla diffusione del Made in Italy nel mondo. Dopo qualche battuta d’arresto causa Covid, l’export italiano di marmi, graniti e pietre naturali in genere ha segnato una risalita che oggi viaggia a doppia cifra. Siamo orgogliosi di accompagnare a Batimatec la delegazione di imprese più numerosa, con 80 operatori, a testimonianza della consolidata ripresa di un settore che esporta più del 75% della produzione”. “Il Marmo è uno dei beni identitari del patrimonio culturale italiano, la materia simbolo dell’arte e dell’architettura del nostro paese attraverso i secoli. Valorizzare e promuovere il suo valore con una mostra che ne ripercorre le fasi di lavorazione attraverso gli Elogi alla Forza, alla Tecnica e alla Bellezza, significa creare nuove connessioni per la promozione e la conoscenza del nostro territorio. Una visione, quella di Magister Art, con una forte proiezione internazionale per valorizzare al meglio l’immenso patrimonio artistico, culturale ed il know-how tecnologico italiano”, afferma Renato Saporito, Founder e CEO di Magister Art.
La mostra sarà esposta ad Algeri fino al 9 giugno per poi essere allestita presso il Dupont Underground Art Center di Washington dal 1 settembre all’8 ottobre.
Urso in Romania: “Piena sintonia su agenda Ue e politica industriale”Roma, 10 mag. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha compiuto una missione di due giorni a Bucarest, nel corso della quale ha incontrato il premier Nicolae Ionel Ciuca, il ministro dell’Economia Florin Spataru e il ministro dell’Ambiente Tánczos Barna, ma anche con i principali esponenti dell’imprenditoria italiana operante in Romania, con i protagonisti del settore dell’energia nucleare e con i rappresentanti di categoria del settore automotive romeno.
La missione si è conclusa con un’intervista televisiva rilasciata ad Stiri Antena 3 CNN, scrive l’ambasciata italiana a Bucarest sulla sua pagina Facebook. I colloqui e gli incontri hanno fatto emergere piena sintonia tra Italia e Romania sui principali temi dell’agenda europea, sul piano industriale e ambientale, inclusa la comune visione della necessità di una politica industriale assertiva e non rinunciataria, con una chiara visione a tutela del lavoro e dell’impresa europea.
Nello specifico, sono state passate in rassegna le sinergie commerciali e produttive tra i due Paesi, il dossier della ricostruzione dell’Ucraina, il nodo della competitività dell’industria europea (declinato anche nell’obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica) e le politiche per la digitalizzazione e la sicurezza cibernetica. Il premier romeno Ciuca ha ribadito i suoi ringraziamenti per il costante sostegno dimostrato dall’Italia sia per l’adesione della Romania all’Area Schengen sia per l’avanzamento dell’adesione all’OCSE. E piena sintonia tra Italia e Romania sugli argomenti più importanti in Europa, sul piano industriale e ambientale, ha ribadito anche il ministro Urso che negli incontri istituzionali ha trovato conferma della comune visione sulla necessità di una politica industriale europea assertiva e non rinunciataria, con una chiara visione a tutela del lavoro e dell’impresa europea, a partire dalle decisioni che dovranno essere prese sui dossier che saranno oggetto del prossimo Consiglio Competitività del 22 maggio.
Nel corso della missione, il ministro Urso ha inoltre incontrato il presidente di Nuclearelectrica, Teodor Chirica, per esaminare i dossier riguardanti le aziende italiane impegnate nel settore del nucleare in Romania. Il ministro ha espresso il proprio compiacimento riguardo per la recente firma del contratto tra Ansaldo Nucleare e SNC Lavalin per l’estensione della vita operativa dell’Unità 1 dell’impianto nucleare di Cernavoda.
L’estensione della vita dell’Unità 1 è fondamentale per garantire che l’impianto continui a contribuire alla produzione di energia elettrica per il Paese, in quanto questa unità soddisfa il 10% del fabbisogno di energia elettrica romena, contribuendo sostanzialmente all’abbattimento di CO2 del settore. Urso ha evidenziato come l’esperienza maturata in passato e la positiva partnership strategica con tutti i player coinvolti, ponga Ansaldo Nucleare, gruppo di eccellenza in questo campo, in una posizione privilegiata anche per quanto riguarda i progetti futuri in Romania sul nucleare, tra cui la realizzazione delle unità 3 e 4 della centrale di Cernavoda.
