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Ambasciatore Fanara: Dubai è hub per aggredire mercati mondiali

Ambasciatore Fanara: Dubai è hub per aggredire mercati mondialiDubai, 27 apr. (askanews) – Negli Emirati arabi uniti “esportiamo tanto Made in Italy e tante professionalità italiane, ma la grande potenzialità che si dischiude a Dubai è di utilizzare questo Paese come un hub, una piattaforma, per esportare in tutta l’area dall’India all’Asia centrale, fino al Corno d’Africa. Utilizziamo Dubai come piattaforma di lancio per le nostre imprese, per aggredire il mondo e i mercati vicini”, ha dichiarato ad askanews a margine dell’inaugurazione del Dubai Hub for Made in Italy l’ambasciatore italiano presso gli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara.

L’ambasciatore ha tagliato il nastro insieme ad Helal Saeed Al Marri, direttore del dipartimento dell’Economia e membro del Consiglio Esecutivo di Dubai, segnando il primo passo dell’hub per il Made in Italy negli Emirati arabi uniti, gestito da Italiacampm, e che si propone come un ponte per le società italiane che vogliono espandersi in Medio Oriente, Nord Africa e Sud Est Asiatico e nell’ecosistema di business emiratino. “E’ molto importante avere Italiacamp a Dubai perché è un modo per sostenere il Sistema Italia – ha spiegato Fanara – abbiamo insieme la formazione, l’alta università, ma abbiamo anche le imprese, Confindustria con il pieno sostegno del governo italiano e dell’ambasciata italiana. E’ un modo per proiettare al meglio la nostra immagine e le nostre potenzialità e competenze” all’estero.

SIMEST (Gruppo CDP) rafforza la presenza in USA del Gruppo OMR

SIMEST (Gruppo CDP) rafforza la presenza in USA del Gruppo OMRRoma, 26 apr. (askanews) – SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha acquisito una partecipazione di minoranza nella OMR North America Inc., controllata americana del gruppo con sede a Rezzato (BS), leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti in ghisa e alluminio per il settore automotive.

L’operazione, strutturata in parte tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato e in parte attraverso l’erogazione di un finanziamento soci, ha visto anche la partecipazione del Fondo di Venture Capital, strumento agevolativo che SIMEST gestisce in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le nuove risorse, pari a 5 milioni di euro, permetteranno l’ampliamento di oltre 5.000 metri quadrati del polo produttivo nella zona di Carmel, Indiana, consentendo alla OMR di soddisfare le importanti commesse ottenute dal Gruppo Stellantis, e di crescere nel mercato americano, presidiato dai principali costruttori mondiali.

Quinto record per Barone: meno di 3 minuti per le curve di Meteora

Quinto record per Barone: meno di 3 minuti per le curve di MeteoraRoma, 26 apr. (askanews) – Centosettantatrè secondi, cinque in meno rispetto al precedente record stabilito da un pilota greco. Meno di tre minuti per percorrere quattro chilometri di curve domando un asfalto insidioso e viscido sui cavalli della Ferrari F8 Tributo. Un nuovo record, il quinto, che il pilota Fabio Barone ha raggiunto nella cornice greca dei Santuari di Meteora.

Il recordman romano ha ottenuto, così il suo il quinto record da Guinness dei Primati, dopo aver battuto Google nel lunghissimo tragitto da Roma a Capo Nord, l’anno scorso, aver fatto meglio del cronometro alla Transfagarasan in Transilvania, nel 2015, sulla Tianmen Mountain Road in Cina, nel 2016 e al Canyon della Valle del Dades in Marocco, nel 2018. “È stata durissima – ha detto appena sceso dal bolide rosso – molto più di quello che si può pensare. Un percorso davvero incredibile, ricco di difficoltà e pericoli, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. E oltre alla mia Ferrari F8 Tributo devo ringraziare tutti i miei uomini. Sono stati speciali, come sempre. Senza di loro, non avrei fatto nulla di tutto questo. Nè oggi, né prima”.

