Bertola: i Desk Romania diventeranno virtuali con il MetaversoBucarest, 17 mag. (askanews) – I Desk Romania aperti presso Confindustria Veneto Est e Confindustria Siracusa saranno dotati di una postazione virtuale per accedere alla piattaforma lanciata dal Confindustria Romania nel Metaverso e “entro l’anno, saranno aperti altri 6-8 Desk Romania che potranno disporre di postazioni virtuali da noi allestite, tramite le quali potranno interagire nel Metaverso con gli uffici di Bucarest di Confindustria Romania”. Lo ha annunciato il presidente della rappresentanza confindustriale in Romania Giulio Bertola al termine del Forum Economico che si è svolto nella capitale romena.
“Le innovative postazioni virtuali serviranno non solo ai funzionari delle Confindustrie italiane per interagire con i nostri uffici romeni, ma anche alle imprese associate della locale territoriale italiana per rafforzare ulteriormente il legame con la stessa territoriale di appartenenza che ospita il Desk Romania”, ha spiegato Bertola mostrando gli uffici virtuali e l’esperienza immersiva del Metaverso alla platea. Tutti questi attori visitando gli uffici di Confindustria Romania nel Metaverso, potranno incontrare, su appuntamento, il direttore, il presidente, altre aziende, ricevere informazioni finanziarie, sul lavoro, sulla sanità e su una varietà di altri argomenti messi a disposizione anche da parte dei partner ospitati nel Metaverso. Un incontro tramite i rispettivi avatar, quindi senza costi di spostamento, con un importante risparmio anche di tempo in questo nuovo mondo virtuale e tridimensionale.
Bertola: Confindustria Romania fa 20 anni e sbarca nel MetaversoBucarest, 17 mag. (askanews) – Confindustria Romania celebra 20 anni e per questo speciale compleanno si regala un innovativo strumento che la proietta nel futuro. La rappresentanza confindustriale internazionale ha annunciato lo sbarco nel Metaverso. L’annuncio è stato fatto dal presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola, al termine della 12esima edizione del Forum economico che è stato dedicato alle nuove sfide legate alle innovazioni tecnologiche per le imprese.
“Siamo la prima ed unica Confindustria, a essere operativa anche nel Metaverso e lo siamo in modo articolato: con l’attività informativa ed economica tra associati, tra Confindustrie e tra Paesi, tramite un’esperienza completamente immersiva e ‘tailor made’, grazie ai nostri 20 anni di esperienza associativa – ha spiegato Bertola nel corso della dimostrazione live – Nasce quindi una speciale piattaforma nel Metaverso perfettamente calibrata sulle esigenze delle attività associative, scalabile e personalizzabile”. Bertola ha sottolineato che si tratta di “una conquista del nostro prossimo futuro” che “consolida ulteriormente Confindustria Romania non solo come la più grande e storica rappresentanza internazionale di Confindustria Est Europa, ma anche come una Confindustria moderna, tecnologica e lungimirante all’interno dell’intero Sistema Confindustria”.
Il presidente di Confindustria Romania ha illustrato il nuovo strumento tecnologico con accanto tre giovani dotati dell’Oculus, lo strumento con cui immergersi nel Metaverso, figli di tre associati della rappresentanza, in una sorta di ponte verso il futuro. Nel Metaverso di Confindustria Romania si potranno svolgere diverse attività, dall’organizzazione di dibattiti e conferenze, a consulenze e incontri virtuali, ma assolutamente realistici, con un notevole risparmio di tempo e la riduzione delle distanze fisiche attraverso un nuovo concetto di realtà virtuale. Tutti i partecipanti potranno interagire attraverso i loro avatar e il chatbot dell’ufficio virtuale o addirittura programmando incontri in alcune stanze dedicate.
Presentato a Bucarest il XVI Salone del Libro: Italia ospite d’onoreBucarest, 17 mag. (askanews) – L’Italia sarà il Paese ospite d’onore della XVI edizione del Salone internazionale del Libro Bookfest – Salonul International de Carte di Bucarest che si svolgerà dal 24 al 28 maggio nella capitale romena.
