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Orban: i soldi dell’Ungheria non andranno all’Ucraina

Orban: i soldi dell’Ungheria non andranno all’UcrainaRoma, 1 feb. (askanews) – Il premier ungherese Viktor Orban ha utilizzato i social media per dare la sua versione dell’intesa raggiunta a Bruxelles sui 50 miliardi di euro da destinare all’Ucraina e per dichiarare la vittoria del vertice.

L’Ungheria. Ha spiegato Orban, ha negoziato un “meccanismo di controllo” che “garantisce l’uso ragionevole dei fondi” per l’Ucraina: “Abbiamo la garanzia che i soldi dell’Ungheria non potranno finire in Ucraina”, ha spiegato. Il tema è stato ulteriormente approfondito dal consigliere politico del premier magiaro, Balßzs Orban: “Per quanto riguarda il sostegno all’Ucraina, abbiamo dovuto affrontare due minacce: in primo luogo, il tentativo di inviare denaro senza meccanismi di controllo e, in secondo luogo, la preoccupazione che il denaro del popolo ungherese potesse finire in Ucraina” e “oggi siamo riusciti a evitare entrambe le minacce” perché “alla fine del primo anno, gli aiuti all’Ucraina dovranno essere rinegoziati, e alla fine del secondo anno l’intera questione sarà riesaminata nel contesto del bilancio dell’UE per il periodo successivo”.

Sanremo, i cantanti in gara sui social: impazza Alessandra Amoroso

Sanremo, i cantanti in gara sui social: impazza Alessandra AmorosoRoma, 1 feb. (askanews) – I bookmaker puntano sul podio femminile, con le quotazioni per la vittoria che spingono in alto Angelina Mango, Alessandra Amoroso e Annalisa. I social non si discostano molto, inframmezzando questo trittico con Fiorella Mannoia e Ghali. Per il terzo anno, la società di strategia, comunicazione e marketing digitale, DeRev, ha ponderato il “fattore-community” dei cantanti in gara a Sanremo, vale a dire il vantaggio che può derivare a ciascuno di loro dal supporto di follower disposti a mobilitarsi per un loro successo. La classifica del 2024 vede Alessandra Amoroso in testa grazie alla seconda community più ampia (8 milioni e 940mila follower), seconda soltanto a quella di Emma (12 milioni e 744mila), e un engagement del 1,13% che le fa superare di molto la collega ex Amici (0,09%) ferma al sesto posto.

Dietro Amoroso c’è Fiorella Mannoia, che fa incetta di numeri molto interessanti se visti attraverso la lente del televoto: 2 milioni e 811mila follower, un engagement in linea con quello medio degli influencer con la stessa community (1,8%) – di persone cioè che usano i social per professione, e non per branding -, e ben 186 post pubblicati nel periodo preso in considerazione da DeRev per l’estrazione dei dati (1 dicembre 2023 – 27 gennaio 2024): un record. “La nostra analisi – ha spiegato il ceo di DeRev, Roberto Esposito – valuta la performance dei cantanti sui social media ai blocchi di partenza -. Durante la settimana può accadere di tutto, ma qui scopriamo chi sta già scaldando la community. Mannoia non lascia mai soli i propri follower, il suo dialogo con loro è costante e di qualità. Amoroso però vanta una post interaction del doppio (8,15% contro 4,52% di Mannoia): se chiamasse gli utenti al voto, potrebbe raccogliere una risposta importante”.

Al terzo posto della classifica c’è Ghali: 4 milioni e 463mila follower, 0,66% di engagement, è anche l’artista che ha totalizzato il maggior numero di reactions ai 35 contenuti pubblicati nel periodo: 2 milioni e 558mila (chi fa meglio su questo fronte è Emma, ma si ferma a 1 milione e 268mila). Dietro Ghali troviamo Annalisa e Angelina Mango. La prima ha una community che compete con le maggiori (5 milioni e 179mila follower), la seconda può contare su relativamente meno follower (parliamo comunque di 1 milione e 230mila fan sui social), ma ha un engagement che la fa risalire: 2,17% contro lo 0,41% di Annalisa. In fondo alla classifica, stilata sulla base del DeRev Score – un punteggio derivante da un algoritmo proprietario sviluppato per misurare l’efficacia della comunicazione sui social media a partire da tutti i principali indicatori, come il numero di follower, l’engagement, il numero di interazioni e il numero di post -, ci sono Geolier, I Santi Francesi e Fred De Palma. Fatta eccezione per i vincitori di X Factor (che hanno 148mila follower), gli altri devono lo scarso posizionamento al fatto che pubblicano poco (Geolier, 19 post) o molto poco (Fred De Palma, 4 post) sui social media.