“La preparazione è stata lunga e decisamente complicata, probabilmente per le 50 primavere che ho accumulato, ma la passione e la volontà sono rimaste immutate nel tempo, altrimenti non potrei pensare di realizzare imprese del genere. Ma quello che mi dà la forza, lo ripeto, è il team, un gruppo di persone, oltrechè professionisti, legati da una grande amicizia”, ha aggiunto Barone sottolineando che “probabilmente dopo Roma-Capo Nord, questa è stata la più complessa, sia per quanto riguarda le varie autorizzazioni, sia per il percorso in generale”. Il record è stato tentato e raggiunto nonostante “i test che avevamo effettuato su queste curve lo scorso ottobre erano andati decisamente male, al punto che istintivamente avevamo tentennato, c’era venuto qualche dubbio sull’effettiva possibilità di tentare e centrare il record”. In particolare a preoccupare team e pilota era “il poco grip dell’asfalto”, ma “alla fine abbiamo trovato l’escamotage per superare il problema con le gomme giuste”.

Sudan, Tajani: orgoglioso di accogliere italiani a Ciampino

Sudan, Tajani: orgoglioso di accogliere italiani a CiampinoRoma, 24 apr. (askanews) – “Felice e orgoglioso di accogliere i connazionali di rientro dal Sudan. Operatori umanitari, diplomatici e militari che con impegno e dedizione ancora una volta hanno fatto onore all’Italia. Grazie all’Unità di Crisi, al ministero della Difesa e a Palazzo Chigi”, ha scritto su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani postando le foto dell’accoglienza del primo gruppo di italiani e stranieri atterrato a Ciampino nell’ambito dell’operazione di evacuazione dal Sudan.

I primi connazionali evacuati dal Sudan sono atterrati poco dopo le ore 20.25 all’aeroporto militare di Ciampino a bordo di un velivolo KC-767 dell’Aeronautica Militare. Sul volo anche il personale dell’ambasciata italiana a Khartoum, e l’ambasciatore Michele Tommasi che ha parlato di “momenti delicati” e di un’operazione condotta “perfettamente” e seguita “passo dopo passo” dall’Unità di crisi. Insieme a loro anche i militari della Joint Evacuation Task Force (JETF), il team militare della Difesa composto anche da Forze speciali che ha gestito sul campo le operazioni di evacuazione dal Sudan.

In nottata è previsto l’arrivo di un secondo velivolo: un C-130 con a bordo altri civili evacuati. Due velivoli distinti per un totale di 83 connazionali rimpatriati e 13 stranieri.

Sudan, ringraziamenti di Tajani per successo evacuazione italiani

Sudan, ringraziamenti di Tajani per successo evacuazione italianiBruxelles, 24 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine del Consiglio Esteri dell’Ue oggi a Lussemburgo, ha rivendicato il successo dell’operazione di evacuazione degli italiani in Sudan, che ha coinvolto anche altri cittadini stranieri, e che ha dimostrato un alto grado di collaborazione fra diverse amministrazioni dello Stato.

“Voglio ringraziare l’ambasciatore d’Italia” in Sudan “perché ha fatto un lavoro straordinario: durante tutte le giornate più complicate, tutti gli italiani sono stati sempre e comunque informati di ciò che stava accadendo, e l’Ambasciata d’Italia è stato un punto di riferimento anche per tanti altri cittadini stranieri”, ha riferito il ministro. “Sono tanti – ha continuato Tajani – quelli che hanno trovato rifugio nell’Ambasciata d’Italia, e questo ci fa onore, dimostra che nei momenti di difficoltà siamo sempre pronti ad aiutare altre persone, e non soltanto i nostri connazionali”.