“Anima Latina” è il titolo scelto per la partecipazione italiana alla rassegna, a sottolineare la profondità dei legami che uniscono Italia e Romania in tutti gli ambiti, incluso quello letterario. Ieri si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento presso la Libraria Humanitas de la Cismigiu. Sono intervenuti all’incontro moderato da Cristina Gogianu, ricercatrice dell’Università di Bucarest, l’ambasciatore d’Italia in Romania Alfredo Durante Mangoni, il presidente dell’Associazione Editori di Romania, Grigore Arsene, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano, la direttrice dell’Ufficio di Bucarest di ICE-Agenzia per la promozione e l’Internazionalizzazione delle imprese italiane all’estero, Micaela Soldini.
Al Bookfest parteciperanno 11 autori italiani: è previsto un ricco programma di attività che animeranno le giornate della fiera dal 24 al 28 maggio prossimi a Romexpo, padiglione B2.
Massimo Ambrosetti nuovo ambasciatore d’Italia a PechinoRoma, 16 mag. (askanews) – Massimo Ambrosetti ha assunto oggi l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Pechino: lo rende noto la Farnesina, a seguito del gradimento del governo interessato.
Nato a Padova il 1° giugno 1963, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 1988 e in Scienze Politiche Internazionali presso lo stesso ateneo nel 1993. Il 4 marzo 1991 è stato nominato Volontario nella carriera diplomatica, con specializzazione commerciale. Dopo un primo incarico presso l’Ufficio Asia della Direzione Generale Affari Economici del Ministero, nel 1994 ha assunto l’incarico di Secondo Segretario commerciale a Pechino. Nel 1999 è stato incaricato delle funzioni di Primo Segretario alla Rappresentanza diplomatica permanente d’Italia presso la NATO in Bruxelles.
Nel 2002 è rientrato a Roma per assumere servizio presso il Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri, all’Ufficio Rapporti con il Parlamento. Nel 2006 ha assunto l’incarico di Primo Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia a Washington, occupandosi anche delle relazioni strategiche tra Stati Uniti e Cina. Dopo un secondo incarico all’Ufficio Rapporti con il Parlamento, dal 2011 ha prestato servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2013 è stato incaricato delle funzioni di Ministro alla Rappresentanza permanente presso il Consiglio Atlantico in Bruxelles. Nel 2018 è stato nominato Ambasciatore d’Italia a Panama, con accreditamento a Basseterre, Port au Prince e Saint John’s. A partire dal 2021 è stato accreditato anche a Bridgetown, Roseau, St. Georges, Georgetown, Castries, Kingstown, Port of Spain e presso l’Associazione degli Stati Caraibici, la CARICOM e il CARIFORUM.
Nel 2021 è rientrato a Roma per assumere servizio alle dirette dipendenze del Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale. Dal 2022 ha prestato servizio presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Nel 2013 è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
A Hong Kong spopola “Il trovatore” di Verdi dell’italiano CastiglioneRoma, 15 mag. (askanews) – Dopo tre anni di fermo per la pandemia, torna l’opera lirica in Oriente con un nuovo allestimento de “Il trovatore” di Giuseppe Verdi dall’impronta fortemente italiana, andato in scena fino a domenica 14 maggio con recite tutte esaurite all’Opera di Hong Kong, firmato dal regista e scenografo italiano Enrico Castiglione, alla sua quinta regia nella città più internazionale della Cina.