“La frequenza di pubblicazione – ha fatto notare Roberto Esposito – è indice del legame tra community e artista. Sebbene sia Geolier che De Palma abbiano un notevole numero di follower (2 milioni e 535mila il primo, 1 milione e 903mila il secondo), non ingaggiarli preparandoli alla gara potrebbe causare la dispersione di un vantaggio competitivo. Certamente, entrambi potrebbero risvegliare la community durante il Festival, ma farlo per tempo li avrebbe fatti partire in tutt’altra situazione”. Stesso rilievo per quanto riguarda Mr. Rain che isola alcuni valori di engagement molto alti e che, addirittura, è comparso con tre post su Facebook nella Top10 che DeRev stila alla fine dell’anno per individuare i contenuti più popolari (vale a dire che hanno generato in assoluto il maggior numero di interazioni): anche per lui, la posizione nella classifica social di Sanremo è dovuta al mimino numero di post pubblicati (8). Il Festival, in generale, gode di ottima salute e incrementa i già buoni risultati – in termini di visibilità e seguito – della scorsa edizione. Ad oggi, conta su 2 milioni e 819mila follower tra tutte le piattaforme, con un incremento di 768mila utenti rispetto all’anno scorso. L’engagement risulta “normalizzato” (1,29%): l’anno scorso, infatti, spiccava un 6,3%, ma dovuto al neonato profilo TikTok che fu aperto proprio nel mese di gennaio 2023. Secondo il report di DeRev sui post più popolari, che ogni anno misura i contenuti che hanno ricevuto più interazioni, nel 2023 Sanremo è stato al secondo posto dei trend di conversazione sui social media (11 milioni di interazioni), preceduto soltanto al Milan (oltre 14 milioni di interazioni) e seguito da Giorgia Meloni (8 milioni di interazioni).

DeRev studia le community social dei cantanti in gara a Sanremo da tre anni. Nell’edizione del 2022, i primi 3 classificati del Festival (Blanco-Mahmood, Elisa, Gianni Morandi) si trovavano nei primi 5 posti della classifica DeRev (rispettivamente: terza, quinta e prima posizione). Nell’edizione del 2023 Mengoni, Lazza e Ultimo (che si sono classificati primo, secondo e quarto), erano sul podio della classifica pre-gara di DeRev.

Sanremo, sempre più giovani lo seguono: è un fenomeno social

Sanremo, sempre più giovani lo seguono: è un fenomeno socialRoma, 1 feb. (askanews) – Se fino a qualche anno fa i figli guardavano con aria di superiorità e un po’ di pietà i genitori impegnati a seguire il Festival di Sanremo ritenendolo uno spettacolo per “boomer”, ora le cose sono decisamente cambiate. Negli ultimi anni, non solo si è abbassata l’età media dei telespettatori, passati dai 54,7 anni del 2020 ai 53 del 2023, ma è anche aumentato l’appeal nei confronti della Generazione Z. Un dato interessante arriva dalla 64esima edizione del Festival del 2014, esattamente 10 anni fa. A condurre sul palco dell’Ariston c’erano Fabio Fazio e Luciana Littizzetto che incoronarono Arisa. In quei giorni, un sondaggio realizzato da Skuola.net evidenziò come il 73% degli studenti italiani si rifiutò di guardare il Festival; le motivazioni stavano sia nel ritenere la manifestazione un programma per “vecchi” sia nell’assenza in gara di artisti graditi.