“La via italiana del nucleare in Romania può diventare un modello. Il nostro Paese può vantare di eccellenze internazionali nel settore del nucleare e della ricerca su questo fronte. Vanno in tal senso le partnership che le nostre aziende stanno portando avanti all’estero, come quella di Ansaldo Nucleare in Romania. Vogliamo sostenere questo processo virtuoso, aiutando le imprese del nostro Paese a sviluppare sinergie ed essere sempre più competitive a livello globale” ha dichiarato il ministro Urso.
“La presenza di Ansaldo Nucleare garantisce non solo l’eccellenza della nostra industria, ma permette ad una intera filiera italiana specializzata nel settore di offrire le sue migliori risorse anche a beneficio dell’amica Romania. I progetti di Cernavoda sono sostenuti dal Governo italiano in quanto rappresentano un valore aggiunto molto importante per il settore energetico e l’economia dei due Paesi, contribuendo ad incrementare l’interscambio economico tra la Romania e l’Italia” ha concluso il ministro.
L’incontro si è successivamente focalizzato sull’impegno che un’altra eccellenza italiana presente in Romania, il gruppo Beltrame, sta mettendo in campo per la realizzazione di acciaio green. Il gruppo sta infatti realizzando uno stabilimento siderurgico green che sarà alimentato attraverso Small Modular Reactors di terza generazione plus e un parco fotovoltaico, che permetteranno la riduzione delle emissioni in fase di produzione e ricadute positive sui costi di realizzazione dell’acciaio.
Urso ha inoltre incontrato i rappresentanti delle principali imprese italiane in Romania, “una grande comunità che ha segnato l’evoluzione produttiva del Paese”, e i rappresentati di categoria del settore automotive romeno, Calin Popescu Tariceanu, presidente onorario dell’Associazione dei Produttori e degli Importatori di Automobili (APIA) e Dan Vardie – Presidente Esecutivo APIA. La riunione è stata l’occasione per fare il punto sulla politica industriale UE e sui dossier automotive a livello comunitario, come il regolamento sui veicoli leggeri su cui le parti hanno espresso una totale condivisione riguardo la necessità di un approccio volto alla neutralità tecnologica e alla necessità di una transizione ecologica che tenga conto delle esigenze del tessuto produttivo europeo.
Confindustria Serbia: delegazione Veneto Est incontra premier BrnabicRoma, 10 mag. (askanews) – Dal 7 al 10 maggio, l’Associazione dell’imprenditoria italiana in Serbia, Confindustria Serbia, presieduta dal presidente Patrizio Dei Tos, ha ospitato un’alta delegazione di imprenditori italiani e rappresentanti delle istituzioni di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo.
La delegazione, guidata dal presidente di Confindustria Veneto Est, Leopoldo Destro, è composta da imprese operanti nei settori metalmeccanico, alimentare, tessile e calzaturiero, nonché nei settori dell’energia, dei trasporti e della finanza. La delegazione è stata ricevuta dal Primo Ministro della Repubblica di Serbia, Ana Brnabic, che ha sottolineato che i rapporti della Serbia con il Veneto sono di alto livello apprezzando soprattutto il significativo scambio economico tra le due parti. Brnabic ha ricordato che il Veneto è uno dei principali partner economici della Serbia tra le regioni italiane. Allo stesso tempo, il primo ministro ha sottolineato l’importanza dell’Italia come partner economico estremamente importante per la Serbia, evidenziando anche il proseguimento della cooperazione per gli investimenti, e le grandi potenzialità, soprattutto nei settori di: innovazione tecnologica, intelligenza artificiale, transizione verde ed energetica, agricoltura sostenibile, ambiente, infrastrutture, cooperazione scientifica e industria automobilistica. Gli interlocutori hanno convenuto che è necessario lavorare per migliorare e approfondire la collaborazione .
Facendo seguito alla dichiarazione della premier serba, e considerando che si tratta del primo incontro tra i due funzionari dopo i recenti tragici eventi in Serbia, l’ambasciatore d’Italia in Serbia, Luca Gori, ha affermato che l’Italia è con il cuore vicino alla Serbia in questi difficili giorni. Per quanto riguarda le attività e l’ulteriore cooperazione tra i due paesi, ha fatto riferimento alla imminente Fiera dell’agricoltura a Novi Sad, dove l’Italia sarà il paese partner, con la partecipazione di oltre 20 aziende. Patrizio Dei Tos, presidente di Confindustria Serbia, ha aggiunto che l’Italia è sempre vicina alla Serbia nei momenti difficili, e avere il sostegno del governo serbo è un messaggio forte per tutti gli imprenditori che dall’Italia vengono nel Paese balcanico.