“Ringrazio di cuore – ha ribadito il ministro – le nostre Forze armate che hanno compiuto l’operazione, e ringrazio di cuore l’intelligence e ovviamente tutti i funzionari del Ministero degli Esteri, a cominciare da quelli dell’Unità di crisi, che giorno e notte hanno lavorato per rintracciare e contattare uno per uno i cittadini italiani”, tenendoli “informati e aggiornati sull’evolversi della situazione. Giorno e notte hanno lavorato i nostri funzionari, in contatto con la nostra Ambasciata a Khartoum”. “E’ importante che l’operazione si sia conclusa in maniera seria ed efficace, che i nostri connazionali siano tutti quanti salvi e possono rivedere le loro famiglie godendo di buona salute. Io li andrò a salutare all’aeroporto di Ciampino”, ha annunciato.

“Devo sottolineare – ha aggiunto Tajani – l’eccellente collaborazione tra le diverse organizzazioni dello Stato; coordinare le azioni di tutte le diverse amministrazioni non è una cosa semplice. Invece, c’è stata una perfetta armonia tra Ministero degli Esteri, il Ministero della difesa, l’intelligence. E naturalmente il presidente del Consiglio è stato costantemente informato, e sono sempre stato in contatto con il ministro della Difesa. Questo a dimostrazione del fatto che si può lavorare insieme anche quando si fa parte di diverse amministrazioni: l’importante è dare risposte concrete ai nostri concittadini”, ha concluso.

Sudan, Masini (Emergency): “Io resto, non abbandono i pazienti”

Sudan, Masini (Emergency): “Io resto, non abbandono i pazienti”Roma, 24 apr. (askanews) – Franco Masini, il coordinatore medico per Emergency del Centro Salam di Khartoum, il più grande ospedale di cardiochirurgia di tutta l’Africa, ha deciso di restare in Sudan, nonostante i combattimenti in corso, e con lui sono rimasti “altri 38 italiani, medici e infermieri”.

“Non c’erano alternative – ha spiegato Masini al Corriere della Sera – che fine farebbero gli 81 pazienti che abbiamo in questo momento? Li lasciamo in mezzo alla battaglia? Dobbiamo restare”. Il coordinatore di Emergency ha spiegato che “sono partiti per l’Italia solo in sette, tre erano a fine missione, gli altri quattro sono amministrativi, perciò il loro contributo non era più essenziale, qui le banche ormai sono tutte chiuse”. Masini era grande amico di Gino Strada: “Oggi vi dico che qui a Khartoum Gino ci sarebbe servito moltissimo, lui aveva una capacità unica di rapportarsi con le diverse fazioni. Anche pensando a lui, ho deciso di restare”. Dall’inizio delle ostilità, il 15 aprile scorso, il personale vive accampato in ospedale: “Nessuno torna a casa, ogni tanto sentiamo gli spari qui vicino che arrivano dal ponte sul Nilo”.

“Viveri ne abbiamo perché i nostri fornitori sudanesi malgrado i rischi sono venuti giorni fa con un carico. Ma se continuano i combattimenti, tra un mese i farmaci cominceranno a scarseggiare”, ha denunciato.

Sudan, Crosetto: avviata l’operazione di evacuazione degli italiani

Sudan, Crosetto: avviata l’operazione di evacuazione degli italianiRoma, 23 apr. (askanews) – “La Difesa è in costante contatto con la Presidenza del Consiglio, la Farnesina e l’Autorità delegata, rendendo disponibile ogni assetto utile a mettere in sicurezza, e poi portare in salvo, tutti i nostri connazionali presenti in Sudan”.

Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto, che segue costantemente tutte le operazioni, e che ha aggiunto: “La Difesa monitora, in costante coordinamento con gli altri organi dello Stato e i partner internazionali, la preoccupante situazione in essere a Khartum che cambia in continuazione. Le attività di evacuazione dei nostri connazionali sono coordinate dal comando operativo di vertice interforze”. “Sono già decollati due C130 dell’Aeronautica militare alle 13,55 ora italiana da Gibuti alla volta di Khartum con a bordo personale delle forze speciali dell’Esercito Italiano e dei Carabinieri – annuncia – La sicurezza degli aeroporti è assicurata dai fucilieri dell’aria dell’aeronautica militare”.