In 10 anni le cose sono cambiate e Sanremo ha saputo conquistare sempre più giovani. La dimostrazione arriva anche dai nomi dei cantanti che si sono piazzati sul podio nelle ultime edizioni condotte da Amadeus: Maneskin, Fedez, Francesca Michielin, Lazza, Mr. Rain, Mahmood, Blanco, Marco Mengoni, tutti artisti più che popolari tra le nuove generazioni. “Questo cambio di rotta avvenuto negli ultimi anni rende Sanremo il programma ideale per unire la famiglia davanti al televisore – racconta Vittorio Vaccaro, conduttore televisivo ed esperto di convivialità sempre attento alle tematiche che riguardano la famiglia – la lista dei cantanti in gara riesce ad accontentare tutte le generazioni e questo permette ai genitori di conoscere meglio i gusti dei figli e viceversa accrescendo la cultura musicale di entrambi”. La conferma che Sanremo attira i più giovani arriva anche dai social. Nella passata edizione il profilo TikTok della kermesse ha generato oltre 97 milioni di visualizzazioni dei contenuti durante il periodo della manifestazione mentre l’hashtag #sanremo2023 vanta 1,2 miliardi di visualizzazioni, più del doppio rispetto ai 525 milioni del 2022 (+129%). Numero che è cresciuto ulteriormente nei mesi successivi arrivando a sfiorare i 3 miliardi di visualizzazioni.

Intanto, a pochi giorni dalla prima serata del 6 febbraio, l’hashtag #sanremo 2024 viaggia verso 300 milioni di views. Con Ghali, Mahmood, Mr. Rain, Sangiovanni, Irama, Geolier, Rose Villain e altri anche quest’anno la Gen Z avrà da divertirsi, i Millennial probabilmente simpatizzeranno per Emma, Alessandra Amoroso, Negramaro e la coppia Nek – Francesco Renga, mentre per gli over 50 ci sono due icone come Fiorella Mannoia e i Ricchi e Poveri. Simpatie a parte, possono anche andare oltre le motivazioni anagrafiche, Sanremo può regalare tanti momenti di condivisione in famiglia. Ecco allora i 5 consigli di Vittorio Vaccaro per seguire il Festival con genitori, figli e non solo: preparare cene ad hoc: ogni serata di Festival si presta a una cena speciale in famiglia. Si può puntare su menu classici o anche a tema sfruttando le canzoni dedicate al cibo. Fare giochi a tema: da qualche anno impazza il Fantasanremo con le sue leghe online e gli stessi cantanti che si danno battaglia. Si possono anche inventare giochi da fare in casa, ad esempio trasformando i membri della famiglia in giurati. Invitare amici per la finale. Riascoltare i brani: alcuni brani di Sanremo entrano subito in testa, altri hanno bisogno di qualche ascolto in più e quelli che all’inizio non ci convincono potrebbero diventare i preferiti. È quindi fondamentale il riascolto che può essere fatto insieme durante la colazione o mentre si prepara la cena. Commentare gli outfit: anche senza Achille Lauro e i suoi abiti mai banali, gli outfit di Sanremo fanno sempre discutere. Dai presentatori, ai cantanti in gara fino ad arrivare agli ospiti, ci si può trasformare in critici di moda e commentare le scelte stilistiche di chi sale sul palco dell’Ariston.

Festival Cristiano, Fabrizio Venturi: pronti per la terza edizione

Festival Cristiano, Fabrizio Venturi: pronti per la terza edizioneRoma, 1 feb. (askanews) – Tutto pronto per la terza edizione del Festival della Canzone Cristiana, in scena a Sanremo, dal 7 al 9 febbraio, nello storico Teatro F.O.S. – Teatro della Federazione Operaia Sanremese.