Quindici minuti di applausi, ovazioni a scena aperta per le imponenti scene di massa e numerose chiamate alla ribalta per tutto il cast e soprattutto per Enrico Castiglione, primo regista e scenografo occidentale a riconquistare la ribalta internazionale della Cina con un personalissimo successo con la più monumentale tra le opere della cosiddettà trilogia popolare di Giuseppe Verdi, insieme al Rigoletto e alla Traviata. Il trovatore è andato in scena all’Opera di Hong Kong con un cast misto di star italiane ed internazionali come il tenore Marco Berti, poderoso e acclamatissimo nel ruolo di Manrico, e Martina Serafin, struggente ed emozionante Leonora, coadiuvati da Simone Piazzolla, baritono tra i più apprezzati nel mondo nel ruolo del Conte di Luca, Daniel Giulianini, nel ruolo impervio di Ferrando, alternati da un cast che nelle varie recite ha visto alternarsi con Zhang Liping, autentica star della lirica in Cina, dall’impressionante tenore giorgiano Irakli Kakfidze e dall’elegante baritono italiano Mario Cassi, con una doppia Azucena interpretata magistralmente dalla decana Marianne Cornetti alternata da una convincente Guang Yang, sotto la direzione equilibrata ed insieme incalzante di Dejan Savic alla guida della Hong Kong Opera Orchestra e dell’entusiasmante Hong Kong Opera Chours diretto da Alex Tam.
Uno spettacolo definito spettacolare ed imponente dalla stampa cinese, messo in scena con taglio passionale ed insieme visivamente cinematografico da Enrico Castiglione, confermatosi ancora una volta un grande regista di teatro musicale non solo nelle appassionate e drammatiche arie tra le più celebri delle opere di Verdi, ma anche nelle scene di massa e nel rapporto con la sua stessa concezione scenografica rotante, che ha permesso lo scorrere della complicata trama del Trovatore con enorme scioltezza, impressionando il pubblico delle recite con continui applausi a scena aperta, grazie anche alle suggestive luci disegnate dallo stesso Castiglione che ha potuto sfruttare a pieno le enormi potenzialità del palcoscenico dell’Opera di Hong Kong, uno dei più grandi ed attrezzati del mondo.
Alpini, Roberti: benvenuti in Friuli, anche a chi arriva da esteroUdine, 13 mag. (askanews) – “A nome dell’Amministrazione regionale e del governatore Massimiliano Fedriga desidero rivolgere il benvenuto a tutti gli Alpini che stanno accorrendo in questi giorni a Udine per l’Adunata e, in particolare, alle sezioni giunte dall’estero che oggi incontriamo al Teatro Giovanni da Udine. Dietro al termine ‘corregionali all’estero’ c’è un grande pezzo di storia delle penne nere, che oltre ad aver contribuito alla ricostruzione dopo il terremoto del 1976 difesero strenuamente la patria durante la Grande guerra. Le ferite di quel conflitto portarono a una forte immigrazione e molti sono i corregionali, tra cui anche tanti Alpini, che ancor oggi portano il Friuli Venezia Giulia nel cuore pur vivendo in terre lontane”. Lo ha affermato oggi l’assessore regionale alle Autonomie locali con delega ai corregionali all’estero Pierpaolo Roberti al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dove in occasione della 94esima Adunata nazionale degli Alpini il presidente dell’Ana Sebastiano Favero e i membri del Consiglio direttivo nazionale hanno incontrato i rappresentanti delle sezioni estere, dell’International federation of mountain soldiers (Ifms) e i militari stranieri.
L’assessore ha osservato come l’Adunata stia coinvolgendo il Friuli Venezia Giulia a 360 gradi, con “moltissime penne nere presenti già da diversi giorni anche a Trieste e negli altri centri della regione”. Tra le altre autorità intervenute, il presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero ha evidenziato come gli Alpini all’estero siano esempio della disponibilità e dei valori che l’Ana sostiene da sempre, su tutti il senso di comunità che hanno fatto proprio ritrovandosi fuori dall’Italia”.
Barcellona, concerto “Fem Jazz” per la Giornata dell’EuropaRoma, 11 mag. (askanews) – In occasione della Giornata dell’Europa, il recentemente costituito cluster EUNIC (EU National Institut for Culture), formato dall’Istituto Italiano di Cultura, dall’Institut Français e dal Goethe Institut, ha organizzato il Concerto FEM JAZZ, eseguito da una band di giovani musiciste provenienti da diversi Paesi europei (Sophia Tomelleri, Melissa Bertossi, Elisabet Raspall, Elvire Jouve e Julia Hornung) simbolo di una cultura senza frontiere. Tra di loro l’italiana Sophia Tomelleri al sax tenore.