L’interscambio commerciale tra la regione del Veneto e la Serbia ha raggiunto nel 2022 ben 814 milioni di euro, con una crescita del 12% rispetto all’anno precedente: la visita rappresenta la prima di una serie di concrete attività nell’ambito della firma di Protocollo di Cooperazione tra Confindustria Serbia e Confindustria Veneto Est. L’incontro del 9 maggio si è aperto con un minuto di silenzio in onore delle vittime dei tragici eventi della scorsa settimana a Belgrado a cui sono seguiti i lavori con il focus sulle opportunità di rafforzamento della collaborazione commerciale e di investimento e della cooperazione industriale in alcuni settori chiave: industria automobilistica, fonti energetiche rinnovabili, agroindustria e alimentare, tessile e calzaturiero, oltre agli strumenti di sostegno finanziario, all’internazionalizzazione delle imprese.
Nell’ambito della visita sono previsti una serie di 40 incontri bilaterali con aziende serbe dei rispettivi settori, con l’obiettivo di scambiare conoscenze e rafforzare le relazioni economiche e industriali bilaterali. “In Serbia operano più di 1.200 imprese a capitale italiano, che impiegano circa 50.000 addetti, a conferma dell’intensità della cooperazione tra i due Paesi – commenta Dei Tos -. Le imprese che partecipano a questa prima missione potranno scoprire un’economia serba in rapido sviluppo, con un interscambio con l’Italia in continua crescita e che può aprire le porte a tutti i Paesi dei Balcani occidentali. Il nostro impegno a fianco delle imprese di Confindustria Veneto Est proseguirà con tutti gli strumenti utili per rafforzare questa cooperazione, come analisi di mercato, ricerca di clienti e partner, supporto agli investimenti e al nearshoring”.
Al seminario tenutosi presso la sede di UniCredit Bank, l’ambasciatore d’Italia in Serbia ha salutato gli imprenditori sottolineando i dati macroeconomici e le prospettive di crescita: “Nel 2022 l’interscambio tra Serbia ed Italia ha fatto segnare un nuovo record superando i 4,6 miliardi di euro. Da questo dato dobbiamo partire per rinnovare la presenza imprenditoriale italiana in Serbia, come emerso in occasione del Business and Science Forum del marzo scorso. La missione imprenditoriale di Confindustria Veneto Est – ha aggiunto Gori – si inserisce in questo contesto e auspichiamo possa portare ad altri investimenti anche grazie al sostegno di tutto il Sistema Italia, a partire da SIMEST e SACE”.
La parte introduttiva, è stata seguita dalle illustrazioni delle opportunità economiche e di investimento specifiche in Serbia. Per l’occasione, l’avvocato Vlatko Sekulovic, dello Studio legale Sekulovic, ha presentato alla delegazione italiana il quadro giuridico relativo al business in Serbia, facendo un paragone tra la Serbia e l’Italia, confermando come la Serbia sia un paese attrativo per gli investimenti, e con una stabilità giuridica, mentre Antonio Schiro, dallo Studio Schiro e partners ha evidenziato le potenzialità che la Serbia offre in termini di investimenti.
La delegazione è stata ricevuta dall’assistente ministro delle Miniere e dell’Energia Jovana Joksimovic e successivamente si è tenuto l’incontro con la Ministra dell’Agricoltura Jelena Tanaskovic.
“Questa missione, che segue al protocollo di intesa con Confindustria Serbia, è frutto della volontà di preservare e migliorare l’integrazione e la crescita che lega il nostro territorio e l’area dei Balcani. Grazie a questa rete possiamo migliorare relazioni istituzionali e favorire il networking che potrà agevolare la nascita o il rafforzamento di collaborazioni commerciali o di fornitura (nearshoring), idee e progetti in particolare nei settori dell’innovazione, transizione energetica, infrastrutture e agritech, ha dichiarato Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est, mentre il consigliere delegato Confindustria Veneto Est per l’Internazionalizzazione Alessandra Polin ha aggiunto che “crescita economica, stabilità fiscale e i sostegni finanziari per il manifatturiero fanno della Serbia uno dei mercati più attrattivi, il che ha spinto molti imprenditori italiani, soprattutto veneti, a fare business in Serbia e nei Balcani”.