L’evento sarà trasmesso in diretta televisiva nazionale su Bom Channel, canale 68 del digitale terrestre, canale 5058 di Sky, sull’App Bom Chanell e su LaC TV, canale 11 del digitale terrestre (Calabria e Sicilia orientale), canale 411 Tivùsat, canale 820 Sky e sull’App LaC Play, sul sito del Festival della Canzone Cristiana www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it e in diretta radiofonica su Radio Mater. Per la sua terza edizione ha ottenuto nuovamente i patrocini delle più importanti istituzioni, tra cui quelli della Regione Liguria e della Provincia di Imperia. “Il Festival si prefigge l’intento di diffondere e di far conoscere anche in Italia la canzone di ispirazione cristiana o Christian music, genere che canta il rendimento di grazie a Dio e la gioia della fede. Sant’Agostino scriveva che chi canta prega due volte e, convinti che il canto sia una preghiera di elevato vigore, ci prefiggiamo come obiettivo primario di innalzare una preghiera universale mediante il nostro Festival” ha affermato Fabrizio Venturi. “L’attuale edizione sarà all’insegna del disarmo nucleare e della musica strumento di pace e di amore”.

La Pace nel mondo si realizza mediante il disarmo di tutti i popoli: sarà questo il leit motiv dell’attuale edizione del Festival che, con l’ausilio della Campagna Senzatomica, affronta il tema del disarmo. La Christian Music è in grado di instaurare un connubio creativo tra la canzone e la fede e tra la canzone e la lode a Dio, che fa proprio il linguaggio più potente che Dio ha donato all’uomo, che è la musica. La Christian Music non ha niente di diverso dalla musica che si ascolta tutti i giorni nelle radio, la differenza non è nella musica delle canzoni, ma nei testi, che, in modo esplicito ed implicito, parlano di Dio”. Sul palco, a condurre il Festival, insieme al Direttore artistico Venturi, vi sarà il giornalista Claudio Brachino e il terzetto femminile composto da Susanna Messaggio, Daniela Fazzolari e Francesca Lovatelli Caetani. Il Maestro Vince Tempera, più volte Direttore d’Orchestra del Festival della Canzone Italiana, è il Presidente di Giuria della terza edizione di Sanremo Cristian Music Festival, di cui sarà componente anche il Produttore Sergio Salaorni, il quale seguirà il Festival a distanza, in diretta televisiva.

Alla kermesse più importante della Christian Music Italiana parteciperanno 24 concorrenti ed ospiti illustri del mondo musicale e della cultura italiana, tra cui la star internazionale della Christian Music Noel Robinson, la cantautrice Leda Battisti, Finaz di Bandabardò, l’autore Claudio Daiano, il gruppo musicale Santarosa, il cantautore Nothingless, il cantante Carlo Famularo (in arte Carlo Mey), il rocker israeliano Victor Frei, il gruppo dei tre tenori “Il Mito”, la cantante italo-svizzera Sonia Mazza, il prestigioso interprete della canzone classica napoletana Gino Accardo, il cantautore e influencer Phil Bianchi, il soprano Antonia Moldovan e il giornalista e scrittore Luca Arnaù, il cui romanzo “Yeshua Il Prescelto”, riceverà il Premio Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 come “migliore libro su Gesù”. Durante l’arco del Festival vi sarà anche la consegna di una prestigiosa onorificenza. La terza edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 darà spazio ad un rilevante momento di riflessione relativamente al ruolo che le religioni possono rivestire per quanto attiene il tema della pace, a cui offrirà il suo contributo il noto Professore Paolo Branca del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica di Milano e di un intervento, durante la conferenza stampa di presentazione, da parte du Monsignor Gaid Yoannis Lahzi, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, Presidente dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus e Rappresentante della Santa Sede nell’alto Comitato per la Fratellanza Umana, nonché già Responsabile della Chiesa dedicata a San Francesco nella Casa di Abramo.

Sarà indetto, difatti, successivamente al Festival, il giorno 16 febbraio al grande Teatro Aurora di Scandicci, in provincia di Firenze, il Convegno dal titolo “A FIRENZE DOPO IL FESTIVAL – Musica e Spiritualità per il Dialogo e la Pace di tutto il genere umano”. Il convegno è organizzato da Fabrizio Venturi e da Biagio Maimone, rispettivamente Direttore Artistico e Direttore della Comunicazione del Festival della Canzone Cristiana, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica di Milano.