Vincitrice dei premi Luciano Zorzella e Massimo Urbani nel 2020, Tomelleri ha inciso il suo primo album come leader nel 2021. La serata ha costituito un momento di riflessione sull’importanza della costruzione europea quale motore di progresso, sicurezza e pace. Il 10 maggio Sophia Tomelleri, insieme ad Andrea Catino, maestro di musica dell’Istituto Italiano Statale Comprensivo, ha tenuto una master class sul jazz con oltre 60 studenti delle medie e del liceo.
In occasione della master class il Console Generale, Emanuele Manzitti, ha sottolineato il valore “fondamentale della musica, quale linguaggio universale, nella costruzione di un’Europa sempre più unita e coesa, ricordando il ruolo fondamentale esercitato dalle giovani generazioni”
Presentato Festival del cinema italiano a Malaga, 13-21 maggioRoma, 10 mag. (askanews) – Il Cine Albéniz di Malaga sarà ancora una volta la sede scelta per la sesta edizione del Festival del cinema italiano, organizzato dalla Dante Alighieri.
Quest’anno il Festival si terrà dal 13 al 21 maggio con un programma che prevede sei opere audiovisive di attualità, una grande festa di apertura presso la Fábrica Cervezas Victoria con una performance della cantante italiana Lamaar e attività parallele per tutto il pubblico, tra cui la creazione di un murale da parte della street artist Alice Pasquini. Oggi, nel patio de las Banderas del Municipio, si è tenuta la conferenza stampa per presentare la locandina e le novità dell’edizione di quest’anno. All’evento, presieduto dall’Assessore alla Cultura di Malaga, Noelia Losada, hanno partecipato Giovanni Caprara, Presidente della Dante Alighieri Malaga e Agustín Gómez, Direttore della manifestazione, oltre a Teodora Danisi, Consigliere per la Cultura dell’Ambasciata d’Italia a Madrid, e Marialuisa Pappalardo, Direttrice dell’Istituto Italiano di Madrid.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Malaga ha sottolineato l’importanza di questa edizione del festival per il segno che lascerà con il murale di Alice Pasquini, sottolineando che ‘credo sia un’idea fantastica lasciare questo ricordo del festival del cinema italiano per gli anni a venire, in un quartiere come Soho, alle porte di una scuola frequentata da bambini di varie nazionalità, accanto a un centro d’arte contemporanea. Malaga è una città cosmopolita e per questo ci piace sottolineare che abbiamo la fortuna di avere una folta colonia di italiani e un gran numero di malaghegni desiderosi di approfondire l’arte italiana. La prova che siamo sempre stati così, un miscuglio, è la certezza che Picasso, il nostro malaghegno più universale, ha un cognome di origine genovese. Figlio e discendente, insomma, di questo Mediterraneo, il nostro mare, che bagna noi italiani e spagnoli’.
Da parte sua, la Consigliera per la Cultura dell’Ambasciata d’Italia a Madrid si è congratulata con gli organizzatori ‘per l’entusiasmo e la professionalità dimostrati nella preparazione e nell’allestimento di questa sesta edizione del Festival del Cinema Italiano di Malaga, che è diventato un appuntamento imperdibile nell’ampia offerta cinematografica italiana in Spagna. Il cinema si sta indubbiamente riaffermando come uno straordinario mezzo di riconoscimento reciproco e di dialogo tra Italia e Spagna, due popoli uniti da un profondo amore per la cultura, nella quale ritrovano i simboli della propria identità nazionale’. La direttrice dell’Istituto Italiano di Madrid ha sottolineato come ‘la cultura italiana si trovi in un momento di grande energia e proiezione verso il futuro. In tutti i settori artistici, il nostro ricchissimo passato costituisce una solida base da cui partire per innovare e sperimentare, rielaborando creativamente la tradizione e creando nuovi linguaggi. Il cinema, le arti figurative, le arti dello spettacolo, la musica, fanno parte del DNA della cultura italiana, e siamo lieti di poter sostenere in Spagna, con il nostro lavoro e grazie a prestigiose collaborazioni con istituzioni locali, una maggiore conoscenza della produzione italiana contemporanea’.