Tajani: archeologi “diplomatici ad honorem”, aprono porte a dialogoRoma, 9 mag. (askanews) – Gli archeologi italiani nel mondo svolgono “un ruolo fondamentale”: “l’immagine dell’Italia, la presenza dell’Italia nel mondo non è unico privilegio e responsabilità del ministero degli Esteri e dei nostri diplomatici, ma di tutta l’Italia oltre i confini” e “tutti voi siete diplomatici ad honorem” che “con scarponi da deserto, pantaloni corti e maglietta, aprite porte di dialogo e confronto in paesi importanti per noi”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il suo intervento presso il Campidoglio a Roma alla Giornata dell’Archeologia italiana all’estero. “Attraverso voi possiamo arrivare in aree dove la diplomazia ufficiale spesso non può giungere” e “la vostra presenza serve a mantenere un dialogo con paesi complicati, difficili”, ha aggiunto il ministro.
Tajani ha ricordato che la “cultura deve essere portatrice di pace, un luogo dove non c’è da scontrarsi ma da studiare e scoprire insieme”. La Farnesina, ha ricordato, ha sostenuto 246 missioni archeologiche italiane nel mondo e “42 sono ancora attive”. “Le richieste per quest’anno sono più di 280”, ha insistito il vicepremier, ricordando che con il ministro Sangiuliano sono in dicussione “molte idee per una politica estera integrata”, “una sorta di grande mosaico in cui ogni settore è determinante per presentare il nostro paese”. Il titolare della Farnesina ha quindi sottolineato che c’è una forte “richiesta dall’Africa di essere coinvolta” nei programmi culturali “per la presenza in quel continente di molte cose da inserire nel patrimonio Unesco” e noi – ha detto – “possiamo lavorare di più insieme anche per rafforzare i rapporti con quel continente”. A questo scopo, ha aggiunto, “abbiamo deciso con Sangiuliano di incontrare gli ambasciatori di quel continente”.
“La diplomazia culturale è fondamentale”, ha concluso Tajani, ritenendo che “si possa rafforzare una serie di iniziative e far sì che ci sia un coordinamento sempre maggiore tra tutti gli strumenti dello Stato, della publica amministrazione” per permettere agli archeologi italiani all’estero “di poter esportarte il loro saper fare” e di “avere alle spalle un Sistema Italia che consenta di lavorare nel modo migliore, riducendo gli ostacoli burocratici”.
Tajani: archeologia italiana all’estero è una spinta per il PaeseRoma, 9 mag. (askanews) – “La ricerca archeologica rappresenta uno strumento fondamentale della nostra diplomazia culturale, un asset strategico per sviluppare i rapporti bilaterali e contribuire alla conoscenza reciproca”. E’ quanto scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un intervento sul Messaggero, nel giorno in cui si celebra la prima Giornata dell’archeologia italiana all’estero, alla presenza dei 184 direttori delle Missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane sostenute dalla Farnesina all’estero.
“Promuovere una cooperazione culturale sempre più stretta con i Paesi del nostro estero vicino è una strategia vincente che sta già dando i suoi frutti, grazie auna crescente collaborazione tra Governi, università, ricercatori e aziende impegnateneicampi dell’archeologia, del restauro e della conservazione, eche vogliamo consolidare ulteriormente”, sottolinea il ministro. “Quest’azione”, prosegue Tajani, “del resto, si inserisce perfettamente nel quadro della più ampia strategia promossa dal Governo per far tornare l’Italia protagonista, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, culla della nostra civiltà e area in cui si definiscono gli interessi primari della nostra politica estera”.
“La sfida per il futuro”, conclude il ministro, “è migliorare il nostro primato in ambito culturale, e affermarlo nel mondo, con il sempre più convinto sostegno mio personale e di tutte le strutture del Ministero degli Affari Esteri”.