Accordo sugli aiuti Ue all’Ucraina, 2 clausole per l’ok di Orban

Accordo sugli aiuti Ue all’Ucraina, 2 clausole per l’ok di OrbanBruxelles, 1 feb. (askanews) – Tutti i 27 leader dei Paesi Ue riuniti a Bruxelles hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. “Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l’Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco”, ha commentato su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il summit straordinario si è così aperto con l’importante intesa sugli aiuti a Kiev.

Prima del Consiglio – cominciato in ritardo di oltre un’ora – si era tenuto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban per convincere quest’ultimo a dare il via libera all’intesa sul bilancio Ue. Secondo fonti del Consiglio europeo, l’accordo sull’aiuto macrofinanziario da 50 miliardi di euro per l’Ucraina, contenuto nella revisione del bilancio pluriennale dell’Ue (2O21-2027), è stato conseguito in base a due clausole che sono state aggiunte per venire parzialmente incontro alle richieste dell’Ungheria.

La prima consisterebbe nell’accettazione da parte del Consiglio europeo, di una discussione annuale sull’attuazione del pacchetto di sostegno per l’Ucraina (come chiedeva Budapest), ma senza un nuovo voto di approvazione (come avrebbe voluto l’Ungheria). Inoltre, la Commissione sarebbe invitata a presentare entro due anni ai capi di Stato e di governo una nuova proposta di revisione del bilancio pluriennale, se necessaria, che presuppone invece un nuovo voto unanime da parte degli Stati membri. La seconda clausola riguarderebbe il meccanismo di condizionalità dello stato di diritto, un regolamento che blocca i finanziamenti per certi programmi comunitari quando non sono garantite, nel paese interessato, l’indipendenza della magistratura e altre condizioni necessarie ad assicurare la buona gestione dei fondi Ue. Il testo conterrebbe un richiamo alle conclusioni del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020 in cui si sottolineava che “l’applicazione del meccanismo di condizionalità a norma del regolamento sarà obiettiva, equa, imparziale e basata sui fatti, garantendo l’equità dei procedimenti, la non discriminazione e la parità di trattamento degli Stati membri”.Inoltre “le misure a norma del meccanismo dovranno essere proporzionate all’impatto delle violazioni dello Stato di diritto sulla sana gestione finanziaria del bilancio dell’Unione o sugli interessi finanziari dell’Unione e il nesso di causalità tra tali violazioni e le conseguenze negative per gli interessi finanziari dell’Unione dovrà essere sufficientemente diretto e debitamente accertato. La semplice constatazione di una violazione dello Stato di diritto non è sufficiente ad attivare il meccanismo”.

Accordo Ue su paccheto aiuti all’Ucraina, due clausole per l’ok di Orban

Accordo Ue su paccheto aiuti all’Ucraina, due clausole per l’ok di OrbanBruxelles, 1 feb. (askanews) – Tutti i 27 leader dei Paesi Ue riuniti a Bruxelles hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. “Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l’Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco”, ha commentato su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il summit straordinario si è così aperto con l’importante intesa sugli aiuti a Kiev.

Prima del Consiglio – cominciato in ritardo di oltre un’ora – si era tenuto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban per convincere quest’ultimo a dare il via libera all’intesa sul bilancio Ue. Secondo fonti del Consiglio europeo, l’accordo sull’aiuto macrofinanziario da 50 miliardi di euro per l’Ucraina, contenuto nella revisione del bilancio pluriennale dell’Ue (2O21-2027), è stato conseguito in base a due clausole che sono state aggiunte per venire parzialmente incontro alle richieste dell’Ungheria.