Caprara ha espresso la sua felicità per i continui progressi del Festival nel suo rapporto con la cultura italiana e con la città di Malaga, sottolineando che ‘ad ogni edizione abbiamo continuato a rafforzare il nostro rapporto con l’industria audiovisiva italiana, posizionando il Festival nell’ambito culturale della città con una ricettività molto importante da parte del pubblico e degli enti che ci sostengono’. Lunedì 15 maggio si comincia con una grande anteprima in Spagna. Verrà proiettato Le otto montagne, di Felix van Groeningen e Charlotte V andermeersch. Una storia sugli alti e bassi di una profonda amicizia. L’opera tratta dal romanzo di Paolo Cognetti vede come protagonisti Luca Marinelli, al suo ritorno sul grande schermo dopo Martin Eden (2019), e Alessandro Borghi, Filippo Timi ed Elena Lietti.
La seconda proiezione del festival sarà quella di Calcinculo, in cui la regista, Chiara Bellosi, mostra come le norme e le eredità sociali e culturali attraversino brutalmente i corpi da tre prospettive: quello della madre di Benedetta (Barbara Chichiarelli), frustrata dal fatto di avere il corpo e il talento per essere una ballerina ma di non esserlo; quello di Amanda (Andrea Carpenzano), che vede il suo corpo mercificato da una società incapace di vedere oltre il binarismo; e quello di Benedetta (Gaia di Pietro), cresciuta con il disagio del suo essere. La giovane attrice Gaia di Pietro parteciperà alla proiezione e al dibattito con il pubblico in sala.
Mercoledì 17 maggio si terrà la prima di Dante. L’ottantenne regista bolognese Pupi Avati presenta una singolare biografia audiovisiva dell’autore della ‘Divina Commedia’, basata sul saggio che Giovanni Boccaccio compose tra il 1357 e il 1362. Giovedì sarà la volta della commedia italiana con la proiezione di Siccità, ispirato alla recente pandemia da Covid, che mette sarcasticamente in scena un’umanità irrimediabilmente malata.
Il suo regista, Paolo Virzì, propone un racconto distopico ambientato durante la reclusione del 2020, e lo fa armato della forza di un cast e di una produzione di dimensioni cosmiche, che lo hanno aiutato a creare immagini credibili di una città proiettata in un futuro arido e avvizzito, come potrebbe accadere solo a causa degli esseri umani.
Venerdì sarà proiettato L’immensità in cui Emanuele Crialese dirige Penélope Cruz in una storia che ci riporta nell’Italia degli anni ’70 per presentarci una coppia sposata incapace di separarsi. Ispirato all’esperienza del suo regista, il film racconta la storia di una giovane madre che deve fare i conti con un mondo ostile alle donne e deciso a toglierle energia e a farla svanire poco a poco.
La commedia La stranezza di Roberto Andò chiude il ciclo di proiezioni del festival sabato 20 maggio. Il film, ambientato nella Sicilia degli anni V enti e interpretato da Tony Servillo, V alentino Picone e Salvo Ficarra, racconta la storia di un famoso scrittore che si reca nella sua città natale per un funerale. Al funerale incontra due becchini amanti del teatro che alternano il lavoro al cimitero con la loro grande passione. Entrambi provano opere teatrali da dilettanti, ma il corso degli eventi cambia quando lo scrittore appare sulla scena e vede il talento dei due becchini.
Tutti i film saranno proiettati al cinema Albéniz alle 19:30, con un biglietto d’ingresso generale di 6 euro (ridotto a 5 euro per i soci della Dante Alighieri). L’abbonamento completo per sei giorni costerà 33 euro (ridotto 27 euro). I biglietti possono essere acquistati direttamente al botteghino del cinema o attraverso il sito www.unientradas.es.