Ambasciata Italiana a Kiev chiede a connazionali lasciare UcrainaMilano, 8 mag. (askanews) – L’Ambasciata italiana in Ucraina ha nuovamente invitato i suoi cittadini a lasciare urgentemente il Paese. “Continuano gli attacchi missilistici su tutto il Paese. Ai connazionali ancora presenti si raccomanda di lasciare immediatamente l’Ucraina. Rischio di collasso delle infrastrutture energetiche” si legge sul sito dell’ambasciata che rimanda a ViaggiareSicuri e che aggiunge: “tutti i viaggi verso l’Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati. Ai connazionali ancora presenti in Ucraina è fortemente raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco”.
“I ripetuti bombardamenti russi sulle infrastrutture energetiche ucraine comportano gravi e prolungate interruzioni di elettricità, acqua corrente e riscaldamento in tutte le aree del Paese, compresa la capitale Kiev. Frequente è il non funzionamento di internet e delle linee telefoniche, nelle aree rurali ma anche nei centri urbani, in tutte le regioni dell’Ucraina. La situazione resta critica, con il concreto rischio di completo collasso delle infrastrutture energetiche. In questo contesto, risulta spesso impossibile ricevere assistenza in caso di necessità” prosegue la nota. “È in vigore un coprifuoco generalmente a partire dalla mezzanotte alle ore 5. In circostanze particolari, le autorità locali possono imporre un coprifuoco “rafforzato”, che si può estendere anche per due giorni consecutivi. Analoghe misure possono essere disposte in altre città, anche con scarso preavviso. Si prega pertanto di tenersi informati sulle disposizioni in vigore. Durante il coprifuoco solo coloro che sono in possesso di specifica autorizzazione possono spostarsi in città. Si può lasciare la propria abitazione solo per recarsi nei rifugi” si spiega.
Per alcune indicazioni pratiche su come comportarsi nel corso di un bombardamento, si invita a consultare la pagina https://ambkiev.esteri.it/ambasciata_kiev/it/informazioni_e_servizi/sicurezza-come-comportarsi-in-caso.html L’Ambasciata d’Italia in Ucraina è operativa a Kiev, con capacità di assistenza limitate.
Onu,Mostra sui ‘Carabinieri:Custodi della biodiverisità italiana’New York, 8 mag. (askanews) – Si inaugura lunedì 8 marzo al Palazzo di Vetro di New York, la mostra “Carabinieri: Italian Biodiversity Keepers – Carabinieri: Custodi della biodiversità italiana”. L’esposizione attraverso un viaggio immersivo negli straordinari habitat naturali d’Italia mostrerà il coinvolgimento dei Carabinieri nella tutela dell’ambiente e della biodiversità, nella gestione sostenibile delle risorse faunistiche e nella salvaguardia delle foreste.
All’inaugurazione saranno presenti il rappresentante permanente della Missione Italiana all’Onu, l’ambasciatore Maurizio Massari e il Capo del Comando Nuclei Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, il tenente generale Antonio Pietro Marzo. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 18 marzo.
SIMEST acquisisce 44% controllata polacca GVM Care and ResearchRoma, 8 mag. (askanews) – Con un investimento di 4,4 milioni di euro, SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha acquisito una partecipazione del 44% nella controllata polacca di GVM Care & Research, gruppo ospedaliero tra i principali operatori della sanità privata italiana con 28 ospedali in 10 regioni e una consolidata presenza all’estero in Francia, Polonia, Ucraina e Albania.
L’operazione è stata effettuata attraverso risorse proprie e con l’intervento del Fondo di Venture Capital, strumento agevolativo che SIMEST gestisce in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Con l’investimento, SIMEST contribuisce al consolidamento del posizionamento in Polonia del Gruppo romagnolo, che già controlla nel Paese uno dei principali network di strutture specializzate in cardiologia.
Le nuove risorse sono state dirette all’acquisizione del 51% di Nowe Techniki Medyczne (NTM), struttura sanitaria privata multispecialistica, dotata di 174 posti letto e con servizi in emergenza h24, operante in convenzione con il sistema sanitario pubblico. Il progetto prevede, inoltre, investimenti per l’ampliamento e il miglioramento dei servizi sanitari offerti, rafforzando aree di attività già esistenti, come l’ortopedia, ed implementando nuovi settori grazie anche all’apporto del know-how di GVM Care & Research. L’operazione consolida la partnership fra SIMEST e GVM Care & Research: già nel 2021 SIMEST ha, infatti, supportato per 2 milioni di euro il piano di investimenti relativo al consolidamento della struttura sanitaria del Gruppo a Tirana, in Albania.