La prima consisterebbe nell’accettazione da parte del Consiglio europeo, di una discussione annuale sull’attuazione del pacchetto di sostegno per l’Ucraina (come chiedeva Budapest), ma senza un nuovo voto di approvazione (come avrebbe voluto l’Ungheria). Inoltre, la Commissione sarebbe invitata a presentare entro due anni ai capi di Stato e di governo una nuova proposta di revisione del bilancio pluriennale, se necessaria, che presuppone invece un nuovo voto unanime da parte degli Stati membri. La seconda clausola riguarderebbe il meccanismo di condizionalità dello stato di diritto, un regolamento che blocca i finanziamenti per certi programmi comunitari quando non sono garantite, nel paese interessato, l’indipendenza della magistratura e altre condizioni necessarie ad assicurare la buona gestione dei fondi Ue. Il testo conterrebbe un richiamo alle conclusioni del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020 in cui si sottolineava che “l’applicazione del meccanismo di condizionalità a norma del regolamento sarà obiettiva, equa, imparziale e basata sui fatti, garantendo l’equità dei procedimenti, la non discriminazione e la parità di trattamento degli Stati membri”.

Inoltre “le misure a norma del meccanismo dovranno essere proporzionate all’impatto delle violazioni dello Stato di diritto sulla sana gestione finanziaria del bilancio dell’Unione o sugli interessi finanziari dell’Unione e il nesso di causalità tra tali violazioni e le conseguenze negative per gli interessi finanziari dell’Unione dovrà essere sufficientemente diretto e debitamente accertato. La semplice constatazione di una violazione dello Stato di diritto non è sufficiente ad attivare il meccanismo”.

Zelensky: sono grato all’Ue per i 50 miliardi all’Ucraina, l’accordo dimostrata l’unità dell’Unione

Zelensky: sono grato all’Ue per i 50 miliardi all’Ucraina, l’accordo dimostrata l’unità dell’UnioneBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Grato a Charles Michel e ai leader dell’Ue per aver istituito lo strumento da 50 miliardi di euro per l’Ucraina per il periodo 2024-2027”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“È molto importante – aggiunge – che la decisione sia stata presa da tutti e 27 i leader, il che dimostra ancora una volta la forte unità dell’Ue. Il continuo sostegno finanziario dell’Ue all’Ucraina rafforzerà la stabilità economica e finanziaria a lungo termine, che non è meno importante dell’assistenza militare e della pressione delle sanzioni sulla Russia”.

Michel: trovato l’accordo sul bilancio e sul sostegno all’Ucraina

Michel: trovato l’accordo sul bilancio e sul sostegno all’UcrainaBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Abbiamo un accordo”. Lo annuncia su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, mentre comincia il summit straordinario a Bruxelles.

“Tutti i 27 leader – scrive – hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l’Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco”. Prima del Consiglio – cominciato in ritardo di oltre un’ora – si era tenuto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban per convincere quest’ultimo a dare il via libera all’intesa sul bilancio Ue.

Ue, Michel: trovato accordo su bilancio e sostegno a Ucraina

Ue, Michel: trovato accordo su bilancio e sostegno a UcrainaBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Abbiamo un accordo”. Lo annuncia su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, mentre comincia il summit straordinario a Bruxelles.

“Tutti i 27 leader – scrive – hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo 50 miliardi di euro per l’Ucraina all’interno del bilancio dell’Ue. Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l’Ucraina. L’Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l’Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco”. Prima del Consiglio – cominciato in ritardo di oltre un’ora – si era tenuto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban per convincere quest’ultimo a dare il via libera all’intesa sul bilancio Ue.

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Borrell: la guerra della Russia contro l’Ucraina minaccia l’Ue

Borrell: la guerra della Russia contro l’Ucraina minaccia l’UeBruxelles, 1 feb. (askanews) – “La guerra della Russia contro l’Ucraina è la più grande minaccia contro la sicurezza europea. Sono due anni che è stata lanciata questa guerra per distruggere il Paese e fare a pezzi il Paese e continua a farlo. Possiamo e dovremmo fare di più per sostenere l’Ucraina. Perchè è la più grande minaccia per la sicurezza europea e se non lo facciamo pagheremo un alto prezzo”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, arrivando al Consiglio europeo straordinario.

“Presenterò ai leader la mia proposta – ha aggiunto – per aumentare il sostegno militare all’Ucraina con il fondo per l’assistenza ucraina nell’ambito del fondo per la pace. Chiederò loro di raggiungere un accordo al più presto perchè non abbiamo più tempo. Dobbiamo aumentare il nostro sostegno militare il mese prossimo. Dobbiamo fare di più”.