Venerdì 13 maggio, la grande festa di inaugurazione si terrà presso la Fábrica Cervezas Victoria con l’esibizione della cantante e cantautrice italiana Lamaar. La sua musica combinata alla sua voce unica con un intenso amore per la musica latina, tradizionale e folk, mescolano stili che vanno dal flamenco alla musica balcanica, al blues e al soul. L’ingresso è libero e gratuito fino al raggiungimento della capienza massima.
Quest’anno il festival racchiude anche un progetto di grande significato per la città di Malaga e per l’intera provincia con la collaborazione dell’artista urbana Alice Pasquini, di riconosciuto prestigio nel panorama culturale internazionale. Per l’occasione, Pasquini è stata incaricata di realizzare la locandina che rappresenterà la proposta cinematografica dell’edizione 2023 del festival, e lascerà un segno tangibile nella città, un ricordo indelebile di questo evento culturale che attraversa Malaga e della presenza italiana nella città andalusa, con un’opera d’arte urbana unica nel suo genere su uno dei muri adiacenti al Centro di Arte Contemporánea de Málaga, il CAC (Calle Navalón).
La creazione del murale inizierà il 10 stesso, dopo la conferenza stampa, e terminerà il 15 maggio. Durante questi cinque giorni, il pubblico potrà assistere dal vivo alla creazione di quest’opera di street art che rimarrà in città come elemento commemorativo del festival italiano.
L’evento conclusivo si terrà presso La Polivalente con la rappresentazione di Tu Pirandello, e domenica 21 maggio alle 19:30 a cura della compagnia teatrale italiana Lacunarii.
Farnesina: ad Algeri la prima tappa di “Marble. Carving the Future”Roma, 10 mag. (askanews) – Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con ICE Agenzia e Confindustria Marmomacchine, presenta “Marble. Carving the Future”, un progetto inedito di promozione integrata della filiera italiana del marmo fondato sul dialogo tra arte, tecnica e impresa. L’iniziativa, curata e prodotta da Magister Art, si inserisce nella nuova strategia di promozione integrata della Farnesina con l’obiettivo di raccontare e promuovere il patrimonio di saperi e tradizioni dell’Italia e del Made in Italy, mettendone in risalto la costante propensione alla ricerca e all’innovazione.
La prima tappa del circuito che toccherà diverse capitali mondiali nel corso dei prossimi due anni è stata inaugurata ieri al Palazzo della Cultura di Algeri, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia ad Algeri, Giovanni Pugliese, del Presidente di Confindustria Marmomacchine Federico Fraccaroli, e del Presidente On. con Delega ai Rapporti Istituzionali, Flavio Marabelli, e del Direttore Creativo di Magister Art, Alessandra Costantini. La mostra si presenta al pubblico internazionale come un inedito percorso visivo e sonoro, esperienziale ed emozionale, volto a valorizzare le profonde interconnessioni tra cultura, territorio, creatività e qualità che contraddistinguono la lavorazione italiana del marmo. Installazioni multimediali e un dialogo virtuale tra manufatti contemporanei e le opere di Michelangelo, Bernini e Canova guidano il visitatore attraverso il processo creativo tra antico e moderno.