Sono in totale “circa 200 le persone che dovranno essere evacuate dai nostri militari” dal Sudan, ha precisato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Si tratta di “140 italliani, civili, che devono essere evacuati. Il punto di incontro è l’ambasciata italiana che è pienamente operativa. Più ci sono dei cittadini svizzzeri, la Nunziatura apostolica, e un’altra ventina di cittadini europei”. L’operazione, ha aggiunto, si concluderà “mi auguro nelle prossime ore”.

Giordania, è il torinese Andrea Sferrazza il turista morto a Petra

Giordania, è il torinese Andrea Sferrazza il turista morto a PetraRoma, 22 apr. (askanews) – Si chiama Andrea Sferrazza il turista italiano morto ieri dopo essere caduto da 25 metri di altezza mentre percorreva un sentiero nel sito archeologico di Petra, in Giordania.

Sferrazza, torinese d’origine, viveva a Londra da due anni, secondo il quotidiano La Stampa e il Giornale d’Italia. In base alla ricostruzione del sito Roya News, il 30enne stava visitando un’aerea del sito archeologico quando è caduto riportando gravi ferite e fratture che ne hanno causato il decesso. La Farnesina ha confermato la morte del turista italiano e l’Ambasciata italiana in Giordania è in contatto con la famiglia del connazionale per fornire l’assistenza necessaria.

Sudan, Tajani: messi in sicurezza 19 italiani in crociera

Sudan, Tajani: messi in sicurezza 19 italiani in crocieraRoma, 22 apr. (askanews) – Sono “in sicurezza” 19 italiani che si trovavano in crociera nelle acque di Port Sudan. L’ha comunicato oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani via Twitter.

“Sono stati messi in sicurezza 19 italiani che si trovavano in crociera nelle acque di Port Sudan”, ha scritto il ministro. “Li abbiamo assistiti – ha aggiunto – fin dall’inizio degli scontri, ora sono sbarcati ad Hurghada. Grazie al lavoro delle nostre Ambasciate a Khartoum e al Cairo e dell’UdC Farnesina”.

Difesa, firmato accordo per ufficiale italiano al Comando Spazio Usa

Difesa, firmato accordo per ufficiale italiano al Comando Spazio UsaRoma, 20 apr. (askanews) – Italia e Stati uniti hanno siglato ieri un Memorandum of Agreement (MoA) per l’assegnazione di un Ufficiale di collegamento italiano presso l’United States Space Command (USSPACECOM). Il generale di brigata aerea Davide Cipelletti, capo ufficio generale Spazio dello Stato Maggiore della Difesa (SMD), e il generale James Dickinson, comandante dello USSPACECOM hanno firmato l’accordo a latere del 38° Space Symposium, che si sta svolgendo in questi giorni (dal 17 al 20 aprile) a Colorado Springs (USA) e al quale partecipa una delegazione dello SMD guidata dallo stesso capo ufficio generale Spazio.

L’attivazione della posizione in parola, si legge in una nota, rappresenta un essenziale catalizzatore della cooperazione con il partner americano, soprattutto nell’ottica di migliorare il coordinamento delle attività nel dominio spaziale, nonché una preziosa occasione per sviluppare sinergie con gli altri Paesi già presenti presso lo USSPACECOM con un proprio Ufficiale di collegamento. Una lunga e fruttuosa storia di collaborazione lega la Difesa italiana e quella americana nel settore dello spazio, precisa la nota. Sono attivi dei Memorandum of Understanding (MoU) per l’accesso al servizio cifrato del GPS (Global Positioning System), per lo scambio di risorse di comunicazione satellitare (SATCOM), e per lo scambio di dati e informazioni di Space Situational Awareness (SSA), indispensabile per effettuare manovre orbitali in sicurezza evitando il rischio di collisioni con altri satelliti operativi e debris spaziali.

L’Ufficio generale Spazio dello SMD accentra le funzioni connesse con elaborazione della dottrina, l’avvio di nuovi programmi, lo sviluppo di partnership nazionali ed internazionali e l’evoluzione delle capacità spaziali.