Il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, Ambasciatore Lorenzo Angeloni, ha dichiarato “La mostra MARMO inaugura un emozionante viaggio tra l’arte e la tecnica italiane della lavorazione del marmo, pensato per raccontare e condividere nel mondo la passione, la creatività e l’ingegno italiani in questo settore. Un’occasione per far conoscere meglio il patrimonio di competenze del settore dell’estrazione e della lavorazione del marmo in Italia, e delle sue eccellenze tecnologiche. La concomitanza dell’inaugurazione della mostra con la partecipazione delle imprese italiane al salone internazionale delle costruzioni Batimatec, in corso ad Algeri – ha aggiunto – è un esempio concreto dell’impegno della Farnesina e del gioco di squadra tra istituzioni, associazioni e imprese per la promozione integrata dell’Italia”. Il Presidente di Confindustria Marmomacchine, Federico Fraccaroli, ha sottolineato “la soddisfazione dell’Associazione, in rappresentanza dell’intera filiera marmifera nazionale, nell’essere protagonista di questo primo e innovativo esempio di promozione integrata di un comparto manifatturiero d’eccellenza, attraverso un evento così evocativo e ad elevato impatto scenico”. “E’ senz’altro un motivo di vanto per il nostro comparto essere stati scelti dal Ministero per dare vita e corpo a questo inedito format di internazionalizzazione del Made in Italy – ha aggiunto il Presidente On. con Delega ai Rapporti Istituzionali, Flavio Marabelli – “e siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di questo progetto grazie alla stretta sinergia con MAECI e ICE, e supportati dal contributo delle nostre Imprese Associate che si sono rese disponibili a fornire contenuti e prodotti di altissima qualità per realizzare questa bellissima mostra-evento, che coniuga i valori culturali e industriali di un settore identitario come quello del marmo italiano e li promuove a livello globale”.
“Come ICE siamo fieri – afferma il Direttore Generale Roberto Luongo – di poter celebrare la capacità, al contempo artistica e tecnologica, del nostro Paese quale quella della lavorazione del marmo, che rappresenta anche un settore in grado di contribuire in modo sempre più significativo alla diffusione del Made in Italy nel mondo. Dopo qualche battuta d’arresto causa Covid, l’export italiano di marmi, graniti e pietre naturali in genere ha segnato una risalita che oggi viaggia a doppia cifra. Siamo orgogliosi di accompagnare a Batimatec la delegazione di imprese più numerosa, con 80 operatori, a testimonianza della consolidata ripresa di un settore che esporta più del 75% della produzione”. “Il Marmo è uno dei beni identitari del patrimonio culturale italiano, la materia simbolo dell’arte e dell’architettura del nostro paese attraverso i secoli. Valorizzare e promuovere il suo valore con una mostra che ne ripercorre le fasi di lavorazione attraverso gli Elogi alla Forza, alla Tecnica e alla Bellezza, significa creare nuove connessioni per la promozione e la conoscenza del nostro territorio. Una visione, quella di Magister Art, con una forte proiezione internazionale per valorizzare al meglio l’immenso patrimonio artistico, culturale ed il know-how tecnologico italiano”, afferma Renato Saporito, Founder e CEO di Magister Art.
La mostra sarà esposta ad Algeri fino al 9 giugno per poi essere allestita presso il Dupont Underground Art Center di Washington dal 1 settembre all’8 ottobre.
Urso in Romania: “Piena sintonia su agenda Ue e politica industriale”Roma, 10 mag. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha compiuto una missione di due giorni a Bucarest, nel corso della quale ha incontrato il premier Nicolae Ionel Ciuca, il ministro dell’Economia Florin Spataru e il ministro dell’Ambiente Tánczos Barna, ma anche con i principali esponenti dell’imprenditoria italiana operante in Romania, con i protagonisti del settore dell’energia nucleare e con i rappresentanti di categoria del settore automotive romeno.
La missione si è conclusa con un’intervista televisiva rilasciata ad Stiri Antena 3 CNN, scrive l’ambasciata italiana a Bucarest sulla sua pagina Facebook. I colloqui e gli incontri hanno fatto emergere piena sintonia tra Italia e Romania sui principali temi dell’agenda europea, sul piano industriale e ambientale, inclusa la comune visione della necessità di una politica industriale assertiva e non rinunciataria, con una chiara visione a tutela del lavoro e dell’impresa europea.
Nello specifico, sono state passate in rassegna le sinergie commerciali e produttive tra i due Paesi, il dossier della ricostruzione dell’Ucraina, il nodo della competitività dell’industria europea (declinato anche nell’obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica) e le politiche per la digitalizzazione e la sicurezza cibernetica. Il premier romeno Ciuca ha ribadito i suoi ringraziamenti per il costante sostegno dimostrato dall’Italia sia per l’adesione della Romania all’Area Schengen sia per l’avanzamento dell’adesione all’OCSE. E piena sintonia tra Italia e Romania sugli argomenti più importanti in Europa, sul piano industriale e ambientale, ha ribadito anche il ministro Urso che negli incontri istituzionali ha trovato conferma della comune visione sulla necessità di una politica industriale europea assertiva e non rinunciataria, con una chiara visione a tutela del lavoro e dell’impresa europea, a partire dalle decisioni che dovranno essere prese sui dossier che saranno oggetto del prossimo Consiglio Competitività del 22 maggio.
Nel corso della missione, il ministro Urso ha inoltre incontrato il presidente di Nuclearelectrica, Teodor Chirica, per esaminare i dossier riguardanti le aziende italiane impegnate nel settore del nucleare in Romania. Il ministro ha espresso il proprio compiacimento riguardo per la recente firma del contratto tra Ansaldo Nucleare e SNC Lavalin per l’estensione della vita operativa dell’Unità 1 dell’impianto nucleare di Cernavoda.
L’estensione della vita dell’Unità 1 è fondamentale per garantire che l’impianto continui a contribuire alla produzione di energia elettrica per il Paese, in quanto questa unità soddisfa il 10% del fabbisogno di energia elettrica romena, contribuendo sostanzialmente all’abbattimento di CO2 del settore. Urso ha evidenziato come l’esperienza maturata in passato e la positiva partnership strategica con tutti i player coinvolti, ponga Ansaldo Nucleare, gruppo di eccellenza in questo campo, in una posizione privilegiata anche per quanto riguarda i progetti futuri in Romania sul nucleare, tra cui la realizzazione delle unità 3 e 4 della centrale di Cernavoda.
“La via italiana del nucleare in Romania può diventare un modello. Il nostro Paese può vantare di eccellenze internazionali nel settore del nucleare e della ricerca su questo fronte. Vanno in tal senso le partnership che le nostre aziende stanno portando avanti all’estero, come quella di Ansaldo Nucleare in Romania. Vogliamo sostenere questo processo virtuoso, aiutando le imprese del nostro Paese a sviluppare sinergie ed essere sempre più competitive a livello globale” ha dichiarato il ministro Urso.
“La presenza di Ansaldo Nucleare garantisce non solo l’eccellenza della nostra industria, ma permette ad una intera filiera italiana specializzata nel settore di offrire le sue migliori risorse anche a beneficio dell’amica Romania. I progetti di Cernavoda sono sostenuti dal Governo italiano in quanto rappresentano un valore aggiunto molto importante per il settore energetico e l’economia dei due Paesi, contribuendo ad incrementare l’interscambio economico tra la Romania e l’Italia” ha concluso il ministro.
L’incontro si è successivamente focalizzato sull’impegno che un’altra eccellenza italiana presente in Romania, il gruppo Beltrame, sta mettendo in campo per la realizzazione di acciaio green. Il gruppo sta infatti realizzando uno stabilimento siderurgico green che sarà alimentato attraverso Small Modular Reactors di terza generazione plus e un parco fotovoltaico, che permetteranno la riduzione delle emissioni in fase di produzione e ricadute positive sui costi di realizzazione dell’acciaio.
Urso ha inoltre incontrato i rappresentanti delle principali imprese italiane in Romania, “una grande comunità che ha segnato l’evoluzione produttiva del Paese”, e i rappresentati di categoria del settore automotive romeno, Calin Popescu Tariceanu, presidente onorario dell’Associazione dei Produttori e degli Importatori di Automobili (APIA) e Dan Vardie – Presidente Esecutivo APIA. La riunione è stata l’occasione per fare il punto sulla politica industriale UE e sui dossier automotive a livello comunitario, come il regolamento sui veicoli leggeri su cui le parti hanno espresso una totale condivisione riguardo la necessità di un approccio volto alla neutralità tecnologica e alla necessità di una transizione ecologica che tenga conto delle esigenze del tessuto produttivo europeo.